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Reggio, scioglimento del Comune: il Pdl spiega tutto in un instant book
Giovedì 10 Gennaio 2013 21:33
di Grazia Candido – Coesi, agguerriti e decisi a “smontare una relazione fallace, piena di errori, clamorose inesattezze e violente quanto ingiuste accuse a cittadini onesti”. Un instant - book “La democrazia sospesa” è il documento che il “Popolo della Libertà”, questo pomeriggio a piazza Camagna, ha presentato e consegnato alla città. In 60 pagine, il gruppo parlamentare calabrese del Pdl sciorina gli “errori commessi” e spiega il perché non doveva essere sciolto il Comune Capoluogo di Provincia, Reggio Calabria, una delle 10 città metropolitane italiane. Insieme al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e all’ex sindaco Demetrio Arena, il Senatore Tonino Gentile e le parlamentari Jole Santelli e Lella Golfo hanno "demolito le disattenzioni della Commissione d'accesso".
“Dove eravamo rimasti? Per dirla con le parole di un garantista come Enzo Tortora – esordisce il senatore Gentile - La città è stata mortificata, offesa da un lungo processo mediatico fatto di insulti e cose non vere. Reggio aveva dei problemi economici così come ce li hanno molte città italiane ma è stata trattata in maniera diversa. Purtroppo, subiamo un’onta violenta e noi stessi non troviamo un senso a tutto ciò. Questa democrazia sospesa non va bene e persiste un attacco ancora molto forte di forze avverse che hanno spinto alla caduta di Reggio Calabria. Arena è stato un sindaco eccellente, un uomo che ha sempre amato Reggio e ha saputo difendere la città dalla barbarie politica ed economica. A chi vuole metterci all’angolo dico solo che il Pdl è compatto, unito e forte in difesa di Reggio Calabria e della sua classe politica”. Moderata nel tono ma non nelle intenzioni, la parlamentare Santelli dice: “E’ passato del tempo ma non la rabbia. Questa sera siamo qui perché riteniamo che sia stato fatto un sopruso a questa città e poi si è aggiunto un altro esproprio fatto alla Regione: il commissariamento del Comune di Catanzaro. Su carta bianca abbiamo deciso di scrivere le nostre preoccupazioni e rendere pubblici i nostri studi. Io, personalmente, l'ho consegnato ai miei colleghi della Camera e del Senato affinchè possano rendersi conto che quello che raccontavamo era giusto, al contrario di quanto scriveva e riportava certa stampa. Era necessario far sapere cosa è stato fatto al popolo calabrese, l’offesa che ogni singolo cittadino è costretto a sopportare tutti i giorni”.
Poi, l’ex sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, scaglia una frecciata al Pd considerato “il primo artefice dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria. Io sono stata criticata perché ho detto di voler bene a questa città perché non posso dire il contrario. Quando Marco Minniti verrà in piazza a dire che vuole bene a Reggio per favore invitatemi. Loro usano, bruciano e buttano chi li sostiene e De Sena ne sa qualcosa. Ho detto al ministro Cancellieri – aggiunge ancora la Santelli – che nella relazione sono state tirate in ballo ingiustamente persone che non avevano nulla a che fare con il sistema mafioso, sistema che noi abbiamo sempre combattuto, e le ho chiesto se avrebbe fatto le sue scuse a queste persone. Non ho avuto alcuna risposta ma il Viminale deve chiedere scusa a chi è stato infamato. Rimangono le ferite, la rabbia ma su tutto prevale una certezza: da ora in poi, sono convinta che il Ministero avrà maggiore attenzione per questa città”.
Tornando al volume “La democrazia sospesa”, la cui prefazione è del Segretario Nazionale del Pdl, Angelino Alfano, la parlamentare Golfo ribadisce che è “una fedele e sintetica riproposizione dei fatti accaduti nella città di Reggio Calabria durante l’ultimo anno. Un periodo caratterizzato dalla forte contrapposizione politica, culminato con l’avvio della procedura d’Accesso presso il Comune di Reggio e il successivo commissariamento. Paghiamo un prezzo alto perché abbiamo saputo lavorare. Il Modello Scopelliti era invidiato da tutti e quello che è successo a Reggio non è altro che una congiura spietata”.
Poi è la volta dell’ex sindaco Arena che, accolto da un lungo applauso, spiega: ''Questo libro è un contributo prezioso che racconta in maniera asettica, senza toni enfatici nè posizioni di parte, quanto è accaduto a Reggio e quali sono i fatti che hanno portato allo scioglimento. Parla chiaro ed in maniera diretta e sono sicuro che la gente lo apprezzerà. Il Comune sciolto per mafia è un fatto che contestiamo ed è una scelta prettamente politica, una decisione che non è stata fatta secondo legge ma per pressioni. Se ad Alessandria il sindaco e la gente sono scesi in piazza con una fiaccolata per chiedere di non essere abbandonati, a Reggio abbiamo assistito a chi ha tifato, ha sollecitato e fatto apologie di dissesto mandando alla comunità il messaggio che il dissesto è conveniente. Una vera follia''.
Ma l’istant-book, distribuito gratuitamente e destinato ai cittadini reggini, “non vuole rappresentare un atto d’accusa verso qualcuno, bensì una forte denuncia sulla infondatezza della relazione che ha determinato lo scioglimento e sul velenoso clima che ha annebbiato la città” – ci tiene a sottolinearlo il Governatore Scopelliti - Un libro che dimostra i tanti errori e le tante responsabilità messe in campo da un Governo che, purtroppo, non ha saputo valutare attentamente una situazione così delicata come quella che vive la città di Reggio. Siamo soddisfatti del parere delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti che sospende la procedura di dissesto guidato, un parere che di sicuro non è andato giù a quelli che volevano seppellire definitivamente la città ma questo è solo il primo passo per la risalita di Reggio. A giorni, vi daremo qualche altra bella notizia”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.