Calcio, 16 arresti per scommesse

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goodfellow

La vera bomba ancora non è scoppiata...secondo le prime indiscrezioni si parla di altre 5 partite in cui sarebbero coinvolti club di serie A...

Un altro bordello in stile Calciopoli...
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goodfellow ha scritto:La vera bomba ancora non è scoppiata...secondo le prime indiscrezioni si parla di altre 5 partite in cui sarebbero coinvolti club di serie A...

Un altro bordello in stile Calciopoli...

su questo non c'è dubbio...........
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SuperCarlo
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AD OGGI, mi pare che Atalanta, Padova, Sassuolo, Ascoli e Piacenza siano le squadre che rischiano di più, parlando di serie B: per Atalanta, Sassuolo, Ascoli e Piacenza si parla del coinvolgimento di alcuni giocatori (Doni, Manfredini, Tiribocchi, Quadrini, Foglio, Pomini, Sommese, Micolucci, Gervasoni e Cassano), mentre per il Padova si dice che (se è vero ciò che racconta Pirani), tra i veneti e l'Atalanta c'era, addirittura, un accordo tra le società per concordare il risultato di parità. E sono proprio Padova e Atalanta, di queste 5 squadre, quelle che potrebbero vedersela nerissima: se per Sassuolo, Ascoli e Piacenza SI PARLA solo di un coinvolgimento di giocatori, per Padova e Atalanta si parla proprio di società. Vedo molto più tranquillo il Siena: si parla solo di Siena-Sassuolo, ma sarebbero stati quelli del Sassuolo a "truccare" il match.
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CALCIOSCOMMESSE MILAN NAPOLI TELEFONATA – Emerge una sfida di Serie A fra le varie che potrebbero essere implicate nello scandalo calcioscommesse che sta travolgendo il mondo del calcio in questi giorni. La telefonata, riguardante Milan-Napoli dello corso febbraio, è riportata dall’edizione del Corriere dello Sport di stamane.

PRIMA TELEFONATA - Nella prima i due parlano di cosa giocare e ad un certo punto Erodiani dice: “io penso…1 X Milan…vai…io penso 1 X Milan…siamo più al coperto”. Più avanti Pirani aggiunge: “Io dico per me Milan-Napoli questa sera è una partita da stare lontano…perchè è da tripla…al Napoli manca Lavezzi, va bè, però…sulla carta c´è l´ 1 x, il Milan non può perdere ne ha perse già due con la Roma e con la Juve!”. I due discutono cosa giocare. Erodiani: “per me è 1…cioè, manco l´1 x”. E Pirani: “per me 1 non è, per me è più x”. Erodiani ancora: “Per me è 1…e ti dico che segna pure Ibrahimovic…”. I due continuano a discutere e cominciano a parlare di cifre. “Se non lo becchiamo il milan 1 x cosa succede?” chiede Pirani. “Marco…- risponde Erodiani – che hai buttato 10 mila euro al vento”.

SECONDA TELEFONATA - La seconda telefonata avviene durante l´incontro, quasi al termine del primo tempo quando le due squadre sono ancora sullo 0-0. Pirani chiama Erodiani e all´inizio i due parlano della partita Benevento-Cosenza (una di quelle finite nell´inchiesta perchè “aggiustate”) sempre del 28 febbraio, con Erodiani che dice “sì sì già sta a posto”. Poi il discorso va sul Milan. Erodiani: “ma il Milan come sta a giocà?”. Pirani: “Il Milan…Massimo…sta giocando…te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far lo zero a zero” Erodiani: “addirittura” Pirani: “Se gliene fa uno…il Milan gliene fa quattro…il Napoli si difende il Milan attacca ma non…non attacca veramente”. Il primo tempo si chiude zero a zero ma nel secondo tempo il Milan segna tre gol e vince la partita. La prima rete la segna proprio Ibrahimovic, al 4/o minuto. Poi arrivano i gol di Boateng e Pato.

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Nella stagione 2010/11 alla procura federale della Figc sono arrivate circa 37 segnalazioni di partite sospette. Agipronews afferma che si tratta di 4-5 gare di serie A, 12 di B e una ventina di Lega Pro. E’ frutto di un’analisi a fronte di picchi di denaro scommesso fuori della norma e relativo abbassamento repentino delle quote. Nel caso di Atalanta-Piacenza i Monopoli avevano inviato in via Allegri – 24 ore prima della partita – la segnalazione su flussi anomali sulla vittoria dell’Atalanta.

Fonte: Ansa

le partite di B salgono a 12....speriamo di rimanerne fuori
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Pirani, 'Napoli a Milano per fare 0-0'
03 giugno, 21:50
s
ROMA - "Il Milan...Massimo...sta giocando...te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far lo zero a zero". Dalle carte dell'inchiesta sul calcioscommesse cominciano a spuntare i nomi di squadre della serie A, anche se, ribadiscono gli inquirenti, al momento non c'é alcuna prova di un loro coinvolgimento nel giro che ha portato all'arresto di 16 persone tra cui Beppe Signori. L'ultima novità è contenta in uno degli atti depositati oggi in procura a Cremona, un'informativa da cui poi è scaturita l'ordinanza del Gip Salvini. Si tratta di due intercettazioni tra Massimo Erodiani e quel Mario Pirani che proprio nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha parlato di altre 3 partite truccate e cinque squadre coinvolte, anche di serie A. Le telefonate sono del 28 febbraio 2011, il giorno di Milan-Napoli a San Siro (all'epoca le due squadre sono prima e seconda in classifica), una nel pomeriggio, alle 14.42 e una in serata, alle 21:12 a incontro in corso.

Nella prima i due parlano di cosa giocare e ad un certo punto Erodiani dice: "io penso...1 X Milan...vai...io penso 1 X Milan...siamo più al coperto". Più avanti Pirani aggiunge: "Io dico per me Milan-Napoli questa sera è una partita da stare lontano...perché è da tripla...al Napoli manca Lavezzi, va bé, però...sulla carta c'é l' 1 x, il Milan non può perdere ne ha perse già due con la Roma e con la Juve!". I due discutono cosa giocare. Erodiani: "per me è 1...cioé, manco l'1 x". E Pirani: "per me 1 non è, per me è più x". Erodiani ancora: "Per me è 1...e ti dico che segna pure Ibrahimovic...". I due continuano a discutere e cominciano a parlare di cifre. "Se non lo becchiamo il milan 1 x cosa succede?" chiede Pirani. "Marco...- risponde Erodiani - che hai buttato 10 mila euro al vento". La seconda telefonata avviene durante l'incontro, quasi al termine del primo tempo quando le due squadre sono ancora sullo 0-0.

Pirani chiama Erodiani e all'inizio i due parlano della partita Benevento-Cosenza (una di quelle finite nell'inchiesta perché "aggiustate") sempre del 28 febbraio, con Erodiani che dice "sì sì già sta a posto". Poi il discorso va sul Milan. Erodiani: "ma il Milan come sta a giocà?". Pirani: "Il Milan...Massimo...sta giocando...te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far lo zero a zero" Erodiani: "addirittura" Pirani: "Se gliene fa uno...il Milan gliene fa quattro...il Napoli si difende il Milan attacca ma non...non attacca veramente". Il primo tempo si chiude zero a zero ma nel secondo tempo il Milan segna tre gol e vince la partita. La prima rete la segna proprio Ibrahimovic, al 4/o minuto. Poi arrivano i gol di Boateng e Pato.


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Atalanta nei guai
"Situazione molto critica"


Emergono le prime rivelazioni dai nuovi interrogatori a Cremona. Il direttore sportivo del Ravenna ammette: "E' vero, scommettevo ma lo facevo per pagare i debiti della società"
dall'inviato MARCO MENSURATI




RAVENNA - "Situazione molto critica per l'Atalanta". E' emerso dagli interrogatori resi oggi a Cremona persone arrestate per il nuovo scandalo scommesso.

Arrivano anche le prime ammissioni: nella sua deposizione, il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone, ha detto: "E' vero, scommettevo, ma voglio che sia chiaro che lo facevo solo per aiutare la situazione economica difficile della mia società. Coi soldi delle scommesse vinte pagavo i debiti. Ho fatto tutto per amore del Ravenna".
I suoi legali presenteranno istanza di scarcerazione al gip la prossima settimana.

Oggi, sono stati interrogati dal gip Guido Salvini gli ultimi tre arrestati in carcere. Il primo è stato Gianfranco Parlato, che secondo i suoi legali ha risposto "solo sugli elementi che gli vengono contestati nell'ordinanza di custodia cautelare" in carcere, "spiegando come sono andate le cose dal suo punto di vista". Da lunedì invece prenderanno il via gli interrogatori delle persone agli arresti domiciliari.
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L'intercettazione riguardo milan napoli non mi sembra sia accusatoria, sono semplicemente due persone che analizzano una partita.
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Lilleuro
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Calcio scommesse - Fa scandalo anche Nigeria-Argentina

La Fifa ha aperto un'inchiesta sull'amichevole tra Nigeria e Argentina a causa di un flusso di scommesse particolare nel corso della partita.

La Nigeria ha vinto 4-1 la partita (contro un'Argentina rimaneggiata) e sul parziale di 4-0 a favore degli africani si è verificato un picco di puntate sul quinto gol, una rete che è arrivata nel finale di match in maniera controversa: il gol argentino di Boselli è stato segnato su rigore a seguito di un fallo di mano totalmente inventato dall'arbitro del Niger Ibrahim Chaibou e come se non bastasse il penalty è stato fischiato a recupero già terminato, correva infatti il 98' mentre l'arbitro aveva accordato solo 5 minuti aggiuntivi.

La Fifa, ovviamente, vuole vederci chiaro e "conferma che questa partita è stata monitorata e che fa parte di un'inchiesta più ampia", recita un comunicato ufficiale. Viene quindi da pensare che la lista dei match sospetti potrebbe essere lunga anche a livello internazionale... Della serie: tutto il mondo è paese!

Eurosport


Facciamo scuola :lol:
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante

Cit. Vadinho
Andy
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In una radio romana (di quelle che piacciono tanto a Lilleuro :mrgreen: ), è intervenuto un giornalista della cronaca giudiziaria de "Il Giornale", il quale afferma che la mattina che precedeva Padova-Atalanta sui siti internazionali sono state effettuate giocate per un valore di 23 milioni di euro :oo:
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Mary ha scritto:Atalanta nei guai
"Situazione molto critica"


Emergono le prime rivelazioni dai nuovi interrogatori a Cremona. Il direttore sportivo del Ravenna ammette: "E' vero, scommettevo ma lo facevo per pagare i debiti della società"
dall'inviato MARCO MENSURATI




RAVENNA - "Situazione molto critica per l'Atalanta". E' emerso dagli interrogatori resi oggi a Cremona persone arrestate per il nuovo scandalo scommesso.

Arrivano anche le prime ammissioni: nella sua deposizione, il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone, ha detto: "E' vero, scommettevo, ma voglio che sia chiaro che lo facevo solo per aiutare la situazione economica difficile della mia società. Coi soldi delle scommesse vinte pagavo i debiti. Ho fatto tutto per amore del Ravenna".
I suoi legali presenteranno istanza di scarcerazione al gip la prossima settimana.

Oggi, sono stati interrogati dal gip Guido Salvini gli ultimi tre arrestati in carcere. Il primo è stato Gianfranco Parlato, che secondo i suoi legali ha risposto "solo sugli elementi che gli vengono contestati nell'ordinanza di custodia cautelare" in carcere, "spiegando come sono andate le cose dal suo punto di vista". Da lunedì invece prenderanno il via gli interrogatori delle persone agli arresti domiciliari.


magari tanti altri nella stessa situazione hanno usato tale sistema :scrolleye:
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
trentaprile

Andy ha scritto:In una radio romana (di quelle che piacciono tanto a Lilleuro :mrgreen: ), è intervenuto un giornalista della cronaca giudiziaria de "Il Giornale", il quale afferma che la mattina che precedeva Padova-Atalanta sui siti internazionali sono state effettuate giocate per un valore di 23 milioni di euro :oo:

si è riportato nelle pagine precedenti..queste grosse somme era possibile giocarle sui book asiatici
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spiny79
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penso che dietro le persone arrestate ed indagate ci sia una organizzazione criminale più grossa, non credo che da soli abbiano potuto mettere su un sistema così complesso e soprattutto trovare tutti quei milioni per le scommesse...
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cozzina1
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L'Atalanta ora trema, promozione in bilico
Negli interrogatori riferimenti a Cristiano Doni
04 giugno, 22:03

L'Atalanta ora trema, 'situazione molto critica' Lo dicono gli investigatori dopo gli interrogatori di oggi. Sentiti a Cremona dal giudice Salvini Gianfranco Parlato e Giorgio Buffone. Entrambi sono accusati di aver cercato contatti con Cristiano Doni per manipolare partite. Per i legali Parlato avrebbe chiarito la sua posizione.

SITUAZIONE CRITICA PER ATALANTA - Dagli interrogatori resi oggi a Cremona dagli arrestati emergerebbe una "situazione molto critica per l'Atalanta": lo si è appreso in ambienti investigativi.
L'aggravarsi della situazione della società orobica potrebbe essere derivata dalle dichiarazioni odierne di Gianfranco Parlato e Giorgio Buffone, quest'ultimo direttore sportivo del Ravanna Calcio. Parlato è accusato, tra le altre cose, di avere dato "disposizioni al calciatore Gervasoni" perché intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta, con riferimento all'incontro Atalanta-Piacenza dell'11 marzo 2011. Buffone, invece, sempre stando al capo di imputazione, "manteneva contatti con Santoni Nicola, perché contattasse Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta, ai fini della manipolazione della partita Ascoli-Atalanta". Entrambi hanno risposto oggi alle domande del gip durante l'interrogatorio di garanzia, dopo l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare.

400MILA EURO ASSEGNI IN STUDIO 'BOLOGNESI' - Nello studio di Bologna in cui si tenevano le riunioni per pianificare le partite di interesse del gruppo degli scommettitori "Bolognesi", a cui è accusato di appartenere l'ex azzurro Beppe Signori, gli investigatori della Squadra Mobile hanno trovato circa 400 mila euro in assegni e altri titoli che comproverebbero lo scambio di denaro tra i partecipanti al gruppo. Signori, che si trova ai domiciliari, potrebbe essere sentito mercoledì dal gip Guido Salvini.

MATERAZZI 'SE TUTTO VERO, E' DA VERGOGNARSI' - "Facciamo un lavoro che è talmente una passione e un divertimento che se fosse vero quello che dicono che è successo, dovremmo solo vergognarci". Marco Materazzi commenta così il nuovo scandalo del calcioscommesse che sta travolgendo il mondo del pallone: secondo il giocatore dell'Inter, a Barcellona dove è venuto a trovare il suo amico Valentino Rossi in occasione del Gp della Catalogna, non vuole però sentire parlare di sistema organizzato per gli illeciti. "Secondo me si tratta di casi isolati - ha detto Materazzi - io voglio pensare e penso assolutamente che sia così, non è possibile che ci sia un sistema. Rispetto a quello che è accaduto in passato, queste sono cose distinte e separate. Negli anni passati era un sistema dove si truffava, ora sono cose singole fatte da persone che non si meritano la fortuna che il signore ci ha regalato, quella di fare i calciatori. Non so se si possa chiamare ingordigia, forse si tratta di malattia. Non so come stanno le cose nello specifico e prendo la situazione con il beneficio d'inventario, ma se le cose che si dicono sono vere, in mezzo ci sono dai grandi campioni del passato a gente gioca in categorie minori". Abituato alle contestazioni degli stadi, Materazzi non è molto stupito dalle minacce ricevute da Marco Simoncelli dopo la gara di Le Mans, che lo vede costretto ad avere una scorta 24 ore al giorno. "Io ci convivo con queste cose - ha detto il nerazzurro - e Simoncelli venendo qui e facendo la pole position ha dimostrato da italiano di avere gli attributi. Non ho mai avuto bisogno di una scorta, perché non ho mai avuto paura, ma la minaccia che è stata fatta a Simoncelli, forse, è più grave di quelle fatte a me".

BUFFONE, TUTTO PER AMORE DEL RAVENNA - Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio, ha spiegato di avere fatto tutto ciò che gli è contestato nell'ordinanza di custodia cautelare che lo ha portato in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate "solo per amore" della squadra di cui è direttore sportivo, il Ravenna Calcio. Lo ha spiegato uno dei suoi legali, Alfonso Vaccari, al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Cremona Guido Salvini. Il dirigente lo avrebbe fatto per salvare il Ravenna dai debiti. "Pensate - ha spiegato il legale - che si tratta di 'combine' che non sono mai riuscite". Nell'interrogatorio Buffone avrebbe dato una "conferma della prospettazione accusatoria riguardo la quale ha fornito le proprie spiegazioni". I suoi legali presenteranno istanza di scarcerazione al gip la prossima settimana.

PRANDELLI, LA A? PREOCCUPATO MA ASPETTIAMO - Lo scandalo delle scommesse rischia di lambire anche la serie A, almeno secondo le dichiarazioni degli arrestati ai magistrati, e Cesare Prandelli non nasconde il suo stato d'animo. "La preoccupazione c'é - ha ammesso il ct della nazionale da Coverciano - Sono cose che non vorremo mai sentire. Però credo che ora sia il momento di aspettare, dobbiamo cercare di capire meglio i reali contorni della vicenda". Una cosa però ha colpito il commissario tecnico azzurro, che nei giorni scorsi aveva avuto parole molto dure contro le tentazioni del calcio: "Ho visto l'immagine di Paoloni accompagnato in manette tra due agenti: mi hanno fatto una grande tristezza. Anche perché - ha concluso Prandelli - ho letto che c'é una bambina di tre anni, è un dramma familiare".

COMINCIATI INTERROGATORI DI GARANZIA - Sono cominciati, davanti al gip Guido Salvini, gli interrogatori degli ultimi tre arrestati in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulle partite di calcio truccate. Il primo a essere interrogato è Gianfranco Parlato, accusato di aver fornito "indicazioni utili sulle illecite pianificazioni degli eventi per consentire di poter indirizzare senza rischio le scommesse sportive" agli altri indagati.

NEI PROSSIMI GIORNI LENTE SU PARTITE DI A - Dalla settimana prossima gli inquirenti cremonesi entreranno nel merito delle tre partite, che coinvolgono 5 squadre, alcune di serie A, che secondo le dichiarazioni del medico odontoiatra Mario Pirani potrebbero essere state truccate, oltre alle 18 già esaminate nell'ordinanza di custodia cautelare che l'ha portato in carcere. Pirani sarà interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino nella giornata di martedì mentre mercoledì a essere interrogato sarà Massimo Erodiani, agente di scommesse e venerdì, infine, toccherà all'ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni che davanti al gip si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. In ambienti giudiziari si spiega che la vicenda delle tre nuove partite merita di essere approfondita in quanto Pirani ne ha parlato come di gare che, per quanto aveva sentito dire, potevano essere state truccate senza, però, entrare nelle modalità con cui ciò sarebbe avvenuto. Da qui anche la cautela degli inquirenti cremonesi.

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ERODIANI affermava che il SIENA aveva pagato da parte sua altri giocatori del SASSUOLO.

"ERODIANI Massimo:SI' MARCO e' al mille per mille e poi ti dico di piu'
..questo forse ne sara' una di quelle ma il SIENA ha pagato gia' ..io so' che
il SIENA pure ha dato gia' i soldi ...a..a..ad altri del SASSUOLO...quindi
giocheranno tutti a perderla MARCO...hai capito?"

Qui dicono che il Siena ha pagato direttamente i giocatori del Sassuolo.
:roll:
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secondo voi volendo stabilire una percentuale di coinvolgimeno e quindi di rischio penalizzazione di Atalanta, Siena e Padova?
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ma il siena non è più immischiato? non si legge più nulla online...
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Se non ci fossero ulteriori conferme, il Siena va tranquillo.

Atalanta e Padova rischiano parecchio, i primi assolutamente, i secondi si parla di combine importante, se arrestano Doni, verranno fuori tante cose in più e a quel punto l'effetto domino che si scatenerebbe sarebbe di proporzioni ben più importanti di quelle attuali.
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stamattina sky ha nominato Atalanta Siena Padova Bologna e un'altra che non ricordo...mi pare Brescia..
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Da "il giornale"

I match maggiormente nel mirino sono Padova-Atalanta, Alessandria-Ravenna, Verona-Ravenna e Ravenna-Spezia, ma ci sono forti dubbi, emersi dalle intercettazioni, anche su Siena-Sassuolo, su Ascoli-Atalanta e su Reggina-Livorno.
Cominciando dalla trasferta dei bergamaschi a Padova, incontro di cartello tra squadre di vertice, in programma il 26 marzo, il segno «x» era a dir poco annunciato. Le chiacchiere cominciano due giorni prima, quando il dentista Pirani chiede al Ds del Ravenna, Buffone, di «informarsi sulla effettiva combine». La conferma arriva, perché Pirani chiama il socio Erodiani e «dice di aver saputo che Padova e Atalanta fanno X in quanto c’è l’accordo tra le società». Erodiani in un’altra telefonata entra più nello specifico: «Lo hanno fatto in società, mo ho parlato con l’uomo di Doni che lo ha chiamato di fargli 10.000 euro a Doni, per l’X». L’ultima conferma arriva alla vigilia del match, quando il portiere di calcio a 5 Tuccella conferma a Pirani di aver parlato «con un grande amico del capitano (Doni) che gli aveva confermato l’avvenuta combine». Quanto ad Ascoli-Atalanta, qui c’era l’intenzione della «cupoletta» di scommettitori di strappare un 2, ma il solo difensore bianconero Micolucci, che si presta alla combine, non riesce nell’intento e il match finisce pari. Proprio il calciatore, però, intercettato nel dopopartita, racconta a Pirani che Manfredini dell’Atalanta lo aveva avvicinato: «Io appena sono arrivato Manfredini mi ha detto di fare pari no?». Altro match di B a rischio è Siena-Sassuolo, finita in goleada (4-0) con il coinvolgimento certo del neroverde Quadrini e, forse, di due suoi compagni. Il rischio che nel risultato ci sia lo zampino delle società lo evoca un’intercettazione tra Erodiani e Bellavista, nella quale entrambi dicono di aver saputo dall’ex calciatore Bettarini «che il Siena si è mosso di persona». [color=#FF0000]Un giallo c’è anche su Reggina-Livorno, finita 1-1. Poco prima dell’inizio della partita, Erodiani chiama Pirani e chiede «se per stasera è a conoscenza di qualcosa in quanto gli è giunta voce che fanno X. Pirani dice che li ha fatti incontrare e basta».[/color]
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Località: 38°6′41″N 15°39′43″E

La novità vera di questa inchiesta è che è partita dalla giustizia ordinaria e non da quella sportiva.
I PM e le forze di polizia hanno metodi e strumenti diversi da quelli di Palazzi e della procura federale, ad iniziare dalle manette e dal carcere, ed infatti sembra di stare al festival di Sanremo dove si stà facendo a gara a chi canta di più.

Ogni giorno, e siamo ancora al secondo di interrogatori, il cerchio raddoppia il suo raggio.

http://www.ilgiornale.it/interni/arriva ... comments=1

Arriva Mister X: dieci partite di A sotto accusa
di Luca Fazzo

Milano«Qui confessano tutti. È troppo facile». È così, con un po’ di stupore e quasi un filo di delusione, che uno degli inquirenti sintetizza la seconda giornata di interrogatori degli arrestati per il nuovo scandalo. Travolti dall’inchiesta, protagonisti e comprimari del giro che truccava gli incontri del pallone italiano sembrano non vedere l’ora di ammettere le loro colpe, confermando tutto quello che la polizia aveva già scoperto: e, soprattutto, allargando a dismisura gli orizzonti dell’inchiesta. Ieri, l’indagine fa ufficialmente la sua prima vittima tra le società storiche del calcio italiano: l’Atalanta, che dai verbali riempiti in questi due giorni viene coinvolta pesantemente in almeno una partita venduta. Non è solo il suo giocatore più rappresentativo, Cristiano Doni, a essere nei guai, ma il club. La conseguenza - non automatica, ma a questo punto assai verosimile - potrebbe essere un ribaltone dei risultati dell’ultimo campionato di B: la promozione dei bergamaschi in A viene incenerita, a valle i giochi si riaprono.
È solo uno dei passi avanti che l’inchiesta sta compiendo grazie all’ondata di «pentimenti» iniziata venerdì con gli interrogatori di Marco Pirani e Massimo Erodiani, i principali tenutari del giro di scommesse. Erano stati loro due, il dentista e l’allibratore, a rivelare al giudice Guido Salvini che la banda aveva alterato l’esito di tre incontri di serie A e B, coinvolgendo nel disastro cinque società fino a quel momento incolumi. I nomi più gettonati nelle voci che circolano con insistenza sono Siena, Bologna, Piacenza e Genoa, quest’ultmo proprio per quel 4-3 con la Roma. Ieri l’alluvione di ammissioni continua con Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna, e Giorgio Parlato, collaboratore del Viareggio. Entrambi sono imputati di episodi che li collegano in qualche modo all’Atalanta: Parlato per avere incaricato Carlo Gervasoni del Piacenza di accordarsi con Doni per truccare il match tra le due squadre; Buffone, attraverso un intermediario, avrebbe preso contatti con Doni per impasticciare Ascoli-Atalanta. Entrambi confessano, Buffone - con supremo sprezzo del ridicolo - giura di avere fatto quel che ha fatto «per il bene del Ravenna», nel senso che con i soldi delle scommesse voleva ripianare i debiti sociali. E aggiungono dettagli che oltre ad aggravare pesanemente la posizione di Cristiano Doni, vanno a coinvolgere direttamente il ruolo del club nerazzurro. Ma, assicurano fonti vicine all’inchiesta, non è l’unica società a dover tremare.
L’alluvione, per ora, riguarda soprattutto la serie B: tanto che persino i vertici della Lega hanno il buon senso ieri di rinviare la cerimonia di consegna degli Awards, i premi della serie cadetta, peraltro sponsorizzati da un sito di scommesse on line. Ma la serie A non ride. Anzi: la sensazione è che sia stata data la stura ad una serie di rivelazioni, in cui gli attuali indagati non hanno nessuna voglia di restare gli unici a pagare per tutti. E alle scoperte dell’indagine cremonese si affiancheranno i passi avanti dell’inchiesta parallela condotta dalla procura di Napoli, che finora si era concentrata soprattutto sui rapporti tra il mondo delle scommesse e il milieu della criminalità organizzata ma che ora sembra pronta ad una brusca accelerata. Alla magistratura partenopea dovrebbe arrivare prossimamente, secondo indiscrezioni attendibili, la deposizione di un addetto ai lavori, una sorta di supertestimone in grado di quantificare su livelli clamorosi gli incontri dei campionati appena conclusi di cui è dimostrabile la compravendita: almeno dieci partite di A e dieci partite di B. Un terremoto che potrebbe scuotere alle fondamenta il calcio nazionale. Il totale di partite truccate nel corso dell’ultimo decennio toccherebbe, secondo questa testimonianza, addirittura il mezzo migliaio.

E ieri nello studio di Bologna in cui si tenevano le riunioni per pianificare le partite di interesse del gruppo degli scommettitori «bolognesi», a cui è accusato di appartenere l’ex azzurro Beppe Signori, gli investigatori della Squadra Mobile hanno trovato circa 400 mila euro in assegni e altri titoli che comproverebbero lo scambio di denaro tra i partecipanti al gruppo.
Per quanto riguarda direttamente l’inchiesta di Cremona è pressoché scontato che nelle prossime settimane, una volta esaurito il primo giro di interrogatori, potranno partire nuove manette e nuovi avvisi di garanzia. Anche perchè è possibile che alle rivelazioni già incassate si aggiungano quelle di altri due imputati chiave: il portiere del Benevento Marco Paoloni e l’ex difensore del Bari Antonio Bellavista. Paoloni, sotto choc per le manette, devastato dalle accuse - ma già nelle intercettazioni appariva sulla soglia dell’esaurimento nervoso - finora si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma, in questa corsa al pentimento, è una scelta che non ha più senso.
Il dramma di Paoloni è un capitolo dell’inchiesta che meriterebbe di essere scritto a parte. Si tratta di un buon portiere che viene ingoiato dostojevskianamente dai meccanismi diabolici del gioco d’azzardo, fino a legarsi mani e piedi ai signori delle scommesse. Nella fase cruciale dell’inchiesta, quando le sue mosse vengono seguite in diretta grazie alle intercettazioni della Mobile, Paoloni sembra quasi agire contro se stesso, come se la sua vera scommessa fosse quella di autodistruggersi. Inventa accordi che non ha mai preso, come quello per «aggiustare» Inter-Lecce, facendo perdere alla banda un sacco di soldi. Ma il suo colpo d’ala arriva con Benevento-Pisa del 21 marzo: «Vincerà il Pisa e sarà un Over tre e mezzo», garantisce Paoloni alla banda: cioè ci saranno un sacco di gol, e visto che il portiere del Benevento è lui come dubitarne? La banda scommette. Ma la partita la vince il Benevento. E il migliore in campo è lui, Paoloni, che invece di prendere gol a raffica para l’imparabile. Forse aveva davvero deciso di farsi ammazzare.


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Nel gioco della truffa in campo pure i presidenti
di Gian Marco Chiocci
Massimo Malpica

Il nuovo capitolo del calcio sporco non è solo scommesse. Nelle carte di Cremona emergono sospetti piuttosto pesanti su illeciti sportivi a livello di società, non di «semplici» calciatori infedeli. Presunti accordi per combine che arrivano all’orecchio di Erodiani e soci, che in qualche caso tentano di sfruttare la circostanza non solo per scommettere, ma anche per cercare qualcuno disposto a pagare una partita già «aggiustata», intascando un bonus insperato. Anche qui è tutto da accertare, perché dei match «addomesticati» parlano tra loro i protagonisti dell’inchiesta sul calcio sporco, quasi mai direttamente i vertici delle società (con l’eccezione del Ravenna). Di certo il sospetto su una manciata di partite, al momento solo di serie B e di Lega Pro, è decisamente forte. E il rischio di conseguenze in termini di penalizzazioni sportive per le società coinvolte, molto concreto.
I match maggiormente nel mirino sono Padova-Atalanta, Alessandria-Ravenna, Verona-Ravenna e Ravenna-Spezia, ma ci sono forti dubbi, emersi dalle intercettazioni, anche su Siena-Sassuolo, su Ascoli-Atalanta e su Reggina-Livorno.
Cominciando dalla trasferta dei bergamaschi a Padova, incontro di cartello tra squadre di vertice, in programma il 26 marzo, il segno «x» era a dir poco annunciato. Le chiacchiere cominciano due giorni prima, quando il dentista Pirani chiede al Ds del Ravenna, Buffone, di «informarsi sulla effettiva combine». La conferma arriva, perché Pirani chiama il socio Erodiani e «dice di aver saputo che Padova e Atalanta fanno X in quanto c’è l’accordo tra le società». Erodiani in un’altra telefonata entra più nello specifico: «Lo hanno fatto in società, mo ho parlato con l’uomo di Doni che lo ha chiamato di fargli 10.000 euro a Doni, per l’X». L’ultima conferma arriva alla vigilia del match, quando il portiere di calcio a 5 Tuccella conferma a Pirani di aver parlato «con un grande amico del capitano (Doni) che gli aveva confermato l’avvenuta combine». Quanto ad Ascoli-Atalanta, qui c’era l’intenzione della «cupoletta» di scommettitori di strappare un 2, ma il solo difensore bianconero Micolucci, che si presta alla combine, non riesce nell’intento e il match finisce pari. Proprio il calciatore, però, intercettato nel dopopartita, racconta a Pirani che Manfredini dell’Atalanta lo aveva avvicinato: «Io appena sono arrivato Manfredini mi ha detto di fare pari no?». Altro match di B a rischio è Siena-Sassuolo, finita in goleada (4-0) con il coinvolgimento certo del neroverde Quadrini e, forse, di due suoi compagni. Il rischio che nel risultato ci sia lo zampino delle società lo evoca un’intercettazione tra Erodiani e Bellavista, nella quale entrambi dicono di aver saputo dall’ex calciatore Bettarini «che il Siena si è mosso di persona». Un giallo c’è anche su Reggina-Livorno, finita 1-1. Poco prima dell’inizio della partita, Erodiani chiama Pirani e chiede «se per stasera è a conoscenza di qualcosa in quanto gli è giunta voce che fanno X. Pirani dice che li ha fatti incontrare e basta».
Le altre combine societarie che gli inquirenti danno per provate ruotano intorno al ds ravennate. Buffone prova infatti a far cassa con l’Alessandria parlando con il presidente dei piemontesi e informando delle trattative sia l’allenatore che il presidente del Ravenna, ma l’offerta è bassa e non se ne fa niente. Idem per l’incontro con il Verona: Buffone offre un accordo a perdere, parla con i dirigenti gialloblù, ma questi hanno timore dell’ufficio indagini e la combine salta, anche se i veneti vincono lo stesso. Infine, in Ravenna-Spezia è l’allenatore dei portieri romagnolo, Nicola Santoni, a informare la «cupoletta» che lo Spezia aveva offerto soldi per vincere. Circostanza confermata dal ds Buffone, che avvertiva gli amici di una differenza tra domanda e offerta della combine: lo Spezia offriva 100mila euro, il Ravenna ne voleva 150mila. E gli scommettitori intervengono per pagare la differenza.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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