Sale la tensione a Reggio nel comparto del trasporto pubblico. Stamattina i dipendenti dell'Atam hanno deciso di incrociare le braccia dopo l'incontro di ieri con i Commissari di Palazzo San Giorgio.
Autobus fermi, scuolabus interdetti e niente controllo sui parcheggi a strisce blu. I lavoratori Atam hanno deciso di dire basta ad una situazione che si trascina ormai da molti mesi e che vede la Società titolare del trasporto pubblico reggino navigare in pessime acque.
Già la scorsa settimana i vertici aziendali si erano riuniti, affiancati anche dai rappresentanti della triplice sindacale, per sollevare l'attenzione sul triste destino che sta per colpire l'Atam e di conseguenza i cittadini di Reggio Calabria che potrebbero a breve essere privati dell'intero sistema del trasporto pubblico.
Il problema, manco a dirlo, è di risorse. Sono 350 i posti di lavoro in bilico, attualmente in attesa di riscontri sui crediti pregressi nei confronti del Comune (2,5 milioni) e della Regione (14 milioni), o che comunque il Ministro Cancellieri decida una volta per tutte di affiancare la città con gli aiuti speciali promessi all'atto dello scioglimento del Comune.
Scopelliti style.
Reggio: Atam in sciopero, la città si ferma
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interessa certo...il classico serpente che si morde la coda...gestioni allegre delle risorse,spese fuori controllo e debiti a iosa...sempre e cmq per avere fra politici ed amministratori di questa aziende gente ignorante e collusa con la ndrangheta....carrozzoni mandati avanti solo per l'arricchimento personale,e non per il bene della collettività....
L'Italia fa schifo,la Calabria ancora di più...
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Sono tutti impegnati a far passare velocemente questi 18/24 mesi.Brigante Reggino ha scritto:Ma la cosa interessa a pochi?
Comunque è una vergogna, non ho più parole per insultare questa classe dirigente.
Cordiali saluti trasportistici...
Non disturbiamoli.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Si aspetta qualche nave da crociera che attracchi per ritornare a parlare di città turistica.
Eppure Arena che era AD dell'atam doveva almeno dire qualcosa anzichè dire che la gente ha chiesto di fare ricorso (COSA NON VERA):
comunque questi dipendenti che vadano al palazzo della regione a manifestare:
http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/28112012_gaz08.pdf
Eppure Arena che era AD dell'atam doveva almeno dire qualcosa anzichè dire che la gente ha chiesto di fare ricorso (COSA NON VERA):
comunque questi dipendenti che vadano al palazzo della regione a manifestare:
http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/28112012_gaz08.pdf
Secondo voi cosa dovrebbero fare questi dipendenti senza stipendio...???
******************Indipendentemente di chi sia la colpa *****************************
Continuare a lavorare, pur senza stipendio, raddoppiando il proprio impegno per mantenerne il decoro e guadagnarsi
i consensi di tutti noi?
oppure
Vergognarsi di quello che stanno facendo risultando così diversamente intelligenti e facendosi odiare?
RISPONDETE PLEASE...
Qua due sono le soluzioni...una di queste porta certamente ad una contraddizione che in questa sezione
è di casa...forse vi sfugge ma ve la ricorderò io
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Continuare a lavorare, pur senza stipendio, raddoppiando il proprio impegno per mantenerne il decoro e guadagnarsi
i consensi di tutti noi?
oppure
Vergognarsi di quello che stanno facendo risultando così diversamente intelligenti e facendosi odiare?
RISPONDETE PLEASE...
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Ultima modifica di ILY il 28/11/2012, 12:05, modificato 1 volta in totale.
Amaranto Alé
non tifo per gli squadroni ma tifo te
Amaranto è una passione non è un color
la maglia che porti addosso è un'ossession...
Ciao Filippo...
U Catania na teni...!!!
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Mancu ieu...a mia è amaranto...!!!Brigante Reggino ha scritto:Ma novità? Niente? Io non ho l'auto blu per muovermi...maledetti...
*sia beninteso, anche se appare ovvio, che sono dalla parte dei dipendenti ATAM. Le mie maledizioni vanno alla ns classe dirigente...
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Salve a tutti, leggo molto questo forum ed ho deciso di scrivere solo ora per manifestare la mia modestissima opinione. Personalmente, non mi sento di esprimere alcuna solidarietà verso chi è responsabile dell'interruzione dei pubblici servizi. Sia ben chiaro che non auguro a nessuno di vivere quello che stanno passando gli onesti padri di famiglia impiegati all'Atam o alla Leonia e spero davvero con tutto il cuore che possano presto ritrovare serenità (e stipendi!). Detto questo, ritengo inammissibile che a farne le spese siano, ancora una volta, i cittadini. Non riesco a giustificarli nemmeno interpretando i loro (non) gesti come tentativi di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Esistono, credo, infiniti modi per attirare l'attenzione della gente per farla riflettere sui gravi disagi che stanno vivendo ma, senza dubbio, quello scelto è il più vile ed indecoroso. Come se lasciare a piedi chi utilizza i mezzi pubblici o vivere in mezzo a montagne di spazzatura possa servire a risolvere le cose. Per come stanno le cose oggi, non esprimo davvero alcuna solidarietà.
Anch' ioVincentVega ha scritto:Salve a tutti, leggo molto questo forum ed ho deciso di scrivere solo ora per manifestare la mia modestissima opinione. Personalmente, non mi sento di esprimere alcuna solidarietà verso chi è responsabile dell'interruzione dei pubblici servizi. Sia ben chiaro che non auguro a nessuno di vivere quello che stanno passando gli onesti padri di famiglia impiegati all'Atam o alla Leonia e spero davvero con tutto il cuore che possano presto ritrovare serenità (e stipendi!). Detto questo, ritengo inammissibile che a farne le spese siano, ancora una volta, i cittadini. Non riesco a giustificarli nemmeno interpretando i loro (non) gesti come tentativi di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Esistono, credo, infiniti modi per attirare l'attenzione della gente per farla riflettere sui gravi disagi che stanno vivendo ma, senza dubbio, quello scelto è il più vile ed indecoroso. Come se lasciare a piedi chi utilizza i mezzi pubblici o vivere in mezzo a montagne di spazzatura possa servire a risolvere le cose. Per come stanno le cose oggi, non esprimo davvero alcuna solidarietà.
- ma sol perché le sacrosante proteste avvengono senza rispettare la legge (83/2000 se non ricordo male) che disciplina la materia a garanzia degli utenti -
non mi sento di farlo.
Ritengo invece plausibile che a pagarne le conseguenze di quanto accaduto, succede e succederà, siano proprio i cittadini poiché complessivamente diretti responsabili delle scelte politiche (confermate in più circostanze e pronti a riaffermarle) che hanno determinato questo (S) fascio.
A loro nessuna solidarietà ma,viceversa, un dito puntato contro.
Benvenuto tra noi.
La speranza appartiene ai figli.
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Una forma intelligente era quella di lavorare e alla fine del lavoro anzichè andare a casa andare a protestare da chi di dovere (vedi regione o direttamente a casa di scopelliti/arena) oppure sul turno di 8 ore, lavorarne 6 e 2 scioperare... ma non paralizzare i cittadini che hanno già i suoi problemi.
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Grazie, in primisRegmi ha scritto: Ritengo invece plausibile che a pagarne le conseguenze di quanto accaduto, succede e succederà, siano proprio i cittadini poiché complessivamente diretti responsabili delle scelte politiche (confermate in più circostanze e pronti a riaffermarle) che hanno determinato questo (S) fascio.
A loro nessuna solidarietà ma,viceversa, un dito puntato contro.
Benvenuto tra noi.
Secondariamente, la tua affermazione potrebbe essere materia di dibattito riguardo l'efficacia e l'efficienza degli istituti di democrazia ai giorni d'oggi. E', senza dubbio, responsabilità diretta dei cittadini ma certamente non di tutti. Non penso solo a chi ha votato altro ma anche, ad esempio, ai quei minorenni che pur non avendo espresso le proprie preferenze oggi non possono usufruire dei mezzi pubblici per andare a scuola (dopo aver circumnavigato le isole di immondizia).
pab397 ha scritto:In questo caso, ancora meglio sarebbe stato continuare a lavorare e assicurare il servizio, ma far viaggiare gratis gli utenti.
Se, come precedentemente affermato, ci leggi da parecchio tempo, dovresti sapere che è pane di tutti, o quasi, giorni.VincentVega ha scritto:Grazie, in primisRegmi ha scritto: Ritengo invece plausibile che a pagarne le conseguenze di quanto accaduto, succede e succederà, siano proprio i cittadini poiché complessivamente diretti responsabili delle scelte politiche (confermate in più circostanze e pronti a riaffermarle) che hanno determinato questo (S) fascio.
A loro nessuna solidarietà ma,viceversa, un dito puntato contro.
Benvenuto tra noi.
Secondariamente, la tua affermazione potrebbe essere materia di dibattito riguardo l'efficacia e l'efficienza degli istituti di democrazia ai giorni d'oggi. E', senza dubbio, responsabilità diretta dei cittadini ma certamente non di tutti. Non penso solo a chi ha votato altro ma anche, ad esempio, ai quei minorenni che pur non avendo espresso le proprie preferenze oggi non possono usufruire dei mezzi pubblici per andare a scuola (dopo aver circumnavigato le isole di immondizia).
pab397 ha scritto:In questo caso, ancora meglio sarebbe stato continuare a lavorare e assicurare il servizio, ma far viaggiare gratis gli utenti.
Sull'efficienza degli strumenti democratici son del parere che essi lo siano; caso mai sono le scelte dei singoli, spesso prese o indirizzate prevalentemente verso fini diversi dal bene comune, che le inficiano alla base fino a determinarne "spiacevoli" situazioni per tutti.
Sul resto, non a caso avevo fatto cenno alla 83/2000 e scritto un "complessivamente" che stava ad indicare la comunità nel suo insieme.
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