Cosa succede in città?Da leggere (anche per i FIGHI)

Notizie dal mondo e dalla città: curiosità, fatti, cronaca...

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sugnurisbarri
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di Claudio Cordova

Proprio mentre su Rai1 andava in onda “Il giudice meschino”, la serie girata a Reggio Calabria e tratta dal romanzo di Mimmo Gangemi, a Reggio Calabria (quella vera) andava “in onda” la “meschinità” (quella vera) della città reale. Un’esplosione che distrugge un negozio in pieno centro e un morto ammazzato, già coinvolto in indagini di criminalità organizzata.Eccolo il piatto “servito” a chi già pregustava i commenti del giorno dopo alla fiction targata RAI: “Della nostra città si parla solo di ‘ndrangheta, si mostrano i calabresi come brutti, sporchi e cattivi”.E’ una delle notti più buie per Reggio Calabria. Non perché la città non stia vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia, ma perché i gesti e gli eventi eclatanti, psicologicamente, ci mettono sempre meglio di fronte alla realtà in cui viviamo e ai mali con cui (troppo spesso tacitamente) conviviamo.Due episodi, quelli della notte tra il 3 il 4 marzo, su cui sono già partite le indagini a ritmo serrato e su cui si dovranno ancora chiarire le cause, i motivi e gli eventuali coinvolgimenti della ‘ndrangheta, che, piaccia o no, condiziona ogni singolo respiro della città, sotto il profilo economico, sociale e politico.Partiamo dal secondo evento, quello che ha stroncato la vita del 43enne Franco Fabio Quirino, freddato in un cortile del rione Modena. Quel rione Modena dove hanno egemonia le cosche Borghetto e Zindato: le stesse famiglie del blitz “Alta tensione” in cui Quirino verrà coinvolto nel 2010 e per il quale era ancora alla sbarra (la discussione del procedimento di primo grado è imminente). Sono i Carabinieri a indagare su un delitto che, quindi, potrebbe avere collegamenti con la criminalità organizzata, ma anche dinamiche interne al rione, magari dovute a dispute di natura economica.Il dato certo e inoppugnabile e che a Reggio Calabria si ritorna a sparare e ciò ricorda a tutti quanto sia purtroppo amara e reale – al netto delle semplificazioni e dei luoghi comuni – la visione che la televisione dà della realtà reggina e calabrese.Ma, paradossalmente, l’omicidio Quirino rischia di diventare un grattacapo di minore difficoltà per gli inquirenti rispetto all’esplosione che ha devastato la salumeria-gastronomia “Romeo”, ubicata in via Pietro Foti, traversa del Corso Garibaldi. Un’esplosione – probabilmente causata da un ordigno – nel “salotto buono” della città, pochi minuti prima delle 23, quando ancora in quelle vie transitano persone a piedi e in auto.Non è un dato da sottovalutare, quest’ultimo. effettivamente qualcuno ha voluto colpire la gastronomia, ha scelto precipuamente di farlo in un orario in cui solo un curioso disegno del destino ha visto l’assenza di vittime e feriti.E il grattacapo è ancor più complicato se lo si cala nel contesto, perché, se fosse confermata la probabile natura dolosa dell’esplosione, ci troveremmo di fronte all’ennesimo episodio nel giro di alcuni mesi, di alcune settimane.Episodi che fanno in fretta a diventare “segnali” se vengono messi in fila.Dall’attentato alle pompe funebri Triolo, a pochi metri dagli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, passando per l’incendio del Museo dello Strumento Musicale, nella centrale Pineta Zerbi, fino agli episodi che, nel giro di pochi giorni, hanno interessato l’ex bar Malavenda, prima danneggiato da un’esplosione e poi “avvertito” con un ulteriore ordigno ritrovato, in pieno giorno, dalla Polizia. Proprio nelle settimane che accompagnano il passaggio societario tra la vecchia gestione e i nuovi proprietari. Senza dimenticare, ovviamente, le più o meno piccole e più o meno pubblicizzate intimidazioni che hanno colpito e colpiscono, continuamente le attività commerciali, tanto della periferia, quanto del centro storico.“Cosa succede in città?” si chiedeva, cantando, Vasco Rossi.Succede che la città in questione – Reggio Calabria – è sempre la “solita”, in cui, quasi come se fosse una legge di mercato, le attività commerciali e imprenditoriali devono fare i conti con richieste e avvertimenti e, in casi estremi, soluzioni estreme? Oppure succede che qualcosa stia cambiando? Che, per esempio, la lunga detenzione dei capi storici della ‘ndrangheta cittadina abbia dato il via libera ai “cani sciolti”, più propensi al “boom” che non ai movimenti sotto traccia? Succede, per esempio, che alcuni equilibri criminali, in seno ai vari rioni, siano saltati o, almeno, cambiati e che quindi “il nuovo” debba “segnare il territorio”, un po’ come fanno le bestie?In nome, ovviamente, del classico “tutti devono pagare”.Toccherà agli inquirenti svolgere una “mappa” del pizzo, individuando i referenti territoriali, cui gli esercenti commerciali devono, obbligatoriamente, rivolgersi per far sopravvivere la propria attività commerciale, fornendo alle cosche una fonte di sostentamento economica, ma anche “togliendo il cappello” e riconoscendo una supremazia locale. Non si può, anzi, non si deve, abbandonare la sovranità sui luoghi in nome di equilibri da non spezzare, di “quieto vivere” da salvaguardare.Ambienti investigativi segnalano alcune famiglie (anche di storico blasone) in evidente difficoltà: vuoi per l’età avanzata di alcuni capi storici, vuoi per gli anni di carcere che sono piovuti negli ultimi anni, togliendo per un po’ dalla circolazione le “nuove leve” che però avevano già imparato a farsi conoscere. Non è un caso che – stando alle indiscrezioni – gli informatori delle forze dell’ordine non facciano altro che parlare quasi sempre di alcuni clan. Forse per dare loro il colpo di grazia?L’omicidio Quirino nel rione Modena e l’esplosione della gastronomia “Romeo” a due passi dal Corso Garibaldi. Due eventi così diversi, ma così uniti, oltre che dalla logica di prevaricazione, dalla concreta paura che la criminalità possa ritornare a colpire in maniera eclatante.Per dimostrare di essere viva.“Cosa succede in città?” cantava e si chiedeva Vasco Rossi. Lo stesso, però, si dava anche una risposta: “C’è qualche cosa, qualcosa che non va…”
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....a Reggio le coincidenze non esistono............



ma mi puzza di strano,molto strano l orario della bomba in prossimità del corso.............. :salut :salut :salut :salut
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kurohata
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1) la 'ndrangheta con i soldi del pizzo si pulisce il culo, il pizzo serve come dimostrazione di potere e quindi sottomissione
2) a reggio non comanda la 'ndrangheta, ma la massoneria
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kurohata ha scritto:1) la 'ndrangheta con i soldi del pizzo si pulisce il culo, il pizzo serve come dimostrazione di potere e quindi sottomissione
2) a reggio non comanda la 'ndrangheta, ma la massoneria


ti dirò di piu.....a proporzione di abitanti,reggio è la città dove ci sono piu gruppi "segreti" del resto dell Europa,escluso la 'ndrangheta.......



x quello dico che coincidenze a Reggio è difficile che esistano..........
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LA RIFLESSIONE. Calabria invivibile, chi ha rispetto di se e dei propri figli dovrebbe andarsene

di DOMENICO LUPPINO - Nascere in un determinato luogo significa, tra le altre cose, essere condizionato da una serie di vincoli che, in qualche modo, ti legano a quel posto. Non ultimi, quelli affettivi. Inoltre ci sono dei condizionamenti di tipo patrimoniali (lavoro, “roba“, etc.). Ed ancora, quelli che derivano direttamente dalla mancanza di coraggio per scegliere altri contesti dove vivere. Questi ultimi, forse, sono i peggiori. Il luogo in cui si è nati e vissuti, infatti, anche il peggiore, fornisce una infinità di certezze, di sicurezze, di punti di riferimento, che risultano difficili da abbandonare. Si innesca, quindi, un meccanismo mentale che porta a ritenere un luogo conosciuto, nonostante se ne riconosca la drammaticità, più sicuro di un altro di cui si hanno notizie migliori.

Persino le donne e gli uomini migranti, che sbarcano sulle nostre e su altre coste, forse si sono lasciati alle spalle una pur minima certezza, per andare incontro, in parecchi casi, ad un destino peggiore di quanto non fosse già nel loro posto di origine. Tanto che, per una volta, verrebbe da soffermarsi a riflettere, non su quelli che hanno deciso di andare via, ma sui tantissimi che sono rimasti. Quale delle due scelte è stata migliore?

Ovviamente, non c’è una risposta a questa domanda, non è possibile generalizzare. Ogni caso dovrebbe forse essere trattato singolarmente, ma ciò risulta impossibile. Una cosa è certa, però, chi decide di andare via lo fa sperando di andare incontro ad una vita migliore. Quindi, partendo, ammette che non potrà esserci una condizione peggiore di quella in cui ha vissuto fino a quel momento. Di questa fattispecie, possono essere individuati una infinità di esempi. Dagli emigranti del Sud d’Italia, i nostri emigranti, che per oltre un secolo si spostarono in ogni parte del pianeta, fino ai nuovo migranti, che partendo dai vari Sud del Mondo, cercano di raggiungere il “ricco” e “felice“ Occidente.

Ci sarebbe da discutere molto su quanto questa scelta, per molti, risulti compatibile con le aspettative che si avevano al momento della partenza. Questa considerazione vale oggi, come ai tempi della emigrazione dei nostri nonni. Le sofferenze, infatti, a cui sono sottoposti i popoli migranti, vecchi e nuovi, non sono mitigate dal benessere raggiunto dai loro nipoti. Così come, le pene, dei nuovi erranti, non sono affatto attenuate dalle “attenzioni” che le moderne ed evolute società del benessere, ripongono nei loro confronti. Se ne può trarre, dunque, la conclusione: chi lascia è destinato comunque a patire delle sofferenze, grandi o piccole che siano.

Tuttavia, c’è un aspetto sul quale si potrebbe e si dovrebbe riflettere. Chi decide di abbandonare, di andare via, più o meno implicitamente accetta il dato che egli, e con lui la gran parte della società a cui appartiene, non potrà mai incidere sul contesto in cui vive, a tal punto da sperare di modificarlo in meglio. Ed ancora, di più accetterà questo assunto, se egli si è impegnato, si è reso parte attiva e protagonista di un qualche tentativo di cambiamento della società in cui ha vissuto. Uno sconfitto, insomma.

Ieri sera, mentre in tv, sul primo canale nazionale ed in prima serata, si raccontavano le vicende narrate nel romanzo “Il giudice meschino “ di Mimmo Gangemi. Dove immagini, personaggi e vicende erano verosimilmente riferirete alla realtà della provincia di Reggio Calabria. Nella realtà, quella che stava oltre le stanze in cui molti di noi stavano davanti all’apparecchio televisivo, accadevano negli stessi istanti dei fatti criminali e violenti. Mentre ognuno di noi si compenetrava nella finzione della fiction, nella stessa piccola città di provincia, qual è Reggio Calabria a dispetto del pomposo titolo di Città Metropolitana, un ordigno faceva saltare in aria una attività commerciale nel centro della città e in un rione periferico, un uomo veniva assassinato a colpi d’arma da fuoco.

Ogni altra considerazione e commento risultano inutili, superflui. Chiunque di noi ha rispetto per se stesso e, soprattutto, per i propri figli, dovrebbe lasciare, abbandonare, diventare migrante. Qualunque potrà essere la sofferenza a cui va incontro, compresa quella morale, sarà poca cosa rispetto a vivere di questa realtà.

http://www.zoomsud.it/index.php/cronaca ... rsene.html
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http://www.industria01.it/blog/wp-conte ... iesel1.jpg

la diesel aveva proprio ragione .....
alla fine chi è intelligente non conta
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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È la prima volta da quando sono ritornata a Rc Cioe 10 anni orsono che ho pensato di voler essere altrove x non vedere e soffrire così. La mia terra che muore è un lutto x me. È dolore puro e insanabile.
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buono come te…
Che ho bisogno, di qualcosa di vero
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ENEMY
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Motociclista ha scritto:....Meglio essere ignoranti ma scaltri..
Spesso sono gli ignoranti ad avere le meglio...
Conta la praticità in questo mondo,(tipo bellezza e denaro).
Gli ignoranti probabilmente alla fine staranno su un gradino sociale piu' alto rispetto agli acculturati.
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Il risultato sono i fatti accaduti ieri sera....non aggiungo altro.
Credo che sia inutile prendere e citare, oltretutto non vedo il nesso tra i fatti accaduti, quelle frasi sono verità su come funziona la vita di tutti i giorni, sinceramente non ho capito perchè le hai citate qui,ma vabbè.

Quello che è successo va condannato a priori,non ci sono scusanti, ma purtroppo è l'ennesima dimostrazione di come la cultura e l'istruzione si siano rivelate finora fallimentari per contrastare questi fenomeni.
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Mave
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Mi sono permesso di spostare tutti i post inerenti l'assurdità scritta da pincopallino...
Concentriamoci sul tema piuttosto grave del topic
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Mave ha scritto:Mi sono permesso di spostare tutti i post inerenti l'assurdità scritta da pincopallino...
Concentriamoci sul tema piuttosto grave del topic
Anche se la tempestività non è stata ottimale, era il minimo che a mio avviso si potesse fare.
Piuttosto, e considerando che in epoca non tanto lontana lo stesso utente era già stato additato come uno colpevole di professare una sorta di apologia 'ndranghitista, mi aspetterei che, assieme ai vergognosi post, anche lo stesso venga spostato definitivamente nel cestino.
Anzi, vista la gravità dal lato sociale di quanto si è avuto modo di leggere, credo che sarebbe anche opportuno rendere pubbliche le azioni che intendete intraprendere altrimenti potreste correrete il rischio che qualcuno vi possa indicare come un soggetto passivo che funge da cassa di risonanza della malavita, se non contiguo.
Sarebbe un buon segnale nei confronti dei pochi che leggono e della parte sana della città intera.

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ENEMY ha scritto:
la cultura e l'istruzione si siano rivelate finora fallimentari per contrastare questi fenomeni.
Vedi...tu andresti bannato non solo dal forum ma da questa città per la gravità delle risposta da ignorante che mi hai dato...
non ti rendi conto che stai anche(tu come tuo compare Pinco,Luca,ecc)tifando per ignoranza e conseguentemente illegalità.
Respira prima di scrivere fesserie degne delle peggiori bettole di paese.
E spero che i mod capiscano che gente come te non deve esistere all'interno di un forum serio.
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Regmi ha scritto: Anche se la tempestività non è stata ottimale, era il minimo che a mio avviso si potesse fare.
Piuttosto, e considerando che in epoca non tanto lontana lo stesso utente era già stato additato come uno colpevole di professare una sorta di apologia 'ndranghitista, mi aspetterei che, assieme ai vergognosi post, anche lo stesso venga spostato definitivamente nel cestino.
Anzi, vista la gravità dal lato sociale di quanto si è avuto modo di leggere, credo che sarebbe anche opportuno rendere pubbliche le azioni che intendete intraprendere altrimenti potreste correrete il rischio che qualcuno vi possa indicare come un soggetto passivo che funge da cassa di risonanza della malavita, se non contiguo.
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kurohata ha scritto:1) la 'ndrangheta con i soldi del pizzo si pulisce il culo, il pizzo serve come dimostrazione di potere e quindi sottomissione
2) a reggio non comanda la 'ndrangheta, ma la massoneria
E nella massoneria chi c'è?
Te lo chiedo perché gli atti giudiziari affermano che sia dentro la stessa
da dopo la prima guerra di mafia (anni 70 del secolo scorso).
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Motociclista ha scritto:
Regmi ha scritto: Anche se la tempestività non è stata ottimale, era il minimo che a mio avviso si potesse fare.
Piuttosto, e considerando che in epoca non tanto lontana lo stesso utente era già stato additato come uno colpevole di professare una sorta di apologia 'ndranghitista, mi aspetterei che, assieme ai vergognosi post, anche lo stesso venga spostato definitivamente nel cestino.
Anzi, vista la gravità dal lato sociale di quanto si è avuto modo di leggere, credo che sarebbe anche opportuno rendere pubbliche le azioni che intendete intraprendere altrimenti potreste correrete il rischio che qualcuno vi possa indicare come un soggetto passivo che funge da cassa di risonanza della malavita, se non contiguo.
Sarebbe un buon segnale nei confronti dei pochi che leggono e della parte sana della città intera.

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Ho perso la speranza di vedere il forum ripulito da certi elementi nefasti....mi rincuora però che diversi di voi la pensino come me...
Aspettiamo se quanto prima proposto verrà accolto.
Costituirebbe un valido, e per quanto mi riguarda decisivo, motivo per riacquistarne un pochetto.
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Mave ha scritto:Mi sono permesso di spostare tutti i post inerenti l'assurdità scritta da pincopallino...
Concentriamoci sul tema piuttosto grave del topic
Ti ringrazio per l'intervento. Purtroppo lo avevo quotato nel tentativo di segnalare l'utente, visto che non so come si faccia. Grazie ancora per l'intervento.

Per tornare al tema, condivido pienamente questa riflessione (http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99) di Falcomatà (vi prego, andate oltre il colore politico), e fa quasi al caso nostro: "Non ci si meraviglia più per l’ennesima bomba scagliata contro un’attività commerciale cittadina ma per l'orario in cui scoppia."
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Regmi ha scritto:
Motociclista ha scritto: :salut :thumleft



Ho perso la speranza di vedere il forum ripulito da certi elementi nefasti....mi rincuora però che diversi di voi la pensino come me...
Aspettiamo se quanto prima proposto verrà accolto.
Costituirebbe un valido, e per quanto mi riguarda decisivo, motivo per riacquistarne un pochetto.
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Io non riesco a capire cosa aspettino i moderatori a mandar via gente che offende quotidianamente l'intelligenza altrui.

Ma ci si rende conto di quello che si scrive?!?!? Vengono a parlarci di stili di vita, ci dicono che la gente vuole la testa svuotata, non sentir parlare di problemi: ed ecco che il problema diventa la cultura, la magistratura, le forze dell'ordine, l'onestà, l'orario a cui esplode una bomba piuttosto che la bomba stessa. E ci si meraviglia se Reggio è ridotta così? Coscienza civile e civica pari a zero!

Credo che il forum abbia raggiunto il fondo e si stia scavando. A cosa aspettate a chiudere il tutto anzichè cancellare post ad muzzum (vedi topic "E' un loro diritto")? VERGOGNATEVI! Per un contatto in più tollerate tutto questo!
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lo dico con molto rammarico......ma REGGIO ha bisogno di una rivolta..................
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UnVeroTifoso ha scritto:
Io non riesco a capire cosa aspettino i moderatori a mandar via gente che offende quotidianamente l'intelligenza altrui.

Ma ci si rende conto di quello che si scrive?!?!? Vengono a parlarci di stili di vita, ci dicono che la gente vuole la testa svuotata, non sentir parlare di problemi: ed ecco che il problema diventa la cultura, la magistratura, le forze dell'ordine, l'onestà, l'orario a cui esplode una bomba piuttosto che la bomba stessa. E ci si meraviglia se Reggio è ridotta così? Coscienza civile e civica pari a zero!

Credo che il forum abbia raggiunto il fondo e si stia scavando. A cosa aspettate a chiudere il tutto anzichè cancellare post ad muzzum (vedi topic "E' un loro diritto")? VERGOGNATEVI! Per un contatto in più tollerate tutto questo!
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REGGIOVUNQUE ha scritto:lo dico con molto rammarico......ma REGGIO ha bisogno di una rivolta..................
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