Caro Giusva...

Tutto sul basket e sul mito Viola.

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army
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non condivido quasi nulla del tuo articolo...lo sport reggino non è morto, è semplicemente ostaggio di un Comune sgangherato, di società miste che andrebbero chiuse il prima possibile e di un sistema di gestione degli impianti scandaloso...
scrivi che la Viola non c'è...niente di più sbagliato...la viola esiste e lo scorso anno ha giocato la finale per la promozione davanti a 3.000 spettatori (credo che sia un record per la b2)...ha 1500 spettatori fissi (anche questo in b2 dovrebbe essere un record) e soprattutto ha una società seria (che va avanti senza contributi della politica)
oltre la viola ci sono società ottime come l'audax, la jolly e una miriade di squadre di c2, d e promozione ecc ,che anch'esse sopravvivono nonostante l'abbandono totale degli impianti da parte del comune e della multiservizi....
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Hurricane82
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Ho letto anch'io l'articolo di Giusva e concordo con te army...ammetto che mi ha dato anche un pò fastidio perchè non si è tenuto conto appunto dei risultati ottimi ottenuti lo scorso anno dalla Viola (che non credo equivalgano ad una Viola che non c'è più...se poi Giusva intendeva il tipo di Viola degli anni che furono questo è un altro discorso e soprattutto un'altra epoca)...e credo che abbiano "storto il naso" anche i diretti interessati. La Viola non ha mai chiesto nulla e campa sulle sue gambe, ma come è giusto che sia chiede che le sia garantita il minimo indispensabile e cioè le strutture che come sappiamo sono purtroppo di proprietà degli Enti i quali non garantiscono un adeguato stato di conservazione e manutenzione e tutto ciò ricade sulla vita quotidiana delle società sportive in primis la Viola che vede tarpate le ali (momentaneamente) al suo progetto di rilancio in virtù di ciò....quindi a mio parere, nel caso della Viola, lo sport reggino non è morto...è soltanto ostacolato da chi dovrebbe incentivarlo e favorirlo per tutti i valori che esso comporta...per farti un esempio la Viola ha anche subìto un danno economico da questa faccenda dato che da pochi giorni aveva provveduto essa stessa all'acquisto del gasolio (che come saprai non è propriamente a basso costo di questi tempi) per garantire l'acqua calda ai giocatori per le docce...ma non era la Viola che doveva provvedere a ciò.
cugino
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ho letto adesso l'articolo di giusva (http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=123576), e non solo mi trova perfettamente daccordo, ma mi viene il sospetto che chi lo critica non abbia saputo o voluto coglierne il senso.
che non è di critica a questa o quella società, men che meno alla viola, ma di constatazione di un profondo malessere dell'anima della città, tanto più grave perchè segue un periodo in cui sembrava ci fosse stato un risveglio, che si ripercuote nel disamore diffuso anche verso le bandiere sportive. che sono quindi l'ultimo nesso del percorso logico, anche se non in termini di importanza (ma qui nemmeno il primo...).
in sostanza, perchè l'amministrazione dovrebbe avere più a cuore il problema di 1000/1500 cittadini e non magari il problema dell'acqua di decine di migliaia? se poi dimostra di non fare niente ne per l'uno nè per l'altro, voi vedete la cosiddetta società civile che si solleva? l'elettorato che punisce? no, pirchì a rriggiu ognunu cerca prima l'amicu mi si fai risolviri u so problema, e si poi chiddu ci cerca u votu ciù runa, puru si u sindacu è amicu i chiddu chi u so problema u creau....
in tutto questo, senza una presa di coscienza dal basso, non si vede come e perchè si dovrebbero risolvere i problemi dello sport, e tra questi quelli della viola.
a fine anno, se niente cambia, muscolino si riporta la squadra a gioia, e fa benissimo.
non so com'è la situazione della società civile e gioiese, ma anche se non fosse migliore, la scala in cui si può fare basket a quel livello è tale che si può tranquillamente lavorare senza aiuti di nessuno, pi caxxi soi, cosa che a reggio ovviamente non è possibile.
dunque, giusva dice bene: prima viene la coscienza popolare, poi la corretta azione amministrativa in genere, quindi quella nello sport, e infine il destino della viola.
da noi invece si fannu i cosi all'ancallariu: facimu a città metropolitana senza acqua e chini i fossi, e a città dello sport 2013 senza un campu decenti pi nuddu. facimu? fannu, i politici. ma ch'i nostri voti...
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possanzini78
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Caro Giusva,

mi dispiace ma non ti riconosco più. Ritengo che la tua analisi sia affetta da una superficialità che non ti è propria.

L'articolo, sostanzialmente, fa un minestrone, dove le responsabilità delle singole componenti sono mischiate in un coacervo caratterizzato da toni alquanto populistici.

Mi spiego meglio.

Nella situazione che si è venuta a creare c'è sicuramente una responsabilità della pubblica amministrazione, in cui faccio rientrare non solo il Comune ma anche la Provincia e la Regione. Il Comune perché, pur dedicandosi al doveroso tentativo di ripianare i debiti milionari lasciati dalla disastrosa gestione di Scopelliti (al proposito, ma gli amministratori che creano buchi così terrificanti non dovrebbero rispondere davanti ai tribunali e, quindi, davanti al popolo "sovrano"???), non può certo disinteressarsi della politica sociale, in cui rientra la cura degli eventi sportivi, proprio in quanto momento di aggregazione e coesione sociale. In tutto ciò, l'ignoranza dell'Assessore Curatola sugli impegni e l'organigramma della Viola, il populismo delle parole di Arena in prossimità delle elezioni (quando, recandosi al palazzetto, ha cercato di carpire i voti dei tifosi, salvo poi non ripresentandosi più dopo esser stato eletto) sanno francamente di vecchia politica, di teatrino, di cose che la gente non riesce più a sopportare. E questo è il primo punto.

C'è poi la responsabilità delle società sportive. Esaminiamole con le giuste distinzioni. Caro Giusva, tu dici che la Reggina è ritornata ai livelli di pubblico degli anni antecedenti alla serie A. Probabilmente, la tua stima è anche ottimistica, nel senso che in C e in B, forse, anche più delle 4-5.000 attuali persone andavano allo stadio. La domanda è: è responsabilità della mentalità sciatta del reggino medio? Forse in parte, ma certamente non quella preponderante. La verità è che la Reggina è gestita da anni come un supermercato, dove chi vuole si compra senza colpo ferire la merce esposta; non c'è un progetto; ogni anno si vendono i migliori (a volte per un piatto di lenticchie) senza sostituirli o sostituendoli con gente impresentabile; c'è una opacità nei rapporti della società con la città che francamente ormai fa sorridere: prima si parla di promozione, poi di salvezza, poi di nuovo di promozione, poi addirittura di squadra più forte del campionato (forse solo dopo il torino); si apprende che la società non ha pagato il granillo per anni e che non ha neanche effettuato i lavori nello stadio per cui si era impegnata con il Comune. Insomma, perché il tifoso medio - che fa sacrifici ogni giorno, tanto più in un periodo di crisi che sta affamando la città - dovrebbe andare allo stadio? Perché dovrebbe riconoscersi ed identificarsi in una società che lo tratta così? Non ce n'è uno. Il tifo non è una cosa razionale, non è un lavoro, è una questione di sentimenti (tutt'altro che incondizionati). E se questi sentimenti vengono calpestati dalla società per cui si tifa, niente spinge più i tifosi a fare i sacrifici che altrimenti farebbero.

La conferma di quello che sto dicendo è la Viola. Caro Giusva, tu dici che la Viola è ritornata ai livelli di pubblico dei tempi della B/C. Ma ci vogliamo rendere conto di cosa è stata la viola dalla fine degli anni '90 in poi? La barzelletta d'Italia! Abbiamo inanellato record negativi che difficilmente saranno battuti. Ogni anno arrivavano giocatori sconosciuti, non si sapeva se sarebbero stati pagati, insomma un senso di precarietà che certo non avvicina il pubblico. Quindi, il disastroso fallimento (ma perché non cedere il titolo e ripartire dalla B???) e due anni di inattività. 2 anni fa, la società riparte, un po' in sordina, e si ripete la solita solfa dei giocatori non pagati. Eppure, appena è arrivata una società seria, la Viola ha ricominciato ad avere uno zoccolo duro di almeno 1.500 tifosi ad ogni partita, con picchi di 3.000 durante i play-off. Insomma, quasi lo stesso numero di spettatori della Reggina e sicuramente più di quanti ne faceva ai tempi dello scatolone in b2. Perchè? Caro Giusva, ti sei chiesto il perché? A mio modo di vedere è semplice. L'attuale Viola parla al pubblico, ha aperto alla trasparenza (ogni comunicazione viene data sul sito, sono organizzate frequenti conferenze stampa cui sono invitati anche i tifosi per discutere insieme di problemi e soluzioni), dà la chiara sensazione - e la sensazione per un tifoso è tutto - di volersi impegnare per tornare in serie A o comunque per eccellere. Ai tifosi questo basta per tornare ad alzare sciarpe e bandiere, ed alzare anche le barricate quando la pubblica amministrazione si comporta come sta facendo. Siamo convinti che la gente farebbe lo stesso per la Reggina? Secondo me no, o lo farebbe meno in massa.

In sintesi, la sensazione attuale è che la Reggina sia di Foti ed una cosa solo di Foti; la Viola sia di Muscolino ed una cosa della città. Ecco perché, se dovessi esprimermi sul punto, direi che Muscolino & C. stanno cercando di riportare lo sport di Reggio ai tempi degli anni '80-'90 (contrariamente a quanto sostieni tu, caro Giusva), mentre Foti rappresenta il vecchio modo di fare sport che potrà anche farci vivacchiare in B, ma difficilmente riuscirà a far palpitare i cuori dei tifosi.
army
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e voglio aggiungere...dobbiamo ringraziare tutti muscolino e condello che ci permettono di parlare di BASKET...mentre prima eravamo in A ma parlavamo di fallimenti, contributi degli enti ecc ecc
Giusva
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Mi dispiace che, solo per amore di polemica abbiate letto il mio pezzo al contrario.
Era fin troppo ovvio che Muscolino e co non sono certo i carnefici di questa situazione ma le vittime, trovandosi a dover costruire in un deserto ( che non riguarda solo il basket) lasciatogli da chi li ha preceduti.
Il senso era chiarissimo, al pari della stima per quanto fatto fin qui dalla dirigenza, i numeri dello sport ( di vertice, gli impegni della base sono fuori discussione) anche.
Le mie analisi, sempre, partono da molto lontano e assai raramente si soffermano sulle ultime battute. Perdonatemi ma avete cercato una polemica che non mi appartiene. Resta il fatto che, nonostante Muscolino e tante altre attività di base, lo sport a Reggio è morto, lo sport di massa, quello che muoveva le masse, faceva sobbalzare i cuori. Eppure non credo che siate cosí giovani da non ricordarlo...
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Demy182rc
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Giusva ha scritto: Resta il fatto che, nonostante Muscolino e tante altre attività di base, lo sport a Reggio è morto, lo sport di massa, quello che muoveva le masse, faceva sobbalzare i cuori. Eppure non credo che siate cosí giovani da non ricordarlo...
su questo per me è inutile commentare, è tutto fin troppo vero.
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possanzini78
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Giusva ha scritto:Mi dispiace che, solo per amore di polemica abbiate letto il mio pezzo al contrario.
Era fin troppo ovvio che Muscolino e co non sono certo i carnefici di questa situazione ma le vittime, trovandosi a dover costruire in un deserto ( che non riguarda solo il basket) lasciatogli da chi li ha preceduti.
Il senso era chiarissimo, al pari della stima per quanto fatto fin qui dalla dirigenza, i numeri dello sport ( di vertice, gli impegni della base sono fuori discussione) anche.
Le mie analisi, sempre, partono da molto lontano e assai raramente si soffermano sulle ultime battute. Perdonatemi ma avete cercato una polemica che non mi appartiene. Resta il fatto che, nonostante Muscolino e tante altre attività di base, lo sport a Reggio è morto, lo sport di massa, quello che muoveva le masse, faceva sobbalzare i cuori. Eppure non credo che siate cosí giovani da non ricordarlo...
La disaffezione del pubblico reggino è un dato oggettivo, ma con riferimento - secondo me - alla sola reggina. Tuttavia, la disaffezione dalla reggina è figlia di un modo allucinante di gestire la società, che prende continuamente in giro i tifosi. Cito solo l'episodio di Missiroli: l'anno scorso, in piena lotta per la promozione, a gennaio la reggina afferma di aver ceduto in prestito con obbligo di riscatto al cagliari missiroli - il suo miglior giocatore - , giustificandosi con la necessità di rimettere a posto i conti con i tanti soldi messi sul piatto dal Cagliari. Bene, a giugno si scopre che nessun obbligo di riscatto era previsto in capo al Cagliari e, quindi, che Missiroli è stato ceduto per quei 6 mesi senza praticamente guadagnarci una lira.... A questo si aggiungano i continui tentativi di cedere Puggioni (poi venduto per 350-000€, non proprio una cifra capace di mettere a posto i conti costantemente in rosso della Reggina) e Bonazzoli, cioè gli altri migliori calciatori. Questa solfa siamo tutti costretti a sorbircela da anni e ormai siamo sfiniti. QUindi, responsabilità del pubblico pari a 0, secondo me.

Per la VIola non capisco: non mi sembra che la viola muova meno gente di quanta ne muoveva all'epoca della b2. Non mi sembra che una media di 1.500 spettatori a giornata con picchi di 3.000 sia poco in questa categoria. Facebook è lì pronto a dimostrare che la gente è inferovrata per la viola. E' un fuoco che sta rinascendo, diamogli il giusto tempo, sperando che la squadra scali i campionati sul campo.
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Per la Viola sono d'accordo che l'entusiasmo c'è e potenzialmente può tornare come ai tempi della grande Viola, il problema è come sempre della "disaffezzione politica" perenne per lo sport reggino da parte dei politici reggini.

Per la reggina è vero che con la gestione degli ultimi anni di Foti la gente si è disamorata, ma lato politica....siamo allo stesso livello del basket...si ndi futtunu
cugino
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Giusva ha scritto:Mi dispiace che, solo per amore di polemica abbiate letto il mio pezzo al contrario.

io no, giusva
http://www.regginalife.com/forum/viewto ... 38#p110071
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Una cosa non capisco: perchè definire amore di polemica un semplice e proficuo scambio di punti di vista differenti?
Se c'è uno scambio di opinioni e l'inizio di un dibattito, vuol dire che l'articolo ha colto nel segno, che ha raggiunto il suo obiettivo.

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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Demy182rc
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ci sono motivazioni diverse che hanno assecondato questo abbandono. ma la cosa più incisiva è che questa città è diventata abulica,passiva, pigra, svogliata, apatica.


inutile cercare scuse o attenuanti. la maggior parte della responsabilità è nel reggino. questo per me
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La differenza tra Reggina e Viola sta anche nei maledetti diritti tv che da un lato hanno garantito alle società calcistiche degli introiti 'di sussistenza' ma dall'altro ne hanno minato l'interesse attivo di un pubblico che allo stadio ci va molto di meno che anni fa. E' naturale che in tempi di crisi di risultati, di insoddisfazioni sportive, di incertezza sugli obiettivi reali della squadra il tifoso preferisca starsene comodamente in poltrona di casa sua a guardarsi la partita spendendo anche meno e avvantaggiandosi delle riprese tv, dei commenti e di tutto l'ambaradan della diretta, comprese riprese dentro gli spogliatoi. Nel basket o vai al palazzo o la squadra la puoi seguire solo in radio, quindi mi pare che il discorso di affezione o disaffezione sia fortemente connesso con il fattore mediatico. Oggi dirigere una squadra di basket vuol dire essere dei calcolatori infallibili perché chi fa il presidente di un team cestistico ci può solo rimettere di tasca sua, e di certo se un presidente si prende la briga di portare avanti una squadra lo fa per solo per passione perché non ci guadagna nulla anzi ci rimette denari. Vedreste mai un Foti presidente della Viola? Non credo... Detto questo forza Reggina e forza Viola. LE vicende e le sorti dell'una sono semre state in stretta relazione alle sorti dell'altra e così sempre sarà.
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onlyamaranto ha scritto:Una cosa non capisco: perchè definire amore di polemica un semplice e proficuo scambio di punti di vista differenti?
Se c'è uno scambio di opinioni e l'inizio di un dibattito, vuol dire che l'articolo ha colto nel segno, che ha raggiunto il suo obiettivo.
Adoro la polemica. Sono un polemista nato.
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lo sport con lo sportivo sono due cose diverse......lo sport ed il movimento che porta sono due cose totalmente diverse.......
mi sorprendo di army ed hurry che non hanno colto il messaggio........


secondo voi sarebbe piu importante una reggina o una viola in A senza gente oppure una reggina o una viola in serie inferiori ma trascinata dal pubblico?????io non ho problemi a scegliere............
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REGGIOVUNQUE
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x concludere,e x dare un certo valore x come ho capito io quello che ha scritto giusva,venendo e vivendo sempre a milano e frequentando anche la curva sud del milan,andando quasi x caso una volta all ex comunale mi sono innamorato della reggina non x la squadra(sconfitta contro il perugia x 2 a 1),ma x la passione che c'era....e da li in poi non abbandonai piu non solo il calcio,ma anche la panasonic(in parterre con Pasquale),quando potevo la medinex,e dopo ancora il calcio a 5.....tutto era passione................


anzi mi ricordo anche di una partita della NAZIONALE MILITARE A REGGIO,che ha portato piu gente di non so chi,e nello stesso tempo mi pare ci fosse al botteghelle una partita di hokey su pista contro o messina o cosenza,e ci spostammo tutti li..........


un casino...una passione..........splendidi ricordi comunque.....
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=124937

Anche a me è sembrato minuscolo rispetto al mio primo ingresso, 1986... Correvo tra i tubi innocenti a fine primo tempo per andare in curva dalle mie sorelle a commentare. Che effetto tornare a Botteghelle...
Giusva, mi auguro che questa tua presenza non sia solo una comparsa: chi come noi (chi da piccolo, chi un po' più grande) ha vissuto quell'epopea a mio avviso ha il dovere di sostenere questa squadra, anche solo con la propria presenza per far rivivere quei momenti. Se poi si tornerà grandi, tanto meglio, altrimenti ci accontenteremo di quello spirito che ci accompagna andando al palazzetto, sia esso Botteghelle o Pentimele o la palestra M. Mazzetto.
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