Le bugie del programma economico del M5S: i tagli complessivi sarebbero di 17-20 miliardi, solo il 2,5% della spesa pubblica!
01/03/2013 09:08:43
Che forza questo Grillo!! Uno “tsunami” di protesta che ha investito la classe politica arroccata in difesa dei suoi privilegi, gettando fuori dall’agone politico personaggi che negli ultimi vent’anni hanno segnato le vicende del nostro Paese.
Nel nuovo Parlamento non ci saranno più Fini, Marini, Crosetto, Di Pietro con l’annesso flop di Rivoluzione Civile; ma quello che spicca, è l’enorme quantità di deputati e senatori che il Movimento 5 Stelle è riuscito a portare in Parlamento.
Avranno fatto bene milioni d’italiani a fidarsi degli slogan di Grillo o forse c’è qualcosa che avrebbe meritato più attenzione?
Siamo sicuri che Grillo non sia in fin dei conti un superbo venditore di fumo?
Tanto per cominciare, si potrebbe iniziare col dire che, a dispetto delle sue dichiarazioni alla CNBC della scorsa settimana secondo cui “ "...“il nostro piano economico ... è preciso, fatto da migliaia di persone nel mondo, fatto da Stiglitz che è Premio Nobel per l'Economia, insieme a persone normali, professori di economia che sono in rete”, una secca smentita è giunta via mail dalla moglie del premio Nobel, la quale si esprime in questi termini che lasciano poco spazio al contraddittorio:
“A lot of people attribute a lot of things to my husband but his writings speak for themselves and are available online as are his numerous talks. I doubt he if he has even mentioned the “Five Star movement” anywhere. Thanks, Anya”.
Tradotto vuol sostanzialmente dire che “molte persone attribuiscono molte cose a mio marito... Penso che neanche abbia mai menzionato il Movimento 5 Stelle...".
Dunque ci risiamo: il programma economico di Grillo è come il Master di Giannino. Le bugie hanno le gambe corte!!
Ma andiamo avanti: sui temi economici il M5S è apparso evanescente ed inconsistente, tanto che Grillo non ha mai approfondito nello specifico soluzioni da apportare al sistema. Anzi, laddove si è dibattuto di economia con imprenditori, commercianti e professionisti, Casaleggio ha sempre affiancato Grillo, quasi temendo esternazioni non proprio in linea con le attese della platea.
Insomma, poche idee e molto confuse in economia e finanza. Casaleggio & Grillo hanno rinunciato a dibattere o farsi intervistare sull'economia (fino alla sparata di Grillo di tre giorni fa sul Premio Nobel Stiglitz che ha scritto il suo piano...). E proprio perché hanno avuto la geniale idea di non partecipare più a dibattiti sull'economia, la gente, ha erroneamente immaginato volessero realizzare cambiamenti radicali nella struttura economico-finanziaria del Paese.
Il messaggio che invece è stato veicolato nelle piazze gremite all’inverosimile e sulla rete, è stato che la colpa di tutto è dei politici ladri, della corruzione, dell’evasione fiscale, delle clientele, senza mai spiegare quali sono i reali motivi per cui oggi ci troviamo in una depressione che sta disintegrando un intero sistema industriale ed il tessuto sociale ad esso collegato.
Che la politica abbia “rubato”, che costi troppo, che ci sia evasione, malcostume diffuso è cosa fin troppo evidente; ma non sono le cause del dissesto del sistema. L'arricchimento e l'etica dei politici italiani ha poco a che fare con la nostra situazione economica; la prova è che tanti paesi, dove i politici si arricchiscono molto più dei nostri, vanno bene economicamente (dalla Turchia, alla Polonia, al Brasile, al Messico, alla Corea, a Singapore, a Hong Kong, alla Malesia, alla Thailandia, a Taiwan, alla Cina, alla Russia all'India...).
Critiche al programma economico di Grillo provengono anche dalla stampa estera come l’Economist, secondo cui in buona sostanza gli italiani anche questa volta si sono fatti abbindolare da qualcuno che promette rimedi tanto miracolosi quanto inconsistenti:
“Yet while his criticisms are often accurate, Mr Grillo’s remedies are either non-existent, simplistic or utopian....Mr Grillo’s apparent breakthrough... If it occurs, it will show that far too many Italians fail to understand the seriousness of their economic situation, let alone the complexity of the policies required to solve it. They will have allowed themselves once again to have been seduced by a purveyor of macroeconomic snake oil; someone who claims to be able to dispel their problems as if by magic. Italy has been here before, in 2001 when Mr Berlusconi promised them a "new economic miracle". In the 10 years that followed Italy’s economy either hardly grew, stagnated or shrank.”
“Gli italiani non capiscono la gravità e la complessità della situazione economica”, questo dice l’articolo dell’Economist ed io temo abbia ragione da vendere.
Analizzando ora nel dettaglio il programma del M5S, appare evidente che non potrà essere la soluzione ad alcun problema; da una prima attenta seppur preliminare verifica, risulta che i tagli complessivi che si realizzerebbero seguendo il programma, sarebbero di appena 17-20 miliardi di euro!! Ovvero il 2,5% della spesa pubblica!!
Veramente poca cosa se si pensa che solo eliminando gli incentivi al “solare” si risparmierebbero circa 7 miliardi di euro di spesa (pari al 40% dei tagli previsti dal movimento grillino).
Nel dettaglio, ecco come e dove si produrrebbero i risparmi secondo i grillini:
- accorpamento dei comuni al di sotto i 5.000 abitanti; si può fare subito ma per risparmiare devi licenziare il personale ed è dai tempi di Mussolini che non si riesce a farlo in Italia;
- modernizzazione e informatizzazione della macchina dello Stato centrale con un taglio del 30% dei costi; i risparmi sono probabilmente minimi..... il 30% è un numero campato per aria se non hai fatto un studio specifico al riguardo;
- cessazione di ogni missione militare all'estero, da subito qui si risparmiano da 1 a 1.5 mld;
- eliminazione Province; si può fare subito ma per risparmiare devi licenziare il personale ed è dai tempi di Mussolini che non si riesce a farlo in Italia;
- stop alla costruzione di opere inutili come la Tav, la Gronda a Genova, la Pedemontana in Lombardia ; in questo caso i risparmi annuali sono di circa 2 miliardi;
- eliminazione contributi all'editoria da subito risparmiando 3-400 milioni di euro;
- eliminazione di ogni auto blu tranne per il presidente della Repubblica e del Consiglio, risparmiando circa 4 miliardi di euro ;
- eliminazione contributi elettorali ai partiti con un risparmio di 1,5 miliardi;
- riduzione di almeno la metà delle consulenze esterne per lo Stato e per gli enti locali con un risparmio difficile da stimare, forse di 1 miliardo di euro;
- Recupero dei 98 miliardi di euro evasi dalle società di slot machines; in realtà è una storia fasulla: c'è una sentenza del 2004 riguarda al mancato collegamento con il terminale del ministero ... se fosse vero la guardia di finanza e Befera li avrebbero già recuperati;
- Taglio di 2/3 delle spese del Quirinale con riduzione di 300 milioni di euro;
- Adozione di software open source per la Pubblica Amministrazione ; anche questa è pura fantasia! pensare di mettere on line la PA con software come Linux rischiando che poi vada tutto in tilt, non è realistico;
- Adeguamento stipendi dei parlamentari alla media europea con un risparmio di 400 milioni;
- Rinuncia all'acquisto dei cacciabombardieri F35 ; anche questa è pura propaganda visto che si tratta di un programma a cui partecipano tutti i paesi UE che dividono così i costi d’acquisto, a meno che non si rinunci all'aviazione militare, decidendo di difendersi con frecce, fionde e balestre;
- Efficienza/risparmi acquisti per la Sanità dove i risparmi si avrebbero su alcuni sprechi in alcune regioni, ma è complicato da realizzare e comunque si tratterebbe forse di 1 mld di euro;
- Taglio/vendita di due canali RAI nazionali con un risparmio di 1 mld,
- Taglio Expo 2015 ; ma perché ? l’Expo serve a spingere il commercio e l’economia;
- Dimezzamento stipendio e numero consiglieri regionali con riduzioni di circa 500 milioni;
- Taglio delle pensioni sopra i 5.000 euro lordi mensili .Secondo Grillo le pensioni d'oro sono 100.000 con un costo annuo di 13 miliardi, se venissero abbassate a 5.000 euro netti al mese, il risparmio annuale 7 miliardi di euro.
Alla luce di quanto sopra evidenziato si realizzerebbero dunque tagli alla spesa per una cifra non superiore ai 20 miliardi di euro ( il 2% della spesa pubblica); insomma, la montagna ha partorito un topolino!!
Il voto al M5S è stato chiaramente un voto di protesta, indirizzato alla moralizzazione del sistema politico ed alla diminuzione dei privilegi della casta.
Ma non si può credere che con il solare, la banda larga, la green economy si possa uscire da questa depressione.
Ci attendono tempi durissimi.
chistu si ca è unu seriu