Alitalia sposta il volo mattutino da Reggio Calabria per Milano Linate su Lamezia
Alitalia, a partire dal 25 Ottobre 2015 fino al 27 Marzo 2016, sposta il volo mattutino da Reggio Calabria a Milano Linate sull’Aeroporto di Lamezia. L’Aeroporto di Reggio Calabria perde (a favore di Lamezia), il Night-Stop, ovvero la sosta notturna dell’aeromobile che consentiva ai passeggeri di partire al mattino presto per Milano Linate e rientrare la sera tardi. Da Reggio Calabria si potrà raggiungere il capoluogo lombardo con un volo inserito all’ora di pranzo e ritornare il mattino seguente. L’Aeroporto di Lamezia invece acquisisce un’ulteriore frequenza per un totale di due collegamenti al giorno per Milano Linate.
Fonte: AeroportoRC
C'è anche un articolo su strettoweb. Cmq vergogna infinita
Cancellato il volo mattutino per Linate
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Una cosa indegna davvero.
Chi come me viaggia spesso per Milano, dovrà, se confermato, rivedere tutti i suoi spostamenti.
Se esistono ancora politici locali veri, che intervengano subito!
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Stessa cosa è successa durante lo scorso orario invernale. Visto che sta cosa rompe le scatole al politico buffone di turno forse si riesce a farlo ripristinare.
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l'incapacità dirigenziale della SOGAS e politica di TUTTI i politici calabresi diventa sempre motivo per attaccare il governo nazionale di turno.mohammed ha scritto:Segnalo un articolo umoristico su strill dove Nicolò di Forza Italia afferma con decisione che la colpa è di RENZI e di lui solo.
Fortunatamente direi che un buon 30% della cittadinanza reggina non crede più alle cazzate sparate dalla politica a livello comunale, provinciale e regionale.
Li paghiamo profumatamente per amministrare la cosa pubblica non per dire fesserie. Lavorate e silenzio
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Questa è una perdita gravissima di competitività di tutto il territorio.
I politici volano principalmente su Roma, per cui non penso protesteranno. Sono quei poveracci che in qualche modo hanno la necessità/possibilità di fare del business con Milano che saranno penalizzati (perché sono solitamente quelli che beneficiano maggiormente della possibilità di avere un viaggio a/r in giornata).
Che vergogna! Però Reggio Calabria è area metropolitana!
I politici volano principalmente su Roma, per cui non penso protesteranno. Sono quei poveracci che in qualche modo hanno la necessità/possibilità di fare del business con Milano che saranno penalizzati (perché sono solitamente quelli che beneficiano maggiormente della possibilità di avere un viaggio a/r in giornata).
Che vergogna! Però Reggio Calabria è area metropolitana!
La comune reazione al problema credo sia emblematico del disastro economico culturale della nostra povera città.
Alla decisione tecnica, molto probabilmente dettata da una questione di costi, di una società che fatca a fae utili e cheopera in un mercato molto competitivo, la reazione comune è di invocare l'azione della politica. Perché???????
Perché lamentarsi con la politica se il problema è strettamente privato?
Io mi do due possibili risposte.
La prima: lammentalità del suddito in contrapposizione alla mentalità del cittadino. Il suddito non ha responsabilità, qualunque cosa di cui ha bisogno la deve chiedere al monarca che da un lato provvede alle esigenze basilari del suddito e dall'altra lo solleva da ogni responsabilità. Cosí accade che se l'Alitalia spostabun volo, io suddito non lo faccio presente come cliente (oggi ci sono tante possibilità, come consumatore, di far sentire lanpropria voce) ma sbraito con il presentu colpevole, il politico, che tra l'altro ho ampiamente contribuito a mettere al suo posto.
Con la stessa logica, la città pare bombardata ed ė colpa dei commissari prima e di facolmatà ora. Praticò fonda una società in fretta e furia per avere un po di calcio e ndi lamentamu chi è poveru e toir non si cattau a Reggina per colpa di Falcomatà. Mai , dico mai, uno che dicesse "chisti simu"! La città l'abbiamo bombardata noi cittadini e la struttura economica della città NON ha e non può esprimere più di un Praticó e la sua cordata.
La seconda è molto più prosaica: siamo ttti convinti che il volo su reggio non è remunerativo per alitalia e quindi invochiamo l'aiuto pubblico perché solo con le sovvenzioni ci possiamo mantenere il volo su milano.
In questo caso sarebbe più un malenazionale che locale.
In entrambi i casi, non siamo messi bene.
Alla decisione tecnica, molto probabilmente dettata da una questione di costi, di una società che fatca a fae utili e cheopera in un mercato molto competitivo, la reazione comune è di invocare l'azione della politica. Perché???????
Perché lamentarsi con la politica se il problema è strettamente privato?
Io mi do due possibili risposte.
La prima: lammentalità del suddito in contrapposizione alla mentalità del cittadino. Il suddito non ha responsabilità, qualunque cosa di cui ha bisogno la deve chiedere al monarca che da un lato provvede alle esigenze basilari del suddito e dall'altra lo solleva da ogni responsabilità. Cosí accade che se l'Alitalia spostabun volo, io suddito non lo faccio presente come cliente (oggi ci sono tante possibilità, come consumatore, di far sentire lanpropria voce) ma sbraito con il presentu colpevole, il politico, che tra l'altro ho ampiamente contribuito a mettere al suo posto.
Con la stessa logica, la città pare bombardata ed ė colpa dei commissari prima e di facolmatà ora. Praticò fonda una società in fretta e furia per avere un po di calcio e ndi lamentamu chi è poveru e toir non si cattau a Reggina per colpa di Falcomatà. Mai , dico mai, uno che dicesse "chisti simu"! La città l'abbiamo bombardata noi cittadini e la struttura economica della città NON ha e non può esprimere più di un Praticó e la sua cordata.
La seconda è molto più prosaica: siamo ttti convinti che il volo su reggio non è remunerativo per alitalia e quindi invochiamo l'aiuto pubblico perché solo con le sovvenzioni ci possiamo mantenere il volo su milano.
In questo caso sarebbe più un malenazionale che locale.
In entrambi i casi, non siamo messi bene.
Tito, la politica tra le tante cose che ha l'obbligo di fare, ha anche quella di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio che rappresenta.tito ha scritto:La comune reazione al problema credo sia emblematico del disastro economico culturale della nostra povera città.
Alla decisione tecnica, molto probabilmente dettata da una questione di costi, di una società che fatca a fae utili e cheopera in un mercato molto competitivo, la reazione comune è di invocare l'azione della politica. Perché???????
Perché lamentarsi con la politica se il problema è strettamente privato?
Io mi do due possibili risposte.
La prima: lammentalità del suddito in contrapposizione alla mentalità del cittadino. Il suddito non ha responsabilità, qualunque cosa di cui ha bisogno la deve chiedere al monarca che da un lato provvede alle esigenze basilari del suddito e dall'altra lo solleva da ogni responsabilità. Cosí accade che se l'Alitalia spostabun volo, io suddito non lo faccio presente come cliente (oggi ci sono tante possibilità, come consumatore, di far sentire lanpropria voce) ma sbraito con il presentu colpevole, il politico, che tra l'altro ho ampiamente contribuito a mettere al suo posto.
Con la stessa logica, la città pare bombardata ed ė colpa dei commissari prima e di facolmatà ora. Praticò fonda una società in fretta e furia per avere un po di calcio e ndi lamentamu chi è poveru e toir non si cattau a Reggina per colpa di Falcomatà. Mai , dico mai, uno che dicesse "chisti simu"! La città l'abbiamo bombardata noi cittadini e la struttura economica della città NON ha e non può esprimere più di un Praticó e la sua cordata.
La seconda è molto più prosaica: siamo ttti convinti che il volo su reggio non è remunerativo per alitalia e quindi invochiamo l'aiuto pubblico perché solo con le sovvenzioni ci possiamo mantenere il volo su milano.
In questo caso sarebbe più un malenazionale che locale.
In entrambi i casi, non siamo messi bene.
Per questo motivo, dovrebbe battersi per garantire adeguati collegamenti con il centro nevralgico del paese (Milano nella fattispecie) oltre che con tutti gli Hub ritenuti strategici.
L'operatore privato fa la sua scelta, il consumatore non lo caca nessuno in questa circostanza perché rappresenta un bacino poco appetibile (tant'è che hanno scelto Lamezia).
La Calabria è nei fatti un'isola e dal punto di vista dei trasporti ha necessità di incentivare e sovvenzionare i collegamenti aerei, specie per i viaggi lunghi e brevi (sperando che l'Alta Velocità e la Salerno Reggio diano il loro contributo). Se si destinassero correttamente i fondi e le risorse a disposizione, se si dessero le corrette priorità non ci sarebbe questo problema.
Ecco perché ci si appella ai politici.
«Sulla questione Aeroporto dello Stretto è ora di mettersi tutti intorno ad un tavolo. Ho chiesto al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio di prendere parte attiva in questa vicenda. Il rilancio dell’aeroporto della Città Metropolitana di Reggio Calabria merita una pianificazione che investa tutti i livelli, a cominciare dai vertici ministeriali». È quanto dichiara il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà parlando della situazione di difficoltà che ormai da anni caratterizza lo scalo reggino.
«La questione del volo Reggio-Malpensa è certamente un tema da affrontare – ha aggiunto il Sindaco – in questo senso, due giorni fa, insieme ai vertici della Provincia e della Sogas, abbiamo incontrato il Presidente nazionale di Assoclearance, per chiedere il ripristino della tratta. Abbiamo registrato un’apertura ma non è detto che Alitalia debba essere considerata l’unica compagnia possibile. È giunto il momento di ragionare in un’ottica più ampia. Recentemente l’Enac ha rimosso alcune delle limitazioni operative che rendevano economicamente svantaggioso l’arrivo a Reggio Calabria di compagnie low cost. Oggi sarà più facile coinvolgere società interessate allo scalo reggino ed in questo modo ampliare l’offerta volativa».
«Ma questo è solo uno dei problemi da affrontare – ha dichiarato ancora Falcomatà – in realtà la questione Aeroporto dello Stretto è molto più ampia e va affrontata in modo organico. Ci confronteremo con la Regione sull’ipotesi della società unica di gestione per gli aeroporti calabresi. Ma se questa prospettiva dovesse essere in qualche modo penalizzante per il nostro aeroporto, valuteremo l’idea di una seria e concertata privatizzazione, che salvaguardi i livelli occupazionali e punti al rilancio dello scalo. È già accaduto in altri importanti aeroporti italiani ed europei, che con l’arrivo di investitori privati sono diventati importanti hub internazionali ed hanno sensibilmente migliorato la loro gestione allargando l’offerta volativa e diventando traino di sviluppo per il territorio circostante. È una prospettiva che va valutata nell’ottica dell’auspicato rilancio dell’aeroporto. Il Tito Minniti è un’infrastruttura fondamentale per il nostro territorio, non può continuare a camminare in punta di piedi ad un passo dal baratro. Serve un intervento organico che punti a rinforzare lo scalo e renderlo competitivo con gli aeroporti del Sud. Non dimentichiamo la posizione strategica della nostra città. Per caratteristiche naturali e per vocazione storica dobbiamo assurgere al ruolo di porta meridionale d’Europa, di ponte sul Mediterraneo».
«Il nostro obiettivo – ha concluso il Sindaco – è quello di offrire ai reggini una scelta volativa più ampia e concorrenziale, che consenta a tutti di viaggiare a costi ed orari accessibili. Ma questo è solo un aspetto. L’aeroporto deve diventare nel tempo la principale porta di accesso alla città nell’ottica dello sviluppo turistico del territorio. Da questo punto di vista sarà fondamentale l’interlocuzione con Messina e con le Isole Eolie, ora finalmente possibile grazie agli ottimi rapporti istituzionali che abbiamo instaurato, ed un sistema di trasporti veloci con i centri della provincia reggina, sulla fascia jonica, sulla tirrenica e nel collegamento mare-monti. Giusto porsi il problema di far partire i reggini, ma ancora più giusto pensare a come far arrivare i turisti nel comprensorio dello Stretto e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Per questo non possiamo affrontare il tema in un’ottica esclusivamente locale e abbiamo chiesto a Delrio un tavolo interistituzionale per la stesura di un piano organico per il rilancio dello scalo».
http://www.strill.it/citta/2015/09/aero ... nazionale/
Ottime idee nella speranza che i fatti possano seguire in tempi non troppo lunghi, anche riuscire a portare compagnie low cost a Reggio sarebbe una gran cosa per rilanciare l'aereoporto
«La questione del volo Reggio-Malpensa è certamente un tema da affrontare – ha aggiunto il Sindaco – in questo senso, due giorni fa, insieme ai vertici della Provincia e della Sogas, abbiamo incontrato il Presidente nazionale di Assoclearance, per chiedere il ripristino della tratta. Abbiamo registrato un’apertura ma non è detto che Alitalia debba essere considerata l’unica compagnia possibile. È giunto il momento di ragionare in un’ottica più ampia. Recentemente l’Enac ha rimosso alcune delle limitazioni operative che rendevano economicamente svantaggioso l’arrivo a Reggio Calabria di compagnie low cost. Oggi sarà più facile coinvolgere società interessate allo scalo reggino ed in questo modo ampliare l’offerta volativa».
«Ma questo è solo uno dei problemi da affrontare – ha dichiarato ancora Falcomatà – in realtà la questione Aeroporto dello Stretto è molto più ampia e va affrontata in modo organico. Ci confronteremo con la Regione sull’ipotesi della società unica di gestione per gli aeroporti calabresi. Ma se questa prospettiva dovesse essere in qualche modo penalizzante per il nostro aeroporto, valuteremo l’idea di una seria e concertata privatizzazione, che salvaguardi i livelli occupazionali e punti al rilancio dello scalo. È già accaduto in altri importanti aeroporti italiani ed europei, che con l’arrivo di investitori privati sono diventati importanti hub internazionali ed hanno sensibilmente migliorato la loro gestione allargando l’offerta volativa e diventando traino di sviluppo per il territorio circostante. È una prospettiva che va valutata nell’ottica dell’auspicato rilancio dell’aeroporto. Il Tito Minniti è un’infrastruttura fondamentale per il nostro territorio, non può continuare a camminare in punta di piedi ad un passo dal baratro. Serve un intervento organico che punti a rinforzare lo scalo e renderlo competitivo con gli aeroporti del Sud. Non dimentichiamo la posizione strategica della nostra città. Per caratteristiche naturali e per vocazione storica dobbiamo assurgere al ruolo di porta meridionale d’Europa, di ponte sul Mediterraneo».
«Il nostro obiettivo – ha concluso il Sindaco – è quello di offrire ai reggini una scelta volativa più ampia e concorrenziale, che consenta a tutti di viaggiare a costi ed orari accessibili. Ma questo è solo un aspetto. L’aeroporto deve diventare nel tempo la principale porta di accesso alla città nell’ottica dello sviluppo turistico del territorio. Da questo punto di vista sarà fondamentale l’interlocuzione con Messina e con le Isole Eolie, ora finalmente possibile grazie agli ottimi rapporti istituzionali che abbiamo instaurato, ed un sistema di trasporti veloci con i centri della provincia reggina, sulla fascia jonica, sulla tirrenica e nel collegamento mare-monti. Giusto porsi il problema di far partire i reggini, ma ancora più giusto pensare a come far arrivare i turisti nel comprensorio dello Stretto e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Per questo non possiamo affrontare il tema in un’ottica esclusivamente locale e abbiamo chiesto a Delrio un tavolo interistituzionale per la stesura di un piano organico per il rilancio dello scalo».
http://www.strill.it/citta/2015/09/aero ... nazionale/
Ottime idee nella speranza che i fatti possano seguire in tempi non troppo lunghi, anche riuscire a portare compagnie low cost a Reggio sarebbe una gran cosa per rilanciare l'aereoporto
Blu express è una Low cost se prenoti con 1 mese di anticipo.
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Non esistono voi low cost a Reggio, e non esiste un problema di profitti per gli operatori che volano sul nostro aeroporto.
Non esiste, di fatto, concorrenza su Reggio e i voli hanno un costo davvero spropositato.
Chi ha viaggiato con frequenza sa che sono sempre pieni in ogni ordine di posti. Come al granillo ai bei tempi
Da qui il mio invito ai politicanti, perché é evidente che non sussistendo una reale motivazione al taglio dei voli giornalieri, ma sia una mera questione politica.
È sempre stato così ogni anno.
Ora, a me cittadino che viaggia spesso in aereo, interessa che ci sia un volo al mattino( anche prestissimo che va bene) ed uno alla sera anche tardi.
Sia da e per Roma che da e per Milano.
Non esiste, di fatto, concorrenza su Reggio e i voli hanno un costo davvero spropositato.
Chi ha viaggiato con frequenza sa che sono sempre pieni in ogni ordine di posti. Come al granillo ai bei tempi
Da qui il mio invito ai politicanti, perché é evidente che non sussistendo una reale motivazione al taglio dei voli giornalieri, ma sia una mera questione politica.
È sempre stato così ogni anno.
Ora, a me cittadino che viaggia spesso in aereo, interessa che ci sia un volo al mattino( anche prestissimo che va bene) ed uno alla sera anche tardi.
Sia da e per Roma che da e per Milano.
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Interessante.ManAGeR78 ha scritto:Non esistono voi low cost a Reggio, e non esiste un problema di profitti per gli operatori che volano sul nostro aeroporto.
Non esiste, di fatto, concorrenza su Reggio e i voli hanno un costo davvero spropositato.
Chi ha viaggiato con frequenza sa che sono sempre pieni in ogni ordine di posti. Come al granillo ai bei tempi
Da qui il mio invito ai politicanti, perché é evidente che non sussistendo una reale motivazione al taglio dei voli giornalieri, ma sia una mera questione politica.
È sempre stato così ogni anno.
Ora, a me cittadino che viaggia spesso in aereo, interessa che ci sia un volo al mattino( anche prestissimo che va bene) ed uno alla sera anche tardi.
Sia da e per Roma che da e per Milano.
Quindi, non essendo un problema di profitto si può desumere che ogni anno le compagnie aeree spostino, e alcune addirittura se ne vanno, gli orari solo per capriccio. Per farci un dispettuccio come i bambini.
Ma poi, come sopra evidenziava Tito, perché appellarsi ai politicanti (testuale) che noi stessi eleggiamo, quando c’è una SPA (Sogas pare si chiami) che deve occuparsi di queste questioni?
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Ripeto blu express è una Low cost. Roma a 25 euro e Milano a 50 euro è un prezzo da Low cost poi è chiaro che non parliamo di Ryanair. Per quanto riguarda sogas è chiaro che hanno altre priorità visto che tra 1 settimana se ne vanno tutti a casa e finiscono di mangiare e restare incollati alla poltrona.ManAGeR78 ha scritto:Non esistono voi low cost a Reggio, e non esiste un problema di profitti per gli operatori che volano sul nostro aeroporto.
Non esiste, di fatto, concorrenza su Reggio e i voli hanno un costo davvero spropositato.
Chi ha viaggiato con frequenza sa che sono sempre pieni in ogni ordine di posti. Come al granillo ai bei tempi
Da qui il mio invito ai politicanti, perché é evidente che non sussistendo una reale motivazione al taglio dei voli giornalieri, ma sia una mera questione politica.
È sempre stato così ogni anno.
Ora, a me cittadino che viaggia spesso in aereo, interessa che ci sia un volo al mattino( anche prestissimo che va bene) ed uno alla sera anche tardi.
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Resto convinto che non sia un problema di costi di gestione sul nostro scalo.Regmi ha scritto:Interessante.ManAGeR78 ha scritto:Non esistono voi low cost a Reggio, e non esiste un problema di profitti per gli operatori che volano sul nostro aeroporto.
Non esiste, di fatto, concorrenza su Reggio e i voli hanno un costo davvero spropositato.
Chi ha viaggiato con frequenza sa che sono sempre pieni in ogni ordine di posti. Come al granillo ai bei tempi
Da qui il mio invito ai politicanti, perché é evidente che non sussistendo una reale motivazione al taglio dei voli giornalieri, ma sia una mera questione politica.
È sempre stato così ogni anno.
Ora, a me cittadino che viaggia spesso in aereo, interessa che ci sia un volo al mattino( anche prestissimo che va bene) ed uno alla sera anche tardi.
Sia da e per Roma che da e per Milano.
Quindi, non essendo un problema di profitto si può desumere che ogni anno le compagnie aeree spostino, e alcune addirittura se ne vanno, gli orari solo per capriccio. Per farci un dispettuccio come i bambini.
Ma poi, come sopra evidenziava Tito, perché appellarsi ai politicanti (testuale) che noi stessi eleggiamo, quando c’è una SPA (Sogas pare si chiami) che deve occuparsi di queste questioni?
non sono dispetti, semplicemente il nostro aeroporto non è prioritario ne strategico per Alitalia ed ogni anno si ripete questa stessa storia...
Così come resto convinto che siano questioni politiche e di centri di interesse per cui è compito loro tutelare la cittadinanza ed occuparsene
Se mettessero altri voli su Reggio viaggerebbero pieni anche quelli, almeno un altro giornaliero da e per Milano ad orari più strategici
Rispondo anche a chicugino. Bluexpress , sulla carta è una low cost, ma i prezzi che pratica a Reggio non vanno in questa direzione. Probabilmente perché non ha concorrenza reale. Certo sempre meno che viaggiare con Alitalia, ma non in linea con le low cost in generale.
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25 euro per Roma è in linea con le altre low cost esclusa Ryanair. Controllare quanto costa un catania roma con Vueling o Milano roma con Easyjet.
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E già!... Le personali convinzioni.ManAGeR78 ha scritto: Resto convinto che non sia un problema di costi di gestione sul nostro scalo.....
Come avevo fatto a non pensarci
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Hai dati a supporto della tua tesi?Regmi ha scritto:E già!... Le personali convinzioni.ManAGeR78 ha scritto: Resto convinto che non sia un problema di costi di gestione sul nostro scalo.....
Come avevo fatto a non pensarci
Altrimenti restiamo ognuno con le proprie convinzioni senza andare sul personale o OT
Attendo fiducioso altrimenti evita
Nel frattempo oltre al volo per Linate rischiamo di perdere interamente lo scalo
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L aeroporto non chiude. Mezzuccio da terrorismo psicologico per mantenere in piedi l idrovora Sogas con dirigenti nominati da politici e assunzioni oltre il necessario e con sistemi illegali. Bye bye Sogas non ci mancherai.ManAGeR78 ha scritto:Hai dati a supporto della tua tesi?Regmi ha scritto:E già!... Le personali convinzioni.ManAGeR78 ha scritto: Resto convinto che non sia un problema di costi di gestione sul nostro scalo.....
Come avevo fatto a non pensarci
Altrimenti restiamo ognuno con le proprie convinzioni senza andare sul personale o OT
Attendo fiducioso altrimenti evita
Nel frattempo oltre al volo per Linate rischiamo di perdere interamente lo scalo
Aeroporto commissariato e nuovo bando per una nuova società di gestione. Privata il più possibile.
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Per tua conoscenza, chi scrive non ha convinzioni ma, In perfetta antitesi solo dubbi.ManAGeR78 ha scritto:Hai dati a supporto della tua tesi?Regmi ha scritto:E già!... Le personali convinzioni.ManAGeR78 ha scritto: Resto convinto che non sia un problema di costi di gestione sul nostro scalo.....
Come avevo fatto a non pensarci
Altrimenti restiamo ognuno con le proprie convinzioni senza andare sul personale o OT
Attendo fiducioso altrimenti evita
Nel frattempo oltre al volo per Linate rischiamo di perdere interamente lo scalo
Dati? Di che dati parla Sir Mod?...mica qui si parla di goal mancati o rigori non concessi.
Se proprio ci tieni ad averli credo ci si debba rivolgere ad Alitalia che, in quanto S.P.A. (Società per Azioni per chi non lo sapesse), è liberissima di adottare le proprie strategie produttive in piena autonomia.
Lo scalo, altrimenti detto 'aeroporto, non è in discussione e le parole sono importanti.
Quella cosa che dovremmo perdere è la società di gestione dell'aeroporto (Repetita iuvant, Sogas pare si chiami, come pare che sia gestita da un gruppo di amministratori "meritevoli" )
a chiudere.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
- ManAGeR78
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Prima confuti la tesi degli altri, poi dici di avere dubbi e non certezze.Regmi ha scritto: Per tua conoscenza, chi scrive non ha convinzioni ma, In perfetta antitesi solo dubbi.
Dati? Di che dati parla Sir Mod?...mica qui si parla di goal mancati o rigori non concessi.
Se proprio ci tieni ad averli credo ci si debba rivolgere ad Alitalia che, in quanto S.P.A. (Società per Azioni per chi non lo sapesse), è liberissima di adottare le proprie strategie produttive in piena autonomia.
Lo scalo, altrimenti detto 'aeroporto, non è in discussione e le parole sono importanti.
Quella cosa che dovremmo perdere è la società di gestione dell'aeroporto (Repetita iuvant, Sogas pare si chiami, come pare che sia gestita da un gruppo di amministratori "meritevoli" )
a chiudere.
Poi la butti sul calcio... Perdonami Sir Regmi ma sono colpi proprio bassi.
Pensi di parlare con un deficenite? Sei già salito sul pulpito?
Non ho bisogno di chiedere ad Alitalia alcunché, perché è oggettivo che il prezzo del biglietto dei voli da e per Reggio sia tra i più alti in circolazione, che i voli viaggiano sempre pieni, da qui deduco che la cancellazione di voli non sia legata a meri aspetti economici. Perciò ti invito a far una deduzione altrettanto logica che vada in direzione opposta, visto che lo metti in dubbio.
So cosa è la Sogas e il carrozzone che rappresenta. Basti pensare che ha un numero di dipendenti superiore allo scalo di Catania.... Solite società a partecipazione statale, regionale , provinciale alle nostre latitudini.
Il problema è che se falliss la Sogas il solo personale Alitalia non basterebbe a garantire il regolare funzionamento dello scalo, per cui fino alla assegnazione, magari con pubblica gara di appalto, ad una nuova ditta, lo scalo resterebbe chiuso.
Stima mia, non meno di 6 mesi.
Che sia terrorismo mediatico e politico in generale posso pure essere d'accordo, ma stavolta c'è un fondo reale e concreto di rischio
"I know I was born and I know that I'll die. The in between is mine. I AM MINE!" (Eddie Vedder)