Sarah, Cosima Misseri in carcere

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Mary
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Ha mentito, perché era nel garage il pomeriggio dell'uccisione. Era con Sabrina nella zona del pozzo dove è stato trovato il corpo e vicino, dove sono stati bruciati gli abiti della 15enne. E' nel mirino della procura da nove mesi. Per Cosima Serrano è arrivata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che le è stata notificata dai carabinieri nella caserma di Avetrana. Al termine degli accertamenti, il trasferimento nel penitenziario di Taranto dove si trovano la figlia e il marito. All'uscita la folla applaude e grida: "Assassina, assassina". Tanti i curiosi arrivati davanti alla stazione dei carabinieri di Avetrana, anche diversi bambini. "Continuiamo a lavorare per completare il mosaico di questa vicenda - ha detto il procuratore Franco Sebastio - ricordo che c'è sempre la presunzione d'innocenza".
Con il nuovo provvedimento restrittivo, però, si aggrava la posizione della figlia Sabrina Misseri cui si contesta l'omicidio premeditato, reato più grave rispetto alla precedente contestazione di reato volontario. Di nuovo nei suoi confronti c'è la contestazione dell'aggravante della premeditazione per l'omicidio (per la quale è prevista la pena dell'ergastolo) e il concorso nella soppressione del cadavere della quindicenne. A Cosima Serrano viene contestato il reato di concorso in omicidio premeditato e quello di concorso nella soppressione di cadavere per la quale è indagato Michele Misseri. Quest'ultimo è finora indagato per sequestro di persona, omicidio volontario, vilipendio e soppressione di cadavere. Il gip Martino Rosati ha anche autorizzato la richiesta di un nuovo interrogatorio dell'uomo fatta nei giorni scorsi dai legali di Sabrina, Franco Coppi e Nicola Marseglia. Michele sarà ascoltato in carcere alla presenza anche dei pm che conducono l'inchiesta.
La donna è iscritta nel registro degli indagati della procura di Taranto per concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione del cadavere della nipotina quindicenne Sarah Scazzi. E' arrivata nel pomeriggio in caserma accompagnata dalla sorella Emma, lì la notifica del provvedimento. Non è stata una sorpresa. Solo quattro giorni fa aveva detto: "Se volessero arrestare anche me, lo facciano pure. Tanto il carcere di Taranto lo hanno già sistemato, finirò con mio marito e mia figlia".
Determinante per l'arresto di Cosima, il rapporto dei carabinieri del Ros che indagano sul giallo di Avetrana, arrivato sulle scrivanie dei pm Mariano Buccoliero e Pietro Argentino. Il cellulare di Cosima Serrano era nel garage di via Deledda un'ora dopo l'omicidio della piccola Sarah. Il suo telefonino agganciò la cella compatibile con lo scantinato in cui il marito ha rivelato di aver strangolato Sarah. Era lì alle 15,25. Una circostanza di cui la donna non aveva mai parlato nei suoi interrogatori. E le stesse rilevazioni hanno accertato che in quel garage c'era anche il cellulare della ragazza, intorno alle 14,42. Il giorno dopo la scomparsa della quindicenne, i telefonini di Cosima e di sua figlia Sabrina agganciarono la cella compatibile con la zona del pozzo in cui venne nascosto il cadavere. Aspetti che sembrano suggerire una rivisitazione della dinamica, dei tempi e dei ruoli del dramma costato la vita a Sarah, perché i dettagli del rapporto del Ros sembrano cementare l'ipotesi dell'assassinio in casa con il cadavere trasportato solo dopo in garage, e spingere verso il coinvolgimento della matrona di via Deledda. Suo marito, che inizialmente si era addossato il delitto e poi aveva tirato in ballo la figlia Sabrina, ha sempre taciuto sulla sua Mimina. "Lei non c'entra" ha ripetuto agli investigatori. Ma da tempo le attenzioni dei pm inquirenti si concentrano sul ruolo della 'donna in nero', padrona di casa Misseri.
Il nome della Serrano era finito nel registro degli indagati per un atto dovuto: gli accertamenti tecnici irripetibili affidati dalla procura ai Ris di Roma. Si tratta degli esami di tipo dattiliscopico-biologico su una serie di reperti sequestrati a casa Misseri e nel garage della stessa abitazione e sul dna prelevato a metà aprile a Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri indagati per concorso in soppressione di cadavere, alla stessa Cosima e a Ivano Russo, il ragazzo di Avetrana conteso tra Sarah e sua cugina Sabrina che è l'unico dei sei a non risultare indagato. Ma il movente della gelosia, solo una settimana fa è stato 'smontato' dalla Cassazione nella sentenza con cui ha respinto uno dei due ricorsi presentati dai difensori della ragazza in carcere.

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Miranda
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Meglio tardi che mai..
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mah attendo prima di esprimermi....sento ora su matrix siccome il cellulare ha agganciato la cella umts allora cosima era in casa , poi per 15 secondi attorno all'ora presunta del delitto il cell di cosima ha agganciato la rete gsm ...quindi dicono i ros non era in casa ma era in garage ...spero abbiano altro perchè mi sembra un pò pochino



e no comment sulle urla della gente...Assassina assassina .... io non so se è lei l'assassina , ricordo che in intalia uno è presunto innocente fino a condanna di colpevolezza con sentenza passata in giudicato e in terzo grado di giudizio ... mah !!! tutto questo chiacchericcio dei media secondo me ha un cattivissimo effetto fomentatore sula gente ...poi sarà anche stata lei ma io aspetto che lo sentenziiun giudice onestamente
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Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata a Cosima Misseri per l'omicidio di Sarah Scazzi. La madre di Sabrina, moglie di Michele Misseri, era iscritta nel registro degli indagati per concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione del cadavere della nipotina Sarah. Nuova ordinanza di custodia cautelare anche per Sabrina, già in carcere: è accusata di omicidio premeditato.

La zia di Sarah è arrivata in caserma accompagnata dalla sorella Emma. Al termine degli accertamenti è stata trasferita nel penitenziario di Taranto dove si trovano già la figlia e il marito.

Secondo il settimanale Panorama la richiesta di misure cautelari per Cosima Serrano sarebbe basata anche su alcuni elementi emersi dalle indagini del Ros e sui tabulati telefonici. Cosima, secondo quanto emerso dalle analisi tecniche, si sarebbe trovata in garage all'ora esatta dell'omicidio di Sarah Scazzi, le 15.25 del 26 agosto scorso, e nella zona dove è stato abbandonato il cadavere la mattina seguente.

A svelare gli spostamenti di Cosima Misseri e dei suoi familiari sono state le celle telefoniche agganciate dal suo cellulare. Secondo i militari, i telefonini della famiglia Misseri (tutti Vodafone) quando sono nell'abitazione di via Deledda, agganciano una cella Umts. Cella, questa, che non viene agganciata quando i telefoni si trovano nel garage interrato vicino all'abitazione.

In questo caso i segnali dei telefonini vengono ritrasmessi da una cella Gsm che non verrebbe mai captata - ma si tratta di ipotesi investigative - quando i telefoni si trovano sul piano stradale, nella veranda oppure nell'abitazione dei Misseri. In base a questo ragionamento tecnico, i carabinieri ritengono di aver accertato che, per 40 secondi, il cellulare di Cosima e' stato alle 15.25 nel garage di casa, luogo in cui la donna ha sempre detto di non essere stata quel pomeriggio.

In quel momento, forse, la 'Mimina' era nello stesso luogo in cui si trovava il cadavere della nipote della quale ha sempre detto, fino a pochi giorni fa di "amare e di considerare come una figlia". Invece - secondo l'accusa - l'uccisione di Sarah è stata premeditata, cioe' studiata a tavolino.


Sabrina accusata di omicidio premeditato
Oltre a Cosima Misseri, i giudici hanno emanato un'ordinanza di custodia cautelare anche per Sabrina Misseri. Col nuovo provvedimento restrittivo si contesta l'omicidio premeditato, reato più grave rispetto alla precedente contestazione di reato volontario. A Cosima Serrano viene contestato il reato di concorso in omicidio premeditato e quello di concorso nella soppressione di cadavere per la quale è indagato Michele Misseri.

E il paese le urla "assassina, assassina"
''Assassina, assassina'': è questo l'urlo con il quale alcune donne hanno accompagnato l'uscita di Cosima Serrano dalla stazione dei carabinieri di Avetrana. Fuori dalla caserma, dopo la diffusione della notizia dell'arresto della donna, si era formato un capannello di curiosi che si sono portati dietro anche diversi bambini.

da tgcom
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Sabrina accusata di omicidio premeditato
Oltre a Cosima Misseri, i giudici hanno emanato un'ordinanza di custodia cautelare anche per Sabrina Misseri. Col nuovo provvedimento restrittivo si contesta l'omicidio premeditato, reato più grave rispetto alla precedente contestazione di reato volontario. A Cosima Serrano viene contestato il reato di concorso in omicidio premeditato e quello di concorso nella soppressione di cadavere per la quale è indagato Michele Misseri.


il quadro è completo
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finalmente.....è anche tardi ma meglio tardi che mai.....una persona squallida....una famiglia schifosa.... povera sarah e povero anche michele costretto a fare quello che gli ordinavano le arpie....
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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simba84
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Concetta in tv: "Cosima è un'assassina"
Il gip: "Sarah strangolata davanti alla zia"La madre della quindicenne non ha dubbi sul fatto che il delitto sia stato premeditato
La svolta è arrivata: secondo l'ultima ricostruzione Sarah fu uccisa da Sabrina con una cintura, sotto gli occhi della madre. Il delitto avvenne in casa e non in garage. Il movente è passionale: Sabrina non poteva tollerare le attenzioni di Ivano verso la piccola Scazzi.


Sarah, gip: "Non ci fu premeditazione"
Nell'ordinanza di arresto per Cosima non è contestato anche il sequestro di persona

http://www.tgcom.mediaset.it


15:10 - Il gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, ha respinto la richiesta dei pubblici ministeri che contestavano a Cosima Serrano e sua figlia Sabrina il sequestro di persona e la premeditazione nell'omicidio di Sarah Scazzi. Nell'ordinanza di custodia cautelare per la moglie di Michele Misseri sono contestati invece il concorso in omicidio e l'occultamento di cadavere.
"Sarah Scazzi è stata strangolata all'interno dell'abitazione della famiglia Misseri, circa tra le 14 e le 14 e 20. A quell'ora, in quell'edificio c'erano Michele Misseri, sua moglie Cosimo Serrano, e la loro figlia Sabrina: tra costoro, quindi, bisogna cercare l'assassino, o gli assassini, della ragazzina", scrive il gip nel documento.

Nell'ordinanza sono contestati gli articoli 110-575 del codice penale perché "in concorso tra loro, cagionavano la morte della minore Scazzi Sarah, strangolandola a mezzo di una cintura"; gli articoli 110-61, n.2 e 411 del codice penale perché "al fine di assicurarsi l'impunità, in concorso tra loro e con Misseri Michele Antonio, sopprimevano il cadavere di Sarah Scazzi, ordinando e aiutando il predetto Misseri a trasferire, a mezzo della sua auto Seat Marbella, fuori dalla propria abitazione il suddetto cadavere, per occultarlo in modo da non essere più trovato".

La gelosia per Ivano alla base del delitto
"Per uccidere occorre avere un motivo, e anche piuttosto cogente", sottolinea il gip, secondo cui il movente è nella gelosia che Sabrina nutriva per il suo amico Ivano Russo del quale era invaghita e che temeva che la piccola Sarah le sottraesse. "Per uccidere qualcuno - scrive il giudice - tanto più se si tratta di un'adolescente di 15 anni e di una persona di famiglia [...] occorre avere un motivo ed anche piuttosto cogente. E Sabrina Misseri lo aveva, lo ha taciuto ed ha tentato, con ogni mezzo, di tenerlo nascosto agli inquirenti: la sua gelosia per Ivano Russo, del quale era innamorata ma non completamente ricambiata, e che temeva le venisse soffiato dalla più avvenente cugina, ormai non più bambina".

Cosima non fermò Sabrina
Per il giudice Cosima Serrano ha avuto "un nitido e decisivo concorso morale nel delitto, sotto il profilo del rafforzamento del proposito omicidiario della figlia Sabrina". La ragazza "confortata, se non altro, dall'inerzia della madre, presente al fatto e non intervenuta in alcun modo per impedirlo, ha tratto da ciò quel sostegno morale decisivo per insistere in un'azione così drammatica per tutto quel tempo, fino a condurla a termine". Cosima Serrano, dunque, "ha offerto alla figlia - scrive ancora il Gip - un contributo, quantomeno agevolatore, nella realizzazione dell'omicidio, e va perciò ritenuta concorrente in tale reato".

Sarah venne uccisa con una cintura
Secondo la ricostruzione del gip, Sarah venne strangolata con una cintura in casa Misseri. Sabrina Misseri e Cosima Serrano, insieme con Michele Misseri, avrebbero poi soppresso il cadavere, aiutando lo stesso agricoltore a trasferire il corpo fuori dalla casa e a nasconderlo nell'auto Seat Marbella di Michele Misseri. Il cadavere venne poi trasportato in contrada Mosca, nelle campagne tra Avetrana (Bari) e S.Pancrazio Salentino (Brindisi), per essere gettato in un pozzo-cisterna che venne poi chiuso.
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Mamma di Sarah: Cosima e Sabrina invidiose di tutti
Sabato 28.05.2011 11:26


"Sabrina perdonami, mi hanno costretto. Altimenti arrestavano la mamma". Misseri scagiona la figlia due lettere.

"Ma che gente è, ma come hanno potuto, ma cos'hanno dentro? Era una bimba, era debole, non era in grado di difendersi. Io sapevo bene che Sabrina e Cosima sono due persone gelose, invidiose, di tutti, non solo di noi. Ma come potevo immaginare? Hanno agito come belve!". Lo afferma Concetta Serrano, mamma di Sarah, la 15enne uccisa ad Avetrana, in un'intervista al quotidiano 'Il Messaggero. "Io devo capire, io non riesco a spiegarmelo - continua Concetta Serrano - Gelosia? Ma può bastare la gelosia, per uccidere una bimba? Ma com'è possibile? Sembravano persone normali. Cosa può averli trasformati in assassini? Credo che le ragioni siano tante. La principale è una: è gente senza Dio". "Non ho mai creduto che Michele fosse un pedofilo e un assassino - sottolinea la mamma di Sarah - Mio cognato non è stato altro che uno schiavo, sin dall'inizio, in quella casa. Stava lì solo per obbedire. ma ora vorrei chiedergli: che uomo sei? Perchè non l'hai aiutata? Perchè non l'hai salvata? E come hai potuto gettare il corpo di una bimba dentro un pozzo?"

"Solo Dio può perdonare, perchè legge nell'anima, comprende se c'è pentimento o no. Io non vedo nessun pentimento. - conclude Concetta Serrano - L'ho ascoltata in televisione, Concetta, era fredda, non ha pronunciato nessuna parola di rimpianto per qualla bambina. Si preoccupava. Io non posso perdonare, non spetta a me. Il persone arriverà solo con il governo di Dio , quando saranno cacciati tutti i malvagi dalla Terra. Quel giorno tornerà anche Sarah".

SARAH COSTRETTA A SALIRE IN MACCHINA/
Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri avrebbero costretto Sarah Scazzi a salire nella loro auto e poi l'avrebbero condotta nella loro abitazione dove sarebbe stata strangolata con una cintura, per i pm della procura di Taranto. Le due avrebbero poi condotto la ragazza nella loro abitazione dove sarebbe stata strangolata con una cintura. Il gip Martino Rosati però non ha accolto l'accusa di sequestro di persona nei confronti delle due donne. Anche intercettazioni ambientali durante i colloqui in carcere con Michele avrebbero dimostrato il tentativo di Cosima di convincere il marito a ritrattare le accuse fatte a Sabrina.

LE INTERCETTAZIONI/ I giornali parlano di una macchia di sangue ritrovata sulla porta di collegamento tra la casa e il garage di casa Misseri. La porta dalla quale secondo l'accusa è stato fatto passare i cadavere di Sarah. E Cosima si precipita in carcere dal marito (colloquio del 7 marzo scrive Repubblica):

Cosima: "Va bè, ma quando l'hai chiusa...".
Michele: "No, da allora non va nessuno, non mi sono ferito io...".
C.: "Però voglio dire una volta quando...".
M.: "A meno che se non ti sei fatta tu quando sei passata... Quando hai aperto la porta ti sei fatta male".
C.: "Uhm, che la porta basta che la spingi con lo zinnu, sta mantenuta per chiudere".


Cosima poi si lascia andare a uno sfogo. "Sarebbe stato meglio - dice in dialetto salentino - che un fulmine fosse caduto sulla casa ed avesse fulminato tutti noi quel giorno, prima dell'arrivo della ragazza".

Secondo il gip gli incontri tra Cosima e Michele in carcere erano dettati da un solo obiettivo: la donna voleva fare pressioni sul marito perché scagionasse Sabrina. "Più che ad un colloquio tra colui che ha assassinato una bambina senza motivo e la sua disperata moglie - scrive il gip - pare di assistere ad un controesame di un tenace avvocato difensore che bene ha studiato gli atti, che contesta al dichiarante le sue precedenti affermazioni, facendo appello alle registrazioni dei verbali" (L'ordinanza nel box a destra).

IL MOVENTE/
Secondo il giudice non c'è dubbio che sia la gelosia verso Ivano. "Sabrina aveva un movente - scrive Rosati - e cioè la sua gelosia per Ivano Russo, del quale era innamorata ma non completamente ricambiata e che temeva le venisse soffiato dalla più avvenente cugina, ormai non più bambina". Il tutto è cementato secondo gli investigatori dalla mole di sms (cinquemila in cinque mesi) che Sabrina e Ivano si sono scambiati, prova inconfutabile della fragilità emotiva di Sabrina (parla di suicidio, si dice depressa per il suo aspetto fisico, si lamenta delle continue liti in casa tra i genitori indicando papà Michele come vittima).

I messaggi testimoniano inoltre la relazione tra Sabrina e Ivano e l'ossessione per lui della ragazza. Sabrina gli scriveva: "Sei unico, devi essere fiero di come sei... per me sei come 1 dio". Oppure: "Buonanotte Dio Ivano, ti voglio un mondo di bene". Ivano (che ogni tanto si lasciava andare a tenerezze, chiamandola per esempio "Amore") non ricambia: "Ma perché ti sei innamorata di me? Se vuoi del sesso va bene, ma io non mi innamoro!".
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quando calerà il sipario su questo ignobile reality?
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5000 sms ???? Caspita era col dito sempre mbiddato al cell :o.o:
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SARAH: SCARCERATO MICHELE MISSERI, LIBERO GIA' STASERA

Avrà l'obbligo di presentazione quotidiana in caserma

Clamorosa svolta nel giallo di Avetrana. Il Gip del tribunale di Taranto, Martino Rosari, accogliendo la richiesta del difensore di Michele Misseri, Francesco De Cristofaro, ha scarcerato il contadino zio di Sarah Scazzi, che potrà uscire dal carcere già questa sera e avrà l'obbligo di presentarsi ogni giorno in caserma. Il suo legale aveva presentato istanza di scarcerazione per la decorrenza dei termini della custodia cautelare, visto che Misseri era in carcere dal 6 ottobre scorso, da quando cioè aveva confessato il delitto e fatto ritrovare il corpo della nipote. Misseri ha fornito innumerevoli versioni dei fatti, fino ad accusare la figlia Sabrina del delitto. Le indagini hanno poi portato in carcere anche la moglie Cosima Serrano.

http://tg.la7.it/Cronaca/video-i423633
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chisti trasunu e nesciunu non si capisce più niente
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