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mohammed
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reggino ha scritto:http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/ ... pressioni/

Lettera aperta sulle repressioni
By ilsimplicissimus

L’hanno fatta grossa e adesso tentano di rimediare: dicono che la violenza era ingiustificata e che saranno identificati i poliziotti che hanno infierito con i manganelli o con i lacrimogeni. Accennano ad inchieste che, mi ci gioco qualunque cosa, non ci saranno o saranno una farsetta. Naturalmente dopo che si sono scoperti i fili del burattinaio si tenta si buttare sul singolo la croce: ma è del tutto evidente che l’aver considerato gli studenti come dei nemici dello stato nasce nel cuore oscuro di un governo che si regge prima ancora che sull’acefala e interessata acquiescenza di un sistema politico, sul consenso che viene dai centri finanziari ed europei di fronte a un’azione di riduzione della democrazia e dei diritti che non provoca reazioni o comunque non reazioni clamorose.

La piazza in questo senso è un pericolo per Monti che deve rendere conti ai suoi grandi elettori e non certo agli italiani. Non è un caso che il premier non si stanchi di ripetere nelle sessioni internazionali che le misure di impoverimento non stanno causando le stesse conseguenze che altrove. E’ un suo vanto e i ministri che si è scelto, anzi il ministro Cancellieri, un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ha pensato che la massima repressione fosse la strada maestra per tenere al suo posto la protesta e dare al premier ragioni per fare la ruota del tacchino.

Ora credo che un partito democratico che si rispetti, di fronte a questa evidenza denunciata dalle immagini, dovrebbe chiedere le dimissioni del ministro.

Credo che un ministro che si rispetti dovrebbe sentire il bisogno quanto meno di offrire le dimissioni.

Credo che un premier che si rispetti dovrebbe dire qualcosa senza trincerarsi dietro un silenzio che è infingardo e non sobrio.

Credo che un presidente della Repubblica che si rispetti dovrebbe vibrantemente intervenire invece di mobbizzare i partiti chiedendo una legge elettorale ad escludendum.

Credo che se nessuna di queste cose avviene né il governo, né il milieu politico meritino alcun rispetto.


trovo molto interessante questo pezzo.
la gente che scrive queste cose è incredibile, il teorema è che monti abbia chiesto ai celerini di pestare duro perché deve salvare il suo governo, che ha già fissato le elezioni a marzo ovviamente. Quandanche il governo cadesse oggi dubito si riuscirebbe a votare molto prima di quella data. Poi cè ovviamente l'attacco a tutti, pd in primis ovviamente (preciso che non me ne fotte del pd, è che mi fa ridere questo accanimento puntuale, come se loro fossero sempre i primi responsabili di tutto ciò che succede nel globo terracqueo). Ma quello che mi fa scompisciare è il linguaggio a la BR, la cancellieri è un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ma ci avrà pensato tutta la notte per scrivere questa cosa? Meglio di Zelig francamente... :lol:
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onlyamaranto
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mohammed ha scritto:... la cancellieri è un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ma ci avrà pensato tutta la notte per scrivere questa cosa? Meglio di Zelig francamente... :lol:

Davvero incredibile, c'è gente che pensa che basta sommare aggettivi altisonanti e frasi con costruzioni assurde, che diventa un mago della politica e del sapere universale...bleah, anzi Zelig come giustamente dici tu :lol:


Che cos' è un silenzio infingardo e non sobrio? e il presidente della Repubblica che mobbizza i partiti?
e il Premier che fa la ruota del tacchino?
ma finitela va...

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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kurohata
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http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 6876579/1/

com'è dolce questo funzionario!

:cuori:

la figura del funzionario che dice quando caricare e quando non caricare, la figura del funzionario che ferma i giovani celerini eccitati c'è sempre stata, adesso però hanno proprio confezionato il personaggio del poliziotto buono, ottimo per la telenovelas raccontata dal telegiornale.
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Regmi
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mohammed ha scritto:
reggino ha scritto:http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/ ... pressioni/

Lettera aperta sulle repressioni
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L’hanno fatta grossa e adesso tentano di rimediare: dicono che la violenza era ingiustificata e che saranno identificati i poliziotti che hanno infierito con i manganelli o con i lacrimogeni. Accennano ad inchieste che, mi ci gioco qualunque cosa, non ci saranno o saranno una farsetta. Naturalmente dopo che si sono scoperti i fili del burattinaio si tenta si buttare sul singolo la croce: ma è del tutto evidente che l’aver considerato gli studenti come dei nemici dello stato nasce nel cuore oscuro di un governo che si regge prima ancora che sull’acefala e interessata acquiescenza di un sistema politico, sul consenso che viene dai centri finanziari ed europei di fronte a un’azione di riduzione della democrazia e dei diritti che non provoca reazioni o comunque non reazioni clamorose.

La piazza in questo senso è un pericolo per Monti che deve rendere conti ai suoi grandi elettori e non certo agli italiani. Non è un caso che il premier non si stanchi di ripetere nelle sessioni internazionali che le misure di impoverimento non stanno causando le stesse conseguenze che altrove. E’ un suo vanto e i ministri che si è scelto, anzi il ministro Cancellieri, un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ha pensato che la massima repressione fosse la strada maestra per tenere al suo posto la protesta e dare al premier ragioni per fare la ruota del tacchino.

Ora credo che un partito democratico che si rispetti, di fronte a questa evidenza denunciata dalle immagini, dovrebbe chiedere le dimissioni del ministro.

Credo che un ministro che si rispetti dovrebbe sentire il bisogno quanto meno di offrire le dimissioni.

Credo che un premier che si rispetti dovrebbe dire qualcosa senza trincerarsi dietro un silenzio che è infingardo e non sobrio.

Credo che un presidente della Repubblica che si rispetti dovrebbe vibrantemente intervenire invece di mobbizzare i partiti chiedendo una legge elettorale ad escludendum.

Credo che se nessuna di queste cose avviene né il governo, né il milieu politico meritino alcun rispetto.


trovo molto interessante questo pezzo.
la gente che scrive queste cose è incredibile, il teorema è che monti abbia chiesto ai celerini di pestare duro perché deve salvare il suo governo, che ha già fissato le elezioni a marzo ovviamente. Quandanche il governo cadesse oggi dubito si riuscirebbe a votare molto prima di quella data. Poi cè ovviamente l'attacco a tutti, pd in primis ovviamente (preciso che non me ne fotte del pd, è che mi fa ridere questo accanimento puntuale, come se loro fossero sempre i primi responsabili di tutto ciò che succede nel globo terracqueo). Ma quello che mi fa scompisciare è il linguaggio a la BR, la cancellieri è un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ma ci avrà pensato tutta la notte per scrivere questa cosa? Meglio di Zelig francamente... :lol:
Io, invece, lo trovo molto interessante.
...Quello che ti chiedo è di non rispondermi con un perchè. 8-)
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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La piazza in questo senso è un pericolo per Monti che deve rendere conti ai suoi grandi elettori e non certo agli italiani. Non è un caso che il premier non si stanchi di ripetere nelle sessioni internazionali che le misure di impoverimento non stanno causando le stesse conseguenze che altrove. E’ un suo vanto e i ministri che si è scelto, anzi il ministro Cancellieri, un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ha pensato che la massima repressione fosse la strada maestra per tenere al suo posto la protesta e dare al premier ragioni per fare la ruota del tacchino.

Ora credo che un partito democratico che si rispetti, di fronte a questa evidenza denunciata dalle immagini, dovrebbe chiedere le dimissioni del ministro.

Credo che un ministro che si rispetti dovrebbe sentire il bisogno quanto meno di offrire le dimissioni.

Credo che un premier che si rispetti dovrebbe dire qualcosa senza trincerarsi dietro un silenzio che è infingardo e non sobrio.

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trovo molto interessante questo pezzo.
Io inviterei i "colleghi" kompagni a badare più ai contenuti che alla forma del pezzo, che può risultare più o meno esilarante... Edit: NinoMed
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:
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La piazza in questo senso è un pericolo per Monti che deve rendere conti ai suoi grandi elettori e non certo agli italiani. Non è un caso che il premier non si stanchi di ripetere nelle sessioni internazionali che le misure di impoverimento non stanno causando le stesse conseguenze che altrove. E’ un suo vanto e i ministri che si è scelto, anzi il ministro Cancellieri, un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ha pensato che la massima repressione fosse la strada maestra per tenere al suo posto la protesta e dare al premier ragioni per fare la ruota del tacchino.

Ora credo che un partito democratico che si rispetti, di fronte a questa evidenza denunciata dalle immagini, dovrebbe chiedere le dimissioni del ministro.

Credo che un ministro che si rispetti dovrebbe sentire il bisogno quanto meno di offrire le dimissioni.

Credo che un premier che si rispetti dovrebbe dire qualcosa senza trincerarsi dietro un silenzio che è infingardo e non sobrio.

Credo che un presidente della Repubblica che si rispetti dovrebbe vibrantemente intervenire invece di mobbizzare i partiti chiedendo una legge elettorale ad escludendum.

Credo che se nessuna di queste cose avviene né il governo, né il milieu politico meritino alcun rispetto.


trovo molto interessante questo pezzo.
Io inviterei i "colleghi" kompagni a badare più ai contenuti che alla forma del pezzo, che può risultare più o meno esilarante... Edit: NinoMed
la forma del pezzo corrisponde a un modo classico del politichese per cui in mancanza di contenuti si utilizza un linguaggio che si suppone forbito e altisonante. Come dire è un articolo parecchio banale e facilone, non dice niente di nuovo se non la solita protesta antimontiana piuttosto inutile soprattutto ora che il governo è in scadenza. Quello che non capisco è la dinamica per cui i pidiellini, i leghisti e i fascisti son diventati tutti antimontiani e che mentre consideravano zecche e figli di papà i manifestanti sotto i precedenti governi ora fraternizzano con loro. Per questo non li sopporto, i succitati gruppi, passano sopra tutto, anche sulla propria coerenza e dignità pur di fare propaganda politica di bassa lega...
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Smettiamo di manifestare. Non diamogliela vinta
di Simone Perotti | 17 novembre 2012



«Che mortificazione… chiedere a chi ha il potere di riformare il potere! Che ingenuità!» (Giordano Bruno)

Cari manifestanti, non andiamo più in piazza. Non diamogliela vinta. Non sprechiamo tempo con le urla, e neppure con la violenza. Ogni volta che consentiamo la violenza (cioè facciamo la parte della vittima di chi ci vuole menare) facciamo il gioco del potere, che delle nostre urla se ne fa un vanto, se ne compiace. Smettiamo di interpretare il ruolo che ci è stato assegnato. Il cane che abbaia non morde. Non sfoghiamoci in piazza, non perdiamo il seme prezioso della rabbia e del cambiamento. Dobbiamo declinarlo in cose più difficili, più dure, più spietate cambiando noi. Se noi cambiamo loro sono morti. Se noi abbaiamo loro sono salvi.

Il potere spera sempre nel corteo, e spera sempre che degeneri nella violenza. Manifestare serve a rappresentare i malati di SLA, o chi non sa e non può gridare per i propri diritti. E chi lo nega! Ma per noi, per le persone medie e ordinarie, per il 95% per cento del Paese è l’arma minore, la più organica al potere. Fino a che c’è una manifestazione, il potere è salvo. Sapete i padroni avveduti cosa facevano cent’anni fa? Se gli operai non protestavano, costruivano ad arte un sindacato giallo, qualcuno che protestasse, anche se mai troppo. La protesta serve al potere: indica che tutto funziona.

Non si può manifestare senza aver prima fatto un grande lavoro interiore, senza essere cambiati noi per primi. E noi quel lavoro non l’abbiamo ancora fatto. Tutto il tempo e le energie per quelle manifestazioni vanno messi in altro, vanno rivolti verso l’interno. In quella piazza c’è la via più breve, quella che responsabilizza meno. Chi cambia davvero, chi ha in animo di far saltare il banco, non scende in piazza: è un cocciuto e duro rivoluzionario, e lavora da solo, in silenzio, si allena, studia come preparare una bomba metaforicamente deflagrante: il suo cambiamento. La cosa più pericolosa per il potere è che quell’uomo diventi diverso da ciò che è, diverso da chi sta in piazza. Quella bomba è in grado di esplodere socialmente, di fare di quell’uomo un autentico sovversivo. In piazza invece, le bombe carta vengono disinnescate dalla stessa protesta, generano manganellate che stimolano la solidarietà della gente comune. Quelli che dovevano essere dei potenziali rivoltosi diventano gruppo organico al sistema, gregge facile da pilotare. Facile da menare. Di cui è facile sparlare.

Non andiamo in piazza, abbiamo troppo da fare in quest’epoca triste. Dobbiamo vivere diversamente da subito, adesso, nelle nostre vite. Isoliamo il potere dove è debole, dove gli fa male. Possiamo contrastarlo con efficacia smettendo di essere target commerciale, smettendo di vivere e lavorare e muoverci come pensa lui. Costruiamo un’altra economia, un’altra sopravvivenza. L’atto più forte e dirompente verso il nemico è abbandonare il fronte, voltargli le spalle, andare altrove. Un nemico ignorato, che perde la sua carica di dramma e la sua essenza di minaccia, scompare. Immaginatevi migliaia di poliziotti schierati, vestiti come dei marziani, ma soli. La piazza è vuota. Ci sono soltanto loro. Il nemico non c’è più, si è ritirato. Sta progettando come vivere diversamente. I nemici da manifestanti sono diventati uomini e donne, sognatori concreti che lavorano per diventare saldi, per resistere alle offerte commerciali inutili, per organizzarsi in modo diverso, ridurre i propri bisogni. Ecco il lavoro che è prezioso fare. Non manifestare contro il potere, che serve solo a rafforzarlo, ma far aprire gli occhi a chi non ha gli strumenti per capire o sta sbagliando strada per altri motivi.

Svegliamo la gente, spieghiamogli che il potere ha solo una grande paura, un tragico terrore: gli uomini liberi. Sa che più ne circolano più lui è spacciato. Menti libere, che non faranno mai quello che gli dicono di fare, che non compreranno mai quello che gli dicono di comprare, non vivranno come e dove gli dici di vivere, sono una bomba innescata sotto al Sistema. I loro comportamenti anticonsumistici, antimperialisti, anticapitalisti, pacifisti, creativi, operosi, sottraggono potere alla politica, denaro al potere. Sottraggono potere al sistema.

Noi che manifestiamo ma poi il giorno dopo siamo nel traffico come sempre, senza tentare una vita diversa, non forziamo il nostro destino e siamo funzionali alla condizione che avversiamo. La nostra manifestazione lo rafforza, il potere, non lo indebolisce. E se non abbiamo niente, se siamo gli ultimi, ancor prima dobbiamo muoverci. Non abbiamo niente da perdere. Che ci stiamo a fare lì? Proprio chi ha di meno e fa fatica ad avere pure il minimo, dovrebbe essere il primo a voltarsi e andarsene. Per cosa manifesta, per quello che non avrà mai? Per diventare meno diverso dall’oggetto della sua manifestazione?

Manifestiamo per rabbia, ma la rabbia rende deboli, sempre. In un conflitto, anche quando ci si menava da ragazzini, chi si faceva prendere in ostaggio dalla rabbia le prendeva. Più la lotta è dura più bisogna essere freddi, calcolare, trovare gli interstizi con lucidità e lì infilarsi. Ecco perché dico e ripeto da anni che il cambiamento è interiore, sempre, prima di ogni altro passo. Se non sei lucido, se ti fai prendere dalla rabbia, sei destinato alla sconfitta.

Quando le migliori energie di un Paese manifestano, vengono spese a urlare inutilmente, a menare o a prendere manganellate, il potere ha vinto. Bisogna lasciare soli questi miserabili avidi e corrotti, tanto che comincino a urlare “aiuto!” stando seduti da soli in un deserto. Serve che diventiamo bravi, professionali, eccellenti in molte cose che abbiamo tralasciato. Dobbiamo costruire da soli molte delle funzioni che ci servono, produrre il cibo che mangiamo, l’energia che consumiamo, ma dobbiamo studiare per questo, impegnarci, lavorare venti ore al giorno, per anni, a una nostra nuova umanità. Individui migliori rendono migliore la società. Ecco la nostra responsabilità. E per farlo serve concentrazione, servono energie, serve ottimismo, studio e creatività. Ecco il nostro piano di lavoro: essere diversi da come ci pensano e ci valutano, pensare in modo diverso, spendere la nostra vita in luoghi e modi differenti. Dobbiamo essere ordinati, progressivi, organizzati. Ma non tra di noi: come individui.

Mettere energie in una manifestazione e non in ciò che dobbiamo fare, è contraddittorio. La gran parte dei manifestanti di solito, a fine manifestazione, rientra nel mondo codificato, non lavora su se stesso, va a mangiare un cheese burger da McDonalds. E quasi sempre si sente soddisfatto, perché c’era, era nel gruppo. Ma il luogo dove doveva essere, nella sua altra vita, lo ha disertato. Manifesta invece di fare. Perché?

Torneremo a manifestare, certo. Ma dopo…

dopo aver fatto il percorso interiore per diventare uomini diversi, migliori, in equilibrio, capaci di dire dei no e poi dei sì;

dopo aver messo in pratica il processo di riassunzione della responsabilità della propria vita su di sé;

dopo aver smesso di studiare ciò che non ci piace ”ma dà maggiori possibilità di lavoro”;

dopo aver ricominciato a pensare alla realtà come qualcosa da inventare e piegare al nostro destino;

dopo aver smesso di comprare cose inutili;

dopo aver smesso di vivere in posti brutti e costosi ma in posti belli dove le case costano poco (l’Italia ne è piena);

dopo aver smesso di lavorare dalla mattina alla sera come maleoccupati;

dopo aver smesso di mettere il denaro al centro dei nostri pensieri;

dopo aver smesso di avere comportamenti sistematicamente inquinanti;

dopo aver smesso di sprecare energia tenendo le luci accese in mezza casa anche se siamo soli;

dopo aver smesso di avere bisogni invece che desideri, cioè pensieri possibili ma senza i quali stiamo comunque bene;

dopo aver inventato lavori utili, che ancora non esistono;

dopo aver smesso di lamentarci invece che creare;

dopo aver smesso di muoverci in automobile insensatamente quando conviene il treno o meglio ancora dopo aver deciso di starcene a casa;

dopo aver smesso di giocare la schedina;

dopo aver smesso di guardare la televisione per gran parte del nostro tempo;

dopo aver smesso di comprare telefoni di cui la maggior parte di noi non ha bisogno;

dopo aver smesso di non studiare;

dopo aver capito che moriremo presto e tutta questa ricchezza di tempo non l’abbiamo.

Allora torneremo a manifestare, ma dopo. Quando si potrà manifestare “a favore”, non “contro”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ta/417513/
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doddi ha scritto:
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L’hanno fatta grossa e adesso tentano di rimediare: dicono che la violenza era ingiustificata e che saranno identificati i poliziotti che hanno infierito con i manganelli o con i lacrimogeni. Accennano ad inchieste che, mi ci gioco qualunque cosa, non ci saranno o saranno una farsetta. Naturalmente dopo che si sono scoperti i fili del burattinaio si tenta si buttare sul singolo la croce: ma è del tutto evidente che l’aver considerato gli studenti come dei nemici dello stato nasce nel cuore oscuro di un governo che si regge prima ancora che sull’acefala e interessata acquiescenza di un sistema politico, sul consenso che viene dai centri finanziari ed europei di fronte a un’azione di riduzione della democrazia e dei diritti che non provoca reazioni o comunque non reazioni clamorose.

La piazza in questo senso è un pericolo per Monti che deve rendere conti ai suoi grandi elettori e non certo agli italiani. Non è un caso che il premier non si stanchi di ripetere nelle sessioni internazionali che le misure di impoverimento non stanno causando le stesse conseguenze che altrove. E’ un suo vanto e i ministri che si è scelto, anzi il ministro Cancellieri, un’anziana virago di chiaro stampo, annegata nel clientelismo oligarchico, ha pensato che la massima repressione fosse la strada maestra per tenere al suo posto la protesta e dare al premier ragioni per fare la ruota del tacchino.

Ora credo che un partito democratico che si rispetti, di fronte a questa evidenza denunciata dalle immagini, dovrebbe chiedere le dimissioni del ministro.

Credo che un ministro che si rispetti dovrebbe sentire il bisogno quanto meno di offrire le dimissioni.

Credo che un premier che si rispetti dovrebbe dire qualcosa senza trincerarsi dietro un silenzio che è infingardo e non sobrio.

Credo che un presidente della Repubblica che si rispetti dovrebbe vibrantemente intervenire invece di mobbizzare i partiti chiedendo una legge elettorale ad escludendum.

Credo che se nessuna di queste cose avviene né il governo, né il milieu politico meritino alcun rispetto.


trovo molto interessante questo pezzo.
Io inviterei i "colleghi" kompagni a badare più ai contenuti che alla forma del pezzo, che può risultare più o meno esilarante... Edit: NinoMed
la forma del pezzo corrisponde a un modo classico del politichese per cui in mancanza di contenuti si utilizza un linguaggio che si suppone forbito e altisonante. Come dire è un articolo parecchio banale e facilone, non dice niente di nuovo se non la solita protesta antimontiana piuttosto inutile soprattutto ora che il governo è in scadenza. Quello che non capisco è la dinamica per cui i pidiellini, i leghisti e i fascisti son diventati tutti antimontiani e che mentre consideravano zecche e figli di papà i manifestanti sotto i precedenti governi ora fraternizzano con loro. Per questo non li sopporto, i succitati gruppi, passano sopra tutto, anche sulla propria coerenza e dignità pur di fare propaganda politica di bassa lega...
Nessuna incoerenza ma il lancio di lacrimogeni dalle finestre di un posto del genere è inconcepibile.
Sulle violenze gratuite da parte della FDO la posizione è sempre la medesima di condanna, sulle manifestazioni violente fine a se stesse con delinquenti infiltrati ancora una volta le medesime posizioni e giudizi di sempre.

Il punto che ti sfugge è la valutazione di questo episodio specifico: lacrimogeni sparati dalle finestre di un dicastero. Gravissimo.
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doddi ha scritto:
Nessuna incoerenza ma il lancio di lacrimogeni dalle finestre di un posto del genere è inconcepibile.
Sulle violenze gratuite da parte della FDO la posizione è sempre la medesima di condanna, sulle manifestazioni violente fine a se stesse con delinquenti infiltrati ancora una volta le medesime posizioni e giudizi di sempre.

Il punto che ti sfugge è la valutazione di questo episodio specifico: lacrimogeni sparati dalle finestre di un dicastero. Gravissimo.
la mia valutazione è sempre la stessa, dalle bottiglie molotov fabbricate ai pestaggi in casema col ministro che passava a controllare al grido di viva viva pinochet. Dai litri di sangue sui muri della Diaz al finanziere che si fa le foto con l'armatura, mi sfugge invece che differenza ci sia con i lacrimogeni lanciati da quella finestra, ho partecipato a manifestazioni e ho visto lacrimogeni partire da palazzi governativi di vario genere, magari non filmati. Suvvia, non mi dire che la tua indignazione è nata adesso, per un candelotto sparato da una finestra mentre le teste spaccate e i pestaggi gratuiti di gente inerme sono stati documentati in video da 10 anni senza una tua benché minima reazione sulle pagine di questo forum. Anzi, le botte di delinquenti e figli di papà da parte tua si sprecavano...
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doddi ha scritto:
Nessuna incoerenza ma il lancio di lacrimogeni dalle finestre di un posto del genere è inconcepibile.
Sulle violenze gratuite da parte della FDO la posizione è sempre la medesima di condanna, sulle manifestazioni violente fine a se stesse con delinquenti infiltrati ancora una volta le medesime posizioni e giudizi di sempre.

Il punto che ti sfugge è la valutazione di questo episodio specifico: lacrimogeni sparati dalle finestre di un dicastero. Gravissimo.
doddi perdonami ma hai visto le immagini che ho linkato?

quoto sulle FdO e sui manifestanti violenti
ma secondo me, già prima delle risultanze dei carabinieri, non c'è alcun lancio dalle finestre, è un lacrimogeno che colpisce la parete e si divide in tre.
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Falko
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Il mio manifestare è usare il meno possibile l'auto

il mio manifestare è non fare rate inutili

il mio manifestare è acquistare prodotti a km. zero

il mio manifestare è vivere senza obbligarmi ad utilizzare inutili cose superflue

il mio manifestare è differenziare
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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Z1pp0 ha scritto:Sparano lacrimogeni dal ministero della giustizia e soprattutto dall'alto verso il basso sulla folla...Se poi ci scappa il morto però la polizia ha fatto il proprio dovere e sicuramente chi ha sparato non verrà mai condannato(come già capitato). E' una vergogna. Ditemi quello che volete ma i facinorosi sono da entrambe le parti e non so se la maggioranza di questi facinorosi era fra gli studenti..

ps qualcuno sa spiegarmi perché i poliziotti hanno un fazzolettone al collo che spesso alzano sul viso durante le cariche?e perché non hanno un numero identificativo sul casco?

i sindacati di polizia li vorrebbero, in parlamento ci sono più proposte di legge da approvare, ma a quanto leggo i politici non vogliono. perchè a quanto sembra la politica non lo vuole.
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Falko ha scritto:Il mio manifestare è usare il meno possibile l'auto

il mio manifestare è non fare rate inutili

il mio manifestare è acquistare prodotti a km. zero

il mio manifestare è vivere senza obbligarmi ad utilizzare inutili cose superflue

il mio manifestare è differenziare
allora non sei un vero manifestante, devi essere in quella folla per esserlo.....ovviamente sono stra-ironico, ti quoto tutta la vita ! :mrgreen:
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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Falko ha scritto:Il mio manifestare è usare il meno possibile l'auto

il mio manifestare è non fare rate inutili

il mio manifestare è acquistare prodotti a km. zero

il mio manifestare è vivere senza obbligarmi ad utilizzare inutili cose superflue

il mio manifestare è differenziare

quindi sei di sinistra, visto che sono tutti modi di vivere, modi di agire, battaglie e istanze portate avanti dal movimento. io pensavo tu fossi di destra.
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Falko
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kurohata ha scritto:
quindi sei di sinistra, visto che sono tutti modi di vivere, modi di agire, battaglie e istanze portate avanti dal movimento. io pensavo tu fossi di destra.
Ho mie idee su certe cose che possono essere viste in un modo o in un altro...
e, visto che ci ho fatto su degli studi potrebbe essere giudicato superficialmente come anticostituzionale(anche se legalmente e fondamentalmente non lo è) dirti di che corrente politica sono ...

Considerato che voglio stare tranquillo e non voglio discutere delle mie idee politiche ... preferisco fare certe scelte piuttosto che parlarne e basta.
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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sgabuzzone
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Falko ha scritto:Il mio manifestare è usare il meno possibile l'auto

il mio manifestare è non fare rate inutili

il mio manifestare è acquistare prodotti a km. zero

il mio manifestare è vivere senza obbligarmi ad utilizzare inutili cose superflue

il mio manifestare è differenziare
approccio che condivido in pieno, quando non si arriva a certi eccessi psico-ambientalisti :D (ma è un discorso OT)
Cosa pretendi da un paese, che ha la forma di una scarpa? (cit.)
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kurohata
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Falko ha scritto:
kurohata ha scritto:
quindi sei di sinistra, visto che sono tutti modi di vivere, modi di agire, battaglie e istanze portate avanti dal movimento. io pensavo tu fossi di destra.
Ho mie idee su certe cose che possono essere viste in un modo o in un altro...
e, visto che ci ho fatto su degli studi potrebbe essere giudicato superficialmente come anticostituzionale(anche se legalmente e fondamentalmente non lo è) dirti di che corrente politica sono ...

Considerato che voglio stare tranquillo e non voglio discutere delle mie idee politiche ... preferisco fare certe scelte piuttosto che parlarne e basta.

no no, senza poterle vedere in un modo o in un altro è abbastanza chiaro. Oppure dici che sei fascista e ti vesti come una zecca?
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Falko
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Visto che stai dicendo tutto tu ..... :D

comunque nazional-socialista prego.... la mia personale teoria è che imparando a lavorare bene nel piccolo (quindi prima nei propri confini con i propri concittadini), si possa imparare a lavorare bene nel grande... fai prima crescere bene il tuo popolo per poi riuscire a migliorare gli altri....
Non ho la presunzione di sapere come far andare il mondo in tutte le sue sfaccettature, credo però di poter provare a migliorare il mo paese facendo ciò che posso

Se vuoi fare fin da subito le cose in grande prima o poi ci saranno errori grandi... se parti (bene)dal piccolo, il grande ne sarà la più naturale evoluzione.

Poi si possono fare tute le congetture negative che si vogliono ma credo che qualunque teoria sia stata già grandemente smentita dalla più difficoltosa pratica.

E comunque molto di ciò che ora è un dato di fatto non smentibile parte dal ventennio che, bene o male, ha creato anche infrastrutture e leggi(l'avevo già scritto in altro post), epurandolo da ciò che poteva essere evitato per meri fatti storico-politici, secondo il mio parere è incontrovertibile che non ci siano state solo cose negative (come comunque si tende a far uscire fuori), sopratutto i primi anni

ps. la kefia l'ho indossata nel paese che mi ospitava
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

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Falko ha scritto:
E comunque molto di ciò che ora è un dato di fatto non smentibile parte dal ventennio che, bene o male, ha creato anche infrastrutture e leggi(l'avevo già scritto in altro post), epurandolo da ciò che poteva essere evitato per meri fatti storico-politici, secondo il mio parere è incontrovertibile che non ci siano state solo cose negative (come comunque si tende a far uscire fuori), sopratutto i primi anni

ps. la kefia l'ho indossata nel paese che mi ospitava

Si si, ricordo che si dormiva con le finestre aperte e pure i treni viaggiavano in perfetto orario.

Assomiglia molto a quella storiella in cui due amici, parlando di una donna a cui la natura non aveva donato generose fattezze, dicevano:
E dai, in fondo non è malvagia, è brava, buona, intelligente, dolce e sincera diceva uno
e l'altro
...E falla pure cattiva :lol:
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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kurohata
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Falko ha scritto:Visto che stai dicendo tutto tu ..... :D

comunque nazional-socialista prego.... la mia personale teoria è che imparando a lavorare bene nel piccolo (quindi prima nei propri confini con i propri concittadini), si possa imparare a lavorare bene nel grande... fai prima crescere bene il tuo popolo per poi riuscire a migliorare gli altri....
Non ho la presunzione di sapere come far andare il mondo in tutte le sue sfaccettature, credo però di poter provare a migliorare il mo paese facendo ciò che posso

Se vuoi fare fin da subito le cose in grande prima o poi ci saranno errori grandi... se parti (bene)dal piccolo, il grande ne sarà la più naturale evoluzione.

Poi si possono fare tute le congetture negative che si vogliono ma credo che qualunque teoria sia stata già grandemente smentita dalla più difficoltosa pratica.

E comunque molto di ciò che ora è un dato di fatto non smentibile parte dal ventennio che, bene o male, ha creato anche infrastrutture e leggi(l'avevo già scritto in altro post), epurandolo da ciò che poteva essere evitato per meri fatti storico-politici, secondo il mio parere è incontrovertibile che non ci siano state solo cose negative (come comunque si tende a far uscire fuori), sopratutto i primi anni

ps. la kefia l'ho indossata nel paese che mi ospitava

un nazista và, se proprio vogliamo farla breve.
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