Riforma "Lavoro"

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aquamoon
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doddi ha scritto:Giusto per aggiornare OCSE e BCE per bocca di Draghi chiedono riforme nel lavoro, sistema piu' flessibile, suicidio art. 18.

Sembra di assistere a concertini preprogrammati.
Infatti lo sono.
E' un Governo di destra ed è il programma della destra.
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doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:Giusto per aggiornare OCSE e BCE per bocca di Draghi chiedono riforme nel lavoro, sistema piu' flessibile, suicidio art. 18.

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Il punto non e' la mano da scegliere, ammesso che sia questione di babordo e tribordo ma il metodo.
Io lo sapevo gia' e lo scrissi chiaramente altri non ne sono ancora convinti.
Faccio fatica, ma non e' una novita' a seguire Garghy e la sua "strategia" giapponese da samurai
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi
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doddi ha scritto:
aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:Giusto per aggiornare OCSE e BCE per bocca di Draghi chiedono riforme nel lavoro, sistema piu' flessibile, suicidio art. 18.

Sembra di assistere a concertini preprogrammati.
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Il punto non e' la mano da scegliere, ammesso che sia questione di babordo e tribordo ma il metodo.
Io lo sapevo gia' e lo scrissi chiaramente altri non ne sono ancora convinti.
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Ti sono solidale.
Che tu sia quello che comunemente viene definito un palato fine non è mica una novità :fifi:
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Lixia ha scritto:Il grosso limite del sindacato italiano fino ad oggi è stato quello di tutelare solo pensionati e coloro che già sono nel mondo del lavoro.

con questa affermazione sono daccordissimo , difatti il precariato di cui si riempono la bocca anche tanti sindacalisti non è per nulla tutelato , se non haime da quelle forme di ammortizzatori sociali che già esisteno ma che non sono sufficienti o comunque adeguati così come sono strutturati , per esempio prendi il mio caso , perchè vedi possiamo parlare quanto vuoi Doddi sul piano teorico ma i discorsi poi bisogna rapportarli al quotidiano per capire veramente come stanno le cose e come andrebbero cambiate , allora io lavoro da due anni alcuni mesi sto a casa e poi ricomincio a lavorare , in quei mesi mbuccu muschi se non riesco a trovare altro , perchè
a) La disoccupazione ordinaria non mi spetta perchè non ho ancora i requisiti
b) la disoccupazione a requisiti ridotti non mi spetta perchè pur avendone i requisiti in quanto ho lavorato almeno ( ma di più) 78 giorni nel 2011 non ho il "requisito ante" ovvero aver lavorato prima del 31 dicembre 2009. ( ero a reggio ho lavorato ma capisciammè)
c) il reddito minimo garantito non mi spetta perchè non sono residente da almeno 3 anni.
Cerco lavoro come cameriera visto che è stagione invernale andrebbe anche bene no , non hai 29 anni ne hai 33 sei vecchio per l'apprendistato perchè gli alberghi fanno l'apprendistato perchè gli conviene di più, aspetti concorsi li fai e ooopss blocco delle assunzioni e del turn over , riesci comunque si a lavorare quei 6/7 mesi l'anno , se ti gira bene oltre alla stagione estiva da me ti fai anche l'invernale ma finiru i belli tempi i na vota pure qui.

e allora quello che hai messo da parte nei mesi in cui hai lavorato lo spendi tutto nei mesi in cui non lavori, perchè l'affitto s'avi a pavari i termosifoni ( malanova su na lignata ) s'annu a pavari , e le utenze? e 1250 euro l'anno di condominio? e la spazzatura due rate l'anno , e la benzina , e l'assicurazione della macchina? ok non vai in palestra ma tanto cammini come un matto in ciclabile va bene uguale , fai la spesa al lidl non al Sisa o al Poli.... ogni tanto riesci anche a concederti qualche piccolo lusso ... ma in fondo quanto può durare sta storia , che dicevi nell' altro topic? vivere per mantenersi televisione i pod e minkiate varie ??? beh nel mio caso , il frutto del mio sudore me lo sto vedendo sfumare per campare nei mesi in cui non lavoro. E la mia padrona di casa non gliene frega niente se lavori o no giustamente sei in affitto.... paga , come all' amministratore di condominio non gliene frega niente dopo che mi ha mandato le rate in ritardo pretendeva che gliele pagassi in un unica soluzione vedi un pò tu.


per questo io dico ok mi andrebbe anche bene un contratto atipico , ma continuativo, magari sei mesi in un posto e sei in un altro .... io veramente nutro grandi speranze in questo governo , ma la maggiore facilità di licenziamento non so quanto sia la soluzione forse può essere solo una valvola di sfogo perche il vaso è troppo pieno... allora parlo coi comandanti dei vari comuni e la frase è sempre la stessa "che ti devo dire siamo spaventosamente sotto organico , io chiedo ma i comuni ( qui un corpo opera in un unione dei Comuni) mi dicono che non ci sono le risorse , i fondi, " guarda non so che dire ma credo che le soluzioni consistano in molteplici interventi che non si risolvono in un anno ma in tanti anni ... e gli anni passano anche per me e il mondo del lavoro si sa se hai superato una certa età.... sei fuori sai . :salut
penso le stesse cose pure io come ti dicevo nell'altro topic l'altra volta
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L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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Domani si ricomincia la fine di marzo e' vicina.
Fuori dalla preistoria. Avanti.
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kurohata
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ma certo che è una questione di destra e/o di sinistra. Una politica (per quanto tecnica) di destra farebbe esattamente quello che sta facendo Monti e i suoi ministri, una politica di sinistra (che non vuol dire beppe grillo, che non vuol dire PD, che non vuol dire Vendola ecc. ecc.) nazionalizzerebbe le banche, renderebbe pubblica la sanità (per davvero però.. avete presente le case farmaceutiche? bene, anche quelle), darebbe il "salario minimo garantito" (a chi non lavora), farebbe pagare l'ICI alla chiesa senza tante discussioni (lo stato, per quanto spazio fisico delimitato da linee immaginarie, è laico).

Se le cose che sta facendo Monti le avesse fatte Silvio sarebbe scesa davvero la gente in piazza (perchè già personaggio antipatico).

Indi per cui, tornando in topic, il lavoro, dal capitalista Monti, viene visto come una risorsa da sfruttare, quando il lavoratore non è più buono lo si butta via.. aivoglia che dice "discutiamone, purchè mi diate ragione", perchè è una discussione senza senso.
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http://albicar.wordpress.com/2012/03/12 ... itica-com/


L’accordo segreto tra Pd e Cgil sull’articolo18 (da http://www.dirittodicritica.com)
Posted on 12/03/2012 by albicar

Bersani vede Camusso e Fornero, la leader sindacale apre sulla Tav ma il messaggio è per la riforma del lavoroScritto da Emilio Fabio Torsello il 12 marzo 2012 in Politica
Il Partito democratico starebbe lavorando a un accordo sull’articolo 18 che ricomprenda anche la Cgil e non provochi una scissione “a sinistra”. L’obiettivo è non creare strappi in Parlamento al momento del voto. La notizia non è ancora ufficiale ma fonti interne al Piddì di Pierluigi Bersani – che proprio nei giorni scorsi ha incontrato Camusso e Fornero – raccontano un lavoro ininterrotto di relazioni e accordi per non far implodere il partito sulla riforma più temuta.

E che la rotta “a sinistra” non sia in collisione con quella del governo lo si è capito anche nei giorni scorsi, quando la leader Cgil, Susanna Camusso, ha espresso un giudizio favorevole alla Tav: “il Paese ha un disperato bisogno di investimenti”. Un’esternazione che ha sorpreso l’ala movimentista delle sinistre ma ha lanciato – di sponda – un chiaro segnale all’Esecutivo guidato da Mario Monti e al Partito democratico che con Stefano Fassina ha confermato come ci siano le condizioni per una soluzione unitaria capace di “assorbire”, in caso di firma da parte della Cgil, anche il dissenso di Sel e Italia dei Valori. E proprio i partiti di Vendola e Di Pietro rischiano adesso di finire fuori dal ring, privati degli argomenti chiave per la campagna elettorale delle prossime amministrative.

Il termine ultimo per trovare la quadra è il 25 marzo, giorno in cui il Governo presenterà un disegno di legge che il PdL è già pronto a celebrare come la realizzazione della proposta incompiuta di Maurizio Sacconi. Uno smacco che non permetterebbe al Pd di salire sul carro del vincitore, precipitando il partito nella bolgia di polemiche e divisioni. Il matrimonio sull’articolo 18, dunque, s’ha da fare. E al di là della querelle a uso e consumo di media e titolisti, i giochi “a sinistra” sarebbero chiusi. O quasi.


:oo:
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kurohata ha scritto:ma certo che è una questione di destra e/o di sinistra. Una politica (per quanto tecnica) di destra farebbe esattamente quello che sta facendo Monti e i suoi ministri, una politica di sinistra (che non vuol dire beppe grillo, che non vuol dire PD, che non vuol dire Vendola ecc. ecc.) nazionalizzerebbe le banche, renderebbe pubblica la sanità (per davvero però.. avete presente le case farmaceutiche? bene, anche quelle), darebbe il "salario minimo garantito" (a chi non lavora), farebbe pagare l'ICI alla chiesa senza tante discussioni (lo stato, per quanto spazio fisico delimitato da linee immaginarie, è laico).

Se le cose che sta facendo Monti le avesse fatte Silvio sarebbe scesa davvero la gente in piazza (perchè già personaggio antipatico).

Indi per cui, tornando in topic, il lavoro, dal capitalista Monti, viene visto come una risorsa da sfruttare, quando il lavoratore non è più buono lo si butta via.. aivoglia che dice "discutiamone, purchè mi diate ragione", perchè è una discussione senza senso.
secondo me oltre quello che dici tu andrebbe fatta una buona riforma universitaria:che aumenti le borse di studio anzichè tagliarle,che combatta il nepotismo,consentendo alle persone capace e meritevoli di avere una cattedra,togliere quelle materie inutili buone solo per far mangiare i docenti,consentire ai ragazzi universitari di fare esperienza nelle imprese,e fare una selezione mediante test veri e non patacca,che consentono l'accesso a chi vuole intraprendere quella determinata facoltà( anche se non soprattutto in questo modo si crea lavoro).E procederei anche all'abolizione dei vari ordini professionali.Sono riforme di sinistra queste??a me appaiono fortemente liberali,solo che non si vuole mai mettere mano,anzi quelle poche volte in cui si mette mano alla riforma della scuola o dell'università,si fanno solo danni,vedi Fioroni e Gelmini,eppure basterebbe poco tempo,zero soldi,e tanta volontà,per farla.
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aquamoon ha scritto:

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Se devo essere sincero ci sono punti di questi governo che mi sono piaciuti:tagli all'editoria,rinuncia a fare le Olimpiadi e il ponte sullo stretto,i fondi stanziati per il Sud,e qualcosa contro l'evasione devo riconoscere che sta facendo.In pochi mesi,non c'è che dire ha fatto cose importanti.Certo però da un governo liberale mi aspetto che sia liberale con tutti,non solo nei confronti dei deboli,secondo me è stato troppo timido sulle liberalizzazione,andavano colpiti i poteri forti,così come ha avuto un approccio poco deciso sul bauty contest,contro la corruzione,e contro il finanziamento pubblico ai partiti(non capisco perchè ai giornali ha fatto un taglio enorme,che condivido,mentre ai partito no?),e mi sarei aspettato una decisione sulla tav,analoga a quella presa su ponte e olimpiadi.Un governo liberale,dinnanzi a certe situazioni si sarebbe comportato in ben altro modo,anche sulla Rai ad esempio,o sulla Giustizia,speriamo che da qui fino al 2013,certe posizioni del governo cambino.
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http://www.corriere.it/economia/12_marz ... 4946.shtml


Bonanni (Cisl): tavolo sulla riforma del lavoro salta se non ci saranno modifiche

Lavoro, Fornero : «Più facilità in uscita»

Il ministro in pressing sui sindacati: «Se uno dice no perché dovremmo mettere lì una paccata di miliardi ?»



MILANO - La riforma del mercato del lavoro vede ancora distanti governo e sindacati. Due i nodi da sciogliere. Da un lato gli ammortizzatori sociali (la proposta dell'esecutivo prevede l'esclusione della mobilità dalla Cig). Dall'altro i licenziamenti con i relativi temi del reintegro o del pagamento alternativo di un'indennità (il famoso articolo 18).

FORNERO - Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero però parla chiaro ai sindacati che chiedono di capire quante risorse ci saranno a disposizione per la riforma: «È chiaro che se c'è un accordo più avanzato mi impegno a trovare risorse più adeguate e fare in modo che questo meccanismo degli ammortizzatori sociali e questo mercato del lavoro funzionino abbastanza bene». Il ministro del Lavoro, spiega così perchè il governo non abbia formalizzato la copertura finanziaria dei nuovi ammortizzatori sociali nel corso della trattativa con le parti sociali. «È chiaro che se uno comincia con il dire no perché dovremmo mettere lì una paccata di miliardi e poi dire: voi diteci di sì?», prosegue il ministro Fornero.

IL CAMBIAMENTO - «L'entità del cambiamento è tanta - ha sottolineato la titolare del Lavoro - e posso capire che l'interpretazione, di primo acchito, sia uno choc, però ritengo che la riforma sia una buona riforma e mi risulterebbe molto difficile capire il sindacato italiano che non si dichiari d'accordo su una riforma che lavora per l'inclusione e l'universalità degli ammortizzatori sociali». Per quanto però riguarda la questione dei licenziamenti le parti sembrano ancora distanti, soprattutto alla luce delle nuove dichiarazioni del ministro del Lavoro che spiega: la riforma del mercato del lavoro per renderlo più inclusivo e dinamico dovrebbe prevedere «maggiore facilità di entrata e un po' più di facilità di uscita». Per Fornero è necessario «smantellare» le protezioni che si sono costituite «fino alla difesa dei privilegi». «La parola chiave della riforma» del mercato del lavoro - ha aggiunto Fornero - «è inclusione invece che segmentazione». «L'inclusione - ha sottolineato - significa dare alle diverse persone effettive parità d'accesso al mercato del lavoro». Il ministro ha poi aggiunto che «la seconda parola chiave è dinamicità». «Oggi - ha spiegato ancora Fornero - c'è una relativa facilità d'entrata e d'uscita, non verso il pensionamento che non è più facile: è un mercato molto protetto che crea la mancanza di parità nell'accesso e per questo bisogna cambiarlo». «I mercati del lavoro più dinamici - ha proseguito Fornero - funzionano meglio».

CISL - Dopo però le perplessità espresse dal segretario dell Cgil Camusso arriva anche lo stop da parte della Cisl. Il tavolo sulla riforma del lavoro salta se non sarà modificata la parte su mobilità e ammortizzatori sociali ha spiegato a Trieste il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. «Il governo deve stare attento, perché dopo la vicenda delle pensioni, se salta anche questo tavolo c'è una cesura non facile», ha detto Bonanni. A chi gli chiedeva se senza una modifica della mobilità il tavolo sul lavoro salterà, Bonanni ha risposto: «Sì, il governo deve stare attento». «Io, che rappresento una linea sindacale molto responsabile - ha aggiunto - e non ho mai lesinato in responsabilità, chiedo responsabilità anche agli altri, anche al governo». Poi la risposta al ministro: «Parlare di soldi senza aver stabilito prima quale è il sistema che si adotta mi pare come quando uno si preoccupa di accumulare denaro senza sapere cosa compra».

Redazione Online
13 marzo 2012 | 17:32
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Certo che non le manda a dire il ministro...
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E' arrivato il gran giorno, oggi si tirano le somme ...

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 43117.html

Riforma lavoro, trattativa al round finale. Cgil: ''Temiamo licenziamenti facili''


Roma - (Adnkronos/Ign) - Alle 16 il vertice a Palazzo Chigi. Rete imprese: ''Passi avanti, per noi l'accordo è più vicino''. Dg Confindustria, Galli: ''Non abbiamo avuto risposte positive''. Bersani: ''Governo colmi le distanze''. Napolitano: ''Grave se non si arriva ad accordo''. Poi avverte: ''Il 2012 anno difficile, occorre proseguire sul sentiero virtuoso''. Monti: ''Siamo in dirittura d'arrivo''. Gelo di Camusso: ''Ben lontani da intesa''

Roma, 20 mar. (Adnkronos/Ign) - Sono ore decisive per la riforma del mercato del lavoro. Si è concluso il confronto informale tra governo e sindacati, che precede l'incontro convocato per il pomeriggio. Il vertice, inizialmente previsto a Palazzo Chigi per le 15.30, è stato riconvocato alle 16. Dopo il confronto con il governo, l'intesa appare ancora lontana. Sul tavolo c'è la riforma degli ammortizzatori sociali ma soprattutto il nodo dell'articolo 18, l'ostacolo più grosso da superare per un'intesa tra le parti. L'incontro informale, già previsto dal timing della riforma del mercato del lavoro, dopo il sostanziale nulla di fatto del confronto di ieri sera tra il ministero e Cgil, Cisl, Uil e Ugl, appariva come l'ultima mediazione possibile prima del tavolo ufficiale di oggi pomeriggio su tutti i temi in campo.


"Sono giornate intense. Stiamo lavorando per un accordo" ha detto il viceministro del Lavoro, Michel Martone, entrando a palazzo Chigi prima del vertice tra governo e parti sociali. Chiuderete stasera? gli chiedono i giornalisti. "Vedremo" ha risposto Martone.


"Nonostante gli sforzi unitari per costruire una mediazione con il governo, l'esecutivo ha solo manifestato l'intenzione di manomissione dell'articolo 18 - è l'indicazione trapelata dalla segreteria della Cgil, a un'ora dall'incontro di Palazzo Chigi - E' più che fondato il timore che in realtà l'obiettivo del governo non sia un accordo positivo per il lavoro ma i licenziamenti facili".


Dal canto suo il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, parlando a Skytg24 ha spiegato: ''Come sindacato, abbiamo fatto passi avanti. Ora li facciano anche gli altri''. L'obiettivo rimane quello dell'intesa perché, evidenzia, ''una riforma senza accordo con i sindacati non è una cosa fatta bene''.


Terminata anche la riunione ristretta tra il premier Mario Monti, i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera e Confindustria, Rete Imprese Italia e l'Abi. ''Sono stati compiuti passi avanti. Per noi, l'accordo è più vicino'', ha annunciato il presidente di Rete Imprese Italia, Marco Venturi.


Mentre al termine della riunione del tavolo tecnico in via Veneto il direttore generale della Confindustria Giampaolo Galli ha rilevato che "ci sono ancora molte questioni che sono state rinviate al tavolo politico". "Non voglio dire che la faccenda è chiusa - ha affermato - su alcuni punti importanti ci hanno detto che è in corso una riflessione, però non abbiamo avuto risposte positive". Il dg di viale dell'Astronomia ha riferito poi che "sono state approfondite alcune questioni tecniche relative alle forme contrattuali e agli ammortizzatori".


Dopo il monito di Napolitano, per il quale "sarebbe grave se non si arrivasse ad accordo", il presidente del Senato Renato Schifani oggi si è detto ''certo che l'alto richiamo del capo dello Stato non cadrà nel vuoto".


Sulla trattativa in corso è intervenuto anche Pier Luigi Bersani al termine della segreteria del Pd. "Credo che il governo abbia tutti gli elementi per capire le distanze da colmare e trovare i possibili punti di caduta - ha affermato il leader democratico - Spero che vada bene, che si trovi un punto di sintesi. C'è un messaggio utile per l'Italia e per il mondo ed è che l'Italia sta affrontando le riforme".
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minchia che suddio ancora nei giornali si parla di art 18,anzichè creare posti di lavoro che ne abbiamo davvero bisogno,si vogliono eliminare quei pochi che ci sono.Ma pensassero di prendere i soldi dalla corruzione,dalle mafie,dall'evasione,di ridurre le spese militari,e gli sprechi della politica,in modo tale che con il ricavato si possono fare un paio di investimenti che garantirebbero la crescita al Paese.LE famiglie muoiono di fame,non arrivano alla fine del Paese,e si sta pensando di togliergli facilmente anche il posto di lavoro,come se non bastasse il salario misero che pigliano,è davvero uno schifo questa situazione.
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http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... voro.shtml

Dalla stretta su Co.Co.Pro. e partite Iva al utilizzo dell'apprendistato come metodo di formazione, dai paletti per il reintegro all'utilizzo intensivo dei contratti a tempo indeterminato: sono questi i punti base della riforma del mercato del lavoro che trapelano dal tavolo della trattativa tra governo e parti sociali.

Tempo indeterminato dominante nei nuovi contratti
Vincoli "stringenti ed efficaci" saranno posti sui contratti intermittenti e su quelli a progetto, ha poi assicurato alle parti sociali il ministro Fornero, dicendo: "Il contratto di lavoro a tempo indeterminato diventa quello che domina sugli altri per ragioni di produttività e di legame tra lavoratori e imprese". Il governo, ha aggiunto il ministro, punta poi a rafforzare l'apprendistato come contratto principale di ingresso nel mercato del lavoro. Fornero ha detto che bisogna investire sulla formazione e non usare l'apprendistato come flessibilità.

Come cambiano i contratti
Da quanto si apprende, il ministro avrebbe poi illustrato alle parti sociali riunite a Palazzo Chigi le tipologie contrattuali modificate dalla riforma. Ai contratti a tempo determinato (possibili per un massimo di 36 mesi, dopodiché scatta l'assunzione a tempo indeterminato), avrebbe detto, sarebbe applicata un'aliquota addizionale di 1,4% per il finanziare l'Aspi, l'assicurazione sociale per l'impiego. Restano esclusi i contratti sostitutivi e quelli stagionali.

Partite Iva, si cambia
Il ministro ha poi annunciato un giro di vite sulle partite Iva, spiegando che il governo punta a introdurre "criteri di lavoro subordinato dopo 6 mesi se la prestazione di lavoro è presso un committente". Fornero ha poi aggiunto che ci saranno "vincoli stringenti ed efficaci sui contratti intermittenti e contratti a progetto". I contratti di compartecipazione saranno solo "per i familiari di primo grado".

Paletti al reintegro
Il reintegro nel posto di lavoro sarà possibile nei casi di licenziamento disciplinare considerato illegittimo dal giudice "nei casi gravi". L'indennità sarà al massimo di 27 mensilità (e come minimo di 15) tenendo conto dell'anzianità. Per i licenziamenti discriminatori resta invece in vigore l'art.18.

Nuovi ammortizzatori dal 2017
Il nuovo sistema di ammortizzatori sociali, l'Aspi, entrerà a regime nel 2017.

Apprendistato con formazione
Il governo punta a rafforzare il contratto di apprendistato come contratto principale di ingresso nel mercato del lavoro. Per la Fornero "bisogna investire nella formazione e non usare l'apprendistato come flessibilità".


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cioè???? non ho capito ... se uno fa tre anni presso la stessa amministrazione ( Ma la riforma riguarda anche il pubblico impiego? )poi c'è un passaggio diretto da determinato a indeterminato???

Cioè la cosiddetta "Stabilizzazione"?...... spero di aver capito male :surprice:
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Lix non penso riguardi la PA, fatti salvi gli effetti dell'art. 18 per buttare fuori i fancazzisti
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doddi ha scritto:Lix non penso riguardi la PA, fatti salvi gli effetti dell'art. 18 per buttare fuori i fancazzisti

me lo auguro perchè guarda vedo che qui i Comuni fan quel che vogliono e si tirano dentro su chiamata diretta ( a quanto pare possono ) i vigili infischiandosene delle graduatorie di concorso ( è capitato a me ahimè che ancora aspetto una chiamata in un concorso dove io ero prima di uno che a novembre arriva a far tre anni su chiamata diretta ) e per altro gli fan tre anni di contratto mediante prima assunzione e proroga , manca solo che dopo averli pasciuti per tre anni se li assumono anche definitivamente che giuro che mi trasferisco all' estero !!! :x
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e aggiungo anche BUFFONI e................... LATRICEDDI*




*mi è piaciuta sta parola Doddi :D
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Fine delle consultazioni, linea dura da parte del governo che a mio avviso presenta una buona riforma attuando quanto preannunciato e facendo saltare il banco dell'art. 18 con il licenziamento per motivi economici.

Finalmente si dovrebbe passare al mondo del lavoro 2.0, anche se la GCIL rimane orroccata al -1000.0 A.C. preannunciando dure mobilitazioni e rompendo l'intesa con gli altri sindacati.

Ed ora vedremo cosa farà il PD in parlamento :ooh:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Lixia
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si preannuncia una primavera molto calda .... di proteste .

attualmente l' apprendistato ha il limite dei 29 anni , mi chiedo visto che mi pare cosa buona e giusta riformarlo visto che più che strumento di apprendimento è utilizzato come modo flessibile e economico per avere manodopera , ma il limite dei 29 anni lo alzeranno?
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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goldenboy
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mi aspettavo molto di più sugli armotizzatori sociali...a mio avviso sull'art. 18 si fa troppa demagogia,sia da chi lo difende sia da chi lo vuole sopprimere.. in Italia si licenzia facilmente :salut
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goldenboy ha scritto:mi aspettavo molto di più sugli armotizzatori sociali...a mio avviso sull'art. 18 si fa troppa demagogia,sia da chi lo difende sia da chi lo vuole sopprimere.. in Italia si licenzia facilmente :salut

Ma non è assolutamente così ... e comunque il licenziameto per motivi economici dell'azienda è la voce principale di novità, che dovrebbe avere effetti notevoli sulle varie voci relative alla cassa integrazione.

Per gli ammortizzatori la questione è sempre quella: mancanza di fondi ed impossibilità di aumentare ulteriormente e significativamente il carico fiscale per ottenerne la copertura.
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