Demetrio N. & C.

Notizie dal mondo e dalla città: curiosità, fatti, cronaca...

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aquamoon
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doddi ha scritto:
Mi sembrava di essere di essere stato chiaro sulla vicenda swap, su chi fosse a dire che avrebbero distrutto la città e sulle cifre sparate.
Ricordo anche chi era stato ad invitare tutti gli imprenditori creditori a fare in modo di mandare in default il Comune al fine di avere la certezza di poter esigere i propri crediti.
La politica è una cosa, lo scontro duro e la ricerca della verità entro determinati limiti sono opera meritoria, ma il resto è catastrofismo terroristico demagocico, e l'ha pagato.

Se poi ci fosse di mezzo anche l'ipocrisia il quadretto sarebbe davvero completo.
Dispiace ammetterlo ma i tuoi interventi sono sempre più criptici e ottimisti.
Criptico perchè non si capisce chi sarebbe stato questo tale che avrebbe sollecitato imprenditori creditori a far fallire il Comune.
Non c'è nome, nel tuo post, nè, ritengo, esistano prove a sostegno della tua tesi, a meno che tu non stia pensando al fantomatico pignoramento del Miramare
http://www.newz.it/2012/01/06/lamminist ... pu/129172/
o all'altrettanto fantomatico pignoramento del centro agro-alimentare per una pendenza di 30.000 euro.
Ottimista perchè, malgrado i ripetutti post-it continui a non considerare che al Comune c'è una Commissione d'accesso il cui compito è quello di stabilire non se ...
ma di quanto i bilanci comunali degli ultimi anni siano stati taroccati e quanti milioni d'euro siano stati rubati.
Sei pure oscuro perchè non si capisce chi abbia fatto terrorismo demagogico ... pagandolo.
Chissà, se smetti di fare la Sibilla e fai qualche nome e qualche esempio ... chissà,
magari possiamo discuterne meglio.
:salut

Avevo detto prima della partita e mi riferivo a Juve-Milan ... non a Napoli-Siena.
:mrgreen:
:wink
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Mi sembrava di essere di essere stato chiaro sulla vicenda swap, su chi fosse a dire che avrebbero distrutto la città e sulle cifre sparate.
Ricordo anche chi era stato ad invitare tutti gli imprenditori creditori a fare in modo di mandare in default il Comune al fine di avere la certezza di poter esigere i propri crediti.
La politica è una cosa, lo scontro duro e la ricerca della verità entro determinati limiti sono opera meritoria, ma il resto è catastrofismo terroristico demagocico, e l'ha pagato.

Se poi ci fosse di mezzo anche l'ipocrisia il quadretto sarebbe davvero completo.
Dispiace ammetterlo ma i tuoi interventi sono sempre più criptici e ottimisti.
Criptico perchè non si capisce chi sarebbe stato questo tale che avrebbe sollecitato imprenditori creditori a far fallire il Comune.
Non c'è nome, nel tuo post, nè, ritengo, esistano prove a sostegno della tua tesi, a meno che tu non stia pensando al fantomatico pignoramento del Miramare
http://www.newz.it/2012/01/06/lamminist ... pu/129172/
o all'altrettanto fantomatico pignoramento del centro agro-alimentare per una pendenza di 30.000 euro.
Ottimista perchè, malgrado i ripetutti post-it continui a non considerare che al Comune c'è una Commissione d'accesso il cui compito è quello di stabilire non se ...
ma di quanto i bilanci comunali degli ultimi anni siano stati taroccati e quanti milioni d'euro siano stati rubati.
Sei pure oscuro perchè non si capisce chi abbia fatto terrorismo demagogico ... pagandolo.
Chissà, se smetti di fare la Sibilla e fai qualche nome e qualche esempio ... chissà,
magari possiamo discuterne meglio.
:salut

Avevo detto prima della partita e mi riferivo a Juve-Milan ... non a Napoli-Siena.
:mrgreen:
:wink
Non ho visto la partita, pare sia stata molto combattuta però.

Sul discorso swap , e sono quattro, era stato Naccari a dire che avrebbero portato allla rovina il comune.
Ci sono tanti articoli nel periodo della campagna elettorale che ne parlano. E l'argomento è stato ripreso quando l'estinzione dell'operazione ha portato invece, al contrario, un guadagno di circa 4 milioni alle bisognose casse comunali.

Sul discorso degli imprenditori "sollecitati" a far saltare il banco si è più volte espresso, duramente, il Sindaco Arena, denunciando pubblicamente questa situazione. Come ha fatto poco giorni fa il Senatore Meduri http://www.regginalife.com/forum/viewto ... f=9&t=4377
Della serie: Reghion delenda est

Per svelare protagonisti, misteri e desideri ci vorrebbe la Lampada di Aladino che io non ho, ahimè :scrolleye:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:



... Per svelare protagonisti, misteri e desideri ci vorrebbe la Lampada di Aladino che io non ho, ahimè :scrolleye:

Ahinoi. :sad:

P.S.
Il Comune è in rovina, strano non te ne sia accorto, o pensi che arriverà una fatina pietosa e gentile con 200 milioni? (160 per le toppe e 40 per finanziare qualche cosa)...
Non me lo immagino Monti che fà il pompiere, e tra agenzie che partono e ponti che scompaiono con conti sempre più impertinenti, per mezzarena & friends la vedo molto dura.
Il punto non erano gli swaps, il punto erano le allegre finanze certificate da stracuzzi ... anche lì sono tutte rose da 4 milioni?
A proposito quand'è che si riunisce il Consiglio?
:salut
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http://www.newz.it/2012/05/28/concorso- ... one/148416


http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86

Reggio, Pdl: "Naccari e Falcomatà chiariscano situazione"
Lunedì 28 Maggio 2012 16:07
Di seguito la nota diffusa dal coordinamento Grande città Pdl Reggio Calabria

Il Coordinatore del Pdl Grande Città Daniele Romeo ed il Vicecoordinatore vicario Antonio Pizzimenti hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Quanto abbiamo appreso dalla stampa è inquietante. Proprio come la solita e ripetitiva risposta della serie "querelo chiunque" su quello che può essere definito un vero e proprio 'concorso-truffa' per la Dermatologia, creato ad personam, sulle spalle dei cittadini, in barba al buon senso e, soprattutto, alla legge. Dopo 3 anni - affermano Romeo e Pizzimenti - comincia a venire a galla una situazione su cui si era chiacchierato tanto, ma che finora nessuno aveva mai approfondito. In pratica è stato prima bandito un posto per Dirigente medico di primo livello e, solo successivamente, quello per Primario, con la particolarità che il candidato a quest'ultimo era anche Commissario del primo che, guarda caso, è stato vinto da Valeria Falcomatà, sorella dell'attuale capogruppo del Pd in Consiglio comunale Giuseppe Falcomatà e moglie dell'ex Assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, fatto avvenuto proprio quando lo stesso faceva parte della Giunta Loiero: in pratica i due più grandi moralizzatori di questa città. Stando a quanto raccontato dalla stampa locale - proseguono il Coordinatore Romeo ed il Vicecoordinatore vicario Pizzimenti - ci sarebbero anche delle precise intercettazioni a supporto di un esposto presentato alla Procura, da cui emergerebbe chiaramente come il 'concorso' fosse 'cucito addosso' alla Dottoressa Falcomatà, e si evince che una 'regia occulta' aveva trovato il modo giusto per accontentare i vari soggetti interessati, al fine di dare alla Dottoressa Falcomatà il posto all'interno dell'Unità Operativa di Dermatologia. Addirittura, guarda caso, pochi giorni prima del concorso arrivò anche l'autorizzazione per l'assunzione di un secondo Dirigente medico di Dermatologia, nonostante le tante urgenze molto importanti che aveva la sanità reggina in altri settori ma che, evidentemente, non rientravano tra le priorità di chi gestiva il comparto. Fermo restando che non viene messa in discussione la professionalità della Dottoressa Falcomatà né i suoi titoli, adesso però attendiamo che sulla vicenda venga fatta chiarezza a tutti i livelli - continuano Romeo e Pizzimenti - anche perché si tratta di uno spaccato che fa capire come è stata gestita per anni la sanità calabrese. È chiaro il nervosismo dell'ex Assessore regionale Naccari Carlizzi che, come è sua abitudine, ha annunciato querele verso tutto il genere umano, quasi a voler intimidire chi, giustamente, porta alla luce fatti inquietanti, ma gli chiediamo piuttosto di chiarire e circostanziare la vicenda e la sua posizione. Naccari non ha mai perso un istante per gettare fango sul Comune di Reggio, però da tre anni, ogni qualvolta si parla dell'episodio che riguarda l'assunzione di sua moglie tramite 'concorso' si chiude in un silenzio tombale. Come l'avvocato Giuseppe Falcomatà, che 'dimentica' anche di spiegare ai reggini la natura del suo rapporto con l'Agenzia per i Beni Confiscati, ma demonizza puntualmente i professionisti che hanno svolto o svolgono piccoli incarichi selezionati, secondo le procedure previste dalla legge, dalle società controllate dal Comune di Reggio. Invece di annunciare querele a tutto il globo, perché non ci raccontano come sono andate le cose relativamente al concorso per la Dermatologia? O forse il rossore è talmente diffuso da indurli al silenzio? O ancora, hanno il timore di perdere l'immagine che stavano cercando di crearsi, simile a quella dei personaggi del "moralizzatore" e del "menestrello" del programma "Le Iene"? La città ha il diritto di sapere la verità - concludono il Coordinatore del Pdl Grande Città Daniele Romeo ed il Vicecoordinatore vicario Antonio Pizzimenti - dato che la 'primavera' è già finita e Reggio ha cambiato stagione da tempo".



http://www.infooggi.it/articolo/on-fran ... rio/28082/

Franco Laratta: "Contro Naccari un chiaro intento intimidatorio"
28/05/2012, 18:31 a cura di Caterina Stabile 0 commenti stampa

CATANZARO, 28 MAGGIO 2012 - Seguono le dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Franco Laratta a proposito dell'episodio che ha visto come protagonista Demetrio Naccari. "Mi chiedo - afferma Laratta - chi ci sia dietro a queste continue e palesemente infondate accuse che puntano a gettare fango e discredito su Demetrio Naccari. Vengono ciclicamente diffuse notizie che riguardano la moglie, in modo confuso, contorto e contradditorio".


"L'obiettivo - prosegue l'onorevole - è chiaro e lampante: infangare Naccari e punirlo per la sua coraggiosa battaglia contro la corruzione e la malapolitica a Reggio Calabria. Si tratta di un'operazione impressionante che dovrebbe scandalizzare tutte le persone perbene e in prima linea della Calabria. La magistratura farà sicuramente e rapidamente chiarezza sulle volgari notizie infamanti diffuse contro Maccari e la sua famiglia".
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OronzoPugliese
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Romeo-Pizzimenti ha scritto:dato che la 'primavera' è già finita e Reggio ha cambiato stagione da tempo".

Questo è poco ma sicuro
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pab397
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OronzoPugliese ha scritto:
Romeo-Pizzimenti ha scritto:dato che la 'primavera' è già finita e Reggio ha cambiato stagione da tempo".
Questo è poco ma sicuro
già :S
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
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cozzina1
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Scritto da redazione online - Martedì 05 Giugno 2012 18:25
Indagato Demetrio Naccari Carlizzi
L'avviso di garanzia trae origine da un esposto presentato nel 2009 da un medico, Maria Arcidiaco, che ha riferito di presunte irregolarità nell'espletamento di un concorso per l'assunzione di due dermatologi nell'ospedale di Reggio Calabria




CATANZARO - Su giornali di oggi viene riporata la notizia dell'informazione di garanzia notificata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria all'ex assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi. L'inchiesta che ha portato all'emissione dell'avviso di garanzia trae origine da un esposto presentato nel 2009, all'epoca in cui Naccari Carlizzi era assessore, da un medico, Maria Arcidiaco, che ha riferito di presunte irregolarità nell'espletamento di un concorso per l'assunzione di due dermatologi nell'ospedale di Reggio Calabria. Uno dei due posti messi a concorso è stato vinto dalla moglie di Naccari Carlizzi. Secondo Naccari Carlizzi e la moglie, il concorso si é svolto, invece, regolarmente. L'ex assessore ha anche presentato un controdenuncia in cui sostiene che Maria Arcidiaco continua a svolgere le funzioni di dirigente facente funzioni del reparto di Dermatologia dell'ospedale di Reggio Calabria malgrado la normativa vieti di occupare tali incarichi di supplenza per più di un anno senza concorso. Naccari Carlizzi, infine, ha commentato in termini positivi la notifica dell'informazione di garanzia sostenendo che l'iniziativa della Procura della Repubblica di Reggio Calabria gli consentirà di "essere sentito e difendersi nelle sedi proprie", così come lo stesso ex assessore aveva da tempo richiesto.

MANCINI, QUALE E' PENSIERO DEL PD SU NACCARI INDAGATO? CALABRESI COMINCIANO A VEDERE CHIARO SU VECCHIE GESTIONI SETTORE
"Oggi apprendiamo dai giornali che l'ex assessore regionale, professione moralizzatore, Demetrio Naccari Carlizzi è indagato relativamente alla vicenda che riguarda il concorso per Dermatologia di Reggio Calabria, vinto nel 2009 da sua moglie in circostanze da approfondire, portate recentemente alla luce dagli organi di stampa". Lo afferma, in una nota, l'assessore regionale Bilancio e programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini. "Sorgono spontanee - ha aggiunto - alcune riflessioni: come mai l'esponente del Pd ha sempre minacciato querele ai quattro venti in relazione a tale vicenda? Addirittura, in riferimento a questo fatto, alcuni esponenti del suo partito nei giorni scorsi avevano parlato di fango mediatico: qual è oggi il loro pensiero? Pur rimanendo sempre garantisti, come è nostra cultura, è davvero possibile adesso, di fronte ad un esposto e ad un avviso di garanzia, parlare ancora di notizie infondate e infamanti? Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, ma i calabresi cominciano a vederci chiaro, a partire da come è stata gestita la sanità dalle amministrazioni regionali precedenti".

http://www.approdonews.it/index.php/reg ... lizzi.html
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
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http://www.ildispaccio.it/reggio-calabr ... -di-reggio


"Adesso potrò chiarire nelle sedi opportune": Naccari Carlizzi indagato per presunti illeciti alla Dermatologia di Reggio

Si dice sereno perchè l'avviso di garanzia ricevuto gli permetterà di "essere sentito e difendersi nelle sedi proprie" come avrebbe già richiesto da tempo: non sembra turbato dall'inchiesta della Procura di Reggio Calabria che lo vede formalmente indagato insieme ad altre undici persone, l'ex assessore regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi. Concussione, corruzione e falso ideologico: sono queste le ipotesi di reato a carico del politico formulate dal sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia, che ha aperto un'inchiesta sui presunti illeciti nella procedura di concorso per l'assunzione di due dermatologi nell'ospedale di Reggio Calabria. Un concorso poi vinto dalla moglie di Naccari Carlizzi, ma che – stando all'esposto presentato dall'allora dirigente facente funzioni del reparto di Dermatologia, Maria Arcidiaco – non si sarebbe svolto in modo regolare. Proprio quella denuncia sarebbe partita l'inchiesta che ha portato il sostituto Tenaglia a iscrivere nel registro degli indagati Naccari e altre 11 persone. Secondo le ipotesi della Procura "abusando della sua qualità e dei suoi poteri di assessore della Giunta Regionale ed in particolare del potere politico derivante da tale incarico, induceva la dirigenza in servizio presso l'Azienda Ospedaliera Bianchi- Melacrino- Morelli , nelle persone di Santagati Mario ( direttore generale), Mannino Domenico, (direttore sanitario) e Vazzana Paolo (direttore sanitario del presidio) a promettergli e poi a dargli l'indebita utilità consistente nella vittoria della propria coniuge Valeria Falcomatà nel concorso da dirigente di primo livello presso l'unità operativa complessa di Dermatologia". Ipotesi che sostanzialmente accoglie quanto denunciato nell'esposto da Arcidiaco e che Naccari Carlizzi e la moglie, hanno sempre smentito. All'epoca, l'ex assessore aveva anche presentato una controdenuncia in cui stigmatizzava il fatto che Maria Arcidiaco continuasse a svolgere le funzioni di dirigente facente funzioni del reparto di Dermatologia dell'ospedale di Reggio Calabria malgrado la normativa vieti di occupare tali incarichi di supplenza per più di un anno senza concorso.
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Località: Boh!!! Attualmente zingarìo in Trentino!!!

sono indignata e delusa ...qui è tutto uno sputtanamento generale e reciproco da cui però si deduce che per anni e anni a reggio TUTTA la classe politica senza distinzione di colore ha fatto bello e cattivo tempo a proprio piacimento
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86


Reggio, Romeo: ''Malapolitica e moralizzatori: la verità è figlia del tempo''
Mercoledì 06 Giugno 2012 16:38


di Daniele Romeo* - Il concetto di Giustizia, negli ultimi anni, è spesso stato distorto attraverso un uso, talvolta spasmodico, a fini meramente politici. Ed è proprio per l’utilizzo snaturato della Giustizia che la Politica, troppo presto, ha finito per pagare un dazio altissimo per un comportamento folle, illogico. Il risultato è che la Politica oggi sembra essere vittima del suo stesso “mostro”, messa all’angolo da un sistema paradossalmente creato a proprio uso e costume e finito per essere la disintegrazione di un’etica e di un indirizzo di vita.
In Calabria, e a Reggio in particolare, si è voluto batter forte su tasti delicatissimi, con l’obiettivo di sovvertire il responso democratico delle urne e dunque la volontà popolare: ci si è fatto scudo di una (pur) apprezzabile denuncia penale ascrivibile a comportamenti di singoli soggetti, per aprire un conflitto sociale che ha visto e vede la città soccombere sotto il peso di una crisi sistemica e di una sovraesposizione mediatica che ne ha danneggiato notevolmente l’immagine e l’economia.
Oggi Reggio, sulla propria pelle, paga un prezzo altissimo per quel corto circuito di cui sopra, causato da incuranti personaggi pronti a vendere l’anima al diavolo pur di veder soccombere il proprio rivale politico, inconsapevoli delle ripercussioni ed irriguardosi verso la città. Ma sono gli stessi personaggi che, da quanto emerge dalla stampa, hanno smarrito ( se mai lo hanno posseduto) quel senso innato di Giustizia che impegna i singoli individui ad un atteggiamento corretto, equilibrato, corrispondenti al senso di onestà verso il prossimo e verso gli altri. Finti moralizzatori colpevoli, capaci di guardare la pagliuzza nell’occhio altrui ma ciechi dinanzi alle proprie responsabilità
Se si è garantisti lo si è sempre e comunque. E noi lo siamo. Non imitiamo chi ama, per professione, sostituirsi alla Magistratura: solo ad essa, invece, compete il ruolo di sovranità indiscussa sancita dalla Costituzione. Fiduciosi, attenderemo l’esito delle indagini in corso relativamente al concorso per Dermatologia balzato agli onori della cronaca per le accuse di corruzione, concussione e falsità ideologica rivolte all’ex Assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. Perché certamente la Giustizia,farà il suo corso, ma è certamente strano che a vincere quel concorso sia stata proprio sua moglie.
Ma se è pertinente lasciare i giudizi a chi di competenza, è anche necessario effettuare alcune riflessioni, imposte da un clima severo che attornia la città di Reggio Calabria. Riflessioni puramente politiche che per la loro natura possono essere portate avanti nelle sedi corrette, tra cui non sono comprese le aule dei tribunali.
Sconosciuti deputati calabresi hanno chiaramente condotto una campagna di odio verso Reggio e verso la classe dirigente attuale. Scientificamente, utilizzando come un esperto giocatore di biliardo, le sponde, pardon le carte, prontamente fornitegli da politici amici. Ed è anche per questo che nei mesi scorsi il Consiglio comunale ha dato pieno mandato al Sindaco affinché tutelasse l’immagine dell’Ente e della città, da chi per Reggio non ha mai avuto rispetto né provato amore. Questi stessi deputati, hanno direttamente collegato l’indagine giudiziaria in atto nei confronti di Naccari-Carlizzi alla campagna mediatica mossa dal centrodestra per le “battaglie” portate avanti dall’ex Assessore regionale sul bilancio del Comune. Battaglie che qualcuno ha definito contro “la corruzione e la malapolitica”(!) Alla luce dei nuovi documenti emersi, vorrei comprendere la visione attuale del deputato in questione.
Pochi giorni fa il centrosinistra, ed il Pd in particolare, ha nuovamente auspicato il commissariamento del Comune facendo riferimento alle vicende della Multiservizi (i cui soci, comunque, sono stati scelti nel 2001 dallo stesso Naccari Carlizzi). Reggio alcuni anni fa è già stata gestita dai commissari e quando ha avuto bisogno di un Sindaco che potesse gestire il difficile passaggio dalla lunga e gravosa fase commissariale ad una che la rilanciasse, la nostra parte politica si è ben guardata dal creare continuamente ostacoli con falsi teoremi e illazioni: dobbiamo ricordare che i problemi al Sindaco Falcomatà vennero creati proprio dai suoi sodali, gli stessi che oggi ne ricordano nostalgicamente le imprese.
E non è certamente un caso se, conclusasi tragicamente quella vicenda, la città ha decisamente negato la fiducia a chi con quel Sindaco aveva gestito per dieci lunghi anni la città: evidentemente i cittadini avevano da subito compreso la pasta di chi si era auto nominato successore di cotanto personaggio.
Sulla criminalità, sui comportamenti ambigui, sulla lealtà delle persone ho sempre chiesto si aprisse una discussione politica seria, partendo da una atto d’amore profondo per la città, quale quello di Luigi Tuccio che nemmeno sfiorato dai sospetti, si dimise dalla carica di Assessore per il forte senso delle Istituzioni che ha sempre guidato la sua vita.
Non entro nel merito della vicenda giudiziaria di Naccari Carlizzi: su di essa noto che, tuttavia, è calato un assordante silenzio da parte delle vergini vestali che, se analoga situazione avesse toccato un qualunque esponente politico del centrodestra, non necessariamente di così alto livello amministrativo e partitico, sarebbero da subito intervenute con la consueta valanga di dichiarazioni, deplorazioni, invocazioni alla commissione d’accesso e tutto il copione cui ci hanno abituati.
Ed allora, noi che siamo garantisti, usando gli stessi pesi e le stesse misure dei nostri avversari politici, avremmo dovuto chiedere oggi le dimissioni del Capogruppo del Pd in consiglio Comunale visto che, sua sorella e suo cognato, risultano essere indagati dalla Magistratura e dunque in una posizione ben più grave rispetto a quella di Tuccio. Dovremmo farlo, ma come già detto, questa politica non ci appartiene e non lo faremo. Ma ci aspettiamo che ciò avvenga.
Oggi il mio pensiero va a tutti quei giovani laureati e disoccupati che non riescono a trovare sbocchi lavorativi e che, magari, sono anche elettori del Pd e che avranno riflettuto molto sulla frase della moglie di Naccari, riportata nell’avviso di garanzia: “Quel posto è mio!”.
Quegli stessi elettori che credono nella meritocrazia come unico strumento di selezione e che ripongono tali aspettative nei rappresentanti politici del Pd e che oggi, forse, staranno pensando che non sempre gli insegnamenti dei padri vengono tramandati ai figli.
Daniele Romeo
*Coordinatore Pdl Grande Città


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Reggio. Tuccio (Pdl): "Canale pretenda le dimissioni di Falcomatà, pacatamente"
Mercoledì 06 Giugno 2012 19:07

Nota del responsabile dipartimento Giustizia e Legalità Pdl, Luigi Tuccio: Il conferimento alla mia persona, da parte del Coordinamento Grande Città, di un significativo ruolo a tutela dei percorsi di giustizia e legalità ha posto alla mia coscienza obbiettivi di serena valutazione di fatti concreti, escludendo in maniera ferma iniziative di facile colpevolizzazione.
Nella disamina della notizia riportata in data odierna dalla stampa locale in ordine alla notifica dell'avviso di garanzia all'avv. Demetrio Naccari Carlizzi, per i reati di concussione, corruzione e falsità ideologica nella vicenda del concorso che ha visto la sua signora vincitrice del concorso di dirigente di primo livello, stranamente il mio conseguente operare si associa con quello suggerito da Massimo Canale (oggi portavoce PD), con cui invitava - durante le vicende che mi hanno riguardato - tutti ad una ostentazione di pacatezza, proprio mentre io denunciavo l'emergere insidioso della cultura del sospetto e della proprietà transitiva delle colpe, nei rapporti di parentela.
In tale contesto, la sinistra poneva in rilevo, comunque, l'importanza delle ragioni di opportunità gravanti sull'uomo politico, ancor prima e prescindendo da ogni valutazione penale dei suoi comportamenti.
Come è a tutti noto, per quanto mi ha riguardato, ho scelto la via delle dimissioni pur nel corale riconoscimento dell'inesistenza di un rapporto di prossimità con fatti attribuiti a persone non appartenenti al mio nucleo familiare e con vicende connesse con la mia azione amministrativa.
Oggi al portavoce del PD, Massimo Canale, è imposta per ragioni di coerenza, l'assunzione di una iniziativa che riguarda un esponente del suo gruppo, il consigliere Giuseppe Falcomatà, cognato di persona indagata per aver favorito la sorella dello stesso consigliere comunale nonché moglie dell'indagato, nella vittoria di un pubblico concorso.
Canale pretenda, pacatamente ragionando analogamente a quanto sollecitato con riferimento alla vicenda che mi ha riguardato, le dimissioni del Consigliere Falcomatà!
Ciò in attesa che la giustizia faccia il suo corso ed auspicando che gli attori della vicenda possano chiarire la propria posizione.
Purtroppo, more solito, vicende simili sono accompagnate dalla pubblicazione di intercettazioni ambientali che questa volta appaiono davvero impietose quanto alla registrazione di conversazioni correnti tra la sorella del consigliere comunale e moglie dell'indagato ed altro soggetto, al quale ribadiva secondo le intercettazioni pubblicate: "il posto è il mio e lo devo vincere".Ovviamente, la riflessione che ne conseguirà si estende a tutto il gruppo consiliare del PD che non ha mancato di porgersi in atteggiamento decisamente autoreferenziale, con spirito di angelo vendicatore dell'etica pubblica cittadina.
Evidentemente constatando il comportamento sicuramente censurabile da parte di coloro i quali rappresenterebbero i frutti di quella primavera reggina, non resta che prendere atto come essa sia sfociata dapprima nella disfatta politica del già facente funzioni sindaco ed oggi nella accusa di utilizzazione di meccanismi tesi alla occupazione di posti, attraverso comportamenti che, se veritieri, non sono identificabili nella cultura della stessa primavera reggina.
Luigi Tuccio
Responsabile Dipartimento Giustizia e Legalità
Popolo della Libertà


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doddi ha scritto: *Coordinatore Pdl Grande Città


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che significa non lo facciamo, ma ci aspettiamo che avvenga? ora non vorranno farci credere che il problema è solo Naccari vero?

andiamo ad analizzare tutta la classe dirigente e valutiamo come vengono spartiti i posti e vedremmo quanta meritocrazia c'è?

in generale secondo me invece di fare come all'asilo, quando il bambino piange e dice mamma mi hanno rubato il leccalecca....

si mettessero a fare Politica e non partitismo, così da riconquistare la metà degli italiani che non solo non li vota, ma che a votare neanche ci va e se ci va e per votare qualcosa di nuovo.
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Non è questione se si è di destra o di sinistra ma di morale ed etica, ed in questo caso le dimissioni sarebbero una bella cosa, perchè si dimostrerebbe che c'è un cambiamento, ma non credo che arriveranno perchè alcuni si credono i depositari della giustizia.......
doddi
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NinoMed ha scritto:
doddi ha scritto: *Coordinatore Pdl Grande Città


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che significa non lo facciamo, ma ci aspettiamo che avvenga? ora non vorranno farci credere che il problema è solo Naccari vero?

andiamo ad analizzare tutta la classe dirigente e valutiamo come vengono spartiti i posti e vedremmo quanta meritocrazia c'è?

in generale secondo me invece di fare come all'asilo, quando il bambino piange e dice mamma mi hanno rubato il leccalecca....

si mettessero a fare Politica e non partitismo, così da riconquistare la metà degli italiani che non solo non li vota, ma che a votare neanche ci va e se ci va e per votare qualcosa di nuovo.
Guarda che forsi ti confondi con la localizzazione del discorso.
I toni utilizzati sono civili, non sono odiosi, c'e' il giusto sfotto' dopo tanto ciarlare, e si attendono eventuali repliche.
Stanno facendo politica non macellazione dell'avversario o dell'amico d'infanzia.
Lezione di civilita' e di politica.

Ci sarebbe da chiosare con un beata ipocrisia, con un'aggiunta di coerenza.

Io mi concentrerei maggiormente sui tanti spunti evidenziati, sappiamo gia' che a Reggio ed in Calabria la realta' politica e' ben diversa dal resto dello stivale.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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http://www.telereggiocalabria.it/news/1 ... ccari.html

06-06-2012 13:07 - Dettagli sull'inchiesta che coinvolge l'ex Assessore regionale Demetrio Naccari

Novità nell'inchiesta che ha portato all'emissione dell'avviso di garanzia nei confronti di Demetrio Naccari Carlizzi, accusato di concussione, corruzione e falsità ideologica. La vicenda trae origine da un esposto presentato nel 2009, all'epoca in cui Naccari Carlizzi era assessore, da un medico, Maria Arcidiaco, che ha riferito di presunte irregolarità nell'espletamento di un concorso per l'assunzione di due dermatologi nell'ospedale di Reggio Calabria  . Uno dei due posti messi a concorso è stato vinto dalla moglie di Naccari Carlizzi , ed all’esposto in procura la professionista aveva allegato anche  registrazioni ambientali su Valeria Falcomatà.
Ma l’ex assessore ha anche presentato un controdenuncia.
Per la vicenda il sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia ha iscritto nel registro degli indagati undici persone. Lo si apprende dalle pagine del Quotidiano della Calabria in edicola oggi, in un articolo a firma di Michele Inserra. Oltre a Naccari e la moglie, nei guai sono finiti Giancarlo Valenti, Vincenzo Schirripa, Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino, Paolo Vazzana, Igino Aldo Postorino, Giuseppe Crisalli e Giuseppa Caserta.


Secondo le accuse Naccari si sarebbe assicurato l’accordo della commissione esaminatrice impegnandosi in prima persona per il commissario di nomina regionale, e avrebbe indotto la dirigenza ospedaliera a “sensibilizzare” il commissario di nomina interna e a falsare la procedura del sorteggio per la nomina del terzo commissario.



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http://www.approdonews.it/index.php/reg ... ggioq.html


critto da redazione online - Mercoledì 06 Giugno 2012 20:17

"Adesso Demetrio Naccari cosa fà, querelerà la Procura di Reggio?"
Dopo l'avviso di garanzia ricevuto, la maggioranza che sostiene Arena attacca frontalmente l'ex assessore regionale del Pd
 

REGGIO CALABRIA - "Il garantista 'a convenienza', ex assessore regionale, ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sull'assunzione della moglie (sorella del capogruppo del Pd in consiglio comunale Giuseppe Falcomatà) agli Ospedali riuniti di Reggio attraverso il (tristemente) famoso concorso per la Dirigente Medico del reparto Dermatologia. La notizia, in un primo momento, aveva suscitato grande 'soddisfazione' nell'avvocato Naccari, che 'finalmente', dopo una lunga attesa e 'su sua richiesta'(sic), potrà dare conto di quanto, a suo modo di vedere tardivamente, la Magistratura si è determinata ad approfondire". E' quanto si afferma in una nota congiunta dei gruppi consiliari al Comune di Reggio di Pdl, Scopelliti Presidente e Reggio Futura. "Oggi, però - prosegue la nota - abbiamo appreso che, nella sua nota, aveva 'casualmente' omesso tutte le contestazione a lui mosse, ovvero concussione, corruzione e falso ideologico. A questo punto ci domandiamo: l'ex assessore regionale Naccari, che ha minacciato da anni querele al mondo intero, non vorrà mica querelare anche la Procura della Repubblica, dal momento che le contestazioni sono diverse rispetto a quelle da lui precedentemente diffuse? E gli altri dieci interessati, hanno anche loro chiesto alla Procura di ricevere un 'soddisfacente' avviso di garanzia, seguendo l'esempio dell'ex assessore? Noi che garantisti lo siamo realmente, sempre e comunque, attendiamo con pazienza che la Magistratura concluda il suo naturale percorso, senza prestarci a giudizi frettolosi e non emulando, dunque, alcuni colleghi che spesso e volentieri vorrebbero sostituirsi ai Giudici dei Tribunali. Non possiamo però esimerci dal riflettere su questo avviso di garanzia, perché giunge in capo a chi, negli anni, ha alimentato la cultura del sospetto, attraverso un clima d'odio inverosimile che ha avvelenato la città attraverso pettegolezzi, falsità e insulti". "L'opera costante posta in essere dall'avvocato Naccari - prosegue la nota - è stata sempre diretta a denigrare la nostra città per battaglie personali, giocando continuamente sulla pelle dei cittadini con conseguenze fortemente negative per la sua immagine. Può dunque cotanto personaggio, moralizzatore di professione, permettersi ancora di infangare il nome di Reggio pur dopo quanto emerso in queste ore? E' davvero singolare che quando ad essere toccati da indagini sono esponenti del centrodestra scatta una coorte, scarna ma che trova immediato ascolto, di vestali indignate, custodi della legalità e del corretto operare; viceversa quando a cadere sotto l'attenzione della magistratura è un qualunque esponente della sinistra, scattano la solidarietà, il garantismo e un compiacente silenzio. In tutto questo s'inserisce la figura del capogruppo del Pd in Consiglio comunale Giuseppe Falcomatà, la cui sorella é direttamente coinvolta in questa vicenda. Visto il legame di parentela, non acquisito, non sarebbe il caso che il collega facesse un passo indietro? Un gesto che darebbe dignità al Consiglio e alla sua persona, negli ultimi mesi contraddistintosi come novello fustigatore che però ha pensato bene di guardare l'erba del vicino".

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http://www.ilquotidianoweb.it/news/il-q ... lizzi.html


«Il posto è mio e lo devo vincere»

Le accuse a Naccari Carlizzi

Sono undici persone indagate per il concorso all’Ospedale di Reggio vinto dalla moglie dell'ex assessore al Bilancio della Regione targata Loiero. Ecco la ricostruzione effettuata dalla Procura. Corruzione per l’ex politico regionale

di MICHELE INSERRA



REGGIO CALABRIA - «Il posto è mio e lo devo vincere». Valeria Falcomatà, la moglie dell’ex assessore regionale al bilancio del Pd della giunta Loiero, Demetrio Naccari Carlizzi, e sorella del capogruppo consiliare del Pd Giuseppe Falcomatà, con questa frase “richiama” Giancarlo Valenti, a mantenere l’impegno da lui assunto per farle vincere il concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’ospedale di Reggio Calabria. Per quel posto il sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia ha iscritto nel registro degli indagati undici persone. Oltre a Naccari e la moglie, nei guai sono finiti Giancarlo Valenti, Vincenzo Schirripa, Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino, Paolo Vazzana, Igino Aldo Postorino, Giuseppe Crisalli e Giuseppa Caserta. La vicenda è partita da una denuncia su presunti illeciti nella procedura del concorso di Maria Carmela Arcidiaco, direttore facente funzioni dell’unità di Dermatologia di Reggio. All’esposto in procura la professionista aveva allegato anche registrazioni ambientali su Valeria Falcomatà.

Andiamo ai fatti contestati dai magistrati. Naccari Carlizzi è indagato per concussione, corruzione e falsità ideologica. Secondo la Procura «abusando della sua qualità e dei suoi poteri di assessore della giunta della Regione Calabria (e quindi di pubblico ufficiale), ed in particolare del potere politico derivante da tale incarico, induceva la dirigenza in servizio presso l’Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio, nelle persone di Santagati Mario (direttore generale), Mannino Domenico (direttore sanitario) e Vazzana Paolo (direttore sanitario del presidio) a promettergli e poi a dargli l’indebita utilità consistente nella vittoria della propria coniuge Valeria Falcomatà nel concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia (vittoria poi effettivamente realizzatasi)». Per tale tipologia di concorso la commissione doveva essere composta da tre membri, di cui uno di nomina regionale, uno di nomina interna all’Unità operativa interessata all’assunzione e uno estratto per sorteggio.

Per raggiungere l’obiettivo, Naccari, servendosi del suo ruolo politico, si era impegnato per la nomina nella commissione della prova concorsuale, di Giancarlo Valenti, ovvero del membro di designazione regionale. Ma non è tutto. Perchè anche gli altri due membri sono affare di Naccari. Secondo i magistrati Naccari «induceva la dirigenza predetta a sensibilizzare in favore della Falcomatà il membro di nomina interna all’Azienda ospedaliera (individuato nella persona di Foti Giuseppe); a falsare la procedura di sorteggio per la nomina del terzo membro (reato commesso in concorso con i commissari sorteggiatori e con la dirigenza dell’azienda ospedaliera) in modo che la scelta ricadesse sulla persona di Schirripa Vincenzo (con il quale Naccari aveva stipulato l’accordo corruttivo, ndr)». Fatti commessi a Reggio il 24 novembre del 2009. Naccari, inoltre, è indagato con Valenti, per corruzione, per un atto contrario ai doveri d'ufficio «perchè ciascuno nella duplice qualità di corrotto e corruttore, compiva e si impegnava a compiere atti contrari ai doveri d’ufficio produttivi di utilità per l’altro (che li accettava in contropartita dei propri)». Ma quale era il tornaconto per entrambi? Il magistrato non utilizza mezze parole: Naccari vuole che la moglie vinca il concorso e Valenti si accontenta di essere nominato membro della commissione per il relativo compenso derivante da tale incarico. Quest’ultimo, a questo punto, prometteva a Naccari la vittoria del concorso della moglie Valeria Falcomatà. Anche quest’ultima è tra i destinatari dell’avviso di garanzia con l’accusa di corruzione «perchè in qualità di diretta beneficiaria degli atti contrari ai doveri d’ufficio che Valenti Giancarlo si era impegnato a compiere in suo, forniva contributo agevolatore alla realizzazione del reato, richiamando il Valenti agli impegni da lui assunti (rivolgendogli l’espressione «il posto è mio e lo devo vincere») ed inducendolo così a procurarle l’utilità promessa».

Sempre Naccari è indagato con Vincenzo Schirripa. Il primo, infatti, procurava la nomina di Schirripa a membro della commissione giudicatrice nel concorso «procurandogli così l’utilità consistente nel relativo compenso». Ma non è tutto. Naccari prometteva a Schirripa «la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia (nella procedura para-concorsuale che aveva luogo contemporaneamente al concorso da dirigente di primo livello, dalla quale sarebbe derivata per Schirripa l’utilità consistente nel prestigio dell’incarico e nell’aumento retributivo derivante dalla percezione dell’indennità di capo struttura». Come contropartita Schirripa doveva contribuire alla vittoria di Falcomatà al concorso. Veniamo agli indagati Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino e Paolo Vazzana, accusa di abuso d’ufficio. Foti, in qualità di presidente della commissione del concorso, violava i principi «di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione», inoltre in unione e in concorso con Santagati, Mannino e Vazzana «fornivano contributo causale alla condotta istigando il Foti a perpetrarla». Pertanto «intenzionalmente procurava a Valeria Falcomatà l’ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nella vittoria del predetto concorso e nel connesso trattamento retributivo.

Sempre Naccari, assieme a Santagati, Mannino, Vazzana, Postorino, Crisalli e Caserta, è accusato di falsità ideologica in atti pubblici. Postorino, Crisalli e Caserta, in qualità di membri della commissione per il sorteggio di uno dei commissari del concorso «attestavano falsamente, nel relativo verbale, di aver estratto, mediante regolare procedura, il nominativo di Schirripa Vincenzo, mentre in realtà non effettuarono mai tale sorteggio». Per il magistrato la scelta di Schirripa è avvenuta “a tavolino”. Fatti commessi a Reggio il 5 marzo del 2009. Posizione pesante è anche quella di Schirripa che deve rispondere del reato di concussione perchè «avendo timore di non conseguire la controprestazione spettantegli in forza dell’accordo corruttivo (ovvero la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia) abusando della qualità (e dei poteri connessi) di pubblico ufficiale, sostanziata nell’essere membro della commissione per il concorso da dirigente di primo livello dell’unità operativa complessa di dermatologia, cui partecipava (in qualità di candidata) Valeria Falcomatà, ed in particolare: inducendo a partecipare a tale concorso (in qualità di candidati) Borgia Francesco e Todaro Francesca (aventi curriculum di gran lunga superiori alla Falcomatà) così frapponendo alla vittoria della Falcomatà ostacoli che avrebbero potuto essere rimossi solo grazie al suo intervento, volto al ritiro della candidatura del Borgia e della Todaro (con i quali si era previamente accordato perchè fossero pronti a ritirarsi su sua richiesta, dal momento che gli stessi non nutrivano alcun interesse per l’esito favorevole della procedura concorsuale; arrestando indebitamente la procedura di espletamento di tale concorso dopo lo svolgimento delle prove scritte con l’implicito ricatto di non consentire il regolare svolgimento dell’iter concorsuale e di non permettere la vittoria della Falcomatà se non avesse prima conseguito il primariato». E pertanto Schirripa, secondo la procura, «compiva atti idonei e diretti in modo in equivoco ad indurre il personale dirigenziale dell’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli (nella persone di Santagati, Mannino e Vazzana) a conferirgli immediatamente l’incarico di primario di dermatologia (oggetto di parallela procedura amministrativa contemporaneamente pendente) e Naccari, (interessato, in qualità di coniuge alla vittoria della Falcomatà al concorso) ad esercitare pressioni (mediante il potere politico derivante dalla sua carica di assessore regionale) sulla predetta dirigenza al fine di garantirgli il primariato».



06 giugno 2012 12:43

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ma uno, dico uno, onesto c'è ancora o siamo senza speranza?
nosacciu
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premesso che, se davvero Naccari è colpevole è giusto che paghi, è chiaro, comunque, abbiano preso chi ha dato loro fastidio e ha denunciato, quanto meno per primo, la mala politica locale.
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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Pickwick
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La cosa bella e che questo ci fa pure il pistolotto su Scopelliti...
Sei un ladro tu e e tua moglie.
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