risarcimento

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citrosodina
Forumino Malato
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Iscritto il: 11/05/2011, 14:38

La sentenza, depositata tre giorni addietro presso la cancelleria della sezione giurisdizionale della Corte dei conti e il cui contenuto è stato diffuso stamane in rete dal Corriere della Calabria va ben oltre il dato specifico, pur pregnante.
L’organismo di controllo contabile ha condannato il dg pro tempore (2009) dell’Asp di Cosenza, Petramala, al risarcimento di 3,1 mln di euro e direttore sanitario e direttore amministrativo (Scalzo e Bellusci) a risarcire 1.560.000 euro ciascuno.
Il dato in qualche misura innovativo sta nel fatto che le contestazioni non riguardano sprechi, appropriazioni indebite o “giochetti” contabili, ma si riferiscono alla stabilizzazione dei precari della sanità cosentina senza ricorrere alle procedure del pubblico concorso, una prassi diffusissima in Calabria e non solo nel mondo della sanità.
In buona sostanza la Corte ha condannato i direttori perché hanno fatto ricorso indebito alla stabilizzazione tout-court senza passare dal pubblico concorso, la cui “assolutezza e centralità”, più volte rimarcate dalla Corte costituzionale, come evidenziato nel provvedimento, non possono essere superate.
Non sfugge l’effetto a cascata che una sì pesante condanna al risarcimento da parte dei singoli determinerà, in tutti i comparti, per qualunque tipo di stabilizzazione.
Nulla di nuovo, in definitiva, sul piano normativo, ma intervenire così pesantemente sulle tasche di soggetti privati, probabilmente, rappresenterà da ora in poi un deterrente ben più incisivo di norme di legge assortite e spesso contraddittorie tra di loro. (Strill)

sentenza innovativa... un buon deterrente finalmente.
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