Infatti! ...e tanto per continuare nel solco tracciato.onlyamaranto ha scritto:Concordo su tutto, in particolare questa frase credo sia il nocciolo della questione; abbiamo passato troppi anni a fare melina, a urlare e strepitare ai quattro venti senza alcun costrutto se non quello di fare solo aria senza fatti concreti e quello di rendere Berlusconi sempre più forte;Regmi ha scritto:...E tra chi gioca e sbaglia e chi fa melina, credo sia più apprezzabile il primo.
adesso finalmente si gioca, ci si rende parte attiva, si decide finalmente che è venuto il momento di cambiare la legge elettorale e lo si fa prendendo atto che l'uomo più potente del centrodestra continua ad essere Berlusconi.
E' stato condannato e interdetto, certo, ma fino a quando non saranno gli elettori della sua parte politica a decidere che non si sentono più rappresentati da lui, è giusto e ovvio (a mio parere) che Renzi ne prenda atto e decida che è con lui che bisogna concordare di cambiare le regole.
Se si dovesse partire dall’assunto che la politica è l’arte della mediazione e che le riforme (quella elettorale è solo il primo passo di un progetto più ampio che modifica le regole del gioco di tutti) ne costituiscono il tema principe, non può non desumersi che le stesse non possono essere realizzate a colpi di maggioranza ma attraverso la ricerca del più ampio consenso possibile, se vogliamo (e anche non) Renzi non ha fatto accordi con la persona Iddu, ma bensì con chi ancora rappresenta circa 8-10 milioni di noi Italiani.
Se poi gli stessi preferiscono essere rappresentati da, oltre che puttaniere conclamato e già condannato in primo grado per prostituzione minorile, uno stranoto e ormai certificato delinquente, non mi pare che se ci sia da prendere a “luparate” qualcuno quello sia esattamente lui.
E se si volesse considerare che finanche l’uomo che da più parti viene considerato come il più grande rivoluzionario contemporaneo (Papa Francesco per intenderci meglio) ha più volte accennato che la ricerca del compromesso è il solo antidoto al fanatismo, all'integralismo e all'assolutismo, non si può non arrivare alla conclusione che tutta questa querelle sia oltremodo buffa.
Buffa in quanto credo che l’antidoto migliore al radicalismo sia costituito dalla ricerca della mediazione, del compromesso.