se non cambia nulla ......

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goodfellow

Guarda che i soldi "trovati" verranno "trovati" rovistando nelle casse del popolo.

Vuoi che qualche centesimo ossidato non lo si trovi?

Il fatto preoccupante, drammatico, è che per ossidarsi un centesimo necessita di ossigeno, come gli esseri viventi.
Luca29
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goodfellow ha scritto:Guarda che i soldi "trovati" verranno "trovati" rovistando nelle casse del popolo.
Oohhh, ecco, appunto, goodfellow, finalmente ci troviamo d'accordo: i soldi verranno trovati !!!
Se poi li trovano (come al solito) nelle casse del popolo o negli evasori la sostanza cambia poco in quanto in Italia ancora si riescono comunque a trovare soldi per ogni cosa .......... in Grecia invece no!
In Grecia invece, caro goodfellow, se vai a mettere le mani nelle tasche del popolo greco soldi non ne tiri fuori ............ è questa, concorderai con me, è una differenza abissale come abissale è la differenza fra il giorno e la notte.
Ciao
goodfellow

Luca29 ha scritto:
goodfellow ha scritto:Guarda che i soldi "trovati" verranno "trovati" rovistando nelle casse del popolo.
Oohhh, ecco, appunto, goodfellow, finalmente ci troviamo d'accordo: i soldi verranno trovati !!!
Se poi li trovano (come al solito) nelle casse del popolo o negli evasori la sostanza cambia poco in quanto in Italia ancora si riescono comunque a trovare soldi per ogni cosa .......... in Grecia invece no!
In Grecia invece, caro goodfellow, se vai a mettere le mani nelle tasche del popolo greco soldi non ne tiri fuori ............ è questa, concorderai con me, è una differenza abissale come abissale è la differenza fra il giorno e la notte.
Ciao
Eh no, non ci troviamo d'accordo per il semplice fatto che i soldi che verranno trovati andranno a portare via il niente a chi non ha niente.

Chi non ha soldi non ne ha, chi ne ha solo per la sopravvivenza se si vede togliere anche il poco che ha, chi ne ha è chi te li porta via.

La classica goccia e il classico vaso.
Luca29
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Ok Good ............ ma questo io già l'ho ripetuto più volte ........ i nostri onorevoli hanno già deciso di sacrificare una parte di italiani per il benessere della maggioranza (tipo come quando siamo stati in guerra: si mandavano a combattere e a morire alcuni per la salvezza, l'incolumità ed il benessere della maggioranza)!!!
.......... in Italia è sempre stato così, a pagarne le spese sono sempre stati (e sempre lo saranno) i poveracci e gli ultimi (vedasi Comune di Reggio Calabria).
Ciò però non toglie che l'Italia nel male e nel bene riesce ancora a trovare soldi la Grecia no, per cui non abbiamo intrapreso nessun bivio che ci porterà a fare la fine dei greci (anche se alcuni di milioni di italiani secondo me faranno una fine ancora peggiore ...............).
Mi segui Good?
Se riusciamo ancora a trovare soldi per far fronte a questo o a quel problema senza ad esempio abbassare nemmeno gli scandalosissimi stipendi da 150.000 € dei barbieri - uscieri e i numerosissimi impiegati di Camera e Senato o a contrastare l'evasione fiscale perchè ci dicono troppo difficile e troppo lunga nel tempo da fare e ancora, come dici tu, si possono mettere le mani nelle tasche del popolo e raccattare quanto necessario ......... non potrai far altro che convenir con me che l'Italia non è la Grecia .............. è matematico !!!
goodfellow

Luca, l'ottimismo è una virtù rara e tu ne sei pieno, a quanto pare.

Ma il discorso come vedi si è arenato sulle volontá della classe politica, ed è assolutamente anacronistico, a mio onesto modo di vedere.

:salut
Luca29
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goodfellow ha scritto:Luca, l'ottimismo è una virtù rara e tu ne sei pieno, a quanto pare.
NOOooooo Good,
non è così, te lo giuro.
Forse da quello che ho scritto (e ho scritto ciò che ho scritto cercando di analizzare in maniera "logica" le cose) potrò sembrare un ottimista ma in realtà di garantisco che trovare persone più pessimiste di me sarebbe un'impresa molto ardua ........... per non dire impossibile !!!!

Ti spiego anche perchè ho detto che le mie affermazioni derivano da una mia personale analisi logica delle cose.
Fra gli 8 punti del decreto del fare del Governo Letta in un punto si legge:
IMU
1. Rinvio prima rata Imu sulla prima casa, da giugno a settembre.
2. Cambiamento Imu: o eliminazione totale come chiede il Pdl o revisione della tassa con aumento delle detrazioni, riduzione del moltiplicatore della rendita catastale o ancora una franchigia legata al reddito familiare

Ecco, se si può ancora discutere di eliminare una tassa che c'è in tutti gli altri Paesei europei, la logica impone di far pensare che allora la situazione italiana non è affatto critica (se ci si può permettere l'eliminazione di una tassa del genere).

Vorrei però sottolineare che ieri in TV han fatto vedere che (mi sembra a Genova) case che sembravano catapecchie pagano molta più IMU di case da sogno perchè le prime si trovano vicino al porto (che una volta voleva dire che erano case di lusso perchè vicino al mare).
Inoltre, se ci sarà una franchigia legata al reddito familiare molti ricconi che risultano nullatenenti o con reddito di 8mila euro annuo ne beneficeranno alla grande andando per l'ennesima volta in ul ai veri poveracci ...............

Ultima considerazione: se si arriverà ad eliminare l'IMU completamente come chiede il PDL credo che dopo un mese Berlusconi farà cadere il governo per andare alle elezioni perchè in uno scenario del genere Silvio sa che il PdL stravincerebbe le elezioni.
Non c'è niente da fare, o Berlusconi e troppo volpone e talmente carismatico da imporre il proprio volere anche ai "nemici" oppure il PD sono complici o troppo babbei per poter competere con uno come Berlusconi.
:salut
reggino
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Luca29 ha scritto:[quote
Caro Reggino, il popolo italiano ancora se ne fotte perché la situazione non è come dite voi ma come sostengo io, cioè il 95% del popolo italiano ha ancora il frigo sempre pieno e perciò, siccome il popolo italico è fatto così, se ne fotte della spazzatura, dell’acqua che manca, dei gratta e vinci dei politici e via dicendo appunto perché ha la pancia piena.
Mi domandi di chi devono allora aver paura i politici italioti?
Credevo di essere stato abbastanza chiaro:
se si finisce come la Grecia significherebbe che un 25 – 30 milioni di italiani non avrebbe più il frigo pieno e sentirebbe i drammatici morsi della fame. Su 25 – 30 milioni di persone alla fame, stai certo che alcuni di loro perderebbero il lume della ragione e se la prenderebbero con i politici cercando di sgozzarli per le strade e taglaindo teste nelle piazze, ricordi la famosa frase «Se non hanno pane, che mangino brioche!» e di come poi è andata a finire? o meglio, dove è andata a finire la testa di chi ha pronunciato quella frase?
.........ecco, di questo avrebbero PAURA i nostri politici........... e per questo ti torno a ripetere che se non fanno nulla è perché loro, come me e a differenza di te, del legionario ecc. sanno che per l’Italia non c’è alcun rischio Grecia e duqnue loro non hanno nulla da temere. Capito ?

E adesso, con l’”aiuto” di tre economisti, spero una volta per tutte di riuscire a farvi capire che a differenza della moribonda Grecia, l’Italia (tranne i 3 - 4 milioni di cittadini alla fame ma dei quali i politici hanno già deciso siano una sorta di agnello sacrificatore per il benessere di tutti gli altri) invece è viva e vegeta. :salut

GIACOMO VACIAGO – E l’Italia? La situazione del nostro paese, è analoga o differente?
Abbiamo chiesto a tre economisti italiani un commento, un paragone, una breve analisi che risponda alla domanda che in molti, oggi, si fanno: l’Italia finirà come la Grecia? Giacomo Vaciago, che insegna Economia alla Cattolica di Milano, è molto netto nel risponderci: “Assolutamente no, perché l’Italia non è mai stata come la Grecia, non è mai stata al livello della Grecia. Parliamo di un paese con un’economia pastorale che vende olive e pistacchi, mentre l’Italia è un grande paese industriale. La Grecia ha imbrogliato il mondo facendo debiti e nascondendoli per anni, la Grecia ha 160 di debito su pil mentre l’Italia è stabile sui 120 da anni. Certo, è vero che avendo scoperto che per 10 anni la Grecia imbrogliava, da due anni i mercati hanno acceso il fuoco su tutti i paesi dell’Europa periferica con molto debito, come il Portogallo e la Spagna, e con sintomi di problematiche importanti; ma di quei sintomi l’Italia aveva solo la poca crescita. Infatti i nostri spread sono rientrati, anche grazie al cambio di esecutivo: prima c’era un governo che prometteva e non faceva, adesso il governo Monti non solo promette, ma fa”, ci dice il docente già sindaco di Piacenza per il centrosinistra.

PAOLO MANASSE –
Bisogna aggiungere che, sul fronte italiano, c’è un forte recupero di credibilità internazionale con evidenti effetti positivi: ad esempio un’ulteriore discesa dei tassi di interesse; il secondo aspetto riguarda gli effetti delle riforme strutturali e delle liberalizzazioni intraprese dal governo, che stanno aiutando il nostro paese a ripartire. Insomma”, ci dice il docente,”a meno di una crisi di governo repentina in cui i partiti, o anche solo la forza di maggioranza relativa che è il PdL, decidano di togliere il sostegno in maniera repentina a Monti; insomma, a meno di una crisi politica al buio credo che il rischio Grecia sia abbastanza contenuto”.

MARIO SEMINERIO –
“La Grecia non ha margini di export, non ha industria manifatturiera e di esportazione, in questo senso possiamo dire che l’Italia non ha mai avuto il rischio che corre ora la Grecia. Certo”, continua Seminerio, “lo scorso novembre siamo stati vicini ad entrare in un avvitamento pericoloso, scongiurato dalle iniezioni di liquidità della Bce di Mario Draghi, da cui l’Italia ha avuto solo da guadagnare.
ma non è vero assolutamente,basti pensare al fatto che i dati istat hanno certificato che in italiani ci stanno 8 milioni di poveri,(gente che non sa come vivere,perchè non ha reddito) a questi aggiungici i precari,che bene che va pigliano 800 euro al mese,i pensionati con la minima,e sono tantissimi,gli esodati che sono quanto il numero di abitanti della città di firenze,i cassaintegrati,i piccoli imprenditori che non sanno se chiudere l'imprese o se suicidarsi,il numero di imprenditori che si suicida ogni giorno cresce sempre di più.Tu pensi che questa gente qua ha il frigo pieno??e per questo accetta tutto supinamente??vedi che per protestare non basta avere fame,bisogna avere anche una certa maturità mentale che consenta di capire l'utilità della protesta,oggi il popolo italiano pensa che protestare o peggio ancora lottare per l'affermarsi dei propri diritti sia un escerizio inutile,che non serve a niente,questo perchè i media in questi anni ci hanno bombardato che bisogna essere "moderati","riformisti","bisogna concertare","bisogna essere flessibili",condannando a rete unificate il radicalismo,quando è invece il radicalismo,gli anni di lotta,che ci hanno consentito di ottenere delle conquiste sociali,attraverso le quali siamo potuti progredire sul piano sociale.
Quando cofferati fece la manifestazione a favore dell'art 18,non solo quell'articolo non fu toccato,ma quel governo stava pur per cadere.Mentre lo stesso articolo è stato manomesso dalla fornero,causando tantissimi licenziamenti,perchè il sindacato non solo non ha lottato,ma è stato pure muto,e con lui i lavoratori.Il popolo italiano affinchè scenda in piazza,non basta che muoia di fame,ma che capisca anche l'utilità della protesta,se pensa che non valga a nulla protestare,gli puoi pure saccheggiare tutto il denaro che hanno nel conto corrente,continueranno ad accettare sempre l'esistente.
Ma torno a ripeterti,ciò non vuol dire che la crisi non ci sia,anzi l'assenza di lotta,è causa della crisi.
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Luca29 ha scritto:Ok Good ............ ma questo io già l'ho ripetuto più volte ........ i nostri onorevoli hanno già deciso di sacrificare una parte di italiani per il benessere della maggioranza (tipo come quando siamo stati in guerra: si mandavano a combattere e a morire alcuni per la salvezza, l'incolumità ed il benessere della maggioranza)!!!
.......... in Italia è sempre stato così, a pagarne le spese sono sempre stati (e sempre lo saranno) i poveracci e gli ultimi (vedasi Comune di Reggio Calabria).
Ciò però non toglie che l'Italia nel male e nel bene riesce ancora a trovare soldi la Grecia no, per cui non abbiamo intrapreso nessun bivio che ci porterà a fare la fine dei greci (anche se alcuni di milioni di italiani secondo me faranno una fine ancora peggiore ...............).
Mi segui Good?
Se riusciamo ancora a trovare soldi per far fronte a questo o a quel problema senza ad esempio abbassare nemmeno gli scandalosissimi stipendi da 150.000 € dei barbieri - uscieri e i numerosissimi impiegati di Camera e Senato o a contrastare l'evasione fiscale perchè ci dicono troppo difficile e troppo lunga nel tempo da fare e ancora, come dici tu, si possono mettere le mani nelle tasche del popolo e raccattare quanto necessario ......... non potrai far altro che convenir con me che l'Italia non è la Grecia .............. è matematico !!!
La maggioranza sono i poveri.La minoranza sono i ricchi.il 10% detiene il 50% della ricchezza.
Petrolini diceva tassiamo i poveri,è vero che hanno poco ma sono tanti.
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Luca29 ha scritto:
goodfellow ha scritto:Guarda che i soldi "trovati" verranno "trovati" rovistando nelle casse del popolo.
Oohhh, ecco, appunto, goodfellow, finalmente ci troviamo d'accordo: i soldi verranno trovati !!!
Se poi li trovano (come al solito) nelle casse del popolo o negli evasori la sostanza cambia poco in quanto in Italia ancora si riescono comunque a trovare soldi per ogni cosa .......... in Grecia invece no!
In Grecia invece, caro goodfellow, se vai a mettere le mani nelle tasche del popolo greco soldi non ne tiri fuori ............ è questa, concorderai con me, è una differenza abissale come abissale è la differenza fra il giorno e la notte.
Ciao
ma mettiamo che il popolo italiano abbia qualche spicciolo da parte,quanto gli potrà durare???se aumentano l'iva e non si farà nulla per il lavoro,scomparirà nel giro di un istante.Ma tu pensi davvero che siamo così lontani dalla grecia??
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:
Luca29 ha scritto:
goodfellow ha scritto:Guarda che i soldi "trovati" verranno "trovati" rovistando nelle casse del popolo.
Oohhh, ecco, appunto, goodfellow, finalmente ci troviamo d'accordo: i soldi verranno trovati !!!
Se poi li trovano (come al solito) nelle casse del popolo o negli evasori la sostanza cambia poco in quanto in Italia ancora si riescono comunque a trovare soldi per ogni cosa .......... in Grecia invece no!
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Ciao
ma mettiamo che il popolo italiano abbia qualche spicciolo da parte,quanto gli potrà durare???se aumentano l'iva e non si farà nulla per il lavoro,scomparirà nel giro di un istante.Ma tu pensi davvero che siamo così lontani dalla grecia??
Ho il vago, ma molto vago, sospetto di si. :surprice:
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Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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reggino ha scritto: Ma tu pensi davvero che siamo così lontani dalla grecia??
Si Reggino .......... da quello che vedo in giro e basandomi da quello che ci stanno dicendo, credo la Grecia sia lontana anni luce.

L’attuale Ministro del Lavoro Prof. Giovannini proprio adesso su porta a porta ha detto che la svolta è molto vicina e inoltre che con Expo 2015 ci sarà un oceano di opportunità lavorative non solo per la sola Lombardia o solo il Nord ma per tutti i disoccupati d’Italia.

Inoltre sempre su porta a porta han fatto vedere il Presidente Letta in una specie di comizio di oggi dove lo stesso ha detto che al momento attuale l’Italia è ricca, che quelli della sua generazione e di quella dopo un lavoro decente ce l’hanno ma che tutto il problema nasce dal fatto che poiché quelli come lui hanno figli e sono preoccupati per il futuro lavorativo dei figli, allora invece di spendere e far circolare moneta (bloccando tutto) cercano di mettere da parte i soldi per garantire un certo futuro ai propri figli qualora questi un domani non dovessero trovare un lavoro decente.
Letta allora dice che ciò (mettere da parte i soldi per creare un paracadute ai figli) è sbagliato perché ciò blocca l’economia.
Quindi, non appena il governo riuscirà a tranquillizzare anche per il futuro, tutto cambierà e sarà soleggiato ........... sia Letta che Giovannini oggi ci hanno detto che anche migliaia di imprenditori potrebbero impiegare oggi stesso fiumi di denaro ma non lo fanno per paura. Bene, bisogna (dicono loro) fare in modo che tutti questi imprenditori devono mettere sul piatto i soldi è fare gli imprenditori.

10 anni fa anche la Germania era messa male (anche a livello di disoccupazione) mentre adesso va alla grande ........... e come la Germania è ripartita alla grande gli esperti ora dicono che potrà farlo anche l'Italia senza problemi perchè abbiamo già la struttura delle piccole-medie e grandi imprese già create.

Ps: io il Ministro del Lavoro prof. Giovannini seduto nella poltrona di PortaaPorta non l’ho visto affatto preoccupato per l'attuale situazione italica, anzi, era (è) estremamente tranquillo e rilassato sia in quello che dice (e come lo dice) che per come sta tranquillamente e molto rilassatamente seduto in quel di PortaaPorta .................... se ci fosse un minimo di rischio Grecia non credo che il Ministro del Lavoro italiano potesse essere così invidiabilmente tranquillo, sereno ed ottimista, che dici tu ? ........... si è fatto qualche puntura prima di entrare nello studio ?
o invece sa come stanno le cose ed ha ragione di essere sereno e fiducioso?

ps2: quello che però non sono riuscito a comprendere dal prof. Giovannini è:
quando ha detto che con l' Expo 2015 (un'enorme occasione da sfruttare che capita una volta ogni 100 anni) ci saranno oceani di opportunità lavorative per tutti i giovani disoccupati d'Italia, cosa voleva dire? che tutti (o la maggioranza) dei giovanni disoccupati italici dovrebbero (dovranno) andare a lavorare a Milano o l'Expo è così importante che creerà lavoro per tutti in tutte le regioni?

ps3: infine proprio in questo minuto lo stesso Giovannini sta dicendo ad una disoccupata che invece di stare a non far niente di approfittare dei soldi di mammà per fare dei corsi di formazione e informarsi su internet sulla propria provincia e vedere quali siano le professionalità che richieste dalla propria provincia o quella vicina così tu fai una corso di formazione su quelle professionalità e zacchete ......... problema risolto!!!!!

infine, infine, il medesimo ministro del Lavoro dice che un reddito di cittadinanza sarebbe drammatico perchè ammazzerebbe le speranze dei disoccupati in quanto un disoccupato poi si ritroverebbe a dire che percepisce un sussidio e allora niente più lavoro (io però sinceramente non ho capito nemmeno questa! un disoccupato se muore di fame è non ha un sussidio per quale motivo dovrebbe essere più fiducioso e pieno di speranze per il futuro?)
reggino
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Ma che vuoi che ne sappia il governo,di ciò che succede fuori dal palazzo??è gente che vive in un mondo tutto loro.E' gente che è ancora convinta che servano le grandi opere,che il reddito di cittadinanza sia dannoso,e che per uscire dalla crisi bisogna allungare l'età pensionabile,e precarizzare ancor più il lavoro.Le stesse ricette che ci hanno portato dove siamo oggi.
In America c'è chi ha aumentato la spesa pubblica,l'ìntervento dello stato nella sanità,che fa una politica interventista nel mercato dell'auto,e che tassa i ricchi,e che ha una visione keynesiana dall'economia,dall'altra,sempre in america,c'è chi vuol meno stato,meno tasse(per i ricchi),e meno spesa.Fino ad ora sul piano dei consensi e sul piano politico,hanno avuto ragione i primi.
In italia,invece,abbiamo sia da una parte che dall'altra lo stesso modo di vedere l'economia:precariato,più potere ai privati,e al Dio mercato,innalzamento dell'età pensionabile,e riduzione drastica della spesa pubblica(non quella che concerne i rimborsi e i cacciabombardieri,ma sanità,istruzione,ricerca,cultura).
E il risultato finale di questa visione comune sono stati il governo Monti e quello Letta.
Speriamo che nasca una sinistra decente in questo benedetto paese che manca da trent'anni.
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a maggior conferma che l'Italia non è la Grecia e perciò non rischia di affondare come la stessa:
lunedi 27 maggio 2013
BRUNETTA: “I conti pubblici italiani sono a posto”
”In Italia i conti pubblici sono a posto. Il deficit rispetto al Pil e’ al 2,9%, quello strutturale e allo -0,7%, in linea con il fiscal compact”.
Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da ”Il Giornale”.

e ancora più recentemente:
http://it.notizie.yahoo.com/brunetta-iv ... 31743.html
14 giugno 2013:
"L'Iva non aumenterà, così come sarà eliminata l'Imu per la prima casa" Lo afferma il capogruppo alla Camera del Pdl, Renato Brunetta. L'ex ministro della Pubblica amministrazione inoltre aggiunge che "non c'è il rischio di una manovra, abbiamo i conti a posto per far fronte agli impegni presi da Letta nelle dichiarazioni programmatiche". :thumleft
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Luca29 ha scritto:a maggior conferma che l'Italia non è la Grecia e perciò non rischia di affondare come la stessa:
lunedi 27 maggio 2013
BRUNETTA: “I conti pubblici italiani sono a posto”
”In Italia i conti pubblici sono a posto. Il deficit rispetto al Pil e’ al 2,9%, quello strutturale e allo -0,7%, in linea con il fiscal compact”.
Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da ”Il Giornale”.

e ancora più recentemente:
http://it.notizie.yahoo.com/brunetta-iv ... 31743.html
14 giugno 2013:
"L'Iva non aumenterà, così come sarà eliminata l'Imu per la prima casa" Lo afferma il capogruppo alla Camera del Pdl, Renato Brunetta. L'ex ministro della Pubblica amministrazione inoltre aggiunge che "non c'è il rischio di una manovra, abbiamo i conti a posto per far fronte agli impegni presi da Letta nelle dichiarazioni programmatiche". :thumleft
Ma tu a Brunetta credi? Quello del "siete l'Italia peggiore" ai precari? Quello del: "ho molti amici che hanno vinto il premio Nobel, e non sono più intelligenti di me"? Quello che pensava di essere vicino a vincere il Nobel con 7 pubblicazioni dal 1986 al 2010, di cui NESSUNA citata? Quello d'accordo con Tremonti per il "la cultura non si mangia"?

MA basta Luca, stai prendendo il volo.
"L'uomo non ha vergogna di agir male, ma arrossisce del suo pentimento; nè si vergogna di aver commesso un'azione per cui meriterebbe d'esser tacciato da stupido, ma di aver riconosciuto la propria stupidità." - Daniel De Foe, Robinson Crusoe
giovanotto
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Calma signori, basta “litigare”, ve lo dico io (pur non essendo reggino) come stanno le cose a proposito di crisi si, crisi no, Grecia si, Grecia no. Allora, la verità è che un rischio di finire come la Grecia non c’è (e la conferma è che il nostro export scoppia di salute oppure che solo per quanti soldi diamo alla sola sanità privata italiana <cliniche e case di cura private e parastali> affogheremmo la Grecia a pezzi da 20 € ..... quando ormai è risaputo che la maggior parte dei soldi dati alla sanità privata se la mangiano i magnoni) o se c’è è infinitesimale. Per quanto concerne la crisi, la verità e che in alcune città (di più al nord) un po’ di crisi si fa sentire e per alcuni che han perso il lavoro con quasi più nessuna probabilità di trovarne un altro, la situazione è così drammatica che molti iniziano a meditare seriamente che gli rimangono da fare solo due cose, o delinquere e mangiare con i soldi del reato e se vengono presi nulla importa perché in carcere avrebbero da mangiare ed un tetto sopra la testa oppure buttarsi sotto un treno.
Discorso diverso però a Reggio Calabria, in questa città infatti il 95% delle persone se la passa tranquillamente, bene o molto bene. Qui infatti è pieno di pensionati (o anche ancora impiegati) che svolgono il secondo lavoro – e pieno zeppo di falsi e false bracciante agricole che percepiscono bei soldi pur non lavorando (e magari col marito pensionato o meno che fa il secondo lavoro) – e pieno di falsi invalidi di tutti i tipi – a Reggio Calabria c’è un’alta percentuale (in proporzione) di impiegati Statali e parastatali (spesso anche più di due nella stessa famiglia) che difficilmente si trova in altre città (la proporzione) ed inoltre qui c’è la spa più produttiva e ricca dell’Italia, c’è la ndragheta spa con la quale ci vivono tantissime persone (un po’ come a Napoli dove ragazzi che risultano come nullafacenti e nullatenenti in realtà con lo spaccio di droga – facendo le sentinelle ed altri reati in mano alla camorra arrivano a guadagnare anche più di 200€ al giorno). In sostanza, togliendo una piccola minoranza, a Reggio Calabria il più fesso ha conti correnti con 100 è più mila euro; infatti ad un collega (reggino) al quale ho chiesto come fanno semplici pensionati delle FS o postini di Reggio a mantenersi cose molto al di sopra dei loro stipendi mi si dice che qui fra doppio lavoro, mogli che risultano bracciante agricole e via discorrendo si nuota nell’oro. In conclusione: la crisi un po’ è vero che c’è ma non a Reggio Calabria. Passo e chiudo.
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giovanotto ha scritto:Calma signori, basta “litigare”, ve lo dico io (pur non essendo reggino) come stanno le cose a proposito di crisi si, crisi no, Grecia si, Grecia no. Allora, la verità è che un rischio di finire come la Grecia non c’è (e la conferma è che il nostro export scoppia di salute oppure che solo per quanti soldi diamo alla sola sanità privata italiana <cliniche e case di cura private e parastali> affogheremmo la Grecia a pezzi da 20 € ..... quando ormai è risaputo che la maggior parte dei soldi dati alla sanità privata se la mangiano i magnoni) o se c’è è infinitesimale. Per quanto concerne la crisi, la verità e che in alcune città (di più al nord) un po’ di crisi si fa sentire e per alcuni che han perso il lavoro con quasi più nessuna probabilità di trovarne un altro, la situazione è così drammatica che molti iniziano a meditare seriamente che gli rimangono da fare solo due cose, o delinquere e mangiare con i soldi del reato e se vengono presi nulla importa perché in carcere avrebbero da mangiare ed un tetto sopra la testa oppure buttarsi sotto un treno.
Discorso diverso però a Reggio Calabria, in questa città infatti il 95% delle persone se la passa tranquillamente, bene o molto bene. Qui infatti è pieno di pensionati (o anche ancora impiegati) che svolgono il secondo lavoro – e pieno zeppo di falsi e false bracciante agricole che percepiscono bei soldi pur non lavorando (e magari col marito pensionato o meno che fa il secondo lavoro) – e pieno di falsi invalidi di tutti i tipi – a Reggio Calabria c’è un’alta percentuale (in proporzione) di impiegati Statali e parastatali (spesso anche più di due nella stessa famiglia) che difficilmente si trova in altre città (la proporzione) ed inoltre qui c’è la spa più produttiva e ricca dell’Italia, c’è la ndragheta spa con la quale ci vivono tantissime persone (un po’ come a Napoli dove ragazzi che risultano come nullafacenti e nullatenenti in realtà con lo spaccio di droga – facendo le sentinelle ed altri reati in mano alla camorra arrivano a guadagnare anche più di 200€ al giorno). In sostanza, togliendo una piccola minoranza, a Reggio Calabria il più fesso ha conti correnti con 100 è più mila euro; infatti ad un collega (reggino) al quale ho chiesto come fanno semplici pensionati delle FS o postini di Reggio a mantenersi cose molto al di sopra dei loro stipendi mi si dice che qui fra doppio lavoro, mogli che risultano bracciante agricole e via discorrendo si nuota nell’oro. In conclusione: la crisi un po’ è vero che c’è ma non a Reggio Calabria. Passo e chiudo.
Prendete un circolo, coccolatelo e diventerà vizioso.
Che nella nostra Città ci sia un altissimo numero di dipendenti o pensionati della PA è vero, come è vero che non c'è lavoro (altro che doppio) e come è vero che i negozi chiudono a raffica.
In sostanza, togliendo una piccola minoranza, a Reggio Calabria il più fesso ha le pezze al culo e i più intelligenti, grattandoselo, fanno finta di vivere in un reality.
:salut
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi
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E poi io devo anche sentirmi dire da miei concittadini che l’Italia ha intrapreso la stessa strada di questi poveretti alla deriva, che dopo la chiusura improvvisa della televisione pubblica nazionale ERT, adesso:
http://www.ansa.it/web/notizie/photosto ... 80020.html

oltre le già migliaia di altri impiegati pubblici licenziati e da licenziare per i prossimi 5 anni e senza considerare gli altri numerosissimi impiegati della PA con stipendi ridotti a 800€ (con moglie e due figli a carico).

E qui in Italia, che quanto per rendere l’idea, nella pubblica amministrazione non si licenzia nemmeno un impiegato delle miste comunali assunto dalla ndragheta (nemmeno uno, nemmeno se fra di loro ci sono persone con la pedina penale sporca per mafia) perché di soldi ancora ce ne sono a centinaia di miliardi, devo sentirmi dire da concittadini che anche l’Italia si sta avviando verso quella fine :muro:

Io ancora aspetto che alcuni di voi abbiano l’onestà intellettuale di ammettere che avete detto una enorme fesseria, che avete straesagerato a fare talune affermazioni e che vi siete sbagliati alla grandissima.
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Motociclista
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rassatilu iri...il caldo quest'anno devasta menti già di per se delicate...
Luca29
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Motociclista ha scritto:rassatilu iri...il caldo quest'anno devasta menti già di per se delicate...
lascia perdere tu Motociclista, io so ben difendermi dal sole e dalle insolazioni.
Il dato di fatto è che in Grecia per mancanza di soldi hanno chiuso la TV pubblica - adesso l'orchestra sinfonica nazionale licenziando tutti e tutte e nei prossimi 3 anni ci saranno almeno altri 150 MILA licenziamenti pubblici.
In Italia invece, a tutt'oggi spendiamo e sperperiamo (anche per i privilegi e le varie caste) oceani e oceani di denaro.
Non mi risulta che nessun impiegato pubblico sia dovuto essere licenziato per colpa della crisi e in più ti ho anche fatto l'esempio che addirittura qui in Italia nella pubblica amministrazione non si licenzia nemmeno un impiegato delle miste comunali assunto dalla ndragheta (nemmeno uno, nemmeno se fra di loro ci sono persone con la pedina penale sporca per mafia).
Vedi un pò tu se analizzando i dati di fatto (e non le supposizioni) se possiamo dire che l'Italia sta per fare la fine della Grecia .............. no, vedi un pò tu ......... :muro:
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kimba
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Se i creditori sono soggetti diversi dallo Stato, come ad esempio le banche, le prime case continueranno a poter essere pignorate. Non solo ai “ricchi”.
Nel caso l’immobile sia messo all’asta, inoltre, Equitalia avrà persino un diritto di prelazione sul ricavato.
Per quanto riguarda immobili diversi dalla prima casa e dai capannoni industriali, Equitalia potrà avviare l’esproprio se il credito supera i 50 mila euro, a fronte della soglia di 20.000 euro che era fissata finora. Se si parla di seconda casa, la soglia sale a 120.000.
Chi ha debiti con lo Stato potrà quindi dormire sonni leggermente più tranquilli, non rischierà di perdere la casa. Ma i creditori sono spesso soggetti diversi, banche in primis.
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