Reggio: trattativa per ex lavoratori Gdm finisce a schiaffi

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Enzinoamaranto
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Da Strill
Mercoledì 13 Luglio 2011 15:46
E' finita come era ovvio prevedere da mesi, quegli stessi mesi nei quali il silenzio degli incoscienti la faceva da padrone.

La trattativa - ancora in corso nonostante tutto - tra lavoratori del gruppo Gdm, rappresentanti delle sigle sindacali e della Eurologistik è

sfociata in tafferugli piuttosto seri, tentativi - non del tutto falliti - di aggressioni fisiche ed altre amenità di questo tipo.

Per le prossime ore è attesa una conferenza stampa delle sigle sindacali che potrebbe chiarire la situazione, per il momento siamo agli schiaffi...
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da ReggioTV

Reggio Calabria - La trattativa fra i sindacati ed Eurologistik si è nuovamente arenata, interrotta questa volta dal clima di tensione, ben visibile nelle immagini, che ha animato l’intero incontro.

I lavoratori, esasperati, reclamavano a gran voce l’ultima mensilità che vantano ancora nei confronti della Gdm e, di parola in parola, gli animi si sono letteralmente surriscaldati, sarà il caldo sarà quella totale mancanza di certezze in cui gli ex dipendenti della liquidata Gdm continuano a versare da mesi: intervista uomo “noi chiediamo”.

Di fatto le quattro sigle sindacali hanno, finalmente trovato, la concordia ed unite hanno concertato il blocco dei punti vendita per protestare contro la “famosa” lista di circa 100 neo assunti dell’Eurologistik, a cui la stessa ha già prontamente inviato le lettere di assunzione.

Tecnicamente tuttavia i neo lavoratori Eurologistik sono ormai assunti, per cui ai sindacati tocca di sciogliere il nodo per cercare di risolvere la situazione: la loro proposta è rifare la funesta lista sulla base di nuovi ( o meglio) di criteri, sulla base di solide garanzie che prevedano, allo scadere dei 12 mesi di cassaintegrazione, la riassunzione di tutti i 495 lavoratori.

Ad essere discussa è anche la nuova dichiarazione del numero uno di Eurologistik Marcello Foti, che fa derivare il riassorbimento dei lavoratori “dall’aumento del fatturato”.

Tutto ciò mentre la società PAM si è detta disposta a rifornire direttamente i punti vendita che in tal modo nell’arco di un mese potrebbe ritornare ad un ritmo vicino all’antico; sebbene ugualmente paia che Foti voglia dare in gestione a terzi i reparti di pescheria, ortofrutta, panetteria e macelleria.

Quest’ultimo intanto lamenta che il blocco dei punti vendita impedisca il riavvio dell’attività e si riserva dal far sapere ai sindacati se proseguirà.

Fra proteste e punti lasciati in sospeso, il riprendere delle trattative è ora previsto per venerdì, presumibilmente presso la Prefettura.
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Gazzetta del sud


Reggio C. (14/07/2011)

Ex Gdm: clamoroso nulla di fatto. Attesi per venerdì patti scritti e vincolanti I lavoratori continuano compatti nella protesta


Giorgio Gatto Costantino
Fra martedì e mercoledì la protesta dei 495 lavoratori ex Gdm è proseguita per tutta la notte ed è culminata in una tesissima riunione svoltasi nei locali adiacenti al Quiper del viale della Libertà. I punti vendita cittadini e della provincia sono stati presidiati da gruppi di dipendenti che hanno vegliato sui marciapiedi di fronte alle saracinesche abbassate in attesa dell' incontro, fortemente voluto dal prefetto Luigi Varratta, e che si è svolto nella tarda mattinata di ieri, presenti i vertici del gruppo Pam (Guido Ganassin, consigliere delegato, Andrea Zoratti direttore operativo, Mirko Montanari, responsabile area sud, Marco Capodicasa, responsabile master), l'imprenditore Marcello Foti, titolare dell'Eurologistik, la società affittuaria di un ramo d'azienda della Gdm e una nutrita e furente rappresentanza dei lavoratori.
La dinamica registrata nel corso della riunione è sintomatica della indeterminatezza in cui si sta sviluppando la vertenza aziendale. Da subito si è capito che le parti erano convenute per motivi diversi. I vertici Pam che con la Eurologistik hanno sottoscritto un accordo di master-franchising per la gestione dei negozi erano lì per presentare il piano industriale. I lavoratori erano lì per chiedere trasparenza, sicurezza occupazionale e stipendi arretrati. «Noi siamo venuti solo per illustrare il piano industriale – ha detto Ganassin cui va riconosciuto di non essersi tirato indietro di fronte alle proteste anche aspre dei lavoratori – non possiamo entrare nel merito delle vertenze occupazionali».
Queste sono e restano di competenza della Eurologistik che lunedì scorso ha messo in cassa integrazione a zero ore l'80% della forza lavoro. Per cui i rappresentanti dell'importante gruppo veneto hanno cercato di sbrogliare una matassa che appariva di ora in ora più ingarbugliata dando le proprie solide rassicurazioni sull'intenzione di creare una presenza importante sul territorio che sarà certamente in grado di garantire piena occupazione.
Ci sono stati momenti di forte tensione fra le tante persone assiepate dentro e fuori la sala della riunione. Dopo una breve trattativa interna le sigle sindacali Filcamas (Cgil) Fisascat (Cisl) Uiltucs (Uil) e l'Ugl hanno trovato una linea concorde e si sono sedute al tavolo con le controparti aziendali. Il clima infuocato si è riverberato sull'incontro che nonostante le rassicurazioni e le scuse di Foti secondo il quale «per la situazione d'emergenza che si è venuta a creare la cassa integrazione non è stata gestita correttamente», si è risolto con un nulla di fatto. I sindacati, oltre a ribadire l'urgenza dei pagamenti degli stipendi arretrati, hanno presentato unanimemente una proposta che prevede una riformulazione della cassa integrazione con il rispetto dei criteri previsti dalla legge 223 per la compilazione delle liste di avviamento, la certezza dei tempi di permanenza in cassa integrazione, la riassunzione del 60% della forza lavoro una volta ripartita l'attività e un piano di riassorbimento della restante forza lavoro da realizzare in tempi certi e brevi. Altrimenti si continuerà col blocco dei punti vendita e dell'inventario della merce propedeutico alla riapertura dell'attività. Foti ha chiesto del tempo per pensare. Venerdì si attendono risposte. Possibilmente scritte e vincolanti.
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goldenboy
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