Mariotta ha scritto:Malaca ha scritto:Provincia di Reggio, formazione Giunta, donne Popolari e Liberali: "Raffa ha deluso le nostre aspettative" PDF Stampa E-mail
Venerdì 08 Luglio 2011 15:24
Segue la nota: Le donne del movimento dei Popolari liberali della provincia di Reggio, hanno chiesto una riunione degli organismi dirigenti locali per una analisi ed una valutazione sulla formazione della nuova giunta provinciale di Reggio Calabria.
In una lettera inviata al Segretario regionale del Movimento dei Popolari e Liberali nel Pdl, on. Giovanni Nucera, a firma della dr.ssa Enza Aricò ed altre iscritte, oltre alla richiesta di convocazione le donne del movimento che fa capo, a livello nazionale, all’on. Carlo Giovanardi, esprimono “rammarico e sconcerto per la composizione del nuovo esecutivo provinciale “che mortifica e delegittima – scrivono - non solo la presenza e la funzione propositiva e innovativa delle donne in politica, ma anche il determinate contributo che il movimento “Popolari e liberali” della Calabria ha fornito per assicurare il cambio di rotta politico alla Provincia di Reggio Calabria, in direzione del rinnovamento, del cambiamento, e della capacità di intervenire nella soluzione delle problematiche che affliggono il nostro territorio”. “C’è stata a priori una assoluta esclusione delle donne da qualsiasi incarico di gestione amministrativa”. Una decisione che a parere delle donne del movimento “Popolari e Liberali” sconfessa gli orientamenti più volte proclamati nel Pdl nazionale e locale, volti al riconoscimento ed alla valorizzazione della rappresentanza femminile intesa non solo come presenza di genere, ma anche come utilizzazione e investimento politico di professionalità ed esperienze di alto livello. “La Giunta ‘di equilibrio’ del Presidente Raffa, non si presenta pertanto come una ‘squadra di governo’, ma una aggregazione di soggetti cooptati solo perché appartenenti ad un piccolo feudatario elettorale. Il Presidente Giuseppe Raffa – proseguono le donne del movimento Popolari e Liberali europei – ha deluso le aspettative perché nel lungo ed articolato confronto politico per giungere alla formazione della nuova Giunta non ha utilizzato criteri logici per la selezione dei soggetti ai quali affidare l’incarico, sulla base delle indicazioni ricevute da partiti e movimenti”.
“Fermo restando la dignità e la professionalità degli assessori indicati dal Presidente Raffa, che non viene in alcun modo messa in discussione, riteniamo – è ancora scritto nella lettera – che la squadra nel suo complesso rappresenti un avventato ritorno al passato. Nella lista, infatti, vi sono più sconfitti da punto di vista politico, che rappresentanti di forze innovative in grado di guardare al futuro con adeguate strategie di novità”.
Queste le motivazioni per le quali le donne del movimento dei Popolari e liberali sollecitano un confronto interno per una immediata valutazione della situazione politica alla Provincia di Reggio Calabria.
Movimento femminile Popolari e Liberali
Provincia di Reggio Calabria
Dr.ssa Enza Aricò
Rosa Ciccone
Maria Luisa Critelli
Enza Manglaviti
Lorella Candido
Elisabetta Furfari
il dott bruno porcino si è dimesso, cercavo notizie in merito ma non ne ho trovate, qualcuno sa dirmi qualcosa?
Pino Toscano
«Ho fatto politica da quando avevo i pantaloncini corti e sono arrivato all'età di 58 anni per capire quello che è la politica e come viene gestita». Bruno Porcino, il più votato del centrodestra, si dimette da consigliere provinciale e lo fa senza sbattere la porta, in linea con il suo stile sempre sobrio e misurato. Non rinuncia, però, a svolgere alcune pungenti considerazioni nei confronti del suo partito, il Pdl, che lo ha profondamente deluso sbarrandogli la strada dell'ingresso in giunta a motivo della parentela con l'assessore regionale Antonio Caridi.
La premessa: «Per le elezioni 2011 avevo pensato di non candidarmi, a causa dei numerosi impegni professionali, ma ho pensato che facendo così avrei tradito la fiducia dei miei elettori. Il risultato è stato eccezionale, essendo stato il primo degli eletti in tutta la provincia con ben 4.060 voti e non pecco di presunzione nell'affermare che sono voti miei personali. Circostanza questa non trascurabile e che, penso, ha fatto scatenare l'irragionevole reazione di alcuni consiglieri regionali».
E qui Porcino arriva al punto: «Ho letto diverse volte sugli organi di informazione che tali consiglieri regionali hanno patito un po' di "mal di pancia" in quanto lo zio dell'assessore regionale Antonio Caridi (del quale vado legittimamente ed ovviamente orgoglioso) non può essere nominato nella giunta provinciale. Lo stesso discorso non vale però per altri casi presenti anche in Calabria, laddove componenti della stessa famiglia ricoprono incarichi di rilievo. Quando il consigliere regionale Luigi Fedele era parlamentare, suo fratello minore è stato candidato alle elezioni provinciali del 2006. Ove fosse risultato eletto, quindi, non avrebbe potuto assumere l'incarico di assessore. Al consigliere regionale Alessandro Nicolò dico che il consigliere provinciale, oggi assessore Domenico Giannetta è stato ammesso nella lista Pdl per esclusivo interessamento di Antonio Caridi e sostenuto da amministratori locali come il sindaco di Scido Giuseppe Zampogna e il Sindaco di Cosoleto Antonino Gioffrè, politicamente vicini ed amici del suddetto assessore».
Dopo aver rivendicato con forza «di non voler soggiacere a logiche poco chiare e dettate da interessi spiccioli o di parte» e ribadita «la linearità di un comportamento sempre corretto ed improntato al rispetto dei valori, in un contesto dove anche il legame familiare (per me sacro e indissolubile) può diventare un limite insormontabile», Porcino fa conoscere le sue determinazioni: «Con una mail del 3 luglio scorso delle ore 11,10 avevo comunicato al presidente della Provincia la mia indisponibilità ad assumere la carica di assessore provinciale e con telegramma in data 8 luglio ho rassegnato le mie dimissioni da consigliere della Provincia di Reggio Calabria». Il finale è coerente con il tratto distintivo dell'uomo: «Concludo chiedendo scusa ai miei elettori, che rimarranno sempre nel mio cuore, e lascio la politica in punta di piedi».
Immediata la reazione del presidente Raffa. «La volontà espressa dal dott. Bruno Porcino di rassegnare le dimissioni da consigliere provinciale mi amareggia, sia come cittadino che come politico. Sono stato uno di quelli che hanno insistito per la ricandidatura dell'amico Bruno perché sapevo quanto il suo contributo fosse indispensabile per il buon governo dell'Ente, che non può fare a meno di chi, come lui, possiede un bagaglio di esperienza e saggezza politica. In quella circostanza - ricordo - mi ero impegnato che, in caso di vittoria, gli avrei assegnato un posto di primo piano in Giunta, affidandogli la delega alla Viabilità. A risultato acquisito, tale mia proposta aveva trovato corrispondenza e condivisione in seno al Coordinamento provinciale del Pdl, che lo aveva indicato come uomo forte del mio Esecutivo e la sua rinuncia a farne parte ha provocato in me altra amarezza. Anche per questi motivi, rivolgo a Bruno Porcino l'invito a rivedere la sua decisione, perché – come ebbi modo di dire nel mio discorso d'insediamento – il Consiglio provinciale non può fare a meno di un galantuomo della politica».