GIUNTA DE MAGISTRIS

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reggino
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Rifiuti, esplode lo scontro
tra Calderoli e Caldoro
Duro botta e risposta tra il ministro leghista, che ha bloccato il decreto che consente di trasportare la spazzatura campana in altre regioni, e il governatore della Campania Stefano Caldoro. "L'unico ad essere colpevole sono io, e sono onorato di aver fermato il decreto", afferma il ministro. "Non ti fanno scandalo i rifiuti speciali che viaggiano da nord a sud", replica Caldoro.

Esplode la polemica tra il ministro leghista Roberto Calderoli e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Uno scontro sempre più infuocato, dopo il "no" della Lega al decreto del governo che consentiva alla spazzatura campana di viaggiare verso altre regioni. E' il motivo per cui la situazione sta precipitando.

Calderoli non ci sta: "Caro governatore Caldoro - scrive in una nota - sul decreto legge sui rifiuti l'unico ad essere colpevole sono io. E sono onorato di aver fermato un decreto legge che avrebbe trasformato per tabulas i rifiuti solidi urbani campani in rifiuti speciali (diversamente da quello che accade in tutto il resto del Paese), consentendo così che i rifiuti, artificiosamente diventati speciali, potessero essere portati in altre Regioni, anche contro la volontà delle stesse Regioni interessate, caricando i maggiori oneri sulle spalle dei cittadini napoletani o dello Stato".

"Inaccettabile, pertanto - puntualizza Calderoli - non è la posizione politica assunta dalla Lega che ha difeso i diritti di tutte le altre Regioni, comprese quelle del Sud, oltre agli interessi delle tasche degli stessi cittadini napoletani: inaccettabile, viceversa, è che in tutto il resto del mondo e in tutto il resto del Paese ciascuno si debba fare carico dei rifiuti che produce e solo Napoli non lo faccia...".

Altrettanto dura e articolata la replica di Caldoro. “Caro Roberto, se ti dichiari colpevole fallo fino in fondo. Il decreto proposto dal Governo è limitato ad un breve lasso di tempo e non trasforma nessun rifiuto in tipologie diverse, tantomeno quello di Napoli e della Campania”.

“E' ben noto il fatto - si legge in una nota - che il rifiuto urbano speciale è trattato da impianti in regioni diverse attraverso accordi, fra l'altro remunerativi tra i diversi gestori. Mai può avvenire contro la volontà di regioni e province coinvolte. Perchè piuttosto non ti poni il problema di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, non derivanti da quelli urbani, che viaggiano ogni giorno da nord a sud in piena autonomia di mercato, come previsto dalla normativa europea. Questo non ti fa scandalo!”.

“La crisi del ciclo di rifiuti a Napoli ed in Campania è una pesantissima eredità che ci siamo trovati sulle spalle, ed è ben nota al Governo essendo il presidente Berlusconi intervenuto più volte. Tale crisi – conclude Caldoro - può essere superata solo con un lungo e difficile lavoro, come stiamo facendo, e richiede tutti gli strumenti necessari. Ognuno deve fare la sua parte perchè Napoli e la Regione possano tornare alla normalità”.

repubblica.it

Sta maggioranza è in crisi,ma crisi vera.
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CRONACA
pubblicato da Alessio Viscardi21 giugno 201103:25
Vertice notturno sull’emergenza rifiuti di Napoli: De Magistris e Caldoro cercano una soluzione
Fallita la sfida di Luigi De Magistris: la città di Napoli è ancora piena di rifiuti. Raccolta straordinaria dopo il vertice notturno in Prefettura con il Governatore Stefano Caldoro e gli assessori all'ambiente, Tommaso Sodano e Giovanni Romano. Intanto, la Procura di Milano indaga su un peculato da 50 milioni di euro.



Vertice notturno su emergenza rifiuti


Apocalisse di rifiuti a Napoli, città sommersa e nessun posto dove conferire la spazzatura raccolta. Fallisce così il proposito del neo-sindaco Luigi De Magistris, che la settimana scorsa aveva previsto che il piano di raccolta concordato con Regione e provincia avrebbe permesso di liberare la città dall’immondizia entro martedì. Vertice d’emergenza convocato in Prefettura a cui hanno preso parte il Governatore Stefano Caldoro e l’ex-pm, coadiuvati dai rispettivi assessori all’Ambiente, Tommaso Sodano e Giovanni Romano. Nel comunicato stampa diramato dal sindaco e dal vice, si legge: “Questa notte, su mia richiesta, si terrà un vertice straordinario alla Prefettura di Napoli che vedrà coinvolti tutti i soggetti istituzionali locali: un vertice dal quale non mi allontanerò senza aver avuto la certezza che gli impegni presi nei giorni scorsi vengano rispettati da tutti”.

Seguitando con la lettura si apprende che la soluzione trovata con l’accordo Comune, Regione, Provincia e Prefettura – grazie al quale Napoli sarebbe stata liberata in cinque giorni – è fallito a causa di responsabilità non imputabili al primo cittadino: “A rendere impossibile l’obiettivo stabilito, anche quanto avvenuto durante la raccolta dei rifiuti nella zona del centro storico cittadino dove si sono registrati fatti inquietanti che hanno impedito la raccolta dei rifiuti e che sono stati già segnalati alle forze dell’ ordine”.



Sarà prevista la sorveglianza degli autocompattatori da parte delle forze dell’ordine per evitare questi “episodi inquietanti” non meglio specificati, ma che forse si riferiscono alla protesta dei lavoratori di Lavajet – che ieri si erano rifiutati di effettuare la raccolta nel centro storico perché senza stipendio da mesi. “La verità è che questa amministrazione sta rimuovendo incrostazioni ventennali determinando risposte ai sabotaggi. La situazione è drammatica ma siamo determinati ad operare senza alcun tentennamento, per questo sono stati rinviati tutti gli appuntamenti che avrebbero costretto il sindaco a lasciare Napoli”.

Nonostante la gravità e la solennità dell’incontro, all’uscita dalla Prefettura di Napoli, nessuna delle cariche istituzionali si ferma per discutere delle importanti precisione prese. Nota di colore, Luigi De Magistris e Tommaso Sodano si allontanano in un’auto con lampeggiante, soltanto per fermarsi a pochi metri dalla Prefettura – in piazza Trieste e Trento, proprio alle spalle di un autocompattatore di Lavajet intento a raccogliere i rifiuti ammassati in strada. Coincidenza curiosa, prima del vertice a Napoli non girava nemmeno un mezzo adibito alla raccolta dell’immondizia, ma dopo l’uscita di sindaco e governatore le strade si sono riempite di autocompattatori. Che sia stata trovata una soluzione per superare lo stallo creato dalle ordinanze dei sindaci di Caivano e Acerra che vietano di sversare i rifiuti di Napoli sul loro territorio?

La giornata di lunedì è stata particolarmente dura. Il nuovo presidente di Asia, Raphael Rossi – ex-dirigente di Amiat Torino licenziato per aver denunciato corruzione e spreco di denaro pubblico – ha spiegato molto bene che la colpa della nuova emergenza rifiuti non è di Asia:

“Come è noto, ma è meglio chiarirlo, lo smaltimento non è compito né di Asìa né del Comune di Napoli. Sono la Provincia, la Prefettura e la Regione a occuparsi di dove si portano i rifiuti. C’è una società apposita provinciale, la Sapna, che gestisce lo smaltimento e che al punto di vista economico incassa i soldi dai Comuni di cui smaltisce i rifiuti e li paga agli impianti e ai siti dove li smaltisce. Non siamo noi ad avere scelto adesso Caivano ed Acerra, per capirci.”
In questo scenario surreale, la Procura di Milano apre un fascicolo a carico del Comune di Napoli per il reato di peculato. Cinque le persone arrestate, che avrebbero fornito all’Aip srl 50 milioni di euro provenienti dalla Tarsu napoletana.



a scanso di equivoci....e senza polemica....
ma il problema della spazzatura a Napoli si risolverà mai?la colpa è dei napoletani,dei sabotatori o delle istituzioni?
:o.o:
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cozzina1 ha scritto:
a scanso di equivoci....e senza polemica....
ma il problema della spazzatura a Napoli si risolverà mai?la colpa è dei napoletani,dei sabotatori o delle istituzioni?
:o.o:

di tutti, specialemnte fino a quando non si cercherà di fare un accordo comune per risolvere le cose, come stanno facendo Caldono e Demagistris, che si trovano davanti gli interessi Leghisti, che trovano un punto forte il ricatto dei rifiuti napoletani per avere qualcosa in cambio, Calderoli orgoglioso a Pontida di aver fermato la munnezza napoletana che volevano mandare nelle regioni del Nord, la monnezza è loro e i problemi li risolvono loro.....

Continuando con questa politica e con questi politicanti è difficile risolvere i problemi ;)
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NinoMed ha scritto:
cozzina1 ha scritto:
a scanso di equivoci....e senza polemica....
ma il problema della spazzatura a Napoli si risolverà mai?la colpa è dei napoletani,dei sabotatori o delle istituzioni?
:o.o:

di tutti, specialemnte fino a quando non si cercherà di fare un accordo comune per risolvere le cose, come stanno facendo Caldono e Demagistris, che si trovano davanti gli interessi Leghisti, che trovano un punto forte il ricatto dei rifiuti napoletani per avere qualcosa in cambio, Calderoli orgoglioso a Pontida di aver fermato la munnezza napoletana che volevano mandare nelle regioni del Nord, la monnezza è loro e i problemi li risolvono loro.....

Continuando con questa politica e con questi politicanti è difficile risolvere i problemi ;)
Andrebbe sottolineato il grande spirito di collaborazione tra De Magistris,Cesaro,Caldoro,nonostante le loro enormi divergenze politiche,per risolvere tutti insieme il problema rifiuti.Purtroppo non dipende solo da loro,ma anche dal parlamento(Umbria,Marche,Puglia,Emilia Romagna,Toscana,vogliono i rifiuti di Napoli,tra l'altro regioni in cui la lega non ha manco 1%!!!),e fin quando si anteporranno gli interessi personali(ministeri al nord),a quelli della collettività,questo problema difficilmente verrà risolto.
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suonatore Jones

ma non era tutto risolto? :scratch
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suonatore Jones ha scritto:ma non era tutto risolto? :scratch

cosa??
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
suonatore Jones

reggino ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:ma non era tutto risolto? :scratch

cosa??

la spazzatura a napoli.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... apoli.html

ricordo anche dei commenti su gr che magnificavano il tutto...no?
reggino
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suonatore Jones ha scritto:
reggino ha scritto:
suonatore Jones ha scritto:ma non era tutto risolto? :scratch

cosa??

la spazzatura a napoli.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... apoli.html

ricordo anche dei commenti su gr che magnificavano il tutto...no?
capito...comunque il problema è enorme...
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
suonatore Jones

reggino ha scritto:
capito...comunque il problema è enorme...

no, reggino. il problema è molto più che enorme. sarebbe enorme se ci fosse un piano, un progetto, una strada da seguire. così è molto peggio. e non c'è niente all'orizzonte.
reggino
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suonatore Jones ha scritto:
reggino ha scritto:
capito...comunque il problema è enorme...

no, reggino. il problema è molto più che enorme. sarebbe enorme se ci fosse un piano, un progetto, una strada da seguire. così è molto peggio. e non c'è niente all'orizzonte.
De magistris su come risolvere il problema rifiuti ha le idee chiare,è chiaro che tutti devono fare la loro parte.

De Magistris, pochi giorni per ripulire vent’anni

Schiere di raffinati analisti, che negli anni hanno maturato una profonda conoscenza di Napoli scrutandola col binocolo dalla Piazzetta di Capri o da una terrazza del Vomero, aspettano al varco Luigi De Magistris. “Ha detto quattro-cinque giorni? Gliene concediamo anche di più: sette-otto, anche nove-dieci. Ma se la promessa dell’immondizia sparita non sarà mantenuta entro quella data, che figura barbina, inescusabile, per il neosindaco di Napoli”. Nel suo editoriale di domenica sulla prima pagina del Corriere, Pierluigi Battista rampogna il nuovo sindaco e gli ricorda che sull’“illusione” del miracolo ha pagato prezzi altissimi anche Silvio Berlusconi.

Se De Magistris fallisce non usi “l’arma delle spiegazioni pretestuose, le fantasie sui complotti, la caccia agli untori”, addossando colpe e responsabilità alla “perfida cospirazione del governo, della Lega, dei poteri forti…”. Poche storie: a Gigino e alla sua giunta si chiede di fare presto quello che in vent’anni nessuno è riuscito a fare. Pulire Napoli. Ma gli analisti “capresi” si ostinano a non capire che chi tocca gli interessi della “Monnezza connection” si brucia. E non a caso ieri il sindaco ha parlato di “sabotaggi e fatti inquietanti”. A Napoli in queste ore marciscono 2300 tonnellate di rifiuti. Soprattutto al centro, che l’altra notte non è stato pulito perché la “Lavajet”, che ha in subappalto la raccolta in quella zona, non ha mosso i propri mezzi. E così 350 tonnellate sono rimaste per terra nel cuore della città. Ci sono tensioni, il contratto dell’impresa scade a fine anno e la nuova amministrazione non sembra intenzionata a rinnovarlo. Lavajet ha ereditato buona parte dei lavoratori di un’altra società, “Enerambiente”, al centro di uno scandalo, fatto di ricatti, danneggiamento dei mezzi, che appena ad aprile ha portato in galera un politico del Pdl e suo padre. Al Comune di Napoli tocca fare “lo spazzamento” della città e poi il trasporto dei rifiuti negli impianti di lavorazione, o in attesa nei “siti di trasferenza” (dove possono sostare massimo 72 ore). Toccava alla Provincia (centrodestra) individuarli. Lo ha fatto tardi e male. Alla Regione (centrodestra), invece, il compito di definire il “piano flussi”. Il meccanismo è saltato. A Caivano, cittadina dove è stato scelto uno dei siti, è scoppiata la rivolta, con il sindaco (Udc) in testa. Ma c’è la madre di tutte le battaglie sui rifiuti. Pochi giorni fa De Magistris e il suo vice Sodano hanno presentato la prima delibera sui rifiuti, il piano della città per entrare finalmente nella normalità, tutto improntato sulla differenziata. Le cronache lo hanno raccontato nei dettagli, quello che non si è detto, però, è il sistema di interessi che il piano mette in discussione.

La camorra (padrona delle discariche abusive, presente nei consorzi e nel subappalto, leader del trasporto della monnezza) con la differenziata perderebbe un business pari a quello della droga. E c’è di più, il chiarissimo no del sindaco alla costruzione del sovradimensionato inceneritore (400 mila tonnellate l’anno da bruciare sulle 500 mila prodotte a Napoli), “scassa” un interesse incalcolabile: quello delle lobby dell’energia. 400 milioni di euro, tanto costa l’impianto, e una concessione ventennale di gestione che è un Bingo (il Comune pagherebbe 90 euro a tonnellate per bruciare i rifiuti). I poteri che si oppongono al nuovo a Napoli non sono “fantasie”, ma interessi veri, soldi. Infine.

A Napoli dal 1° giugno aspettano il decreto del governo per il trasporto dei rifiuti fuori regione. Non si è fatto perché la Lega è contraria. Berlusconi rinvia e il sospetto che qualcuno voglia affogare la Primavera napoletana sotto migliaia di tonnellate di monnezza ingrassa ogni giorno di più.

Il Fatto Quotidiano, 21 giugno 2011
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Rifiuti/ De Magistris: Napoli liberata nonostante sabotaggi
Se lasciati soli da Governo e Regione, c'è Piano alternativo
Rifiuti/ De Magistris: Napoli liberata nonostante sabotaggi

Napoli, 21 giu. (TMNews) - "Napoli sarà liberata dai rifiuti nonostante il tentativo di sabotaggio messo in atto, in queste ore, da 'certi ambienti' refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando nella città". Così il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris, in una nota in merito alla crisi immondizia di queste ore.

"Quando parlo di 'certi ambienti' - ha spiegato - non escludo ovviamente il crimine organizzato perché non può sfuggire il dato che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è stata possibile, mentre in altre no. Per questo - ha aggiunto de Magistris - sono stati segnalati episodi oscuri verificatisi negli ultimi giorni ed è stato disposto un maggiore controllo a garanzia dei mezzi preposti alla raccolta dell'immondizia". De Magistris ha poi proseguito: "Se il Governo, la Regione e la Provincia abbandoneranno Napoli a se stessa, i cittadini e l'amministrazione agiranno di conseguenza". Il sindaco, il vice-sindaco, Tommaso Sodano, e tutta la Giunta "stanno già lavorando ad un Piano alternativo fondato sull'autonomia della città che, senza se e senza ma, deve essere, e lo sarà, pulita dai rifiuti, anche per attuare quanto stabilito dalla prima delibera approvata in Giunta in merito all'estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio cittadino", ha concluso.

tmnews
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Ambiente & Veleni | di Vito Laudadio

21 giugno 2011

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Più informazioni su: Berlusconi, Cesaro, pdl, rifiuti

“La macchina della munnezza”, De Magistris
non ci sta e urla al sabotaggio

Il neo-sindaco denuncia un sabotaggio nei propri confronti per far fallire il piano anti-spazzatura previsto dalla sua prima delibera di giunta. Nel mirino dell'accusa quel sistema politico-affaristico che per anni ha lucrato sul ciclo dei rifiuti. I cinque giorni promessi per ripulire Napoli stanno scadendo e la città è sommersa da oltre 2mila tonnellate di spazzatura
Sabotaggio. Luigi De Magistris non usa mezzi termini per spiegare il perché Napoli sia sommersa dai rifiuti a quattro giorni dal suo proclama: “Ripuliremo la città in cinque giorni”, aveva annunciato illustrando il new-deal della città. Qualcuno ha remato contro: la “macchina della munnezza”, quella di chi in questi anni ha lucrato sull’emergenza perpetua e teme l’annunciato “voltar pagina”, ora gioca il tutto per tutto. E gioca sporco.

A cominciare dai dipendenti delle società che, in subappalto, gestiscono la raccolta in un lembo di città. Ex disoccupati, di quelli organizzati a fomentare la piazza e far crescere la protesta all’estremo. “Gente abituata a guadagnare fino a tremila euro al mese per non fare nulla” racconta chi li conosce bene: anche se cambiano le aziende, loro restano sempre al proprio posto. A fare e disfare. Come è successo l’altra notte, dove i soliti noti hanno impedito fisicamente la raccolta. Con le buone e con le cattive: indaga la Digos.

I nomi sono sempre gli stessi, i referenti politici pure: la filiera delle responsabilità è un monocolore azzurro, come il partito del Premier. Dal consigliere provinciale ex Forza Italia recentemente arrestato e sponsor di una delle cooperative attenzionate, al Presidente della Giunta Provinciale, Luigi Cesaro, che avrebbe dovuto da mesi individuare un buco dove stipare la munnezza di Napoli e non l’ha fatto. Da Nicola Cosentino fino al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che l’aveva giurata ai napoletani all’indomani della debacle elettorale.

Tutti sanno bene quanto il sistema sia fragile e come basti uno stuzzicadente per bloccare l’ingranaggio, tutti conoscono alla perfezione la parte assegnata in quel fetido copione. Ecco: per capire perché a ventiquattrore dalla scadenza dell’impegno preso dal Sindaco di Napoli la spazzatura in città cresce anziché diminuire, bisogna mettere insieme tutte le tessere di un puzzle già smontato e rimontato centinaia di volte. La città non è autonoma: una volta raccolti i rifiuti per strada, spetta alla Regione (a guida centrodestra, ndr) decidere dove sversarli e alla Provincia di Napoli gestire il resto. Il risultato è che gli oltre 200 mezzi di ASIA, la società del Comune che gestisce il servizio, sono colmi da giorni e non sanno dove andare a svuotare le loro pance. E la munnezza cresce per strada, dai bordi di periferia fino al centro. Il caldo fa il resto: in alcuni punti della città l’aria è irrespirabile, il cielo ammorbato da insetti di ogni specie che si moltiplicano insieme ai sacchetti.

L’ultimo bollettino parla di oltre 2.600 tonnellate sparse per le strade della città. Cifre drammatiche, destinate a crescere fino a quando il Governo non varerà il decreto che sbocca il trasferimento fuori regione dei rifiuti campani, unica soluzione con le discariche ormai intasate. La Lega, manco a dirlo, si oppone: dei rifiuti di Napoli accetta solo i lucrosi utili della gestione dell’inceneritore di Acerra. Lega di cassa e di Governo, che prende i soldi e scappa: dal caos, dalla puzza, dalle responsabilità di tre anni di immobilismo totale sul fronte rifiuti del Governo che sostiene anche in questa lenta e inesorabile agonia. Il risultato si vede e si annusa per le strade di Napoli, che oggi sono nelle stesse condizioni di tre anni fa. Pure peggiori, grazie soprattutto all’inerzia di tutti gli uomini del Presidente, che sapientemente avevano costruito a tavolino una nuova emergenza indotta da risolvere con il più classico dei miracoli salvifici berlusconiani. Qualcosa non è andato per il verso giusto, il sacchetto è esploso nelle mani di chi l’aveva preparato.

Da mesi il Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro – l’uomo che porta mozzarelle ad Arcore dopo aver portato pizzini per conto di donna Rosetta Cutolo a metà degli anni ’80 – avrebbe dovuto individuare l’area per una nuova discarica da un milione di tonnellate. Un polmone fetido, per permettere davvero alla città di diventare autonoma dopo i vuoti proclami della B2, Berlusconi e Bertolaso. Un impegno preso, nero su bianco, a inizio anno a Palazzo Chigi ma mai mantenuto. Non solo: una delle tre linee di produzione dell’inceneritore di Acerra, gestito dai Lombardi di A2A, è fermo per manutenzione programmata. Proprio ora, quando era chiaro a tutti che in assenza di spazi in discarica a Napoli sarebbe scoppiato l’inferno. Una situazione buona per tutte le stagioni: se a Napoli avesse vinto Lettieri, Berlusconi avrebbe rivendicato un altro miracolo. Ora, lascia che la città sprofondi nei mali da lui stesso congegnati.

ilfatto
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Se De Magistris fallisce non usi “l’arma delle spiegazioni pretestuose, le fantasie sui complotti, la caccia agli untori”, addossando colpe e responsabilità alla “perfida cospirazione del governo, della Lega, dei poteri forti…”. Poche storie: a Gigino e alla sua giunta si chiede di fare presto quello che in vent’anni nessuno è riuscito a fare. Pulire Napoli. Ma gli analisti “capresi” si ostinano a non capire che chi tocca gli interessi della “Monnezza connection” si brucia. E non a caso ieri il sindaco ha parlato di “sabotaggi e fatti inquietanti”.

A Napoli in queste ore marciscono 2.300 tonnellate di rifiuti. Soprattutto al centro, che l’altra notte non è stato pulito perché la “Lavajet”, che ha in subappalto la raccolta in quella zona, non ha mosso i propri mezzi. E così 350 tonnellate sono rimaste per terra nel cuore della città. Ci sono tensioni, il contratto dell’impresa scade a fine anno e la nuova amministrazione non sembra intenzionata a rinnovarlo. Lavajet ha ereditato buona parte dei lavoratori di un’altra società, “Enerambiente”, al centro di uno scandalo, fatto di ricatti, danneggiamento dei mezzi, che appena ad aprile ha portato in galera un politico del Pdl e suo padre.

Al Comune di Napoli tocca fare “lo spazzamento” della città e poi il trasporto dei rifiuti negli impianti di lavorazione, o in attesa nei “siti di trasferenza” (dove possono sostare massimo 72 ore). Toccava alla Provincia (centrodestra) individuarli. Lo ha fatto tardi e male. Alla Regione (centrodestra), invece, il compito di definire il “piano flussi”. Il meccanismo è saltato. A Caivano, cittadina dove è stato scelto uno dei siti, è scoppiata la rivolta, con il sindaco (Udc) in testa. Ma c’è la madre di tutte le battaglie sui rifiuti. Pochi giorni fa De Magistris e il suo vice Sodano hanno presentato la prima delibera sui rifiuti, il piano della città per entrare finalmente nella normalità, tutto improntato sulla differenziata. Le cronache lo hanno raccontato nei dettagli, quello che non si è detto, però, è il sistema di interessi che il piano mette in discussione.

La camorra (padrona delle discariche abusive, presente nei consorzi e nel subappalto, leader del trasporto della monnezza) con la differenziata perderebbe un business pari a quello della droga. E c’è di più, il chiarissimo no del sindaco alla costruzione del sovradimensionato inceneritore (400 mila tonnellate l’anno da bruciare sulle 500 mila prodotte a Napoli), “scassa” un interesse incalcolabile: quello delle lobby dell’energia. 400 milioni di euro, tanto costa l’impianto, e una concessione ventennale di gestione che è un Bingo (il Comune pagherebbe 90 euro a tonnellate per bruciare i rifiuti). I poteri che si oppongono al nuovo a Napoli non sono “fantasie”, ma interessi veri, soldi.

Infine. A Napoli dal 1° giugno aspettano il decreto del governo per il trasporto dei rifiuti fuori regione. Non si è fatto perché la Lega è contraria. Berlusconi rinvia e il sospetto che qualcuno voglia affogare la Primavera napoletana sotto migliaia di tonnellate di monnezza ingrassa ogni giorno di più.

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Quindi ancora c'è la mondezza per strada. E chi succiriu? :roll: :???:

E meno male che Gigino aveva scassato il deficiente ... ed ora con la sua giunta di palafrenieri e catafratti non riesce a debellare il nemico occulto :fifi:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:Quindi ancora c'è la mondezza per strada. E chi succiriu? :roll: :???:

E meno male che Gigino aveva scassato il deficiente ... ed ora con la sua giunta di palafrenieri e catafratti non riesce a debellare il nemico occulto :fifi:
non ti sembrano poche 2 settimane? Pensa al tuo caro comune nel mio rione passano 1 volta ogni 2 settimane a raccogliere la spazzatura ma noi la paghiamo regolarmente ogni mese :cheers
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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nosacciu ha scritto:
doddi ha scritto:Quindi ancora c'è la mondezza per strada. E chi succiriu? :roll: :???:

E meno male che Gigino aveva scassato il deficiente ... ed ora con la sua giunta di palafrenieri e catafratti non riesce a debellare il nemico occulto :fifi:
non ti sembrano poche 2 settimane? Pensa al tuo caro comune nel mio rione passano 1 volta ogni 2 settimane a raccogliere la spazzatura ma noi la paghiamo regolarmente ogni mese :cheers
Nosacciu tutto può andar bene
Ma pretendere di sfilare il mestolo dalle mani di Doddi mi sembra un pochetto esagerato 8-)

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La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:
nosacciu ha scritto:
doddi ha scritto:Quindi ancora c'è la mondezza per strada. E chi succiriu? :roll: :???:

E meno male che Gigino aveva scassato il deficiente ... ed ora con la sua giunta di palafrenieri e catafratti non riesce a debellare il nemico occulto :fifi:
non ti sembrano poche 2 settimane? Pensa al tuo caro comune nel mio rione passano 1 volta ogni 2 settimane a raccogliere la spazzatura ma noi la paghiamo regolarmente ogni mese :cheers
Nosacciu tutto può andar bene
Ma pretendere di sfilare il mestolo dalle mani di Doddi mi sembra un pochetto esagerato 8-)

@ Doddi
visto che ho preso le tue difese? :yaho:
La cavolata dei 5 giorni probabilmente era stata pronunciata mentre era ancora menzu 'mbriacu dai festeggiamenti.

Ora mi aspetto l'esercito dei palafrenieri e dei catafratti che corra in aiuto del cavaliere senza macchia per tentare l'operazione in dieci giorni :scrolleye:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
La cavolata dei 5 giorni probabilmente era stata pronunciata mentre era ancora menzu 'mbriacu dai festeggiamenti.

Ora mi aspetto l'esercito dei palafrenieri e dei catafratti che corra in aiuto del cavaliere senza macchia per tentare l'operazione in dieci giorni :scrolleye:

Ma finiscila che non incanti nessuno con questi argomenti :surprice:

Son tre anni che, urbi et orbi, l'ex amore tuo ne aveva annunciato la scomparsa.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
La cavolata dei 5 giorni probabilmente era stata pronunciata mentre era ancora menzu 'mbriacu dai festeggiamenti.

Ora mi aspetto l'esercito dei palafrenieri e dei catafratti che corra in aiuto del cavaliere senza macchia per tentare l'operazione in dieci giorni :scrolleye:

Ma finiscila che non incanti nessuno con questi argomenti :surprice:

Son tre anni che, urbi et orbi, ne aveva annunciato la scomparsa.

Il cavaliere era minuscolo ... era riferito ad altri.

E cmq l'ha fatta sparire più volte; adesso lo "scassone" se la prende con la camorra (breaking news)
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
Il cavaliere era minuscolo ... era riferito ad altri.

E cmq l'ha fatta sparire più volte; adesso lo "scassone" se la prende con la camorra (breaking news)
Il premier: "Napoletani e milanesi si pentiranno, spero che non succeda nulla di negativo per loro".

Calderoli: .... sono onorato di aver fermato un decreto legge che avrebbe trasformato per tabulas i rifiuti solidi urbani campani in rifiuti speciali ...


e vissero tutti felici e contenti.

se a Napoli ci fosse un sindaco diverso pensi che i risultati sarebbero uguali?
Have a Nice Day
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