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De Magistris: la camorra dietro i roghi
Caldoro indagato: pronto a dimettermi
Napoli, l´accusa al governatore: epidemia colposa. Bossi: non voteremo il decreto imbroglio. Aperte tre inchieste sul boicotaggio della raccolta, sui rischi per la salute e impianti mancati
di IRENE DE ARCANGELIS

De Magistris: la camorra dietro i roghi Caldoro indagato: pronto a dimettermi

NAPOLI - Boicottaggio organizzato con una regia criminale. Strategia della camorra. È l´ultima inquietante verità dell´emergenza rifiuti a Napoli. Parola del sindaco Luigi De Magistris. Un allarme del primo cittadino che svela i contenuti di una delle tre inchieste aperte in questi giorni. Che riguarda i roghi notturni dei cumuli di spazzatura. Perché i rifiuti bruciati seguono canali diversi per lo smaltimento, affidati a ditte diverse. Costo: mille euro a tonnellata. Chi le brucia?, si chiedono i magistrati della Dda. Persone guidate dalla camorra, gruppi organizzati pagati a provvigione. Interesse economico criminale perché, si fa intendere, i napoletani non si alzano in piena notte per bruciare la spazzatura. Oltre al "vantaggio" di destabilizzare le istituzioni cittadine. Ma sono anche altri due i fronti investigativi. Se la camorra agisce in strada, si indaga sulle responsabilità a livello istituzionale con l´inchiesta per epidemia colposa e omissione di atti d´ufficio, sulla base di una relazione della epidemiologa Maria Triassi. In realtà una vera e propria informativa di reato cui seguirà nei prossimi giorni l´analisi dei dati sui consumi di farmaci per le allergie e crisi respiratorie a Napoli.

Slalom tra i rifiuti

Inchiesta con un pugno di nomi nel registro degli indagati rappresentanti delle istituzioni per aver omesso azioni che avrebbero potuto evitare l´emergenza. C´è il governatore della Campania Stefano Caldoro. Pur avendone i poteri e in presenza di uno stato di emergenza non ha trasferito i rifiuti fuori provincia. Una omissione che avrebbe esposto i cittadini al pericolo di epidemia. Interviene lo stesso Caldoro con una nota: «Appena possibile fornirò, nello spirito della piena collaborazione istituzionale, tutte le informazioni, anche documentali. Eventualmente fossero provate responsabilità penali per fatti commessi inconsapevolmente, e siamo convinti di aver fatto fino in fondo tutto il nostro dovere, non esiterei a dimettermi da presidente della regione». Terza inchiesta quella sulla realizzazione e gestione degli impianti per il trattamento dei rifiuti. Tre fronti aperti alla vigilia di una settimana decisiva, con il Consiglio dei ministri chiamato a decidere sul decreto annunciato dal ministro Stefania Prestigiacomo per superare la decisione del Tar del Lazio che ha bloccato i trasferimenti dei rifiuti dalla Campania verso altre regioni. Decreto su cui pesa il veto netto della Lega. Ieri sera Umberto Bossi da Magenta ha ribadito: «Non voteremo questo decreto imbroglio».


La città ostaggio della spazzatura

E rivolto a Berlusconi: «Il premier nomini commissario ai rifiuti De Magistris così vedremo se scappa di fronte ai problemi». Il leader leghista ha poi concluso: «Il nord non si può più fare carico dei problemi del sud». E se la maggioranza è divisa sul fronte opposto il Pd chiede a Berlusconi di dichiarare fino a dicembre lo «stato di emergenza» mentre il segretario Pierluigi Bersani chiosa: «Se il governo si paralizza in situazioni del genere, significa che il governo non c´è più».

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Cronaca | di Vito Laudadio

26 giugno 2011

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Più informazioni su: appalti, business, Camorra, costi, criminalità, emergenza, rifiuti

Rifiuti, in emergenza la camorra
ci guadagna ancora di più

Nei momenti di crisi acuta la criminalità accresce il suo potere e il suo consenso. I clan puntano sugli appalti a cominciare dalla fornitura straordinaria di mezzi per la raccolta dei sacchetti ammassati e sul business dello smaltimento. Ma l'affare d'oro sta nell'inceneritore di Napoli est che de Magistris non vuole
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non ha dubbi: “La camorra ostacola la nostra rivoluzione ambientale”. Dietro i roghi, i disordini, la protesta, un ruolo predominante ce l‘ha la criminalità organizzata. Gli fa eco il suo assessore, Giuseppe Narducci, fino a pochi giorni fa in forza alla Procura Antimafia di Napoli: “In alcuni casi – ha dichiarato al Corriere della Sera – è sembrato che più che l’esasperazione dei cittadini ci fosse l’azione di gruppi organizzati”. Parole più misurate, ma ancor più forti se si pensa che Narducci è uno che di camorra e munnezza se ne occupa da anni. È lui che ha a lungo indagato e poi chiesto l’arresto dell’ex sottosegretario del Pdl, Nicola Cosentino, uno che sulla munnezza e suoi ambigui rapporti con la camorra ha costruito la scalata la potere. “L’ECO 4 song’io” diceva Nick ‘U Mericano, parlando di uno dei tanti consorzi costruiti nei 15 anni di emergenza rifiuti in Campania, una di quelle società in cui politica e camorra condividevano affari, incarichi, assunzioni inutili di personale pagato profumatamente per trascorrere intere giornate a braccia conserte.

Le inchieste raccontano che i momenti di crisi acuta, di munnezza che arrivava fino al secondo piano dei palazzi, serviva per far guadagnare tutti di più: le imprese colluse, che si accaparravano appalti con affidamenti diretti, i lavoratori con straordinari da far impallidire un banchiere, i politici, che certo non rinunciavano alla propria fetta. Ecco, per capire cosa sta succedendo in queste ore a Napoli, bisogna partire dai fatti noti, che ciclicamente si ripresentano quando qualcuno non rispetta il suo ruolo nel gioco delle parti.

Che buona parte dei disordini di Napoli portino in calce la firma della camorra, è ormai chiaro da alcuni giorni come ilfattoquotidiano.it aveva già stigmatizzato. Rifiuti incendiati contemporaneamente in vari punti della città, donne e bambini a guidare la protesta in strada, i centauri di Pianura che si rivedono tre anni dopo gli scontri andati in onda in mondovisione.

Ma a cosa puntano i clan? Agli appalti, innanzitutto. A cominciare dalla fornitura straordinaria di mezzi per la raccolta dei sacchetti ammassati che ormai si contano in metri lineari lungo le strade. Per sollevare le circa duemila tonnellate di spazzatura giacente, servono le miniruspe, i cosiddetti “bobcat”. Non uno ma decine, da mandare in giro per la città accanto ai compattatori dell’Asia. E sono poche le ditte in grado di mettere a disposizione molti mezzi in così poco tempo. Imprese con una disponibilità economica tale da poter acquistare attrezzature e tenerle ferme per mesi, in attesa di periodi caldi come questi. Un affare: ogni mezzo viene noleggiato a una cifra compresa tra i 400 e 600 euro al giorno. Vale a dire che, se per ognuna delle dieci Municipalità in cui è suddivisa amministrativamente Napoli girano due bobcat per notte, si arriva a spendere fino a 12mila euro extra al giorno solo per spalare munnezza. Cioè, 120mila euro in questi primi dieci giorni e altri 240mila fino al 15 luglio, termine più o meno condiviso prima di rivedere pulita Napoli. L’altro business sulla raccolta è lo smaltimento dei sacchetti bruciati, che oltre a sprigionare diossina diventano rifiuti speciali con costi doppi per la raccolta e il trasporto in discarica.

Camorra di interesse e di consenso. Organizzare la protesta, spargere in strada i sacchetti bloccando il traffico e obbligando, di fatto, la rimozione forzata non è solo una dimostrazione di forza dei clan: è quel modo di entrare in sintonia con il sentire popolare, che accresce il riconoscimento dell’autorità conquistata nei vari quartieri. È la parabola del “camorrista giusto”, specie quando la camorra aiuta a trovare o a difendere un posto di lavoro. Come nel caso di alcuni gruppi di disoccupati organizzati, che sperano di essere impiegati proprio nel campo dei rifiuti. O alcuni “compagni di lotta”, già impegnati oggi con aziende interessate dai subappalti che de Magistris sembra intenzionato a non rinnovare, tagliando definitivamente i ponti con il passato.

Ma è, indubbio, che il business che più solletica la fantasia dei clan sia l’inceneritore previsto a Napoli Est. Un’opera da 400 milioni di euro, in cui imporre forniture di materiali, mezzi per il movimento terra, calcestruzzo, manodopera: la scelta di de Magistris di non permetterne la costruzione, manda in fumo allo stesso tempo i piani delle lobby dell’energia e della camorra. La risposta, è nei sacchetti bruciati per le strade della città: stessa ora, stessa tecnica, stesso cattivo odore. L’odore dei soldi.


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Probabilmente è il caso che De Magistris, in attesa di realizzare i propri disegni, appronti qualche nuova discarica. Il consenso ce l'ha non dovrebbero protestare in molti ... altrimenti ahivoglia con i falò notturni.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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comunque De Magistris,al di là delle idee che uno può avere,per i giovani che vogliono fare politica è un esempio.Persone come lui ti avvicinano alla politica,ce ne fossero di politici come lui.
Ultima modifica di reggino il 26/06/2011, 13:29, modificato 1 volta in totale.
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Gino F 25/06/11, 22:00
Caro De Magistris,
cari napoletani onesti,
sono del Nord ed è straordinario e commovente per me percepire il calore ed il sostegno al vostro Sindaco, in questi giorni in cui si fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote.
Straordinarie e commoventi sono anche i suggerimenti tecnici, la disponibilità ad offrire gratuitamente le vostre competenze per aiutarlo a risolvere il problema dei rifiuti.
Questo blog mi mi dà speranza! Dio voglia che non solo riscattiate la vostra città, ma diventiate esempio perché l'Italia tutta si riscatti.
Le Regioni, la Lega Nord vi possono sbattere la porta in faccia, ma non la maggiornaza degli italiani, che sono con voi!
Caro Sindaco,inizierà la campagna di denigrazione (anche Minzolini, nell'editoriale di questa sera al TG1, le ha dato del demagogo e populista) e, temo, potrebbero fare anche altro... Temo per la sua incolumità ma confido nella protezione che le sta offrendo questa cittadinanza, che si esprime nel suo Blog.
Le auguro, auguro a tutti i napoletani onesti, ogni bene.

Un abbraccio a tutti.

questo è il commento di un ragazzo sul blog di De Magistris.Non so se vincerà la sua battaglia,glielo auguro con tutto il cuore,ma il solo impegno,il solo coraggio di intraprendere questa sfida,in un paese di corrotti,collusi,vili,è un segno di grande civilità,civilità,di cui il nostro Paese ha tanto bisogno. :salut
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Napoli, tonnellate rifiuti scese a 1.700

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napoli rifiuti box
La raccolta straordinaria 24 ore su 24 iniziata con l'ordinanza del sindaco Luigi De Magistris sta facendo diminuire, se pure lentamente, la giacenza di immondizia a Napoli. Anche se la situazione è diversa zona per zona, e i cumuli di rifiuti non risparmiano nemmeno il centro cittadino e le strade dello shopping, secondo le stime di Asia, azienda del Comune che gestisce la raccolta, a terra ci sarebbero 1.720 tonnellate da recuperare. Molto pesante invece la situazione nell'hinterland napoletano, soprattutto nell'area flegrea.

Non si allenta l'emergenza rifiuti in provincia di Napoli. Nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco hanno spento 60 roghi di spazzatura. Le richieste di intervento sono giunte sia dalla città che dalla provincia. Sui roghi la magistratura ha già avviato una indagine per accertare se ci sia una una sola 'regia' dietro questi atti. La combustione dei rifiuti causa gravissimi danni alla salute perché dai cumuli in fiamme si leva la diossina. E la spazzatura incendiata diventa rifiuto speciale e prima di essere rimosso deve essere «caratterizzato». Inoltre il rifiuto incendiato non può finire né in discarica né agli impianti Stir ma in apposite strutture di lavorazione. Costa in altre parole molto di più di un rifiuto normale.

I roghi si sono verificati sia nel capoluogo campano che nella provincia, soprattutto nella zona di Lago Patria, Giuliano e Melito. Su due incendi di spazzatura è intervenuta anche la polizia: in Corso Vittorio Emanuele e all'angolo tra Traversa Nuova Marina e via Loggia di Genova.

Intanto due funzionari del comando dei vigili del fuoco di Napoli hanno studiato un piano che potrebbe allestire un sito di trasferenza dei rifiuti a bordo di una nave portacontainer. Il progetto è stato approntato da Alfonso Giglio e Giuseppe Salvati e inviato al prefetto di Napoli. L'apertura di nuovi siti di trasferenza e di stoccaggio provvisorio (che sono delle 'aree di parcheggiò della spazzatura) viene solitamente osteggiata dalle popolazioni locali. I rifiuti stoccati a bordo delle navi portacontainer non susciterebbero alcuna protesta – sostengono i due funzionari - perché le imbarcazioni dovrebbero essere ancora lontano dallo costa. I due dirigenti dei vigili hanno previsto anche un sistema per la raccolta del percolato, da destinare successivamente agli impianti di trattamento.

l'unità.it
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apoli, viaggio tra i rifiuti. Il Comune reagisce di Jolanda Bufalini
di Jolanda Bufalini | tutti gli articoli dell'autore

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emerenza rifiuti a napoli
Santa Brigida, angolo con via Toledo, un commerciante lava con la pompa il marciapiede dove resistono i residui carbonizzati del rogo di rifiuti. Sono passati gli addetti a pulire ma resta la puzza acre delle materie plastiche bruciate. La delibera di De Magistris che ordina la raccolta lungo l’intero arco delle 24 ore dà la precedenza ai luoghi nelle cui vicinanze sono scuole e ospedali, ma la via elegante dello shopping, ieri si presentava abbastanza pulita. Il dramma degli incendi dolosi nella notte di sabato si è consumato poco distante a via Monteoliveto, corso Umberto, via Santa Maria La Scala, e nel quartiere Pianura.

Caldoro indagato, Bossi boccia il decreto, De Magistris: «Camorra dietro roghi»

Il partito dei veleni di Marco Rossi-Doria

Il caos nella notte (VIDEO)

FOTOGALLERY

Il sindaco De Magistris mette in guardia: «Dietro gli incendi c’è la camorra». E la deduzione è semplice: la gente sa che bruciare significa sprigionare diossina e tramutare in rifiuti speciali, più difficili da rimuovere, i rifiuti solidi urbani. Mentre scriviamo un nuovo rogo viene appiccato in via Salvator Rosa. «Qualcosa non quadra» conferma anche Raffaele Del Giudice, protagonista delle battaglie di Legambiente, oggi nel cda di Asìa: «Una mamma preoccupata della salute dei figli non li manda, con i guanti di lattice, in cima a una montagna di spazzatura a lanciare sacchetti in mezzo alla strada». Ne è convinto anche il vicesindaco Tommaso Sodano, che è andato in procura a denunciare le minacce subite dagli operatori ecologici e che, domani mattina, sarà ascoltato di nuovo dai magistrati.

Ma non si può fare di ogni erba un fascio, da Santa Brigida saliamo, con Maurzio Montalto, avvocato di Legambiente, verso i Quartieri: alla Speranzella i cartelli scritti a pennarello dagli abitanti vietano di depositare lì i rifiuti, alcuni semplicemente indicano di lasciarli in via Roma, altri, polemicamente, di portarli davanti a palazzo San Giacomo, sede del comune. Teloni coprono i cassonetti, è fatto divieto - sempre per auto-organizzazione dei residenti - di gettare sacchetti fino alle 22. È tutto pulito, è la riscossa dei lazzari che riversano i rifiuti nelle strade eleganti, dove, più facilmente passano i mezzi compattatori. Dice l’avvocato Montalto: «Non mi pare camorra, questa, mi sembra una capacità di organizzarsi che fa ben sperare per la raccolta differenziata».

Con l’ascensore di via Chiaia saliamo a Monte di Dio, dove, al numero 49, ha abitato da giovane il presidente Napolitano. In fondo si vedono l’accademia e la caserma della Nunziatella. A sinistra si scende verso il Pallonetto di Santa Lucia: è l’intreccio napoletano di quartieri alti e poveri. Via Egiziaca Pizzofalcone, si succedono i bassi, sulle porte è ancora visibile la scritta “non abitabile”, ma sono tutti, invece, popolatissimi, due o tre gradini sotto il livello stradale per entrare in casa. E qui, fino a tre giorni fa, la monnezza arrivava al primo piano, nei bassi l’avevano in casa, con tutto quello che si può immaginare sul piano del rischio sanitario. Emergenza sanitaria colposa è il titolo della seconda inchiesta aperta dal procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. Fu così anche nel 2007 e nell’aprile scorso sono stati rinviati a giudizio il sindaco Iervolino, l’ex governatore Bassolino e il prefetto Alessandro Pansa. La reazione di De Magistris: «La Procura fa bene ad indagare, ognuno deve fare la sua parte».

Pina Tommasielli è assessore Idv allo sport nella giunta De Magistris, ma è anche medico. Ha attivato un osservatorio epidemiologico: «Abbiamo messo in rete strutture già esistenti, insieme al dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 1 e ai 230 medici di famiglia che da 12 anni fanno il monitoraggio di 200mila famiglie, un campione statisticamente significativo». Allo stato attuale, ritiene l’assessore, è ancora presto per verificare se vi siano picchi nei consumi di farmaci o nei ricoveri. Da tenere sotto sorveglianza sono «le patologie gastrointestinali, le allergie, le infezioni delle vie respiratorie».

Fra le ipotesi su cui indaga la magistratura c’è il mancato trasferimento in altre province della Campania (c’è infatti un articolo della legge regionale sui rifiuti approvato la scorso inverno che consente di farlo). Una terza inchiesta che riguarda la realizzazione e il funzionamento degli impianti, tra cui l’inceneritore di Acerra. L’attenzione dei Pm Federico Bisceglie e Maurizio De Marco è concentrata su appalti, delibere e adempimenti contrattuali. In un certo senso è la più importante, perché incide sulle scelte future e la tenaglia a cui vuole sfuggire la giunta partenopea è di restare schiacciata fra emergenza e programmazione. Il “collo di bottiglia” nello smaltimento non dipende da palazzo San Giacomo ma da Regione e Provincia. Minzolini, in un editoriale del Tg1 ieri, attaccando De Magistris, ironizzava sulle illusioni della differenziata. Ma, obiettano l’assessore all’ambiente Sodano “la differenziata avrebbe reso più lunga la vita delle discariche ora esaurite”. E c’è lo scandalo degli impianti di compostaggio pronti e mai usati, come quello di Caivano del 2005. Sodano annuncia un accordo con Confindustria per metterlo in funzione.


26 giugno 2011
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Rifiuti a Napoli: aumentano le patologie respiratorie per i bambini
I pediatri concordi, crescita del 10-20%: le cause
nei roghi tossici e nella diossina
EMERGENZA

Rifiuti a Napoli: aumentano le patologie respiratorie per i bambini

I pediatri concordi, crescita del 10-20%: le cause
nei roghi tossici e nella diossina


Bambini e rifiuti: per loro, aumentano le patologie respiratorie
MILANO - Dati ufficiali che attestino un aumento di patologie a Napoli a causa dell'emergenza rifiuti, ad oggi, non ve ne sono. Ma un primo campanello d'allarme arriva dalla rete dei pediatri: nell'ultimo mese, da quando cioè la situazione dei rifiuti abbandonati per le strade si è aggravata, affermano i medici, si è registrato un aumento del 10-20% delle patologie respiratorie tra i bambini. E la causa, è l'allarme lanciato dagli specialisti, è da ricercarsi nei roghi di immondizia che, fortemente tossici, continuano ad essere segnalati anche in queste ore. «Da circa un anno - spiega il presidente della Federazione italiana pediatri (Fimp) Giuseppe Mele - la rete dei pediatri a Napoli ha avviato un monitoraggio per verificare l'eventuale aumento di patologie pediatriche in relazione alla questione rifiuti». Sotto i riflettori degli specialisti, vi sono innanzitutto le patologie di tipo oncologico: «Per questo tipo di patologie, così come per quelle gastrointestinali - precisa Mele - non è stato riscontrato un aumento significativo dell'incidenza rispetto al resto del territorio nazionale».

AUMENTO DI ASMA E TOSSE - I dati cambiano, invece, per quanto riguarda le malattie respiratorie: «Nell'ultimo periodo si è riscontrato - sottolinea - un aumento percentuale significativo di disturbi quali asma, tosse, faringiti e bronchiti asmatiche nei bambini, soprattutto in quelli più predisposti come, ad esempio, i bambini allergici». Un aumento dell'incidenza delle patologie respiratorie le cui causa non è, ovviamente, imputabile al freddo della stagione invernale: «La causa - avverte Mele - è da ricercarsi nei roghi di rifiuti che continuano a verificarsi e che sono molto tossici per le sostanze, come la diossina, che vengono prodotte a seguito della combustione della plastica». I primi a pagare le conseguenze dell'emergenza rifiuti a Napoli sono, dunque, i bambini. E nell'attesa che la situazione torni, si spera, alla normalità, dai pediatri arriva un consiglio: «Ovviamente, è fondamentale tenere i bambini lontani dai roghi di immondizia ed è importante, soprattutto in questa situazione - sottolinea Mele - cercare di portarli a mare il più possibile, poiché l'esposizione all'aria e all'acqua marina può ridurre gli effetti di tali disturbi».

CONSUMARE CIBI BEN COTTI - Altro consiglio è quello di consumare cibi ben cotti: «Con l'aumento delle temperature in questi giorni, infatti - avverte il pediatra - prevediamo in generale un aumento dei disturbi gastrointestinali nei bambini, anche se non collegabili per il momento all'emergenza rifiuti». E non solo i pediatri si sono attivati per monitorare l'evolversi dell'emergenza. Anche i medici di famiglia, spiega il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Giacomo Milillo, «hanno attivato sul territorio napoletano un monitoraggio in particolare su tre tipi di patologie: le malattie della pelle e quelle respiratorie, suscettibili di un aumento dell'incidenza a causa dei roghi di immondizia, e le patologie gastrointestinali, eventualmente collegabili a infezioni batteriche da rifiuti». Per il momento, «nella popolazione adulta - afferma Milillo - non sono stati riscontrati dati epidemiologici significativi». Ma il prevedibile aumento delle temperature nei prossimi giorni, conclude l'esperto, «è sicuramente un fattore di rischio in più, perchè il caldo facilita la fermentazione dei rifiuti per strada e la proliferazione dei batteri patogeni».

CONTINUA LA RACCOLTA STRAORDINARIA -Intanto la raccolta straordinaria 24 ore su 24 iniziata con la firma dell'ordinanza del sindaco Luigi De Magistris sta facendo diminuire, se pure lentamente, la giacenza di immondizia a Napoli. Anche se la situazione è diversa zona per zona, e i cumuli di rifiuti non risparmiano nemmeno il centro cittadino e le strade dello shopping, secondo le stime di Asia, azienda a totale partecipazione del Comune che gestisce la raccolta, a terra ci sarebbero 1.720 tonnellate da recuperare. Molto pesante invece la situazione nell'hinterland napoletano, soprattutto nell'area flegrea


corriere della sera.


Vai Gigi. :thumright
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Rifiuti, De Magistris: più forti dei criminali
De Magistris sul camion dei rifiutiDe Magistris sul camion dei rifiuti
ultimo aggiornamento: 28 giugno, ore 16:20
Napoli - (Adnkronos/Ign) - Il sindaco di Napoli inaugura una nuova area ecologica di raccolta: ''Abbiamo invertito il trend". E sottolinea: "I cittadini stanno dimostrando sensibilità, stiamo lavorando per essere autonomi''. E alla Lega dice: ''Non voglio l'elemosina". La Commissione europea minaccia sanzioni. I vescovi: ''E' ora che si attivi la solidarietà del Nord''


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Napoli, 28 giu. - (Adnkronos/Ign) - "Per la prima volta abbiamo invertito un trend, adesso si parla, si scrive e si fanno ordinanze che puntano al riutilizzo, al recupero, al porta a porta e tutti vogliono contribuire, addirittura i detenuti di Poggioreale vogliono contribuire facendo la differenziata in carcere". Lo ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, durante la presentazione dell'isola ecologica nel quartiere di Barra. "E' ovvio - ha aggiunto de Magistris - che interessi forti e criminali si mettano di traverso, ma noi siamo più forti. A Napoli ha vinto la legalità e ci sono degli intralci, intoppi, ma siamo più forti".

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Per il sindaco "ci sono molte cose positive che stanno andando nel verso giusto", ha affermato invitando a "non essere pessimisti" sulla possibile saturazione a breve della discarica di Chiaiano. Tra le cose positive, ha aggiunto, l'incontro di oggi a Roma tra il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, parlamentari Pdl e governo, sul tema dei rifiuti. "E' una battaglia dura e difficile - ha aggiunto de Magistris - i cittadini stanno dimostrando sensibilità. Ci auguriamo che Provincia, Regione e governo facciano la loro parte, ognuno deve assumerei le proprie responsabilità. Non aspettiamo però che il governo e la Lega si decidano. Stiamo lavorando per essere autonomi".

''Io - ha spiegato il sindaco - non voglio l'elemosina della Lega, il governo decida che fare, prendiamo atto che finora non hanno fatto nulla ma non aspettiamo loro, sia ben chiaro". Ribadendo di essere ''assolutamente contrario allo stato di emergenza'' De Magistris ha chiesto che il governo faccia ''un decreto che consenta di portare i rifiuti nelle regioni disponibili. Nessuna della Lega è toccata, ecco perché la loro posizione è strumentale. Ci sarebbero la Toscana, l'Emilia, le Marche, la Puglia, la Liguria che hanno mostrato sensibilità. La Lega ha una posizione ideologica. Il loro - ha aggiunto il sindaco di Napoli - è un veto politico inaccettabile. Loro sono convinti che Napoli sia la parte scadente del Paese, io da sindaco darò una prova d'orgoglio ai leghisti e tra un po' si accorgeranno di che capacità di forza ha la mia città''.

Quindi fa un pronostico ambizioso: ''Napoli arriverà al 70% di raccolta differenziata entro la fine dell'anno. Ce la facciamo sicuro, non forse. Napoli è mobilitata per raggiungere il porta a porta in tutta la città. Dal primo settembre partiamo da 8 quartieri, già ci sono le isole ecologiche, oggi ne inauguriamo quattro, da luglio ci sarà una grande campagna di informazione. Anche il presidente del calcio Napoli farà i suoi sforzi".

Questa mattina de Magistris si è recato all'autoparco dell'Asia la municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti per salutare e ringraziare i lavoratori che stanno svolgendo in questi giorni un lavoro 24 ore su 24, così come previsto dall'ordinanza sindacale emessa giovedì scorso. De Magistris, accompagnato dal vicesindaco hanno visitato l'impianto di Via Volpicellu e fatto un giro su un compattatore. Sindaco e vicesindaco sono poi tornati all'autoparco dove hanno conosciuto i dirigenti dell'azienda, ai quali hanno preannunciato una sostanziosa ricapitalizzazione e ribadito l'impegno a insistere sulla raccolta porta a porta. Alle 11 de Magistris e Sodano inaugureranno un'isola ecologica a Piazza Bisignano, nel vicino quartiere di Barra.


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reggino ha scritto:Rifiuti, De Magistris: più forti dei criminali
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Napoli - (Adnkronos/Ign) - Il sindaco di Napoli inaugura una nuova area ecologica di raccolta: ''Abbiamo invertito il trend". E sottolinea: "I cittadini stanno dimostrando sensibilità, stiamo lavorando per essere autonomi''. E alla Lega dice: ''Non voglio l'elemosina". La Commissione europea minaccia sanzioni. I vescovi: ''E' ora che si attivi la solidarietà del Nord''

Questo si chiama parlare! grande De Magistris!!

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
ethan
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Grande De Magistris!!!!

Napoli, De Magistris bloccò i fondi ma adesso come sindaco li rivuole.

Acrobazie napoletane. Sca­duti ormai i famosi «cinque giorni di De Magistris», ovve­ro il termine entro il quale l’ex pm aveva promesso di ri­solvere l’emergenza rifiuti nella città partenopea, è or­mai scattato il tempo delle lamentele a tutto campo, delle nuove spericolate pro­messe («porterò la differen­ziata al 70% entro l’anno»), dello scaricabarile in dire­zione del governo, dei deci­bel in libertà con cui deviare l’attenzione generale e sfug­g­ire alle proprie responsabi­lità accreditando la tesi di una sorta di complotto antinapoletano. Purtroppo, però, le pro­messe del « sindaco- spazzi­no » - proprio ieri mattina con un colpo di teatro è sali­to all’alba su un camion per la raccolta dell’immondi­zia - sono destinate a infran­gersi contro una realtà che rischia di complicarsi gior­no dopo giorno. Ieri, infat­ti, è arrivato un nuovo pe­santissimo richiamo da par­te dell’Europa che ha pa­ventato «sanzioni pecunia­rie » se non ci sarà un cam­bio di passo. «Le autorità italiane non hanno ancora fatto quanto necessario per trovare una soluzione defi­nitiva al problema», ha det­to il commissario Ue all’Am­biente Janez Potocnik. A meno di un cambio di rotta, la Commissione avrà «poca scelta se non quella di pro­seguire con la procedura d’infrazione». Una vera mazzata per il neosindaco che alcuni giorni fa aveva annunciato un’imminente missione a Bruxelles per cercare di ottenere almeno uno sblocco parziale dei 145 milioni del Piano regio­nale. Impresa resa ancora più ardua dalla sua decisio­ne di fermare la costruzio­ne del termovalorizzatore di Napoli Est. Il paradosso è che, nel gio­co delle demagogie incro­ciate e dell’opposizione a testa bassa contro il gover­no messa in campo a Stra­sburgo, il parlamentare eu­ropeo Luigi De Magistris (obbligato a dare le dimis­sioni per l’incompatibilità con il ruolo di sindaco) si trova a battagliare contro se stesso e a smentire le sue azioni recenti. Come ricor­da la presidente della com­missione per le Petizioni, Erminia Mazzoni, il 26 gen­naio di quest’anno fu pro­prio l’ex pm a presentare al parlamento europeo una ri­soluzione con cui chiedeva alla Commissione di eserci­tare la massima durezza e bloccare i fondi per Campa­nia e Napoli fino a quando Bruxelles non avesse avuto prove certe sull’esistenza di un piano rifiuti confor­me alle norme. Quali fon­di? Esattamente quei 145 milioni che ora cerca fatico­samente di riottenere. Una richiesta che ottenne 374 voti a favore, 208 contrari e 38 astenuti. Bocciati anche i 17 emendamenti «mitiga­tori » presentati da 40 depu­tati del Ppe, tutti italiani. Indimenticabili anche le parole di giubilo dettate do­po quel voto. «Il Parlamen­to ha approvato la risoluzio­ne di cui sono stato primo firmatario e per la quale mi sono impegnato lungamen­te. L’Europa boccia inequi­vocabilmente la politica berlusconiana fatta di sub­dole e infinite emergenze e della militarizzazione del territorio e dice no allo sper­pero dei fondi comunitari, utilizzati solo per ingrassa­re cricche e comitati d’affa­ri ». Niente male. «Evidentemente De Magi­stris deve soffrire di una sin­drome da doppia personali­tà - commenta la Mazzoni - . Purtroppo non si governa a prescindere dalla realtà e oggi il sindaco si ritrova a invocare l’aiuto di Berlusco­ni e a chiedere a Bruxelles ciò che pochi mesi fa cerca­va di bloccare pur di avere un manifesto antiberlusco­niano da esporre». Peral­tro, mentre i napoletani af­frontano l’emergenza esco­no nuovi elementi sulla sen­tenza che blocca il trasferi­mento di rifiuti fuori regio­ne. Il ricorso l’ha presenta­to, infatti, la società Italca­ve, diffidata dalla Regione Puglia dal ricevere carichi non conformi al protocollo firmato con la Regione Campania. Una decisione rivendicata dall’assessore pugliese Lorenzo Nicastro che si è spinto fino a dare ragione alla Lega. «Se Cal­deroli si preoccupa del tra­sporto in condizioni di sicu­rezza, di come la spazzatu­ra parte e arriva, delle mo­dalità che garantiscono igiene ai cittadini, non pos­so che essere d’accordo con lui». Come dire che per De Magistris si profilano tempi davvero duri.

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Prestigiacomo: "Domani proposta in Cdm"
Lega: "Dl non passerà tranquillamente"

Il ministro dell'Ambiente annuncia un decreto per fare fronte all'emergenza in Campania: "Siamo un governo nazionale e dobbiamo farci carico dei problemi di tutto il Paese". E il premier sembra orientato a seguire questa via. Ma Bossi promette battaglia: "Siamo contrari". Bonelli: "Da leader della Lega parole irresponsabili"



ROMA - "Domani proporrò al Cdm un provvedimento per aiutare la Campania". Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo secondo la quale "la situazione di Napoli non consente rinvii". E, a quanto pare, Silvio Berlusconi è sempre più tentato dal ricorso a un decreto legge per risolvere l'emergenza rifiuti a Napoli. Il premier, riferiscono alcuni parlamentari campani che hanno avuto modo di parlargli nel pomeriggio a palazzo Grazioli, sarebbe intenzionato a fare un decreto e si starebbe studiando anche la possibilità di organizzare proprio a Napoli il Consiglio dei ministri per il varo del provvedimento. E proprio per fare il punto e valutare le disponibilità a ricevere e trattare i rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli è previsto per domani alle 13:30, prima dell'inizio del Consiglio dei ministri convocato per le 15, un incontro fra esecutivo e Regioni. In base a questa disponibilità sarà messo a punto il testo del provvedimento che passerà poi al vaglio della riunione del Cdm.

Ministro dell'Ambiente: "Dobbiamo farci carico dei problemi di tutto il Paese". La crisi, secondo il ministro, è a un punto tale che, "se non adeguatamente fronteggiata, potrebbe innescare rischi per la salute pubblica". "Siamo un Governo Nazionale e dobbiamo farci carico dei problemi di tutto il Paese. In questo caso occorre rendere possibile la solidarietà fra le Regioni - ha concluso Prestigiacomo - consentendo
in via straordinaria, temporanea e controllata, il trasferimento dei rifiuti campani".

Il 'no' della Lega. Ma la Lega promette battaglia: il decreto rifiuti in Cdm "non passerà tranquillamente. Noi comunque siamo contrari", ha affermato il leader della Lega, Umberto Bossi, parlando alla Camera. Il senatur offre anche la sua ricetta per uscire dall'emergenza: "Napoli deve cercare un accordo con le regioni limitrofe".

Idv e Verdi: "Irresponsabile la posizione del Carroccio". "Le parole di Bossi sul decreto legge per l'emergenza rifiuti sono come al solito parole irresponsabili", è stata la reazione del presidente dei Verdi, Angelo Bonelli alla dichiarazione fatta dal leader della Lega. "Per decenni dalle regioni del Nord sono arrivate quantità enormi di rifiuti tossici e nocivi, sversati illegalmente nel territorio campano- aggiunge Bonelli- cosa si dovrebbe fare di quei rifiuti? Rispedirli a Bossi e alla Lega?". Per il leader dei Verdi "evidentemente il senatur non perde occasione per fare propaganda anche quando siamo in presenza di un'emergenza ambientale e sanitaria che sta condizionando la vita dei cittadini campani". E allora, "invece di subire la propaganda leghista il governo farebbe bene ad assegnare immediatamente a Napoli i 150 milioni di euro per la differenziata- conclude Bonelli- che Berlusconi aveva promesso al capoluogo campano nel 2010". Di atteggiamento irresponsabile da parte della Lega parla anche il presidente del gruppo Idv alla Camera, Madssimo Donadi: "La miopia della Lega rasenta l'irresponsabilità e l'autolesionismo. L'ostracismo nei confronti del decreto che potrebbe sbloccare l'emergenza rifiuti in Campania è irresponsabile e contrario agli interessi nazionali".

Noi Sud esorta il governo: "Non ceda a ricatto della Lega". Un invito al Governo a non subire l'atteggiamento ricattatorio della Lega arriva da Noi Sud: "In questo momento - dice Arturo Iannaccone, Segretario Nazionale di Noi Sud e deputato di IR - nessuno si può sottrarre al dovere di far uscire Napoli dalla drammatica situazione in cui si trova, evitando ulteriori disagi alla popolazione. Le istituzioni, dunque, facciano responsabilmente ognuna la propria parte." "Ci aspettiamo, conseguentemente, che la Lega eviti di assumere atteggiamenti ricattatori, rammentando che in passato montagne di rifiuti dal Nord sono state sversate al Sud, anche illegalmente".

fonte: http://www.repubblica.it

Non posso che continuare a ringraziare chi, da meridionale, ha votato e continua a difendere un governo leghista. Grazie mille! :okok:
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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UnVeroTifoso ha scritto:
Non posso che continuare a ringraziare chi, da meridionale, ha votato e continua a difendere un governo leghista. Grazie mille! :okok:
Continuando così non fate altro che attirarvi antipatie e, soprattutto, proteste al primo pirito fuori dal coro nel momento in cui sarete al governo.
Detto ciò non posso che concordare con chi grida vergogna, e ricordare ai signori leghisti allevatori fuorilegge che roma ladrona gli sta pagando le quote latte. ecco di chi ha paura bossi, altrochecaxxi.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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rca ha scritto:
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Non posso che continuare a ringraziare chi, da meridionale, ha votato e continua a difendere un governo leghista. Grazie mille! :okok:
Continuando così non fate altro che attirarvi antipatie e, soprattutto, proteste al primo pirito fuori dal coro nel momento in cui sarete al governo.
Detto ciò non posso che concordare con chi grida vergogna, e ricordare ai signori leghisti allevatori fuorilegge che roma ladrona gli sta pagando le quote latte. ecco di chi ha paura bossi, altrochecaxxi.
Sei in contraddizione RCA. O si attirano le antipatie o si grida vergogna.

A parte che io al governo non ci andrò mai, ed ho sempre criticato anche la parte politica che penso rappresenti meglio il mio modo di intendere la politica e la società.
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UnVeroTifoso ha scritto:
rca ha scritto:
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Non posso che continuare a ringraziare chi, da meridionale, ha votato e continua a difendere un governo leghista. Grazie mille! :okok:
Continuando così non fate altro che attirarvi antipatie e, soprattutto, proteste al primo pirito fuori dal coro nel momento in cui sarete al governo.
Detto ciò non posso che concordare con chi grida vergogna, e ricordare ai signori leghisti allevatori fuorilegge che roma ladrona gli sta pagando le quote latte. ecco di chi ha paura bossi, altrochecaxxi.
Sei in contraddizione RCA. O si attirano le antipatie o si grida vergogna.

A parte che io al governo non ci andrò mai, ed ho sempre criticato anche la parte politica che penso rappresenti meglio il mio modo di intendere la politica e la società.
Nessuna contraddizione cara ;) e ti spiego -almeno secondo me- perchè: o sempre odiato il modo di fare politica basta su bbuci e manfrine, teatrini visti e rivisti. fatti e non pugnette, diceva un comico (guardacaso caricatura di un politico).
A meno di un rincoglionimento totale di tutti gli italiani, al prossimo turno di elezioni sarà la sinistra a governare: che pensasse a cosa fare, e a farlo bene. pensando e soppesando le cose che vuole fare. Senza dimenticare che non è possibile mutuare le cose belle dai paesi civili, perchè qui per alcune, troppe cose, siamo ancora allo stato brado. E di non perdere tempo a fare lotte intestine, primarie ad ogni rutto dopo pranzo, ecc ecc.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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rca ha scritto:
Nessuna contraddizione cara ;) e ti spiego -almeno secondo me- perchè: o sempre odiato il modo di fare politica basta su bbuci e manfrine, teatrini visti e rivisti. fatti e non pugnette, diceva un comico (guardacaso caricatura di un politico).
A meno di un rincoglionimento totale di tutti gli italiani, al prossimo turno di elezioni sarà la sinistra a governare: che pensasse a cosa fare, e a farlo bene. pensando e soppesando le cose che vuole fare. Senza dimenticare che non è possibile mutuare le cose belle dai paesi civili, perchè qui per alcune, troppe cose, siamo ancora allo stato brado. E di non perdere tempo a fare lotte intestine, primarie ad ogni rutto dopo pranzo, ecc ecc.
Ma cara la mia amica :redface :redface :redface , il fatto che io ironicamente "ringrazi" chi ha votato l'attuale governo non vuol mica dire che penso che con un governo diverso si diventi la Danimarca... concordo pienamente sullo "stato brado" in cui purtroppo ci troviamo.

Sul fatto delle liti interne al csx con me sfondi una porta aperta. Io sono il primo a non sopportare l'essere ondivago di Bersani che vince con Pisapia e De Magistris e subito dopo flirta con Casini e Rutelli dimostrando di non aver capito nulla...

Sul fatto che alle prossime elezioni vinca la sinistra che dire? Non ho le tue certezze. Ricordati sempre che la sinistra italiana è maestra nel tafazzismo. :wink
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UnVeroTifoso ha scritto:
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Ma cara la mia amica :redface :redface :redface , il fatto che io ironicamente "ringrazi" chi ha votato l'attuale governo non vuol mica dire che penso che con un governo diverso si diventi la Danimarca... concordo pienamente sullo "stato brado" in cui purtroppo ci troviamo.

Sul fatto delle liti interne al csx con me sfondi una porta aperta. Io sono il primo a non sopportare l'essere ondivago di Bersani che vince con Pisapia e De Magistris e subito dopo flirta con Casini e Rutelli dimostrando di non aver capito nulla...

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Io non sono affatto certo.Non perchè creda in Berlusconi,che ormai è finito,ma perchè penso che se Montezemolo dovesse entrare in politica,con un'ipotetica alleanza con terzo polo,potrebbe avere buone possibilità di battere il csx.
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A meno di un rincoglionimento totale di tutti gli italiani, al prossimo turno di elezioni sarà la sinistra a governare: che pensasse a cosa fare, e a farlo bene. pensando e soppesando le cose che vuole fare. Senza dimenticare che non è possibile mutuare le cose belle dai paesi civili, perchè qui per alcune, troppe cose, siamo ancora allo stato brado. E di non perdere tempo a fare lotte intestine, primarie ad ogni rutto dopo pranzo, ecc ecc.
Ma cara la mia amica :redface :redface :redface , il fatto che io ironicamente "ringrazi" chi ha votato l'attuale governo non vuol mica dire che penso che con un governo diverso si diventi la Danimarca... concordo pienamente sullo "stato brado" in cui purtroppo ci troviamo.

Sul fatto delle liti interne al csx con me sfondi una porta aperta. Io sono il primo a non sopportare l'essere ondivago di Bersani che vince con Pisapia e De Magistris e subito dopo flirta con Casini e Rutelli dimostrando di non aver capito nulla...

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Io non so se si faranno le primarie,ma se si dovessero fare,per il bene della coalizione e del paese,mi auguro che a vincerle non sia nè Di Pietro,nè Vendola,che sono due prime donne,nè tantomeno Bersani che è una mummia,non ha carisma.Fino a qualche giorno fa si parlava di come possibile candidata la De Gregorio,mi auguro che non solo vi partecipi,ma che anche vinca queste primarie.E' la persona adatta per questo csx. :salut
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fiuti, ok a decreto. No da Lega. De Magistris: ''Non risolve nulla''
ultimo aggiornamento: 30 giugno, ore 20:05
Roma - (Adnkronos) - Via libera del Cdm al decreto legge per l'emergenza a Napoli. Sono previsti "accordi diretti tra Campania e singole Regioni" per il trasferimento dei rifiuti. Bossi: napoletani non imparano la lezione. Berlusconi: presto piano straordinario. Regioni: il provvedimento non risolve il problema. Il sindaco di Napoli: pilatesco. E al Senatur: a Bossi daremo dispiaceri nei prossimi mesi


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Roma, 30 giu. (Adnkronos) - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l'emergenza rifiuti in Campania con il voto contrario della Lega.

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Ad annunciare che il decreto sull'emergenza rifiuti sarebbe andato oggi all'esame del Cdm era stato il presidente facente funzioni dell'Anci, Osvaldo Napoli. ''Al premier e al ministro Prestigiacomo abbiamo dato la disponibilità totale per un discorso istituzionale che riguarda tutti i Comuni'', ha sottolineato Napoli spiegando la posizione dei Comuni al tavolo sull'emergenza rifiuti. Come riferito dal presidente facente funzioni dell'Anci, nel decreto illustrato dal governo si propone ''un accordo diretto Regione per Regione con la Campania''. ''La Campania - ha spiegato - tratterà direttamente con le Regioni scavalcando la conferenza Stato-Regioni'' per il trasferimento dei rifiuti al di fuori del proprio territorio.

E' il massimo sforzo che potevamo fare ora per Napoli. Silvio Berlusconi, durante l'incontro tra governo e autonomie locali a palazzo Chigi, avrebbe spiegato così il ricorso al dl. E' un primo passo importante, mi impegnerò in prima persona per ripulire le strade della città. Il premier, raccontano alcuni partecipanti, tornerà quindi ad occuparsi personalmente della vicenda e avrebbe promesso che andrà più volte a Napoli per seguire da vicino gli sviluppi della situazione.

In particolare, il Cavaliere avrebbe annunciato che tra un mese presenterà un piano straordinario con la realizzazione di impianti e l'apertura di discariche per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti nella Regione. Nessun accenno, invece, all'ipotesi di un Cdm a Napoli.

La Lega resta ferma sulle sue posizioni. Ai cronisti che gli chiedevano se la regioni del Nord accoglieranno i rifiuti di Napoli, Umberto Bossi ha ribadito: ''Penso di no''. A proposito, poi, della sollecitazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché si risolva l'emergenza, Bossi ha risposto: "Abbiamo già risolto una volta" e ai cronisti che gli facevano notare come l'emergenza prosegua, il leader leghista ha replicato: "Vuol dire che" i napoletani "non imparano la lezione".

La Conferenza delle regioni, che si è riunita dopo il vertice con il governo, "esaminata la bozza di decreto proposta dal governo per far fronte all'emergenza rifiuti a Napoli - ha riferito il presidente Vasco Errani - ritiene che la stessa non risolva nella sostanza il problema venutosi a creare".

Secondo le regioni - è la posizione emersa - c'è la "necessità di procedure certe per l'aperture di nuove discariche nella Regione Campania" e a tal fine ritengono "necessario dare poteri speciali ai sindaci".

Dall'opposizione, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani parla di ''una frittata di portata rilevante". a proposito del decreto del governo sui rifiuti. "Siamo di fronte a un governo che invece di chiamare tutti alla responsabilità, impone la fuga di tutti; invita a lavarsi le mani ma in questa maniera non andremo da nessuna parte".

''La Lega è irresponsabile ma l'opposizione non può giocare allo sfascio e quindi lo voteremo'', ha detto Pier Ferdinando Casini.

Il sindaco di Napoli boccia il provvedimento dell'esecutivo. "Voglio esprimere tutto il mio disappunto sul provvedimento del governo in materia di rifiuti", ha detto Luigi de Magistris. Un decreto legge "che non risolve nulla, un provvedimento pilatesco". Sull'intenzione espressa dal premier Berlusconi di intervenire in prima persona sull'emergenza rifiuti, de Magistris ha dichiarato: "E' la solita balla di Berlusconi che farà individuare a un commissario discariche e termovalorizzatori. Ma noi renderemo Napoli sempre più autonoma, non possiamo dipendere né da un governo pilatesco né da altre istituzioni". Tra queste la Regione Campania, alla quale "il deludente provvedimento demanda di mettersi d'accordo con altre Regioni".

Mentre con il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, "si possono fare passi in avanti significativi nei prossimi tempi. So che si è impegnata, continuo ad avere fiducia e rispetto".

De Magistris definisce poi "inaccettabili" le dichiarazioni del leader della Lega "sui napotelani che non hanno capito la lezione". "A Bossi daremo dispiaceri nei prossimi mesi. Dimostreremo che il Sud non è la palla al piede del Paese".

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Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano

30 giugno 2011

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Più informazioni su: Berlusconi, bossi, emergenza, lega, monnezza, Napoli, nord, rifiuti

Rifiuti, passa il decreto. Bossi: “I napoletani non imparano mai”. De Magistris: “Pilatesco”
I rifiuti napoletani potranno essere trasferiti in altre regioni, previ accordi bilaterali. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sui rifiuti a Napoli. Ma la Lega si è opposta. Un provvedimento “pilatesco”, che “non risolve nulla”, lo ha definito il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris. “Più che indecente è deludente – aggiunge -. Ci aspettavamo che il governo facesse qualcosa per Napoli”. Insoddisfatto anche il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, secondo cui il decreto, così com’è stato pensato, “non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni. Non è sufficiente”. Nel pomeriggio, mentre il premier annunciava un nuovo piano straordinario per l’emergenza e promettendo di ripulire Napoli definitivamente, Umberto Bossi lanciava segnali inequivocabili. “Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta”, spiegava ai cronisti che gli sottolineavano l’apprensione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per una soluzione all’emergenza. “Vuol dire che non imparano la lezione. E alla domanda se le Regioni del Nord accoglieranno i rifiuti della provincia di Napoli, la risposta è stata netta: “Penso di no…”.

Il presidente del Consiglio, intanto, si mostrava ottimista sull’approvazione del piano e sostiene che il decreto sia il massimo sforzo possibile in questo momento. L’obiettivo illustrato da Berlusconi è un piano straordinario da presentare entro un mese con la realizzazione di impianti per lo smaltimento. Lo ha detto nel corso della riunione con gli Enti Locali a palazzo Chigi, a quanto raccontano alcuni presenti, per mettere un freno all’emergenza rifiuti in Campania. Il premier ha poi annunciato la volontà di seguire in prima persona la vicenda recandosi frequentemente nel capoluogo campano per seguire di persona i lavori.

Mentre il governo prende una decisione, la situazione è sempre più allarmante: ”Tra Napoli e provincia oltre 14mila tonnellate per strada. Nei comuni della provincia siamo di fronte ad un disastro da apocalisse. Tra poco bisognerà evacuare alcuni territori a causa dei roghi tossici”. Così, in una nota, il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano. “Nel capoluogo campano la situazione è migliorata con circa 1300 tonnellate da raccogliere ancora, in provincia siamo di fronte ad un disastro da dimensioni apocalittiche”.

“Senza il decreto sui rifiuti del Governo – concludono Borrelli e Ceparano – ed una legge regionale che elimini la provincializzazione della gestione dei rifiuti non usciremo mai dall’emergenza. I leghisti sono i primi responsabili di questo ultimo disastro poi ovviamente ci sono le responsabilità locali a partire dalla Regione che ad oggi non ha realizzato un solo sito di compostaggio. Noi riteniamo che a causa del caldo, del proliferare dei topi, dei moscerini, dei roghi tossici e del cattivo odore bisognerà se l’emergenza perdura evacuare alcune zone a rischio del terriotorio”.

ilfatto
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