Proposta "nuova" Legge elettorale

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NinoMed
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ROMA - Matteo Renzi presenterà oggi la sua proposta di riforma elettorale alla Direzione del Pd. Un appuntamento che si annuncia particolarmente delicato per il segeretario democratico dopo che l'intesa sul modello spagnolo raggiunta in seguito all'incontro con Silvio Berlusconi ha scatenato una durissima reazione interna al partito.

Alla fine il testo che il segretario presenterà in direzione, così come anticipato questa mattina da Repubblica.it, sembra prevedere un ricorso al doppio turno nel caso nessun partito riesca ad ottenere quel 35% di consensi, garanzia, in virtù del premio di maggioranza, di maggioranza assoluta. Restano le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell'8% per le forze che si presentano da sole.

Con la "clausola" del ballottaggio si punta a evitare quello che è accaduto a febbraio scorso, ossia il ripetersi dell'obbligo di ricorrere alle larghe intese. Un anno fa - con questo sistema - Bersani e Berlusconi si sarebbero sfidati in un secondo turno di coalizione per assegnare i seggi mancanti al raggiumento della maggioranza.

"Invito gli esperti di legge elettorale a leggere le carte prima di commentare. Alle 16. E rispondo anche alle critiche sull'incontro di sabato", ha twittato Renzi in mattinata.


Per quanto riguardfa la scelta dei parlamentari, tema su cui stanno salendo le pressioni dell'area Cuperlo ma anche degli alfaniani, Renzi annuncerà oggi in direzione le primarie per la scelta dei candidati. Sul piede di guerra in particolare i bersaniani, che hanno già ventilato l'idea di un referendum tra gli iscritti per bloccare la soluzione partorita dall'accordo con Forza Italia. Al centro delle contestazioni le liste bloccate, che sembrano destinate a restare un caposaldo della bozza discussa da Berlusconi e Renzi, e quello che più in generale viene definito "un restyling del Porcellum piuttosto che la nuova legge che abbiamo sempre voluto". E i cuperliani annunciano che in direzione presenteranno un documento che ne proporrà una correzione.

Ma ci sono anche segnali di 'ricompattamento' delle linee Pd. Il capogruppo alla Camera (e bersaniano) Roberto Speranza ha così commentato la nuova proposta del segretario: "Il doppio turno sarebbe un importantissimo passo avanti. Sarebbe la risposta migliore alla sfida della governabilità. A questo abbiamo lavorato sin dal primo giorno della legislatura". Altre fonti precisano poi che l'accordo interno al partito sul doppio turno in caso di risultato inferiore al 35% è ormai stati raggiunto. Resta però il nodo delle liste bloccate, sui cui i "cuperliani" sono intenzionati a dare battaglia, presentando un documento in direzione affinché questo punto sparisca dalla proposta. Opposizione che il segretario spera di annullare garantendo primarie per la scelta dei candidati alle politiche.

Ma oltre che i "ribelli" che fanno capo a Cuperlo e Fassina, Renzi dovrà trattare anche con Angelino Alfano, che insieme agli altri partiti più piccoli inisiste affinché la legge elettorale preveda comunque le preferenze. "Credo che ieri fra Renzi e Alfano ci siano state molteplici comunicazioni, che non vuol dire che ci sia già una intesa, oggi bisognerà chiarire la questione delle preferenze, della soglia di sbarramento, del premio di maggioranza", ha spiegato stamane Fabrizio Cicchitto (Ncd) alla 'Telefonata' di Belpietro su Canale 5. Probabile anche un incontro questa mattina, prima dell'inizio della direzione del Pd, tra il segretario democratico e il vicepremier.

Prima di incontrare Renzi al Viminale, la sua posizione Alfano l'ha comunque anticipata ai microfoni di "Mix 24", su Radio 24. "Secondo me - ha detto - ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Quanti ministri cambiare, aggiunge, "lo stabilirà il Presidente del Consiglio, con le forze che lo sostengono, con il Segretario del suo partito, ed in primo luogo con il Presidente della Repubblica".

L'ultima versione della proposta di Renzi sembra comunque piacere al ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, anche lui del Ncd. "La previsione del doppio turno di coalizione assicurerebbe veramente governabilità e democraticità, farebbe sì che il premio di maggioranza non sia abnorme e incongruente con la sentenza della Consulta, e impedirebbe che dopo i tanti proclami di questi giorni si riduca tutto a una mera riedizione del Porcellum sotto mentite spoglie", afferma.

Sull'argomento interviene anche Scelta Civica. Il doppio turno, dice il presidente dei deputati di Scelta civica Andrea Romano, è una buona base di discussione "ma la soglia del 35% è troppo bassa, noi chiediamo che arrivi al 40%".

Perplessità arrivano invece da Sel. "Se fossero confermate le notizie che trapelano sulla proposta che oggi Matteo Renzi presenterà alla direzione del Pd saremmo molto preoccupati", anticipa Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà. "In primo luogo - afferma - si ripropone il tema delle liste bloccate, seppure corte, che impedirebbe agli elettori una scelta, tant'è che noi abbiamo sempre sostenuto la legge Mattarella che consente l'elezione diretta del candidato nei collegi uninominali. In secondo luogo siamo decisamente contrari a un premio fisso, che scatterebbe o con il superamento della soglia del 35% o con l'attribuzione tramite ballottaggio, poiché si potrebbe determinare una maggioranza addirittura superiore a quella del 55% dei seggi prevista dal Porcellum". "Poi - osserva ancora Migliore - ci sono le soglie di sbarramento che paiono fatte allo scopo di alimentare le menzogne di Berlusconi sulle responsabilità dei partiti più piccoli, dimenticando quelle gigantesche dei partiti grandi come il suo. Come si fa a imporre una soglia dell'8% a chi sta fuori dalla coalizione e che quindi non sarà parte dell'alleanza di governo? Non esiste una soglia tanto alta in nessun paese europeo e bisogna andare in Turchia per trovarne una simile, ma almeno in Turchia non c'è il premio...".

Ancora più duro l'attacco che arriva dal M5S. Beppe Grillo definisce la bozza di riforma legge elettorale Renzi-Berlusconi il '''Pregiudicatellum' e scrive sul suo blog che l'accordo "prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza".


http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... ref=HREA-1
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NinoMed
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Concordo con le critiche, non mi piace.

e secondo me l'accordo con il nemico è segno di vecchia politica.

:read:
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onlyamaranto
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Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova.
Un capolavoro di finezza politica e di pragmatismo, e cioè:
legittimare il nemico per poi batterlo, invece di fare parole inutili ("smacchieremo il giaguaro" e cazzate simili) e poi prenderla in quel posto.

Sulla legge elettorale per ora non dico niente, non conosco bene la proposta.

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thorndykeRC
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onlyamaranto ha scritto:Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova
io sono dell'idea che i condannati dovrebbero stare in galera invece di dettare legge...
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Mave
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onlyamaranto ha scritto:Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova.
Un capolavoro di finezza politica e di pragmatismo, e cioè:
legittimare il nemico per poi batterlo, invece di fare parole inutili ("smacchieremo il giaguaro" e cazzate simili) e poi prenderla in quel posto.

Sulla legge elettorale per ora non dico niente, non conosco bene la proposta.
anche il fatto stesso che è stato Silvio a dover andare nella sede del PD è un "fatto" importante secondo me...mai e poi mai avremmo immaginato una cosa simile anni fa
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onlyamaranto
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thorndykeRC ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova
io sono dell'idea che i condannati dovrebbero stare in galera invece di dettare legge...
Con i se e con i ma e anche con i forse non si fa politica, Berlusconi non è in galera e non ci andrà, quindi inutile esprimere desideri che non si potranno concretizzare;
la realtà dice che molto probabilmente Berlusconi è ancora il principale esponente del centrodestra, quindi Renzi non ha fatto altro che prenderne atto invece di strepitare al vento come hanno fatto molti suoi predecessori e poi cadere col culo per terra come dopo svegliati da un incubo...
Io resto convinto che la strada seguita da Renzi è quella giusta, non demonizza l'avversario ma lo stana e lo costringe a giocare. E poi, si spera (ma io ne sono convinto), lo batte.

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onlyamaranto ha scritto:
thorndykeRC ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova
io sono dell'idea che i condannati dovrebbero stare in galera invece di dettare legge...
Con i se e con i ma e anche con i forse non si fa politica, Berlusconi non è in galera e non ci andrà, quindi inutile esprimere desideri che non si potranno concretizzare;
la realtà dice che molto probabilmente Berlusconi è ancora il principale esponente del centrodestra, quindi Renzi non ha fatto altro che prenderne atto invece di strepitare al vento come hanno fatto molti suoi predecessori e poi cadere col culo per terra come dopo svegliati da un incubo...
Io resto convinto che la strada seguita da Renzi è quella giusta, non demonizza l'avversario ma lo stana e lo costringe a giocare. E poi, si spera (ma io ne sono convinto), lo batte.

la strada potrebbe essere giusta, è sbagliata quando per accontentarlo inserisci nella legge cose imposte da lui e che fino ad ieri dicevi che non sarebbero più successe.

riproporre di nominare i candidati, anche se in piccole liste è pur sempre, secondo me, un voto negato agli elettori.
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pab397
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onlyamaranto ha scritto:
thorndykeRC ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Secondo me Renzi ha fatto con l'incontro con Berlusconi, un'operazione intelligentissima e finalmente nuova
io sono dell'idea che i condannati dovrebbero stare in galera invece di dettare legge...
Con i se e con i ma e anche con i forse non si fa politica, Berlusconi non è in galera e non ci andrà, quindi inutile esprimere desideri che non si potranno concretizzare;
la realtà dice che molto probabilmente Berlusconi è ancora il principale esponente del centrodestra, quindi Renzi non ha fatto altro che prenderne atto invece di strepitare al vento come hanno fatto molti suoi predecessori e poi cadere col culo per terra come dopo svegliati da un incubo...
Io resto convinto che la strada seguita da Renzi è quella giusta, non demonizza l'avversario ma lo stana e lo costringe a giocare. E poi, si spera (ma io ne sono convinto), lo batte.
Non sono d'accordo, only.
Berlusconi è un condannato in via definitiva.
Trattare con lui significa legittimarlo e riconoscergli diritti che non ha, a prescindere da chi gli sbava ancora appresso.
E stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni di Renzi dopo l'incontro. Profonda sintonia!?!?!? Con Berlusconi? :oo:
Ma non sono sorpreso. Renzi non mi è mai piaciuto. Per me, è un parolaio, dotato solo di una brillante parlantina, ma falso come una moneta da 3 euro e narcisista da far schifo.
La proposta di legge elettorale non l'ho ancora letta attentamente.
Purtroppo la necessità di avere maggioranze stabili richiede sistemi comunque imperfetti e antidemocratici.
Non mi illudo che il duo delle meraviglie abbia tirato fuori una soluzione che faccia fare un salto di qualità significativo.
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
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_naka
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quindi liste bloccate ??? continuiamo a non poter scegliere chi mandare in parlamento ??? Comincia a prendere per i fondelli tutti anche renzi...bene.
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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pellarorc
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non mi piace.

Le liste bloccate sono il risultato dell'incontro con Berlusconi.

Io voglio scrivere il nome di chi voglio mandare a Roma!!!!
Se nn lo conosco metto il segno sul partito ed allora il voto andrà al primo in lista ma altrimenti il voto lo prende chi ho votato!
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onlyamaranto
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pab397 ha scritto:Non sono d'accordo, only.
Berlusconi è un condannato in via definitiva.
Trattare con lui significa legittimarlo e riconoscergli diritti che non ha, a prescindere da chi gli sbava ancora appresso.
E stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni di Renzi dopo l'incontro. Profonda sintonia!?!?!? Con Berlusconi? :oo:
Ma non sono sorpreso. Renzi non mi è mai piaciuto. Per me, è un parolaio, dotato solo di una brillante parlantina, ma falso come una moneta da 3 euro e narcisista da far schifo.
La proposta di legge elettorale non l'ho ancora letta attentamente.
Purtroppo la necessità di avere maggioranze stabili richiede sistemi comunque imperfetti e antidemocratici.
Non mi illudo che il duo delle meraviglie abbia tirato fuori una soluzione che faccia fare un salto di qualità significativo.
Capisco i tuoi dubbi caro pab;
su Berlusconi: un delinquente e uno che non ha risolto un problema che sia uno nei suoi anni di governo, giusto per essere chiari; però, è anche vero che le riforme che riguardano le regole del gioco, si fanno tutti insieme, possibilmente trovando un accordo che accontenti tutti, almeno così la penso io.
Su Renzi: sono di due cuori, da un lato mi sta istintivamente antipatico, dall'altro trovo, analizzando ciò che dice e che fa, che è veramente una ventata di novità nella politica italiana specie a sinistra, dove abbondava una specie umana fatta di spocchia e di aria di superiorità che ci ha portati al disastro.
Sulle preferenze nella legge elettorale: da un lato razionalmente è giusto che un elettore scelga chi vuole votare, dall'altro è anche vero che la preferenza scatena una marea montante di clientelismo e di corsa non sempre con mezzi leciti per accaparrarsi i voti, specie qui al sud, e lo sappiamo tutti.

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Regmi
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NinoMed ha scritto:
la strada potrebbe essere giusta, è sbagliata quando per accontentarlo inserisci nella legge cose imposte da lui e che fino ad ieri dicevi che non sarebbero più successe.

riproporre di nominare i candidati, anche se in piccole liste è pur sempre, secondo me, un voto negato agli elettori.
Piuttosto che giusta o sbagliata io la definirei obbligata.
Obbligata dal cronico rifiuto del Grillo (ancor prima di accennare a un faccia a faccia gli ha sbattuto violentemente la porta) che preferisce far politica vergando gli indirizzi politici sul suo blog, attraverso le scampagnate sui tetti di Montecitorio, continuando a mandare a quel paese il mondo intero piuttosto che sentire la rete o lanciare una consultazione online per febbraio... quando la legge dovrebbe già essere in Parlamento.

I tre moschettieri momentaneamente finti separati in casa, Alfano, Lupi, Formigoni e le loro sparute truppe, appena il delinquente accenna loro un fischio tornano a casa scodinzolando come e meglio di Dudù.
Monti è praticamente scomparso e quel poco rimasto conta come il due di picche quando la briscola è spade.
Di Casini, e pure Vendola, meglio tralasciare; sostanzialmente le loro preoccupazioni derivano dalla soglia di sbarramento che se giudicata troppo alta li porterebbe all’estinzione... e stop.

Quindi, oggi, o li fai con Iddu o non li fai con nessuno; ergo, fin dalla loro nascita sono “deviazioni” politiche insite nei partiti/movimenti personali o, peggio ancora, padronali, con cui la realtà deve confrontarsi e farne conto.
Morale:
piaccia o non piaccia, qualsiasi dialogo che vede coinvolte queste forze non può che passare attraverso il consenso che i loro padroni godono.


Con queste premesse, naturalmente, c’è da mettere in conto che le probabilità che venga realizzato qualcosa di imperfetto crescono in modo proporzionale al senso di responsabilità e affidabilità della controparte. D’altronde l’alternativa a questa accelerazione è solo il continuare a fare melina, a stare fermi nel pantano.
...E tra chi gioca e sbaglia e chi fa melina, credo sia più apprezzabile il primo.
I risultati, se ci saranno, li vedremo.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:...E tra chi gioca e sbaglia e chi fa melina, credo sia più apprezzabile il primo.
Concordo su tutto, in particolare questa frase credo sia il nocciolo della questione; abbiamo passato troppi anni a fare melina, a urlare e strepitare ai quattro venti senza alcun costrutto se non quello di fare solo aria senza fatti concreti e quello di rendere Berlusconi sempre più forte;
adesso finalmente si gioca, ci si rende parte attiva, si decide finalmente che è venuto il momento di cambiare la legge elettorale e lo si fa prendendo atto che l'uomo più potente del centrodestra continua ad essere Berlusconi.
E' stato condannato e interdetto, certo, ma fino a quando non saranno gli elettori della sua parte politica a decidere che non si sentono più rappresentati da lui, è giusto e ovvio (a mio parere) che Renzi ne prenda atto e decida che è con lui che bisogna concordare di cambiare le regole.

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Dico solo una cosa, e la dico seriamente: non voterò MAI PIU' in una tornata elettorale in cui non possa esprimere una preferenza, si voti per l'Europa o per il condominio...
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"Mister te sarà ti, muso de mona. Mi son el signor Nereo Rocco"
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Falko
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Invece Oronzo, anche pensandola come te, io credo che si debba votare, qualunque partito non sia li da più di 2 o 3 anni ma si deve votare, non fargli raggiungere il quorum, chiunque per ora è migliore di loro...

si deve dare una scossa per eliminare d'un botto tutte ste centinaia di scaldapoltrone che invece di fare una legge elettorale come il popolo vuole, pensano ad edulcorarla per farla bocciare tra 8 anni da un'altra corte costituzionale, ma intanto rientrano comunque loro in parlamento....

votare i partitini dello 0,1, che diventi il 10, il 20 etc... saranno incompetenti, ma i competenti abbiamo visto dove ci hanno portato
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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Concordo pienamente con oronzo, voglio scegliere io chi votare. Ma d'altronde da questa gente non mi aspetto nulla di buono, ha fatto bene cuperlo.

Legge elettorale, i costituzionalisti contro l’Italicum: “Chiamatelo Pastrocchium”
Giovanni Sartori, che già battezzò il "Porcellum", boccia il sistema elettorale dei leader di Pd e Forza Italia. "Trasforma minoranza in maggioranza". De Siervo: "Preferenze non sarebbero un problema"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 gennaio 2014
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Scheda elettorale

Più informazioni su: Italicum, Legge Elettorale, Matteo Renzi, PD, Riforma Elettorale, SEL.

Non ci sono solo la sinistra del Pd, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, Sel e gli altri piccoli a protestare e a giurare battaglia in Parlamento per modificare l’Italicum prodotto dell’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi e approvato anche dalla direzione nazionale del Pd. Ci sono molti costituzionalisti, da Giovanni Sartori a Michele Ainis passando per i presidenti emeriti della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, Ugo De Siervo e Antonio Baldassarre. Orientamenti diversi, linguaggi diversi, ma tutti hanno un notevole numero di dubbi su diversi aspetti del sistema elettorale proposto dal segretario del Pd. Il padre dei nomi Mattarellum e Porcellum, Sartori, ha un’etichetta anche per il cosiddetto Italicum: “Lo chiamerei Pastrocchium” spiega a Agorà, su Rai Tre.

Il ragionamento di Sartori, intervistato dal Messaggero, parte da un punto: “Trasforma la minoranza in una maggioranza: si ripete, seppur in maniera più blanda lo concedo, la truffa di prima. Un meccanismo demenziale, come diceva il mio amico Giovanni Spadolini“. Il riferimento è alla soglia per accedere al premio di maggioranza: se una coalizione arriva al 35% si prende il 53 per cento dei seggi, altrimenti si va al ballottaggio. In controluce è evidente che si vede il sorriso del Cavaliere: sembra una regola scritta da lui stesso. E d’altra parte Roberto D’Alimonte, il “tecnico” scelto da Renzi per elaborare una proposta e che in questi giorni ha lavorato con Denis Verdini per realizzare l’opzione finale, sul Sole 24 Ore scrive apertamente: “Fino all’ultimo non era previsto che ci fosse un doppio turno. Berlusconi lo ha accettato perché la soglia per far scattare il premio è bassa. Con il 35% il centrodestra ha la possibilità di vincere le elezioni in un turno solo senza quindi dover rischiare una sconfitta al ballottaggio per via della pigrizia dei suoi elettori”.

Sartori: “Pasticcio su pasticcio su pasticcio”
In definitiva, dice Sartori, è “un pasticcio su un pasticcio su un pasticcio: la riforma disegnata da Renzi e Berlusconi la chiamerei Pastrocchium. E’ tutta sbagliata. E’ una legge elettorale assurda, controproducente e che non rimedia a nessun problema, ma probabilmente aggrava quelli che già ci sono”.

In un paio di casi i costituzionalisti parlano di “aggiramento” dei precetti della sentenza della Consulta. Uno è Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte, sentito dall’AdnKronos: “Formalmente rispetta la Consulta, ma se si guarda allo spirito della sentenza della Corte potrebbe tradirlo, o essere un aggiramento”. La questione controversa, anche per Baldassarre, è la soglia del 35% per accedere al premio di maggioranza. “La Consulta – spiega – ha messo la questione sotto il profilo della ragionevolezza, che è abbastanza elastico, ma il 35% è una percentuale un po’ bassa, perché in sostanza segnala una distanza dalla maggioranza di circa 15 punti, che sono tanti. Personalmente sarei dell’avviso di fissarlo intorno al 45%”. Esiste poi, per Baldassarre, “il rischio che crei situazione di non totale governabilità.

Ainis: “Sarà difficile illudere la Consulte oltre che gli italiani”
Michele Ainis sul Corriere della Sera da una parte approva il doppio turno e una soglia di sbarramento altina (5%) per l’ingresso in Parlamento. Ma dall’altra sottolinea che il premio previsto dalla bozza Renzi parte dal 18%: “Mica poco – scrive il costituzionalista – fanno quattro volte i seggi della Lega, recati in dono a chi vince la lotteria delle elezioni. Crepi l’avarizia, ma in questo caso rischia di crepare pure la giustizia”. E poi c’è l’aspetto controverso della rappresentanza e dello strumento delle preferenze. “La Consulta ha acceso il verde del semaforo quando i bloccati (i nomi nei listini, ndr) siano pochi, rendendosi così riconoscibili davanti agli elettori. Quanto pochi? Secondo la scuola pitagorica il numero perfetto è 3; qui invece sono quasi il doppio. Un po’ troppi per fissarne a mente i connotati” rileva Ainis. L’ultimo punto è quella che chiama la “frontiera impercettibile, dove la quantità diventa qualità. Vale per il premio di maggioranza, perché il 40% dei consensi sarebbe di gran lunga più accettabile rispetto al 35%. E vale per le liste bloccate, che si sbloccherebbero aumentando i 120 collegi elettorali. In caso contrario, il prestigiatore rischia di trasformarsi in un illusionista. Ma gli sarà difficile illudere di nuovo la Consulta, oltre che gli italiani”.

De Siervo: “Le preferenze? In collegi così piccoli nessun rischio”
Anche per il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, intervistato dalla Stampa, c’è una soglia troppo bassa (35%) per un premio troppo elevato (18-20%). In più non risolve niente sulla governabilità: “Si fa riferimento ad agglomerati di liste. C’è una solidarietà politica forte tra questi gruppi di liste oppure sono solo un’aggregazione per lucrare il premio? Se fosse così non garantirebbero l’obiettivo della governabilità”. Un altro presidente emerito della Consulta Ugo De Siervo parla di soglia troppo bassa per accedere al premio: “Sarà accettato politicamente dai partiti battuti ma che hanno quantitativamente conquistato magari più del 60% che il primo partito disponga della maggioranza assoluta alla Camera?” dichiara a Repubblica. E sulle preferenze lascia la porta spalancata: “Secondo la Corte se ne potrebbe fare a meno, ma forse dare una preferenza in collegi piccoli non espone il sistema politico ai rischi che spesso vengono rappresentati, tipo gruppi di pressione o grossi mezzi finanziari per la ricerca delle preferenze. Tutto questo, in un piccolo collegio, non dovrebbe verificarsi”. E le primarie non possono essere la soluzione: “Forse qualcosa di analogo andrebbe garantito anche agli elettori che non votano per il Pd”.
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Falko ha scritto:si debba votare, qualunque partito non sia li da più di 2 o 3 anni ma si deve votare, non fargli raggiungere il quorum, chiunque per ora è migliore di loro...
si deve dare una scossa per eliminare d'un botto tutte ste centinaia di scaldapoltrone che invece di fare una legge elettorale come il popolo vuole
Sicuro che il nuovo sia meglio? i grillini ci sono da poco ma non hanno fatto nulla di concreto per cambiare la legge elettorale, anzi spingono per rivotare con la legge attuale sperando di avere più voti :-/
Se avessero avuto più scaltrezza e voglia di mettersi in gioco probabilmente adesso la legge elettorale sarebbe stata negoziata con loro invece che con un condannato.
Ma al momento servono a tenere congelati i voti di molte persone che li hanno votati...
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Il problema del m5s è che non hanno idea di quale legge elettorale vogliano:prima si volevano tenere il porcellum,poi sono passati a chiedere il mattarellum,e ora vogliono il proporzionale(cosa che io auspico).Quindi sotto questo punto di vista trattare con chi ha le idee poco chiare o confuse,è poco consigliabile.Ma ciò non giustifica scendere a compromessi con uno come Berlusconi.Anche perchè questa è una legge che neanche un ottimo sarto sarebbe riuscito a cucire su misura di Berlusconi.
Liste bloccate(continuerà la logica del partito padronale),basterà prendere il 35%(percentuale che berlusconi può possibilmente ottenere alle prossime elezioni) per avere un premio di maggioranza enorme,per non parlare del fatto che è passata dal 4 al 5% la soglia di sbarramento alla camera,con l'intenzione evidente di eliminare ogni forma di pluralismo.Neanche la legge Acerbo era così schifosa.D'altronde quando ti metti a cucinare con uno come Berlusconi la pietanza non può che essere pessima.
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Falko ha scritto:Invece Oronzo, anche pensandola come te, io credo che si debba votare, qualunque partito non sia li da più di 2 o 3 anni ma si deve votare, non fargli raggiungere il quorum, chiunque per ora è migliore di loro...

si deve dare una scossa per eliminare d'un botto tutte ste centinaia di scaldapoltrone che invece di fare una legge elettorale come il popolo vuole, pensano ad edulcorarla per farla bocciare tra 8 anni da un'altra corte costituzionale, ma intanto rientrano comunque loro in parlamento....

votare i partitini dello 0,1, che diventi il 10, il 20 etc... saranno incompetenti, ma i competenti abbiamo visto dove ci hanno portato
E' quello che penso io.Se i partitini non li voterà nessuno continueranno a rimanere sempre tali.Io alle prossime elezioni Azione Civile,e se non si presenteranno,vada per il PCl.
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_naka
Ehi cosa bella!
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Iscritto il: 11/05/2011, 15:01

anch'io sono incavolato coi grillini...... incredibile come non siano stati chiari sulla legge elettorale, hanno perso un sacco di tempo e un sacco di occasioni........quale cavolo vogliono??? perchè non sedersi con renzi e dirgli che la sua era una schifezza?????a volte proprio non li capisco..... si rischia di riconsegnare il paese a berlusconi(considerando un alleanza possibile con ncd,lega, fratelli d'italia e forse anche casini):...
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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