Dimissioni Luigi Tuccio

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doddi
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Reggio: Tuccio si è dimesso. Duro attacco a Canale. Arena: "Gesto nobile per amore"
Giovedì 22 Marzo 2012 12:50

L’assessore comunale di Reggio, Luigi Tuccio, si è dimesso.
Non è un dato di poco conto, visto che Tuccio aveva approcciato la conferenza stampa convocata per stamane “ribadendo quanto già detto nel comunicato diffuso nell’immediatezza della operazione “Lancio” (quella nell’ambito della quale è stata fermata la madre della sua compagna), e cioè che non mi dimetto”.
E’ stato poi il Sindaco Arena (e, conseguentemente, ancora, lo stesso Tuccio) a chiarire la portata di tale affermazione chiarendo che sono state effettivamente rassegnate le dimissioni e che Tuccio intendeva dire che non sussistono le condizioni, relative alle vicende in oggetto, per le dimissioni.
E però si è dimesso.
“Si è dimesso per segnare una pagina importante, nobile e in qualche modo storica della nostra città” – ha detto Arena – “nonostante i ripetuti inviti a restare al suo posto da parte del sottoscritto, della Giunta e della maggioranza consiliare. Lo ha fatto” – ha proseguito Arena – “in maniera del tutto sganciata e lontanissima da qualunque fatto che strumentalmente gli si vuole addebitare e lo ha fatto, dimostrando grande nobiltà d’animo, proprio per sottrarre la guida della Città da bieche strumentalizzazioni in una fase di grande inciviltà che sta attraversando, sotto questo aspetto, l’intero Paese. Il suo è un atto di amore”.
Fin qui il Sindaco.
Ma prima Luigi Tuccio si era lasciato andare a valutazioni serie, approfondite e pesanti.
Alcuni appunti utilizzati solo per non perdere di vista tutti gli argomenti che intendeva toccare, voce stentorea, sicura, a tratti aggressiva e un paio di pungi sbattuti sul tavolo, Tuccio, di fatto, ha messo sotto processo l’intero sistema sociale della città: “Io sono responsabile della mia storia personale e di quella della mia famiglia” – ha detto Tuccio – “e sono certo della correttezza del mio operato di cittadino, di uomo e di politico. Capisco anche” – ha proseguito Tuccio – “che bisogna non solo essere, ma pure apparire corretti, ma la forza della verità non conosce ostacoli. Ribadisco che di certe vicende familiari – ha proseguito riferendosi ai legami di affinità della sua compagna con esponenti della criminalità organizzata – “non sapevo nulla e rispetto al mio operato sono sempre pronto a mettermi in discussione, ma solo per il mio operato”.
Tuccio ha poi affondato il coltello rispetto alle vicende del settore urbanistica, la cui delega ha appena restituito al Sindaco: “Contro di me ho riscontrato un attacco mediatico senza precedenti” – ha detto Tuccio – “e la stessa cosa capitò anche al mio predecessore, il magistrato Adornato, che proprio da Massimo Canale ha ricevuto un indennizzo di 30.000 euro”.
Per la cronaca va detto che tale vicenda giudiziaria non si è conclusa; la Corte d’Appello di Catanzaro ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata da Massimo Canale ritenendola fondata e la causa è stata rinviata al novembre del 2013.
E proprio su Canale sono arrivati i fendenti più violenti: “Canale fin da bambino ha sempre avuto aperte le porte di casa mia e di mio zio, e mentre sotto casa mia sostavano la auto di scorta a mio padre e alla mia famiglia, davanti allo studio di suo padre, Giuseppe, si potevano trovare i fuoristrada di noti imprenditori della città…”.
Ancora a proposito di urbanistica Tuccio ha sottolineato come gli interessi siano imponenti “soprattutto da parte di chi di dispone di patrimoni terrieri e immobiliari di dubbia provenienza. Ma chi sono i miei moralizzatori? Potrei dire tante cose” – ha proseguito Tuccio – “e vorremmo sapere come si sono formati alcuni consistenti patrimoni di alcuni consiglieri o chi è quella figlia di un noto esponente del centrosinistra che convive more uxorio col figlio di un capomafia o, ancora, chi è il padre di un esponente politico regionale di centrosinistra coinvolto in vicende di mafia o, di più, vorremmo sapere di strane assunzioni in Sviprore o presso l’Agenzia dei beni confiscati”.
Qui Tuccio, pur criticando la cultura del sospetto, non ha voluto fare i nomi delle persone di riferimento e quindi, sulla graticola mediatica, a nome del centrosinistra è rimasto solo Massimo Canale.
“Altro che città metropolitana” – ha chiosato Tuccio – “qui è necessario un serio percorso di analisi e revisione del processo culturale che riguarda la nostra società, pervasa trasversalmente da frequentazioni vicine a certi ambienti.”
In conclusione Tuccio ha ringraziato il padre Giuseppe, ex magistrato, “per avermi dato l’opportunità di attingere a un pozzo di cultura, saggezza e legalità”.
“Proseguirò comunque nel mio impegno politico” – ha concluso Tuccio.


:salut
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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http://www.telereggiocalabria.it/news/2 ... uccio.html

22-03-2012 12:58 - Arena su dimissioni Tuccio


"Durante queste giornate abbiamo scelto, come linea politica ed amministrativa, di chiedere a Luigi Tuccio di rimanere al proprio posto. Egli oggi ha scritto una pagina nobile ed ha perfettamente spiegato il suo stato d'animo e di cui noi ne comprendiamo perfettamente le ragioni". Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, incontrando i giornalisti insieme all'assessore Tuccio, che ha annunciato le sue dimissioni. "A chi ha definito imbarazzante il mio silenzio in questi giorni - ha aggiunto Arena - rispondo che ognuno interpreta gli eventi con la propria cultura e col proprio modo di pensare. Queste dimissioni però devono servire anche come occasione per aprire un dibattito autenticamente onesto in questa città sul ruolo della politica e dell'informazione". "Noi - ha concluso Arena - continueremo il nostro lavoro, così come Luigi Tuccio proseguirà a fare politica lavorando al rilancio di Reggio".



http://www.telereggiocalabria.it/news/1 ... uccio.html


22-03-2012 12:41 - Si dimette assessorre urbanistica Luigi Tuccio


L'assessore all' urbanistica al Comune di Reggio Calabria, Luigi Tuccio, si è dimesso. E' stato lo stesso Tuccio ad annunciarlo nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto al Comune in presenza del sindaco, Demetrio Arena, della Giunta municipale e di molti consiglieri del centrodestra. La suocera di Tuccio, Giuseppa Cotroneo, era stata fermata il 13 marzo scorso con l'accusa di avere favorito la latitanza del boss della 'ndrangheta Domenico Condello, che e' ricercato. "Sia chiaro - ha detto Tuccio - che questo non significa che mi metto da parte. Continuerò a fare politica da un'altra postazione senza far venire meno i miei principi. Voglio aggiungere che aborro talune proprietà transitive su cui in queste giornate si è speculato e certi superficiali accostamenti. Questo non è fare politica, ma fa prevalere l'antipolitica che uccide la democrazia".

Nel corso della conferenza stampa Luigi Tuccio ha ripercorso la sua attività di assessore all'Urbanistica. "Un assessorato - ha detto - che, come si sa, é nell'occhio del ciclone per via degli arresti di alcuni dipendenti e su cui vi è in corso un dibattimento giudiziario. Quando il sindaco Arena mi ha affidato la delega, la prima cosa che ho fatto è di porre in essere le condizioni per lavorare in maniera chiara e nitida". "Nel corso di queste difficili giornate - ha detto ancora Tuccio - voglio sottolineare alcune riflessioni espresse pubblicamente dal collega consigliere Canale, del Pd, il quale, conoscendo molto bene me e la mia famiglia, avrebbe dovuto difendermi perché le porte della mia abitazione sin da quando eravamo fanciulli per lui e la sua famiglia sono state sempre aperte. Al contrario, mentre sotto la mia abitazione vegliava la polizia di Stato per proteggere la mia famiglia e mio padre da ritorsioni della 'ndrangheta, nei pressi dello studio del padre di Canale sostavano talune autovetture Mercedes G blindate di colore bianco di qualche imprenditore''. Contro di me - ha detto ancora Tuccio - si è scatenata un'autentica bufera mediatica senza precedenti. Di converso, dico ancora, mi farebbe piacere sapere l'origine delle fortune immobiliari di taluni miei accusatori; le vicende che hanno riguardato padri di consiglieri regionali del centrosinistra processati per 416 bis o di rapporti more uxorio di figli di esponenti del centrosinistra con figli di noti capimafia di questa città. Io non ho mai voluto fare nomi e non ne farò perché, quanto meno, taluni accostamenti, lo ripeto, sono assolutamente superficiali per giudicare l'operato di chi è impegnato nella vita pubblica"
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certo che scoprire certe parentele così deve fare proprio male :salut
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Tuccio potrebbe dire tante cose....ma a chi aspetta???
doddi
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A me spiace che non sia andato più a fondo in quelle dichiarazioni almeno qualche bella palata di "cacca" se la prendevano anche tutti i finti moralisti benpensanti, pronti a scagliarsi come un branco di sciacalli sulle carcasse.

Ma chi conosce l'ambiente reggino sa chi sono e da dove arrivano e, ipocrisia a parte, sapeva già.

Signore anche in questo al contrario dei vari figghjolazzi a piede libero vestiti con l'abito buono a non abbassarsi a quel livello.
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goldenboy
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doddi ha scritto:A me spiace che non sia andato più a fondo in quelle dichiarazioni almeno qualche bella palata di "cacca" se la prendevano anche tutti i finti moralisti benpensanti, pronti a scagliarsi come un branco di sciacalli sulle carcasse.

Ma chi conosce l'ambiente reggino sa chi sono e da dove arrivano e, ipocrisia a parte, sapeva già.

Signore anche in questo al contrario dei vari figghjolazzi a piede libero vestiti con l'abito buono a non abbassarsi a quel livello.

Ma diciamo che dovrebbe essere la città a sapere...ma evidentemente meglio lanciare sospetti..
Ed è uno, adesso speriamo si prosegua con altri assessori interccettati...pa casa :salut :yaho:
Mariotta
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...bravo, ha fatto bene a dimettersi.

Detto ciò, Arena come sindaco è inconcepibile da capire , da buon primo cittadino doveva essere lui a indurlo alle dimissioni,invece di continuare ad affermare che non solo era contrario ma che ha tentato anche di distogliere Tuccio dall'atto ultimo di oggi.
Se Tuccio poi , lancia accuse più o meno velate, fa molto male a non specificarle , se sa perfettamente a cosa e chi si riferisce.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
Ale85
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L' incubo dello scioglimento è sempre più vicino ?
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doddi ha scritto:A me spiace che non sia andato più a fondo in quelle dichiarazioni almeno qualche bella palata di "cacca" se la prendevano anche tutti i finti moralisti benpensanti, pronti a scagliarsi come un branco di sciacalli sulle carcasse.

Ma chi conosce l'ambiente reggino sa chi sono e da dove arrivano e, ipocrisia a parte, sapeva già.

Signore anche in questo al contrario dei vari figghjolazzi a piede libero vestiti con l'abito buono a non abbassarsi a quel livello.
Un conto è chiacchierare al bar, altra cosa è quanto detto da tuccio.
Come ex coordinatore del PdL ed ex assessore avrebbe dovuto, visto che l'argomento non era "l'impossibilità di essere normale" a Reggio Calabria ma,
piuttosto,
una vicenda personalissima che lo vede coinvolto nella qualità di genero di una suocera che dava rifugio ad un super latitante cognato della sua compagna,
astenersi dall'antica pratica del "jttari ogghiu pi schiariri u mari".
Certamente Massimo Canale tirato per i capelli in una storia dove l'UNICO protagonista è tuccio e non l'intera classe politica, da signore quale è risponderà alle larvate e subdole
"notizie" esposte in conferenza stampa dallo stesso tuccio e ribatterà punto su punto.
Sull'ondivago mezzarena che prima dice una cosa e poi ne fa un'altra, contrabbandando un'atto (le dimissioni) dovuto in "pagina nobile", ricorro al solito velo pietoso ...
incommentabile.
:salut
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:A me spiace che non sia andato più a fondo in quelle dichiarazioni almeno qualche bella palata di "cacca" se la prendevano anche tutti i finti moralisti benpensanti, pronti a scagliarsi come un branco di sciacalli sulle carcasse.

Ma chi conosce l'ambiente reggino sa chi sono e da dove arrivano e, ipocrisia a parte, sapeva già.

Signore anche in questo al contrario dei vari figghjolazzi a piede libero vestiti con l'abito buono a non abbassarsi a quel livello.
Un conto è chiacchierare al bar, altra cosa è quanto detto da tuccio.
Come ex coordinatore del PdL ed ex assessore avrebbe dovuto, visto che l'argomento non era "l'impossibilità di essere normale" a Reggio Calabria ma,
piuttosto,
una vicenda personalissima che lo vede coinvolto nella qualità di genero di una suocera che dava rifugio ad un super latitante cognato della sua compagna,
astenersi dall'antica pratica del "jttari ogghiu pi schiariri u mari".
Certamente Massimo Canale tirato per i capelli in una storia dove l'UNICO protagonista è tuccio e non l'intera classe politica, da signore quale è risponderà alle larvate e subdole
"notizie" esposte in conferenza stampa dallo stesso tuccio e ribatterà punto su punto.
Sull'ondivago mezzarena che prima dice una cosa e poi ne fa un'altra, contrabbandando un'atto (le dimissioni) dovuto in "pagina nobile", ricorro al solito velo pietoso ...
incommentabile.
:salut
Occhio a non confonderti con maiuscole, minuscole e 'ngiurie ... 8-)

Il messaggio è arrivato a chi doveva arrivare...
Ripeto è stato un Signore a non scendere a quel livello per una vicenda che è stata soprattutto strumentalizzata per finalità politica, di consenso, di bisogno d'indossare l'abitino buono dei senza macchia senza paura. Come se si arrivasse da Marte. Anche da parte di chi non ci doveva neppure pensare a mettere in dubbio determinati tasti.
Alla fine raccoglieranno i frutti anche a stò giro...e come al solito sempre belli rossi e rassi :read:
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Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...
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mohammed ha scritto:Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...

la storia della figlia di esponente di centrosinistra "convivente moreuxorio" con figlio di capomafia l'ho sentita pure io diverso tempo fa .la differenza è che però la famiglia d'origine di lei le ha tagliato i viveri dopo averla spedita al confino. Almeno così si racconta.
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NinoMed
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mohammed ha scritto:Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...
guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

Lui non ha commesso alcunchè, ha "scoperto" di essere in qualche modo "parente di" è essendo la cosa non consona sotto l'aspetto pubblico ha deciso di dimettersi.
ora chiede a noi comunità di guardare tutto l'ambiente, perchè criticare lui e dimenticarsi di chi, già conosciuto, è nella sua stessa situazione?
cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Have a Nice Day
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NinoMed ha scritto:
mohammed ha scritto:Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...
guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

Lui non ha commesso alcunchè, ha "scoperto" di essere in qualche modo "parente di" è essendo la cosa non consona sotto l'aspetto pubblico ha deciso di dimettersi.
ora chiede a noi comunità di guardare tutto l'ambiente, perchè criticare lui e dimenticarsi di chi, già conosciuto, è nella sua stessa situazione?
cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Non serve fare nomi ma nemmeno fare riferimenti precisi come ha fatto lui, in un posto come questo basta poco per capire di chi si parla, se vuoi fare un discorso generico lo fai, il suo non era assolutamente generico, era ben circostanziato e ben diretto. Per il resto, quando dico che si è perso il senso della realtà non mi riferisco solo ai politici. Una risposta come la tua mi conferma che questa perdita è ormai generalizzata. Un amministratore di una città come reggio, parliamo dell'assessore all'urbanistica, mica cazzi, si scopre da un indagine della polizia che una sua parente stretta ha dato ospitalità a un boss latitante e che reazione secondo te ci dovrebbe essere? Nessuna? La solidarietà della società civile? Non ci si può stupire? Siamo tutti mafiosi quindi, in un modo o nell'altro, tutti conniventi, quindi nessuno può pronunciare un commento, una leggera stigmatizzazione, non ci si può meravigliare? Non capisco, mi pare che la reazione a un fatto del genere in qualsiasi altro posto sarebbe stata molto più pesante e probabilmente Tuccio sarebbe stato messo alle strette anche dalla sua stessa parte politica. Ha ragione Tuccio quando dice che è un problema culturale solo che, per i motivi che ho citato riguardo al suo senso della dialettica e della logica, non si accorge che lui e il ragionamento che porta sono assolutamente parte integrante di questo problema. Per me avrebbe potuto non dimettersi, scopelliti è in una situazione peggiore della sua e non l'ha fatto, ma che nessuno dovesse dire nulla sulla faccenda mi pare una richiesta, appunto, fuori dalla realtà...
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NinoMed ha scritto: guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

Lui non ha commesso alcunchè, ha "scoperto" di essere in qualche modo "parente di" è essendo la cosa non consona sotto l'aspetto pubblico ha deciso di dimettersi.
ora chiede a noi comunità di guardare tutto l'ambiente, perchè criticare lui e dimenticarsi di chi, già conosciuto, è nella sua stessa situazione?
cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Altri sarebbero rimasti in carrozza, altri già ci stanno ...
cos'è? Un nuovo gioco di società?
Altri chi? La suocera ostessa è la sua ed il cognato super latitante, pure.
Di cosa parliamo? Di reati?,e tuccio non ne ha commessi,oppure di Etica o Opportunità e Responsabilità politica?
Evidentemente è l'Etica.
La stessa Etica imporrebbe il silenzio, invece quella che doveva essere una difesa basata sull'"ignoranza" delle parentele dei suoi congiunti, si trasforma in un atto d'accusa "circostanziato" con nomi, cognomi, indirizzi ed indicazioni anche delle automobili.
Bene! Esaurito l'ingrato compito di rassegnare le dimissioni, denunci pubblicamente chi e per cosa.
Ha ribadito che non abbandonerà l'impegno politico, sia lui ad indicare dove guardare, sia lui a ricordarci chi è nella stessa sua situazione.
Non chieda agli altri di fare ciò che spetta a lui, nella veste di ex amministratore ed in quella di ex dirigente del partito di maggioranza,
lo faccia e basta ... altrimenti diventa la solita cortina fumogena, buona nell'immediato ma tossica nel prosieguo.
:salut
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aquamoon ha scritto:
NinoMed ha scritto: guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

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cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Altri sarebbero rimasti in carrozza, altri già ci stanno ...
cos'è? Un nuovo gioco di società?
Altri chi? La suocera ostessa è la sua ed il cognato super latitante, pure.
Di cosa parliamo? Di reati?,e tuccio non ne ha commessi,oppure di Etica o Opportunità e Responsabilità politica?
Evidentemente è l'Etica.
La stessa Etica imporrebbe il silenzio, invece quella che doveva essere una difesa basata sull'"ignoranza" delle parentele dei suoi congiunti, si trasforma in un atto d'accusa "circostanziato" con nomi, cognomi, indirizzi ed indicazioni anche delle automobili.
Bene! Esaurito l'ingrato compito di rassegnare le dimissioni, denunci pubblicamente chi e per cosa.
Ha ribadito che non abbandonerà l'impegno politico, sia lui ad indicare dove guardare, sia lui a ricordarci chi è nella stessa sua situazione.
Non chieda agli altri di fare ciò che spetta a lui, nella veste di ex amministratore ed in quella di ex dirigente del partito di maggioranza,
lo faccia e basta ... altrimenti diventa la solita cortina fumogena, buona nell'immediato ma tossica nel prosieguo.
:salut
Non fare confusione ...

Ci sono due livelli di discussione uno politico ed uno morale.

Di politica, questa politica, oramai ne possono parlare tutti, di morale abbiamo già letto ed ascoltato e pare che siano in pochi a poterla fare.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
Mariotta
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mohammed ha scritto:
NinoMed ha scritto:
mohammed ha scritto:Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...
guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

Lui non ha commesso alcunchè, ha "scoperto" di essere in qualche modo "parente di" è essendo la cosa non consona sotto l'aspetto pubblico ha deciso di dimettersi.
ora chiede a noi comunità di guardare tutto l'ambiente, perchè criticare lui e dimenticarsi di chi, già conosciuto, è nella sua stessa situazione?
cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Non serve fare nomi ma nemmeno fare riferimenti precisi come ha fatto lui, in un posto come questo basta poco per capire di chi si parla, se vuoi fare un discorso generico lo fai, il suo non era assolutamente generico, era ben circostanziato e ben diretto. Per il resto, quando dico che si è perso il senso della realtà non mi riferisco solo ai politici. Una risposta come la tua mi conferma che questa perdita è ormai generalizzata. Un amministratore di una città come reggio, parliamo dell'assessore all'urbanistica, mica cazzi, si scopre da un indagine della polizia che una sua parente stretta ha dato ospitalità a un boss latitante e che reazione secondo te ci dovrebbe essere? Nessuna? La solidarietà della società civile? Non ci si può stupire? Siamo tutti mafiosi quindi, in un modo o nell'altro, tutti conniventi, quindi nessuno può pronunciare un commento, una leggera stigmatizzazione, non ci si può meravigliare? Non capisco, mi pare che la reazione a un fatto del genere in qualsiasi altro posto sarebbe stata molto più pesante e probabilmente Tuccio sarebbe stato messo alle strette anche dalla sua stessa parte politica. Ha ragione Tuccio quando dice che è un problema culturale solo che, per i motivi che ho citato riguardo al suo senso della dialettica e della logica, non si accorge che lui e il ragionamento che porta sono assolutamente parte integrante di questo problema. Per me avrebbe potuto non dimettersi, scopelliti è in una situazione peggiore della sua e non l'ha fatto, ma che nessuno dovesse dire nulla sulla faccenda mi pare una richiesta, appunto, fuori dalla realtà...

come è fuori dalla realtà dover assistere a giustificazioni da parte di Tucciodel tipo "non si fa la morale tanto non la può fare nessuno". Come se a Reggio nessuno avesse diritto di parola visto che tutti sono collusi, ndranghetisti e affini.
Poi però se ti permetti a fare una critica alla città, siamo tutti nemici di Reggio.
Concordo,è un problema culturale, prima di Tuccio, e poi di tutti quelli come lui, che pensano di fare politica intesa nel senso stretto, come a Reggio una volta si vendeva la ciaurrina.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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doddi ha scritto:
Non fare confusione ...

Ci sono due livelli di discussione uno politico ed uno morale.

Di politica, questa politica, oramai ne possono parlare tutti, di morale abbiamo già letto ed ascoltato e pare che siano in pochi a poterla fare.
Di quale vogliamo parlare?
Politicamente un assessore con problemi di tipo relazionale è, tecnicamente, un'anatra zoppa.
Moralmente non capisco cosa tu voglia dire, forse sei tu che fai confusione. 8-)
Nessuno quì dentro ha mai difeso esponenti di partito per appartenenza o simpatia. Quando si è scoperta qualche magagna a sinistra, dalla cosiddetta base non c'è stato mai alcun sconto.
marrazzo, lo turco, certamente emiliano e tutti gli altri di cui ho già dimenticato i nomi (tu, ovviamente, no), non rientrano più nel nostro immaginario politico ed è esattamente questo che ci distingue:
noi, i "compagni che sbagliano" li mandiamo a quel paese,
voi, i mariuoli, li difendete ...
sempre.
:salut
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NinoMed ha scritto:
mohammed ha scritto:Si conferma Tuccio una persona che non ha ben chiari i meccanismi della dialettica e della logica. Dice di rifiutare la cultura del sospetto e contemporaneamente accusa una serie di persone senza fare nomi ma in pratica indirizzando l'attenzione mediatica su obiettivi precisi. Molto più onesto e coerente non dir nulla oppure fare nomi e cognomi. Poi non capisco che cosa si sarebbe dovuto fare secondo lui, chiudere gli occhi su dati di fatto incontrovertibili, rivelati non da avversari politici ma da indagini compiute legittimamente dalle forze dell'ordine. Nessuno ha buttato fango su nessuno mi pare, certe cose saltano all'occhio e per chi ricopre cariche pubbliche sono comunque altamente dannose e lesive dell'immagine. E' un pò come la storia di facebook e di benigni, non è compatibile quello che lui ha detto con la carica che ricopre. Ancor meno le sue relazioni familiari sono compatibili con la sua attività di amministratore. Punto. volendo poteva non dimettersi, nessuno lo poteva costringere ma mi pare assurdo che si pretenda che una situazione come questa passi sotto silenzio e non venga commentata. Secondo me si è perso davvero il senso della realtà nelle vicende politiche che caratterizzano la nostra città ma direi pure la nostra nazione...
guarda parte di questo topic secondo me starebbe bene nella discussione “Chi vuole che Reggio sprofondi?”
onore a lui per le dimissioni, altri sarebbero rimasti in carrozza e altri ancora, a dire di Tuccio, in una situazione simile ci stanno sulla carrozza.

come dice lo stesso Tuccio, che giustamente secondo me non fa nomi perchè non serve fare nomi, ma serve chiarire la situazione in cui ci si trova, molti lo hanno già condannato, ma dalla stessa parte da cui provengono le condanne c'è gente nella sua stessa situazione, non è questione di tirare la pietra e nascondere la mano, ma è una risposta alla società.

Lui non ha commesso alcunchè, ha "scoperto" di essere in qualche modo "parente di" è essendo la cosa non consona sotto l'aspetto pubblico ha deciso di dimettersi.
ora chiede a noi comunità di guardare tutto l'ambiente, perchè criticare lui e dimenticarsi di chi, già conosciuto, è nella sua stessa situazione?
cosa si pretende altro da lui, che non ha niente da dover dimostrare.
Per intanto dimostrare che la “scoperta” è talmente recente da averla appresa solo adesso e dagli organi di stampa.
Solo dopo esserci riuscito gli si può ancora chiedere, visto l’incapacità di gestirsi finanche la sua vita privata che non dovrebbe tollerare simili frequentazioni (all’uopo sarebbe interessante conoscere il pensiero del più volte citato genitore), di allontanarsi dalla vita politica per altrettanta manifesta incapacità.
E se la voglia non gli dovesse passare dovrebbero essere, attraverso l’esercizio del voto, gli elettori a convincerlo. Almeno questa dovrebbe essere la normalità che altrove non è poi così difficile da individuare.

Sul resto e chiunque essi siano
Fuori i mercanti dal tempio recita il Vangelo.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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