e con quali soldi?NinoMed ha scritto: vuoi vedere che la iscrive in serie D e poi chiede il ripescaggio
ISCRIZIONE IN SERIE D
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
goldenboy ha scritto:OronzoPugliese ha scritto:goldenboy ha scritto:A termini di regolamento potrebbe essere sempre la Reggina di Foti a chiedere l'iscrizione a un campionato dilettante...
La Reggina di Foti da ieri non è più affiliata alla Figc. E poi tieni conto che, non potendo più riscuotere alcun credito dalla cessione dei calciatori, il 25 agosto sarà dichiarata fallita
Non so se ricordi....ma anni fa, il vecchio messina (quello di massimino per intenderci, non iscritto al campionato)giocava fra il dilettanti....mi pare che era ripartito dall'ecellenza
Panuccio permettendo, non si può più fare (e menomale dico io)
attenzione però, per fare una società di calcio non basta uno che metta i soldi, servono i dirigenti, gli amministrativi che sappiano cosa fare per iscrivere una società in una situazione che poi non è nenache canonica, gente che sappia cosa fare e anche velocemnete.NinoMed ha scritto:REGGIOVUNQUE ha scritto:quindi mi state dicendo che non ha neanche avuto il coraggio di dichiarare il fallimento,quando invece oggi dopo la mancata iscrizione era cosa buona e giusta da fare......
la mia era un po di ironia per sdrammatizzare il momento.
Reggio non ti fare problemi e 1000 domande.
il discorso secondo me è semplice, la Reggina Calcio SpA non potrà partecipare a nessun campionato, quindi è sportivamente fallita. tutti i suoi giocatori si saranno svincolati tra tre giorni dalla federazione, comprese tutte le squadre giovanili.
il titolo sportivo sarà consegnato al Sindaco dopo la ratifica del mancata iscrizione che dovrebbe essere il 7 luglio, e avrà l'incarico di valutare a chi affidare la rappresentanza della città di Reggio Calabria, paradossalmente potrebbero essere più di una le società che verranno create, che ne so, Benedetto e Co. fanno una società, Scali ne fa un'altra.
quando vestono quella maglia, per me, sono i migliori giocatori al mondo...
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Scusate mi dite che fine ha fatto l'utente Conrad121 colui che nda fici a pignolata aeri che "Scali aveva messo i soldi" "tutto fatto vedrete", sto gran ruppo di pizza.. Nesci fora, ti mucciasti in Romania?
Art. 1
La Reggina è un' Azienda, fondata sull' arricchimento del suo Presidente.
La sovranità appartiene al Presidente, che la esercita nelle forme e nei limiti delle Difficoltà Oggettive.
La Reggina è un' Azienda, fondata sull' arricchimento del suo Presidente.
La sovranità appartiene al Presidente, che la esercita nelle forme e nei limiti delle Difficoltà Oggettive.
??? vuoi fare abbonamento da 1000 euro?Solo amaranto ha scritto:Non facciamo confusione.. la reggina ha diritto a giocare la D anche se dovvesse formare un numero dispari, la reggina deve versare entro martedi 300 Mila Euro a fondo perduto.. la covisoc dara' l' ok giovedi.
Siccome stiamo parlando della reggina non del roccella o del marcianise.. noi senza debiti e senza foti.. possiamo fare 4000 abbonati in serie D solo con gli abbonati la reggina puo'pagarsi I 300 mila Euro di penale.. e per bacino d'utenza e passione non ha eguali in quella categoria.. ora.. tocca a voi.. mi aspetto entro venerdi una nuova societa'
quando vestono quella maglia, per me, sono i migliori giocatori al mondo...
E secondo voi a Reggio esistono imprenditori con denaro fresco per poi iniziare dall' Eccellenza Calabrese o sperando nella serie D? Foti si è prodigato a chiedere a circa 100 imprenditori un paio di migliaia di Euro, e "brisciu cacatu". Non ci sono soldi in questa città sventurata, e non capisco come i giovani ancora non se ne sono andati !!!.
fino a due anni fa eravamo in B senza nessuna di queste figure, il problema sorgerebbe adesso?Paco-P ha scritto:attenzione però, per fare una società di calcio non basta uno che metta i soldi, servono i dirigenti, gli amministrativi che sappiano cosa fare per iscrivere una società in una situazione che poi non è nenache canonica, gente che sappia cosa fare e anche velocemnete.NinoMed ha scritto:REGGIOVUNQUE ha scritto:quindi mi state dicendo che non ha neanche avuto il coraggio di dichiarare il fallimento,quando invece oggi dopo la mancata iscrizione era cosa buona e giusta da fare......
la mia era un po di ironia per sdrammatizzare il momento.
Reggio non ti fare problemi e 1000 domande.
il discorso secondo me è semplice, la Reggina Calcio SpA non potrà partecipare a nessun campionato, quindi è sportivamente fallita. tutti i suoi giocatori si saranno svincolati tra tre giorni dalla federazione, comprese tutte le squadre giovanili.
il titolo sportivo sarà consegnato al Sindaco dopo la ratifica del mancata iscrizione che dovrebbe essere il 7 luglio, e avrà l'incarico di valutare a chi affidare la rappresentanza della città di Reggio Calabria, paradossalmente potrebbero essere più di una le società che verranno create, che ne so, Benedetto e Co. fanno una società, Scali ne fa un'altra.
La cosa fondamentale adesso, sono i soldi per iscrivere la squadra.
e rilancio:OronzoPugliese ha scritto:Reggina – Falcomatà: ‘Tifosi non abbandoneranno i colori amaranto’
La disfatta amministrativa della società che gestisce la Reggina Calcio getta nello sconforto la tifoseria e quella parte della città che crede nei sani valori dello sport. Noi non abbiamo alcun dubbio che i tifosi veri, che hanno sempre seguito la squadra nella buona come nella cattiva sorte, non abbandoneranno mai i colori amaranto; dai campi polverosi delle serie minori alle prestigiose arene del calcio europeo non hanno fatto e non faranno mancare il loro sostegno a una maglia gloriosa che ha saputo lasciare il segno nella storia del calcio italiano. Il sindaco Falcomatà si schiera idealmente e fisicamente con i tifosi e, qualunque sia il campionato che si andrà a disputare il prossimo anno, sarà sempre al loro fianco. Ripartire dalla D con una nuova e solida società non sarà un dramma, l’entusiasmo e la passione costruiranno un trampolino di lancio per la rinascita; il circuito virtuoso che ha innescato in città la nuova stagione politica sarà motivo di incoraggiamento per una nuova cordata di imprenditori, locali e non, che prenderanno in mano la squadra per riportarla agli antichi fasti. “Le discese ardite e le risalite” sono nel DNA della nostra città e la sua millenaria storia dimostra come sia sempre stata capace di risorgere dalle proprie ceneri; la risalita della Reggina sarà rapida e travolgente se tutti noi, politici imprenditori e cittadini vorremo crederci.
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La prima impressione che ricevo da questo comunicato è che qualcosa già bolle in pentola, e magari ta tempi non sospetti
http://sport.strill.it/citta/pianeta-am ... a-societa/
di Michele Favano – Il 14 luglio del 2015 ha segnato il momento più triste per la storia calcistica di questa città. La Reggina non è riuscita ad iscriversi al campionato, dopo un lunghissimo quanto tribolato inseguimento, e nonostante sforzi notevoli prodotti, purtroppo non andati a buon fine. Si chiude un lungo ciclo, si chiude una lunga storia, un percorso quasi trentennale che ha consegnato ai tifosi amaranto anche momenti di grande esaltazione. L’apice riconducibile al raggiungimento della massima serie e quelle indimenticabili stagioni vissute nell’olimpo del calcio, al fianco di società di spessore internazionale come Juventus, Milan, Inter. Il lunghissimo ciclo targato Foti, però, ha avuto la sua conclusione peggiore, la non iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, inevitabilmente, lascerà delle tracce profonde. Difficile, a distanza di poche ore, prendere piena consapevolezza di quanto successo perchè, nonostante le avvisaglie portassero in quella direzione, nessuno mai avrebbe voluto crederci e nessuno ci crede ancora. La Reggina Calcio 1986 saluta il professionismo, saluta il mondo del calcio, consegna l’ultimo capitolo della sua storia con un finale amarissimo. Ci sarà spazio e tempo per considerazioni ed analisi, oggi diventa necessario iniziare a parlare subito di futuro. Ma quale futuro? Quello che i tifosi sperano qualcuno possa dare alla Reggio calcistica, con la composizione di un nuovo assetto e quindi la possibilità di ripartire. Da un calcio dal quale la Reggina manca da più di mezzo secolo, da quel dilettantismo che sembrava non dovesse più appartenere a questa città. Ed anche in questo caso sarà ancora una volta lotta contro il tempo. Nuova affiliazione ed eventuale domanda di partecipazione al campionato di serie D (scadenza 24 luglio) che passa dalla richiesta che il primo cittadino dovrà formulare al Comitato Regionale, con decisione ultima affidata al Presidente Federale. La costruzione di una nuova società che offra garanzie dal punto di vista economico, la denominazione riconducibile alla Reggina, l’affidabilità dei dirigenti che andranno a comporla, rappresenterebbero buone possibilità di ottenere parere favorevole, anche se non può essere ritenuta un decisione scontata. Il gruppo di imprenditori è già pronto e da questa mattina si è messo in moto.
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come al solito.niente nomi.ethan ha scritto:e rilancio:OronzoPugliese ha scritto:Reggina – Falcomatà: ‘Tifosi non abbandoneranno i colori amaranto’
La disfatta amministrativa della società che gestisce la Reggina Calcio getta nello sconforto la tifoseria e quella parte della città che crede nei sani valori dello sport. Noi non abbiamo alcun dubbio che i tifosi veri, che hanno sempre seguito la squadra nella buona come nella cattiva sorte, non abbandoneranno mai i colori amaranto; dai campi polverosi delle serie minori alle prestigiose arene del calcio europeo non hanno fatto e non faranno mancare il loro sostegno a una maglia gloriosa che ha saputo lasciare il segno nella storia del calcio italiano. Il sindaco Falcomatà si schiera idealmente e fisicamente con i tifosi e, qualunque sia il campionato che si andrà a disputare il prossimo anno, sarà sempre al loro fianco. Ripartire dalla D con una nuova e solida società non sarà un dramma, l’entusiasmo e la passione costruiranno un trampolino di lancio per la rinascita; il circuito virtuoso che ha innescato in città la nuova stagione politica sarà motivo di incoraggiamento per una nuova cordata di imprenditori, locali e non, che prenderanno in mano la squadra per riportarla agli antichi fasti. “Le discese ardite e le risalite” sono nel DNA della nostra città e la sua millenaria storia dimostra come sia sempre stata capace di risorgere dalle proprie ceneri; la risalita della Reggina sarà rapida e travolgente se tutti noi, politici imprenditori e cittadini vorremo crederci.
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La prima impressione che ricevo da questo comunicato è che qualcosa già bolle in pentola, e magari ta tempi non sospetti
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di Michele Favano – Il 14 luglio del 2015 ha segnato il momento più triste per la storia calcistica di questa città. La Reggina non è riuscita ad iscriversi al campionato, dopo un lunghissimo quanto tribolato inseguimento, e nonostante sforzi notevoli prodotti, purtroppo non andati a buon fine. Si chiude un lungo ciclo, si chiude una lunga storia, un percorso quasi trentennale che ha consegnato ai tifosi amaranto anche momenti di grande esaltazione. L’apice riconducibile al raggiungimento della massima serie e quelle indimenticabili stagioni vissute nell’olimpo del calcio, al fianco di società di spessore internazionale come Juventus, Milan, Inter. Il lunghissimo ciclo targato Foti, però, ha avuto la sua conclusione peggiore, la non iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, inevitabilmente, lascerà delle tracce profonde. Difficile, a distanza di poche ore, prendere piena consapevolezza di quanto successo perchè, nonostante le avvisaglie portassero in quella direzione, nessuno mai avrebbe voluto crederci e nessuno ci crede ancora. La Reggina Calcio 1986 saluta il professionismo, saluta il mondo del calcio, consegna l’ultimo capitolo della sua storia con un finale amarissimo. Ci sarà spazio e tempo per considerazioni ed analisi, oggi diventa necessario iniziare a parlare subito di futuro. Ma quale futuro? Quello che i tifosi sperano qualcuno possa dare alla Reggio calcistica, con la composizione di un nuovo assetto e quindi la possibilità di ripartire. Da un calcio dal quale la Reggina manca da più di mezzo secolo, da quel dilettantismo che sembrava non dovesse più appartenere a questa città. Ed anche in questo caso sarà ancora una volta lotta contro il tempo. Nuova affiliazione ed eventuale domanda di partecipazione al campionato di serie D (scadenza 24 luglio) che passa dalla richiesta che il primo cittadino dovrà formulare al Comitato Regionale, con decisione ultima affidata al Presidente Federale. La costruzione di una nuova società che offra garanzie dal punto di vista economico, la denominazione riconducibile alla Reggina, l’affidabilità dei dirigenti che andranno a comporla, rappresenterebbero buone possibilità di ottenere parere favorevole, anche se non può essere ritenuta un decisione scontata. Il gruppo di imprenditori è già pronto e da questa mattina si è messo in moto.
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R E G G I N A
Giancesare Muscolino chi lo conosceva prima che si prendesse la Viola?lacky007 ha scritto:E secondo voi a Reggio esistono imprenditori con denaro fresco per poi iniziare dall' Eccellenza Calabrese o sperando nella serie D? Foti si è prodigato a chiedere a circa 100 imprenditori un paio di migliaia di Euro, e "brisciu cacatu". Non ci sono soldi in questa città sventurata, e non capisco come i giovani ancora non se ne sono andati !!!.
I 100 imprenditori lo hanno mandato a quel paese, ed hanno anche fatto bene
continuate a concentrarvi sui soli soldi dell'iscrizione tralasciando il volume di debbiti da coprire...Sciabolata_morbida ha scritto:Io facevo poco fa una riflessione. Pure ammesso che il baffo nº2 (Praticò) si sia fatto a tappeto tutta la provincia per trovare i soldi necessari, mi è saltato all'occhio questo particolare, ossia che Reggio Calabria, che può vantare una delle provincie più vaste d'Italia, non sia stata in grado di racimolare quelli che sono gli stessi soldi che realtà come Martina Franca, Ischia, anch'esse indebitate, hanno reperito seppur per il rotto della cuffia. E allora mi domando e vi domando: ma siamo davvero convinti che Reggio sia tutta qui? Credete davvero che nonostante stiamo parlando di un tessuto economico non certo florido, non si sia "volutamente" evitato di uscir fuori i soldini, salvo farlo a fallimento ratificato?
Ecco, stamattina questa mia question-time mi ha fatto fare la colazione con più leggerezza rispetto a come sono andato a dormire. Voglio credere che si sia, ad un certo punto, usata la razionalità e la pragmatica voglia di eliminare una volta per tutte questo cancro di nome Foti.
quando vestono quella maglia, per me, sono i migliori giocatori al mondo...
ti sbagli, i dipendenti ci sono sempre stati, non ti confondere con i dirigenti e direttori tecnici...trentaprile ha scritto:Paco-P ha scritto:fino a due anni fa eravamo in B senza nessuna di queste figure, il problema sorgerebbe adesso?NinoMed ha scritto: attenzione però, per fare una società di calcio non basta uno che metta i soldi, servono i dirigenti, gli amministrativi che sappiano cosa fare per iscrivere una società in una situazione che poi non è nenache canonica, gente che sappia cosa fare e anche velocemnete.
La cosa fondamentale adesso, sono i soldi per iscrivere la squadra.
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Normalmente favano non scrive minchiate. Certo nomi neanche a parlarne ma da un mesetto a questa parte è l'unico rigo che da qualche speranza.
Se ciò dovesse accadere è palese che foti sia stato giobbiato (come un amico ieri mi diceva) per levarlo una volta per tutte dalle palle.
Se ciò dovesse accadere è palese che foti sia stato giobbiato (come un amico ieri mi diceva) per levarlo una volta per tutte dalle palle.
AMOMARANTO LIBERO
Non vi dovete llattariare, fare calcio a Reggio porta soldi questo è un dato assodato visto che Foti ha fatto il Presidente senza portafoglio per 30 anni ed alle prime difficoltà non ha voluto mettere nulla del suo patrimonio.
Qualcuno scriveva che faremo la fine del Campobasso, ma cu è u Campobassu? manco lo stadio hanno, noi dalla nostra abbiamo lo zoccolo duro di 8000 spettatori che può facilmente arrivare a 15000 con un campionato di vertice come è successo a Salerno.
Se non ci sarà la cordata riggitana sono sicuro che qualche forestiero si farà avanti, anche se il mio sogno rimane sempre Scali perchè l'arricchito coi baffi si merita questo, cioè che se la prenda da fallita.
Qualcuno scriveva che faremo la fine del Campobasso, ma cu è u Campobassu? manco lo stadio hanno, noi dalla nostra abbiamo lo zoccolo duro di 8000 spettatori che può facilmente arrivare a 15000 con un campionato di vertice come è successo a Salerno.
Se non ci sarà la cordata riggitana sono sicuro che qualche forestiero si farà avanti, anche se il mio sogno rimane sempre Scali perchè l'arricchito coi baffi si merita questo, cioè che se la prenda da fallita.
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Difatti io sono uno di quelli che in un post a parte parla di rifondare tutto da zero, di scendere in campo noi tifosi. E da un calcolo molto infantile che ho fatto, possiamo farlo. Della categoria non me ne frega una beata banana, piuttosto mi preme azzerare tutto, debito incluso.Paco-P ha scritto:continuate a concentrarvi sui soli soldi dell'iscrizione tralasciando il volume di debbiti da coprire...Sciabolata_morbida ha scritto:Io facevo poco fa una riflessione. Pure ammesso che il baffo nº2 (Praticò) si sia fatto a tappeto tutta la provincia per trovare i soldi necessari, mi è saltato all'occhio questo particolare, ossia che Reggio Calabria, che può vantare una delle provincie più vaste d'Italia, non sia stata in grado di racimolare quelli che sono gli stessi soldi che realtà come Martina Franca, Ischia, anch'esse indebitate, hanno reperito seppur per il rotto della cuffia. E allora mi domando e vi domando: ma siamo davvero convinti che Reggio sia tutta qui? Credete davvero che nonostante stiamo parlando di un tessuto economico non certo florido, non si sia "volutamente" evitato di uscir fuori i soldini, salvo farlo a fallimento ratificato?
Ecco, stamattina questa mia question-time mi ha fatto fare la colazione con più leggerezza rispetto a come sono andato a dormire. Voglio credere che si sia, ad un certo punto, usata la razionalità e la pragmatica voglia di eliminare una volta per tutte questo cancro di nome Foti.
Art. 1
La Reggina è un' Azienda, fondata sull' arricchimento del suo Presidente.
La sovranità appartiene al Presidente, che la esercita nelle forme e nei limiti delle Difficoltà Oggettive.
La Reggina è un' Azienda, fondata sull' arricchimento del suo Presidente.
La sovranità appartiene al Presidente, che la esercita nelle forme e nei limiti delle Difficoltà Oggettive.
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- Iscritto il: 11/05/2011, 12:43
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trentaprile ha scritto:Giancesare Muscolino chi lo conosceva prima che si prendesse la Viola?lacky007 ha scritto:E secondo voi a Reggio esistono imprenditori con denaro fresco per poi iniziare dall' Eccellenza Calabrese o sperando nella serie D? Foti si è prodigato a chiedere a circa 100 imprenditori un paio di migliaia di Euro, e "brisciu cacatu". Non ci sono soldi in questa città sventurata, e non capisco come i giovani ancora non se ne sono andati !!!.
I 100 imprenditori lo hanno mandato a quel paese, ed hanno anche fatto bene
però, monellacci, potevano fare uno sforzo,un pò più di coraggio e qualche sacrificio....
Paco-P ha scritto:trentaprile ha scritto:Paco-P ha scritto:
ti sbagli, i dipendenti ci sono sempre stati, non ti confondere con i dirigenti e direttori tecnici...
bei dipendenti foramalocchiu, "i valori del Sant'Agata" con una di queste condannata per aver fatto false fatture all'estero. O malaviruti
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Dinamik ha scritto:come al solito.niente nomi.ethan ha scritto:e rilancio:OronzoPugliese ha scritto:Reggina – Falcomatà: ‘Tifosi non abbandoneranno i colori amaranto’
La disfatta amministrativa della società che gestisce la Reggina Calcio getta nello sconforto la tifoseria e quella parte della città che crede nei sani valori dello sport. Noi non abbiamo alcun dubbio che i tifosi veri, che hanno sempre seguito la squadra nella buona come nella cattiva sorte, non abbandoneranno mai i colori amaranto; dai campi polverosi delle serie minori alle prestigiose arene del calcio europeo non hanno fatto e non faranno mancare il loro sostegno a una maglia gloriosa che ha saputo lasciare il segno nella storia del calcio italiano. Il sindaco Falcomatà si schiera idealmente e fisicamente con i tifosi e, qualunque sia il campionato che si andrà a disputare il prossimo anno, sarà sempre al loro fianco. Ripartire dalla D con una nuova e solida società non sarà un dramma, l’entusiasmo e la passione costruiranno un trampolino di lancio per la rinascita; il circuito virtuoso che ha innescato in città la nuova stagione politica sarà motivo di incoraggiamento per una nuova cordata di imprenditori, locali e non, che prenderanno in mano la squadra per riportarla agli antichi fasti. “Le discese ardite e le risalite” sono nel DNA della nostra città e la sua millenaria storia dimostra come sia sempre stata capace di risorgere dalle proprie ceneri; la risalita della Reggina sarà rapida e travolgente se tutti noi, politici imprenditori e cittadini vorremo crederci.
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La prima impressione che ricevo da questo comunicato è che qualcosa già bolle in pentola, e magari ta tempi non sospetti
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di Michele Favano – Il 14 luglio del 2015 ha segnato il momento più triste per la storia calcistica di questa città. La Reggina non è riuscita ad iscriversi al campionato, dopo un lunghissimo quanto tribolato inseguimento, e nonostante sforzi notevoli prodotti, purtroppo non andati a buon fine. Si chiude un lungo ciclo, si chiude una lunga storia, un percorso quasi trentennale che ha consegnato ai tifosi amaranto anche momenti di grande esaltazione. L’apice riconducibile al raggiungimento della massima serie e quelle indimenticabili stagioni vissute nell’olimpo del calcio, al fianco di società di spessore internazionale come Juventus, Milan, Inter. Il lunghissimo ciclo targato Foti, però, ha avuto la sua conclusione peggiore, la non iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, inevitabilmente, lascerà delle tracce profonde. Difficile, a distanza di poche ore, prendere piena consapevolezza di quanto successo perchè, nonostante le avvisaglie portassero in quella direzione, nessuno mai avrebbe voluto crederci e nessuno ci crede ancora. La Reggina Calcio 1986 saluta il professionismo, saluta il mondo del calcio, consegna l’ultimo capitolo della sua storia con un finale amarissimo. Ci sarà spazio e tempo per considerazioni ed analisi, oggi diventa necessario iniziare a parlare subito di futuro. Ma quale futuro? Quello che i tifosi sperano qualcuno possa dare alla Reggio calcistica, con la composizione di un nuovo assetto e quindi la possibilità di ripartire. Da un calcio dal quale la Reggina manca da più di mezzo secolo, da quel dilettantismo che sembrava non dovesse più appartenere a questa città. Ed anche in questo caso sarà ancora una volta lotta contro il tempo. Nuova affiliazione ed eventuale domanda di partecipazione al campionato di serie D (scadenza 24 luglio) che passa dalla richiesta che il primo cittadino dovrà formulare al Comitato Regionale, con decisione ultima affidata al Presidente Federale. La costruzione di una nuova società che offra garanzie dal punto di vista economico, la denominazione riconducibile alla Reggina, l’affidabilità dei dirigenti che andranno a comporla, rappresenterebbero buone possibilità di ottenere parere favorevole, anche se non può essere ritenuta un decisione scontata. Il gruppo di imprenditori è già pronto e da questa mattina si è messo in moto.
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SE è VERO che si deve partire da 0,x primi lo dovrebbero fare anche loro,i giornalisti.....
Se dobbiamo ripartire da 0 solo noi che siamo solo vittime,è ancora più ingiusto....quindi cliccate reset anche voi nel vostro cervello,e ricominciate giornalisti,NON CON LI STESSI ORRORI che avete commesso in questi periodi....
ci sono imprenditori,forse partiti già x organizzarsi???CU SUNNU.........altrimenti silenzio.....
ora basta............REGGIO RUSSIGGHITI,basta prese in giro,basta e basta............o cambiamo tutti oppure è inutile anche essere felici dell addio di Foti,se continuiamo a comportarci come prima.
- spirito libero
- Ehi cosa bella!
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- Iscritto il: 11/05/2011, 13:24
stavo guardando la replica su Sportitalia della trasmissione di ieri sera , Pedullà veramente dispiaciuto , ha parlato del fallimento della Reggina e di tutti i ricordi della sua vita che nella giornata di ieri hanno visto un triste epilogo
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito