Non posso non ridere, questa tizia mi farà morire prima o poi
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Elezioni 2013: Il silenzio del Centrosinistra.
Posted by gabrielladallago In Evidenza, Prima Pagina, Retròpolitik Erano da poco passate le 15.00, quando le sedi del Partito Democratico già si riempivano di gioia ed esultazione : al dibattito su Rai Tre Letta sfoderava un viso fresco e riposato e i giornalisti di SkyTg24 scherzavano con la Puppato sul suo sorrisone brillante.
È bastata un’ora scarsa a gettare Letta in uno stato comatoso e a spegnere il sorriso della Puppato e di chi con lei già si godeva i discorsi di vittoria da tenere stasera: le prime proiezioni di voto hanno subito mostrato un temibile centrodestra in vantaggio al Senato, e un Movimento 5 Stelle schizzato a primo partito del paese.
È iniziata così la giornata dei grandi silenzi del centro sinistra: con l’eccezione di Fassina e Letta, mandati a parlare nei talk show come carne al macello (si parla di “un problema molto serio per l’Italia”), il Pd e Sel latitano.
Alle 21 dovrebbe presentarsi a Porta a Porta la Bindi, che però – annuncia Vespa – ritira all’ultimo la sua presenza causa febbre e influenza.
Dopo altri interventi di Fassina, compare alle 23.30 il leader di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, che tra lo stupore dichiara “Sel ha l’orgoglio di dire: missione compiuta. abbiamo portato la sinistra in Parlamento”, e apre una porta al Movimento 5 Stelle.
Pierluigi Bersani, invece, tace; tace mentre sui social network si scatena la bufera, e la pagina di Matteo Renzi, sconfitto alle primarie, viene invasa da richieste, “aiutaci”, “è il tuo turno”.
I risultati sono molto lontani da ciò che il popolo del centrosinistra si aspettava: il divario tra la coalizione Pd – Sel e quella guidata da Berlusconi si assottiglia sempre di più, e il centrosinistra, proclamato come sicuro vincitore delle elezioni fino a poche settimane fa, si ritrova con il fiato sul collo. Dall’altro lato, il boom del Movimento 5 Stelle investe in pieno un Partito Democratico che si fa rubare parte dell’elettorato dal comico genovese.
Il silenzio viene rotto da una dichiarazione di mezzanotte, proveniente proprio dal segretario Bersani: “è evidente a tutti che si apre situazione delicatissima per paese: gestiremo le responsabilità nell’interesse dell’Italia”.
Ma è un segnale ancora troppo debole, per un Paese che si trova catapultato nell’incubo dell’ingovernabilità.
Articolo di Gabriella Dal Lago.
Ninì che hai combinato stavolta?
Dilinquenti!!!
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.