Corte dei Conti:«Il condono fiscale? È fondato»

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http://www.corriere.it/economia/13_febb ... 0aac.shtml

«l'aumento della pressione fiscale provoca effetti recessivi»

«La corruzione pregiudica la nostra economia»
Ma il pg: «Il condono fiscale? È fondato»

Grido d'allarme del presidente della Corte dei conti
«Ormai ha assunto una natura sistemica»

Nuovo grido d'allarme della Corte dei conti. In Italia la corruzione ha assunto una «natura sistemica» che «oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione pregiudica l'economia della nazione» ha detto il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. In una conferenza stampa, tuttavia, il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, ha rilasciato una dichiarazione che non mancherà di far discutere: il condono fiscale - ha detto - ha «motivazioni intuitive e fondate».


«QUELLO EDILIZIO E' DA EVITARE» - Nottola ha però precisato di non voler intervenire nel dibattito politico, all'indomani delle parole di Silvio Berlusconi che si è detto favorevole ad un nuovo condono tombale, e ha chiarito il suo pensiero: «Il condono fiscale ha la ragione di deflazionare il contenzioso, di realizzare introiti in tempi rapidi che difficilmente potrebbero essere realizzati e le motivazioni di un condono sono abbastanza intuitive e fondate. Se funziona o meno, dipende dalle leggi». «Stiamo parlando - ha poi precisato - di condono fiscale perchè quello edilizio è un'altra cosa ed è proprio da evitare».

PRESSIONE FISCALE - La Corte, con l'intervento del presidente Giampaolino, ha preso posizione anche sulla tematica fiscale: «In un periodo di tempo breve e con l'urgenza di corrispondere alle richieste dell'Europa - ha spiegato - i margini limitati di riqualificazione della spesa pubblica hanno reso necessario, dunque, un ricorso ad aumenti del prelievo tributario, forzando una pressione fiscale già fuori linea nel confronto europeo e favorendo le condizioni per ulteriori effetti recessivi; la pur comprovata maggiore efficacia delle misure di contenimento della spesa pubblica non ha, inoltre, consentito, in presenza di un profilo di flessione del prodotto, la riduzione dell'incidenza delle spese totali sul Pil, che resta al di sopra dei livelli pre-crisi».

PAREGGIO DI BILANCIO - Tuttavia, sempre secondo il presidente della Corte dei Conti, «al nuovo Parlamento e al nuovo governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese. Bisogna infatti restare sul sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio».

Redazione Online
5 febbraio 2013 | 15:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA



Ancora http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -51987316/

Corte Conti: "Fisco favorisce recessione.
Corruzione sistemica pregiudica economia"L'allarme di Giampaolino all'inaugurazione dell'anno giudiziario: "Manovra correttive rischiano di avere effetto di 'avvitamento'. Bisogna puntare sulla crescita". Napolitano assente alla cerimonia. Il procuratore generale Nottola: "Condono ha ragioni fondate"Lo leggo dopo

Giampaolino: ''Corruzione pregiudica economia'' ROMA - Gli aumenti del prelievo forzano "una pressione fiscale già fuori linea" e favoriscono "le condizioni per ulteriori effetti recessivi". L'allarme arriva dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino che, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, ha sottolineato l'urgenza di ridurre la pressione rfiscale e di "una più equa distribuzione del carico fiscale". Giampaolino ha anche insistito sulla "necessità di puntare sui fattori in grado di favorire la crescita", ma soprattutto si è soffermato sul problema della 'corruzione sistemica', che oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione, "pregiudica la legittimazione stessa delle pubbliche amministrazioni e l'economia della nazione". Il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola: "Condono fiscale ha motivazioni intuitive e fondate''.

Napolitano assente alla cerimonia. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contrariamente a quanto previsto, non è stato presente all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti. La notizia dell'assenza del capo dello Stato è stata data in apertura dei lavori, da Giampaolino, che l'ha motivata con "un'improvvisa indisposizione" e facendo al presidente "gli auguri per una pronta guarigione".

Pressione fiscale. "Il rafforzamento e l'implementazione della politica di revisione della spesa e di maggiore efficienza delle strutture amministrative, la rimozione degli ostacoli per un rilancio selettivo degli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture, la riduzione della pressione fiscale che grava sull' economia emersa, da finanziare da maggiori proventi ottenuti dalla lotta all'evasione fiscale, l'effettiva realizzazione di un programma mirato di dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare pubblico". Sono questi alcuni degli indirizzi d'intervento strategici ricordati da Giampaolino. Ma è sulla 'corruzione sistemica' che il presidente della Corte dei Conti si è soffermato, definendola un fenomeno che lede "prestigio, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione" pregiudicandone anche "la legittimazione stessa".

Spesa pubblica. "Gli interventi di contenimento della spesa si sono rilevati efficaci nel limitare le dinamiche di breve periodo: la spesa pubblica complessiva, al netto degli interessi sul debito, si è ridotta nell'ultimo triennio di oltre l'1%, a fronte dell'aumento di poco meno del 10% del triennio 2007-2009, ma ciò è avvenuto con effetti non sempre condivisi nella composizione della spesa e con interventi non sempre adeguatamente selettivi", ha detto ancora il presidente della Corte dei Conti. "L'impostazione - secondo la Corte dei Conti - deve essere ripensata in funzione di un obiettivo di più lungo periodo, che non può non investire la questione della misura complessiva dell'intervento pubblico nell'economia". "La pur comprovata maggiore efficacia delle misure di contenimento della spesa pubblica - ha proseguito Giampaolino - non ha consentito, in presenza di un profilo di flessione del prodotto, la riduzione dell'incidenza delle spese totali sul Pil, che resta al di sopra dei livelli pre-crisi".

Percorso ancora lungo. "Il percorso di riequilibrio dei conti pubblici si presenta però ancora lungo e non privo di impegni gravosi. L'asimmetria temporale tra gli effetti restrittivi prodotti dalle ripetute manovre di riduzione del disavanzo e l'impatto positivo sulla crescita degli interventi di sostegno all'economia e delle riforme, genera un equilibrio fragile, con il rischio di una rincorsa incompiuta degli obiettivi di finanza pubblica", ha detto ancora Giampaolino.

Corruzione. In italia la "corruzione sistemica" pregiudica sia la legittimazione delle pubbliche amministrazioni, sia la stessa economia della nazione, ha sostenuto Giampaolino: "La natura sistemica della corruzione - ha detto il presidente - ha comportato un ingigantimento del bene giuridico offeso e una rarefazione del contenuto di disvalore dei singoli comportamenti di corruzione. In effetti, la corruzione sistemica, oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione, pregiudica, da un lato, la legittimazione stessa delle pubbliche amministrazioni e dall'altro, l'economia della nazione". Quindi, ha aggiunto che la risposta alla corruzione "non può essere di soli puntuali, limitati, interventi circoscritti, per di più su singole norme del codice penale, ma deve essere articolata ed anch'essa sistemica".

Crescita. Le manovra correttive di disavanzo rischiano di causare un effetto "avvitamento" dell'economia italiana, avverte Giampaolino. Il pericolo di avvitamento, secondo la magistratura contabile, è connesso "alla composizione, più che alle dimensioni" delle manovre messe in campo. È quindi necessario "puntare in ogni modo su fattori in grado di favorire il recupero di livelli di crescita economica più elevati. Ma con la consapevolezza del lungo tempo necessario per riassorbire il vuoto di prodotto generato dalla crisi", ha detto ancora Giampaolino.

La sfida del nuovo governo. Il nuovo governo e il Parlamento che usciranno dalle elezioni politiche dovranno affrontare la sfida di "esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese, una volta superata l'emergenza finanziaria", ha sostenuto Giampaolino.

Frodi fondi Ue. Le frodi legate alla illecita utilizzazione di fondi comunitari "hanno determinato in Italia, malgrado l'impegno dei Nuclei speciali della Guardia di finanza, la sottrazione al bilancio dell'Unione europea, negli ultimi 10 anni, di oltre 1 miliardo di euro", ha detto poi il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola. Per quanto riguarda, invece, le aziende locali, sono 5.000 gli organismi "costituiti e partecipati dagli enti locali" , il cui indebitamento è valutato "in oltre 34 miliardi di euro". "La gestione degli enti partecipati - ha precisato Nottola - spesso sfugge al controllo dell'ente" e comunque sullo stesso gravano "le conseguenze dannose di una gestione disavveduta o di comportamenti illeciti, a volte anche delittuosi".

Condono. Nottola ha spiegato di non poter fornire un giudizio sul condono fiscale perché ciò vorrebbe dire intervenire su questioni di natura politica. ''Non posso rispondere - ha osservato Nottola - perché rispondere vuol dire cosa ne penso della politica del governo e io sulla politica del governo non posso assolutamente intervenire perché come magistrato mi limito ad applicare la legge e tutt'al più a vedere, una volta applicate le leggi, gli effetti''. "Il condono ha delle ragioni: deflazionare il contenzioso e realizzare introiti in tempi rapidi. Si tratta di motivazioni intuitive e fondate". Nottola ha poi distinto il condono fiscale da quello edilizio, dicendo che quest'ultimo "sarebbe proprio da evitare". Il pg ha infine confermato che "per i condoni passati il gettito non è stato interamente effettuato". Il condono si è allora trasformato in una "sanatoria generalizzata e l'evasione invece di essere perseguita viene tollerata" e questo è un "effetto patologico della normativa".
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perfetto..

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se il ceto medio basso...sarà ancora martoriato di tasse , come fa questo paese a riprendersi ? se la gente non ha soldi , l'economia non partirà mai.....prima si parte dal basso ...è piano piano l'economia inizierà a girare ....
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citrosodina ha scritto:perfetto..

paghiamo tutti le tasse e ne riparliamo.
Di tasse sta morendo l'economia sana del paese.
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DNAamaranto ha scritto:se il ceto medio basso...sarà ancora martoriato di tasse , come fa questo paese a riprendersi ? se la gente non ha soldi , l'economia non partirà mai.....prima si parte dal basso ...è piano piano l'economia inizierà a girare ....

...e secondo te il condono favorisce il ceto medio basso che paga le tasse o i grandi evasori?
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OronzoPugliese ha scritto:
DNAamaranto ha scritto:se il ceto medio basso...sarà ancora martoriato di tasse , come fa questo paese a riprendersi ? se la gente non ha soldi , l'economia non partirà mai.....prima si parte dal basso ...è piano piano l'economia inizierà a girare ....

...e secondo te il condono favorisce il ceto medio basso che paga le tasse o i grandi evasori?
Dipende da com'è formulata la legge. Anche perchè i grandi evasori i problemi li risolvono anche senza condono, leggi banche, scommesse ecc....
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verrebbe tassato l'alcool ....aumento delle sigarette . . . scommesse ..... è ci sarà una nuova tassa per chi dichiara un certo reddito.....è si prevedva anche un aumento sul bollo o assicurazione ....per chi possiede suv ...o macchine di grossa cilindrata.

il ceto medio basso come fa a essere ancora piu' colpito ???? tanto peggio di così ....
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NinoMed
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Il problema è la corruzione galoppante, e chi non ha votato la legge anticorruzione quando doveva o chi a fatto in modo che la nuova legge fosse solo pagliativa lo sappiamo bene chi e stato giusto?
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Condono, Maroni stoppa Berlusconi
«Non mi piacciono i colpi di spugna»
Contrario alla proposta di Berlusconi.

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 7444.shtml

CONDONO - Quanto alla proposta di Berlusconi di un condono fiscale, Maroni si è detto invece contrario. «Non mi piacciono i condoni, non mi piacciono questi colpi di spugna, quindi non esprimo un consenso a proposte di questo genere», ha detto, facendo notare che il condono non fa parte del programma della Lega e aggiungendo: «Ho sentito questa proposta ma devo approfondirla e capire cos'è». «Preferisco seguire un'altra strada, che è quella che c'è nel programma - ha spiegato Maroni -: combattere l'evasione attraverso il contrasto di interessi, cioè la possibilità di portare in deduzione e detrazione qualsiasi ricevuta per prestazioni rese in modo da consentire a chi spende di farlo e di costringere chi presta servizi a emettere regolare fattura».
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mi chiedo come due partiuti si possano candidare a guidare il paese avendo due programmi differenti :oo:
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tito
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Il Nottola parla di corruzione dilagante e doddi vede la "fondatezza" di un condono fiscale (in contrapposizione alla catastroficità di un eventuale condono edilizio).

doddi, contento tu, votalo di nuovo mi raccomando, vediamo se riesce a portare al fallimento una seconda volta l'Italia.

Siete sulla buona strada!! :)
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