colonnello Giardina traccia lo schema della lobby mafiosa...

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Regmi
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto:Non capisco... Giardina esprime una sua valutazione che e' quella che era scritta nei rapporti che lui ed i suoi uomini avevano consegnato ai magistrati che hanno agito con l'operazione Meta. In cui Scopelliti in tutta evidenza non e' stato giudicato meritorio di coinvolgimento.
Troppo riflettori su di lui e troppe strane manovre.
Poi la storiella a mio avviso presenta parecchie falle modello Costa Concordia, altro che caddhara pignate coppini e mestoloni e mestolini riminanti.
Il problema e' che il 2013 si avvicina...
L'oggetto dell'ultima deposizione del Colonnello Giardina (che, evidentemente, non parla "a braccio" e non elargisce opinioni, ma viene chiamato a deporre sulle indagini che ha condotto) non era esclusivamente il famoso pranzo di Gallico.
La dichiarazione di Gasparri tu l'hai capita?
...Dimmi di si 8-)
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peas!
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doddi ha scritto:Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale.
Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica.
Le uniche valutazioni che ci saremmo aspettati ma che, purtroppo, non sono state fatte, riguardano una circostanza non trascurabile: Peppe Scopelliti è stato eletto Sindaco di Reggio Calabria prima con il 54% delle preferenze (2002) e poi con il 70% dei consensi (2007). Tralasciamo le percentuali bulgare ottenute dallo stesso quale Consigliere Regionale prima e Governatore poi.
Delle due l’una: o la stragrande maggioranza dei reggini e dei calabresi è mafiosa, o le valutazioni di Giardina sono fallaci in partenza
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto:Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale.
Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica.
Le uniche valutazioni che ci saremmo aspettati ma che, purtroppo, non sono state fatte, riguardano una circostanza non trascurabile: Peppe Scopelliti è stato eletto Sindaco di Reggio Calabria prima con il 54% delle preferenze (2002) e poi con il 70% dei consensi (2007). Tralasciamo le percentuali bulgare ottenute dallo stesso quale Consigliere Regionale prima e Governatore poi.
Delle due l’una: o la stragrande maggioranza dei reggini e dei calabresi è mafiosa, o le valutazioni di Giardina sono fallaci in partenza
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:lol:

Manca solo: "LA CORTE SI AGGIORNA".
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http://www.youtube.com/watch?v=0hUrcGCQV1g" onclick="window.open(this.href);return false;
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RoLaf
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto:Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale.
Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica.
Le uniche valutazioni che ci saremmo aspettati ma che, purtroppo, non sono state fatte, riguardano una circostanza non trascurabile: Peppe Scopelliti è stato eletto Sindaco di Reggio Calabria prima con il 54% delle preferenze (2002) e poi con il 70% dei consensi (2007). Tralasciamo le percentuali bulgare ottenute dallo stesso quale Consigliere Regionale prima e Governatore poi.
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Regmi ha scritto:Questo articolo fornisce un quadro più ampio con accenno al modello adottato.

http://www.edicoladipinuccio.it/giustiz ... ni-dei-ros

18/02/2012 A. Crupi, C. Minniti, Calabria Ora

REGGIO CALABRIA – «Dalle intercettazioni emerge che il collaboratore di giustizia Antonino Fiume sovrintendeva all’azione del sindaco e che questi si faceva appoggiare dalla famiglia De Stefano». Dopo una serie di udienze durante le quali avevano trovato spazio le posizioni minori, ieri il colonnello Valerio Giardina ha riservato un botto. Che deflagra come una bomba e devasta tutto ciò che trova per la sua strada. Il sindaco Giuseppe Scopelliti, oggi governatore, secondo quanto emerso dal processo “Meta”, sarebbe stato appoggiato dalla più potente famiglia reggina, ovvero quella dei De Stefano. Ma non solo. L’attuale collaboratore di giustizia, Antonino Fiume, sarebbe stato una sorta di sovrintendente del percorso amministrativo dell’ex primo cittadino. Sono concetti che rappresentano l’interpretazione che il Ros ha dato alle intercettazioni captate tra gli imprenditori Franco Labate e Domenico Barbieri. Parlano i due amici e lo fanno senza peli sulla lingua. Giardina riferisce come anche Giovanni Zumbo era inserito nei circuiti, visto che era stato all’interno della segreteria di Alberto Sarra, dove avrebbe trovato posto Pino Scaramozzino, imprenditore e proprietario dell’Oasi. Il racconto di Giardina, sempre riferito alle intercettazioni, si fa inquietante: Labate avrebbe saputo del ruolo di Fiume da conversazioni intercorse tra Giuseppe Alampi e Carmelo Gattuso. Fiume, dunque, «avrebbe sovrinteso al sindaco».

Ma Giardina si pone un interrogativo: «Come faceva Labate a sapere queste cose così gravi sul conto del primo cittadino? Come sapeva che la sua azione politica era appoggiata dalla cosca De Stefano, dato che io non ho mai visto nel mio ufficio un verbale di Fiume nel quale parlasse di ciò?». Da qui l’invito molto concreto: «Venga a chiarire questa vicenda, dato che Labate è anche suocero dell’appuntato dei carabinieri Roccella (militare in più occasioni in contatto con Zumbo “la talpa”), ma soprattutto è il proprietario della casa dove alloggiava il boss Cosimo Alvaro e, all’atto dell’esecuzione di Meta, solo Cosimo Alvaro si è reso irreperibile». La mannaia di Giardina si abbatte poi su alcuni soggetti ritenuti a capo di una lobby affaristico- criminale: «Giorgio De Stefano e Paolo Romeo sono quelli che – riferisce Giardina – come dice il Labate presiedevano lobby di gestione della cosa pubblica a Reggio Calabria». Fa una sintesi estrema, il colonnello ex comandante del Ros. Nelle sue parole conclusive riesce a coagulare diverse ore di discussione: «Emerge – afferma – un sistema garantito dalla mafia e creato dal mondo politico che conta a Reggio Calabria, con una partecipazione attiva degli imprenditori di riferimento e operativamente di alcuni tecnici comunali come Crucitti e Basile che gestiscono l’assegnazione degli appalti pubblici.

Il tutto può essere ricondotto a soggetti più raffinati che hanno dato vita al sistema. E chi se non Giorgio De Stefano e Paolo Romeo? Ecco il modello Reggio che emerge dalle parole di Franco Labate e Domenico Barbieri». Una conclusione durissima con cui il colonnello Giardina sintetizza tutto ciò che è stato esposto in precedenza. Ma nella giornata di ieri c’è stato spazio anche per un altro famoso episodio, ovvero quel pranzo al quale avrebbe preso parte il governatore Scopelliti alla presenza del boss Cosimo Alvaro. Il 50° anniversario dei Barbieri. Giardina ricostruisce con minuzia tutti i passaggi che riguardano il giorno 15 ottobre 2006, quando si organizzò un ricevimento al ristorante Villa Fenice di Gallico. «Al ricevimento – ha spiegato Giardina – prese parte anche Cosimo Alvaro, il fratello Giuseppe, l’altro fratello Antonio. Ma vi erano anche altri personaggi politici, oltre Scopelliti. Come ad esempio Manlio Flesca e Santo Alfonso Martorano, nonché Gesuele Vilasi». Giardina spiega come i fratelli Vincenzo e Domenico Barbieri si fossero sentiti ed avessero parlato della presenza di Scopelliti e Flesca al pranzo. L’evento era previsto per il 25 ottobre 2006 e fu disposto un servizio di controllo. Furono viste tutte le auto dei personaggi “importanti” arrivare una dopo l’altra. Di Scopelliti si vide pure che andò via dopo circa un’ora in direzione dello stadio “Granillo”. Di questo ne parla anche Natale Bueti che, secondo Giardina, è incredulo rispetto alla presenza di Scopelliti a quel pranzo. E ne discute con Cosimo Alvaro che conferma: «Era lì con loro». «Per noi – ha evidenziato Giardina, questi contatti sono significativi del legame che c’era. In quell’occasione vi fu una commistione tra esponenti di spicco della criminalità organizzata ed esponenti di spicco della politica».


Da evidenziare, infine, un corposo passaggio che viene fatto da Giardina per narrare di un presunto sistema di mazzette all’interno del Comune di Reggio Calabria, per l’aggiudicazione di alcuni lavori. Al centro di questo sistema perverso, così come emerge dalle intercettazioni sempre di Francesco Labate, vi sarebbero – tra gli altri – anche il tecnico comunale Pasquale Crucitti ed il fratello del governatore, Tino Scopelliti. Barbieri, infatti, dice a Labate: «Come ha fatto ad entrare Edilma (un’impresa, ndr)? Con il fratello del sindaco. È lui che prende i soldi».




«Il colonnello Giardina dice cose false»

(Giuseppe Scopelliti) APPRENDO con stupore e sconcerto le dichiarazioni rese del colonnello Giardina durante il processo Meta. Le considerazioni sulla mia persona sono false ed infondate. Oggi si è consumata una cosa molto grave perché un uomo delle istituzioni, per la seconda volta, ha reso una testimonianza non veritiera. Quanto affermo non è oggetto di interpretazione ma è fondato su verità storica ed atti giudiziari. Faccio espresso riferimento al cosiddetto “Caso Reggio”. Dalle cui conversazioni inserite nell’ordinanza del Gip Baudi del 9.11.2004 emerge testualmente ed in maniera chiara ed incontrovertibile, non solo la contrapposizione politica, ma finanche l’odio personale e la disistima nei miei confronti che giungono sino all’offesa personale proprio da parte dei soggetti che avrebbero dovuto rappresentare, secondo quanto riferito da Giardina, i miei interlocutori. Ritengo che quanto affermato sia un’offesa non soltanto alla mia persona ma alla nobile arma dei carabinieri


Il pentito Fiume svelò i segreti della cosca

REGGIO CALABRIA – È uno dei collaboratori di giustizia più attendibili Antonino Fiume. Di lui si ricorda soprattutto la modalità con cui ha deciso di iniziare il suo percorso di collaborazione con la giustizia. Questi, infatti, pienamente inserito all’interno della consorteria mafiosa dei De Stefano, dopo la cattura del latitante Carmine De Stefano decide di presentarsi spontaneamente in questura e vuotare il sacco. Era il febbraio del 2002 e Fiume iniziò a parlare con i pubblici ministeri fornendo una considerevole mole di informazioni sugli assetti organizzativi della cosca De Stefano e su una serie di attività criminali riconducibili ai nuovi personaggi inseriti a pieno titolo nella cosca. Fiume riuscì anche a far ritrovare diversi arsenali a disposizione della cosca. Da soggetto libero, dunque, Nino Fiume decise di interrompere la sua vita da ’ndranghetista e passare dalla parte dello Stato. Le sue propalazioni hanno aperto uno squarcio notevole all’interno della geografia criminale della cosca De Stefano.

più leggo e più mi convinco...sarà un complotto... :scrolleye:
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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Il_Molestatore
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"Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale. Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica."


È quello che cerco ci capire anche io: le deposizioni dei pentiti e le intercettazioni sono cose trite e ritrite. Hanno riempito le cronache giudiziare degli ultimi anni e le conosciamo tutti. Ma nin hanno mai sortito effetti concreti, avvisi di garanzia ecc.
Le ipotesi in buona sostanza sono due:
O ci sono delle cose che non conosciamo e che rendono l'impianto accusatorio più forte ed incontrovertibile
Oppure Giardina ha affermato con "leggerezza" le sue accuse (ma onestamente stento a credere ciò)


Non puoi dire "fa parte di una lobby affaristico-mafiosa" se nin hai prove schiaccianti
Le feci tener su le scarpe coi tacchi alti. Sono un freak.
Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare.
Gli psichiatri hanno un termine specifico per questo,
ed io ho un termine specifico per gli psichiatri.
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aquamoon
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Il_Molestatore ha scritto:"Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale. Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica."


È quello che cerco ci capire anche io: le deposizioni dei pentiti e le intercettazioni sono cose trite e ritrite. Hanno riempito le cronache giudiziare degli ultimi anni e le conosciamo tutti. Ma nin hanno mai sortito effetti concreti, avvisi di garanzia ecc.
Le ipotesi in buona sostanza sono due:
O ci sono delle cose che non conosciamo e che rendono l'impianto accusatorio più forte ed incontrovertibile
Oppure Giardina ha affermato con "leggerezza" le sue accuse (ma onestamente stento a credere ciò)


Non puoi dire "fa parte di una lobby affaristico-mafiosa" se nin hai prove schiaccianti
Le deposizioni dei pentiti e le intercettazioni sono cose trite e ritrite... appunto.
Questo però non è un pentito e quanto letto non è un'intercettazione.
Vuoi vedere che la differenza è questa...?
:o.o:
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peas! ha scritto:
doddi ha scritto:Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale.
Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica.
Le uniche valutazioni che ci saremmo aspettati ma che, purtroppo, non sono state fatte, riguardano una circostanza non trascurabile: Peppe Scopelliti è stato eletto Sindaco di Reggio Calabria prima con il 54% delle preferenze (2002) e poi con il 70% dei consensi (2007). Tralasciamo le percentuali bulgare ottenute dallo stesso quale Consigliere Regionale prima e Governatore poi.
Delle due l’una: o la stragrande maggioranza dei reggini e dei calabresi è mafiosa, o le valutazioni di Giardina sono fallaci in partenza
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aquamoon ha scritto:
Il_Molestatore ha scritto:"Da modesto giurista, ricordo a me stesso – ma avrebbe dovuto saperlo anche un Colonnello – che le mere deduzioni investigative, non apportano contributi significativi ad un procedimento penale. Ogni processo, ogni giusto processo per come costituzionalmente garantito, si fonda su risultanze probatorie certe e riscontrabili, non su aspetti valutativi, in quanto tali inutili e di nessuna valenza giuridica."


È quello che cerco ci capire anche io: le deposizioni dei pentiti e le intercettazioni sono cose trite e ritrite. Hanno riempito le cronache giudiziare degli ultimi anni e le conosciamo tutti. Ma nin hanno mai sortito effetti concreti, avvisi di garanzia ecc.
Le ipotesi in buona sostanza sono due:
O ci sono delle cose che non conosciamo e che rendono l'impianto accusatorio più forte ed incontrovertibile
Oppure Giardina ha affermato con "leggerezza" le sue accuse (ma onestamente stento a credere ciò)


Non puoi dire "fa parte di una lobby affaristico-mafiosa" se nin hai prove schiaccianti
Le deposizioni dei pentiti e le intercettazioni sono cose trite e ritrite... appunto.
Questo però non è un pentito e quanto letto non è un'intercettazione.
Vuoi vedere che la differenza è questa...?
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Esatto: non si tratta di un mafioso, pentito o meno, che accusa un politico, ma di un uomo di Stato che parla di un altro uomo di Stato. Uno dei due dice il falso, bisogna appurare chi sia dei due
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spiny79
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ma io non credo che questo colonnello abbia accusato scopelliti, semmai eventualmente potrebbe essere il PM a farlo sulla base delle dichiarazioni del CC e di altre prove che sono sarebbero raccolte durante l'indagine, sempre che reputi queste dichiarazioni e/o prove idonee a costituire un reato imputabile a scopelliti, altrimenti rimangono solo episodi o incontri e conoscenze magari discutibili dal punto di vista morale, ma irrilevanti da quello penale...

certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
doddi
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spiny79 ha scritto:ma io non credo che questo colonnello abbia accusato scopelliti, semmai eventualmente potrebbe essere il PM a farlo sulla base delle dichiarazioni del CC e di altre prove che sono sarebbero raccolte durante l'indagine, sempre che reputi queste dichiarazioni e/o prove idonee a costituire un reato imputabile a scopelliti, altrimenti rimangono solo episodi o incontri e conoscenze magari discutibili dal punto di vista morale, ma irrilevanti da quello penale...

certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
Queste dichiarazioni rilasciate erano già oggetto delle informative consegnate al PM in sede di indagini. Non è che questi fatti, intercettezioni, dichiarazioni dei pentiti, varie risultanze investigative, informative, ecc..., fossero stati tenuti nascosti ma erano contenute nel fascicolo dell'operazione META su cui i magistrati hanno lavorato ed agito. Gli stessi magistrati che non hanno ritenuto di farci alcunchè nel caso specifico.
Forse mancavano, da quel che si è capito, le valutazioni personali sulla vicenda. Ed è di questo che pare si lamenti il Governatore. Il giudizio personale dell'investigatore in un Tribunale.
Sinceramente la vicenda è quanto meno poco ortodossa nel suo sviluppo.
Si è accusati da un libero cittadino chiamato a rendere testimonianza, nello specifico un Colonnello dei ROS, di un qualcosa di cui un magistrato non ha mai fatto menzione, neppure un'avviso di garanzia, con una propria valutazione personale, e su questo ci si dovrebbe difendere, non si capisce in quale sede e davanti a quale giudice/corte.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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spiny79 ha scritto:ma io non credo che questo colonnello abbia accusato scopelliti, semmai eventualmente potrebbe essere il PM a farlo sulla base delle dichiarazioni del CC e di altre prove che sono sarebbero raccolte durante l'indagine, sempre che reputi queste dichiarazioni e/o prove idonee a costituire un reato imputabile a scopelliti, altrimenti rimangono solo episodi o incontri e conoscenze magari discutibili dal punto di vista morale, ma irrilevanti da quello penale...

certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
Infatti! La sua non è stata un'accusa, ma una descrizione degli eventi frutto della sua intensa e fruttuosa attività investigativa.
Ciò non toglie che da parte nostra, in qualità di cittadini/votanti, sia quantomeno doveroso distinguere i due piani di giudizio
e i relativi tempi per avere una sentenza.
Per quello giudiziario, e non ci piove, bisogna aspettare i tre gradi di giudizio (anni?)... e se ne occuperanno gli addetti ai lavori.
Su quello squisitamente politico, che è nostra competenza esprimendola in cabina elettorale, credo che gli elementi emersi siano talmente corposi da non giustificare un'ulteriore attesa.
:salut
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Regmi ha scritto:
spiny79 ha scritto:ma io non credo che questo colonnello abbia accusato scopelliti, semmai eventualmente potrebbe essere il PM a farlo sulla base delle dichiarazioni del CC e di altre prove che sono sarebbero raccolte durante l'indagine, sempre che reputi queste dichiarazioni e/o prove idonee a costituire un reato imputabile a scopelliti, altrimenti rimangono solo episodi o incontri e conoscenze magari discutibili dal punto di vista morale, ma irrilevanti da quello penale...

certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
Infatti! La sua non è stata un'accusa, ma una descrizione degli eventi frutto della sua intensa e fruttuosa attività investigativa.
Ciò non toglie che da parte nostra, in qualità di cittadini/votanti, sia quantomeno doveroso distinguere i due piani di giudizio
e i relativi tempi per avere una sentenza.
Per quello giudiziario, e non ci piove, bisogna aspettare i tre gradi di giudizio (anni?)... e se ne occuperanno gli addetti ai lavori.
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Non sono previste votazioni al momento, nè tantomeno gradi di giudizio. Nè uno, nè due, nè tre.
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doddi ha scritto:
Regmi ha scritto:
spiny79 ha scritto:ma io non credo che questo colonnello abbia accusato scopelliti, semmai eventualmente potrebbe essere il PM a farlo sulla base delle dichiarazioni del CC e di altre prove che sono sarebbero raccolte durante l'indagine, sempre che reputi queste dichiarazioni e/o prove idonee a costituire un reato imputabile a scopelliti, altrimenti rimangono solo episodi o incontri e conoscenze magari discutibili dal punto di vista morale, ma irrilevanti da quello penale...

certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
Infatti! La sua non è stata un'accusa, ma una descrizione degli eventi frutto della sua intensa e fruttuosa attività investigativa.
Ciò non toglie che da parte nostra, in qualità di cittadini/votanti, sia quantomeno doveroso distinguere i due piani di giudizio
e i relativi tempi per avere una sentenza.
Per quello giudiziario, e non ci piove, bisogna aspettare i tre gradi di giudizio (anni?)... e se ne occuperanno gli addetti ai lavori.
Su quello squisitamente politico, che è nostra competenza esprimendola in cabina elettorale, credo che gli elementi emersi siano talmente corposi da non giustificare un'ulteriore attesa.
:salut
Non sono previste votazioni al momento, nè tantomeno gradi di giudizio. Nè uno, nè due, nè tre.
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bé, cè una commissione a lavoro, il referndum pro o contro scopelliti non deve essere per forzaun'elezione regionale, anche perché non è detto che scopelliti si ripresenterebbe. Se al comune ci sarà il commissariamento le successive elezioni ci potrebbero dire qualcosa. In questo senso ritengo le dichiarazioni di giardina un ottimo viatico per il lavoro della suddetta commissione...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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Le dichirazioni di un personaggio di cui è arcinoto il sentire verso l'Arma dei Carabinieri, sempre pronto a criticarla e dileggiarla. Maurizio Gasparri *

http://www.corrieredellacalabria.it/sto ... copelliti/

Nervi tesi dopo la deposizione di Giardina
Gasparri: «Solidale con Scopelliti»
Il presidente dei senatori del Pdl: «Agiremo ai massimi livelli per capire se c'è una cabina di regia contro il presidente della Regione Calabria»

«Agiremo ai massimi livelli per capire se c'è una cabina di regia in qualche Palazzo che alimenta una stagione di veleni contro il presidente della Regione Calabria Scopelliti». Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, dopo le affermazioni di ieri del colonnello dei carabinieri Valerio Giardina, sull'esistenza di una lobby affaristico-mafiosa, che controllerebbe la politica e gestirebbe gli appalti a Reggio Calabria, di cui avrebbe fatto parte anche Giuseppe Scopelliti, per otto anni sindaco della città dello Stretto. Frasi pronunciate nel corso della deposizione dell'ufficiale, già comandante del Ros reggino, durante il processo "Meta", in corso di svolgimento davanti al tribunale di Reggio.
«È incredibile che contro di lui - aggiunge Gasparri - si evochino connubi con persone che ne hanno sempre avversato l'opera di rinnovamento a Reggio e nella Regione. E queste cose emergono da anni in carte processuali in cui si legge chi e perché ha attaccato l'esponente del Pdl. Solidali con Scopelliti - conclude Gasparri - reagiremo alla manovra in atto, che fallirà e finirà per creare danni solo a ben noti mestatori».



*Figlio del generale dei Carabinieri Domenico Gasparri e di Iole Siani (1921-2009); fratello di Clemente, Generale di Corpo d'Armata dell'Arma dei Carabinieri, che attualmente regge il Comando delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri.
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Urge trovare capro espiatorio.
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certo che alcune delle dichiarazioni fatte dal colonnello sembrano davvero pesanti ed anche dettagliate, così tanto che non credo sia uno sciocco ad averle rilasciate senza avere un riscontro di prove che le possano supportare...

cmq vedremo come si sviluppa la storia....
Infatti! La sua non è stata un'accusa, ma una descrizione degli eventi frutto della sua intensa e fruttuosa attività investigativa.
Ciò non toglie che da parte nostra, in qualità di cittadini/votanti, sia quantomeno doveroso distinguere i due piani di giudizio
e i relativi tempi per avere una sentenza.
Per quello giudiziario, e non ci piove, bisogna aspettare i tre gradi di giudizio (anni?)... e se ne occuperanno gli addetti ai lavori.
Su quello squisitamente politico, che è nostra competenza esprimendola in cabina elettorale, credo che gli elementi emersi siano talmente corposi da non giustificare un'ulteriore attesa.
:salut
Non sono previste votazioni al momento, nè tantomeno gradi di giudizio. Nè uno, nè due, nè tre.
Ferma il trenino brasileiro... e ricomponiti 8-)
Adesso capisco perchè non ci vedi bene ...E se hai intenzione di salutarmi levati almeno gli occhiali scuri :mrgreen:
Non crederai anche che quello che crede nella giustizia ad orolegeria sia io vero?

Rilassatamente hai altro da obiettare sul merito? :beer2:
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mohammed ha scritto: bé, cè una commissione a lavoro, il referndum pro o contro scopelliti non deve essere per forzaun'elezione regionale, anche perché non è detto che scopelliti si ripresenterebbe. Se al comune ci sarà il commissariamento le successive elezioni ci potrebbero dire qualcosa. In questo senso ritengo le dichiarazioni di giardina un ottimo viatico per il lavoro della suddetta commissione...
La commissione deve valutare altro, non le indagini della magistratura e ciò su cui hanno ritenuto dover procedere giudizialmente o ciò che non aveva valenza investigativa. Giardina le sue indagini le ha fatte quando operava a Reggio, e queste sue considerazioni sono state valutate in altro modo. Da chi aveva la competenza di dover valutare ed agire. Per questo dicevo che il tutto mi sembra poco ortodosso.

Se...se... se...; se il PDL con Alfano vincerà nel 2013 le prossime politiche Scopelliti probabilmente smetterà di fare il Governatore... per rimanere nel campo delle ipotesi.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:Le dichirazioni di un personaggio di cui è arcinoto il sentire verso l'Arma dei Carabinieri, sempre pronto a criticarla e dileggiarla. Maurizio Gasparri *

http://www.corrieredellacalabria.it/sto ... copelliti/

Nervi tesi dopo la deposizione di Giardina
Gasparri: «Solidale con Scopelliti»
Il presidente dei senatori del Pdl: «Agiremo ai massimi livelli per capire se c'è una cabina di regia contro il presidente della Regione Calabria»

«Agiremo ai massimi livelli per capire se c'è una cabina di regia in qualche Palazzo che alimenta una stagione di veleni contro il presidente della Regione Calabria Scopelliti». Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, dopo le affermazioni di ieri del colonnello dei carabinieri Valerio Giardina, sull'esistenza di una lobby affaristico-mafiosa, che controllerebbe la politica e gestirebbe gli appalti a Reggio Calabria, di cui avrebbe fatto parte anche Giuseppe Scopelliti, per otto anni sindaco della città dello Stretto. Frasi pronunciate nel corso della deposizione dell'ufficiale, già comandante del Ros reggino, durante il processo "Meta", in corso di svolgimento davanti al tribunale di Reggio.
«È incredibile che contro di lui - aggiunge Gasparri - si evochino connubi con persone che ne hanno sempre avversato l'opera di rinnovamento a Reggio e nella Regione. E queste cose emergono da anni in carte processuali in cui si legge chi e perché ha attaccato l'esponente del Pdl. Solidali con Scopelliti - conclude Gasparri - reagiremo alla manovra in atto, che fallirà e finirà per creare danni solo a ben noti mestatori».



*Figlio del generale dei Carabinieri Domenico Gasparri e di Iole Siani (1921-2009); fratello di Clemente, Generale di Corpo d'Armata dell'Arma dei Carabinieri, che attualmente regge il Comando delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri.

Ah, ecco, la tua musa ispiratrice non poteva mancare. :lol:

L'avevo postato già io e chiesto lumi sul suo significato.
Tu che hai il traduttore idoneo sapresti, con parole tue, illuminarci su cosa ha voluto dire quell'arca di scienza della politica italiana?

PS - prima salutami a modo però :mrgreen:
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... d=1:ultime

Consiglio Regionale: seduta rinviata. Giovedi in aula la querelle Giardina-Scopelliti
Lunedì 20 Febbraio 2012 18:44

di Stefano Perri - Definitivamente sospesa la seduta del Consiglio Regionale. L'assemblea è aggiornata a giovedi mattina per consentire la presenza in aula del Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti, oggi assente per motivi istituzionali.*

Ad annunciarlo è il Capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Luigi Fedele che ha ribadito la volontà da parte del Governatore Scopelliti di essere presente in aula per poter "dire la sua in merito agli attacchi ingiustamente subiti". La seduta era infatti stata inizialmente sospesa, su proposta dello stesso Fedele, per consentire una riunione dei capigruppo di maggioranza e minoranza durante la quale si è discusso delle accuse sollevate dal Colonnello dei Ros Valerio Giardina nei confronti del Presidente Scopelliti.

"Giovedi dopo l'intervento del Governatore Scopelliti - aggiunge Fedele - continueremo con l'ordine del giorno sui trasporti perchè il nostro obiettivo è quello di continuare con il lavoro sulle cose concrete che riguardano la Calabria".


*Motivi istituzionali: cena da Berlusconi.
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