Dimissioni Luigi Tuccio

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doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Non fare confusione ...

Ci sono due livelli di discussione uno politico ed uno morale.

Di politica, questa politica, oramai ne possono parlare tutti, di morale abbiamo già letto ed ascoltato e pare che siano in pochi a poterla fare.
Di quale vogliamo parlare?
Politicamente un assessore con problemi di tipo relazionale è, tecnicamente, un'anatra zoppa.
Moralmente non capisco cosa tu voglia dire, forse sei tu che fai confusione. 8-)
Nessuno quì dentro ha mai difeso esponenti di partito per appartenenza o simpatia. Quando si è scoperta qualche magagna a sinistra, dalla cosiddetta base non c'è stato mai alcun sconto.
marrazzo, lo turco, certamente emiliano e tutti gli altri di cui ho già dimenticato i nomi (tu, ovviamente, no), non rientrano più nel nostro immaginario politico ed è esattamente questo che ci distingue:
noi, i "compagni che sbagliano" li mandiamo a quel paese,
voi, i mariuoli, li difendete ...
sempre.
:salut
Scusami ma in quelle discussioni, a dire il vero neppure rispondete.
Pare che quel genere di "ossa non sia gradito al branco", NON SPOLPALBILI.

Basta confrontare i vari topic.
Dai non scadermi sull'ipocrisia pure tu, ne rimarrei deluso assai

Difesa o attacco dipende. Dipende. Non generalizzare.
Tuccio sara' fesso ma e' persona per bene.
Almeno quesro non glielo levera' nessuno.
Altri che siedono in consiglio non lo sono e non potranno diventarlo... Ammaliano, magari, con la propaganda. E l'aspetto gentile ma sono gia' latriceddhi DOC.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
mohammed
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io sarei contentissimo di conoscere i nomi di questi mariuoli/mafiosi/latriceddi (con o senza l'h) che propagandano il bene e razzolano male, allusioni, insinuazioni, doppi sensi, ma di nomi zero di zero. Un pò di coraggio su, visto che ne sono tutti a conoscenza, parlo dei rappresentanti del cdx più che dei forumini che magari non vogliono esporsi in prima persona, o altrimenti silenzio che si fa più figura...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
reggino
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era ora che si dimettesse,e mi auguro che a dimettersi sia tantissima altra gente,personalmente non ne posso più di questa classe dirigente orribile,e prima scompaiono dalla circolazione meglio è.Basti pensare al fatto che al patto etico di reggio non tace,hanno firmato solo quattro persone(Grilleto,Delfino,Massimo Canale,Omar Minniti),ed era un patto che chiedeva solo trasparenza e moralità all'interno delle istituzioni,e questo la dice lunga sul degrado morale,politico,istituzionale ed etico della nostra classe politica.Spero che le cose in futuro migliorino.
:salut
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ciesse
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aquamoon ha scritto: Altri sarebbero rimasti in carrozza, altri già ci stanno ...
cos'è? Un nuovo gioco di società?
Altri chi? La suocera ostessa è la sua ed il cognato super latitante, pure.
Di cosa parliamo? Di reati?,e tuccio non ne ha commessi,oppure di Etica o Opportunità e Responsabilità politica?
Evidentemente è l'Etica.
La stessa Etica imporrebbe il silenzio, invece quella che doveva essere una difesa basata sull'"ignoranza" delle parentele dei suoi congiunti, si trasforma in un atto d'accusa "circostanziato" con nomi, cognomi, indirizzi ed indicazioni anche delle automobili.
Bene! Esaurito l'ingrato compito di rassegnare le dimissioni, denunci pubblicamente chi e per cosa.
Ha ribadito che non abbandonerà l'impegno politico, sia lui ad indicare dove guardare, sia lui a ricordarci chi è nella stessa sua situazione.
Non chieda agli altri di fare ciò che spetta a lui, nella veste di ex amministratore ed in quella di ex dirigente del partito di maggioranza,
lo faccia e basta ... altrimenti diventa la solita cortina fumogena, buona nell'immediato ma tossica nel prosieguo.
:salut
Condivido. Tuccio si è dovuto dimettere perchè le parentele sono fatti, e non si possono smentire. Il dubbio che la sua azione politica sia condizionata dall'ingombrante parentela c'è e resta. Il resto sono chiacchiere e tentativo di tirarsi dietro altri, tipo Canale, insinuando.

Se sa qualcosa parli, altrimenti risparmi il fiato:

a proposito di fiato abbondante aveva iniziato la conferenza stampa con le parole " non mi dimetto", e l'ha terminata con le sue dimissioni...... :beer:
e in fondo sarebbe bastato un comunicato stampa, che neanche il Presidente degli Stati Uniti..... :okok:
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mubald

Da http://www.telereggiocalabria.it

"In serata è arrivata la risposta del Consigliere comunale del PD Massimo Canale citato da Tuccio in conferenza stampa: “Mi occupo di politica e il tenore dei miei interventi afferisce sempre a questa sfera. Non intendo, quindi, replicare, in alcun modo, alle basse e volgari insinuazioni mosse dall'ex assessore Tuccio sul conto di mio padre. Rilevo, tuttavia, la meschinità di chi attacca una persona che non si può difendere e per la quale, comunque, parlano la sua storia personale e quella giudiziaria, nella quale il suo nome è totalmente assente. Già in passato mi è capitato di dovere difendere il mio onore dinanzi all'autorità giudiziaria penale avendo denunciato l'allora Sindaco Scopelliti per avere rilasciato dichiarazioni di tenore analogo: in quella sede ho scelto di rimettere la querela nei confronti dell'attuale Governatore della Regione Calabria nella convinzione che il confronto politico debba seguire percorsi diversi da quello giudiziario.”
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http://www.ilcalcestruzzo.it/index.php? ... 6&Itemid=4

L'attacco a Tuccio è odio che inquina la politica

di: Giovanni ALVARO
venerdì 23 marzo 2012

Una persona per bene dilaniato dai... cani
Non ho espresso prima la mia solidarietà all’avv. Luigi Tuccio perché credevo che, malgrado la violenta aggressione che stava subendo, sarebbe rimasto, da persona civile e perbene qual è, sereno senza farsi condizionare dalla volgarità delle accuse. Non c’è l’ha fatta ed ha buttato la spugna anche se ha sottolineato che continuerà il suo impegno politico. Non posso che dispiacermi della scelta e non lo biasimo perché conosco bene la fazione politica che lo ha messo in croce e che non avrebbe mollato la presa come, solitamente, fanno i cani rabbiosi. In mancanza di pensiero politico, senza bussola amministrativa, scopiazzando il Grillo nazionale, figurarsi se i nipotini di Torquemada potevano rinunciare ad alcuni momenti di gloria continuando a massacrare un loro nemico. Nemico perché del PdL ma anche perché molto legato al loro nemico principale. E’ la teoria gramsciana delle ‘casematte’ che non poteva essere abbandonata. E in questa azione non è stato risparmiato nulla inclusi gli affetti personali (che nulla hanno a che vedere con la lotta politica) e la deriva giustizialista che quella scelta alimentava.

Non si contrabbandino, quindi, le volgari scelte distruttive con la sacrosanta lotta alla mafia che purtroppo è assente nella sinistra che, ormai da tempo, preferisce gli anatemi verbali antimafia, il risalto mediatico e i convegni in materia che sono molto cult e politically correct. Se dovesse passare questo messaggio, cioè che l’attacco a Luigi Tuccio è solo un tassello della lotta alla ‘ndrangheta apriremmo autostrade all’inciviltà che ne deriverebbe.

La scelta della propria compagna dovrebbe, infatti, essere decisa non solo dopo aver ricevuto i certificati penali che la riguardano, ma anche quelli dei propri parenti diretti e indiretti, e se questi parenti dovessero risultare puliti bisogna attingere alle informative della Dda contribuendo a realizzare un vero e proprio stato di polizia. Assurdità che solo menti malate o incapaci di pensiero politico possono partorire. Assurdità che cozzano contro principi costituzionali che prevedono la responsabilità personale dei reati senza trasmissioni da padre in figlio e, a maggior ragione, tra suocera e genero.

Ma queste assurdità cozzano anche contro scelte di percorsi diversi che figli e parenti di mafiosi possono scegliere di seguire perché aborriscono la violenza della criminalità organizzata esercitata sui singoli e sulla stessa società condizionandone lo sviluppo. O forse si considera normale, a sinistra ma anche in settori di destra, che il marchio di fabbrica di chi nasce in una famiglia di mafiosi, non può essere cancellato perché è indelebile, ma anche perché antropologicamente non si può ipotizzare altro sbocco che non sia quello criminale? In forze che hanno vissuto per anni sulla diversità antropologica degli avversari fare questo salto potrebbe essere normalissimo, ma è di una inciviltà che può essere chiamato razzismo più puro.

Riflettere su tutti questi aspetti e non andare a testa bassa all’attacco, così come si è andati, sarebbe stato più giusto e più corretto, si dimostrava che non si vive alla giornata, ma che si guarda sempre in avanti. Purtroppo, è come parlare ai sordi. Per loro c’era da massacrare Tuccio è lo hanno tentato. Hanno ottenuto le sue dimissioni ma l’amico Luigi ne esce a testa alta perché non ha da vergognarsi di nulla.

Altri dovrebbero mettersi una maschera perché l’aggressione a Tuccio non va, machiavellicamente, presentata come il fine che giustifica i mezzi. Tra l’altro non è vero che in politica è tutto lecito, ed è tutto giustificabile. I rapporti umani dovrebbero essere salvaguardati. Se non è avvenuto è perché l’odio verso i propri avversari è così profondo da non lasciare alcun margine.

Ognuno, allora, per la sua strada. Per quanto mi riguarda esprimo a Luigi ed alla sua compagna, la mia piena solidarietà.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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onlyamaranto
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Io dico una cosa: al di là del credere o meno a Tuccio che dichiara di non avere mai saputo di parentele pericolose della sua compagna (si può credere o meno, qui siamo nel campo delle ipotesi che solo lo stesso soggetto è in grado di dirimere),
se queste parentele vengono scoperte, non dovrebbe essere lo stesso politico a presentare le dimissioni? senza bisogno di conferenze stampa all'arma bianca, senza bisogno di gridare al complotto, senza dovere per forza essere catalogato tra i buoni o tra i cattivi a seconda dell'appartenenza politica di chi giudica?
Si scopre che un mio parente (consanguineo o meno non ha importanza) ha frequentazioni pericolose? Mi dimetto dall'incarico politico, e stop;
purtroppo la concezione dalle nostre parti è che una carriera politica l'ha ordinata il medico, e che farne a meno deve essere una sofferenza e una privazione,
da questa distorta concezione della politica derivano secondo me tanti guai e tante situazioni assurde, come questa di Tuccio.

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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onlyamaranto ha scritto:Io dico una cosa: al di là del credere o meno a Tuccio che dichiara di non avere mai saputo di parentele pericolose della sua compagna (si può credere o meno, qui siamo nel campo delle ipotesi che solo lo stesso soggetto è in grado di dirimere),
se queste parentele vengono scoperte, non dovrebbe essere lo stesso politico a presentare le dimissioni? senza bisogno di conferenze stampa all'arma bianca, senza bisogno di gridare al complotto, senza dovere per forza essere catalogato tra i buoni o tra i cattivi a seconda dell'appartenenza politica di chi giudica?
Si scopre che un mio parente (consanguineo o meno non ha importanza) ha frequentazioni pericolose? Mi dimetto dall'incarico politico, e stop;
purtroppo la concezione dalle nostre parti è che una carriera politica l'ha ordinata il medico, e che farne a meno deve essere una sofferenza e una privazione,
da questa distorta concezione della politica derivano secondo me tanti guai e tante situazioni assurde, come questa di Tuccio.

Questa "regola" non stà scritta da nessuna parte e non dovrebbe essere praticata a meno che non si parte dal presupposto che siamo tutti delinquenti.
Siccome così non è, fino a prova contraria, non dovrebbe essere neppure nella vita di qualsiasi cittadino, politico o meno.
Purtroppo l'abitudine alle nefandezze ha fatto diventare tutto ciò una prassi comportamentale.
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onlyamaranto ha scritto:Io dico una cosa: al di là del credere o meno a Tuccio che dichiara di non avere mai saputo di parentele pericolose della sua compagna (si può credere o meno, qui siamo nel campo delle ipotesi che solo lo stesso soggetto è in grado di dirimere),
se queste parentele vengono scoperte, non dovrebbe essere lo stesso politico a presentare le dimissioni? senza bisogno di conferenze stampa all'arma bianca, senza bisogno di gridare al complotto, senza dovere per forza essere catalogato tra i buoni o tra i cattivi a seconda dell'appartenenza politica di chi giudica?
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da questa distorta concezione della politica derivano secondo me tanti guai e tante situazioni assurde, come questa di Tuccio.
E' un mondo che in tanti vedono e vivono alla rovescia.
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Comune Reggio, il centrosinistra: «Le dimissioni di Tuccio non bastano»

Bene ha fatto l'ex assessore Tuccio a rassegnare le dimissioni che, al di là di ogni coinvolgimento di carattere giudiziario, costituiscono un atto opportuno. Tuttavia, riteniamo che ciò non sia sufficiente a rilanciare l'immagine già offuscata dell'amministrazione comunale». Lo sostiene, in un documento, il gruppo consiliare del centrosinistra del consiglio comunale di Reggio Calabria composto dai consiglieri Massimo Canale, Demetrio Delfino, Giuseppe Falcomatà, Nicola Irto, Nino Liotta e Giuseppe Marino. «Il futuro di Reggio – aggiungono – non può prescindere dalla presenza di una classe dirigente seria e responsabile, che restituisca speranza alla città, che oggi, purtroppo, attraversa una delle fasi più drammatiche e delicate della sua storia. Non ci convincono i silenzi assordanti del primo cittadino, che continua a non prendere una posizione chiara sulle tante ombre che oscurano la sua giunta. Il problema non era Tuccio ieri, così come oggi non lo è soltanto l'assessore ai Lavori pubblici, Pasquale Morisani. La verità è che l'amministrazione comunale ha bisogno di ritrovare la credibilità dell'agire amministrativo. È necessario, con estrema urgenza, che il sindaco dia risposte concrete sul percorso che intende intraprendere per ricondurre la città sui binari della trasparenza, della legalità e dell'efficienza amministrativa. È solo su questi valori che si può costruire una nuova speranza, una nuova identita' collettiva, in cui riconoscersi ed attorno a cui consolidare l'orgoglio di appartenenza». «Il centrosinistra – affermano ancora i consiglieri del centrosinistra – continuerà ad occuparsi solo di politica, senza scadere in puerili e goffi attacchi personali, soprattutto se questi offendono la memoria di chi, purtroppo, non ha più voce per poter rispondere. Non ci faremo intimidire. Non siamo disposti ad indietreggiare di un solo millimetro. Il nostro ruolo rimane improntato, innanzitutto, alla proposta politica a difesa degli interessi della città, che ha bisogno, oggi più che mai, di certezze e di una classe politica autorevole».


23/03/2012 17:26
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Regmi ha scritto:Comune Reggio, il centrosinistra: «Le dimissioni di Tuccio non bastano»

Bene ha fatto l'ex assessore Tuccio a rassegnare le dimissioni che, al di là di ogni coinvolgimento di carattere giudiziario, costituiscono un atto opportuno. Tuttavia, riteniamo che ciò non sia sufficiente a rilanciare l'immagine già offuscata dell'amministrazione comunale». Lo sostiene, in un documento, il gruppo consiliare del centrosinistra del consiglio comunale di Reggio Calabria composto dai consiglieri Massimo Canale, Demetrio Delfino, Giuseppe Falcomatà, Nicola Irto, Nino Liotta e Giuseppe Marino. «Il futuro di Reggio – aggiungono – non può prescindere dalla presenza di una classe dirigente seria e responsabile, che restituisca speranza alla città, che oggi, purtroppo, attraversa una delle fasi più drammatiche e delicate della sua storia. Non ci convincono i silenzi assordanti del primo cittadino, che continua a non prendere una posizione chiara sulle tante ombre che oscurano la sua giunta. Il problema non era Tuccio ieri, così come oggi non lo è soltanto l'assessore ai Lavori pubblici, Pasquale Morisani. La verità è che l'amministrazione comunale ha bisogno di ritrovare la credibilità dell'agire amministrativo. È necessario, con estrema urgenza, che il sindaco dia risposte concrete sul percorso che intende intraprendere per ricondurre la città sui binari della trasparenza, della legalità e dell'efficienza amministrativa. È solo su questi valori che si può costruire una nuova speranza, una nuova identita' collettiva, in cui riconoscersi ed attorno a cui consolidare l'orgoglio di appartenenza». «Il centrosinistra – affermano ancora i consiglieri del centrosinistra – continuerà ad occuparsi solo di politica, senza scadere in puerili e goffi attacchi personali, soprattutto se questi offendono la memoria di chi, purtroppo, non ha più voce per poter rispondere. Non ci faremo intimidire. Non siamo disposti ad indietreggiare di un solo millimetro. Il nostro ruolo rimane improntato, innanzitutto, alla proposta politica a difesa degli interessi della città, che ha bisogno, oggi più che mai, di certezze e di una classe politica autorevole».


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aquamoon
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doddi ha scritto:
Questa "regola" non stà scritta da nessuna parte e non dovrebbe essere praticata a meno che non si parte dal presupposto che siamo tutti delinquenti.
Siccome così non è, fino a prova contraria, non dovrebbe essere neppure nella vita di qualsiasi cittadino, politico o meno.
Purtroppo l'abitudine alle nefandezze ha fatto diventare tutto ciò una prassi comportamentale.
Quando lo sventurato marrazzo fu beccato con i calzoni abbassati, non stava compiendo un reato anzi era la parte offesa.
Si dimise, non perchè fosse un delinquente, ma perchè non era pensabile mantenesse il ruolo.
Certo, è molto più grave andare a trans, è molto più pericoloso essere ricattabili da un brasileiro, piuttosto che dalla 'ndrina.
Quindi, visto che la testa di marrazzo, oltre che essere stata rapidamente tagliata ... è scomparsa,
premesso che sul non-reato è partito un fuoco di copertura inusuale (c'è ancora chi pensa che alcune scelte sessuali siano incompatibili con l'essere umani), con un cecchino (tu) che
sparava a palle incatenate...
visto che tutti, tu per primo, hanno salutato senza rimpianti, la dipartita dell'ex governatore del Lazio,
non capisco questo tuo outing quale difensore delle vittime della macchina del fango, marrazzo no? tuccio si?
:scratch

Io sono stato contento che marrazzo si sia levato di torno e sono contento tuccio non sieda più nè in giunta nè in Consiglio Comunale.
Cosa vuoi che ti dica, sarò di bocca buona, se mi piace mangio, altrimenti mando indietro le pietanze ... chiunque le abbia cucinate.
:salut
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Questa "regola" non stà scritta da nessuna parte e non dovrebbe essere praticata a meno che non si parte dal presupposto che siamo tutti delinquenti.
Siccome così non è, fino a prova contraria, non dovrebbe essere neppure nella vita di qualsiasi cittadino, politico o meno.
Purtroppo l'abitudine alle nefandezze ha fatto diventare tutto ciò una prassi comportamentale.
Quando lo sventurato marrazzo fu beccato con i calzoni abbassati, non stava compiendo un reato anzi era la parte offesa.
Si dimise, non perchè fosse un delinquente, ma perchè non era pensabile mantenesse il ruolo.
Certo, è molto più grave andare a trans, è molto più pericoloso essere ricattabili da un brasileiro, piuttosto che dalla 'ndrina.
Quindi, visto che la testa di marrazzo, oltre che essere stata rapidamente tagliata ... è scomparsa,
premesso che sul non-reato è partito un fuoco di copertura inusuale (c'è ancora chi pensa che alcune scelte sessuali siano incompatibili con l'essere umani), con un cecchino (tu) che
sparava a palle incatenate...
visto che tutti, tu per primo, hanno salutato senza rimpianti, la dipartita dell'ex governatore del Lazio,
non capisco questo tuo outing quale difensore delle vittime della macchina del fango, marrazzo no? tuccio si?
:scratch

Io sono stato contento che marrazzo si sia levato di torno e sono contento tuccio non sieda più nè in giunta nè in Consiglio Comunale.
Cosa vuoi che ti dica, sarò di bocca buona, se mi piace mangio, altrimenti mando indietro le pietanze ... chiunque le abbia cucinate.
:salut

Boooooooooooooooommmmmmmmmmmm :!: :!: :!:

Marrazzo ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua azione personale e relativo seguito.
Lui andava a trans.
Lui è stato ricattato.
Lui ha detto cazzate.
Lui non ha denunciato.

Di che parliamo? :scratch

Non c'è una sola corrispondenza nelle due storie. Improponibile persino l'eventuale confronto benaltrista.
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doddi ha scritto:
Boooooooooooooooommmmmmmmmmmm :!: :!: :!:

Marrazzo ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua azione personale e relativo seguito.
Lui andava a trans.
Lui è stato ricattato.
Lui ha detto cazzate.
Lui non ha denunciato.

Di che parliamo? :scratch

Non c'è una sola corrispondenza nelle due storie. Improponibile persino l'eventuale confronto benaltrista.
http://www.youtube.com/watch?v=fRSLlbZEjCU :fifi: :fifi:
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doddi ha scritto:
Marrazzo ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua azione personale e relativo seguito.
Lui andava a trans.
Lui è stato ricattato.
Lui ha detto cazzate.
Lui non ha denunciato.

Di che parliamo? :scratch

Non c'è una sola corrispondenza nelle due storie. Improponibile persino l'eventuale confronto benaltrista.
Tuccio ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua stuazione personale e relativo seguito.
Questo per cominciare.
Andare a trans non è reato,
essere ricattati non è reato,
dire cazzate non è reato,
non denunciare cosa? Non era ricattato? , e comunque
non è reato.
Di che parliamo?
Parliamo del fatto, che tuccio e marrazzo pur non avendo commesso reati,
opportunamente,
si sono dimessi.
Per marrazzo è stato un atto dovuto,
per tuccio è una pagina nobile.
Io, ripeto, sono contenti si siano levati dalle scatole,
tu, insisti con i "distinguo".
:salut
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L'opposizione fa l'opposizione, giustamente denuncia e attacca su quello che può, esattamente come fa l'altra parte non appena gliene viene data l'occasione. Anzi secondo me sono stati sin troppo soft, proprio perché un fatto del genere, contestualizzato in un ambiente come quello reggino, stupisce un pò meno. Nel senso che la contiguità parentale, amicale, lavorativa con elementi più o meno mafiosi è più facile che avvenga, anche senza che ci sia una vera e propria complicità e un interesse diretto. Ribadisco che per me Tuccio non ha chiaro il senso del reale, che non riesce a comprendere il suo ruolo e il valore della carica che ricopre, questo credo dipenda anche da una mentalità politica distorta, questa si caratteristica della sua parte politica. Quell'atteggiamento degli scopellitiani che, forti del consenso politico, si dimenticano di essere in realtà dei servitori dello stato, si sentono sostanzialmente i legittimi padroni della città, pensano di potere fare e dire qualsiasi cosa e si stupiscono quando qualcuno li richiama al rispetto della carica istituzionale che ricoprono. Questo perché la politica non è da loro vissuta come missione al servizio di, ma come occupazione del territorio, non si sentono di guidare la cosa pubblica ma di esserne i legittimi padroni. E si comportano di conseguenza. So che sto allargando troppo il discorso ma credo che questa distorsione del senso della propria missione sia alla base di molti atteggiamenti assolutamente fuori luogo, come la reazione scomposta e esagerata di Tuccio a quella che è stata una semplice constatazione di fatti, non un insinuazione campata in aria...
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mohammed ha scritto:L'opposizione fa l'opposizione, giustamente denuncia e attacca su quello che può, esattamente come fa l'altra parte non appena gliene viene data l'occasione. Anzi secondo me sono stati sin troppo soft, proprio perché un fatto del genere, contestualizzato in un ambiente come quello reggino, stupisce un pò meno. Nel senso che la contiguità parentale, amicale, lavorativa con elementi più o meno mafiosi è più facile che avvenga, anche senza che ci sia una vera e propria complicità e un interesse diretto. Ribadisco che per me Tuccio non ha chiaro il senso del reale, che non riesce a comprendere il suo ruolo e il valore della carica che ricopre, questo credo dipenda anche da una mentalità politica distorta, questa si caratteristica della sua parte politica. Quell'atteggiamento degli scopellitiani che, forti del consenso politico, si dimenticano di essere in realtà dei servitori dello stato, si sentono sostanzialmente i legittimi padroni della città, pensano di potere fare e dire qualsiasi cosa e si stupiscono quando qualcuno li richiama al rispetto della carica istituzionale che ricoprono. Questo perché la politica non è da loro vissuta come missione al servizio di, ma come occupazione del territorio, non si sentono di guidare la cosa pubblica ma di esserne i legittimi padroni. E si comportano di conseguenza. So che sto allargando troppo il discorso ma credo che questa distorsione del senso della propria missione sia alla base di molti atteggiamenti assolutamente fuori luogo, come la reazione scomposta e esagerata di Tuccio a quella che è stata una semplice constatazione di fatti, non un insinuazione campata in aria...
Non sono assolutamente d'accordo :wink , il punto è esattamente questo ed la competizione elettorale è,
negli ultimi anni,
diventata una sorta di ordalia, un'investitura divina che tutto autorizza e consente, scambiando la dialettica politica con le storie personali e traghettando il dibattito verso sponde oscure dove i fruscii sono gli unici suoni...
presaghi di sventure o piuttosto simili a squittii di topi che razzolano in cerca dell'ultimo pezzo di formaggio?
Fruscii.
:salut
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi
doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Marrazzo ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua azione personale e relativo seguito.
Lui andava a trans.
Lui è stato ricattato.
Lui ha detto cazzate.
Lui non ha denunciato.

Di che parliamo? :scratch

Non c'è una sola corrispondenza nelle due storie. Improponibile persino l'eventuale confronto benaltrista.
Tuccio ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua stuazione personale e relativo seguito.
Questo per cominciare.
Andare a trans non è reato,
essere ricattati non è reato,
dire cazzate non è reato,
non denunciare cosa? Non era ricattato? , e comunque
non è reato.
Di che parliamo?
Parliamo del fatto, che tuccio e marrazzo pur non avendo commesso reati,
opportunamente,
si sono dimessi.
Per marrazzo è stato un atto dovuto,
per tuccio è una pagina nobile.
Io, ripeto, sono contenti si siano levati dalle scatole,
tu, insisti con i "distinguo".
:salut
Gli unici distinguo sono morali ed etici.
E dici poco...

Meglio pensare a pelare le cozze , a salvare i Tedesco, agli Stalingradisti de noantri, ai Ciccibelli, ai fratelli cooperanti , ecc... Ecc... Ma la' manca la ciccia e l'osso. Evviva le cassematte!
Aule e sedute sederte, aridita', siccita', carestia, silenzi assordanti.
Ma di che parliamo? :lol:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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aquamoon ha scritto: Tuccio ha agito per come ha ritenuto, nei tempi e nelle modalità che ricordiamo tutti, per una sua stuazione personale e relativo seguito.
Questo per cominciare.
Andare a trans non è reato,
essere ricattati non è reato,
dire cazzate non è reato,
non denunciare cosa? Non era ricattato? , e comunque
non è reato.
Di che parliamo?
Parliamo del fatto, che tuccio e marrazzo pur non avendo commesso reati,
opportunamente,
si sono dimessi.
Per marrazzo è stato un atto dovuto,
per tuccio è una pagina nobile.
Io, ripeto, sono contenti si siano levati dalle scatole,
tu, insisti con i "distinguo".
:salut
Piccolo OT . Non vorrei sbagliarmi ma Marrazzo non denunciando ha commesso reato.
Have a Nice Day
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