giuseppe scopelliti ......SANITA'

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pincopallino
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99

Governatore dinanzi al nostro dolore lei si deve inchinare, non inneggiare falsi slogan elettorali!


Il manifesto pubblicitario sulla sanità calabrese, che il Governatore Scopelliti ha fatto diffondere in tutta la Calabria è davvero un insulto a tutti i calabresi

ma soprattutto a chi paga sulla pelle propria e/o dei propri cari, l’inefficienza del servizio sanitario. Il manifesto inneggia una sanità in buona salute, nulla di più falso! Io non la definirei neanche pubblicità ingannevole, perché nessuno mai crederebbe ad una simile baggianata, ma se in campagna elettorale, come in guerra, tutto è lecito, il Governatore si sbaglia davvero di grosso se pensa di prendere in giro la nostra sofferenza, il nostro dolore e le persone gravemente ammalate.


Questo è davvero troppo! Il Ministero della salute ha bocciato in pieno la gestione della sanità calabrese soprattutto sull’inefficienza dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e sul servizio ADI (Assistenza domiciliare integrata). Di quest’ultimo servizio, istituito per evitare l’istituzionalizzazione del malato cronico, per essere curato ed assistito a casa, nei Distretti della provincia di Reggio Calabria ne è stata vanificata la ratio per cui è nato, difatti oltre al servizio di fisioterapia a domicilio, sospeso da mesi per mancanza di fondi, molte famiglie sono lasciate da sole ad accudire il proprio caro gravemente ammalato o addirittura vi sono genitori che hanno un figlio, anche in tenera età, che da anni si trova nel Reparto di Rianimazione, perché a casa non avrebbero la giusta assistenza sanitaria.

Non è certo per statistica o per sentito dire che affermo quanto sopra, ma da madre di due figli affetti da una grave patologia genetica ed uno dei quali sono anni che si trova in regime ADI con assistenza infermieristica continua, ed i cui infermieri, che mi danno una mano per vi vere una vita dignitosa, lo fanno soprattutto per la loro grande umanità, visto che sono mesi che non vengono pagati per il loro servizio. E’ così assurdo e blasfemo il manifesto de quo, che nel prossimo Consiglio Regionale, i Consiglieri Talarico e De Masi hanno fatto un’interrogazione al Governatore sull’inopportunità del manifesto stesso.

E poi come si fa ad asserire un aumento del 15% dei ricoveri nella Regione, quando a fronte della chiusura di ospedali ed interi Reparti (vedi Gioia Tauro, Scilla, Melito Porto Salvo), l’ospedale Riuniti di Reggio Calabria sembra essere diventato un centro profughi, per come sono stipati i degenti per mancanza di posti letto. Caro Governatore, non le permetto di usare le menzogne, in un campo così delicato come la salute, per darla da bere ai suoi elettori, a tutto c’è un limite, abbi la dignità di rispettare tutti gli ammalati e le loro famiglie, lei davanti al nostro dolore si deve inchinare e chiedere scusa per quello che non riesce a dare e a fare, non celare la mala sanità trasformandola nel suo immaginario, in uno slogan elettorale! Sono sicura che con quanto pagato, con i nostri soldi, per questa campagna pubblicitaria, si sarebbe potuto finanziare qualche servizio soppresso per carenza di fondi o all’acquisto di nuove ambulanze.

E’ davvero paradossale, pensare soltanto, che alla rabbia per la carenza di servizi sanitari di prima necessità, si debba assistere alla beffa di vedere i nostri soldi utilizzati per prenderci in giro! Non posso e non si deve rimanere inermi dinanzi a tale insulto della nostra intelligenza e della nostra sofferenza, il compito di un Governatore, nonché Commissario straordinario alla Sanità, non è solo quello di tagliare nastri dalla mattina alla sera, ma anche quello di accertarsi che oltre quei nastri, le cose funzionano, e dove i nastri non vengono tagliati, ricordarsi che anche lì ci sono persone che dovrebbero godere del sacro santo diritto alla salute.

Dietro cifre, numeri e filosofia politica, per cercare di stordire o creare reazioni ad effetto, si cela purtroppo la certezza vissuta sulla propria pelle di chi di sanità dovrebbe guarire od essere alleviato, e non è certo la disperazione di una madre che mi fa dire queste cose, perché è vero che il dolore a volte offusca la mente, ma è altrettanto vero che spesso ci fa vedere le cose con più chiarezza e ci svela demagogie e falsità in nome di propri tornaconti elettorali. Da Governatore, da Commissario, da uomo e da padre, faccia davvero una cosa sensata, tolga quei manifesti, quale oltraggio alla nostra dignità, e la sua di dignità cerchi di recuperarla dicendo la verità e lavorando per tutti i calabresi che hanno bisogno di una sanità che funzioni veramente, non si faccia strada tra i cadeveri…per farsi strada!

Silvana Ruggiero
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Caso Pronto Soccorso Praia a Mare, Gino Strada di ce sì: ''Non c'è motivo per non intervenire'' PDF Stampa E-mail
Sabato 09 Novembre 2013 10:00

"Gino Strada cominci da Praia a Mare, ridia speranza non solo a questo territorio ma all'intero Sud", così gridavano la scorsa settimana i cittadini di Praia a Mare.

Oggi, la notizia. Gino Strada ha raccolto l'appello. Un rappresentante dell'ufficio unanitario di Emergency arriverà nella cittadina cosentina per constatare di persona quali sono le criticità. Dopo i tagli al settore Sanità, da parte della Regione, che aveva deciso di destinare la struttura di pronto soccorso dell'ospedale di Praia a Mare, in un punto di primo intervento, destinato ai soli cdici bianciìhi e verdi di emergenza, i cittadini sono insorti. Non tanto per il taglio, ma per la pericolosità dovuta alla decisione. (LEGGI L'ARTICOLO)

Molti i morti, recentemente, a causa della distanza di un pronto soccorso. Puntre d vespe letali, incidenti stradali, infarti, che se "presi in tempo", per utilizzare il gergo medico, avrebbero potuto avere esiti diversi. Il primo pronto soccorso è distante 30 Km, una distanza infinita se si è in pericolo di vita.

La Calabria, dunque, come l'Afghanistan, l'Africa e i luoghi di emergenza mondiale? Pare proprio di sì. Lo stesso Strada, da qui il motivo dell'appello, si era detto disposto a sostenere la Sanità italiana, in dissesto, con i suoi punti di Emergency. Quello di Praia a Mare potrebbe essere il primo?

"Accerteremo se il bisogno è reale. Ma serve che la Regione Calabria ci autorizzi a intervenire. Potremmo creare un ospedale dove nessuno paga il ticket. E restituire il 30% dei rimborsi, che in genere sparisce - dichiara Strada -. Senza un'autorizzazione della Regione non si può fare nulla, anche da un punto di vista legale. Se ci fosse questa disponibilità e verificati i bisogni, certamente. Emergency interviene in molte parti d'Italia, non c'è ragione per cui non dobbiamo dare una mano lì se il nostro lavoro serve".

Un "Yes! We can", un sì, dunque, che in realtà passa attraverso la burocrazia della Regione Calabria e dell'amministrazione regionale.


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Have a Nice Day
il meditatore
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Secondo me, siccome nei sondaggi scopelliti giuseppe (volutamente in piccolo) è agli ultimi posti, allora cerca di "rimediare" tappezzando la regione con manifesti del genere che, come giustamente dice la Silvana Ruggiero, ecc. ecc. .............
pincopallino
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il meditatore ha scritto:Secondo me, siccome nei sondaggi di gradimento dei governatori di regione scopelliti giuseppe (volutamente in piccolo) è agli ultimi posti, allora cerca di "rimediare" tappezzando la regione con manifesti del genere che, come giustamente dice la Silvana Ruggiero, ecc. ecc. .............
E' quello che avevo pensato anch'io.
Mi verrebbe però da dire che in fin dei conti noi calabresi questa situazione ce la meritiamo perchè ....... perchè ......... perchè .......... perchè SI !!!
Siamo un pò come il popolo campano, dove stanno morendo come mosche a causa dei rifiuti tossici e invece di andare in massa dai boss della camorra a fare una strage, continuano nella loro omertà a spaventarsi di fare il nome di questo o quel delinquente;
ma Santo Iddio, ma dopo che hai perso un figlio per colpa di sti pezzi di M. Bastar... e dopo che anche a te rimangono solo pochi mesi di vita, ma perchè devi continuare a tacere e far finta di non sapere che il boss caio o il boss tizio esistano e stanno accanto a te e magari continuano ancora ad avvelenare la terra ????

Se chiudessero tutti gli ospedali della città, io non mi meraviglierei più di tanto se i reggini continuassero a far finta di nulla o che anche la Sanità, la Sa ni tà non è cosa che li riguarda !!!
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