colonnello Giardina traccia lo schema della lobby mafiosa...

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peas!
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doddi ha scritto: Le domande ed il discorso a piacere richiesto in sede di Tribunale.
Se alcuni documenti non sono entrati dalla porta, poichè non ritenuti rilevanti o probanti di alcunchè, perchè farli entrare dalla finestra senza la presenza o la conoscenza dei diretti interesssati che non hanno neppure un'avviso di garanzia per cui non hanno titolo a stare dentro l'aula o poter dimostrare nulla a lora discolpa o per chiarire le vicende in cui sono menzionati da soggetti terzi in semplici chiacchiericci ?
Parrebbe di avere a che fare con una macchina del fango in salsa piccante calabrese.
Volevo dire: di cosa si parla e si deve parlare in questo processo, precisamente?
doddi
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto: Le domande ed il discorso a piacere richiesto in sede di Tribunale.
Se alcuni documenti non sono entrati dalla porta, poichè non ritenuti rilevanti o probanti di alcunchè, perchè farli entrare dalla finestra senza la presenza o la conoscenza dei diretti interesssati che non hanno neppure un'avviso di garanzia per cui non hanno titolo a stare dentro l'aula o poter dimostrare nulla a lora discolpa o per chiarire le vicende in cui sono menzionati da soggetti terzi in semplici chiacchiericci ?
Parrebbe di avere a che fare con una macchina del fango in salsa piccante calabrese.
Volevo dire: di cosa si parla e si deve parlare in questo processo, precisamente?
Pensavo degli inquisiti dell'operazione Meta e relativi reati ... non chiederlo a me, non sono avvezzo a queste tematiche :p:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Miranda
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doddi ha scritto:La lettera delle BR

http://www.newz.it/2012/02/24/esclusiva ... ti/135881/
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e dove sono le minacce per Scopelliti?? Modificato da io2
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L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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Regmi
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Nota concreta e per questo interessante

http://www.strill.it/index.php?option=c ... temid=86Di seguito nota Sel, Circolo “VINCENZO DE ANGELIS” Reggio Calabria:

Con la solidarietà e l’invito a non mollare espressi dall’ex presidente del Consiglio Berlusconi, la successiva, consueta, levata di scudi dei suoi bravi e bravetti, l’immancabile conferenza stampa dai toni arroganti e sguaiati e infarcita di accuse trite e ritrite di complottismo nei confronti di “certa informazione” e di uomini sello Stato rei soltanto di fare il prorio dovere, il già inventore del modello Reggio e attuale presidente della Giunta regionale, Scopelliti, si è calato pari pari nel personaggio del perseguitato, dell’uomo integerrimo costretto dai complottardi a difendersi da accuse tanto infamanti quanto infondate.
È un copione che l’Italia intera conosce bene per averlo vissuto sulla propria pelle per quasi venti anni, durante i quali il sedicente unto del Signore ha bloccato il Paese per cercare con tutti i mezzi di uscire da una situazione nella quale egli stesso si era cacciato.
Il problema, non di Reggio soltanto ma della Calabria intera, adesso, non è tanto quello di esprimere solidarietà ad un esponente dell’Arma che ha svolto e svolge le sue funzioni.
Il problema vero è quello di impedire a Scopelliti di fare in Calabria e contro la Calabria quello che il suo mentore ha fatto in Italia e contro l’Italia, cioè di scatenare una guerra senza quartiere contro tutti coloro che non accettano le sue argomentazioni risibili per parare i colpi che ogni giorno, per sua responsabilità, gli piovono addosso.
Se Scopelliti incontra boss, come fece a Milano, partecipa a banchetti di esponenti della malavita organizzata, nomina in organismi importanti uomini che se la fanno con altri boss, mette a soqquadro il bilancio della città di Reggio, nomina assessori personaggi dalle frequentazioni perigliose, ecc. ecc.; se Scopelliti ha fatto questo ed altro, e per questo ed altro è indagato o attaccato politicamente, certo quello che la Calabria non può permettersi è di dedicarsi ai guai di Scopelliti e non ai propri, che sono tanti e gravi.
Ma nessuno di noi è così ingenuo da pensare, aiutato in ciò anche dalla conoscenza dell’altra pellicola, protagonista Berlusconi, che il film possa cambiare per un sussulto di responsabilità della destra, che porti i suoi esponenti a reclamare la separazione delle vicende di Scopelliti da quelle che riguardano la nostra collettività.
Oggi, oltre al coro dei soliti noti, abbiamo avuto modo di “apprezzare” due nuovi solisti, i quali, freschi di nomina, hanno voluto innaffiare il loro debutto in società con una nota che, oltre che per le usuali contumelie di matrice smaccatamente fascista, si segnala per il tentativo, certamente involontario, di sollevarci l’umore in tempi così bui e tristi con qualche frase che, in bocca a qualche personaggio da avanspettacolo, ci avrebbe strappato grasse risate.
Se questo è il quadro, noi non possiamo fare altro che chiamare all’appello la parte sana della società calabrese, e in primo luogo i partiti, le associazioni e i movimenti del centrosinistra, alcuni dei quali già in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, affinchè si crei un fronte compatto e unitario che alzi alto il vessillo della legalità e del rispetto delle Istituzioni.
Questo non già per esprimere solidarietà o per emettere verdetti, perché ad altri spetta questo arduo compito, ma per pretendere che le Istituzioni non vengano sequestrate ed usate per fini impropri, quando vi sono tanti argomenti di cui hanno il dovere di occuparsi.
Le sentenze giudiziarie, dicevamo, se e quando verranno, saranno emesse da chi ha ruolo strumenti e competenza per fare ciò.
Ma la politica e il vivere civile sono altra cosa, e i giudizi sulla eticità e la moralità dei comportamenti in politica e nella società civile non necessitano di accertamenti giudiziari, come Scopelliti finge di non sapere quando dice che non è reato partecipare ad un pranzo perché quella tale ditta aveva il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura.
Chi ricopre certi ruoli, specialmente in terra di mafia, ammesso che non sappia con chi pasteggia, e già questo sarebbe grave, inquietante e, aggiungo, poco credibile, deve fare in modo di sapere.
La Politica deve arrivare prima della giustizia, anche perché è in grado di farlo, e non sparare alzo zero, ex post, sul ruolo supplente di “certa Magistratura”.
Si tratta, insomma, di recidere, una volta e per sempre, tutti quegli intrecci intrisi di ipocrisia quando non di convivenza o connivenza, per far prevalere la buona Politica perché essa sola può essere capace di estirpare la mala pianta che soffoca tutto il resto.

Nello specifico, il centrosinistra deve trovare la forza e la coesione per evitare che la vicenda italiana dell’ultimo ventennio abbia la sua appendice in una terra che non ne ha certamente bisogno.

Nino Mallamaci
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Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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le br mandano una lettera e non se ne discute se non in qualche frase?

mi sa che anche i pro sentono odore di fregnaccia
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suonatore Jones ha scritto:le br mandano una lettera e non se ne discute se non in qualche frase?

mi sa che anche i pro sentono odore di fregnaccia
;) non c'è nemmeno un vaffa per Scopelliti in quella lettera
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L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
doddi
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Regmi ha scritto:Nota concreta e per questo interessante

http://www.strill.it/index.php?option=c ... temid=86Di seguito nota Sel, Circolo “VINCENZO DE ANGELIS” Reggio Calabria:

Con la solidarietà e l’invito a non mollare espressi dall’ex presidente del Consiglio Berlusconi, la successiva, consueta, levata di scudi dei suoi bravi e bravetti, l’immancabile conferenza stampa dai toni arroganti e sguaiati e infarcita di accuse trite e ritrite di complottismo nei confronti di “certa informazione” e di uomini sello Stato rei soltanto di fare il prorio dovere, il già inventore del modello Reggio e attuale presidente della Giunta regionale, Scopelliti, si è calato pari pari nel personaggio del perseguitato, dell’uomo integerrimo costretto dai complottardi a difendersi da accuse tanto infamanti quanto infondate.
È un copione che l’Italia intera conosce bene per averlo vissuto sulla propria pelle per quasi venti anni, durante i quali il sedicente unto del Signore ha bloccato il Paese per cercare con tutti i mezzi di uscire da una situazione nella quale egli stesso si era cacciato.
Il problema, non di Reggio soltanto ma della Calabria intera, adesso, non è tanto quello di esprimere solidarietà ad un esponente dell’Arma che ha svolto e svolge le sue funzioni.
Il problema vero è quello di impedire a Scopelliti di fare in Calabria e contro la Calabria quello che il suo mentore ha fatto in Italia e contro l’Italia, cioè di scatenare una guerra senza quartiere contro tutti coloro che non accettano le sue argomentazioni risibili per parare i colpi che ogni giorno, per sua responsabilità, gli piovono addosso.
Se Scopelliti incontra boss, come fece a Milano, partecipa a banchetti di esponenti della malavita organizzata, nomina in organismi importanti uomini che se la fanno con altri boss, mette a soqquadro il bilancio della città di Reggio, nomina assessori personaggi dalle frequentazioni perigliose, ecc. ecc.; se Scopelliti ha fatto questo ed altro, e per questo ed altro è indagato o attaccato politicamente, certo quello che la Calabria non può permettersi è di dedicarsi ai guai di Scopelliti e non ai propri, che sono tanti e gravi.
Ma nessuno di noi è così ingenuo da pensare, aiutato in ciò anche dalla conoscenza dell’altra pellicola, protagonista Berlusconi, che il film possa cambiare per un sussulto di responsabilità della destra, che porti i suoi esponenti a reclamare la separazione delle vicende di Scopelliti da quelle che riguardano la nostra collettività.
Oggi, oltre al coro dei soliti noti, abbiamo avuto modo di “apprezzare” due nuovi solisti, i quali, freschi di nomina, hanno voluto innaffiare il loro debutto in società con una nota che, oltre che per le usuali contumelie di matrice smaccatamente fascista, si segnala per il tentativo, certamente involontario, di sollevarci l’umore in tempi così bui e tristi con qualche frase che, in bocca a qualche personaggio da avanspettacolo, ci avrebbe strappato grasse risate.
Se questo è il quadro, noi non possiamo fare altro che chiamare all’appello la parte sana della società calabrese, e in primo luogo i partiti, le associazioni e i movimenti del centrosinistra, alcuni dei quali già in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, affinchè si crei un fronte compatto e unitario che alzi alto il vessillo della legalità e del rispetto delle Istituzioni.
Questo non già per esprimere solidarietà o per emettere verdetti, perché ad altri spetta questo arduo compito, ma per pretendere che le Istituzioni non vengano sequestrate ed usate per fini impropri, quando vi sono tanti argomenti di cui hanno il dovere di occuparsi.
Le sentenze giudiziarie, dicevamo, se e quando verranno, saranno emesse da chi ha ruolo strumenti e competenza per fare ciò.
Ma la politica e il vivere civile sono altra cosa, e i giudizi sulla eticità e la moralità dei comportamenti in politica e nella società civile non necessitano di accertamenti giudiziari, come Scopelliti finge di non sapere quando dice che non è reato partecipare ad un pranzo perché quella tale ditta aveva il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura.
Chi ricopre certi ruoli, specialmente in terra di mafia, ammesso che non sappia con chi pasteggia, e già questo sarebbe grave, inquietante e, aggiungo, poco credibile, deve fare in modo di sapere.
La Politica deve arrivare prima della giustizia, anche perché è in grado di farlo, e non sparare alzo zero, ex post, sul ruolo supplente di “certa Magistratura”.
Si tratta, insomma, di recidere, una volta e per sempre, tutti quegli intrecci intrisi di ipocrisia quando non di convivenza o connivenza, per far prevalere la buona Politica perché essa sola può essere capace di estirpare la mala pianta che soffoca tutto il resto.

Nello specifico, il centrosinistra deve trovare la forza e la coesione per evitare che la vicenda italiana dell’ultimo ventennio abbia la sua appendice in una terra che non ne ha certamente bisogno.

Nino Mallamaci

Immagino che se un sabato pomeriggio, io tu ed il signor Nino Mallamaci, ci posizioniamo sulla panchina di Piazza Italia CERTAMENTE grazie a voi due, espressione della politica sana e "Buona", persino io, povero sprovveduto, munito di block notes per gli appunti, riuscirò ad avere delle informative, dettagliate ed a prova di smentita, sulla popolazione reggina passeggiante che al confronto quelle dei ROS e della Digos impallidiribbero ...

http://www.youtube.com/watch?v=Sjaz78IlCv8

Ma mi faccia il piacere :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e leggiti la mia firma e se è il caso ricordagliela al tuo Compagno; ca bucca siti tutti bravi :okok:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto: Pensavo degli inquisiti dell'operazione Meta e relativi reati ...
Può succedere che per parlare delle condotte di persone inquisite occorra nominare anche persone (legittimamente e giustamente!) non inquisite? Perché, se così non fosse, significherebbe che si stanno affrontando argomenti a piacere.
Per capirci, gli chiedono puma e lui risponde purtualli? Oppure gli stanno effettivamente chiedendo purtualli, perché sapere dei purtualli può giovare per valutare le puma?
peas!
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doddi ha scritto: Carina anche l'interrogazione parlamentare della deputazione calabrese del Pd al Prof. Monti sulla querelle Governatore Colonnello.
A proposito di interrogazioni parlamentari!
doddi
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto: Pensavo degli inquisiti dell'operazione Meta e relativi reati ...
Può succedere che per parlare delle condotte di persone inquisite occorra nominare anche persone (legittimamente e giustamente!) non inquisite? Perché, se così non fosse, significherebbe che si stanno affrontando argomenti a piacere.
Per capirci, gli chiedono puma e lui risponde purtualli? Oppure gli stanno effettivamente chiedendo purtualli, perché sapere dei purtualli può giovare per valutare le puma?
:ooh:

Vade retro :oo: esci da quel corpo e torna in te ... :yaho:
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto: Carina anche l'interrogazione parlamentare della deputazione calabrese del Pd al Prof. Monti sulla querelle Governatore Colonnello.
A proposito di interrogazioni parlamentari!

Una carnevalata di pulcinelli
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doddi ha scritto:
peas! ha scritto:
doddi ha scritto: Pensavo degli inquisiti dell'operazione Meta e relativi reati ...
Può succedere che per parlare delle condotte di persone inquisite occorra nominare anche persone (legittimamente e giustamente!) non inquisite? Perché, se così non fosse, significherebbe che si stanno affrontando argomenti a piacere.
Per capirci, gli chiedono puma e lui risponde purtualli? Oppure gli stanno effettivamente chiedendo purtualli, perché sapere dei purtualli può giovare per valutare le puma?
:ooh:

Vade retro :oo: esci da quel corpo e torna in te ... :yaho:
M'è venuta voglia di purtualli, intanto...
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doddi ha scritto: Una carnevalata di pulcinelli
Tutti tutti?
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doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:Nota concreta e per questo interessante

http://www.strill.it/index.php?option=c ... temid=86Di seguito nota Sel, Circolo “VINCENZO DE ANGELIS” Reggio Calabria:

Con la solidarietà e l’invito a non mollare espressi dall’ex presidente del Consiglio Berlusconi, la successiva, consueta, levata di scudi dei suoi bravi e bravetti, l’immancabile conferenza stampa dai toni arroganti e sguaiati e infarcita di accuse trite e ritrite di complottismo nei confronti di “certa informazione” e di uomini sello Stato rei soltanto di fare il prorio dovere, il già inventore del modello Reggio e attuale presidente della Giunta regionale, Scopelliti, si è calato pari pari nel personaggio del perseguitato, dell’uomo integerrimo costretto dai complottardi a difendersi da accuse tanto infamanti quanto infondate.
È un copione che l’Italia intera conosce bene per averlo vissuto sulla propria pelle per quasi venti anni, durante i quali il sedicente unto del Signore ha bloccato il Paese per cercare con tutti i mezzi di uscire da una situazione nella quale egli stesso si era cacciato.
Il problema, non di Reggio soltanto ma della Calabria intera, adesso, non è tanto quello di esprimere solidarietà ad un esponente dell’Arma che ha svolto e svolge le sue funzioni.
Il problema vero è quello di impedire a Scopelliti di fare in Calabria e contro la Calabria quello che il suo mentore ha fatto in Italia e contro l’Italia, cioè di scatenare una guerra senza quartiere contro tutti coloro che non accettano le sue argomentazioni risibili per parare i colpi che ogni giorno, per sua responsabilità, gli piovono addosso.
Se Scopelliti incontra boss, come fece a Milano, partecipa a banchetti di esponenti della malavita organizzata, nomina in organismi importanti uomini che se la fanno con altri boss, mette a soqquadro il bilancio della città di Reggio, nomina assessori personaggi dalle frequentazioni perigliose, ecc. ecc.; se Scopelliti ha fatto questo ed altro, e per questo ed altro è indagato o attaccato politicamente, certo quello che la Calabria non può permettersi è di dedicarsi ai guai di Scopelliti e non ai propri, che sono tanti e gravi.
Ma nessuno di noi è così ingenuo da pensare, aiutato in ciò anche dalla conoscenza dell’altra pellicola, protagonista Berlusconi, che il film possa cambiare per un sussulto di responsabilità della destra, che porti i suoi esponenti a reclamare la separazione delle vicende di Scopelliti da quelle che riguardano la nostra collettività.
Oggi, oltre al coro dei soliti noti, abbiamo avuto modo di “apprezzare” due nuovi solisti, i quali, freschi di nomina, hanno voluto innaffiare il loro debutto in società con una nota che, oltre che per le usuali contumelie di matrice smaccatamente fascista, si segnala per il tentativo, certamente involontario, di sollevarci l’umore in tempi così bui e tristi con qualche frase che, in bocca a qualche personaggio da avanspettacolo, ci avrebbe strappato grasse risate.
Se questo è il quadro, noi non possiamo fare altro che chiamare all’appello la parte sana della società calabrese, e in primo luogo i partiti, le associazioni e i movimenti del centrosinistra, alcuni dei quali già in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, affinchè si crei un fronte compatto e unitario che alzi alto il vessillo della legalità e del rispetto delle Istituzioni.
Questo non già per esprimere solidarietà o per emettere verdetti, perché ad altri spetta questo arduo compito, ma per pretendere che le Istituzioni non vengano sequestrate ed usate per fini impropri, quando vi sono tanti argomenti di cui hanno il dovere di occuparsi.
Le sentenze giudiziarie, dicevamo, se e quando verranno, saranno emesse da chi ha ruolo strumenti e competenza per fare ciò.
Ma la politica e il vivere civile sono altra cosa, e i giudizi sulla eticità e la moralità dei comportamenti in politica e nella società civile non necessitano di accertamenti giudiziari, come Scopelliti finge di non sapere quando dice che non è reato partecipare ad un pranzo perché quella tale ditta aveva il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura.
Chi ricopre certi ruoli, specialmente in terra di mafia, ammesso che non sappia con chi pasteggia, e già questo sarebbe grave, inquietante e, aggiungo, poco credibile, deve fare in modo di sapere.
La Politica deve arrivare prima della giustizia, anche perché è in grado di farlo, e non sparare alzo zero, ex post, sul ruolo supplente di “certa Magistratura”.
Si tratta, insomma, di recidere, una volta e per sempre, tutti quegli intrecci intrisi di ipocrisia quando non di convivenza o connivenza, per far prevalere la buona Politica perché essa sola può essere capace di estirpare la mala pianta che soffoca tutto il resto.

Nello specifico, il centrosinistra deve trovare la forza e la coesione per evitare che la vicenda italiana dell’ultimo ventennio abbia la sua appendice in una terra che non ne ha certamente bisogno.

Nino Mallamaci

Immagino che se un sabato pomeriggio, io tu ed il signor Nino Mallamaci, ci posizioniamo sulla panchina di Piazza Italia CERTAMENTE grazie a voi due, espressione della politica sana e "Buona", persino io, povero sprovveduto, munito di block notes per gli appunti, riuscirò ad avere delle informative, dettagliate ed a prova di smentita, sulla popolazione reggina passeggiante che al confronto quelle dei ROS e della Digos impallidiribbero ...

http://www.youtube.com/watch?v=Sjaz78IlCv8

Ma mi faccia il piacere :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e leggiti la mia firma e se è il caso ricordagliela al tuo Compagno; ca bucca siti tutti bravi :okok:
Io invece noto che quando gli argomenti scarseggiano si preferisce ritornare alla personalizzazione, al "corpo al corpo" e non alle idee che si esprimono
e al rispolvero della mitica "caddara".

...Vecchia storia
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:Nota concreta e per questo interessante

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Con la solidarietà e l’invito a non mollare espressi dall’ex presidente del Consiglio Berlusconi, la successiva, consueta, levata di scudi dei suoi bravi e bravetti, l’immancabile conferenza stampa dai toni arroganti e sguaiati e infarcita di accuse trite e ritrite di complottismo nei confronti di “certa informazione” e di uomini sello Stato rei soltanto di fare il prorio dovere, il già inventore del modello Reggio e attuale presidente della Giunta regionale, Scopelliti, si è calato pari pari nel personaggio del perseguitato, dell’uomo integerrimo costretto dai complottardi a difendersi da accuse tanto infamanti quanto infondate.
È un copione che l’Italia intera conosce bene per averlo vissuto sulla propria pelle per quasi venti anni, durante i quali il sedicente unto del Signore ha bloccato il Paese per cercare con tutti i mezzi di uscire da una situazione nella quale egli stesso si era cacciato.
Il problema, non di Reggio soltanto ma della Calabria intera, adesso, non è tanto quello di esprimere solidarietà ad un esponente dell’Arma che ha svolto e svolge le sue funzioni.
Il problema vero è quello di impedire a Scopelliti di fare in Calabria e contro la Calabria quello che il suo mentore ha fatto in Italia e contro l’Italia, cioè di scatenare una guerra senza quartiere contro tutti coloro che non accettano le sue argomentazioni risibili per parare i colpi che ogni giorno, per sua responsabilità, gli piovono addosso.
Se Scopelliti incontra boss, come fece a Milano, partecipa a banchetti di esponenti della malavita organizzata, nomina in organismi importanti uomini che se la fanno con altri boss, mette a soqquadro il bilancio della città di Reggio, nomina assessori personaggi dalle frequentazioni perigliose, ecc. ecc.; se Scopelliti ha fatto questo ed altro, e per questo ed altro è indagato o attaccato politicamente, certo quello che la Calabria non può permettersi è di dedicarsi ai guai di Scopelliti e non ai propri, che sono tanti e gravi.
Ma nessuno di noi è così ingenuo da pensare, aiutato in ciò anche dalla conoscenza dell’altra pellicola, protagonista Berlusconi, che il film possa cambiare per un sussulto di responsabilità della destra, che porti i suoi esponenti a reclamare la separazione delle vicende di Scopelliti da quelle che riguardano la nostra collettività.
Oggi, oltre al coro dei soliti noti, abbiamo avuto modo di “apprezzare” due nuovi solisti, i quali, freschi di nomina, hanno voluto innaffiare il loro debutto in società con una nota che, oltre che per le usuali contumelie di matrice smaccatamente fascista, si segnala per il tentativo, certamente involontario, di sollevarci l’umore in tempi così bui e tristi con qualche frase che, in bocca a qualche personaggio da avanspettacolo, ci avrebbe strappato grasse risate.
Se questo è il quadro, noi non possiamo fare altro che chiamare all’appello la parte sana della società calabrese, e in primo luogo i partiti, le associazioni e i movimenti del centrosinistra, alcuni dei quali già in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, affinchè si crei un fronte compatto e unitario che alzi alto il vessillo della legalità e del rispetto delle Istituzioni.
Questo non già per esprimere solidarietà o per emettere verdetti, perché ad altri spetta questo arduo compito, ma per pretendere che le Istituzioni non vengano sequestrate ed usate per fini impropri, quando vi sono tanti argomenti di cui hanno il dovere di occuparsi.
Le sentenze giudiziarie, dicevamo, se e quando verranno, saranno emesse da chi ha ruolo strumenti e competenza per fare ciò.
Ma la politica e il vivere civile sono altra cosa, e i giudizi sulla eticità e la moralità dei comportamenti in politica e nella società civile non necessitano di accertamenti giudiziari, come Scopelliti finge di non sapere quando dice che non è reato partecipare ad un pranzo perché quella tale ditta aveva il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura.
Chi ricopre certi ruoli, specialmente in terra di mafia, ammesso che non sappia con chi pasteggia, e già questo sarebbe grave, inquietante e, aggiungo, poco credibile, deve fare in modo di sapere.
La Politica deve arrivare prima della giustizia, anche perché è in grado di farlo, e non sparare alzo zero, ex post, sul ruolo supplente di “certa Magistratura”.
Si tratta, insomma, di recidere, una volta e per sempre, tutti quegli intrecci intrisi di ipocrisia quando non di convivenza o connivenza, per far prevalere la buona Politica perché essa sola può essere capace di estirpare la mala pianta che soffoca tutto il resto.

Nello specifico, il centrosinistra deve trovare la forza e la coesione per evitare che la vicenda italiana dell’ultimo ventennio abbia la sua appendice in una terra che non ne ha certamente bisogno.

Nino Mallamaci

Immagino che se un sabato pomeriggio, io tu ed il signor Nino Mallamaci, ci posizioniamo sulla panchina di Piazza Italia CERTAMENTE grazie a voi due, espressione della politica sana e "Buona", persino io, povero sprovveduto, munito di block notes per gli appunti, riuscirò ad avere delle informative, dettagliate ed a prova di smentita, sulla popolazione reggina passeggiante che al confronto quelle dei ROS e della Digos impallidiribbero ...

http://www.youtube.com/watch?v=Sjaz78IlCv8

Ma mi faccia il piacere :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e leggiti la mia firma e se è il caso ricordagliela al tuo Compagno; ca bucca siti tutti bravi :okok:
Io invece noto che quando gli argomenti scarseggiano si preferisce ritornare alla personalizzazione, al "corpo al corpo" e non alle idee che si esprimono
e al rispolvero della mitica "caddara".

...Vecchia storia
indice e specchio del decadimento culturale a sua volta corresponsabile di quanto stiamo dibattendo.
Altro che idee scarseggianti... ti ho risposto nel merito.
Lascia perdere la caddhara e rispondi se sai farlo.
Se.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
doddi
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Caso-Scopelliti: interrogazione parlamentare di 34 piddiellini: "Cabina di regia contro di lui?"
Venerdì 24 Febbraio 2012 09:28

''Occorre capire se c'e' una cabina di regia in qualche palazzo che alimenta una stagione di veleni contro il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti''. E' quanto sostengono 34 deputati del Pdl in una interrogazione al Presidente del Consiglio in merito alla testimonianza del colonnello dei carabinieri Valerio Giardina nel corso del processo Meta alla quale ha replicato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Nell'interrogazione, primo firmatario Jole Santelli, e firmata, tra gli altri, dagli ex ministri Meloni, Gelmini e Brunetta, si chiede a Monti ''dove presti servizio Giardina e se e' rimasto o meno all'interno del Ros; la valutazioni dei ministri competenti in relazione alla testimonianza di un alto ufficiale che pare smentita negli atti processuali acquisiti, apparendo molto anomalo che il coinvolgimento di Scopelliti in indagini sia stato preceduto da un polverone mediatico durato almeno due anni e da sospette fughe di notizie pubblicate ad orologeria su specifici giornali locali e nazionali; se non ritiene di porre particolare cura alle vicende della Calabria, magari sollecitando i ministri a seguire non attenzione i fatti suesposti per evitare che veleni, sospetti e calunnie possano intralciare il cammino dell'Amministrazione regionale''. ''Nel processo Meta - e' scritto nell'interrogazione - ha reso testimonianza il col. Giardina che ha letto e commentato un'informativa, come da lui stesso affermato, con sue personali interpretazioni, coinvolgendo l'allora Sindaco di Reggio, Scopelliti, oggi Presidente della Regione. E' opportuno ribadire che nel processo Meta Scopelliti risulta completamente estraneo ai fatti dell'inchiesta stessa e agli atti processuali. Nel delineare quello che, a detta di Giardina, sarebbe stata la situazione di Reggio, governata da una lobby affaristico - massonica diretta da una cupola e da Scopelliti, occorre rammentare che a capo di tale cupola, lo stesso Giardina pone l'avv. De Stefano, parente dell'omonimo capo cosca e l'ex deputato Paolo Romeo di cui Scopelliti sarebbe stato lo strumento ed il referente politico. A garantire l'operato di questa lobby, sempre secondo quanto affermato da Giardina, avrebbe dovuto essere Antonino Fiume, uomo di collegamento tra tale struttura e quello che sarebbe stato eletto nel maggio del 2002 Sindaco di Reggio''. ''Da risultanze processuali acquisite in altri procedimenti ed intercettazioni telefoniche - proseguono i deputati del Pdl - risulta inequivocabilmente l'ostilita' che Paolo Romeo nutriva nei confronti dello stesso Scopelliti. La persona referente della cosca De Stefano (Antonino Fiume) si e' costituito alcuni mesi prima dell'elezione di Scopelliti a Sindaco. Si comprende lo sconcerto, la preoccupazione, i timori dell'opinione pubblica nell'apprendere le dichiarazioni di un colonnello dei Ros, soprattutto in relazione alle palesi contraddizioni rispetto alle risultanze processuali acquisite in ambito dello stesso processo Meta ed altri connessi. Appare quanto mai opportuno accertare le motivazioni che hanno spinto lo stesso colonnello dei Ros a tali affermazioni ed i punti di diversita' tra tali dichiarazioni e l'informativa cui egli stesso faceva riferimento''. (ANSA)
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi
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doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:
Immagino che se un sabato pomeriggio, io tu ed il signor Nino Mallamaci, ci posizioniamo sulla panchina di Piazza Italia CERTAMENTE grazie a voi due, espressione della politica sana e "Buona", persino io, povero sprovveduto, munito di block notes per gli appunti, riuscirò ad avere delle informative, dettagliate ed a prova di smentita, sulla popolazione reggina passeggiante che al confronto quelle dei ROS e della Digos impallidiribbero ...

http://www.youtube.com/watch?v=Sjaz78IlCv8

Ma mi faccia il piacere :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e leggiti la mia firma e se è il caso ricordagliela al tuo Compagno; ca bucca siti tutti bravi :okok:
Io invece noto che quando gli argomenti scarseggiano si preferisce ritornare alla personalizzazione, al "corpo al corpo" e non alle idee che si esprimono
e al rispolvero della mitica "caddara".

...Vecchia storia
indice e specchio del decadimento culturale a sua volta corresponsabile di quanto stiamo dibattendo.
Altro che idee scarseggianti... ti ho risposto nel merito.
Lascia perdere la caddhara e rispondi se sai farlo.
Se.
Se il tuo entrare nel merito politico consiste nella nostra capacità di utilizzare con profitto il block notes nulla questio.
Ne prendo atto e nello stesso tempo conferma quanto prima scritto.

...O vuoi che ti ricordi in quali stabili, a suo tempo, in centro e in periferia venivano disinteressatamente esposte al vento le bandiere del Pdl o in appoggio?
Consiglio: fornisciti prima di tanti quadernetti; uno, per quanto grande possa essere, non credo basti.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
doddi
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Bla bla bla...: benaltrismo
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doddi ha scritto:Bla bla bla...: benaltrismo
Vuoi che si continui con le inopportune candidature o con l'attribuzione di incarichi Istituzionali a personaggi che limpidi non erano e non sono?
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doddi
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Regmi ha scritto:
doddi ha scritto:Bla bla bla...: benaltrismo
Vuoi che si continui con le inopportune candidature o con l'attribuzione di incarichi Istituzionali a personaggi che limpidi non erano e non sono?
Ma ci mancherebbe altro, ma l'inopportunita' chi la sancisce? Tu? Io? Il purista di turno?
E poi scusami meglio un ricevimento in auto blu, scorta al seguito, 300 conviviali che quantomeno fa' pensare a nulla da temere o da nascondere che una cenetta intima a base di pesce a luce di candela o di lampada, scegli tu :roll:
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