pacco bomba Pm Lombardo

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NinoMed
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tra il TAPIS ROULANT non funzionante, i grillini, il cinema multisala, il buco ai conti comunali, i processi berlusconi, mi sorprendo che in questo forum ancora non si discuta di un fatto grave, che non può, IMHO, passare nel silenzio.........................

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86

Un pacco bomba contenente 50 grammi di esplosivo indirizzato al Pm Giuseppe Lombardo, è stato intercettato al centro di smistamento postale di Reggio Calabria. A darne notizia stamane è l'articolo di Giuseppe Baldessarro
pubblicato sul Quotidiano della Calabria. ''Se non la smetti ci sono pronti altri 200 chili'' recitava il biglietto minatorio che accompagnava il pacco esplosivo intercettato. A rinvenire il contenuto del pacco è stato il personale del centro di smistamento postale di Reggio Calabria che ha immediatamente allertato gli uomini della Squadra Mobile che, recatisi sul posto, hanno avviato le prime indagini.
Lombardo e' titolare di alcune delle inchieste piu' delicate condotte contro le cosche della citta', considerate le piu' potenti dell'intera Calabria, come quelle De Stefano, Libri e Condello, e sui presunti rapporti con ambienti della massoneria, della politica, delle istituzioni, dell'imprenditoria. Il magistrato, inoltre, e' titolare del filone calabrese dell'inchiesta sulla Lega nord. Gia' in passato Lombardo era stato oggetto di minacce. Oltre ad un'intercettazione in cui un presunto esponente della cosca Labate afferma ''a quello prima gli spariamo e meglio e' '', il 4 ottobre 2011, nel parcheggio del palazzo che ospita la Procura, era stato trovato un ordigno rudimentale poggiato su una foto del magistrato. In precedenza una busta con dentro un proiettile di mitra kalashnikov indirizzata al magistrato era stata intercettata nel centro di smistamento delle poste di Lamezia Terme. Altre due buste contenenti proiettili le aveva ricevute il 25 gennaio 2010 ed il 17 maggio successivo.
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Reggio, Lombardo per descrivere il suo stato d'animo cita Brecht
Venerdì 08 Marzo 2013 16:58 - http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86

'Chi non conosce la verita' e' uno sciocco ma chi, conoscendola, la chiama bugia, e' un delinquente''. Ha citato un aforisma del drammaturgo tedesco Bertold Brecht per descrivere il proprio stato d'animo dopo l'ennesima intimidazione il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo. Il magistrato non ha voluto aggiungere altro. Sulla scrivania del suo ufficio, al sesto piano del Centro direzionale dove ha sede la Dda, ci sono i fascicoli della decina di processi che sta conducendo: Meta, contro esponenti e gregari delle cosche De Stefano, Condello, Tegano, Libri, Imerti; Bellu lavuru sulla cosca Morabito di Africo; Archi astrea, sulla cosca Tegano e la vicenda della Multiservizi, la societa' mista del Comune di Reggio sciolta per infiltrazione mafiosa; Reggio nord sui fiancheggiatori del boss Domenico Condello, catturato dai carabinieri alcuni mesi fa dopo 20 anni di latitanza; Epilogo, sulla cosca Serraino ed i collegamenti con gli attentati agli uffici della Procura generale ed all'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro; Aghatos, sulla cosca Tegano. Oltre a processi, Lombardo e' titolare di inchieste sugli ''affari'' della 'ndrangheta in Lombardia con migliaia di documenti, intercettazioni telefoniche, rapporti bancari, bilanci di societa',testimonianze da verificare. Un lavoro condotto in solitudine da Lombardo, che, fino ad ora, non e' stato affiancato da altri magistrati. Tale situazione ha infatti indotto, la settimana scorsa, i presidenti delle sezioni penali del Tribunale di Reggio Calabria a riunirsi per concordare con lo stesso Lombardo le date utili dei dibattimenti. Il 21 febbraio scorso, infatti, il pm, alla stessa ora, avrebbe dovuto presenziare a tre udienze diverse. ''L'unica cosa che mi provoca amarezza - ha detto Lombardo - e' dovere sacrificare ulteriormente i miei affetti privati, la mia famiglia. Per il resto, conosco i miei doveri e continuero' ad agire di conseguenza''. (ANSA)
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Intimidazione a Lombardo, Libera: ''E' un segnale di debolezza''
Venerdì 08 Marzo 2013 12:22 - http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291

''Esprimiamo sostegno al magistrato Giuseppe Lombardo impegnato da anni in importanti indagini sulla 'ndrangheta. Le ripetute intimidazioni al magistrato sono un attacco al suo lavoro quotidiano contro il potere criminale e come tali vanno respinte con ferma determinazione Da parte nostra sentiamo che non basta esprimere ancora una volta la pur doverosa solidarieta'''. E' quanto afferma, in una nota, don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera. ''E' oggi piu' che mai necessaria - prosegue il sacerdote - la corresponsabilita'. Il cambiamento ha bisogno del contributo di tutti. Si fonda su un impegno quotidiano dal quale nessuno deve ritenersi esente. Da tempo la 'ndrangheta ha eletto i magistrati a rango di nemici. Ma i loro nemici sono nostri amici. E' per questo che l'intimidazione al pm Lombardo e' anche un segnale di debolezza. Siamo certi che il lavoro della Procura, dei magistrati e di tutti gli operatori delle istituzioni, assieme all'impegno responsabile dei cittadini, delle tante associazioni, gruppi, movimenti, riunite in 'ReggioliberaReggio', dei tanti amministratori e sindaci seri, onesti che nella trasversalita', con competenze e riferimenti diversi, alimentano la speranza e insieme possono isolare la criminalita' mafiosa ed ogni forma di violenza''.


:salut
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Lixia
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Località: Boh!!! Attualmente zingarìo in Trentino!!!

beh ... per fortuna stavolta lo hanno intercettato prima che arrivasse a destinazione
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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doddi
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La scrivania di Pignatone è ancora vacante... in un comune commissariato per infiltrazioni malavitose ed i magistrati, da qualche anno nel mirino delle cosche.

W il CSM Italiano. (che se ne sbatte anche degli inviti del Presidente Napolitano)

Le cose bisogna chiamarle con il proprio nome: è VERGOGNOSO ed INACCETTABILE. Che Stato è questo?


Consiglio caldamente la lettura delle considerazioni di Giusva


http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=231


Sulla vicenda-Lombardo il Csm si assume gravissime responsabilità
Venerdì 08 Marzo 2013 20:46


di Giusva Branca - Giuseppe Lombardo, pluriminacciato Pm della Procura reggina, cita Brecht e le bugie definendo delinquente

chi le utilizza per mistificare la verità. E' sottile, Lombardo, e non è dato sapere a chi fosse diretto il suo messaggio. Neppure è noto, almeno ai più, se con le bugie vadano inserite anche le omissioni. Eppure qualcuno un giorno aveva ben chiarito il concetto per cui è possibile peccare in pensieri, parole, opere e, appunto, omissioni.


Ma, al di là delle parole giocate sul filo della sottile interpretazione filologica, è necessario uscire di metafora, giacchè l'esplosivo indirizzato a Lombardo stride moltissimo con qualunque sintonia poetica della vicenda.

Chi ha un minimo di conoscenza della delicatissima tematica della criminalità organizzata sa bene che il momento più pericoloso, spesso mortale, per chi la contrasta è rappresentato dalla fase in cui questi si trova solo.

Può essere solo perchè non sostenuto moralmente dalla popolazione, solo perchè la stampa non da il giusto risalto alla delicatezza delle sue attività.

O può essere solo perchè è stato lasciato evidentemente, percettivamente solo (o in compagnia di un numero di colleghi che si contano sulle dita di una mano mezza mozza) dai suoi colleghi, dalla struttura, da quello Stato per il quale, in definitiva, lavora ed in nome del quale rischia la vita tutti i giorni.

Ebbene, a Reggio - da noi spesso sferzata come comunità indolente e non propriamente votata alle battaglie di civiltà ed etica - bisogna dire che Lombardo ha sempre avuto il consenso - chiaro e manifestato - della gente comune e anche la giusta considerazione da parte della stampa.

E però è ben noto a tutti che da mesi sul suo tavolo insistono faldoni delicatissimi, risultanze di indagine di una gravità epocale che attendono di essere passate al vaglio di un vertice della Procura che è vacante da un anno.

Un anno!

Il Consiglio Superiore della Magistratura, financo strafottendosene dei richiami del Capo dello Stato, ha "temporeggiato" per un anno a caccia di alchimie, di "letture del tempo che fa", di "partite di giro" che possano chiudere un pò di cerchi in tutto il Paese tra i quali la Procura di Reggio rappresenta probabilmente il più delicato di tutti ma non è il solo.

In tutto ciò - ripetendo pari pari la vergognosa trafila che precedette l'arrivo di Pignatone (repetita iuvant, evidentemente, ma a chi...?) - Lombardo è stato lasciato "al fronte" insieme a qualche altro, in una posizione di debolezza senza fine, perchè lasciare un magistrato inquirente unico depositario di risultanze investigative spesso inconfessabili per un lasso di tempo dilatatissimo, è come mandare la prima linea all'assalto senza la copertura dell'artiglieria.

E, fin qui, di una ormai evidentissima fase di stallo che vive la Procura reggina, è, per tabulas, reponsabile solo il Csm. Ogni secondo in più in cui la sede di Reggio Calabria resterà senza il Procuratore Capo, ma il cronometro è già partito da mesi, è una ulteriore e terribile assunzione di responsabilità per qualunque cosa possa accadere.

Arriva un momento in cui per ciascuno che abbia un ruolo pubblico diventa ineludibile il confronto con le proprie responsabilità. Noi, in questo momento, ci prendiamo le nostre, Lombardo, da tempo, si è preso le sue, ben più gravi e grevi.

Anche il Csm tutto, senza muovere, si è assunto le sue, pesantissime, responsabilità.

Senza muovere. Con le omissioni, che non sono molto diverse da quelle bugie alle quali si riferiva Brecht...
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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