Ex consigliere Zappalà..pena esemplare..
Inviato: 15/06/2011, 19:19
Solo 4 anni di carcere per voto di scambio..
Altro bel colpo della nostra giustizia..
Altro bel colpo della nostra giustizia..
.....................e domani gli daranno gli arresti domiciliari!!!!Motociclista ha scritto:Solo 4 anni di carcere per voto di scambio..
Altro bel colpo della nostra giustizia..
Appunto.Giusva ha scritto:Beh, non mi pare propio un trattamento di favore; la pena massima è sei anni, con lo sconto per l'abbreviato si va a 4, ancora il massimo.
E 4 anni ha preso.
Cosa vogliamo di più?
doddi ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86
Il focus di Guardia di Finanza e Ros dei Carabinieri sui conti di Santi Zappalà
Mercoledì 12 Ottobre 2011 20:17
di Alessia Candito - Sette milioni e mezzo di euro: a tanto equivale il patrimonio che Guardia di Finanza e Carabinieri hanno oggi sequestrato a Santi Zappalà, l’ex consigliere regionale del Pdl condannato nel giugno scorso per aver chiesto e ottenuto l’appoggio della cosca Pelle per garantirsi l’elezione a Palazzo Alemanni.
Spalmato in conti correnti, titoli, assicurazioni e denaro contante, per gli inquirenti quello di Zappalà era un patrimonio ingiustificato e soprattutto “assolutamente sperequato ed incoerente con i redditi dichiarati”. Nell’ultimo decennio, l’ex sindaco di Bagnara non aveva mai dichiarato più di un milione di euro.
Ma a finire sotto la lente degli investigatori sono stati anche conti correnti e società intestate alla moglie e alle figlie del politico pidiellino oggi dietro le sbarre, la Fisiokinesiterapia bagnarese , attiva nel settore paramedico e l’attività di noleggio di imbarcazioni da diporto ILECA CHARTER. Società di natura molto diversa delle quali le due donne erano solo – secondo gli inquirenti – le formali titolari. A tirare le redini di entrambe, “si ha fondato motivo di credere”, secondo quanto si legge nel decreto di sequestro preventivo, sarebbe stato lo stesso Zappalà.
Società di natura e attività radicalmente diverse, ma fra le quali gli investigatori hanno riscontrato strani e sospetti passaggi di denaro, curiose triangolazioni con i conti correnti dei tre familiari che rendono assolutamente chiaro – scrive il gip Daniela Oliva - “il tentativo - in atto - di effettuare una vera e propria “smobilizzazione finanziaria del conto corrente di ZAPPALÀ Santi”.
Con il fiato degli inquirenti sul collo quindi, le donne della famiglia Zappalà avrebbero tentato di mettere al sicuro il “patrimonio di famiglia”, svuotando progressivamente il conto del rispettivo padre e marito. Un’operazione che Francesca Parisi, moglie dell’ex sindaco di Bagnara, poteva svolgere agevolmente, essendo ancora in possesso della procura a operare sul conto del congiunto e che la figlia Carmela, impiegata dell’Istituto di credito presso il quale il padre aveva aperto il proprio milionario conto, avrebbe potuto trattare lontano da occhi indiscreti, ma che non sono sfuggite agli uomini del Gico e del Ros.
Con l’operazione di sequestro realizzata da Fiamme Gialle e Carabinieri – scrive la Gdf – “si stringe il cerchio intorno alla figura dello ZAPPALÀ, aggredendo nel concreto l’imponente patrimonio finanziario del noto politico calabrese”.
Nel giugno scorso, l’ex consigliere regionale è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione perché pizzicato nell’ambito dell’operazione Reale3 a prendere accordi con il boss Giuseppe Pelle per garantirsi un seggio in Regione