pincopallino ha scritto: Ribadisco per l'ennesima volta: ............
non è che se lo ribadisci 100 volte mi convinci che quell oche tu dici è giusto, le mie opinioni sono mie e tali restano, è inutile che continui a ripetere gl istessi concetti sperando di convincere qualcuno.
tu dici che la scelta è tra avere "stipendio pagato con ritardo o non avere più uno stipendio", io ti dico che la differenza è averlo in modo "pulito" o meno. questi signori riusciranno ad avere un posto? bene sarò contento per loro se hanno ottenuto il rispetto dei loro diritti, ma anche io da cittadino ho i miei diritti, vedere i lavori fatti, il loro dovere non sarà solo riscuotere lo stipendio, ma dare un servizio alla comunità.
è un loro diritto lavorare, appunto e non vantarsi di aver passeggiato sul corso o essersi imboscati al cedir o alla villa comunale, e stai sicuro che se li vedessi io, li denuncerei in flagranza.
andiamo a quanto dicono i commissari, i segretari dei sindacati e i dirigenti comunali, loro dicono che è tutto ok? bene, ma se io non condivido posso o non posso presentare ricorso e denunce? anche il concorso dei 110 vigili dicevano che era tutto apposto sotto tutti gli aspetti, e invece... e poi se pensi che in Italia avevamo una legge elettorale che è stata dichiarata incostituzionale dopo anni solo grazie al ricorso di un cittadino che è arrivato fino all'ultimo grado di giudizio ed ha avuto ragione,
allora permettimi di avere le mie opinioni e di non fidarmi di chi mi dice che l'asino vola e pretende che io alzi lo sguardo in cielo a vedere se è vero o no.
sulle altre cose che scrivi sui commissari e la vicenda Peo, ti prego informati prima di scrivere, ignorare è lecito, farneticare no.
I commissari non hanno detto che va restituita, sono i giudici che hanno detto che va rimborsata, e i commissari eseguono, e le differenze sono enormi, restituire significa una cosa, rimborsare un'altra. quelle somme ad esempio, come dice la corte dei conti, non possono andare a credito nel bilancio comunale come è stato cercato di fare, e di questo si dovrebbe ringraziare l'amministrazione Arena, anche lui l'altra sera in Piazza Agliano ha dichiarato le sue verità, smentite dai fatti e dalle carte dei giudici, dei prefetti, dei tecnici del Mef e dalla corte dei Conti.
ti hanno informato che ieri il CDM ha dato qualche altro giorno di tempo per poter riscrivere i bilanci e renderli idonei alla valutazione? aspetto di vedere cosa si inventono i Commissari dopo che la corte dei conti ha detto che i ldissesto è in ato ormai da anni e che non c'è codo di risanare, visto che tra le altre cose si continua a pensare a spendere e che le aste per le vendite dei beni comunali continuano ad andare deserte.
http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=190019
Dunque, quando ormai il tempo a disposizione dello staff tecnico della Commissione guidata dal Prefetto Gaetano Chiusolo stava ormai scadendo, con tutti i dubbi relativi alla presentazione di un ricorso alle Sezioni riunite dopo la bocciatura del Piano di riequilibrio decennale da parte della Sezione di controllo della Corte dei Conti di Catanzaro, da Roma giunge finalmente una buona notizia.
O meglio un surplus di tempo, 90 giorni appunto, per preparare di sana pianta un nuovo Piano di riequilibrio per scongiurare quella dichiarazione di dissesto dell’ente che i giudici contabili hanno caldeggiato nella loro ultima durissima sentenza.
L’intervento del Consiglio dei Ministri, va considerato in maniera positiva, visti anche gli ultimi fatti che hanno continuato a scuotere Palazzo San Giorgio. D’altra parte, le difficoltà palesate dalla Corte nel far quadrare i conti, già da diverse settimane a questa parte hanno letteralmente congelato tutte le attività dell’Ente, disseminando di punti interrogativi anche il percorso che conduce alla costituzione della società in house, che raccoglierà al suo interno i 270 lavoratori dell’ormai ex Multiservizi. Senza parlare della nuova iniziativa delle Forze dell’ordine che non più di qualche giorno fa sono tornati a rovistare nei cassetti delle stanze di Palazzo di città a caccia di documenti relativi ad affidamenti di servizi del passato e del recentissimo presente.