Siena vince la Coppa Italia

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Lilleuro
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Coppa Italia - Andersen si prende Siena e la Coppa

PALAOLIMPICO, TORINO - Via una, via due, e questa volta Siena torna perfetta: senza l'indolenza della gara d'esordio contro Sassari, senza quei paurosi giri a vuoto che l'hanno portata a riacciuffare per i capelli una partita che sembrava vinta e stravinta con larghissimo anticipo contro Milano. La difesa riprende a spremere e, soprattutto, l'attacco a girare a tutta: dopo i 25 punti realizzati contro l'Olimpia, David Andersen non mostra un briciolo di fatica nel metterne a referto altri 23, 18 dei quali in un primo tempo sfolgorante, e quando l'australiano riposa, è Lavrinovic a riprendere esattamente sullo stesso spartito, fatto di pick'n'pop e isolamenti con mismatch puntualmente recapitati sul fondo della retina (16 punti per il lituano, una macchina dalla media distanza). Sul perimetro impazza Moss (14 punti e 4 assist), preziosissimo e chirurgico su entrambe le metacampo, ma le redini della troica sono nelle mani di Zisis, che aggiunge al suo proverbiale cervello anche 10 punti supplendo alla serata sottotono di un McCalebb un po' deragliante.

L'equilibrio dura un paio di pick'n'pop di Andersen e Leunen (triple del 5-5), poi Moss comincia a scavare il primo solco pungendo sotto canestro e dal perimetro (15-9): l'australiano riprende a bersagliare con precisione paradisiaca dalla media in testa a qualsiasi avversario e, quando viene richiamato in panchina da Trinchieri, è Lavrinovic che ne fa ottimamente le veci con 4 punti consecutivi per il primo vantaggio in doppia cifra biancoverde (27-16). Cantù fatica a trovare soluzioni e spazi nella metacampo offensiva, con Siena a togliere ogni punto di riferimento nei classici giochi a due in mezzaruota sul lato e un Perkins incapace di dettare il ritmo (tre partite in tre giorni al rientro dopo un anno di stop tendono a farsi sentire): un paio di bombe estemporanee di Basile provano a limitare i danni (35-28) ma la fiammella viene subito estinta dal ritorno di Andersen, che con 7 punti in 2' in cui mostra tutto il suo arsenale (svitamento in post-basso, piazzato dalla media e tripla dalla punta), restituisce il +11 alla formazione di Piangiani all'intervallo lungo (44-33).

Trinchieri prova a mischiare le carte cambiando il quintetto base con obiettivi difensivi (dentro Perkins, Markoishvili e Shermadini), ma l'apertura di ripresa è tutta di Moss, che con 5 punti filati pianta un'altra coltellata profonda alla partita (51-37): Andersen porta a scuola Shermadini dandogli lezioni di gioco nelle zone intermedie (54-38), poi è Lavrinovic che torna in campo per ricominciare a bersagliare in pick'n'pop (59-40). La Bennet avvizzisce offensivamente, con Perkins sempre più sbandato e Basile incapace di riaccendere la fiamma con le sue triple ignoranti: sotto canestro, Shermadini e Brunner vengono puntualmente rispediti al mittente, quando due bomboni da distanza siderale di Thornton e Zisis spaccano definitivamente la gara (65-42 al 27'). Cantù crolla mentalmente, tocca anche il -25 nell'ultimo quarto, salvo poi riuscire a rosicchiare qualcosina nel finale con un paio di giocate di nervi di Brunner e di bombe del Baso, risvegliatosi a babbo morto: Siena amministra con tranquillità fino alla sirena e si gode la sua quarta Coppa Italia consecutiva, dopo aver dato un'ulteriore riconferma di forza alle due sfidanti, sulla carta, più agguerrite e pericolose.

MONTEPASCHI SIENA-BENNET CANTU' 88-71 (21-16, 44-33; 73-51)

Siena: McCalebb 9, Stonerook 3, Moss 14, Andersen 23, Thornton 7; Carraretto 6, Zisis 10, Lavrinovic 16, Aradori 0, Ress 0, Lechtaler 0. N.e.: Michelori. All.: Pianigiani.

Cantù: Cinciarini 6, Basile 15, Micov6, Leunen 12, Marconato 6; Markoishvili 2, Brunner 8, Perkins 6, Mazzarino 2, Shermadini 8. N.e.: Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri.

Daniele FANTINI / Eurosport



Chapeau, continua il loro dominio assoluto :salut
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante

Cit. Vadinho
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