Il potere trasmette un'arroganza più unica che rara,questi professori prima non parlavano minimamente,ricordo un Monti da Gad Lerner mansueto,ora sembrano tutti i gemelli di Sacconi e Brunetta.E penso che sia il precedente governo che quello attuale,non conoscano i problemi veri di questo Paese,io sto incominciando a pensare che Platone aveva ragione nel dire che i governanti se vogliono governare un Paese devono rinunciare ai loro patrimoni e alla loro proprietà privata.Una classe dirigente povera che cammina con i sandali e con un saio,sa quali sono i problemi della società,e sa come affrontarli.Uno che, in uno Stato in cui la criminalità organizzata fattura miliardi e miliardi,l'evasione e la corruzione ci costano tantissimo,e dove i costi della politica sono il quadruplo degli altri Stati Europei,viene a dirmi che il problema è l'art 18,non dovrebbe uscire più di casa.Anzichè spingere per una politica che tuteli le classi sociali più deboli,si vuole adottare una politica che uccida gli ultimi diritti che gli sono rimasti.Allucinante...Lillo sei uno ha scritto:Le continue esternazioni di questi grandi professori denotano due cose: o sono di una arroganza senza pudore (Brunetta docet) o vivono in un mondo tutto loro, senza conoscere le reali condizioni di studenti, giovani lavoratori precari e pensionati.
Chi sarà il prossimo professore a spararla ancora più grossa ?
Il posto fisso? Che monotonia ......
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
Alla prima domanda, io rispondo che non so se l'art. 18 avrà vita lunga, ma che la sua eventuale abolizione non servirà a nulla, se non ad aumentare la percentuale di lavoratori ricattabili, soprattutto sul piano economico.doddi ha scritto:Alla luce di tutte queste bordate, chiare ed esplicite, pensate che l'ormai accerchiato Art. 18 arriverà ad aprile ?
Ed inoltre, in tutta onestà, per chi ne gode della tutela, pensate che davvero qualcuno possa correre il rischio di essere licenziato per le vostre esperienze lavorative ?
Alla seconda domanda rispondo che lo ritengo probabile. E tu, in virtù delle tue esperienze lavorative, cosa ci sai dire di più?
Mi pare che a termini imerese e nell'omsa,con tutto che c'è l' art18,per fare qualche esempio,ci sta tantissima gente a casa che ha perso il posto di lavoro.A dimostrazione di come levarsi dalle scatole i propri dipendenti in Italia è facilissimo.E anzichè fare come fa quel comunista di Sarkozy che vuole vietare le delocalizzioni in Francia,si vuole rendere ancora più facile il licenziamento.E questo sarebbe un Paese civile?pab397 ha scritto:Alla prima domanda, io rispondo che non so se l'art. 18 avrà vita lunga, ma che la sua eventuale abolizione non servirà a nulla, se non ad aumentare la percentuale di lavoratori ricattabili, soprattutto sul piano economico.doddi ha scritto:Alla luce di tutte queste bordate, chiare ed esplicite, pensate che l'ormai accerchiato Art. 18 arriverà ad aprile ?
Ed inoltre, in tutta onestà, per chi ne gode della tutela, pensate che davvero qualcuno possa correre il rischio di essere licenziato per le vostre esperienze lavorative ?
Alla seconda domanda rispondo che lo ritengo probabile. E tu, in virtù delle tue esperienze lavorative, cosa ci sai dire di più?
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I casi che citi rappresentano, se non ricordo male, cessazione d'attività aziendale, per cui l'art. 18 non ha alcuna attinenza.reggino ha scritto:Mi pare che a termini imerese e nell'omsa,con tutto che c'è l' art18,per fare qualche esempio,ci sta tantissima gente a casa che ha perso il posto di lavoro.A dimostrazione di come levarsi dalle scatole i propri dipendenti in Italia è facilissimo.E anzichè fare come fa quel comunista di Sarkozy che vuole vietare le delocalizzioni in Francia,si vuole rendere ancora più facile il licenziamento.E questo sarebbe un Paese civile?pab397 ha scritto:Alla prima domanda, io rispondo che non so se l'art. 18 avrà vita lunga, ma che la sua eventuale abolizione non servirà a nulla, se non ad aumentare la percentuale di lavoratori ricattabili, soprattutto sul piano economico.doddi ha scritto:Alla luce di tutte queste bordate, chiare ed esplicite, pensate che l'ormai accerchiato Art. 18 arriverà ad aprile ?
Ed inoltre, in tutta onestà, per chi ne gode della tutela, pensate che davvero qualcuno possa correre il rischio di essere licenziato per le vostre esperienze lavorative ?
Alla seconda domanda rispondo che lo ritengo probabile. E tu, in virtù delle tue esperienze lavorative, cosa ci sai dire di più?
Presumo che ce la faranno,anche se il PD è in una situazione di grande difficoltà d'azione. La norma così com'è adesso prevede sulla carta una cosa ma nella pratica l'assoluta discrezionalità da parte del giudice in ogni genere di casistica, che deve stabilie la giusta causa dice che, dopo lunghi periodi nelle aule dei tribunali e con costi elevatissimi da sostenere da parte delle aziende, fà sì che si creino anche veri e propri paradossi. Per cui la possibilità di licenziare è nella sostanza prossima allo zero già nei casi più eclatanti di "giusta causa".
In precedenza avevo anche parlato del nesso che stà emergendo con la cassa integrazione, unico vero ammortizzatore sociale improprio per imprese (a volte già clinicamente morte) e per chi un lavoro ce l'ha già, che dovrebbe essere, quantomeno, alleggerita di parecchio , per cui in casi di difficoltà operative da parte dell'azienda si dovrà sbloccare questo canale per le riduzioni d'arganico. Non fanno che menzionare la flessibilità che non vuol dire altro che questo, crisi aziendale, calo della produzione, ristrutturazione: licenziamento (con indennizzo a quanto pare).
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
Il mio era un esempio per dire che art 18 o meno,oggi è più facile trovare gente che perde il posto di lavoro,che gente che quel posto invece riesce a mantenerlo.E anzichè discutere di facilitare o meno il licenziamento,bisognerebbe impegnarsi ad evitare che un'impresa licenzi o che se ne vada all'estero.Mi pare che la Francia si stia muovendo nella direzione giusta.Io non penso che realmente le forze politiche ritengano che l'art 18 sia un problema,il problema è che a pensare questo è l'Europa,precisamente la Bce,e quindi il nostro parlamento deve adeguarsi.Per me le ricette dell'Europa sono dannose e lo stiamo vedendo in grecia,servono altre modalità per uscire dalla crisi.doddi ha scritto:[quote
I casi che citi rappresentano, se non ricordo male, cessazione d'attività aziendale, per cui l'art. 18 non ha alcuna attinenza.
Presumo che ce la faranno,anche se il PD è in una situazione di grande difficoltà d'azione. La norma così com'è adesso prevede sulla carta una cosa ma nella pratica l'assoluta discrezionalità da parte del giudice in ogni genere di casistica, che deve stabilie la giusta causa dice che, dopo lunghi periodi nelle aule dei tribunali e con costi elevatissimi da sostenere da parte delle aziende, fà sì che si creino anche veri e propri paradossi. Per cui la possibilità di licenziare è nella sostanza prossima allo zero già nei casi più eclatanti di "giusta causa".
In precedenza avevo anche parlato del nesso che stà emergendo con la cassa integrazione, unico vero ammortizzatore sociale improprio per imprese (a volte già clinicamente morte) e per chi un lavoro ce l'ha già, che dovrebbe essere, quantomeno, alleggerita di parecchio , per cui in casi di difficoltà operative da parte dell'azienda si dovrà sbloccare questo canale per le riduzioni d'arganico. Non fanno che menzionare la flessibilità che non vuol dire altro che questo, crisi aziendale, calo della produzione, ristrutturazione: licenziamento (con indennizzo a quanto pare).
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Il posto di lavoro lo hanno perso, lo stanno perdendo e lo perderanno ancora in tanti, urge invertire il trend. E questa è la crisi...reggino ha scritto:Il mio era un esempio per dire che art 18 o meno,oggi è più facile trovare gente che perde il posto di lavoro,che gente che quel posto invece riesce a mantenerlo.E anzichè discutere di facilitare o meno il licenziamento,bisognerebbe impegnarsi ad evitare che un'impresa licenzi o che se ne vada all'estero.Mi pare che la Francia si stia muovendo nella direzione giusta.Io non penso che realmente le forze politiche ritengano che l'art 18 sia un problema,il problema è che a pensare questo è l'Europa,precisamente la Bce,e quindi il nostro parlamento deve adeguarsi.Per me le ricette dell'Europa sono dannose e lo stiamo vedendo in grecia,servono altre modalità per uscire dalla crisi.doddi ha scritto:[quote
I casi che citi rappresentano, se non ricordo male, cessazione d'attività aziendale, per cui l'art. 18 non ha alcuna attinenza.
Presumo che ce la faranno,anche se il PD è in una situazione di grande difficoltà d'azione. La norma così com'è adesso prevede sulla carta una cosa ma nella pratica l'assoluta discrezionalità da parte del giudice in ogni genere di casistica, che deve stabilie la giusta causa dice che, dopo lunghi periodi nelle aule dei tribunali e con costi elevatissimi da sostenere da parte delle aziende, fà sì che si creino anche veri e propri paradossi. Per cui la possibilità di licenziare è nella sostanza prossima allo zero già nei casi più eclatanti di "giusta causa".
In precedenza avevo anche parlato del nesso che stà emergendo con la cassa integrazione, unico vero ammortizzatore sociale improprio per imprese (a volte già clinicamente morte) e per chi un lavoro ce l'ha già, che dovrebbe essere, quantomeno, alleggerita di parecchio , per cui in casi di difficoltà operative da parte dell'azienda si dovrà sbloccare questo canale per le riduzioni d'arganico. Non fanno che menzionare la flessibilità che non vuol dire altro che questo, crisi aziendale, calo della produzione, ristrutturazione: licenziamento (con indennizzo a quanto pare).
Spiegami, però, perchè dall'estero in Italia non ci viene più nessuno ed anzi molte multinazionali si stanno disimpegnando e già da qualche lustro sono sempre di più gli italiani che delocalizzano all'estero. Qualche problema ci deve pur essere. E .
E se quel problema fosse, anche -non è solo questione di costo del salario-, il rubinetto della risorsa lavoro che è bloccato ?
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
L'ho detto più volte:burocrazia,tasse,giustizia lenta,difficoltà ad accedere al credito.Marchionne in Francia investe,eppure le leggi che ci sono lì e i sindacati che ci sono lì,sono molto più duri rispetto ai nostri.In Francia è uscita una sentenza che vieta la delocalizzazione e rende più difficile il licenziamento,e non solo lì la manodopera costa anche molto di più.Indice che i problemi sono altri.doddi ha scritto:[quote
Il posto di lavoro lo hanno perso, lo stanno perdendo e lo perderanno ancora in tanti, urge invertire il trend. E questa è la crisi...
Spiegami, però, perchè dall'estero in Italia non ci viene più nessuno ed anzi molte multinazionali si stanno disimpegnando e già da qualche lustro sono sempre di più gli italiani che delocalizzano all'estero. Qualche problema ci deve pur essere. E .
E se quel problema fosse, anche -non è solo questione di costo del salario-, il rubinetto della risorsa lavoro che è bloccato ?
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
Assolutamente no.doddi ha scritto:
Il posto di lavoro lo hanno perso, lo stanno perdendo e lo perderanno ancora in tanti, urge invertire il trend. E questa è la crisi...
Spiegami, però, perchè dall'estero in Italia non ci viene più nessuno ed anzi molte multinazionali si stanno disimpegnando e già da qualche lustro sono sempre di più gli italiani che delocalizzano all'estero. Qualche problema ci deve pur essere. E .
E se quel problema fosse, anche -non è solo questione di costo del salario-, il rubinetto della risorsa lavoro che è bloccato ?
Che l'art 18 venga in qualche modo ritoccato - ma non eliminato - lo penso anch'io in quanto rientra nel modus operandi attraverso il quale Monti sta governando.
Ossia un biscottino a te, inteso come PDL e uno a me, inteso come PD...Il Parlamento sempre quello è...e pure i deretani degli ortolani.
Che lo stesso non c'azzecca un tubo con gli incentivi allo sviluppo è cosa nota e dimostrata da più parti come, se ci si libera dal deleterio fattore ideologico, è ampiamente dimostrato che le cause che portano le nostre aziende a delocalizzare è il costo del lavoro (lo stipendio ne è solo una parte) e non la libertà di ristrutturarsi, riorganizzarsi, rimpicciolirsi o far fronte ai picchi/cali di produzione non previsti che c’è già, ampia e pure a spese della collettività.
Ridurre il cuneo fiscale, incentivare la vera produzione, liberalizzazioni più convinte, certezza e veloce applicazione del diritto, investire sui nostri cervelli e, a meno che non si voglia continuare a far politica con il suicida metodo clientelare, ridurre le spese improduttive dello Stato anche attraverso una vera riorganizzazione e informatizzazione del comparto pubblico.
Questa, a mio avviso, dovrebbe essere una risposta adeguata, ancorchè datata, ai bisogni del momento che Monti, vuoi per tangibili limiti di bilancio da una parte, e per le croniche “ debolezze” delle forze politiche che lo sostengono dall'altro, vorrebbe portare avanti e non può come vorrebbe. Compresa una maggiore copertura finanziaria della riforma del Welfare che si accinge a fare a costo zero o, come temo, al ribasso.
PS -Ho fatto progressi vero
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Ma quanto è presuntuoso Travaglio? Dio mio, pure a correggere la Fornero perché secondo lui "totem" non si può usare...reggino ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... is/189150/
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Mmmmmm adesso comincia a stare sulle palle Travaglio, prima era un utile idiotarorschach ha scritto:
Ma quanto è presuntuoso Travaglio? Dio mio, pure a correggere la Fornero perché secondo lui "totem" non si può usare...
Qui si comincia a capire che tanti pseudo-sinistrorsi sono come i ravanelli: rossi fuori ma bianchi dentro
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
nonostante ci siano tanti ravanelli.. vedi che travaglio non è mai stato sinistrorso, manco pseudo. Non è che se uno parla male di Berlusconi allora è sinistrorso..Lillo sei uno ha scritto:
Qui si comincia a capire che tanti pseudo-sinistrorsi sono come i ravanelli: rossi fuori ma bianchi dentro
(giusto per specificare)
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E' chi ha detto che Travaglio è di sinistra, perché travisi e non leggi benekurohata ha scritto:
nonostante ci siano tanti ravanelli.. vedi che travaglio non è mai stato sinistrorso, manco pseudo. Non è che se uno parla male di Berlusconi allora è sinistrorso..
(giusto per specificare)
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
Sai che non ricordo da dove venisse quella definizione nei suoi confronti?Lillo sei uno ha scritto:E' chi ha detto che Travaglio è di sinistra, perché travisi e non leggi benekurohata ha scritto:
nonostante ci siano tanti ravanelli.. vedi che travaglio non è mai stato sinistrorso, manco pseudo. Non è che se uno parla male di Berlusconi allora è sinistrorso..
(giusto per specificare)
O almeno non mi pare di averla letta da qualche parte.
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Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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A parte il fatto che non mi è mai piaciuto, ma secondo te devo valutare Travaglio in quanto uomo o sono libero di giudicare frase per frase?Lillo sei uno ha scritto:Mmmmmm adesso comincia a stare sulle palle Travaglio, prima era un utile idiotarorschach ha scritto:
Ma quanto è presuntuoso Travaglio? Dio mio, pure a correggere la Fornero perché secondo lui "totem" non si può usare...
Qui si comincia a capire che tanti pseudo-sinistrorsi sono come i ravanelli: rossi fuori ma bianchi dentro
Se dice che Berlusconi ha corrotto Mills mi sta bene perché ci sono le sentenze, se dice che "non è un totem" non si può dire per me è un presuntuoso. O non ti va bene?
rorschach ha scritto:Ma quanto è presuntuoso Travaglio? Dio mio, pure a correggere la Fornero perché secondo lui "totem" non si può usare...reggino ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... is/189150/
Non sono Travaglio, ma dire "l'art. 18 non è un totem" non significa nulla.
Sarà presuntuoso, ma ha ragione.
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No, mi va bene che il giudizio sia sull'uomo, ma avevo inteso il tuo attacco all'idea che chiunque osi criticare l'attuale governo tecnico sia in torto, perché così si finirebbe con lo screditare anche chi ha sempre rappresentato un'icona del giornalismo di sinistra come Santoro, per il solo fatto che anch'egli criticando le decisioni dell'attuale governo diventi un personaggio scomodo agli occhi di chi, invece, si professa di sinistra, anche se moderata.rorschach ha scritto: A parte il fatto che non mi è mai piaciuto, ma secondo te devo valutare Travaglio in quanto uomo o sono libero di giudicare frase per frase?
Se dice che Berlusconi ha corrotto Mills mi sta bene perché ci sono le sentenze, se dice che "non è un totem" non si può dire per me è un presuntuoso. O non ti va bene?
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
Un totem era la rappresentazione di un valore simbolico al quale ci sentiva legati per tutta la vita. La frase ha perfettamente senso.pab397 ha scritto:rorschach ha scritto:Ma quanto è presuntuoso Travaglio? Dio mio, pure a correggere la Fornero perché secondo lui "totem" non si può usare...reggino ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... is/189150/
Non sono Travaglio, ma dire "l'art. 18 non è un totem" non significa nulla.
Sarà presuntuoso, ma ha ragione.
Per Lillo: no le critiche di Monti le può fare tranquillamente, solo che si dovrebbe togliere quell'atteggiamento da so-tutto-io visto che le cantonate le prende pure lui, come tutti.
rorschach ha scritto:pab397 ha scritto:Un totem era la rappresentazione di un valore simbolico al quale ci sentiva legati per tutta la vita. La frase ha perfettamente senso.rorschach ha scritto:
Non sono Travaglio, ma dire "l'art. 18 non è un totem" non significa nulla.
Sarà presuntuoso, ma ha ragione.
Per Lillo: no le critiche di Monti le può fare tranquillamente, solo che si dovrebbe togliere quell'atteggiamento da so-tutto-io visto che le cantonate le prende pure lui, come tutti.
Come figura retorica, sinceramente, il totem mi suona molto male nella frase della Fornero.
Nessuna polemica con te, naturalmente, ma del presunto atteggiamento spocchioso di Travaglio mi interessa poco. Simpatie e antipatie per i personaggi pubblici sono sentimenti individuali, sempre legittimi.
Però mi soffermerei di più sul contenuto di quello che dice e scrive Travaglio (al di là del totem).
non tutti si rendono conto che travaglio è sempre stato di destra, si riconosce in montanelli ma ideologicamente ne è abbastanza distante, montanelli era un liberale...kurohata ha scritto:nonostante ci siano tanti ravanelli.. vedi che travaglio non è mai stato sinistrorso, manco pseudo. Non è che se uno parla male di Berlusconi allora è sinistrorso..Lillo sei uno ha scritto:
Qui si comincia a capire che tanti pseudo-sinistrorsi sono come i ravanelli: rossi fuori ma bianchi dentro
(giusto per specificare)
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!