E SI RIPARLA D'AUSTRALIA.LILLO ANDREBBE LI'

Tutto sulla Reggina

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REGGIOVUNQUE
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AMOMARANTO ha scritto:
reggiocapoluogo ha scritto:....quando tohir ha avuto intenzione di comprare le quote di maggioranza dell'Inter e di subentrare a Moratti, andò lui a milano...e dall'indonesia...mica Moratti si fici migliaia di km x andare a consernargliele...sì sì aspettiamo il foti australiano. ..domani ci sara ki lo vedrà al catasto o sopra u corsu...

Molti tifosi (me compreso) giustamente dicono che è andato in australia solo per chiedere l'elemosina... Speriamo non ne abbia ricevuta...

tiro su questo discorso per chiarire certe cose che forse non son chiare......

Qualcuno(come del resto aveva svelato lo stesso Baffo,qualche intervista fa),si è presentato e si è seduto al tavolo con lui,A REGGIO........e questo qualcuno potrebbe essere lo stesso interlocutore che DA REGGIO(perchè secondo me è lui che bisogna rintracciare)ha i contatti con l Australia.........


ora io non so se i giornali fanno li scecchi nelle lenzuola,ma se ci sono arrivato io a fare 2 +2.............


quindi cade anche questa ipotesi del fatto che loro qui non sono venuti........ :salut :salut :salut :salut
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cozzina1
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Comunque è meglio di una commedia di DeFilippo. Nick Scali ha 81 anni e penso che il viaggio in aereo per venire a Reggio possa non superarlo. Solo per precisione "l'industria di forniture" di cui parla il Dispaccio è un'industria di mobili.
Reggiomania
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Scali, 81enne :okok: autri 100 cu paci e saluti.
"dallo scarsometro,risultiamo scarsi"
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ago
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.... vedendo la foto di questo signore.... a me scappa da ridere.... :D :D
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[/url]Australian consortium involving Nick Scali in talks to buy Reggina Calcio
Date
April 22, 2015 - 10:49PM
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Dominic Bossi
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An Italian football club could come under Australian ownership after a consortium involving furniture king Nick Scali held preliminary discussions to purchase former Serie A club, Reggina Calcio.

The financial crisis that has hit Italy could lead to Australians gaining a stake in one of the world's biggest football countries after the cash-strapped club was put up for sale in recent months. Reggina Calcio's long-standing president Pasquale Foti is looking to sell his majority share of Reggina and is understood to have asked a consortium of Australian businessmen to save the club.

While a deal to buy Reggina remains some way off, Fairfax Media understands that Sydney businessman Nick Scali, founder of Nick Scali Furniture, is emerging as a central figure in a potential bid for what could be a historic takeover for Australian football.

Foti's representatives were recently in Australia and held talks with the consortium who are interested in purchasing the entire club, including a seven-field training base, junior academy and their 27,000-seated Stadio Oreste Granillo in Reggio Calabria. The potential takeover is aiming to return the club to the Serie A by providing financial stability as well as a possible direct pathway for Australian players to Italian football.

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Sources suggest the former Serie A club, its academy and stadium could be sold on the cheap as Foti is eager to sell out of football following the Italian financial crisis. There is no agreed fee but it's understood the initial price is significantly less than the recent sale prices of Western Sydney Wanderers and Melbourne Heart.

The club has struggled since falling from the top flight of Italian football in 2009 due to financial problems and now languishes in the third tier, the Lega Pro C. Reggina spent nine years in the Serie A after first gaining promotion in 1999. Despite their minnow status, they remained in the top flight due to the likes of Andrea Pirlo, Shunsuke Nakamura, Rolando Bianchi and Marco Borriello.

The opportunity to propel the club back into the Serie A is said to be one incentive for the Sydney investors to buy into the cash-strapped club as well as establishing a strong football link with Australia by owning a team that already has a significance to the community.

Despite not being one of Italy's larger football clubs, Reggina has a strong following in Australia due to the large Calabrian diaspora. Reggina are the biggest football club from the southern region of Calabria and one of only two clubs from the province to have ever played in the Serie A.
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e mo....chi traduce???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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NinoMed
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REGGIOVUNQUE ha scritto:e mo....chi traduce???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
non ti scervellari, non dice niente di nuovo ;)
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ago
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Sec me la reggina andrà a fare il campionato di serie A in australia..... :mrgreen:
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ago ha scritto:[/url]Australian consortium involving Nick Scali in talks to buy Reggina Calcio



An Italian football club could come under Australian ownership after a consortium involving furniture king Nick Scali held preliminary discussions to purchase former Serie A club, Reggina Calcio.
dove hai preso st'articolo?
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REGGIOVUNQUE ha scritto:e mo....chi traduce???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

L'azienda Nick Scali Limited è quotata alla Australian Securities Exchange con il codice NCK .
A partire da gennaio 2015, la società ha un utile netto di 201,75 milioni di $
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DoubleD ha scritto:
REGGIOVUNQUE ha scritto:e mo....chi traduce???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

L'azienda Nick Scali Limited è quotata alla Australian Securities Exchange con il codice NCK .
A partire da gennaio 2015, la società ha un utile netto di 201,75 milioni di $

ah ecco...ora non lo prenderanno piu in giro,mi sa...... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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REGGIOVUNQUE ha scritto:
DoubleD ha scritto:
REGGIOVUNQUE ha scritto:e mo....chi traduce???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

L'azienda Nick Scali Limited è quotata alla Australian Securities Exchange con il codice NCK .
A partire da gennaio 2015, la società ha un utile netto di 201,75 milioni di $

ah ecco...ora non lo prenderanno piu in giro,mi sa...... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
questo in australia è chiamato il re dei mobili e degli arredamenti
e se a questo si aggiungerà quello che ti dicevo qualche giorno fa (i cerchi delle auto da f1) più vince foti
potremmo diventare una bella società veramente


lillu
u capiscisti?
cedila
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ago
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The Sydney Morning Herald (SMH) è un quotidiano australiano pubblicato da Fairfax Media a Sydney. Fu fondato nel 1831 come Sydney Herald. È il più vecchio quotidiano pubblicato ancora oggi in Australia.

Storicamente è un giornale politicamente conservatore.
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grazie ago
:salut


Nick Scali: “Occorre osare!”
30 giugno 2012
Romano Pitaro
I consigli di un calabro-australiano di successo


E’ un imprenditore di 79 anni. Sano e ossequiato nell’ inner circle dei businessman australiani. Nick Scali ne ha viste tante nella sua vita. Oggi, quest’uomo d’affari del Paese dei canguri, invitato a riflettere sulla Calabria, da una città sfavillante come Sydney, distante dall’Italia 17mila chilometri e 24 ore d’aereo, sta al gioco.



L’imprenditore Nick Scali ha avuto l’onorificenza di “italiano illustre” nel 2005, quand’ era alla guida di tutte le Camere di commercio italiane in Australia, dal presidente della Repubblica Ciampi
“Avendo avuto la possibilità di andare circa due o tre volte all’anno in Italia negli ultimi 50 anni, e avendo quindi mantenuto uno stretto contatto con la Calabria, posso dire di aver notato che nei calabresi di oggi manca parte di quella intraprendenza che caratterizzava la mia generazione. Ciò può essere dovuto ad un accresciuto benessere, che ha smorzato gli stimoli e la creatività. La Calabria, però, con le sue bellezze storico-artistiche e paesaggistiche e con le sue risorse naturali e produttive, continua a rappresentare una terra ricca di potenziale ancora da sfruttare”.
S’è attutita la voglia di fare dei calabresi, osserva questo tosto calabrese d’Australia, benché – aggiunge – non manchino alla Calabria le risorse ambientali e storiche per produrre ricchezza.
In poche battute, quest’imprenditore emigrato da San Martino di Taurianova nel 1952, giunto prima a Melbourne e in seguito stabilitosi a Sydney, diventato con gli anni, grazie ad un’intelligenza forgiata nei sacrifici che l’ha indotto ad osare anche quando il buon senso consigliava di arretrare, un “italiano illustre” – onorificenza riconosciutagli nel 2005, quand’ era alla guida di tutte le Camere di commercio italiane in Australia, dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi – focalizza una criticità potente dei calabresi: la rassegnazione. L’attesa che siano altri a fare ciò che solo noi possiamo fare. Ma indica anche i tesori enormi di cui la Calabria dispone, ambientali e storici, che occorre immettere nei circuiti nazionali e mondiali.

Nick Scali sintetizza, inoltre, la ragione per cui s’è deciso di dar vita a questa sezione che il magazine dedica alla Calabria della diaspora. E’ in discussione, in breve, il rapporto fondamentale che la Calabria ha necessità di costruire con le comunità dei calabresi nel mondo, dentro i cui cuori c’è una parte importante della nostra terra (ricordi, odori, paesaggi). Se anni fa ad aver bisogno di noi erano loro, adesso, soprattutto con l’esplosione di una crisi dai tratti inediti che fustiga l’Europa e in particolare il Mezzogiorno italiano, è la Calabria che lancia un “Sos” a tutti i calabresi inseriti con successo nei gangli più prestigiosi di tanti Paesi.

Per verificare se è possibile far nascere da relazioni affettive cosi profonde delle utili relazioni commerciali, dei buoni accordi culturali ed istituzionali. Insomma sinergie da cui possa trarre ossigeno una regione violentata da processi migratori pesanti che hanno condizionato la qualità della sua stessa democrazia.

Perciò è utile ascoltare cosa hanno da dirci questi uomini e queste donne, che sono un numero cospicuo e sono dappertutto. E’ utile capire quali percorsi hanno battuto nel corso delle loro vite travagliate, prima dei successi conseguiti; quali consigli hanno da dare e quali opportunità possono trarne i giovani della Calabria.

Nick Scali attualmente è il fondatore dell’omonima azienda quotata in borsa, di cui possiede la maggioranza delle azioni; è past president e membro del consiglio d’amministrazione della Camera di commercio italiana in Sidney; presidente della italian opera foundation; è coordinatore per l’Australia del (Maie) Movimento associativo degli italiani all’estero; partecipa, come membro effettivo a diversi club esclusivi di italiani in Australia ed è considerato un imprenditore (negli anni Settanta è stato un infaticabile progettista, manager, designer di mobili di fattura Italiana) tra i più autorevoli d’Australia.

Ed ecco cosa pensa della Calabria e cosa suggerisce ai giovani. Tra i ricordi più belli?


“Sono andato via che avevo 18 anni, ma della Calabria che lasciai allora ricordo ancora vividamente il blu del mare e il verde incontaminato della meravigliosa costa calabrese”.

“Ai giovani consiglio di andare all’estero. Oggi, in un mondo globalizzato, é sempre più importante confrontarsi con realtà sociali ed economiche diverse da quella italiana, come ad esempio quella australiana, che é ricca di spunti e di opportunità. E’ altrettanto importante, una volta rientrati in Italia, fare tesoro delle esperienze accumulate e utilizzare questo valore aggiunto per imprimere una marcia in più alla propria attività imprenditoriale”.

Infine, un consiglio agli imprenditori calabresi: “La mia storia imprenditoriale insegna che, rimboccandosi le maniche e lavorando con serietà e tenacia, si possono fare ottimi affari. La mia fortuna deriva in gran parte dalla scelta di puntare sul made in Italy. Negli anni Sessanta, in particolare, decisi di investire nel settore dell’arredo casa e con la mia attività contribuii a rendere i mobili italiani molto popolari, al punto che oggi lascio in eredità ai miei figli un’azienda che é quotata in borsa e ha 35 negozi in tutta l’Australia. Nell’attuale situazione economica, consiglio ai giovani imprenditori calabresi di comprendere bene e valorizzare al meglio le risorse che la loro terra offre. Occorre sviluppare idee originali e prodotti innovativi e proiettarsi sui mercati esteri alla ricerca di opportunità nuove”.
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Oggi Nick Scali in Australia è uno degli imprenditori Italiani più conosciuti e autorevoli. La sua intelligenza, il suo carisma e la sua incessante voglia di creatività nel lavoro, hanno varcato anche i confini autraliani per cui la sua notorietà è’ pressoché internazionale.

Il suo impegno nel mondo del lavoro unito al rigore della perfezione dimostrano come , con pochi mezzi, si possano raggiungere traguardi leggendari e risultati eccezionali. Per l’Italia, la Calabria e San Martino in particolare, Nick Scali è un vanto e un esempio da seguire dalle generazioni future.



preciso alla fotina :mrgreen: insomma
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è nu fissa?????venisse lui,altro che MISTER BEE ................ :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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DoubleD ha scritto:grazie ago
:salut


Nick Scali: “Occorre osare!”
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I consigli di un calabro-australiano di successo


E’ un imprenditore di 79 anni. Sano e ossequiato nell’ inner circle dei businessman australiani. Nick Scali ne ha viste tante nella sua vita. Oggi, quest’uomo d’affari del Paese dei canguri, invitato a riflettere sulla Calabria, da una città sfavillante come Sydney, distante dall’Italia 17mila chilometri e 24 ore d’aereo, sta al gioco.



L’imprenditore Nick Scali ha avuto l’onorificenza di “italiano illustre” nel 2005, quand’ era alla guida di tutte le Camere di commercio italiane in Australia, dal presidente della Repubblica Ciampi
“Avendo avuto la possibilità di andare circa due o tre volte all’anno in Italia negli ultimi 50 anni, e avendo quindi mantenuto uno stretto contatto con la Calabria, posso dire di aver notato che nei calabresi di oggi manca parte di quella intraprendenza che caratterizzava la mia generazione. Ciò può essere dovuto ad un accresciuto benessere, che ha smorzato gli stimoli e la creatività. La Calabria, però, con le sue bellezze storico-artistiche e paesaggistiche e con le sue risorse naturali e produttive, continua a rappresentare una terra ricca di potenziale ancora da sfruttare”.
S’è attutita la voglia di fare dei calabresi, osserva questo tosto calabrese d’Australia, benché – aggiunge – non manchino alla Calabria le risorse ambientali e storiche per produrre ricchezza.
In poche battute, quest’imprenditore emigrato da San Martino di Taurianova nel 1952, giunto prima a Melbourne e in seguito stabilitosi a Sydney, diventato con gli anni, grazie ad un’intelligenza forgiata nei sacrifici che l’ha indotto ad osare anche quando il buon senso consigliava di arretrare, un “italiano illustre” – onorificenza riconosciutagli nel 2005, quand’ era alla guida di tutte le Camere di commercio italiane in Australia, dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi – focalizza una criticità potente dei calabresi: la rassegnazione. L’attesa che siano altri a fare ciò che solo noi possiamo fare. Ma indica anche i tesori enormi di cui la Calabria dispone, ambientali e storici, che occorre immettere nei circuiti nazionali e mondiali.

Nick Scali sintetizza, inoltre, la ragione per cui s’è deciso di dar vita a questa sezione che il magazine dedica alla Calabria della diaspora. E’ in discussione, in breve, il rapporto fondamentale che la Calabria ha necessità di costruire con le comunità dei calabresi nel mondo, dentro i cui cuori c’è una parte importante della nostra terra (ricordi, odori, paesaggi). Se anni fa ad aver bisogno di noi erano loro, adesso, soprattutto con l’esplosione di una crisi dai tratti inediti che fustiga l’Europa e in particolare il Mezzogiorno italiano, è la Calabria che lancia un “Sos” a tutti i calabresi inseriti con successo nei gangli più prestigiosi di tanti Paesi.

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Perciò è utile ascoltare cosa hanno da dirci questi uomini e queste donne, che sono un numero cospicuo e sono dappertutto. E’ utile capire quali percorsi hanno battuto nel corso delle loro vite travagliate, prima dei successi conseguiti; quali consigli hanno da dare e quali opportunità possono trarne i giovani della Calabria.

Nick Scali attualmente è il fondatore dell’omonima azienda quotata in borsa, di cui possiede la maggioranza delle azioni; è past president e membro del consiglio d’amministrazione della Camera di commercio italiana in Sidney; presidente della italian opera foundation; è coordinatore per l’Australia del (Maie) Movimento associativo degli italiani all’estero; partecipa, come membro effettivo a diversi club esclusivi di italiani in Australia ed è considerato un imprenditore (negli anni Settanta è stato un infaticabile progettista, manager, designer di mobili di fattura Italiana) tra i più autorevoli d’Australia.

Ed ecco cosa pensa della Calabria e cosa suggerisce ai giovani. Tra i ricordi più belli?


“Sono andato via che avevo 18 anni, ma della Calabria che lasciai allora ricordo ancora vividamente il blu del mare e il verde incontaminato della meravigliosa costa calabrese”.

“Ai giovani consiglio di andare all’estero. Oggi, in un mondo globalizzato, é sempre più importante confrontarsi con realtà sociali ed economiche diverse da quella italiana, come ad esempio quella australiana, che é ricca di spunti e di opportunità. E’ altrettanto importante, una volta rientrati in Italia, fare tesoro delle esperienze accumulate e utilizzare questo valore aggiunto per imprimere una marcia in più alla propria attività imprenditoriale”.

Infine, un consiglio agli imprenditori calabresi: “La mia storia imprenditoriale insegna che, rimboccandosi le maniche e lavorando con serietà e tenacia, si possono fare ottimi affari. La mia fortuna deriva in gran parte dalla scelta di puntare sul made in Italy. Negli anni Sessanta, in particolare, decisi di investire nel settore dell’arredo casa e con la mia attività contribuii a rendere i mobili italiani molto popolari, al punto che oggi lascio in eredità ai miei figli un’azienda che é quotata in borsa e ha 35 negozi in tutta l’Australia. Nell’attuale situazione economica, consiglio ai giovani imprenditori calabresi di comprendere bene e valorizzare al meglio le risorse che la loro terra offre. Occorre sviluppare idee originali e prodotti innovativi e proiettarsi sui mercati esteri alla ricerca di opportunità nuove”.

Figurati!!!
Speriamo...... sarebbe una grande cosa!!!!
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si ma pure se facesse solo lo sponsor.....sarebbe un colpaccio.....


altro che na bottiglia di champagne...........
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