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Reggina 1914, c'è il bando per la vendita del marchio e altri beni del sodalizio in stato di liquidazione: i dettagli
08.05.2024 17:45 di Redazione Tuttoreggina Twitter: @tuttoreggina
Reggina 1914, c'è il bando per la vendita del marchio e altri beni del sodalizio in stato di liquidazione: i dettagliTUTTOmercatoWEB.com
E' stato pubblicato l'annuncio relativo alla vendita dei beni materiali della Reggina 1914 srl. Entro il 28 maggio prossimo, ore 12, gli interessati potranno acquistare i beni messi all'asta dalla curatela fallimentare. Il 29 maggio, ore 12, si avrà il responso
Nel dettaglio si legge:
LOTTO UNICO
A) PORTAFOGLI MARCHI (Marchio n. deposito 302016000074109 - Marchio n. deposito 302016000074139 - Marchio n. deposito 302019000046554);
B) ARREDI con logo Reggina;
C) ACCESSORI – OGGETTISTICA – ABBIGLIAMENTO;
D) TROFEI -TARGHE – MEDAGLIE.
Tipologia - Senza incanto
Data di vendita - 29/05/2024 12:00
Luogo vendita - nell’Ufficio del Giudice Delegato presso il Tribunale di Reggio Calabria, Via S. Anna, palazzo CEDIR, piano 3, torre 3. 89100 Reggio di Calabria (RC) Italia
Prezzo base d'asta - € 100.000,00
Offerta minima - € 100.000,00
Rialzo minimo - € 2.500,00
Modalità di vendita - Presso il venditore
Termine presentazione offerta - 28/05/2024 12:00
- CONDIZIONI SOSTANZIALI PREZZO BASE/OFFERTA MINIMA
CAUZIONE:
Gli offerenti dovranno depositare presso la Cancelleria della Sezione Fallimentare entro le ore 12:00 del giorno antecedente la vendita, la domanda di partecipazione unitamente ad una somma pari al 20 % del prezzo offerto a titolo di cauzione a mezzo assegno circolare non trasferibile intestato alla Curatela Fallimentare con l’indicazione del numero della procedura fallimentare e del lotto; detta cauzione sarà trattenuta in caso di rifiuto dell’acquisto.
CONTENUTO DELL’OFFERTA E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE
L’Offerta, corredata da una marca da € 16,00 e da due marche da € 2,00 ciascuna, dovrà qualificarsi espressamente come “irrevocabile” e dovrà essere sottoscritta in ogni sua pagina da un soggetto munito dei necessari poteri, nonché contenere, a pena di inammissibilità e quindi di esclusione dalla Procedura Competitiva:
-le complete generalità dell’offerente, residenza, l’indicazione del codice fiscale e, nell’ipotesi di persona coniugata, il regime patrimoniale prescelto; ditta o ragione/denominazione sociale, sede legale, codice fiscale/P. IVA indirizzo PEC se impresa individuale o persona giuridica, l’indicazione del lotto; il prezzo offerto che non può essere inferiore ad € 100.000,00;
la dichiarazione di ben conoscere il contenuto dell’ordinanza di vendita e di accettarne integralmente ed incondizionatamente le condizioni; l’impegno all’assunzione a proprio carico di tutte le spese, oneri, e tasse conseguenti l’aggiudicazione; le indicazioni circa il tempo ed il modo del pagamento e ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta; in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, dovrà essere prodotto certificato del Registro Imprese, o documento equipollente, dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all’offerente. L’offerta va presentata in busta chiusa (a pena d’irricevibilità della stessa, la busta non deve contenere all’esterno alcuna indicazione o annotazione e nella stessa deve essere già stato/i inserito/i l’assegno/i circolare/i). Saranno ritenute inammissibili le offerte parziali, condizionate, indeterminate e quelle formulate per persona da nominare.
SVOLGIMENTO DELLA VENDITA
Il giorno stabilito per la vendita si procederà all’apertura delle buste tempestivamente e ritualmente pervenute, rendendone pubblico il contenuto.
-in caso di offerta unica la deliberazione sulla stessa avverrà secondo quanto stabilito dal novellato art. 572 c.p.c.;
-in caso di più offerte valide si procederà ad una gara sulla base dell’offerta più alta con rilanci minimi in aumento per l’importo di € 2.500,00 ciascuno;
-nel caso di più offerte valide la gara si svolgerà secondo le indicazioni di cui al novellato art. 573 c.p.c.; qualora gli offerenti non intendano partecipare alla gara, i beni verranno aggiudicati al miglior offerente secondo i criteri previsti dall’art. 573 c.p.c.;
-l’aggiudicatario dovrà dichiarare la propria residenza ed eleggere domicilio in Reggio Calabria ai sensi dell’art. 582 c.p.c., in mancanza le notificazioni e le comunicazioni saranno eseguite presso la Cancelleria;
-la cauzione verrà restituita agli offerenti non aggiudicatari concluse le operazioni di vendita
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Falcomatà a Reggina Talk: “Dobbiamo ambire alla Serie A. Gli investitori? Massima riservatezza”
08/05/2024, 14:32
di Paolo Ficara – La stagione della rinascita. Per la Reggina dovrà essere quella del 2024/25, dopo l’apocalisse dell’estate precedente. Degli aspetti legate alle strutture, ma non solo, ne abbiamo parlato con il primo cittadino Giuseppe Falcomatà. Il podcast di Reggina Talk è dunque un’ampia chiacchierata con il Sindaco Metropolitano, per approfondire le sue recenti dichiarazioni sul tema.
Si inizia con una riflessione sui due quarti posti, scaturiti dopo altrettante ripartenze dal dilettantismo negli ultimi 9 anni: “Se vogliamo accomunare l’annata del presidente Praticò con questa della Fenice, sotto il profilo della programmazione sono partite in ritardo. Causato dall’esclusione dai campionati di Serie C prima, e Serie B dopo. Quando l’organico deve essere allestito in fretta e furia, è una causa che può portare al quarto posto”.
Poi ci sono le cause che hanno portato alla seconda scomparsa in otto anni: “Questa storia ha molto poco a che fare con il calcio. Lo abbiamo visto nelle recenti pronunce. Lo abbiamo visto nel modo in cui è stata condotta e vissuta la fase estiva. Ricordiamo quanto due parlamentari della Lega Nord abbiano esultato per il salvataggio del Brescia. Ed il presidente del Brescia li abbia ringraziati. Se qualcuno ti ringrazia, significa che hai recitato un ruolo attivo per raggiungere quel risultato. Se cosi è, ci sono state situazioni verificate anche sul piano politico. Mi dà modo di pensare che la stessa cosa non sia successa qui. Ho visto consiglieri, sindaci f.f. e parlamentari che hanno lavorato in tal senso. Ma se due parlamentari leghisti esultano e noi non abbiamo avuto lo stesso riscontro, è evidente che c’è stato un peso politico diverso”.
Laconica la risposta del sindaco Falcomatà circa le responsabilità di qualche reggino con ruolo apicale, nell’ultimo disastro della Reggina: “Credo che in una società, in qualsiasi contesto, la mano destra non possa non sapere cosa fa la mano sinistra”.
Abbiamo chiesto al primo cittadino come si comporterebbe verso chi prende in gestione ipoteticamente il Lido Comunale, promettendo di riportarlo ai fasti di un tempo, salvo poi non muovere un dito e lamentarsi di aver trovato la spiaggia sporca. Una metafora legata al business plan della Fenice: “Non mi sarei voluto trovare nelle situazioni in cui si è trovato Paolo Brunetti, mio vicesindaco ed all’epoca facente funzioni. La valutazione è stata fatta seguendo tutte le sfaccettature. Adesso è giusto che l’amministrazione comunale nomini una persona, di sua diretta rappresentanza, all’interno della società. Per poter meglio controllare e vigilare, sul rispetto del business plan. Non siamo obbligati a farlo, ma acquisire delle disponibilità e verificare le competenze che ci sono, può tornare utile per scelte future. Vale per l’esempio fatto sul Lido. Revocare la concessione? Non c’è scadenza. Bisogna verificare se si sono fatte le cose o se ci sono ritardi, ma giuridicamente non è motivo di revoca. Anche perché non si tratta di una concessione, come può essere per un lido comunale, bensì dell’assegnazione di titolo di squadra più rappresentativa della città”.
Gli incontri con il presidente Lillo Foti e le relazioni che può riportare al mondo Reggina: “Ci sono state tante occasioni, da Nick Scali in poi, in cui si siamo incontrati con il presidente Foti. La Reggina da lui costruita è un patrimonio inestimabile, dobbiamo sempre ringraziarlo. Negli ultimi anni di Serie A, ci siamo assuefatti alle salvezze. Pensando non bastasse più alla città. Ora rimpiangiamo quegli anni. L’altra sera, vedendo un documentario su Calciopoli, mi veniva in mente quel calcio. Non fatto di fondi. Con un forte legame identitario tra squadra e città. E’ quello che sta mancando. Tutto è frutto di un percorso. Quelle relazioni le costruisci anno dopo anno. Sono relazioni personali ma anche di credibilità, che danno forza alla città ed alla società rispetto alla politica sportiva. E’ il momento di riflettere su come recuperare tutto ciò. Quando si parla di formare dei giovani dirigenti, è un’idea vincente”.
Proviamo a stuzzicare il primo cittadino sugli incontri con i potenziali investitori: “La città di Reggio Calabria è molto attrattiva, come meta imprenditoriale. Dovremmo solo facilitare questo percorso, il sindaco ha il compito di farlo. Quando dico che non possiamo vivacchiare, vuole essere uno stimolo alla città. Ho avuto modo di parlarne anche col patron Ballarino. Tutti dobbiamo avere l’ambizione di ritornare in Serie A. La squadra ci torna se c’è la città che cresce. Se c’è una persona che vuole investire in città, è chiaro che parla col sindaco. Poi, rispetto al tipo di investimento, il sindaco li mette in relazione con altre persone deputate al tipo di percorso. Reggio ha un patrimonio invidiabile di impianti sportivi. Sant’Agata, Granillo, PalaCalafiore e Pianeta Viola sono quattro poli sportivi. Abbiamo investito diversi milioni. Sono una sorta di calamita, per chi vuole coniugare sport ed investimenti nel nostro territorio. Se c’è qualcuno che può fare crescere la città, non bisogna chiudergli le porte in faccia”.
Ritentiamo, chiedendo se i potenziali investitori siano italiani, europei o extraeuropei, ma il sindaco Falcomatà è giustamente riservato: “Come tutti i meridionali, un po’ di scaramanzia ce la dobbiamo mettere. E non va illuso nessuno. Bisogna lavorare su percorsi che hanno equilibri sottili, è richiesta riservatezza. Un interesse può naufragare anche per contesti esterni. Date non ne do mai. Abbiamo consegnato i lavori del campo Mauro a Tremulini: ci hanno dato dei tempi, ma noi non li abbiamo comunicati all’esterno. Può esserci un problema nella ditta, o una variante al progetto. Credo sia serio, per chi sta manifestando interesse, non fornire stati di avanzamento o date. Per garantire massima riservatezza e serietà”.
L’ex deposito legnami e ferrovie, adiacente allo stadio, può essere oggetto di investimenti per chi vorrà rilevare il Granillo? “E’ funzionale allo stadio. Noi abbiamo speso circa dieci milioni di euro per il Granillo, negli ultimi quattro anni. Seggiolini, illuminazione, spogliatoi, sala var, panchine ed area disabili. C’è un lavoro che oggi rende lo stadio Granillo un impianto moderno e funzionale. Ci sono lavori per piscina comunale e Palloncino, in collaborazione con il Coni. Grazie ai fondi Pinqua, nell’area dell’ex deposito legnami e ferrovie, verranno realizzati un parco, strutture commerciali e ricettive. Una sorta di albergo-foresteria. Immaginiamo che venga la Nazionale, e dorma negli appartamenti realizzati in quel deposito. Stesso discorso per gli artisti di uno spettacolo culturale. Lì potrebbero sorgere anche lo store ed il museo della Reggina. C’è l’idea del collegamento con il Parco Lineare Sud, che per l’estate sarà pronto. Prevista anche la fermata ferroviaria”.
La Figc ha annunciato Roma, Milano e Torino come città per la candidatura ad ospitare gli Europei 2032, congiuntamente alla Turchia. Mancano tre impianti, ed oggi su Reggio Calabria si atterra da varie nazioni europee. Perché non candidarsi? “Se le condizioni tecniche già ci sono, diamo la nostra disponibilità. Se non ci sono e ci dicono cosa manca, lavoreremo per metterci al passo con gli altri stadi già individuati. Ricorderete la provocazione inviata al presidente Ceferin, di ospitare una finale di Champions League: fece parlare, ma vi dà l’idea di quanto vogliamo essere sul pezzo. La kermesse sul calcio a 5 organizzata con Figc e Lega Dilettanti, ci ha mostrato quanto il territorio può crescere in termini di visibilità. A luglio, subito dopo gli Europei 2024, avremo Sky Sport a Reggio. Sarà un periodo di pieno calciomercato. La nostra idea è che i giornalisti, per quella settimana, vivano la città. Mettendosi in contatto con le tante realtà sportive del territorio, con un passaggio televisivo. Nella programmazione estiva, molti eventi importanti sono collegati allo sport ed in particolare al calcio”.
Il sindaco Mallamo è ricordato per il fallimento pilotato della Reggina nel 1986. Il sindaco Italo Falcomatà è ricordato per la prima storica promozione in Serie A, per l’ampliamento del Granillo e per le firme sull’agibilità. Per cosa vorrebbe essere ricordato Giuseppe Falcomatà, come sindaco, in chiave Reggina? “Quando avevo tre anni, mio padre mi fece sedere sulla sedia di Mallamo sindaco. Lui era consigliere comunale. Ed era il 1986. Le istituzioni, per la nostra Reggina, possono fare uno sforzo che superi le difficoltà momentanee della proprietà di turno. Bisogna programmare cose che magari non vedrai negli anni in cui sarai sindaco, ma che potranno essere portate avanti da chi verrà dopo. La Reggina è un’infrastruttura immateriale, di cui la città ha bisogno. E che appartiene alla città. Abbiamo verificato la possibilità di acquisire il marchio, mettendo in sicurezza il patrimonio storico. Siamo nelle condizioni di poterlo fare. Quindi il Comune di Reggio Calabria parteciperà alla manifestazione d’interesse, per acquisire il marchio. Naturalmente dobbiamo capire i costi. Aggiungo però che è importante verificare il percorso. Credo che un Ente non possa avere la stessa via di un qualsiasi altro privato. credo siamo tutti concordi nel fatto che, se questo marchio verrà acquisito da un Ente pubblico, è in sicurezza per sempre. Vogliamo assicurare alla città l’acquisizione del marchio della Reggina. Gli altri competitor lo scopriranno da questa intervista”.
Falcomatà a Reggina Talk: “Dobbiamo ambire alla Serie A. Gli investitori? Massima riservatezza”
08/05/2024, 14:32
di Paolo Ficara – La stagione della rinascita. Per la Reggina dovrà essere quella del 2024/25, dopo l’apocalisse dell’estate precedente. Degli aspetti legate alle strutture, ma non solo, ne abbiamo parlato con il primo cittadino Giuseppe Falcomatà. Il podcast di Reggina Talk è dunque un’ampia chiacchierata con il Sindaco Metropolitano, per approfondire le sue recenti dichiarazioni sul tema.
Si inizia con una riflessione sui due quarti posti, scaturiti dopo altrettante ripartenze dal dilettantismo negli ultimi 9 anni: “Se vogliamo accomunare l’annata del presidente Praticò con questa della Fenice, sotto il profilo della programmazione sono partite in ritardo. Causato dall’esclusione dai campionati di Serie C prima, e Serie B dopo. Quando l’organico deve essere allestito in fretta e furia, è una causa che può portare al quarto posto”.
Poi ci sono le cause che hanno portato alla seconda scomparsa in otto anni: “Questa storia ha molto poco a che fare con il calcio. Lo abbiamo visto nelle recenti pronunce. Lo abbiamo visto nel modo in cui è stata condotta e vissuta la fase estiva. Ricordiamo quanto due parlamentari della Lega Nord abbiano esultato per il salvataggio del Brescia. Ed il presidente del Brescia li abbia ringraziati. Se qualcuno ti ringrazia, significa che hai recitato un ruolo attivo per raggiungere quel risultato. Se cosi è, ci sono state situazioni verificate anche sul piano politico. Mi dà modo di pensare che la stessa cosa non sia successa qui. Ho visto consiglieri, sindaci f.f. e parlamentari che hanno lavorato in tal senso. Ma se due parlamentari leghisti esultano e noi non abbiamo avuto lo stesso riscontro, è evidente che c’è stato un peso politico diverso”.
Laconica la risposta del sindaco Falcomatà circa le responsabilità di qualche reggino con ruolo apicale, nell’ultimo disastro della Reggina: “Credo che in una società, in qualsiasi contesto, la mano destra non possa non sapere cosa fa la mano sinistra”.
Abbiamo chiesto al primo cittadino come si comporterebbe verso chi prende in gestione ipoteticamente il Lido Comunale, promettendo di riportarlo ai fasti di un tempo, salvo poi non muovere un dito e lamentarsi di aver trovato la spiaggia sporca. Una metafora legata al business plan della Fenice: “Non mi sarei voluto trovare nelle situazioni in cui si è trovato Paolo Brunetti, mio vicesindaco ed all’epoca facente funzioni. La valutazione è stata fatta seguendo tutte le sfaccettature. Adesso è giusto che l’amministrazione comunale nomini una persona, di sua diretta rappresentanza, all’interno della società. Per poter meglio controllare e vigilare, sul rispetto del business plan. Non siamo obbligati a farlo, ma acquisire delle disponibilità e verificare le competenze che ci sono, può tornare utile per scelte future. Vale per l’esempio fatto sul Lido. Revocare la concessione? Non c’è scadenza. Bisogna verificare se si sono fatte le cose o se ci sono ritardi, ma giuridicamente non è motivo di revoca. Anche perché non si tratta di una concessione, come può essere per un lido comunale, bensì dell’assegnazione di titolo di squadra più rappresentativa della città”.
Gli incontri con il presidente Lillo Foti e le relazioni che può riportare al mondo Reggina: “Ci sono state tante occasioni, da Nick Scali in poi, in cui si siamo incontrati con il presidente Foti. La Reggina da lui costruita è un patrimonio inestimabile, dobbiamo sempre ringraziarlo. Negli ultimi anni di Serie A, ci siamo assuefatti alle salvezze. Pensando non bastasse più alla città. Ora rimpiangiamo quegli anni. L’altra sera, vedendo un documentario su Calciopoli, mi veniva in mente quel calcio. Non fatto di fondi. Con un forte legame identitario tra squadra e città. E’ quello che sta mancando. Tutto è frutto di un percorso. Quelle relazioni le costruisci anno dopo anno. Sono relazioni personali ma anche di credibilità, che danno forza alla città ed alla società rispetto alla politica sportiva. E’ il momento di riflettere su come recuperare tutto ciò. Quando si parla di formare dei giovani dirigenti, è un’idea vincente”.
Proviamo a stuzzicare il primo cittadino sugli incontri con i potenziali investitori: “La città di Reggio Calabria è molto attrattiva, come meta imprenditoriale. Dovremmo solo facilitare questo percorso, il sindaco ha il compito di farlo. Quando dico che non possiamo vivacchiare, vuole essere uno stimolo alla città. Ho avuto modo di parlarne anche col patron Ballarino. Tutti dobbiamo avere l’ambizione di ritornare in Serie A. La squadra ci torna se c’è la città che cresce. Se c’è una persona che vuole investire in città, è chiaro che parla col sindaco. Poi, rispetto al tipo di investimento, il sindaco li mette in relazione con altre persone deputate al tipo di percorso. Reggio ha un patrimonio invidiabile di impianti sportivi. Sant’Agata, Granillo, PalaCalafiore e Pianeta Viola sono quattro poli sportivi. Abbiamo investito diversi milioni. Sono una sorta di calamita, per chi vuole coniugare sport ed investimenti nel nostro territorio. Se c’è qualcuno che può fare crescere la città, non bisogna chiudergli le porte in faccia”.
Ritentiamo, chiedendo se i potenziali investitori siano italiani, europei o extraeuropei, ma il sindaco Falcomatà è giustamente riservato: “Come tutti i meridionali, un po’ di scaramanzia ce la dobbiamo mettere. E non va illuso nessuno. Bisogna lavorare su percorsi che hanno equilibri sottili, è richiesta riservatezza. Un interesse può naufragare anche per contesti esterni. Date non ne do mai. Abbiamo consegnato i lavori del campo Mauro a Tremulini: ci hanno dato dei tempi, ma noi non li abbiamo comunicati all’esterno. Può esserci un problema nella ditta, o una variante al progetto. Credo sia serio, per chi sta manifestando interesse, non fornire stati di avanzamento o date. Per garantire massima riservatezza e serietà”.
L’ex deposito legnami e ferrovie, adiacente allo stadio, può essere oggetto di investimenti per chi vorrà rilevare il Granillo? “E’ funzionale allo stadio. Noi abbiamo speso circa dieci milioni di euro per il Granillo, negli ultimi quattro anni. Seggiolini, illuminazione, spogliatoi, sala var, panchine ed area disabili. C’è un lavoro che oggi rende lo stadio Granillo un impianto moderno e funzionale. Ci sono lavori per piscina comunale e Palloncino, in collaborazione con il Coni. Grazie ai fondi Pinqua, nell’area dell’ex deposito legnami e ferrovie, verranno realizzati un parco, strutture commerciali e ricettive. Una sorta di albergo-foresteria. Immaginiamo che venga la Nazionale, e dorma negli appartamenti realizzati in quel deposito. Stesso discorso per gli artisti di uno spettacolo culturale. Lì potrebbero sorgere anche lo store ed il museo della Reggina. C’è l’idea del collegamento con il Parco Lineare Sud, che per l’estate sarà pronto. Prevista anche la fermata ferroviaria”.
La Figc ha annunciato Roma, Milano e Torino come città per la candidatura ad ospitare gli Europei 2032, congiuntamente alla Turchia. Mancano tre impianti, ed oggi su Reggio Calabria si atterra da varie nazioni europee. Perché non candidarsi? “Se le condizioni tecniche già ci sono, diamo la nostra disponibilità. Se non ci sono e ci dicono cosa manca, lavoreremo per metterci al passo con gli altri stadi già individuati. Ricorderete la provocazione inviata al presidente Ceferin, di ospitare una finale di Champions League: fece parlare, ma vi dà l’idea di quanto vogliamo essere sul pezzo. La kermesse sul calcio a 5 organizzata con Figc e Lega Dilettanti, ci ha mostrato quanto il territorio può crescere in termini di visibilità. A luglio, subito dopo gli Europei 2024, avremo Sky Sport a Reggio. Sarà un periodo di pieno calciomercato. La nostra idea è che i giornalisti, per quella settimana, vivano la città. Mettendosi in contatto con le tante realtà sportive del territorio, con un passaggio televisivo. Nella programmazione estiva, molti eventi importanti sono collegati allo sport ed in particolare al calcio”.
Il sindaco Mallamo è ricordato per il fallimento pilotato della Reggina nel 1986. Il sindaco Italo Falcomatà è ricordato per la prima storica promozione in Serie A, per l’ampliamento del Granillo e per le firme sull’agibilità. Per cosa vorrebbe essere ricordato Giuseppe Falcomatà, come sindaco, in chiave Reggina? “Quando avevo tre anni, mio padre mi fece sedere sulla sedia di Mallamo sindaco. Lui era consigliere comunale. Ed era il 1986. Le istituzioni, per la nostra Reggina, possono fare uno sforzo che superi le difficoltà momentanee della proprietà di turno. Bisogna programmare cose che magari non vedrai negli anni in cui sarai sindaco, ma che potranno essere portate avanti da chi verrà dopo. La Reggina è un’infrastruttura immateriale, di cui la città ha bisogno. E che appartiene alla città. Abbiamo verificato la possibilità di acquisire il marchio, mettendo in sicurezza il patrimonio storico. Siamo nelle condizioni di poterlo fare. Quindi il Comune di Reggio Calabria parteciperà alla manifestazione d’interesse, per acquisire il marchio. Naturalmente dobbiamo capire i costi. Aggiungo però che è importante verificare il percorso. Credo che un Ente non possa avere la stessa via di un qualsiasi altro privato. credo siamo tutti concordi nel fatto che, se questo marchio verrà acquisito da un Ente pubblico, è in sicurezza per sempre. Vogliamo assicurare alla città l’acquisizione del marchio della Reggina. Gli altri competitor lo scopriranno da questa intervista”.
- pezzentuni
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Ho comprato i biglietti per andare a Vibo domenica, riflettevo che potrebbe essere l' ultima partita di una squadra che nessuno sa se ne giocherà altre il prossimo anno,perché di ipotesi ne girano tremila e non so proprio dire come finirà. In un momento dell' anno dove in qualsiasi serie c'è chi si gioca una promozione o una salvezza,o programma la prossima stagione, noi stiamo ancora qui a litigare su chi sarà Reggina, chi la guiderà e chi prenderà questo marchio senza nessuna idea per quello che sarà il futuro. Mi sento peggio dell' anno scorso, almeno avevo la speranza in un miracolo ed una possibile iscrizione,ora non ho più nemmeno la speranza e la cosa ancora peggiore è che non so con chi prendermela, l' anno scorso i responsabili avevano nomi e cognomi ben precisi, questa volta non riesco a capire,sono molto confuso
- pezzentuni
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Si concordo e potrebbe avere più chiavi di lettura: 1) sono sicuri degli affari loro e non si fanno trascinare nel fango delle chiacchiere 2) aspettano di finire i play off per non disturbare la squadra 3) hanno già mollato e non vedono l' ora di andarsene. In tutto ciò, giusto per fare mente locale,il 29 maggio c'è la scadenza per presentare le domande per il marchio, mentre per il Sant' Agata quando era la scadenza?
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Esatto, anch'io ho la stessa domanda
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Dico la verità, spero molto in Bandecchi, me ne frego del carattere e dei modi della persona, unica cosa che mi interessa è che metta i soldi, in atto non vedo alternative. Di dignitosi campionati di serie D (ma anche di C) non so che farmene
"...e qualcosa rimane
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Da una parte sorprende pensare che uno partecipa a un bando per poi , se vince, regalare il marchio al Comune. C'è chi dice che dietro vi siano motivi elettorali. Dall'altra pure io come te tifo qualsiasi cosa fattibile per uscire da questo infernoonlyamaranto ha scritto: ↑15/05/2024, 8:01 Dico la verità, spero molto in Bandecchi, me ne frego del carattere e dei modi della persona, unica cosa che mi interessa è che metta i soldi, in atto non vedo alternative. Di dignitosi campionati di serie D (ma anche di C) non so che farmene
- pezzentuni
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Io onestamente non penso che Bandecchi abbia voglia di fare calcio da nessuna parte, è proiettato sulla politica e questo gli porta via il suo tempo e la sua energia..... credo più all' eventualità di un terzo nome come mi sembra abbia prospettato il sindaco con il coinvolgimento di Foti,quando finirà questo campionato credo che lo scenario sara' piu' chiaro per tutti
- onlyamaranto
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Se fosse coinvolto in qualche modo Lillo Foti sarei felicissimo, non tifo per nessuno, ci vuole una cordata con i soldi altrimenti non si canta messa
"...e qualcosa rimane
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Le parole del sindaco a margine dell' evento di Iacopino mi sembra che vadano in questa direzione, ovviamente non si sa chi sia questa nuova figura,vedremo
- merighi
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Anche questa notizia fa pensare.... una domanda è certamente della LFA (che l'ha presentata ieri)... e l'altra di chi è ?.. Interessante...
https://ildispaccio.it/primo-piano-2/20 ... santagata/
Futuro Reggina: presentate due domande per la concessione del Sant’Agata
16/05/2024, 18:23
La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha ricevuto due domande, per il bando concernente la concessione del centro sportivo Sant’Agata a partire dal prossimo 1° luglio. L’Ente aveva pubblicato un bando in cui era prevista una concessione minima per 6 anni, fino ad una massima per 20 anni. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per il pomeriggio di lunedì 20 maggio.
https://ildispaccio.it/primo-piano-2/20 ... santagata/
Futuro Reggina: presentate due domande per la concessione del Sant’Agata
16/05/2024, 18:23
La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha ricevuto due domande, per il bando concernente la concessione del centro sportivo Sant’Agata a partire dal prossimo 1° luglio. L’Ente aveva pubblicato un bando in cui era prevista una concessione minima per 6 anni, fino ad una massima per 20 anni. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per il pomeriggio di lunedì 20 maggio.
- pezzentuni
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La cosa strana è che il dispaccio ha dato metà notizia,mentre le altre testate hanno dato la notizia solo della proposta lfa,come se l'altra proposta (ammesso che ci sia) fosse poco degna di nota,non capisco
- merighi
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Hai ragione. E' tutto così poco chiaro....pezzentuni ha scritto: ↑17/05/2024, 13:26 La cosa strana è che il dispaccio ha dato metà notizia,mentre le altre testate hanno dato la notizia solo della proposta lfa,come se l'altra proposta (ammesso che ci sia) fosse poco degna di nota,non capisco
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Incrociamo le dita, speriamo che ci sia una proposta seria e all' altezza delle nostre ambizioni, qualunque sia e chiunque siano i nomi, non mi interessano i nomi, l' importante è che sia una cosa seria e con progetti ambiziosi
"...e qualcosa rimane
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- onlyamaranto
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Di questa attuale società non mi fido per niente, ha già tradito la nostra fiducia non rinforzando la squadra a Gennaio, per me non sono più credibili, a meno che non entrino altri soci
"...e qualcosa rimane
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- pezzentuni
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Mi pare di capire che ad oggi ci siano solo questi,di alternative all' orizzonte non se ne vedono..... bisogna trovare il modo per conviverci se dovessero rimanere loro,mi auguro che quest'anno gli sia servito da rodaggio e capiscano finalmente dove sono capitati nel bene e nel male
- onlyamaranto
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- Iscritto il: 12/05/2011, 8:43
Io spero vivamente che ci siano o meglio che ci sia almeno una alternativa a questi qua, ci spero con tutto il cuore, per tanti motivi di cui abbiamo parlato spesso
Se non c'è nessuno oltre questi siamo rovinati
Se non c'è nessuno oltre questi siamo rovinati
"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
- pezzentuni
- Forumino Scelto
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- Iscritto il: 27/01/2015, 19:14
- Località: Santu Petru
Io di speranze ne ho poche, ascolto molte chiacchiere ma zero voglia di cacciare la pila