Maleducazione: modo di comportarsi, azioni, atti, non adeguati alle regole del buon comportamento, del rispetto degli altri e della civile convivenza nella società.
Semplice vero?
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Avevo 11 anni e un giorno un mio compagno, alla vista della mia nuca appena rasata dal barbiere, mi appioppò un maschiatuni sul collo accompagnandolo con un sonoro "cozzetto nuovo!"
Stavo sfogliando un numero di Diabolik e, preso e compreso com'ero da Ginko e dalla Kant, quasi automaticamente reagii con un altrettanto sonoro "vaffanculo".
A tre metri da noi, stava passando Nicoletta.
Nicoletta non era per me una semplice ragazzetta, era per me l'altra metà del mondo e ne ero innamorato proprio come solo un bambino può fare...
Il suo sguardo fu più esplicito degli schiaffoni che rimediavo a casa persino se usavo il dialetto e mi fece precipitare in un abisso di vergogna.
Non la guardai più, per mesi m'impegnai ad imparare a vederla senza guardarla... finchè me ne dimenticai.
L'episodio mi è tornato in mente quando, qualche giorno fa, il figlio di un mio carissimo amico ha mandato a fare in culo sua madre perchè gli aveva sequestrato il secondo piatto di patatine...
davanti a 8 adulti senza che nessuno muovesse un ciglio.
Lorenzo non l'aveva detto con cattiveria, ormai è un intercalare e nessuno ci fa più caso e certamente continuerà a guardarci.
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Le parole sono la sintesi più o meno compiuta dell'uso e della conoscenza delle lettere dell'alfabeto, sono 21 ingredienti per cucinare le parole.
Ci sono buoni cuochi e pessimi cucinieri e ognuno sceglie secondo i propri gusti.
C'è poi chi, davanti a un menu sceglie e chi,
incapace o indolente, lascia sia il cameriere a dirgli cosa mangiare.
Il Forum, con i suoi topic, propone degli ingredienti e lascia siano i forumini a cucinare.
L'offerta è varia e ci si accosta se si conosce o se si ha voglia di conoscere l'arte della cucina.
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Non è importante come si dice è importante cosa si dice e la forma, visto che non siamo all'Accademia della Crusca, può anche stare un passo indietro alla sostanza.
Personalmente sono contrario all'uso "improprio" della cosiddetta parolaccia o modo di dire scurrile ma ritengo pure che in alcuni casi riescano,
le neglette manifestazioni di volgarità,
a rendere più comprensibile uno stato d'animo.
Basterebbe un po' più di buon senso e la percezione costante dell'implacabile reazione che ciò che noi si scrive provocherà.
E' la strategia che conta,
i
velodovetesucare o i
iettasangu erano parte di una strategia dove la tattica era quella d'innervosire gli interlocutori.
Se ci fai caso sono proprio quelli che non scrivono più. La strategia non ha funzionato e il trenino dei supporters filo-governativi si è fermato.
Nessuno li ha cacciati, anche perchè chi sta scrivendo, si è iscritto quando il 90% dei forumini era smaccatamente di destra o comunque ferocemente anticomunista.
E' la Realtà che li ha travolti. L'insostenibile pesantezza dell'essere stati.
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I miei rilievi al regolamento e alla sua applicazione non hanno l'obbiettivo di riportare i vari personaggi che, cercando cercando, una carriera infine l'hanno trovata o quelli che pensavano di poter utilizzare uno spazio pubblico per autoreferenziarsi elettoralmente...
Io penso ad un Forum che si spalanca alla Città e alle sue diversità, facendo tesoro delle contraddizioni interpretandole per quello che sono, ovvero segni di vita sul Pianeta.
Il sonno della ragione genera mostri e col rigore si mettono a posto i conti ma si ammazzano le persone... Goya, Landini... che tipi...