Un Elogio alla Sanità Pugliese
Inviato: 30/04/2013, 18:48
Ho riflettuto molto prima di aprire questo topic. Alla fine ho deciso comunque di farlo.
E lo faccio per tre motivi.
Per prima cosa mi serve per esorcizzare quello che mi attende a brevissimo.
Secondariamnete per mettere al corrente chi legge, di questa opportunità qualora ne avesse mai bisogno (anche se mi auguro fortemente non serva mai a nessuno)
E in ultimo, ma non per importanza, per rendere onore alla Sanità Pugliese, e nello specifico alla Medicina Fetale dell'ospedale Divenere di Bari, diretto dal professor Volpe.
E voglio farlo ora prima che gli eventi si svolgano e comunque vadano.
La mia compagna sta portando a compimento la seconda maternità. Siamo ormai agli sgoccili, tanto che Lunedì prossimo dovrebbero far nascere la bambina con un parto cesareo.
Abbiamo già un Bambino di 2 anni e mezzo che è la nostra vita.
La gravidanza è inziata bene e fino alla visita morfologica, che si svolge alla fine del 4° mese, non è emerso nulla di rilevante.
Dopo un mesetto dalla Morfologica, alla fine, quindi, del 5° mese, durante l'ecocardiografia (un esame non obbligatorio) siamo stati messi, invece, al corrente che qualcosa non andava per il verso giusto. Il dottore che la effettuò a Reggio, notò qualcosa di strano che non concerneva il suo ambito, in quanto il cuore funzionava correttamente, ma si trovava dislocato in una posizione non corretta. Ci fece quindi, purtroppo, presente che potesse essere il segnale che ci fosse qualcosa di anomalo nello sviluppo degli organi della Bambina.
Potrete immaginare il nostro sgomento.
Inziammo una corsa folle presso i milgiori esperti del settore della Calabria. La gran parte, anzi direi tutti, confermarono che ci fosse questa anomalia, ma che non fosse nulla di preoccupante o pregiudizievole alla vita della Bambina. E di lì ci tranquillizzammo un pò, anche si ci ripromettemmo di prendere pareri autorevoli e possibilmente definitivi magari al Bambin Gesù a Roma.
Nel frattempo, il dottor Scimone(sarà, per ovvi motivi,l'unico dottore che menzionerò di Reggio) ossia l'ecocardiografo che notò l'anomalia, con molta professionalità e deontologia, si portò dietro, ad un convegno che si svolgeva in Sicilia, la cartella dell'esame per prendere un parere da un professore primario di Bari,il quale, invece comprese subito la gravità della situazione e ci fece convocare d'urgenza presso l'ospedale Divenere a Bari, dove opera.
Già al primo esame, svolto da lui in persona, Il dott. prof. Volpe, primario di Medicina Fetale, ci mise davanti all'evidenza dei fatti. Senza andare troppo nei dettagli, l'anomalia presente avrebbe impedito alla Bambina, al momento del parto, di poter respirare e sarebbe sicuramente morta. Ci fece però presente che è possibile intervenire al parto assistendo la bambina e operandola con una certa urgenza, anche se il tasso di mortalità è purtroppo molto alto (oltre il 40%).
Ci riconvocò di lì a 15 giorni per farci parlare col team di esperti che avrebbe dovuto trattare l'argomento, mettendoci al corrente dei rischi e delle opportunità di un simile intervento, facendoci presente che nella rarità delle anomalie fetali è comunque una delle più comuni, solo che normalmente viene diagnosticata per tempo(ossia alla Morfologica, quindi al 4° mese) e viene consigliato fortemente l'aborto.
Anche perchè, come se non fosse abbastanza, in oltre la metà dei casi, è una manifestazione di malattie genetiche molto gravi.
Quando tornammo 15 giorni dopo, sempre in ospedale, dopo la visita di routine, fummo accolti, in una sala meeting dove erano presenti tutti i primari che avrebbero potuto seguirci se avessimo deciso di proseguire da loro. Il primario di Ginecologia per il parto, il primario di Neonatologia Intensiva per l'assistenza respiratoria, il primario di chirurgia per l'intervento sulla bambina, e il primario di Genetica per le eventuali implicazioni genetiche, oltre al già citato dott. Volpe che ci seguiva. Non vi nascondo il nostro stupore nel ritrovarci tutto quel team davanti che si dedicava a noi. Così come la bella sensazione di sentirsi trattati come persone con dei problemi di cui loro volevano prendersi cura.
Ci spiegarono cosa e come potevano intevenire, che provenivano tutti, escluso Volpe, dal policlinico di Bari, e che avrebbero potuto fare tutto lì, dal cesareo all'intervento in una unica struttura attrezzata se avessimo deciso di proseguire con loro.
Dopo un'ora di approfondimenti e domande da parte nostra e loro, decidemmo di accettare.
Tutta quella umanità e professionalità ci diede una speranza. E a noi serviva molto.
E' doveroso sottolineare che, nonostante tutti questi medici svolgano la professione anche privatamente, abbiamo sempre e solo pagato il ticket per tutte le visite che abbiamo effettuato, e lo abbiamo fatto sempre e solo in strutture pubbliche. Mai un accenno a visite private.
In questo periodo abbiamo capito e constatato che la struttura è un centro di eccellenza per situazioni gravi come la nostra. Che un giovedì si ed uno no, viene convocato il team di esperti come fatto per noi, per trattare casi simili e/o piò o meno gravi.
Per questo teniamo, comunque vada, a ringraziare ed elogiare un modello di Sanità Pubblica che funziona ed è a misura d'uomo.
Ci siamo già trasferiti a Bari per questo periodo che ci attende, e Lunedì dovrebbe essere il grande giorno. Restiamo molto preoccupati, ma fiduciosi. Speriamo di restarci per i 3-4 mesi necessari a che le cose si sistemino, perchè vorrebbe dire che tutto è andato per il verso giusto.
P.s. Ci sembra doveroso dal punto di vista etico fare in modo che casi analoghi si ripetano il meno possibile. Per questo motivo abbiamo deciso, quando questa vicenda si sarà conclusa, di citare in giudizio la struttura e le persone coinvolte a Reggio, e, in caso di successo, di devolvere la cifra alla struttura che ci ha seguito a Bari. Il tutto andava diagnosticato per tempo, alla visita Morfologica che è infatti obbligatoria, e che dovrebbe prevenire casi come questo. In tale periodo si è ancora in tempo,infatti, per decidere se abortire o meno(come consigliato nel caso nostro). Non so cosa avremmo scelto ad essere sincero, ma avremmo avuto comunque una scelta che non ci è stata data. Senza considerare che la Bambina sarebbe nata e morta subito non potendo respirare. Una grave omissione insomma, che vorremmo fare in modo non capiti più.
E lo faccio per tre motivi.
Per prima cosa mi serve per esorcizzare quello che mi attende a brevissimo.
Secondariamnete per mettere al corrente chi legge, di questa opportunità qualora ne avesse mai bisogno (anche se mi auguro fortemente non serva mai a nessuno)
E in ultimo, ma non per importanza, per rendere onore alla Sanità Pugliese, e nello specifico alla Medicina Fetale dell'ospedale Divenere di Bari, diretto dal professor Volpe.
E voglio farlo ora prima che gli eventi si svolgano e comunque vadano.
La mia compagna sta portando a compimento la seconda maternità. Siamo ormai agli sgoccili, tanto che Lunedì prossimo dovrebbero far nascere la bambina con un parto cesareo.
Abbiamo già un Bambino di 2 anni e mezzo che è la nostra vita.
La gravidanza è inziata bene e fino alla visita morfologica, che si svolge alla fine del 4° mese, non è emerso nulla di rilevante.
Dopo un mesetto dalla Morfologica, alla fine, quindi, del 5° mese, durante l'ecocardiografia (un esame non obbligatorio) siamo stati messi, invece, al corrente che qualcosa non andava per il verso giusto. Il dottore che la effettuò a Reggio, notò qualcosa di strano che non concerneva il suo ambito, in quanto il cuore funzionava correttamente, ma si trovava dislocato in una posizione non corretta. Ci fece quindi, purtroppo, presente che potesse essere il segnale che ci fosse qualcosa di anomalo nello sviluppo degli organi della Bambina.
Potrete immaginare il nostro sgomento.
Inziammo una corsa folle presso i milgiori esperti del settore della Calabria. La gran parte, anzi direi tutti, confermarono che ci fosse questa anomalia, ma che non fosse nulla di preoccupante o pregiudizievole alla vita della Bambina. E di lì ci tranquillizzammo un pò, anche si ci ripromettemmo di prendere pareri autorevoli e possibilmente definitivi magari al Bambin Gesù a Roma.
Nel frattempo, il dottor Scimone(sarà, per ovvi motivi,l'unico dottore che menzionerò di Reggio) ossia l'ecocardiografo che notò l'anomalia, con molta professionalità e deontologia, si portò dietro, ad un convegno che si svolgeva in Sicilia, la cartella dell'esame per prendere un parere da un professore primario di Bari,il quale, invece comprese subito la gravità della situazione e ci fece convocare d'urgenza presso l'ospedale Divenere a Bari, dove opera.
Già al primo esame, svolto da lui in persona, Il dott. prof. Volpe, primario di Medicina Fetale, ci mise davanti all'evidenza dei fatti. Senza andare troppo nei dettagli, l'anomalia presente avrebbe impedito alla Bambina, al momento del parto, di poter respirare e sarebbe sicuramente morta. Ci fece però presente che è possibile intervenire al parto assistendo la bambina e operandola con una certa urgenza, anche se il tasso di mortalità è purtroppo molto alto (oltre il 40%).
Ci riconvocò di lì a 15 giorni per farci parlare col team di esperti che avrebbe dovuto trattare l'argomento, mettendoci al corrente dei rischi e delle opportunità di un simile intervento, facendoci presente che nella rarità delle anomalie fetali è comunque una delle più comuni, solo che normalmente viene diagnosticata per tempo(ossia alla Morfologica, quindi al 4° mese) e viene consigliato fortemente l'aborto.
Anche perchè, come se non fosse abbastanza, in oltre la metà dei casi, è una manifestazione di malattie genetiche molto gravi.
Quando tornammo 15 giorni dopo, sempre in ospedale, dopo la visita di routine, fummo accolti, in una sala meeting dove erano presenti tutti i primari che avrebbero potuto seguirci se avessimo deciso di proseguire da loro. Il primario di Ginecologia per il parto, il primario di Neonatologia Intensiva per l'assistenza respiratoria, il primario di chirurgia per l'intervento sulla bambina, e il primario di Genetica per le eventuali implicazioni genetiche, oltre al già citato dott. Volpe che ci seguiva. Non vi nascondo il nostro stupore nel ritrovarci tutto quel team davanti che si dedicava a noi. Così come la bella sensazione di sentirsi trattati come persone con dei problemi di cui loro volevano prendersi cura.
Ci spiegarono cosa e come potevano intevenire, che provenivano tutti, escluso Volpe, dal policlinico di Bari, e che avrebbero potuto fare tutto lì, dal cesareo all'intervento in una unica struttura attrezzata se avessimo deciso di proseguire con loro.
Dopo un'ora di approfondimenti e domande da parte nostra e loro, decidemmo di accettare.
Tutta quella umanità e professionalità ci diede una speranza. E a noi serviva molto.
E' doveroso sottolineare che, nonostante tutti questi medici svolgano la professione anche privatamente, abbiamo sempre e solo pagato il ticket per tutte le visite che abbiamo effettuato, e lo abbiamo fatto sempre e solo in strutture pubbliche. Mai un accenno a visite private.
In questo periodo abbiamo capito e constatato che la struttura è un centro di eccellenza per situazioni gravi come la nostra. Che un giovedì si ed uno no, viene convocato il team di esperti come fatto per noi, per trattare casi simili e/o piò o meno gravi.
Per questo teniamo, comunque vada, a ringraziare ed elogiare un modello di Sanità Pubblica che funziona ed è a misura d'uomo.
Ci siamo già trasferiti a Bari per questo periodo che ci attende, e Lunedì dovrebbe essere il grande giorno. Restiamo molto preoccupati, ma fiduciosi. Speriamo di restarci per i 3-4 mesi necessari a che le cose si sistemino, perchè vorrebbe dire che tutto è andato per il verso giusto.
P.s. Ci sembra doveroso dal punto di vista etico fare in modo che casi analoghi si ripetano il meno possibile. Per questo motivo abbiamo deciso, quando questa vicenda si sarà conclusa, di citare in giudizio la struttura e le persone coinvolte a Reggio, e, in caso di successo, di devolvere la cifra alla struttura che ci ha seguito a Bari. Il tutto andava diagnosticato per tempo, alla visita Morfologica che è infatti obbligatoria, e che dovrebbe prevenire casi come questo. In tale periodo si è ancora in tempo,infatti, per decidere se abortire o meno(come consigliato nel caso nostro). Non so cosa avremmo scelto ad essere sincero, ma avremmo avuto comunque una scelta che non ci è stata data. Senza considerare che la Bambina sarebbe nata e morta subito non potendo respirare. Una grave omissione insomma, che vorremmo fare in modo non capiti più.