onlyamaranto ha scritto:
Personalmente è proprio questo che contesto, la pseudodemocrazia delle primarie, nel senso che io toglierei in casi particolari questa forma di espressione popolare, perchè ci sono momenti nella vita politica di un paese in cui dei dirigenti intelligenti e mentalmente aperti, devono sapere cogliere quando è il momento di fare determinate scelte, e devono avere il coraggio di farle;
mi spiego con un esempio: quando Falcomatà fu eletto sindaco di Reggio, voi pensate che se ci fossero state le primarie, Falcomatà sarebbe stato scelto dalla base del suo partito, o non avrebbe vinto un volto noto, un potente del partito?
La primavera di Reggio, se fossero esistite le primarie, non ci sarebbe stata mai, e Falcomatà non sarebbe stato mai sindaco di Reggio.
Io le primarie le considero un momento di democrazia vera e piena.
Chi è che ha l'autorità, l'intelligenza, la spassionatezza per prendere una decisione come quella che chiedi Tu, e farlo in maniera vincente? Escluso Berlusconi, che in quanto proprietario di un partito e delle menti delle scimmie ammaestrate che dirige con la bacchetta ha dimostrato di poter farlo ancora.
Ricorderai che le ultime primarie del csx erano state agitate da una remota polemica avviata da Renzi, cui si concesse la sfida ("faremo le primarie!"). Certamente il Partito Democratico non gli avrebbe concesso ex machina la guida della coalizione: ciò che più conta è che, poi, addirittura anche la base ha largamente confermato.
Imporre un leader che non piace alla base ma piace agli altri? Le elezioni non sono una partita di calcio da vincere ad ogni costo. Io a compromessi con chi ci ricatta che "se non ci date Renzi, votiamo ancora Berlusconi" non ci scendo, scusate: continuino a farlo, coerenti col loro pensiero e senza cercare alibi alle proprie coscienze.