La figlia ha un lavoro? Il Papà deve continuare a mantenerla

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simba84
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La figlia ha un lavoro? Non importa
Il papà deve continuare a mantenerla


E' la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso di un artigiano in pensione stanco di spedirle 150 euro al mese. Per la Corte: "Il lavoro della giovane non è adeguato agli studi fatti"

29.6.2011 http://www.tgcom.mediaset.it/


16:59 - I genitori devono continuare a versare l'assegno di mantenimento per i figli maggiorenni, che convivono con la moglie separata o divorziata, anche nel caso i cui i loro ragazzi abbiano trovato un lavoro con regolare contratto a tempo indeterminato. A sancire il permanere dell'obbligo di versare l'assegno alla ex moglie, basta la circostanza che l'occupazione reperita non sia adeguata rispetto alle aspirazioni dei figli. Lo sottolinea la Cassazione che ha respinto il ricorso di Antonio R., un artigiano in pensione di Perugia, stufo di versare la paghetta di 150 euro mensili per la figlia venticinquenne dato che la ragazza, ormai da tempo, lavorava, in regola, come commessa part-time presso una azienda e aveva uno stipendio di 600-650 euro al mese.
Siccome la figlia Teresa ha il diploma da ragioniera, per la Cassazione, l'impiego reperito non è adeguato rispetto al titolo di studio e bisogna che papà Antonio pazienti ancora un po' e tiri la cinghia con la sua magra pensione. Le ragioniere - nel mercato del lavoro, osservano i supremi giudici - non vanno più a ruba come una volta, e poi l'entità della busta paga non è sufficiente a consentire l'autosufficienza della giovane, seppur convivente con la madre.

In proposito la Cassazione - sentenza 14123 della Prima sezione civile - ricorda che "l'obbligo di versare il contributo per i figli maggiorenni al coniuge presso il quale vivono, cessa solo quando il genitore obbligato provi che essi abbiano raggiunto l'indipendenza economica, percependo un reddito corrispondente alla professionalità acquisita in relazione alle normali condizioni di mercato". Per cessare l'esborso, il genitore onerato deve provare che il figlio che mantiene si sia "sottratto volontariamente allo svolgimento di una attività lavorativa adeguata".

Inutile il tentativo di Antonio di far presente che, da quando era andato in pensione, il suo reddito si era molto assottigliato e non era certo colpa sua se Teresa "si era rifiutata di collaborare nell'azienda artigianale paterna". Si deve accontentare del fatto che in primo grado, il Tribunale, aveva dimezzato gli originari 300 euro di assegno.
Ora Antonio deva anche versare mille euro per aver perso la causa in Cassazione.
goodfellow

Casi così ce ne sono a centinaia purtroppo...

Addirittura conosco due separati in pensione che dormono in auto e mangiano alla Caritas per mantenere i figli che vivono, nel caso di uno, con la ex moglie lavoratrice e sono anche i figli lavoratori (una all'outlet part-time e uno come apprendista in una sarigrafia, ma è minorenne), l'altro addirittura ha un figlio che vive con la madre ed il ricchissimo nuovo compagno di lei...

Che schifo...
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goodfellow ha scritto:Casi così ce ne sono a centinaia purtroppo...

Addirittura conosco due separati in pensione che dormono in auto e mangiano alla Caritas per mantenere i figli che vivono, nel caso di uno, con la ex moglie lavoratrice e sono anche i figli lavoratori (una all'outlet part-time e uno come apprendista in una sarigrafia, ma è minorenne), l'altro addirittura ha un figlio che vive con la madre ed il ricchissimo nuovo compagno di lei...

Che schifo...
io conosco due persone anziane...uno zucchero...beh con tanti sacrifici sono riusciti a comprare un appartamento...a distanza di tempo la figlia (stronza ovviamente) dice loro:
io mi sposerò in data ecc ecc....mi prendo la vostra casa. cercatene una piccolina per voi in affitto... :o.o:
lo hanno fatto....
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cozzina1 ha scritto:
goodfellow ha scritto:Casi così ce ne sono a centinaia purtroppo...

Addirittura conosco due separati in pensione che dormono in auto e mangiano alla Caritas per mantenere i figli che vivono, nel caso di uno, con la ex moglie lavoratrice e sono anche i figli lavoratori (una all'outlet part-time e uno come apprendista in una sarigrafia, ma è minorenne), l'altro addirittura ha un figlio che vive con la madre ed il ricchissimo nuovo compagno di lei...

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io conosco due persone anziane...uno zucchero...beh con tanti sacrifici sono riusciti a comprare un appartamento...a distanza di tempo la figlia (stronza ovviamente) dice loro:
io mi sposerò in data ecc ecc....mi prendo la vostra casa. cercatene una piccolina per voi in affitto... :o.o:
lo hanno fatto....

ncia cresciva nti mani :twisted: :twisted:

Posso capire se tutto parta dai genitori ma se sono i fiogli a pretenderlo manco sparato...
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