RegginaLife.com

giovan ni ha scritto:

goodfellow ha scritto:
quello che intendevo io è che invece di denunciare tutta la sua famiglia in quanto mafiosa denuncia il fatto di essere gay in una terra di retrogradi...complimenti...

Dì la verità, Good: tu la denunceresti la tua famiglia se fosse mafiosa?

io me ne andrei con la scusa degli studi fuori ...e mi farei la mia vita lontano

goodfellow ha scritto:

giovan ni ha scritto:

goodfellow ha scritto:
quello che intendevo io è che invece di denunciare tutta la sua famiglia in quanto mafiosa denuncia il fatto di essere gay in una terra di retrogradi...complimenti...

Dì la verità, Good: tu la denunceresti la tua famiglia se fosse mafiosa?

fortunatamente non mi trovo nella situazione...ma di certo non andrei a sbandierarlo a vanity fair per far capire quanto è dura (pardon per il termine) essere gay nella 'ndrangheta...

E qui il punto: l'articolo non è contro la 'ndragheta, ma contro l'involuzionismo che essa rappresenta. Per questo lui sputtana. Se "Rocco" fosse nato altrove avrebbe potuto essere se stesso. È questo il senso.
(Like a "quanto è dura", perché rende bene l'idea).

giovan ni ha scritto:

goodfellow ha scritto:
E qui il punto: l'articolo non è contro la 'ndragheta, ma contro l'involuzionismo che essa rappresenta. Per questo lui sputtana. Se "Rocco" fosse nato altrove avrebbe potuto essere se stesso. È questo il senso.
(Like a "quanto è dura", perché rende bene l'idea).

sarà, ma a me quest'articolo mi sa tanto di bufala...

cioè, va bene che mi chiamate rocco che non è il mio nome (tra l'altro rocco, non che so io andrea, marco, luca...rocco, a questo punto perchè non turi, micu, cicciu...vabbè...), ma davvero credo (io rocco) di non farmi riconoscere dalla mia retrograda famiglia?

suvvìa, in quante famiglie 'ndranghetiste di reggio calabria ci sono uno zio ed un nipote gay, il primo fatto sposare per comodo, cinquentenne e senza figli, il secondo diciottennte, effeminato e che da piccolo giocava con le barbie?

goodfellow ha scritto: sarà, ma a me quest'articolo mi sa tanto di bufala...

cioè, va bene che mi chiamate rocco che non è il mio nome (tra l'altro rocco, non che so io andrea, marco, luca...rocco, a questo punto perchè non turi, micu, cicciu...vabbè...), ma davvero credo (io rocco) di non farmi riconoscere dalla mia retrograda famiglia?

suvvìa, in quante famiglie 'ndranghetiste di reggio calabria ci sono uno zio ed un nipote gay, il primo fatto sposare per comodo, cinquentenne e senza figli, il secondo diciottennte, effeminato e che da piccolo giocava con le barbie?

Non copiare ciò che scrivo io!

UnVeroTifoso ha scritto:

Non copiare ciò che scrivo io!

non avevo letto...chiedo venia...

tina ha scritto:Posso fare la battuta?
Posso, si dai posso?

Ok posso

Roccoooooo e le patatine non ti piacciono più?

buuuhahahahahahahaha si presta la battuta

goodfellow ha scritto:

UnVeroTifoso ha scritto:

Non copiare ciò che scrivo io!

non avevo letto...chiedo venia...

Si scherza...

Ma che razza di giornali Ma il giornalista chi è? Ma che trovate geniali!

Daryan ha scritto:Ma che razza di giornali Ma il giornalista chi è? Ma che trovate geniali!

Vanity fear, mica bau bau micio micio....

poi parlano male di Topolino....

Falko ha scritto:
poi parlano male di Topolino....

Chi parla male di Topolino?!??!

Ho letto l'articolo anch'io, non mi è piaciuta la chiosa finale anche se quel "non vorrei mai essere nato a Reggio Calabria"...potrebbe essere riferito all'appartenenza familiare più che al pregiudizio reggino in sè.
Negli anni in cui ho vissuto a Reggio e in quelli successivi ho sempre frequentato anche persone con gusti sessuali diversi dai miei, nell'ambiente reggino che si diverte, vive , partecipa a feste e alla movida non ho mai ravvisato alcun tipo di pregiudizio anzi!!!
...il pregiudizio , invece, esiste in generale ovunque, ma , non credo che esistano genitori che siano contenti dell'omosesualità dei figli, possono averla accettata magari , ma è innegabile che questa non possa non essere fonte di preoccupazione e angoscia , poichè comunque un pregiudizio generale appunto esiste. A Reggio come altrove.
In ambienti di ndrangheta come è spiegato nell'articolo è tollerata malamente o non tollerata proprio e allora lì si, Rocco avrebbe dovuto nascere in un'altra famiglia, più aperta e tollerante. Reggina o torinese non fa differenza.

solo una cosa, dubito fortemente che il periodico letto abitualmente dalla tipica famigli mafiosa reggina sia vanity fair...
voglio dire, già è tanto se leggessero..

mrnino ha scritto:solo una cosa, dubito fortemente che il periodico letto abitualmente dalla tipica famigli mafiosa reggina sia vanity fair...
voglio dire, già è tanto se leggessero..

secondo me lo zio di "Rocco" è abbonato...

giovan ni ha scritto:

Lixia ha scritto:

Ps. avendo amici "felici "viassicuro che ci sono un saccco di uomini sposati a reggio che tanto etero non sono ....triste e infelicissima realtà...specie per le mogli

Minchia, pì ddaveru? [/quote]






Iaaaa l'anno scorso sono andati al cinema in 4 cioe' due coppie sposate. Durante il film i mariti dicono alle mogli che hanno da fare
Beh.. Il film era finito le mogli tornano a casa insieme
E beccano loto due a letto

l'amore non può attendere