I politici reggini e i loro presunti rapporti con le ndrine

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Regmi
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peas! ha scritto:
Ho piacevolmente proseguito questo confronto, per tutto questo tempo e tutti questi post, un po' per educazione, un po' per passione dialettica, un po' per curiosità: volevo sinceramente capire dove volessi arrivare,
fare un po di "ravogghia" 8-)
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
doddi
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto: Fatti iniziati nel 2001? :lol:

La costruzione del cedir iniziata nel 2001? :bash: :bash:

Il decreto Reggio del XXI secolo?

La mia firma non si ferma all'operato del Sindaco, in uno specifico contesto o episosio, ma oramai mi sono convito di parlare nel 'bumbulo o ai 'bumbulari, a voi la scelta.
Non c'è un tema, uno svolgimento o roba del genere.
Quando lo capirete?
Dubito possiate/vogliate farlo, troppa paura di ammainare le inutili bandierine del risiko e scendere nella realtà delle cose.
Ho piacevolmente proseguito questo confronto, per tutto questo tempo e tutti questi post, un po' per educazione, un po' per passione dialettica, un po' per curiosità: volevo sinceramente capire dove volessi arrivare, cosa dimostrasse per Te questo articoletto, confuso ed arruffato. Che il Sindaco avesse frequentazioni pericolose? Che il Sindaco godesse di un occhio di riguardo da parte della Magistratura (credo sia stato indagato in una decina di occasioni diverse, uscendone sempre più pulito di prima, non solo per la legge, ma sopratutto agli occhi di tutti)? Che sono tutti uguali? Che quello che racconta l'articolo (un suo potenziale incontro - non si sa su cosa fondato - con un soggetto, all'epoca dei fatti non solo incensurato, ma praticamente vergine in materia di delinquenza, anche perché giovanissimo) è paragonabile al contenuto di intercettazioni, informative, pedinamenti, interrogatori, dei giorni nostri - ricordiamo che ab origine il topic trattava degli sviluppi dell'indagine Meta - ?
I primi appalti vennero vinti - per quanto questo possa scatenare la Tua ilarità - solo quando ci eravamo abbondantemente protratti nel nuovo millennio (ed infatti il primo arresto arriva solo nel 2006); prima, il Sindaco riceveva minacce ed intimidazioni per la propria intransigenza quando, stando all'articolo, con certa gente avrebbe dovuto andarci a braccetto.

NB: è da una settimana che stiamo parlando - in un topic su Meta - di un articolo pubblicato su Il Giornale solo per colpire Minniti, che 4 anni fa aveva incarichi di Governo.
Ne abbiamo parlato decine di volte: un politico, un sindaco, come un semplice cittadino non è tenuto a sezionare criminalmente chi frequenta, con chi prende il caffè, con chi fà affari se il tizio in questione è perfettamente legittimato a stare per strada come lui. Le sensazioni, le allusioni, fanno parte del paranormale.

Ad ogni buon conto la stagione degli avvisi cui mi rifersico è del 1999, pediodo di Natale per la precisione, non del 2001.

Falcomatà intendeva semplicemente ciò che ha detto: la magistratura ha titolo di dire chi è legittimato ad operare sul mercato, non un sindaco o un cittadino, che non può avere responsabilità alcuna se in buona fede.

Tu, scioccamente e preventivamente, pensi chi io desideri sminuire il buon Italo o Minniti, o utilizzare la bilancia per annullare i pesi, e continui a fare melina sul punto cruciale del discorso.

Suntino.
Rapporti tra politica e 'ndrine: quante volte i politici sanno di avere a che fare con i colletti bianchi delle 'ndrine se questi sono in grado di operare a piede libero, e rappresentano importanti interessi imprenditoriali ed economici ?
Pensi sia facile fare l'Alberto Tomba della situazione reggina, calabrese, sicialiana, tra i paletti delle persone per bene sempre e quelle apparenti?


E' facile poi dire tizio è andato a pranzo da cai,o quando caio era ritenuto persona rispettabile, ora che viene individuato o indagato per malaffare ufficialmente dagli organi competenti, per cui deve meritare la gogna.


Domandina: vi è mai capitato di vedere sul giornale la fotografia di qualcuno arrestato o ammazzato rimanendo basiti per la sorte riservatagli?
A me sì, parecchie volte.

Non è garantismo, difesa di una parte, è semplice realismo pragmatico. Se qualcuno ha delle ricette salvifiche o il brevetto del 'ndranghetista detector che lo tirasse fuori così siamo tutti in salvo, e i magistrati in breve sarebbero disoccupati di lusso.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
peas!
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doddi ha scritto:Ne abbiamo parlato decine di volte: un politico, un sindaco, come un semplice cittadino non è tenuto a sezionare criminalmente chi frequenta, con chi prende il caffè, con chi fà affari se il tizio in questione è perfettamente legittimato a stare per strada come lui. Le sensazioni, le allusioni, fanno parte del paranormale.

Ad ogni buon conto la stagione degli avvisi cui mi rifersico è del 1999, pediodo di Natale per la precisione, non del 2001.

Falcomatà intendeva semplicemente ciò che ha detto: la magistratura ha titolo di dire chi è legittimato ad operare sul mercato, non un sindaco o un cittadino, che non può avere responsabilità alcuna se in buona fede.

Tu, scioccamente e preventivamente, pensi chi io desideri sminuire il buon Italo o Minniti, o utilizzare la bilancia per annullare i pesi, e continui a fare melina sul punto cruciale del discorso.

Suntino.
Rapporti tra politica e 'ndrine: quante volte i politici sanno di avere a che fare con i colletti bianchi delle 'ndrine se questi sono in grado di operare a piede libero, e rappresentano importanti interessi imprenditoriali ed economici ?
Pensi sia facile fare l'Alberto Tomba della situazione reggina, calabrese, sicialiana, tra i paletti delle persone per bene sempre e quelle apparenti?


E' facile poi dire tizio è andato a pranzo da cai,o quando caio era ritenuto persona rispettabile, ora che viene individuato o indagato per malaffare ufficialmente dagli organi competenti, per cui deve meritare la gogna.


Domandina: vi è mai capitato di vedere sul giornale la fotografia di qualcuno arrestato o ammazzato rimanendo basiti per la sorte riservatagli?
A me sì, parecchie volte.

Non è garantismo, difesa di una parte, è semplice realismo pragmatico. Se qualcuno ha delle ricette salvifiche o il brevetto del 'ndranghetista detector che lo tirasse fuori così siamo tutti in salvo, e i magistrati in breve sarebbero disoccupati di lusso.
Un politico è tenuto ad attuare un filtro alle proprie frequentazioni (anche in vesti extra-istituzionali) ben più severo rispetto a quello cui siamo tenuti noi comuni cittadini: la classe politica non dev'essere uno specchio fedele della società, ma deve rappresentarne la parte migliore, pure se questo può comportare forti limitazioni o richiedere anche eccessi di zelo (doveroso contraltare dei privilegi che scaturiscono dall'incarico a gestire la cosa pubblica), perché ingenuità a disattenzioni non sono permesse a chi tiene in pugno la vita quotidiana, la salute, la libertà, il lavoro, il denaro, anche solo l'immagine dei cittadini.

Il Sindaco ha dimostrato, ed il suo esempio continua a dimostrare, come si possa vivere ed amministrare una città come la nostra sempre all'insegna della trasparenza e della superiorità rispetto alle parti, senza che calunnie ed avvisi di garanzia possano scalfire la consistenza della propria rettitudine, senza arringare le folle con lo spettro vittimista e di facciata del complotto politico, rispondendo nelle sedi opportune e comunque col proprio corretto e trasparente agire.
Se abbiamo portato avanti tutta 'sta discussione solo per equiparare la notizia del famoso pranzo di anniversario di nozze (che rappresenta la parte folkloristica e meno rilevante di una indagine epocale come Meta - se mi conosci un pochino, sai che è altro ciò cui do davvero peso, in quell'indagine) a un incontro - avvenuto non si sa quando non si sa come non si sa dove non si sa perché - tra il Sindaco ed un soggetto che avrebbe ottenuto i suoi primi appalti col Comune solo a nuovo millennio ben inoltrato (è a questa data che mi riferisco), allora, forse, significa che abbiamo davvero perso tempo, e che la Lezione che il Sindaco ha provato a lasciare in eredità a questa Città Sventurata non è servita a nulla. :wink

Andando lievemente off-topic,

http://webcache.googleusercontent.com/s ... .google.it

novità? (cit.)
Mariotta
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto:Ne abbiamo parlato decine di volte: un politico, un sindaco, come un semplice cittadino non è tenuto a sezionare criminalmente chi frequenta, con chi prende il caffè, con chi fà affari se il tizio in questione è perfettamente legittimato a stare per strada come lui. Le sensazioni, le allusioni, fanno parte del paranormale.

Ad ogni buon conto la stagione degli avvisi cui mi rifersico è del 1999, pediodo di Natale per la precisione, non del 2001.

Falcomatà intendeva semplicemente ciò che ha detto: la magistratura ha titolo di dire chi è legittimato ad operare sul mercato, non un sindaco o un cittadino, che non può avere responsabilità alcuna se in buona fede.

Tu, scioccamente e preventivamente, pensi chi io desideri sminuire il buon Italo o Minniti, o utilizzare la bilancia per annullare i pesi, e continui a fare melina sul punto cruciale del discorso.

Suntino.
Rapporti tra politica e 'ndrine: quante volte i politici sanno di avere a che fare con i colletti bianchi delle 'ndrine se questi sono in grado di operare a piede libero, e rappresentano importanti interessi imprenditoriali ed economici ?
Pensi sia facile fare l'Alberto Tomba della situazione reggina, calabrese, sicialiana, tra i paletti delle persone per bene sempre e quelle apparenti?


E' facile poi dire tizio è andato a pranzo da cai,o quando caio era ritenuto persona rispettabile, ora che viene individuato o indagato per malaffare ufficialmente dagli organi competenti, per cui deve meritare la gogna.


Domandina: vi è mai capitato di vedere sul giornale la fotografia di qualcuno arrestato o ammazzato rimanendo basiti per la sorte riservatagli?
A me sì, parecchie volte.

Non è garantismo, difesa di una parte, è semplice realismo pragmatico. Se qualcuno ha delle ricette salvifiche o il brevetto del 'ndranghetista detector che lo tirasse fuori così siamo tutti in salvo, e i magistrati in breve sarebbero disoccupati di lusso.
Un politico è tenuto ad attuare un filtro alle proprie frequentazioni (anche in vesti extra-istituzionali) ben più severo rispetto a quello cui siamo tenuti noi comuni cittadini: la classe politica non dev'essere uno specchio fedele della società, ma deve rappresentarne la parte migliore, pure se questo può comportare forti limitazioni o richiedere anche eccessi di zelo (doveroso contraltare dei privilegi che scaturiscono dall'incarico a gestire la cosa pubblica), perché ingenuità a disattenzioni non sono permesse a chi tiene in pugno la vita quotidiana, la salute, la libertà, il lavoro, il denaro, anche solo l'immagine dei cittadini.

Il Sindaco ha dimostrato, ed il suo esempio continua a dimostrare, come si possa vivere ed amministrare una città come la nostra sempre all'insegna della trasparenza e della superiorità rispetto alle parti, senza che calunnie ed avvisi di garanzia possano scalfire la consistenza della propria rettitudine, senza arringare le folle con lo spettro vittimista e di facciata del complotto politico, rispondendo nelle sedi opportune e comunque col proprio corretto e trasparente agire.
Se abbiamo portato avanti tutta 'sta discussione solo per equiparare la notizia del famoso pranzo di anniversario di nozze (che rappresenta la parte folkloristica e meno rilevante di una indagine epocale come Meta - se mi conosci un pochino, sai che è altro ciò cui do davvero peso, in quell'indagine) a un incontro - avvenuto non si sa quando non si sa come non si sa dove non si sa perché - tra il Sindaco ed un soggetto che avrebbe ottenuto i suoi primi appalti col Comune solo a nuovo millennio ben inoltrato (è a questa data che mi riferisco), allora, forse, significa che abbiamo davvero perso tempo, e che la Lezione che il Sindaco ha provato a lasciare in eredità a questa Città Sventurata non è servita a nulla. :wink

Andando lievemente off-topic,

http://webcache.googleusercontent.com/s ... .google.it

novità? (cit.)



visti gli ultimi sviluppi potremmo continuare a discutere qui...o aspettiamo che alle parole dei pentiti corrispondano riscontri? Oppure che le accuse a Scopelliti riguardanti il bilancio comunale e i presunti rapporti di alcuni politici e dirigenti con le famiglie di mammasantissima siano chiarite le prime e chiarificati questi ultimi???
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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News
Sul dove metterle c'è solo l'imbarazzzo della scelta. Questo mi sembra il più indicato.


http://www.ildispaccio.it/reggio-calabr ... lio-flesca
di Claudio Cordova e Alessia Candito

Il pubblico ministero di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha contestato le aggravanti mafiose previste dall'articolo 7 della legge 203/1991 all'ex consigliere comunale Manlio Flesca, alla sbarra per corruzione elettorale. La decisione di Lombardo è arrivata, poche ore fa, al cospetto del Gup di Reggio Calabria, dove, oltre a Flesca, c'è imputato anche Vincenzo Carmine Barbieri, fratello di quel Domenico Barbieri, imprenditore edile condannato in primo grado per mafia nel procedimento "Meta".

Nelle settimane antecedenti alle elezioni comunali del 2007, stravinte da Giuseppe Scopelliti su Eduardo Lamberto Castronuovo, Vincenzo Barbieri si sarebbe interessato, con Manlio Flesca, per l'assunzione, presso la società mista "Reges", della moglie, Vincenza Musarella. In quel tempo Flesca è un consigliere comunale uscente, essendo stato eletto nel 2002, nei ranghi di Alleanza Nazionale, ed è anche delegato del sindaco al settore manutenzione e lavori pubblici. "Era una persona che chiedeva sempre, voglio dire, forse per abitudine non lo so, sapendo anche i rapporti che io avevo con l'attuale... con il sindaco di allora, era venuto a chiedermi se potevo fare qualcosa per sua moglie" ha detto Flesca nell'interrogatorio reso, per difendersi, al cospetto del procuratore Giuseppe Pignatone e del pm Giuseppe Lombardo. "Richieste che un politico riceve giornalmente" ha tenuto a minimizzare. Per quelle richieste e per il successivo accoglimento delle sollecitazioni di Barbieri, con l'assunzione della signora Musarella, a partire dal giugno 2007, Flesca andrà però a giudizio, con l'accusa di corruzione elettorale, poi integrata anche con la contestazione dell'abuso d'ufficio. Nell'interrogatorio reso ai pm antimafia, Flesca ha inoltre specificato di non aver mai ricevuto nulla in cambio da Barbieri, nemmeno sottoforma di appoggio elettorale. Adesso, però, la Dda di Reggio Calabria, contesta all'ex consigliere fedelissimo di Scopelliti anche le aggravanti mafiose, vista la presunta appartenenza dei Barbieri alla 'ndrangheta di Villa San Giovanni.

Alla richiesta del pm Lombardo, gli avvocati difensori sono rimasti spiazzati, chiedendo un breve rinvio per valutare il da farsi. Non è escluso, peraltro, che se Flesca dovesse essere rinviato a giudizio, la sua posizione possa essere unificata al maxiprocesso "Meta", in corso in questi mesi all'interno dell'aula bunker.
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spiny79
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ma chi, quello che si metteva a disposizione del boss di sinopoli?
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