GIUNTA DE MAGISTRIS

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La nuova giunta di Napoli:

Attilio Auricchio è il capo di gabinetto. Nato a Casoria (Napoli) nel 1970, colonnello dei Carabinieri, Auricchio ha collaborato per anni col De Magistris magistrato, ed è stato l'investigatore principale nell'indagine su Calciopoli.

Tommaso Sodano è il Vice Sindaco. Classe 1957, natali a Pomigliano D'Arco (Napoli), laureato in Agraria ed esperto di tematiche ambientali e di pianificazione dei sistemi di gestione dei rifiuti. Nel 2001 è stato eletto senatore con rifondazione comunista. Grazie anche alle sue denunce, venne a galla lo scandalo rifiuti a Napoli e furono rinviati a giudizio Bassolino e Romiti. Nella giunta napoletana si occuperà di: ambiente; rifiuti; sviluppo sostenibile; igiene e sanità; parchi e giardini; mare; tutela degli animali.

Giuseppe Narducci, assessore ai Diritti, alla trasparenza e alla sicurezza. Nato a Campobasso nel 1960, ha sempre svolto il suo lavoro a Napoli come Pubblico Ministero, occupandosi, in particolare, di indagini sulla criminalità organizzata camorristica. Pm del processo "Calciopoli" e dell'inchiesta sul coordinatore del Pdl, Nicola Cosentino, ha ottenuto l'aspettativa dal Consiglio superiore della magistratura per svolgere l'incarico di assessore.

Riccardo Realfonzo, assessore al Bilancio, finanza e programmazione. Nato a Napoli 1964, economista, è professore ordinario nell'Università del Sannio dove insegna Fondamenti di economia politica ed Economia del lavoro. Per un anno ha avuto lo stesso incarico nella giunta di Rosa Russo Iervolino, prima di dimettersi in polemica con il sindaco.

Sergio D’Angelo, assessore alle politiche sociali. Nato a Napoli nel 1956, è uno dei maggiori rappresentanti della Cooperazione Sociale. E' stato Vicepresidente nazionale di Legacoopsociali, Presidente di Legacoop Campania e della Fondazione Affido.

Luigi De Falco, assessore all'urbanistica. Nato a Napoli nel 1958, architetto, urbanista, specializzato nel restauro dei monumenti e dei siti, è stato consulente in materia di pianificazione per commissioni prefettizie in alcuni comuni sciolti per infiltrazioni malavitose.

Antonella Di Nocera, assessore alla cultura e al turismo. Nata a Napoli nel 1970, docente di ruolo fin dal 1991, è a capo dei progetti con ARCI RAGAZZI Nazionale. E' membro del Consiglio Direttivo del Cifej - Centro internazionale Infanzia e Cinema.

Anna Donati, assessore alla Mobilità e infrastrutture. Nata a Faenza (Ravenna) il 25 novembre 1959, è un'ambientalista esperta in mobilità sostenibile ed infrastrutture. Tra i vari incarichi svolti, è stata Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna e Direttore Generale dell’Agenzia Campana per la mobilità sostenibile (ACAM) negli anni 2009-2010. Ha lavorato al WWF Italia come responsabile trasporti e coordina il gruppo mobilità del Kyoto Club.

Marco Esposito, assessore a Lavoro, sviluppo, attività produttive, commercio. Nato a Napoli nel 1963, giornalista professionista, Specializzato in economia, ha lavorato a Milano Finanza, la Voce di Indro Montanelli, Messaggero e Repubblica. Nel 2000 diventa caposervizio economia al Mattino. Nel 2002 il governo degli Stati Uniti lo invita per un programma individuale di interscambio culturale su federalismo fiscale e stato sociale.
Nel 2004-2005 è docente di Storia del giornalismo alla facoltà di Sociologia della Federico II. Nel 2008 vince il premio “Sele d’Oro” per i suoi articoli d'economia che ostacolano il progetto di federalismo fiscale della Lombardia. Nel 2009-2010 svolge il ruolo di responsabile per le Politiche per il Mezzogiorno di Idv.

Alberto Lucarelli, assessore ai Beni comuni, informatizzazione e democrazia partecipativa. Napoletano, classe 1963, professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico, Università di Napoli Federico II, dal 1999 Componente della Commissione Rodotà per la riforma del regime civilistico della proprietà pubblica e per la difesa dei beni comuni.

Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola e all'istruzione. Nata a Napoli nel 1963. Si è laureata nel 1986 in Filologia romanza presso la Federico II° di Napoli. Insegna per 16 anni al Liceo scientifico di Bacoli. Per 10 anni supervisore per la SICSI (Scuola di specializzazione per l’insegnamento) presso L’Orientale di Napoli. Docente contrattista di Letteratura Italiana presso la facoltà di Lingue dell’Orientale di Napoli. Fa parte del CIRED (Centro interistituzionale di Ricerca didattica ed educativa).

Giuseppina Tommasielli, assessore allo Sport, politiche giovanili, politiche familiari e pari opportunità. Nata in Castel Campagnano (CE) nel 1957, laureata in Medicina-Chirurgia, è un medico di Medicina Generale con circa 1.500 assistiti nel Quartiere Soccavo-Pianura. Nel 2004 entra in Italia dei Valori.

Bernardino Tuccillo, assessore al Patrimonio. Melito nel 1959. Nato nel 1959 a Melito, in provincia di Napoli, laureato in Lettere e Filosofia presso la Federico II di Napoli. Docente ordinario di materie letterarie negli istituti secondari di II grado. Sindaco del Comune di Melito, dal 1995 al 1999. Nel 2002 partecipa alla fondazione della rete dei movimenti per i diritti e la legalità “Peppino Impastato”.




POLITICA & PALAZZO | di Vito Laudadio 10 giugno 2011

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Commenta (112)Più informazioni su: Auricchio, Calciopoli, De Magistris, Napoli, Narducci, Sindaco Napoli, il neo-sindaco
De Magistris e “la giunta Calciopoli” Dopo il pm Giuseppe Narducci indicato per un assessorato, ora spunta il nome di Attilio Auricchio, il colonnello dei carabinieri che assieme al magistrato coordinò l'inchiesta Off-side sulla presunta cupola del calcio italiano Attilio Auricchio, il colonnello dei carabinieri che insieme a Narducci coordinò l'inchiesta Off-side su CalciopoliLuciano Moggi non deve averla presa bene. Prima il pm che nelle stesse ore in cui De Magistris veniva proclamato sindaco chiedeva per lui, l’ex dg della Juventus, una condanna a cinque anni e otto mesi. Ora l’investigatore che ha condotto le indagini che cinque anni fa lo hanno portato sul banco degli imputati. Giuseppe Narducci, di professione pm, e Attilio Auricchio, colonnello dei Carabinieri, si apprestano a entrare nella squadra di lavoro di De Magistris, proprio nei giorni in cui lo sport nazionalpopolare è di nuovo nella bufera per lo scandalo calcio scommesse. Il primo come assessore alla legalità, il secondo come capo di gabinetto del nuovo sindaco. Tanto che a Napoli c’è già chi definisce la nuova squadra di Palazzo San Giacomo “la Giunta di Calciopoli”. Una legge del contrappasso durissima per chi, come Moggi, a pochi giorni dal ballottaggio aveva fatto pubblico endorsement per lo sfidante di De Magistris, Gianni Lettieri. Narducci e Auricchio tornerebbero quindi a lavorare insieme pochi anni dopo l’inchiesta “Off-Side”, le cui indagini furono coordinate proprio dall’allora comandante del nucleo operativo di Roma su incarico del pm.

Certo, però, che il nuovo incarico si presenta quantomeno più ostico rispetto a quello che già li vide lavorare insieme: rendere Napoli una città più sicura rimettendo in sesto la macchina organizzativa e le casse di Palazzo San Giacomo appare un compito più arduo che dimostrare che i campionati di calcio degli ultimi anni fossero in parte truccati. Soprattutto perché, già prima del loro insediamento, i due si sono trovati a dover fronteggiare un fuoco di fila bipartisan che ha avuto come principale bersaglio soprattutto Narducci.

In 48 ore gli attacchi contro il magistrato napoletano hanno riunito in un fronte comune e insolito il presidente dell’Anm Luca Palamara, i centri sociali napoletani, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo al Senato del Pdl. Tutti concordi, per motivi diversi, sulla inopportunità per il pm di accettare l’incarico di assessore. Se Palamara e Quagliariello si ritrovano sulla teoria secondo cui un magistrato non possa diventare politico o amministratore per poi tornare al suo lavoro di pm, i centri sociali napoletani, che pure in campagna elettorale avevano appoggiato senza remore De Magistris, ce l’hanno con Narducci per le inchieste che ha condotto sugli scontri dei comitati antidiscarica di Chiaiano.

L’unico rimasto a difendere il pm è Giovandomenico Lepore, procuratore di Napoli, convinto che Narducci sarà per i magistrati napoletani, un “punto di riferimento” e, soprattutto, che la sua esperienza sarà “utile all’amministrazione pubblica”. C’è da essere sicuri, però, che in cuor suo il capo della Procura partenopea già rimpiange l’addio a uno dei suoi collaboratori che negli ultimi anni più si è speso di più per la quantità e la qualità delle indagini svolte.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... li/117328/
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Una giunta di profilo...pulita ..ci voleva per Napoli!!!Aspettiamo i fatti
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Ovviamente non conosco i componenti, però di De Magistris mi fido, vedo che ci sono molte donne anche se questo non vuole dire niente però è una novità positiva, aspettiamo la giunta alla prova dei fatti, ma l'impressione iniziale è più che buona...

"...e qualcosa rimane
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se qualcuno volesse intervenire sulla bontà della scelta di De Mgistris sui due ...e mi convincesse farebbe cosa gradita...
parliamo dei due magistrati che hanno contribuito alla nostra penalizzazione...
fermo restando che tranne questo piccolo neo mi sembra una giunta ottima

http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 0863282967.



Cascini: «Quella di Narducci una scelta individuale ma che non condivido»
Il segretario dell’Anm:«Così si rischia di appannare l'immagine di imparzialità della magistratura»


Giuseppe Cascini

ROMA — Giuseppe Cascini, segretario dell’Anm. Ha letto? Ora è ufficiale, l’ex pm Giuseppe Narducci farà l’assessore al Comune di Napoli.

«E io sono convinto che, così come ha fatto benissimo il pm, farà benissimo anche nell’amministrazione del Comune» .

È quel che dicono i suoi colleghi. Il suo nome è una garanzia. È d’accordo?
«Sì. Stimo tantissimo Giuseppe Narducci. Non vorrei, però, che le qualità personali e il caso singolo facessero perdere di vista un principio generale».

Quale?
«Il suo è un comportamento che contrasta con le nostre regole deontologiche».

Giuseppe Cascini, napoletano («E da napoletano mi consenta di fare i migliori auguri di buon lavoro al sindaco e alla sua giunta, sono sicuro che sapranno garantire il rinnovamento della politica» ), è il segretario generale del «sindacato» dei magistrati. Pm della Procura di Roma, è una di quelle toghe che dei suoi colleghi può parlare senza essere tacciato di collaborazionismo con la politica. «Licenziato» dal ministro della Giustizia Roberto Castelli nel 2001, ha denunciato i «gravi interventi quotidiani contro la magistratura di Silvio Berlusconi» , ha accusato il Pdl di «perseguire l’obiettivo di avere magistrati muti» e s’è scontrato anche con il Guardasigilli Angelino Alfano. Meno di un mese fa s’è pure ipotizzato che dietro una sua indagine su ambienti vicini alla Fondazione ItalianiEuropei ci fosse un «ricatto» proveniente dagli ambienti giudiziari nei confronti di Massimo D’Alema, per costringerlo a sostenere proprio la candidatura di Luigi De Magistris. Insomma, il premier lo definirebbe una toga «rossa» . Che però non fa sconti neppure alle toghe (nere) dei suoi colleghi.

Giuseppe Cascini, ci tolga subito un dubbio. Il codice etico, quello di cui tanto s’è parlato, cos’è?
«Una delle regole fondamentali della vita dell’associazione. Ha un valore molto rilevante, e guida i nostri comportamenti. È un complesso di norme al quale siamo attentissimi, e non a caso è stato aggiornato il 13 novembre del 2010, con l’inserimento dell’invito ai magistrati a non assumere incarichi politici o amministrativi nelle città in cui fino a quel momento hanno svolto funzioni giudiziarie» .

Dice che i magistrati non sono cittadini come tutti gli altri?
«Certo che lo sono. E infatti la nostra esigenza non è stata quella di vietare l’impegno politico dei magistrati. Che, anzi, possono dare un contributo utile e decisivo al funzionamento delle istituzioni» .

Ecco, appunto. Il presidente emerito della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola ha detto a «Repubblica» che oggi «non siamo più nell’ 800, dove la toga rappresentava una professione per l’eternità» ...
«Il problema è attuale, altro che ’ 800. Qui non si tratta di isolare i magistrati dalla vita politica, ma di regolarne la partecipazione. È necessario trovare un equilibrio. C’è un diritto dei magistrati di partecipare alla vita sociale e politica, certo. Ma c’è anche il dovere di garantire che l’immagine della magistratura non venga compromessa» .

Come si trova questo equilibrio?
«È necessario un intervento normativo. Oggi chi vuole partecipare alle elezioni politiche deve lasciare sei mesi prima se si vuole candidare. Ecco, penso che questo principio debba valere ancor di più per gli incarichi politici o amministrativi assunti in sede locale» .

Vale anche per un magistrato stimato da tutti come Giuseppe Narducci, uno dei pm anticamorra con il maggior numero di successi investigativi?
«Qui non è in discussione la persona. È principio generale che vale. E per quel principio la scelta fatta da Narducci è in contrasto con le regole che la magistratura nel suo complesso condivide. Ricordo che il codice etico è stato approvato all’unanimità» .

Guardi che forse non tutti condividono. Le cito il pensiero del pm Celeste Carrano. Prima ha detto al «Mattino» che «le critiche al collega sono strumentali e fuori luogo» . Poi al «Corriere del Mezzogiorno» ha spiegato che «è vero che in base al nostro codice un magistrato non dovrebbe assumere incarichi pubblici, ma è anche vero che nessuna legge lo vieta e che questo è un diritto costituzionalmente garantito» . La chiama condivisione?
«Qui stiamo parlando di una condotta in contrasto con il nostro codice. È un dato certo. Bisogna capire poi che valore ciascuno dà alle regole deontologiche» .

Si dà il caso che Celeste Carrano sia presidente della giunta distrettuale di Napoli della Anm...
«Trovo profondamente sbagliato che chi ricopre ruoli di vertice all’interno dell’associazione dica che le regole che ci siamo dati possano non valere. Per noi, al contrario, hanno un valore assolutamente rilevante» .

Un altro magistrato, il procuratore di Nola Paolo Mancuso, a «Repubblica» ha detto che la scelta di Narducci è comprensibile perché si inserisce nella «condizione di emergenza che vive Napoli» . Questa invece può essere argomentazione buona a convincerla? «Francamente penso che un magistrato non debba mai fare discorsi su eccezionalità ed emergenze. E poi quali emergenze? Io nel nostro Paese ne vedo tante, tra cui l’aggressione all’autonomia e all’indipendenza della magistratura. Ed è proprio per tutelarci da questi attacchi strumentali che dobbiamo difendere la nostra immagine di imparzialità» .

E ve ne siete accorti solo con il caso Narducci?
«L’Anm è stata sempre molto severa nel censurare certi comportamenti. Penso all’assunzione di incarichi presso la Regione Sicilia da parte di magistrati in servizio proprio in quell’isola. O al pm Lorenzo Nicastro diventato assessore della giunta di Nichi Vendola dopo aver indagato fino al giorno prima su Raffaele Fitto, che di Vendola era il competitor. È anche in seguito questi episodi che abbiamo ritenuto necessario stabilire un equilibrio tra i diritti dei singoli magistrati e l’interesse generale dell’immagine della magistratura».

Be’, non è che questo codice etico sia così temuto.
«Sono delle regole di comportamento, non prevedono sanzioni. Ognuno è libero di non adeguarsi, ma certo noi non diremo mai che ha fatto bene».

Quindi si riduce tutto a questo?
«Vorrei chiarire che queste regole sono condivise e rispettate dalla stragrande maggioranza dei magistrati».

Insisto: non nel caso in questione.
«Qui c’è stato oggettivamente un comportamento che contrasta con i principi deontologici. Non è però l’atteggiamento della magistratura» .

E cos’è allora?
«Una scelta individuale che non corrisponde all’immagine e al modello di magistrato che vorremmo. Decisioni come questa rischiano di appannare l’immagine di imparzialità della magistratura. E oggi sono pericolose» .

Perché?
«È in atto uno scontro acceso tra politica e magistratura, non certo per colpa nostra. E, in un contesto così, non aiuta avere comportamenti che rischiano di compromettere la figura del magistrato. Offrono argomenti a chi ha la grottesca abitudine di dipingere l’azione della magistratura come orientata a fini politici. Un’accusa falsa, soprattutto nel caso di un magistrato limpido come Giuseppe Narducci. Ma con queste scelte si rischia di offrire pretesti a quell’accusa» .

Gianluca Abate
14 giugno 2011
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cozzina1 ha scritto:se qualcuno volesse intervenire sulla bontà della scelta di De Mgistris sui due ...e mi convincesse farebbe cosa gradita...
parliamo dei due magistrati che hanno contribuito alla nostra penalizzazione...
fermo restando che tranne questo piccolo neo mi sembra una giunta ottima
Beh se si giudicano i due sotto le lenti del tifo per la Reggina non c'è argomentazione che tenga; ma si è tifosi e non si può dare un giudizio sereno.

Se si parla obiettivamente, si tratta di un colonnello ed un magistrato; nulla da eccepire, fino a prova contraria, sulla loro rettitudine. Inoltre rappresentano per Napoli sicuramente un segnale forte...ce ne fossero a Reggio profili di questo tipo... :salut :salut
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Gia' che sia stata fatta in 15 giorni la giunta e' un pregio per il rispettabilissimo De Magistris cosa che Arena ancora avi 1 misi e non sapi i undi mi ncumincia.


In Secundis e' una persona pulita e lo sembrano anche quelli in giunta...

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reggino
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Io sono e starò sempre dalla parte della magistratura,è l'unica istituzione nella quale credo e mi fido ciecamente.Però questa volta pur comprendendo le opinione espresse non solo da Cascini ma anche da Palamara,volte a tutelare l'imparzialità della magistratura,non le condivido in toto,perchè certe realtà come Napoli,hanno bisogno di assessori non messi lì per ingrazziarsi l'appoggio dei partiti,ma per fare qualcosa di buono in quella determinata città.Narducci è uno che innanzitutto conosce bene il territorio napoletano,sa quali sono i suoi problemi,e sicuramente saprà come affrontarli,è una persona che ha grandi competenze e che le qualità morali per fare bene,una persona di questo genere non può che essere d'aiuto alla città di Napoli.Quello che più mi sorprende di questa giunta,non è tanto l'onesta,l'amore vero verso la proprio città,ma la loro indipendenza,e se le premesse sono queste,penso che alla fine De Magistris farà un buon lavoro.
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http://www.newz.it/2011/06/14/il-sindac ... co/101943/

mi pare che la giunta sia pronta......
al solito si passa da un discorso a un altro..... :o.o:
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io non capirò mai quale sia il problema etico per cui non si dovrebbero accettare incarichi pubblici se si fa parte di determinate categorie.
Non essendoci una legge che li regola, e se ci fosse secondo me dovrebbe regolare tutto e non solo i casi particolari, credo che ci si debba fidare della buona fede di chi accetta l'incarico per il bene dell'ente che lo chiama, ben vengano questi personaggi.

viene messo in aspettativa dal vecchio incarico, e ne assume uno nuovo e diverso dove può fare bene anche grazie alle esperienze e conoscenze avute in passato.
molti nostri parlamentari non lasciano le professioni e fanno "il doppio lavoro", molte volte anche andando a votare in conflitto d'interessi, e ora si scandalizzano per queste nomine.
Have a Nice Day
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NinoMed ha scritto:io non capirò mai quale sia il problema etico per cui non si dovrebbero accettare incarichi pubblici se si fa parte di determinate categorie.
Non essendoci una legge che li regola, e se ci fosse secondo me dovrebbe regolare tutto e non solo i casi particolari, credo che ci si debba fidare della buona fede di chi accetta l'incarico per il bene dell'ente che lo chiama, ben vengano questi personaggi.

viene messo in aspettativa dal vecchio incarico, e ne assume uno nuovo e diverso dove può fare bene anche grazie alle esperienze e conoscenze avute in passato.
molti nostri parlamentari non lasciano le professioni e fann oi ldoppio lavoro, mole volte anche andando a votare in conflitto d'interessi. e ora si scandalizzano per queste nomine.

Narducci,tra l'altro, non si è tessato con nessuno partito,svolge il suo lavoro in modo indipendente,cercando di dare un contributo per migliorare Napoli.Io penso che la magistratura non può far molto per risolvere certi problemi,ricordo quando Gratteri disse che contro la criminalità organizzata,la gara, si può al massimo pareggiare,questo perchè la politica fa poco sotto questo aspetto.E se un magistrato vuol offrire le proprie competenze,le proprie qualità,per migliorare una determinata realtà non ci vedo nulla di male.Così' come non ci vedo nulla di male,pur non condivedendole,nelle opinioni di Cascini e Palamara volte a tutelare la neutralità e l'imparzialità della magistratura.Soprattuto in un contesto quale quello attuale.
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NinoMed ha scritto:io non capirò mai quale sia il problema etico per cui non si dovrebbero accettare incarichi pubblici se si fa parte di determinate categorie.
Non essendoci una legge che li regola, e se ci fosse secondo me dovrebbe regolare tutto e non solo i casi particolari, credo che ci si debba fidare della buona fede di chi accetta l'incarico per il bene dell'ente che lo chiama, ben vengano questi personaggi.

viene messo in aspettativa dal vecchio incarico, e ne assume uno nuovo e diverso dove può fare bene anche grazie alle esperienze e conoscenze avute in passato.
molti nostri parlamentari non lasciano le professioni e fanno "il doppio lavoro", molte volte anche andando a votare in conflitto d'interessi, e ora si scandalizzano per queste nomine.

Totalmente d'accordo :salut

"...e qualcosa rimane
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cozzina1 ha scritto:http://www.newz.it/2011/06/14/il-sindac ... co/101943/

mi pare che la giunta sia pronta......
al solito si passa da un discorso a un altro..... :o.o:

A me sembra che invece si continui a litigare sopratutto nel PDL


Comune, IL PDL SALTA L'incontro


http://217.64.199.224/Upload/15062011_Quot04.pdf


cambiando l'ordine degli addendi (Raffa + Arena) il risultato non cambia..


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Una giunta di alto profilo, a giudicare dai loro curriculum.

Certo, Napoli è guidata da un ex magistrato, che nella giunta assevera un ex militare, altro magistrato (Narducci) ed altri componenti di commissioni prefettizie, oltre ad un medico generico che si occuperà di sport ed un estimatore delle leghe cooperative.
Sono comunque tutti elementi che sono parte del sistema italiano di potere decisionale, per cui sono oltremodo curioso di vederli alla prova Napoli. Perchè penso che De Magistris, con queste scelte, stia tentando di mostrare una via su come si può governare in Italia, partendo da un comune grosso grosso con problemi esasperati.

Non ho una stima personale enorme nei confronti di De Magistris, ma senza alcun avvelenamento gli faccio i migliori in bocca al lupo ed intanto plaudo alle sue scelte coraggiose e competenti. :salut

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Secondo me un'ottima giunta. Non c'è che dire.

Una curiosità:
il PD sarà all'opposizione come il PDL?
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EktorBaboden ha scritto:Secondo me un'ottima giunta. Non c'è che dire.

Una curiosità:
il PD sarà all'opposizione come il PDL?

Spiritosone...
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aquamoon ha scritto:
EktorBaboden ha scritto:Secondo me un'ottima giunta. Non c'è che dire.

Una curiosità:
il PD sarà all'opposizione come il PDL?

Spiritosone...
:mrgreen:
Sembrerò spiritosone :mrgreen:
ma il dubbio è sorto ed ho chiesto le vostre opinioni.

In teoria il PD lo dovrebbe appoggiare.
In pratica?
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Lo appoggerà... l'ha votato e quindi l'appoggerà. Cos'è che ti perplime?
:salut
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NinoMed ha scritto:io non capirò mai quale sia il problema etico per cui non si dovrebbero accettare incarichi pubblici se si fa parte di determinate categorie.

tra i ministri ne abbiamo uno che è diplomato in danza e che ha studiato canto... (e nient'altro)
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non so se è peggio narducci o auricchio ma credo che auricchio dopo la pessima figura con calciopoli sia il mio prescelto....povera napulè !
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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aquamoon ha scritto:Lo appoggerà... l'ha votato e quindi l'appoggerà. Cos'è che ti perplime?
:salut

niente. Prima ho scritto che probabilmente lo appoggerà.

Non dimentichiamoci però degli scontri in campagna elettorale.
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