Sfollati dai rom dall'alloggio di proprietà.

[Paolino]

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99

Di seguito la lettera aperta di Francesco Ventura: Sono uno studente universitario ventenne di Reggio Calabria, con una madre ed un padre invalidi, un fratello ed una sorella minorenni. Siamo stati assegnati legittimamente nel 2003 ad un alloggio popolare destinate alle forze dell’ordine, in cui abbiamo abitato regolarmente sino al 6 marzo di quest'anno. Si tratta di un appartamento al quinto piano di un condominio.
A giugno abbiamo anche avviato le procedure per l'acquisto dello stabile, divenendo di fatto per il comune proprietari, avendo versato la caparre ed avendo firmato il contratto di acquisto, aspettavamo che il rogito venisse effettuato, in quanto il comune è stato sciolte per contiguità mafiosa, come è già noto alla cronaca. Mio padre è un pensionato della polizia penitenziaria, dopo anni di risparmi e sacrifici pensavamo di acquistare casa nostra. Così non si è rivelato possibile.
Da quando è uscito il primo bando nel 2011 per l'acquisto degli appartamenti, siamo stati vittime di atti intimidatori, ci facevano trovare proiettili nella cassetta della posta. Tutto quello che sto dicendo è documentato dalle denunce fatte nel corso degli eventi. I malviventi sono appartenenti alla comunità nomade locale, che già abitano al quarto piano del condominio in cui abito io.
Dopo avere tentano invano di farci sloggiare "con le buone" hanno intensificato le azioni criminose. Hanno scassato la nostra automobile, solo nell'ultima settimana poi hanno effettuato tre effrazioni infliggendo ingenti danni a casa mia e derubandomi di vestiti, mobilio, pentole. Non contenti hanno cercato anche di mettere fuoco all'appartamento.
Siamo ufficialmente sfollati dal 6 marzo di quest'anno. Le forze dell'ordine ci hanno consigliato di allontanarci dall'abitazione per motivi di sicurezza. Tre giorni fa i malviventi sono stati identificati dalla questura. Si tratta di zingari che avevano occupato l'appartamento e pensavano di farla franca, credendolo ancora di pubblico dominio.
La polizia li ha mandati via, ma ora casa è distrutta, non ci sono più porte e finestre. Quello che non hanno rubato lo hanno distrutto. Hanno minacciato la mia famiglia di morte se non avessimo abbandonato l'appartamento. Ora entrano ed escono da casa mia come meglio vogliono, ogni giorno questi criminali continuano la loro opera di distruzione della nostra vita.
Ieri mattina, abbiamo cercato di evacuare il possibile, mentre ci approntiamo a passare questi giorni ospitati a casa di parenti. Sono arrivati addirittura a minacciarci di lasciare casa ammobiliata. Non siamo più padroni neanche di rientrare e fare i bagagli per scappare.
Non possiamo ritirarci non avendo altre case. Non possiamo restare essendo minacciati di morte. Non possiamo tentare di salvare il salvabile. Non sappiamo come comportarci ed abbiamo chiesto aiuto ad istituzioni ed autorità.
Per motivi di sicurezza non voglio dire e fare vedere dove attualmente risiediamo. C'è troppa paura in casa. Non vogliamo mettere in pericolo anche i nostri parenti.
Vogliamo mobilitare l'opinione pubblica, in modo che la cittadinanza vigili, le istituzioni siano solerti e la giustizia compia il proprio dovere. Non abbiamo altre case, non abbiamo a chi rivolgerci. Mio padre prende meno di 1.000€ di pensione ed ora ci ritroviamo a dovere ricostruire la nostra vita partendo da zero, in attesa di sapere dove poterla andare a ricostruire in sicurezza.
Vogliamo solo tornare a vivere con tranquillità e serenità. Niente di più, niente di meno.
Io collaboro con un quotidiano regionale, “Calabria Ora”, e mi occupo prettamente di cultura. Non sono ancora giornalista pubblicista, ma spero di diventarlo presto. Ho anche fondato un’associazione con la quale gestisco una biblioteca privata di oltre 5.000 volumi, prevalentemente testi scolastici. A settembre 2012, il nostro comune non aveva la possibilità di erogare il comodato d’uso dei libri a favore delle famiglie. Lo abbiamo fatto noi, facendo risparmiare più di 4.000€ ai nostri concittadini.
A settembre avevamo solo 800 libri e abbiamo fatto molto. Quest’anno stavamo per metterne in circolazione 5.000 a disposizione degli studenti, tutto gratuitamente ed a favore di chi, come noi, fatica ad arrivare a fine mese. Queste canaglie nel tentativo di incendio volevano usare i libri come combustibile. Tutto è perduto. Siamo riusciti a metterne in salvo meno di due quinti, il resto è ancora a casa, sparso sul pavimento e tra le stanze di casa mia.
Barbari.
Non abbiamo mai chiesto un soldo a nessuna istituzione per le nostre attività sociali e volontaristiche. Mio padre ha lavorato sino alla pensione per lo Stato. Ora siamo costretti a dovere elemosinare il mangiare ed i calzini.
Vogliamo aiuto per riappropriarci della nostra dignità di famiglia ed essere umani. Aiutateci a non fare cadere tutto nel silenzio. Questi vogliono il silenzio ed il buio per continuare ad agire incontrastati. Aiutatemi a fare sapere cosa sta succedendo e a fare luce su questi eventi tristi ed infelici per noi.
Aiutateci, da soli non riusciremo a resistere per molto. Siamo stati economicamente annientati. Non ci sono rimasti risparmi, né beni da vendere per tamponare le spese. Siamo stati privati del necessario, non del superfluo. A casa la salute è precaria, non possiamo contare neanche su quella. Siamo disperati.
Francesco Ventura.

Edit Lixia

[spiny79]

le istituzioni devono tutelare persone oneste ed indifese come questa famiglia, non gruppi di delinquenti che vivono commettendo reati predatori ed estorsioni, occupano case altrui, non pagano un euro uno di tasse ma pretendono e puntualmente ottengono tutti i diritti ed anche di più...

poi ci vengono a parlare di lotta alla ndrangheta, una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo, quando non si riesce ad assicurare alla giustizia neanche una banda di ladri di polli che in città agisce ormai pressochè indisturbata...

la speranza nelle istituzioni cmq rimane, anche se ogni giorno che passa si affievolisce sempre più...

[Motociclista]

le istituzioni devono tutelare persone oneste ed indifese come questa famiglia, non gruppi di delinquenti che vivono commettendo reati predatori ed estorsioni, occupano case altrui, non pagano un euro uno di tasse ma pretendono e puntualmente ottengono tutti i diritti ed anche di più...

poi ci vengono a parlare di lotta alla ndrangheta, una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo, quando non si riesce ad assicurare alla giustizia neanche una banda di ladri di polli che in città agisce ormai pressochè indisturbata...

la speranza nelle istituzioni cmq rimane, anche se ogni giorno che passa si affievolisce sempre più...

[rorschach]

Speriamo risolvano la situazione al più presto

[onlyamaranto]

le istituzioni devono tutelare persone oneste ed indifese come questa famiglia, non gruppi di delinquenti che vivono commettendo reati predatori ed estorsioni, occupano case altrui, non pagano un euro uno di tasse ma pretendono e puntualmente ottengono tutti i diritti ed anche di più...

poi ci vengono a parlare di lotta alla ndrangheta, una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo, quando non si riesce ad assicurare alla giustizia neanche una banda di ladri di polli che in città agisce ormai pressochè indisturbata...

la speranza nelle istituzioni cmq rimane, anche se ogni giorno che passa si affievolisce sempre più...

Quoto totalmente,
la città dovrebbe mobilitarsi al fianco di questa famiglia, ci vorrebbe una testata giornalistica (stampa o tv, o web) che organizzasse una raccolta firme da consegnare al Prefetto, non possiamo più fare finta di non vedere questi scempi di legalità ai danni di persone indifese, sarebbe da vigliacchi.
Commissione straordinaria, se ci siete battete un colpo.

[nino79rc]

non dico niente sennò mi bannano a vita

[spiny79]

non servono nè le bombe nè i lanciagranate.

ci sono gli strumenti di legalità per assicurare alla giustizia questi delinquenti, serve solo la volontà di applicarli.

capisco che qui a RC si è dato priorità alla lotta alla ndrangheta, ma non per questo si deve annullare il controllo e la repressione dei reati cosiddetti "minori", che poi non lo sono per niente, visto che, ad esempio, i furti di autovetture, in appartamento, le rapine e gli scippi avvengono continuamente ed incidono tantissimo sulla sicurezza dei cittadini.

[ILY]

Se facessero i dovuti controlli sai quanta gente abusiva verrebbe sfrattata...specie quelli che non hanno bisogno
dell'alloggio popolare...ma tra istituzioni inefficienti e comparati vari va tutto a pxxxxxx

Vergogna...!!!

[onlyamaranto]

Ma com'è questa storia??? l'Opera Nomadi dice che sono i Ventura ad essere nel torto, urge un intervento autorevole e deciso dell'Amministrazione, ribadisco i Commissari hanno il dovere, il DOVERE ASSOLUTO di intervenire in questa questione,
è un problema di legalità, di rispetto della legge, non si può fare finta di niente davanti a situazioni del genere,
devono fare chiarezza e dire alla città come stanno le cose, che diano un segnale di presenza e di azione a favore della collettività, adesso, subito!

http://www.zoomsud.it/flash-news/49457- ... omadi.html


"L’Opera nomadi di Reggio Calabria giovedì 21 marzo 2013 alle ore 11,30 presso la sede dell’Opera Nomadi sita in via Sbarre Centrali nr 82/D terrà una conferenza stampa per fare luce sul caso di un alloggio popolare assegnato 10 anni fa alla famiglia Ventura e oggi conteso da un altro nucleo che ha veramente bisogno di una abitazione.

Il caso mette in luce un problema diffuso e di grave ingiustizia sociale, soprattutto in un momento di grave crisi . Tanti sono gli alloggi popolari, come quello del signor Ventura, che nella nostra città sono stati assegnati, ma gli assegnatari non li hanno mai occupati per abitarci come prevede la legge. Spesso vengono utilizzati come deposito o come nel nostro caso per tenerci dei libri , mentre l’assegnazione prevede prima di tutto l’uso abitativo."

[Falko]

Ma com'è questa storia??? l'Opera Nomadi dice che sono i Ventura ad essere nel torto, urge un intervento autorevole e deciso dell'Amministrazione, ribadisco i Commissari hanno il dovere, il DOVERE ASSOLUTO di intervenire in questa questione,
è un problema di legalità, di rispetto della legge, non si può fare finta di niente davanti a situazioni del genere,
devono fare chiarezza e dire alla città come stanno le cose, che diano un segnale di presenza e di azione a favore della collettività, adesso, subito!

http://www.zoomsud.it/flash-news/49457- ... omadi.html


"L’Opera nomadi di Reggio Calabria giovedì 21 marzo 2013 alle ore 11,30 presso la sede dell’Opera Nomadi sita in via Sbarre Centrali nr 82/D terrà una conferenza stampa per fare luce sul caso di un alloggio popolare assegnato 10 anni fa alla famiglia Ventura e oggi conteso da un altro nucleo che ha veramente bisogno di una abitazione.

Il caso mette in luce un problema diffuso e di grave ingiustizia sociale, soprattutto in un momento di grave crisi . Tanti sono gli alloggi popolari, come quello del signor Ventura, che nella nostra città sono stati assegnati, ma gli assegnatari non li hanno mai occupati per abitarci come prevede la legge. Spesso vengono utilizzati come deposito o come nel nostro caso per tenerci dei libri , mentre l’assegnazione prevede prima di tutto l’uso abitativo."

se il signor marino(scritto in minuscolo apposta) è così convinto di quel che dice perchè non denuncia al posto di indire conferenze stampa?

[onlyamaranto]

se il signor marino(scritto in minuscolo apposta) è così convinto di quel che dice perchè non denuncia al posto di indire conferenze stampa?

Infatti.
Ecco perché dico che i commissari devono intervenire e chiarire pubblicamente i fatti, ci sono state violenze gravissime, dobbiamo sapere chi ha il diritto ad avere quell'appartamento, la cosa è diventata pubblica nel momento stesso in cui è stata denunciata sui media, bisogna cominciare a fare pulizia di illegalità, almeno questo segno i commissari hanno il dovere di darlo alla città.

[ILY]

Ma com'è questa storia??? l'Opera Nomadi dice che sono i Ventura ad essere nel torto, urge un intervento autorevole e deciso dell'Amministrazione, ribadisco i Commissari hanno il dovere, il DOVERE ASSOLUTO di intervenire in questa questione,
è un problema di legalità, di rispetto della legge, non si può fare finta di niente davanti a situazioni del genere,
devono fare chiarezza e dire alla città come stanno le cose, che diano un segnale di presenza e di azione a favore della collettività, adesso, subito!

http://www.zoomsud.it/flash-news/49457- ... omadi.html


"L’Opera nomadi di Reggio Calabria giovedì 21 marzo 2013 alle ore 11,30 presso la sede dell’Opera Nomadi sita in via Sbarre Centrali nr 82/D terrà una conferenza stampa per fare luce sul caso di un alloggio popolare assegnato 10 anni fa alla famiglia Ventura e oggi conteso da un altro nucleo che ha veramente bisogno di una abitazione.

Il caso mette in luce un problema diffuso e di grave ingiustizia sociale, soprattutto in un momento di grave crisi . Tanti sono gli alloggi popolari, come quello del signor Ventura, che nella nostra città sono stati assegnati, ma gli assegnatari non li hanno mai occupati per abitarci come prevede la legge. Spesso vengono utilizzati come deposito o come nel nostro caso per tenerci dei libri , mentre l’assegnazione prevede prima di tutto l’uso abitativo."

Il problema non deve sorgere sol perchè vi è di mezzo un nomade...certo, sottolineo certo, i nomadi hanno preso piede sugli
alloggi popolari ma la colpa non è la loro ma di chi glieli ha assegnati...la cosa più vergognosa però è che tante persone che non sono nomadi
godono ed hanno goduto (visto che adesso se li sono pure venduti) di alloggi senza mai averli mai abitati.
Gente che aveva altri immobili ed un reddito annuo che non gli dava il diritto ad un'assegnazione.

Un punto importante è quello dell'obbligo di abitazione di un alloggio popolare...se non lo abiti vuol dire che non ti serve!

[Lixia]

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86

Mentre un rappresentante della famiglia Ventura veniva ricevuto a palazzo San Giorgio dalla Commissione straordinaria che gestisce il Comune, in via Sbarre centrali, l’Opera nomadi con testimoni al seguito tingeva di giallo una vicenda, quella dell’alloggio occupato a discapito dei Ventura, che sembrava avere una direzione univoca. Nella sede dell’Opera nomadi, dopo aver appreso dell’indizione della conferenza stampa, faceva capolino un altro rappresentante della famiglia Ventura (il capo famiglia) accompagnato dall’avvocato Pellicanò. Ambedue sono stati invitati in maniera cortese ad abbandonare la sala. D’altra parte, di lì a poco, l’intera vicenda che ha occupato le cronache recenti dei quotidiani locali, sarebbe stata in qualche maniera stravolta. Ed è lo stesso presidente dell’Opera nomadi, Giacomo Marino (accompagnato da Cinzia Sgreccia, responsabile scuola dell’ON), ad esordire sostenendo che “la storia raccontata in questi giorni da Ventura è una storia che non corrisponde alla realtà”. Aggiungendo che si tratta di “una invenzione che colpisce l’intera comunità rom e quindi un intero gruppo, mentre le azioni riguardano, sempre e solo, singoli individui”. Un racconto, quello della famiglia Ventura che, secondo Marino, “ha pure alimentato il razzismo, perché costruita sull’appartenenza etnica per renderla più credibile’’.
“Anche io ci ho creduto a quella storia – continua Marino - e l’ho condannata. Ma parlando con le famiglie che abitano lo stabile, mi hanno detto che non hanno mai abitato quella casa, ma in uno stabile a Mosorrofa”. Questo è infatti il punto su cui l’Opera nomadi costruisce il suo assunto. Che fino a prova contraria rimane tale.La Famiglia Ventura pur avendo avuto legittimamente assegnato l’alloggio non lo ha mai abitato. E appellandosi alla legge regionale 32/1996 sugli alloggi popolari, afferma “l’alloggio non può avere destinazione d’uso biblioteca, o comunque diverso da quello abitativo. La famiglia Ventura ha mantenuto nella propria disponibilità l’alloggio che non abitava e non l’ha restituito al Comune come avrebbe dovuto”.
L’assunto dell’Opera nomadi, supportato dai “testimoni”, è che i Ventura sono soltanto assegnatari. Ma la famiglia che ha denunciato di essere stata sfollata sostiene, al contrario, di essere proprietaria. In sostanza se questo venisse accertato, il caso non sarebbe più un “caso” e l’occupazione dell’alloggio diventerebbe un “semplice” reato.
I vicini (Antonio Bevilacqua che abita al piano di sotto e Antonio Malaspina un piano più giù) sono concordi nel sostenere che la famiglia Ventura non abitava in quell’appartamento, e che sostanzialmente hanno creato questa situazione ad arte per non perdere l’appartamento.
Ma alla conferenza stampa c’è anche la signora Boemi, mamma di un bambino di 2 anni e mezzo, che è, agli atti, colei che ha occupato l’alloggio. È entrata in casa Ventura giorno 12 marzo, autodenunciandosi ai Vigili urbani il giorno dopo.
In conclusione, per questo caso specifico, l’Opera nomadi chiede alla Commissione straordinaria e alla Procura della Repubblica di intervenire per definire la situazione dell’alloggio, applicando la normativa vigente. In questo senso vale la pena ricordare che il caso della famiglia Ventura è stata al centro del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in Prefettura.
In ogni caso, l’altro appello del presidente Marino, sempre alla Commissione straordinaria, è quello di “effettuare, parallelamente alle altre importanti operazioni che sta realizzando, anche le azioni di verifica sugli alloggi popolari previste dalla legge regionale”. Sempre per la cronaca, vale la pena ricordare anche che la Commissione ha già svolto un’indagine storica sull’assegnazione dell’alloggio alla famiglia Ventura.


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che storia contorta, l' unico passaggio che mi fa un pò pensare è questo :

"A settembre avevamo solo 800 libri e abbiamo fatto molto. Quest’anno stavamo per metterne in circolazione 5.000 a disposizione degli studenti, tutto gratuitamente ed a favore di chi, come noi, fatica ad arrivare a fine mese. Queste canaglie nel tentativo di incendio volevano usare i libri come combustibile. Tutto è perduto. Siamo riusciti a metterne in salvo meno di due quinti, il resto è ancora a casa, sparso sul pavimento e tra le stanze di casa mia. "

non capisco , la persona che ha scritto la lettera viveva in casa con madre ,padre e fratelli e inoltre nella stessa casa vi era una biblioteca di 5000 libri? ma forse ho capito male io?

voglio precisare che non mi sogno minimamente di mettere in dubbio quanto scritto dalla persona nella sua lettera, ma dico solo che anche fosse che l'alloggio destinato ad uso abitativo non venga utilizzato come tale non sono comunque giustificati atti intimidatori da parte di terzi per tal motivo , ci sono le vie apposite per denunciare gli abusi di diritti di assegnazione all' alloggio popolare senza dover necessariamente ricorrere a vendette personali e atti illegali, reggio non è il far west e ovviamente io in casa mia purchè ci viva posso tenere anche 20.000 libri

[army]

ma quante ne deve subire il popolo reggino prima di tirare fuori un minimo di orgoglio??

[onlyamaranto]

Il problema non deve sorgere sol perchè vi è di mezzo un nomade...certo, sottolineo certo, i nomadi hanno preso piede sugli
alloggi popolari ma la colpa non è la loro ma di chi glieli ha assegnati...la cosa più vergognosa però è che tante persone che non sono nomadi
godono ed hanno goduto (visto che adesso se li sono pure venduti) di alloggi senza mai averli mai abitati.
Gente che aveva altri immobili ed un reddito annuo che non gli dava il diritto ad un'assegnazione.

Un punto importante è quello dell'obbligo di abitazione di un alloggio popolare...se non lo abiti vuol dire che non ti serve!

Ma infatti io non ho fatto riferimento al fatto nomadi o non nomadi, il problema non è se sono gialli nomadi rossi neri o verdi,
il problema è se si deve tollerare un'illegalità e una violenza oppure no, ecco perchè al più presto questa situazione va chiarita e risolta.

[Mave]

uno che si chiama Bevilacqua è sicuramente un testimone super partes

[Lixia]

uno che si chiama Bevilacqua è sicuramente un testimone super partes

anche io lo avevo pensato ma dobbiamo cercare di non farci sopraffare dal pregiudizio ... questa cosa va chiarita nell' interesse di entrambe le parti indipendentemente da quale delle due dica il vero, e una volta chiarita che vengano presi i provvedimenti del caso ... anche penali se la situazione lo esige

[nosacciu]

la verità sta a metà, ma trovo scandaloso questo "vandalizzare" degli zingari.In ogni caso ormai la casa è comprata...

[Falko]

la verità sta a metà, ma trovo scandaloso questo "vandalizzare" degli zingari.In ogni caso ormai la casa è comprata...

Se è vero quello che è stato scritto, mi basta la frase:"hanno usato dei libri come combustibile" per chiarire tutto....

[st.george legion]

uno che si chiama Bevilacqua è sicuramente un testimone super partes

anche io lo avevo pensato ma dobbiamo cercare di non farci sopraffare dal pregiudizio ... questa cosa va chiarita nell' interesse di entrambe le parti indipendentemente da quale delle due dica il vero, e una volta chiarita che vengano presi i provvedimenti del caso ... anche penali se la situazione lo esige

quoto,
come la denuncia dei ventura ,deve essere presa in considerazione anche la possibilita' che gli stessi abbiano avuto assegnato un alloggio popolare nonostante non ne abbiano avuto bisogno (se abitanti a mosorrofa),credo che se la loro attuale abitazione sia di proprieta'(cosa che credo per logica, in quanto solo un fesso pagherebbe un affitto dopo aver avuto assegnata una casa popolare),bisognerenbe far luce sulle credenziali dassegnamento ,visto che ci sta gente che e' veramente in mezzo ad una strada con bimbi al seguito.