POLITICHE 2013

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reggina D-I
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C'è una cosa che considero adorabile in questo topic che stranamente sto seguendo con interesse

Gente che non cunta e non ccusa e che non ha mai saputo del M5S come fenomeno di massa e del quale probabilmente non avrà nemmeno visto il simbolo nella scheda elettorale ora si erge a stratega maximo chiedendo cosa dovrebbe fare Grillo per poi usare le risposte come facevano i nostri maestri delle elementari (matita rossa e blu) per evidenziare le contraddizioni
Chiedere per sentirsi dire cose semplici e banali ma vere, solo che non corrispondendo alle risposte che vorrebbero li fanno andare a continuare verso la strada intrapresa: continuare a non capire una minchia di quello che è successo, del perchè è successo, del chi è stato la causa del successo

Cosa dovrebbe fare Grillo? Secondo me la risposta migliore l'ha data Barillari: "ASCA) - Roma, 27 feb - ''Dovremo affrontare a livello nazionale la possibilita' di votare la fiducia a un possibile governo Bersani, bisonga considerare che l'Italia e' allo sfascio e non ce l'abbiamo portata di certo noi che siamo gli ultimi arrivati''.
Lo ha dichiarato Davide Barillari (M5S) a ''Coffee Break'', su La7, che ha proseguito dicendo: ''Porteremo proposte concrete, porteremo le idee dei cittadini, dei precari dei pendolari e dei disoccupati, nessuno pensi piu' solo al proprio orticello perche' questa e' una rivoluzione sociale e culturale italiana. Se il Pd cambiera' alcune sue posizioni, questo sara' possibile. Ma ricordiamo anche che il Pd secondo noi avrebbe dovuto fare un'opposizione piu' forte e penso alla legge anticorruzione, al conflitto di interessi, tutte cose mai fatte'', ha concluso l'esponente del M5S."

Che significa a parole mie: noi non siamo dei Bertinotti che ha creduto alle poesie prodiane oltretutto mai scritte e trovandosi a dover compiere una scelta che andava contro il proprio elettorato che era rappresentato dalle fascie deboli della popolazione ha dovuto togliere la fiducia facendo cadere un governo del quale poi sono pure stati accusati come unici colpevoli

A Bersani piacerebbe forse riproporre una cosa simile: un nuovo patto di non bellieranza dando al M5S un paio di punti sensibili per poi andare aventi con il suo non programma. Cosa che è ovvio sia impossibile
Se l'incarico fosse dato al M5S non sarebbe un problema: il programma c'è e sarebbe compito di PD,PDL, Montiani dare la fiducia e accettare provvedimenti capestro per loro: la vedrei come una cosa altrettanto interessante quella che i partitiinciucio fossero quelli responsabili a far cadere una legislatura...
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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Pickwick
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Te lo scritto prima dove si prendono i soldi e quando costa: 1,7€ al mese per utenza!
Questi incentivi sono serviti per far diventare il fotovoltaico un tecnologia accessibile a tutti e adesso tra qualche mese camminerà con le proprie gambe. La grid - parity è stata già raggiunta al sud .
Gli incentivi a copertura sui costi di acquisto era un metodo vecchio e che si prestava a farie truffe e per questo è stato abilito.
Il programma di Grillo sullle rinnovabili non sono riuscito a trovarlo sullo specifico.
Comunque hai ragione siamo OT.
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sgabuzzone
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Pickwick ha scritto:Te lo scritto prima dove si prendono i soldi e quando costa: 1,7€ al mese per utenza!
Questi incentivi sono serviti per far diventare il fotovoltaico un tecnologia accessibile a tutti e adesso tra qualche mese camminerà con le proprie gambe. La grid - parity è stata già raggiunta al sud .
Gli incentivi a copertura sui costi di acquisto era un metodo vecchio e che si prestava a farie truffe e per questo è stato abilito.
Il programma di Grillo sullle rinnovabili non sono riuscito a trovarlo sullo specifico.
Comunque hai ragione siamo OT.
Non è proprio cosi però non appena gli animi di tutti noi saranno più tranquilli mi piacerebbe aprire un topic sulle politiche energetiche ed uno su quelle della ricerca e discutere delle proposte portate avante dai vari partiti :)
Cosa pretendi da un paese, che ha la forma di una scarpa? (cit.)
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_naka
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Ho evitato di fare dichiarazioni dopo il voto perchè non volevo finire nel festival di chi la spara più grossa e nei pastoni degli addetti ai lavori. Adesso leggo incredibili interpretezioni, ricostruzioni, commenti. Mettiamola così, allora: quello che volevamo per l'Italia lo abbiamo proposto alle primarie. Dagli Stati Uniti d'Europa fino all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, noi ci abbiamo messo la faccia, presentando un progetto serio. Ho perso le primarie. Adesso faccio il Sindaco perchè la serietà non è un optional. Capisco i rimpianti, ma preferisco vivere di progetti. E ora scrivo una enews per essere ancora più chiaro, vai...
Matteo Renzi
PIU' VIVO PIU' TI AMO ! Tu sempre tu ,canterò sempre di più !! Ho visto la reggina mi sono innamorato e non la lascerò mai più !
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NinoMed
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secondo me, per i prossimi 15 giorni faremo tante chiacchiere :D
le ipotesi che possono susseguirsi sono tante, per ora sento e leggo tante cose che domani potrebbero essere smentite, Grllo continua a usare il megafono, ma spero che il M5S si stia preparando POLITICAMENTE.
Bersani è deluso, sa di aver perso e si muove come uno che ha qualcosa infilato dietro e più s imuove più si fa male
Berlusconi cerca d iagitare le acque, ma questa magistratura che crede anche ai pentiti non lo lascia in pace, quindi ha poca voce in capitolo, Alfano dopo la brutta figura di lunedì sera è scomparso
Monti e i suoi parlamentari al momento sono gli unici che parlano poco, e che sarebbero interessati a un governo di larghe intese.

non prima del 21 Napolitano inviterà i capogruppo di camera e senato per le consultazioni, questo è quello che prevede la costituzione.
dopo le consultazioni Napolitano incaricherà qualcuno per la formazione del Governo.

un parlamentare? un tecnico? un esterno? un politico?
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NinoMed
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ecco il calendario....

11 MARZO: PRIMI ADEMPIMENTI PER PARLAMENTARI - L'11 marzo aprono a Montecitorio e Palazzo Madama i centri di accoglienza dove dovranno presentarsi le tante 'matricole' ed i rieletti in Parlamento per i primi adempimenti: dalla foto per la 'Navicella' all'emissione del tesserino di parlamentare.

15 MARZO: PRIMA RIUNIONE DELLE NUOVE CAMERE - Camera e Senato devono essere convocate per la loro prima seduta entro 20 giorni dalle elezioni. La data del 15 marzo è quella prevista dal decreto con cui il presidente della Repubblica ha sciolto le camere convocando i comizi elettorali. Nella prima seduta dovrà essere risolto il nodo delle 'opzioni', ovvero della scelta della circoscrizione per i deputati eletti in più luoghi. A presiedere la seduta di Montecitorio sarà il vicepresidente rieletto più anziano per carriera parlamentare; a Palazzo Madama toccherà al senatore più anziano per età. Alla Camera la presidenza provvisoria dovrebbe quindi andare a Antonio Leone (Pdl); a Palazzo Madama lo scranno più alto dovrebbe spettare a Giulio Andreotti che però potrebbe rinunciare passando la mano ad Emilio Colombo.

I PRESIDENTI DELLE CAMERE - La loro elezione è il primo adempimento delle nuove Camere. Nelle ultime sei legislature il presidente della Camera è stato eletto il giorno successivo all'inizio della legislatura. Più o meno analoga è la situazione per il Senato. A Montecitorio l'elezione scatta nei primi tre scrutini solo se si raggiunge la maggioranza dei 2/3; a partire dal quarto è sufficiente la maggioranza assoluta, di cui il Pd dispone. E' dunque prevedibile che, in mancanza di accordi nelle prima tre votazioni, il presidente della Camera possa essere eletto sabato 16 marzo a maggioranza assoluta. Quanto al Senato, nei primi due scrutini per eleggere il presidente serve la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Qualora non si raggiunga questa maggioranza, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato questa maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che prende più voti. A parità di voti é eletto il candidato più anziano di età.

20 MARZO: I CAPIGRUPPO - Entro il 18 marzo i parlamentari devono dichiarare a che gruppo aderiscono. I gruppi sono convocati il 20 marzo per eleggere i rispettivi presidenti

21 MARZO: VIA ALLE CONSULTAZIONI - Una volta eletti i presidenti dei due rami del Parlamento, e costituiti i gruppi parlamentari di Camera e Senato con i rispettivi capigruppo, ci saranno tutti gli 'interlocutori' del Capo dello Stato richiesti dalla Costituzione per le consultazioni che porteranno alla nomina del presidente del Consiglio. Consultazioni che verosimilmente potrebbero prendere il via dal 21 marzo. Probabimente il presidente Napolitano tenterà di conferire un incarico prima di Pasqua, che cade il 31 marzo. Una cosa è certa: Napolitano è obbligato a fare di tutto per far nascere un nuovo governo e deve dare un incarico. Ma, visto che si trova nel 'semestre bianco', non potrà sciogliere le Camere, nemmeno nel caso di mancato accordo sul nuovo governo; una facoltà di cui potrà avvalersi soltanto il suo successore alla Presidenza della Repubblica.

15 APRILE: CONVOCAZIONE PARLAMENTO SEDUTA COMUNE. Per il 15 aprile dovrà arrivare la convocazione del Parlamento in seduta comune per eleggere al Quirinale il successore di Giorgio Napolitano, il cui mandato scadrà il 15 maggio. La seduta comune potrebbe essere convocata per i primi di maggio, in modo da consentire ai Consigli regionali di eleggere i grandi elettori che le rappresenteranno.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 28110.html
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doddi
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http://www.corriere.it/politica/13_marz ... primopiano


FIDUCIA

Grillo attacca : «Dal Pd mercato delle vacche»

Il portavoce del M5S dal blog: «Non siamo in vendita». Il messaggio a Renzi, Bersani «facce come il c..o»


Grillo torna a parlare dal suo blog e spara a zero sul Pd. E sul Pdl. Il tutto mentre dalla dirigenza del Partito democratico sono arrivati segnali e dichiarazioni come quella di D'Alema sulla presidenza della Camera da affidare al M5S. Una proposta che evidentemente non è piaciuta a Grillo: «In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri», tuona. Poi Grillo risponde anche a Bersani: «È fuori dalla storia e non se ne rende conto». E ce n'è anche per Renzi «che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo». E ancora: «In altre parole i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare compravendita? Affermare una cosa il giorno prima e contraddirsi il giorno dopo per convenienza post elettorale?».

IL MODO PUTTANESCO DI FARE POLITICA - Il portavoce del M5s non usa dunque mezze parole: «Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. È il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita». Insomma, Grillo torna a ribadire la sua linea e manda un chiaro segnale anche ai suoi.

NON SARA' IL VIETNAM - Per quanto riguarda la linea da tenere Grillo annuncia che «Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze». E in chiusura si torna a ribadire che non saranno tollerati accordi di nessun tipo, come ribadito anche nel regolamento dei neoeltti: «Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non starà certo a guardare».

Marta Serafini

@martaserafini
1 marzo 2013 | 12:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA



Mosica! :fifi:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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EktorBaboden
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doddi ha scritto:http://www.corriere.it/politica/13_marz ... primopiano


FIDUCIA

Grillo attacca : «Dal Pd mercato delle vacche»

Il portavoce del M5S dal blog: «Non siamo in vendita». Il messaggio a Renzi, Bersani «facce come il c..o»


Grillo torna a parlare dal suo blog e spara a zero sul Pd. E sul Pdl. Il tutto mentre dalla dirigenza del Partito democratico sono arrivati segnali e dichiarazioni come quella di D'Alema sulla presidenza della Camera da affidare al M5S. Una proposta che evidentemente non è piaciuta a Grillo: «In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri», tuona. Poi Grillo risponde anche a Bersani: «È fuori dalla storia e non se ne rende conto». E ce n'è anche per Renzi «che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo». E ancora: «In altre parole i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare compravendita? Affermare una cosa il giorno prima e contraddirsi il giorno dopo per convenienza post elettorale?».

IL MODO PUTTANESCO DI FARE POLITICA - Il portavoce del M5s non usa dunque mezze parole: «Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. È il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita». Insomma, Grillo torna a ribadire la sua linea e manda un chiaro segnale anche ai suoi.

NON SARA' IL VIETNAM - Per quanto riguarda la linea da tenere Grillo annuncia che «Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze». E in chiusura si torna a ribadire che non saranno tollerati accordi di nessun tipo, come ribadito anche nel regolamento dei neoeltti: «Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non starà certo a guardare».

Marta Serafini

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1 marzo 2013 | 12:57
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Questi stalker :lol: non hanno capito che basta condividere la maggior parte del programma del movimento per poter creare un governo, altro che poltrone e poltroncine... :lol: :lol:
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doddi
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http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 09fc.shtml

Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Piccioni per andare alla Casa Bianca

Case collettive e cibo vegetariano
L'esercito Cinque Stelle cala su Roma

Giarrusso (Catania): «De Gasperi divideva l'appartamento con due parlamentari, avevano un solo cappotto buono»


Beppe Grillo in un'intervista alla Bbc
ROMA - In tre anni, scoprirono i finanzieri nel '93, Gianni De Michelis (o meglio, il Psi) lasciò nelle casse del Grand Hotel Plaza, dove soggiornò per 17 anni di seguito, la bellezza di 400 milioni di lire. Non tutti spesi in pernottamento. Pare difficile, oggi, che l'esercito di grillini in arrivo scelga di soggiornare tra gli stucchi dorati degli hotel del centro, emulando l'opulenza socialista d'antan. Difficile anche che decidano di sostare alla Rosetta, il lussuoso ristorante di pesce del Pantheon, spendendo la bellezza di 180 euro per uno spaghetto al caviale, come fece il cassiere della Margherita Luigi Lusi. Tempi duri per speculatori immobiliari, hotel e ristoranti di lusso. Molti dei 163 deputati e senatori a 5 Stelle, in omaggio al credo anti casta, stanno cercando alloggi di fortuna da condividere. Modello Comune, come si diceva una volta. O in «cohousing», come si dice oggi. E se alla frugalità dei consumi, antidoto alla corruzione dei Palazzi, si uniscono solide convinzioni vegetariane, come accade per diversi, addio alle aragoste agonizzanti di Fiorito e ai conti a tre zeri.

L'avvocato Mario Giarrusso, neoeletto di Catania, si appresta a vivere a Roma in maniera spartana: «Alcide De Gasperi, un padre della patria, non come questi miserabili, a Roma divideva l'appartamento con due parlamentari. Avevano un solo cappotto buono e se lo prestavano». Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Attilio Piccioni per andare alla Casa Bianca. Anche Bettino Craxi, all'inizio, era morigerato: un giorno fu rispedito indietro, all'hotel Raphael, da un inviperito Sandro Pertini perché si era presentato al Quirinale in jeans. Più tardi, la «casta» politica ha imparato ad apprezzare i tessuti di Cenci e l'eleganza ostentata.

«Un hotel a 4 stelle costa in media 230 euro a notte - spiega l'ad di «immobiliare.it» Carlo Giordano - Un residence 800 a settimana. L'affitto di un immobile di pregio di 120-150 metri quadri, da 4.000 a 5.500 euro al mese». Troppo, per chi ha scelto di autoridursi lo stipendio a 2.500 euro netti. Paolo Bernini, bolognese smanettone di 25 anni, già pony express, si prepara: «Stiamo cercando un appartamento collettivo. Una cosa che costi poco, per dare il buon esempio». Per ora vive con i suoi a San Pietro in Casale. E ripassa: «Dovrò studiare bene la Costituzione. La politica l'ho scoperta con il documentario Zeitgeist». Di che parla? «È il più visto della rete: parla di tutto quello di cui non si scrive mai, la massoneria, l'11 settembre, le religioni. Quando l'ho visto ci sono rimasto male: mi ha fatto vedere la realtà in un altro modo». Bernini, appassionato di karate, è vegano: «Ostriche? Ma va', non sono mica come la Brambilla che fa finta di fare la vegetariana e poi ha un'azienda ittica». A Roma, però, ci si nutre di trippa e coda. E di ristoranti vegani ce ne sono pochini: «Mi cucinerò della roba a casa. Però a Roma ho visto un bar che faceva panini veggie». Sulla stessa linea il friuliano Walter Rizzetto: «Andrò ad abitare fuori dal centro, mi serve pace per studiare. Quanto al cibo, sono vegetariano e antispecista».

Le analogie con la prima calata dei «barbari leghisti» (copyright Bocca), si sprecano. Paolo Grimoldi, all'arrivo a Roma scherzosamente promise astinenza dalle frattaglie: «Finché resisto alla coda alla vaccinara sto a posto», disse. Non è noto l'esito dello sforzo titanico, vanificato poi dal «patto della pajata», tra Bossi, Polverini e Alemanno.

Tra crisi, austerity e «decrescita felice», i margini di guadagno sono a rischio. Se prima si andava ad abitare in via del Corso, ora si andrà a Testaccio, se non al Pigneto. Dai Due Ladroni e Quinzi e Gabrieli, si passerà a Eataly o al Porto Fluviale, se non da Baffetto. Fortunato al Pantheon non teme crisi: «I leghisti sono sempre venuti. E nella gallery degli ospiti celebri, vicino alle foto di Reagan, Clinton e Gheddafi c'è quella di Grillo». Per festeggiare la vittoria, però, i «neobarbari» hanno scelto il bar del Fico, trendy ma non costoso. Se Fiorito spese da Pasquino la bellezza di 9.900,5 euro, loro (ma erano un centinaio) hanno speso 1.841 euro a frittelle, pizza e vino della casa: 16,74 euro a testa.


Alessandro Trocino
1 marzo 2013 | 13:15
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Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 09fc.shtml

Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Piccioni per andare alla Casa Bianca

Case collettive e cibo vegetariano
L'esercito Cinque Stelle cala su Roma

Giarrusso (Catania): «De Gasperi divideva l'appartamento con due parlamentari, avevano un solo cappotto buono»


Beppe Grillo in un'intervista alla Bbc
ROMA - In tre anni, scoprirono i finanzieri nel '93, Gianni De Michelis (o meglio, il Psi) lasciò nelle casse del Grand Hotel Plaza, dove soggiornò per 17 anni di seguito, la bellezza di 400 milioni di lire. Non tutti spesi in pernottamento. Pare difficile, oggi, che l'esercito di grillini in arrivo scelga di soggiornare tra gli stucchi dorati degli hotel del centro, emulando l'opulenza socialista d'antan. Difficile anche che decidano di sostare alla Rosetta, il lussuoso ristorante di pesce del Pantheon, spendendo la bellezza di 180 euro per uno spaghetto al caviale, come fece il cassiere della Margherita Luigi Lusi. Tempi duri per speculatori immobiliari, hotel e ristoranti di lusso. Molti dei 163 deputati e senatori a 5 Stelle, in omaggio al credo anti casta, stanno cercando alloggi di fortuna da condividere. Modello Comune, come si diceva una volta. O in «cohousing», come si dice oggi. E se alla frugalità dei consumi, antidoto alla corruzione dei Palazzi, si uniscono solide convinzioni vegetariane, come accade per diversi, addio alle aragoste agonizzanti di Fiorito e ai conti a tre zeri.

L'avvocato Mario Giarrusso, neoeletto di Catania, si appresta a vivere a Roma in maniera spartana: «Alcide De Gasperi, un padre della patria, non come questi miserabili, a Roma divideva l'appartamento con due parlamentari. Avevano un solo cappotto buono e se lo prestavano». Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Attilio Piccioni per andare alla Casa Bianca. Anche Bettino Craxi, all'inizio, era morigerato: un giorno fu rispedito indietro, all'hotel Raphael, da un inviperito Sandro Pertini perché si era presentato al Quirinale in jeans. Più tardi, la «casta» politica ha imparato ad apprezzare i tessuti di Cenci e l'eleganza ostentata.

«Un hotel a 4 stelle costa in media 230 euro a notte - spiega l'ad di «immobiliare.it» Carlo Giordano - Un residence 800 a settimana. L'affitto di un immobile di pregio di 120-150 metri quadri, da 4.000 a 5.500 euro al mese». Troppo, per chi ha scelto di autoridursi lo stipendio a 2.500 euro netti. Paolo Bernini, bolognese smanettone di 25 anni, già pony express, si prepara: «Stiamo cercando un appartamento collettivo. Una cosa che costi poco, per dare il buon esempio». Per ora vive con i suoi a San Pietro in Casale. E ripassa: «Dovrò studiare bene la Costituzione. La politica l'ho scoperta con il documentario Zeitgeist». Di che parla? «È il più visto della rete: parla di tutto quello di cui non si scrive mai, la massoneria, l'11 settembre, le religioni. Quando l'ho visto ci sono rimasto male: mi ha fatto vedere la realtà in un altro modo». Bernini, appassionato di karate, è vegano: «Ostriche? Ma va', non sono mica come la Brambilla che fa finta di fare la vegetariana e poi ha un'azienda ittica». A Roma, però, ci si nutre di trippa e coda. E di ristoranti vegani ce ne sono pochini: «Mi cucinerò della roba a casa. Però a Roma ho visto un bar che faceva panini veggie». Sulla stessa linea il friuliano Walter Rizzetto: «Andrò ad abitare fuori dal centro, mi serve pace per studiare. Quanto al cibo, sono vegetariano e antispecista».

Le analogie con la prima calata dei «barbari leghisti» (copyright Bocca), si sprecano. Paolo Grimoldi, all'arrivo a Roma scherzosamente promise astinenza dalle frattaglie: «Finché resisto alla coda alla vaccinara sto a posto», disse. Non è noto l'esito dello sforzo titanico, vanificato poi dal «patto della pajata», tra Bossi, Polverini e Alemanno.

Tra crisi, austerity e «decrescita felice», i margini di guadagno sono a rischio. Se prima si andava ad abitare in via del Corso, ora si andrà a Testaccio, se non al Pigneto. Dai Due Ladroni e Quinzi e Gabrieli, si passerà a Eataly o al Porto Fluviale, se non da Baffetto. Fortunato al Pantheon non teme crisi: «I leghisti sono sempre venuti. E nella gallery degli ospiti celebri, vicino alle foto di Reagan, Clinton e Gheddafi c'è quella di Grillo». Per festeggiare la vittoria, però, i «neobarbari» hanno scelto il bar del Fico, trendy ma non costoso. Se Fiorito spese da Pasquino la bellezza di 9.900,5 euro, loro (ma erano un centinaio) hanno speso 1.841 euro a frittelle, pizza e vino della casa: 16,74 euro a testa.


Alessandro Trocino
1 marzo 2013 | 13:15
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doddi mai hai notato che tutti quei media che prima leccavano il culo a monti ora non solo non lo cacano più,ma stanno riempendo di carezze e coccole grillo,chissà come mai??un articolo del genere dal corriere della sera non me lo sarei mai aspettato.Così duro nei confronti della casta,e che elogi la semplicità e la sobrità dei grillini.Siamo passati dalla sobrietà montiana alla sobrietà grillina.Non è che forse temono l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria?? :fifi: :fifi:
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doddi
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reggino ha scritto:
doddi ha scritto:http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 09fc.shtml

Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Piccioni per andare alla Casa Bianca

Case collettive e cibo vegetariano
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Giarrusso (Catania): «De Gasperi divideva l'appartamento con due parlamentari, avevano un solo cappotto buono»


Beppe Grillo in un'intervista alla Bbc
ROMA - In tre anni, scoprirono i finanzieri nel '93, Gianni De Michelis (o meglio, il Psi) lasciò nelle casse del Grand Hotel Plaza, dove soggiornò per 17 anni di seguito, la bellezza di 400 milioni di lire. Non tutti spesi in pernottamento. Pare difficile, oggi, che l'esercito di grillini in arrivo scelga di soggiornare tra gli stucchi dorati degli hotel del centro, emulando l'opulenza socialista d'antan. Difficile anche che decidano di sostare alla Rosetta, il lussuoso ristorante di pesce del Pantheon, spendendo la bellezza di 180 euro per uno spaghetto al caviale, come fece il cassiere della Margherita Luigi Lusi. Tempi duri per speculatori immobiliari, hotel e ristoranti di lusso. Molti dei 163 deputati e senatori a 5 Stelle, in omaggio al credo anti casta, stanno cercando alloggi di fortuna da condividere. Modello Comune, come si diceva una volta. O in «cohousing», come si dice oggi. E se alla frugalità dei consumi, antidoto alla corruzione dei Palazzi, si uniscono solide convinzioni vegetariane, come accade per diversi, addio alle aragoste agonizzanti di Fiorito e ai conti a tre zeri.

L'avvocato Mario Giarrusso, neoeletto di Catania, si appresta a vivere a Roma in maniera spartana: «Alcide De Gasperi, un padre della patria, non come questi miserabili, a Roma divideva l'appartamento con due parlamentari. Avevano un solo cappotto buono e se lo prestavano». Leggenda vuole che se lo fece prestare dal ministro Attilio Piccioni per andare alla Casa Bianca. Anche Bettino Craxi, all'inizio, era morigerato: un giorno fu rispedito indietro, all'hotel Raphael, da un inviperito Sandro Pertini perché si era presentato al Quirinale in jeans. Più tardi, la «casta» politica ha imparato ad apprezzare i tessuti di Cenci e l'eleganza ostentata.

«Un hotel a 4 stelle costa in media 230 euro a notte - spiega l'ad di «immobiliare.it» Carlo Giordano - Un residence 800 a settimana. L'affitto di un immobile di pregio di 120-150 metri quadri, da 4.000 a 5.500 euro al mese». Troppo, per chi ha scelto di autoridursi lo stipendio a 2.500 euro netti. Paolo Bernini, bolognese smanettone di 25 anni, già pony express, si prepara: «Stiamo cercando un appartamento collettivo. Una cosa che costi poco, per dare il buon esempio». Per ora vive con i suoi a San Pietro in Casale. E ripassa: «Dovrò studiare bene la Costituzione. La politica l'ho scoperta con il documentario Zeitgeist». Di che parla? «È il più visto della rete: parla di tutto quello di cui non si scrive mai, la massoneria, l'11 settembre, le religioni. Quando l'ho visto ci sono rimasto male: mi ha fatto vedere la realtà in un altro modo». Bernini, appassionato di karate, è vegano: «Ostriche? Ma va', non sono mica come la Brambilla che fa finta di fare la vegetariana e poi ha un'azienda ittica». A Roma, però, ci si nutre di trippa e coda. E di ristoranti vegani ce ne sono pochini: «Mi cucinerò della roba a casa. Però a Roma ho visto un bar che faceva panini veggie». Sulla stessa linea il friuliano Walter Rizzetto: «Andrò ad abitare fuori dal centro, mi serve pace per studiare. Quanto al cibo, sono vegetariano e antispecista».

Le analogie con la prima calata dei «barbari leghisti» (copyright Bocca), si sprecano. Paolo Grimoldi, all'arrivo a Roma scherzosamente promise astinenza dalle frattaglie: «Finché resisto alla coda alla vaccinara sto a posto», disse. Non è noto l'esito dello sforzo titanico, vanificato poi dal «patto della pajata», tra Bossi, Polverini e Alemanno.

Tra crisi, austerity e «decrescita felice», i margini di guadagno sono a rischio. Se prima si andava ad abitare in via del Corso, ora si andrà a Testaccio, se non al Pigneto. Dai Due Ladroni e Quinzi e Gabrieli, si passerà a Eataly o al Porto Fluviale, se non da Baffetto. Fortunato al Pantheon non teme crisi: «I leghisti sono sempre venuti. E nella gallery degli ospiti celebri, vicino alle foto di Reagan, Clinton e Gheddafi c'è quella di Grillo». Per festeggiare la vittoria, però, i «neobarbari» hanno scelto il bar del Fico, trendy ma non costoso. Se Fiorito spese da Pasquino la bellezza di 9.900,5 euro, loro (ma erano un centinaio) hanno speso 1.841 euro a frittelle, pizza e vino della casa: 16,74 euro a testa.


Alessandro Trocino
1 marzo 2013 | 13:15
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doddi mai hai notato che tutti quei media che prima leccavano il culo a monti ora non solo non lo cacano più,ma stanno riempendo di carazze e coccole grillo,chissà come mai??un articolo del genere dal corriere della sera non me lo sarei mai aspettato.Così duro nei confronti della casta,e che elogi la semplicità e la sobrità dei grillini.Siamo passati dalla sobrietà montiana alla sobrietà grillina.Non è che forse temono l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria?? :fifi: :fifi:
Perchè ci sono dubbi che lo levano?

Comunque è il primo partito in Italia, e fino ad oggi molti non lo conoscevano.
Fanno cose normali e destano curiosità. E' naturale che abbia così tanto spazio. E non solo in Italia.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Interessante intervista ad uno dei consiglieri economici di Grillo:

http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 1fe2.shtml
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doddi ha scritto:[quote


Perchè ci sono dubbi che lo levano?

Comunque è il primo partito in Italia, e fino ad oggi molti non lo conoscevano.
Fanno cose normali e destano curiosità. E' naturale che abbia così tanto spazio. E non solo in Italia.
magari con qualche sviolinata cercano di comprarsi grillo,sperando di tenersi il bottino :mrgreen: :mrgreen: .Scherzi a parte,gli eletti del movimento 5 stelle,le cose normali le fanno dal 2009,già da quando sono entrati nelle regioni "rosse",solo che quando si decurtevano gli stupendi,riunciavano ai rimborsi,facevano le battaglie per l'eliminazione dei vitalizi,erano populisti e demagoghi,ora invece per le stesse cose vengono apprezzati.La stampa italiana fa davvero schifo.Sempre a schierarsi dalla parte del vincitore,chiunque esso sia, pur di avere magari qualche vantaggio personale.Non è un caso che la nostra classe giornalistica fa così schifo,che siamo agli ultimi posti per la libertà di stampa.Fino a ieri tutti i quotidiani,tranne qualche eccezione,penso al fatto,leccavano il culo a monti,oggi non solo non se lo filano più ma accarezzano grillo.Io sono davvero disgustato.
Ultima modifica di reggino il 01/03/2013, 14:11, modificato 1 volta in totale.
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doddi
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reggino ha scritto:
doddi ha scritto:[quote


Perchè ci sono dubbi che lo levano?

Comunque è il primo partito in Italia, e fino ad oggi molti non lo conoscevano.
Fanno cose normali e destano curiosità. E' naturale che abbia così tanto spazio. E non solo in Italia.
magari con qualche sviolinata cercano di comprarsi grillo,sperando di tenersi il bottino :mrgreen: :mrgreen: .Scherzi a parte,gli eletti del movimento 5 stelle,le cose normali le fanno dal 2009,già da quando sono entrati nelle regioni "rosse",solo che quando si decurtevano gli stupendi,riunciavano ai rimborsi,facevano le battaglie per l'eliminazione dei vitalizi,erano populisti e demagoghi,ora invece per le stesse cose vengono apprezzati.La stampa italiana fa davvero schifo.Sempre a schierarsi dalla parte del vincitore,chiunque esso sia, pur di avere magari qualche vantaggio personale.Non è un caso che la nostra classe giornalistica fa così schifo,che siamo agli ultimi posti per la libertà di stampa.Fino a ieri tutti i quotidiani,tranne qualche eccezione,penso al fatto,leccavano il culo a monti,oggi accarezzano grillo.Io sono davvero disgustato.
Poniti una domanda semplice semplice... la stampa italiana di chi è?

Le varie compagini societarie e propietà se vogliono si finanziano soli... altrimenti fanno come nel resto del mondo. O come in Italia il Fatto Q..

Il vero schifo poi sta nei giornali di partito o in quelli che grazie a due parlamentari si fregano i finanziamenti, perchè tanti ne bastano per ricevere il contributo.

Ci sono miloni di italiani a spasso se ci va anche qualche giornalista prezzolato, raccomandato, prezzolato, che scrive a comando sotto dettatura non ci stracceremo i capelli :p:
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reggino
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doddi ha scritto:[quote


Poniti una domanda semplice semplice... la stampa italiana di chi è?


Le varie compagini societarie e propietà se vogliono si finanziano soli... altrimenti fanno come nel resto del mondo. O come in Italia il Fatto Q..

Il vero schifo poi sta nei giornali di partito o in quelli che grazie a due parlamentari si fregano i finanziamenti, perchè tanti ne bastano per ricevere il contributo.

Ci sono miloni di italiani a spasso se ci va anche qualche giornalista prezzolato, raccomandato, prezzolato, che scrive a comando sotto dettatura non ci stracceremo i capelli :p:
e a me lo dici doddi??ti dico solo che l'unità,fondata da antonio gramsci,faceva da propaganda al governo dei banchieri,e non l'ho più comprato da due anni a questa parte.Allora la cosa è così??bene,si taglino completamente i soldi ai giornali,e se uno sa fare informazione,ha la schiena dritta,sa cosa sia la professionalità e la serietà,alla fine non può che guadagnarci.Il fatto quotidiano ne è l'esempio lampante.Mi sono rotto le scatole di finanziare una stampa che è una delle peggiori al mondo.
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suonatore Jones

doddi ha scritto:
Poniti una domanda semplice semplice... la stampa italiana di chi è?

Le varie compagini societarie e propietà se vogliono si finanziano soli... altrimenti fanno come nel resto del mondo. O come in Italia il Fatto Q..

Il vero schifo poi sta nei giornali di partito o in quelli che grazie a due parlamentari si fregano i finanziamenti, perchè tanti ne bastano per ricevere il contributo.

Ci sono miloni di italiani a spasso se ci va anche qualche giornalista prezzolato, raccomandato, prezzolato, che scrive a comando sotto dettatura non ci stracceremo i capelli :p:
Interessante risvolto del successo di grillo: niente più editoriali di veneziani, inchieste de "il giornale", difese di feltri linkati su rl. Anzi, diventano anche quelli "il vero schifo".

Preoccupante amnesia o evidente hackeraggio?


Quando si parlava di togliere i soldi ai giornali, si era comunisti. Adesso, portatori della verità, cavalieri del "l'ho sempre detto", alfieri dell'informazione pubblica.

Mi pento e dico "viva grillo"
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doddi ha scritto:

Mosica! :fifi:

opinione personale? con quesa musica Grillo sbaglia e il M5S ci perde. da Napolitano ci andranno i parlamentari e non lui, spero che loro trovino soluzioni alternative da quelle dettate dal megafono. che a me sembra assomigliare sempre più alla linea di imposizione di Berlusconi :D


Napolitano chiederà un governo di coalizione nazionale, dove il M5S sarà minoritario e si attaccherà al bip, si farà una legge elettorale che i partiti si faranno su misura per ridimensionare il M5S, e poi si tornerà a votare in autunno.

nel frattempo qualche elettore M5S abbandonerà la barca perchè molti hanno votato per un voto di protesta, senza neanche sapere il programma, ma perchè non avevano altro da votare, molti secondo me nel tempo torneranno alle origini e questa sarà ricordato come l'occasione avuta per cambiare le cose e che non è stata sfruttata.

secondo me il M5S ha la forza di imporre il programma e di governare per cambiare, mettersi in disparte e non assumersi responsabilità politiche è un suicidio.
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credo anch'io..

per il particolare contesto storico in cui ci troviamo M5S potrebbe essere al max storico.. mentre grillo pensa che alla prox sbaraglia tutti.

In realtà molti lo hanno votato per andare a Roma e fare il cambiamento.. non solo opposizione. Se torniamo al voto rischia di perdere consenso.
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Estratto dal Fatto quotidiano online:
"Ora, per smascherare il bluff, deve fare un passo in più: presentare un papello semplice, fattibile e al contempo rivoluzionario, in cambio dell’uscita dall’aula dei senatori “grillini” che consentirebbe la nascita “condizionata” del governo. Abolire i rimborsi elettorali. Dimezzare i parlamentari e i loro compensi. Legge elettorale maggioritaria con doppio turno francese. Anti-corruzione e anti-evasione con pene doppie e prescrizione bloccata al rinvio a giudizio, nuovi reati come autoriciclaggio, falso in bilancio, collusione mafiosa. Ineleggibilità per condannati, portatori di conflitti d’interessi e concessionari pubblici. Antitrust su tv e pubblicità. Cancellazione di Tav Torino-Lione, Terzo Valico, Ponte sullo Stretto e altre opere inutili, nonché dell’acquisto degli F-35. Ritiro delle truppe dall’Afghanistan. Divieto per ex eletti o iscritti a partiti di entrare nei Cda di banche e fondazioni. Via gli aiuti di Stato a banche, imprese e scuole private. Via le esenzioni fiscali a edifici ecclesiastici e bancari. Ilva e Mps nazionalizzati. Patrimoniale. Reddito di cittadinanza o sussidio di disoccupazione. Tetto alle pensioni d’oro. Abolizione immediata delle province e potatura di consulenze e poltrone delle società miste. Sgravi fiscali alle imprese che assumono giovani. Detraibilità delle spese di sussistenza. Wi-fi libero e gratis. Più fondi a scuola pubblica, università e ricerca."
Un governo che appoggi questi temi e si impegni a realizzarli ha però bisogno di almeno tre- cinque anni. Vale a dire una legislatura completa.
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