GLI OTTO PUNTI DEL PD PER RIPARTIRE

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Paolo_Padano
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1) Fuori dalla gabbia dell'austerità.
Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell'eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L'avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L'aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L'immediata emergenza sta nell'economia reale e nell'occupazione.

2) Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro.
- Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d'impresa.
- Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole
e strutture sanitarie.
- Programma per la banda larga e lo sviluppi dell'ICT.
- Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
- Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
- Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d'inserimento.
- Salvaguardia esodati.
- Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
- Riduzione e redistribuzione dell'IMU secondo le proposte già avanzate dal PD.
- Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.

3) Riforma della politica e della vita pubblica.
- Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province.
- Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.
- Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
- Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
- Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all'accesso alle candidature e al finanziamento.
- Legge elettorale con riproposizione della proposta PD sul doppio turno di collegio.

4) Voltare pagina sulla giustizia e sull'equità.
- Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.
- Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
- Nuove norme sulle frodi fiscali.

5) Legge sui conflitti di interesse, sull'incandidabilità, l'ineleggibilità e sui doppi incarichi.
Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.

6) Economia verde e sviluppo sostenibile.
- Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
- Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
- Piano bonifiche.
- Piano per lo sviluppo delle smart grid.
- Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.

7) Prime norme sui diritti.
- Norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
- Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
- Legge contro il femminicidio.

8) Istruzione e ricerca.
- Contrasto all'abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
- Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
- Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.

"Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento - precisa il segretario del Pd - vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine verranno messi in rete l'elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all'arricchimento dei contenuti".
(repubblica - 06 marzo 2013)
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lappo
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penso che bastava un punto soltanto: BERSANI PA CASA :lol:
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lappo ha scritto:penso che bastava un punto soltanto: BERSANI PA CASA :lol:
:lol: :thumleft cmq bersani è una garanzia ....anche se vince ..non riuscirà mai a governare.
reggina D-I
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beh, dai, almeno a parole si stanno un pochetto grillizzando...
ovviamente quello di Grillo non è un virus ma un batterio e loro appena possibile comincerano una cura antibiotica massiccia anche perchè una cosa hanno insegnato: che il programma e quello che fanno sono cose assolutamente diverse.. anzi per certi versi opposte

legge sul conflitto d'interessi?? magari riproporranno il blind trust tanto caro a d'Alema e ...Berlusconi...
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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_naka
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2,3,4,5,6,8 sono abbastanza compatibili con quelli nel programma del m5s... sugli altri vedo delle divergenze....
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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spiny79
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gargamella si è dimenticato (o forse no) il punto 9: insabbiare il caso Monte Paschi Siena...
mubald

spiny79 ha scritto:gargamella si è dimenticato (o forse no) il punto 9: insabbiare il caso Monte Paschi Siena...

E non abolisce il finanziamento dei partiti
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pellarorc
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proposte buonissime!!!!

il pdl cosa avrebbe scritto? più tapis roulant per tutti?? tapis roulant in tutta italia?
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mubald ha scritto:
spiny79 ha scritto:gargamella si è dimenticato (o forse no) il punto 9: insabbiare il caso Monte Paschi Siena...

E non abolisce il finanziamento dei partiti
l'avevano già detto... per loro ci vogliono soldi per fare politica, non hanno mai parlato di questo...cmq la legge anti-corruzione in un periodo del genere non deve essere una priorità...le priorità vanno date al lavoro,(giovani,esodati, etcetc) e all'abbattimento dei costi della politica...cmq sono cose che o le fanno col pdl o non le fanno con nessuno credo.
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pellarorc ha scritto:proposte buonissime!!!!

il pdl cosa avrebbe scritto? più tapis roulant per tutti?? tapis roulant in tutta italia?
NO!!

avrebbe scritto
1) Fuori dalla gabbia dell'austerità.
Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell'eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L'avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L'aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L'immediata emergenza sta nell'economia reale e nell'occupazione.

2) Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro.
- Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d'impresa.
- Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole
e strutture sanitarie.
- Programma per la banda larga e lo sviluppi dell'ICT.
- Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
- Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
- Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d'inserimento.
- Salvaguardia esodati.
- Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
- Riduzione e redistribuzione dell'IMU secondo le proposte già avanzate dal PDL.
- Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.

3) Riforma della politica e della vita pubblica.
- Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province.
- Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.
- Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
- Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
- Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all'accesso alle candidature e al finanziamento.
- Legge elettorale con riproposizione della proposta PDL sul doppio turno di collegio.

4) Voltare pagina sulla giustizia e sull'equità.
- Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.
- Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
- Nuove norme sulle frodi fiscali.

5) Legge sui conflitti di interesse, sull'incandidabilità, l'ineleggibilità e sui doppi incarichi.
Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.

6) Economia verde e sviluppo sostenibile.
- Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
- Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
- Piano bonifiche.
- Piano per lo sviluppo delle smart grid.
- Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.

7) Prime norme sui diritti.
- Norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
- Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
- Legge contro il femminicidio.

8) Istruzione e ricerca.
- Contrasto all'abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
- Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
- Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.

"Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento - precisa il segretario del PdL - vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine verranno messi in rete l'elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all'arricchimento dei contenuti".
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Regmi
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Insomma, da qual che leggo possiamo tranquillamente paragonare
un Antonio Razzi con un Ignazio Marino
un Marcello Dell'Utri a un Pietro Grasso
piuttosto che una Nicole Minetti a una Rosy Bindi
senza scandalo alcuno o, ancor peggio
senza un minimo sussulto di coscienza.

Tutti morti e tutti uguali.

...Lo diceva già il principe della risata d'altronde.
Antonio de Curtis
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... TlPYSfbeNg#" onclick="window.open(this.href);return false;!
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
rorschach
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Interessano questi punti? Se sì astensione al senato e poi si lavora sulle leggi, se no pa casa tutti quanti e si va a nuove elezioni :read:
doddi
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Se la situazione è questa, ed è questa, di cosa staremmo parlando?
Responsabilità, coerenza, chiarezza ... che genere di vocaboli sarebbero all'interno del politburò del loft?

http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 77c6.shtml


La strategia - È sicuro che il segretario fallirà, ma teme il congresso prima del voto

La mossa di Renzi: studio sugli sprechi del Pd

Così sta ricominciando la «scalata»



ROMA - «Fino alla fine mi comporterò come un bravo soldatino»: Matteo Renzi aveva avvisato delle sue intenzioni i parlamentari amici, soprattutto quelli che mordevano il freno, e che lo avrebbero preferito meno ligio ai doveri di partito.
Aveva spiegato una, due, tre volte che non avrebbe indossato i panni del pugnalatore di Bersani. Ma aveva detto loro anche altro: che finita la partita elettorale, quando la situazione si sarebbe stabilizzata, lui non sarebbe rimasto fermo. E il sindaco di Firenze ha tenuto fede alle promesse fatte. Ha lasciato chiaramente intendere che, una volta esaurito il tentativo del segretario di metter su un governo (tentativo su cui non scommette un euro ma che non ostacolerà) si riprenderà la libertà di parola e di azione.

Renzi sa che la partita che si apre adesso è complessa. Il pericolo - lo ha ammesso lui stesso - è quello di farsi «fagocitare» dai maggiorenti del Pd. Ma è un rischio che il primo cittadino del capoluogo toscano non pensa di correre. Prima di tutto perché non metterà bocca nei giochi interni. Non si spenderà a favore delle ipotesi che circolano in queste ore nel partito. Né le ostacolerà. Liberi i parlamentari del Pd di votare come capogruppo alla Camera Enrico Letta e come presidente dei senatori Maurizio Migliavacca. Liberi i big del partito di offrirgli delle vice presidenze dei gruppi. Libero lui di non farsi mettere in mezzo in questi giochi e giochini di palazzo.

Sempre per evitare di venir risucchiato nelle spire di un partito in affanno, Renzi che dà ormai per «morto» il tentativo di Bersani presso i grillini, tifa per le elezioni in tempi ravvicinati. Se voto ha da essere, che sia in ottobre, e persino a giugno basta che non si tenga a febbraio o a marzo del prossimo anno. Già, perché se così fosse andrebbe inevitabilmente a incrociarsi con il congresso del Pd. Esattamente ciò che Renzi non vuole. Il sindaco non intende farsi mettere in mezzo alle dinamiche precongressuali del partito, vuole tenersi lontano da tutto ciò, perché sa che se così non fosse, allora sì che verrebbe «fagocitato» e la sua candidatura alla premiership finirebbe per apparire l'ennesimo espediente dei maggiorenti del Pd per salvare il loro ruolo.

Con le elezioni a ottobre Renzi avrebbe gioco facile nel proporre di rinviare il congresso (che per statuto dovrebbe tenersi appunto nell'autunno di quest'anno) causa primarie e voto. Con le consultazioni in febbraio, invece, questo slittamento non riuscirebbe e il sindaco rottamatore sarebbe costretto a entrare nella dialettica congressuale del partito. E invece è proprio sulla sua funzione di politico avulso dall'apparato che Renzi vuole giocarsi le sue chance prossime future. Non è casuale, in questo senso, il suo insistere sull'abolizione del finanziamento pubblico. Sarà questa la sua nuova, grande, battaglia: un tormentone incessante per mettere con le spalle al muro i maggiorenti del Pd e dimostrare che certi temi «non li ha inventati Grillo».

Proprio per questo qualche tempo fa il sindaco di Firenze si è fatto fare da un «amico» fidato uno studio sulla situazione del partito. Situazione che lo ha lasciato di stucco. I dipendenti del Pd nazionale sono più di 180, tra quelli a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Una pletora di segretarie, segretari, impiegate e impiegati, tutti remunerati. Di più: ad alcuni viene anche pagata la casa. Nel «report» in questione si trovano dei numeri impressionanti: 14 persone all'ufficio stampa del partito, tre persone addette solo a Rosy Bindi, che ha anche un aiuto alla Camera e una portavoce che, è scritto nel rapporto, «non si è capito chi paga». Il meno importante dei dirigenti del Pd ha almeno due segretarie e 3.500 euro di stipendio. Che lievitano se ti chiami Nico Stumpo, e sotto di te, nel settore organizzativo del Pd, guidi otto persone tra segretari, funzionari e collaboratori. Nel rapporto si fanno le pulci a tutti, al direttore di Youdem , la pasionaria di Bersani Chiara Geloni, a Matteo Orfini, al tesoriere Antonio Misiani: un lungo elenco di nomi, con accanto retribuzione, eventuali secondi contratti e precisazioni sui costi dell'alloggio.

È questo il motivo, dicono i renziani, per cui il Pd non potrà mai scavalcare il sindaco nella battaglia contro il finanziamento. Anche perché, tra l'altro, nelle ultime stime fatte, quelle del 2010, il partito aveva in Parlamento 102 dipendenti per la modica cifra complessiva di otto milioni di euro. Sono cifre che hanno lasciato di sasso il sindaco e lo hanno convinto ancora di più a combattere la battaglia per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti.


Maria Teresa Meli
11 marzo 2013 | 13:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
doddi
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Gargamella firmi ...

http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 77c6.shtml


Grillo sfida Bersani: «Il Pd rinunci ai 48 milioni di euro dei contributi elettorali»

Il portavoce del M5s: «Ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto»


Beppe Grillo non molla e alza il tiro nei confronti del Pd, sfidando Bersani a dire no ai rimborsi elettorali. «Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto. Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti», dice Grillo dal suo blog, avviando anche una campagna via Twitter indirizzata al segretario Pd con l'hashtag #Bersanifirmaqui.

INVITO - In particolare Grillo invita Bersani a firmare una lettera indirizzata al futuro presidente della Camera in cui il Pd chiede di rinunciare ai ai 48.856.037,50 di euro dei rimborsi elettorali. «Il Movimento 5 Stelle rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà nè i rimborsi per le spese elettorali, nè i contributi per l'attività politica. Il mio auspicio è che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante: oltre 48 milioni di euro (al Pdl "solo" 38). Non è necessaria una legge, è sufficiente che Bersani dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma. Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto. Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti».

LOMBARDI - Intanto la portavoce dei deputati del M5S Roberta Lombardi ha avvertito i suoi parlamentari. Dialogo con il Pd? «Un dialogo in trasparenza sì, perchè in Parlamento si dialoga» ma l'accordo sulla fiducia «non ci sarà ». «Lo escludo categoricamente. Se c'è chi deciderà di farlo sarà fuori dal movimento».

IBAN - Durante la riunione di domenica Crimi aveva sollevato la questione dei rimborsi e delle indennità, insieme al nodo delle competenze e a quello dei collaboratori. Il portavoce del M5S ha spiegato_ «Domani vi faranno firmare delle carte: non è detto che dovete firmare tutto, prendete quello che vi danno per accettazione ma non firmate nulla. Fate come quando vi fanno firmare un contratto di lavoro». Così molti dei neo parlamentari che si stanno recando in queste ore a Montecitorio, alla Sala del Mappamondo, per le faccende burocratiche non stanno fornendo il loro codice Iban per evitare accrediti non richiesti. Tofalo e Villarosa hanno poi confermato quanto scritto dal loro leader Beppe Grillo sul suo blog: deputati e senatori rinunceranno ai rimborsi elettorali.

Redazione Online
11 marzo 2013 | 14:34
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Per 48 milioni che vuole recuperare da Gargamella (ci stanno i tagli, eh) ne spenderemo 400 di nuove elezioni e qualche miliardiata di spread... fenomeno

Dei mille della Bridgestone che perderanno il lavoro ha detto qualcosa, o "non fanno parte del programma" come ha detto la capogruppo?
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Ottimo Grillo, meno parole e più fatti please.
Adeguarsi al nuovo modo di concepire e di fare la politica, adeguarsi o si perde credibilità.

Dal canto suo Grillo non deve portarci a nuove elezioni, altrimenti il bumbulo dove soffiare resta là.

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
mubald

doddi ha scritto:Gargamella firmi ...

http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 77c6.shtml


Grillo sfida Bersani: «Il Pd rinunci ai 48 milioni di euro dei contributi elettorali»

Il portavoce del M5s: «Ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto»


Beppe Grillo non molla e alza il tiro nei confronti del Pd, sfidando Bersani a dire no ai rimborsi elettorali. «Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto. Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti», dice Grillo dal suo blog, avviando anche una campagna via Twitter indirizzata al segretario Pd con l'hashtag #Bersanifirmaqui.

INVITO - In particolare Grillo invita Bersani a firmare una lettera indirizzata al futuro presidente della Camera in cui il Pd chiede di rinunciare ai ai 48.856.037,50 di euro dei rimborsi elettorali. «Il Movimento 5 Stelle rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà nè i rimborsi per le spese elettorali, nè i contributi per l'attività politica. Il mio auspicio è che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante: oltre 48 milioni di euro (al Pdl "solo" 38). Non è necessaria una legge, è sufficiente che Bersani dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma. Per facilitare il compito ho preparato il documento che Bersani può firmare per ufficializzare il rifiuto. Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti».

LOMBARDI - Intanto la portavoce dei deputati del M5S Roberta Lombardi ha avvertito i suoi parlamentari. Dialogo con il Pd? «Un dialogo in trasparenza sì, perchè in Parlamento si dialoga» ma l'accordo sulla fiducia «non ci sarà ». «Lo escludo categoricamente. Se c'è chi deciderà di farlo sarà fuori dal movimento».

IBAN - Durante la riunione di domenica Crimi aveva sollevato la questione dei rimborsi e delle indennità, insieme al nodo delle competenze e a quello dei collaboratori. Il portavoce del M5S ha spiegato_ «Domani vi faranno firmare delle carte: non è detto che dovete firmare tutto, prendete quello che vi danno per accettazione ma non firmate nulla. Fate come quando vi fanno firmare un contratto di lavoro». Così molti dei neo parlamentari che si stanno recando in queste ore a Montecitorio, alla Sala del Mappamondo, per le faccende burocratiche non stanno fornendo il loro codice Iban per evitare accrediti non richiesti. Tofalo e Villarosa hanno poi confermato quanto scritto dal loro leader Beppe Grillo sul suo blog: deputati e senatori rinunceranno ai rimborsi elettorali.

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11 marzo 2013 | 14:34
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Perfetto.Ora voglio vedere Bersani continuare a uscirsene con altre menate.
mubald

rorschach ha scritto:Per 48 milioni che vuole recuperare da Gargamella (ci stanno i tagli, eh) ne spenderemo 400 di nuove elezioni e qualche miliardiata di spread... fenomeno

Dei mille della Bridgestone che perderanno il lavoro ha detto qualcosa, o "non fanno parte del programma" come ha detto la capogruppo?
Se Bersani fa fatti cosi' forse non si va ad elezioni,perche' a quel punto aumenterebbero gli elettori M5S che chiedono l'accordo.
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rorschach ha scritto:Per 48 milioni che vuole recuperare da Gargamella (ci stanno i tagli, eh) ne spenderemo 400 di nuove elezioni e qualche miliardiata di spread... fenomeno

Dei mille della Bridgestone che perderanno il lavoro ha detto qualcosa, o "non fanno parte del programma" come ha detto la capogruppo?


:salut :salut :salut

Vedere flirtare grilini ed ex-pidiellini è qualcosa che aiuta a riflettere. :salut
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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Falko
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spiny79 ha scritto:gargamella si è dimenticato (o forse no) il punto 9: insabbiare il caso Monte Paschi Siena...
L'ha ricordato.. infatti è già insabbiato, non vedi che non lo cita da nessuna parte?

i punti erano 10... ma il 9 è quello che dici tu e il 10 era l'abolizione del finanziamento ai partiti
un decalogo troncato sul nascere


Sicuramente ha avuto i voti dei cinesi intestatari dei mutui
Ultima modifica di Falko il 11/03/2013, 15:10, modificato 1 volta in totale.
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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