Meglio 10.000 volte uno tra Atzori e Lerda è stato un grande giocatore della reggina ma credo che prima di allenare in B debba fare qualche altra esperienza
Reggina, in tre per il dopo Pillon
Inserito da Francesco Modaffari on 21 maggio 2013 –
Atzori ha già guidato la Reggina nella stagione 2010/2011
In tre per la panchina della Reggina 2013/2014. Infatti, il Presidente Foti, dopo aver ringraziato mister Pillon per la salvezza raggiunta sabato pomeriggio a Vicenza, nei prossimi giorni, forse settimane, deciderà il nome del nuovo allenatore che, per bocca dello stesso Presidente, non dovrà semplicemente essere l’allenatore della prima squadra ma un vero e proprio Manager, in grado di coordinare l’attività anche del settore giovanile, oltre che fornire importantissime indicazioni sul mercato.
GIANLUCA ATZORI: Si tratterebbe di un ritorno. Il tecnico di Collepardo, infatti, ha guidato gli amaranto durante la stagione 2010/2011 raggiungendo la semifinale play-off persa poi contro il Novara. Dopo quell’esperienza, Atzori è stato esonerato ben due volte: prima alla Sampdoria e poi quest’anno allo Spezia. Dunque, il tecnico ciociaro, così come anche la Reggina è alla ricerca di un riscatto e potrebbe gradire di ritornare in Calabria. Atzori attua il modulo 3-5-2, quello maggiormente utilizzato a Reggio Calabria negli ultimi dieci anni.
FRANCO LERDA: Piemontese di Fossano, è un pupillo del Presidente Foti da diversi anni. Anche Lerda, così come Atzori, è alla ricerca del riscatto dopo essere stato esonerato sia a Torino che a Lecce. Lerda aveva fatto benissimo a Crotone e con la Pro Patria, esperienze nelle quali aveva fatto vedere cose molto interessanti con il suo modulo 4-2-3-1, sistema di gioco che potrebbe riproporre a Reggio, sfatando, così come già fatto da Pillon, il “mito” della difesa a tre.
ALESSANDRO CALORI: Si giocherà i play-off promozione con il suo Brescia. In caso di promozione nella massima serie, difficile che lasci la Lombardia. Anch’egli, così come Lerda, è un pupillo del Presidente Foti, il quale aveva pensato a lui già dopo averlo visto all’opera sulla panchina del Portogruaro in Serie C, prima che approdasse al Padova. Calori dispone le sue squadre o con il 4-3-2-1 oppure, alcune volte, anche con il 3-5-2.
fonte inamaranto.it
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Secondo me è un predestinato ma rischia di bruciarsi come Dionigi. Ha ancora troppa poca esperienza, e viene da un esonero. Diciamo che per il centenario ci si aspetta qualcosa di meglio