LA MIGNOTTOCRAZIA

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Lixia
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http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... gati.shtml

Regione Lombardia, è scandalo rimborsi
Minetti e Bossi jr tra i 40 consiglieri indagati
Ristoranti, munizioni da caccia e cioccolatini messi alle voci di "spese istituzionali". Coinvolti i capigruppo di Pdl e Lega, Paolo Valentini e Stefano Galli. Verifiche anche per tutti gli altri gruppi


15:04 - Si facevano rimborsare le sigarette e i cioccolatini, facevano passare per "spese istituzionali" pranzi in ristoranti super-chic. E adesso sono finiti nel mirino della Guardia di finanza 40 consiglieri della Regione Lombardia. Risultano così indagati quasi tutti gli esponenti della maggioranza, tra cui Nicole Minetti e Renzo Bossi. Fiamme gialle in Regione anche per altri gruppi consiliari, tra cui Pd, Idv e Sel.

Pdl e Lega, indagati i due capigruppo
In particolare, si è appreso che risultano indagati, con l'accusa di peculato, i capigruppo di Pdl e Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli. A spedire le Fiamme gialle al Pirellone, il 10 ottobre, è stato il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, per acquisire i rendiconti 2008-2010 sui rimborsi garantiti ai gruppi consiliari di Pdl e Lega. Per loro, il sospetto è che abbiano ottenuto soldi pubblici per spese non proprio trasparenti.

Rimborsi per 15mila euro spesi in pasticceria
Il consigliere regionale lombardo della Lega Nord, Cesare Bossetti, avrebbe speso nel 2011 quasi 15mila euro per comprare dolci in pasticceria e per fare colazioni con brioche e caffè. E' quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Milano sui rimborsi regionali. Ad un altro consigliere lombardo, Angelo Giammario (Pdl), viene contestato invece di aver usato per fini personali oltre 27mila euro di soldi pubblici. In particolare per noleggi auto e taxi.

Indagata anche Nicole Minetti
Tra i consiglieri indagati risulta anche il nome di Nicole Minetti. A suo carico risultano, tra le altre voci, anche consumazioni da circa 800 euro all'hotel Principe di Savoia. Con gli stessi fondi, secondo quanto scrive il pm negli atti dell'indagine, la consigliera Pdl si sarebbe fatta rimborsare persino l'acquisto del libro "Mignottocrazia" di Paolo Guzzanti, pagato 16 euro. L'interrogatorio della Minetti è fissato per mercoledì 19 dicembre.

Anche Renzo Bossi indagato: Red Bull con soldi pubblici
C'è anche Renzo Bossi tra i consiglieri regionali lombardi di Pld e Lega indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta sui costi della politica. Tra le spese che Renzo Bossi, avrebbe effettuato con i soldi del gruppo consiliare lombardo della Lega Nord ci sono anche numerosi acquisti di videogiochi, sigarette e bibite, in particolare la Red Bull.

Dai cioccolatini alle munizioni di caccia tra i rimborsi ai consiglieri
Tra gli oggetti acquistati con soldi pubblici e finiti sotto la lente della Procura di Milano ci sono anche munizioni da caccia per 750 euro che sarebbero state acquistate da un consigliere lombardo leghista. E poi, cioccolatini francesi messi a bilancio come spesa di rappresentanza regionale, e cene anche queste molto poco "istituzionali".

Ancora, alcuni consiglieri lombardi avrebbero speso soldi pubblici per degustazioni, cocktail e carne in macelleria, oltre a videogiochi, cappuccino e brioche, di cui nei giustificativi si trovano gli scontrini del bar. La lista delle voci continua con pizze da asporto e spese in agrigurismo, e cocktail in locali alla moda di Milano acquistati all'una di notte. Si va dunque da spese che ammontano a oltre 100mila euro a pochi spiccioli per la colazione: tutto negli anni compresi tra il 2008 e il 2012. Insomma, i consiglieri coinvolti, oltre ai 9mila euro di stipendio, si sarebbero intascati parecchi extra per spese personali.

D'altra parte, se in teoria le spese dovrebbero essere controllate dalla Corte dei Conti, in realtà a passare al vaglio sono soltanto i saldi finali e non i dettagli delle spese. E' comunque stato scoperto che i consiglieri, oltre ai 9mila euro di stipendio, si sarebbero intascati parecchi extra per spese personali.

Formigoni: "Batman non c'è in Lombardia"
Roberto Formigoni, commentando l'inchiesta sui rimborsi, ha detto: "Batman non c'è in Lombardia. Credo proprio che i nostri gruppi abbiano rispettato fino in fondo le regole". E ancora: "Credo che ci sia un grande equivoco alla base di tutto questo perché le regole in Lombardia sono chiare e sono assolutamente diverse da quelle delle altre Regioni".

Valentini (Pdl): "Qui ci sono regole, vedremo"
"Non so nulla della vicenda specifica. Ci avevano chiesto della documentazione che abbiamo fornito, richiesta legata a un'altra indagine, altrimenti non si capisce perché l'abbiano avanzata solo a noi". Lo afferma il capogruppo Pdl, Paolo Valentini, sull'inchiesta sui rimborsi dei gruppi in Regione Lombardia. Valentini si dice sicuro che le regole "non consentono" comportamenti simili a quelli "verificatisi in altre Regioni". Poi, "se ci sono questioni personali da chiarire, vedremo".

Nel mirino rimborsi per milioni di euro
Sotto la lente sono dunque finiti finanziamenti per milioni di euro all'anno. Tutto ha avuto origine dalle verifiche che erano scattate per il caso Davide Boni, il leghista ex presidente del Consiglio regionale che fu coinvolto in un'indagine per corruzione, e per quello dell'ex assessore del Pdl, Franco Nicoli Cristiani, arrestato per una mazzetta da 100mila euro.

Le intercettazioni ricollegate alle inchieste su questi personaggi hanno permesso allo stesso Robledo e ai suoi sostituti Paolo Filippini e Antonio D'Alessio di trovare cene messe a bilancio dagli assessori come impegni istituzionali. Ma le carte direbbero che si trattava di cene tutt'altro che istituzionali. Sono quindi state disposte verifiche su spese e giustificazioni, assegnate al Nucleo regionale di polizia tributaria. E sono emerse irregolarità a dir poco eclatanti.

I magistrati hanno spedito un invito a comparire a 22 delle persone indagate e, secondo quanto appreso, dovrebbero fare una nuova visita in Regione Lombardia per acquisire ulteriore documentazione.

Gdf in Regione anche per Pd, Idv e Sel
Nel mirino della gdf di Milano sono finiti anche altri gruppi consiliari, tra cui Pd, Idv e Sel. I finanzieri hanno notificando i decreti di esibizione a tutti gli altri gruppi consiliari (esclusi quelli di Pdl e Lega) tra cui anche quelli dell'Udc, del gruppo misto e della lista Pensionati. Con questa attività gli investigatori puntano a raccogliere tutta la documentazione relativa alle spese dei gruppi per accertare eventuali comportamenti illeciti.
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citrosodina
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Con gli stessi fondi, secondo quanto scrive il pm negli atti dell'indagine, la consigliera Pdl si sarebbe fatta rimborsare persino l'acquisto del libro "Mignottocrazia" di Paolo Guzzanti, pagato 16 euro....

cos'è.. una sua biografia?? :muro:
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onlyamaranto
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Stiamo parlando dell'evoluta Regione Lombardia...quando c'è in ballo la Calabria parliamo di arretratezza culturale che affonda le sue radici in una mentalità mafiosa e ndranghetista, questa della Lombardia che cos'è?

"...e qualcosa rimane
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Il centro destra ci sta regalando una perla dietro l'altra, ci mancava l'esponente esperta di mignottocrazia (n.d.r.)

Fra gli indagati dell'inchiesta sul Pirellone per i rimborsi dei consiglieri regionali lombardi c'è anche Nicole Minetti, che utilizzò 16 euro di soldi pubblici per acquistare il libro Mignottocrazia di Paolo Guzzanti. Poi un aperitivo da 832 euro all'hotel Principe di Savoia, una cena da Giannino a 400 euro e un iPad da 750 euro comprato nonostante la Regione Lombardia ne avesse già fornito uno a ogni consigliere. Le spese della Minetti con i fondi del Pirellone ammontano a decine di migliaia di euro. In copertina di Mignottocrazia c'è un'opera del vignettista e illustratore Giuseppe Veneziano, intitolata 'Novecento', in cui alcuni protagonisti della storia politica del Novecento (Hitler, Stalin, Mussolini, Berlusconi) si accoppiano con eroine dei fumetti e pornostar

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HRER1-1
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Lo schifo è che questa gente resterà impunita, anzi magari sorridono per avere preso per il culo così bene una istituzione pubblica come la Regione;
adesso vorrei sentire le voci dei leghisti che ce la fanno a pignolata sul fatto che i soldi dei contribuenti padani devono restare al Nord e non foraggiare le sporche regioni del Sud...per adesso hanno foraggiato cene e libri e chissà che altro degli esimi consiglieri regionali lombardi.

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spiny79
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ah, nicole, nicole...

:yaho:
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st4rsky
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La cosa che più mi sconvolge sono gli addebiti per gli ovetti kinder e i lecca lecca... ma dai, prendete 9000€/mese, avete pc internet e telefono gratis, viaggiate gratis, avete sovvenzioni per tutto... almeno 1.5€ per un ovetto spendetelo!!!!

Comunque sarà così in tutte le regioni... piano piano uscirà tutto spero.



MILANO - Senza regole e, più ancora, senza stile. L'assalto alle note spese rimborsate «per il funzionamento dei gruppi» del consiglio della Regione Lombardia, infatti, visto con le lenti degli scontrini costati ieri 22 inviti a comparire per peculato ad altrettanti consiglieri di Pdl e Lega, nemmeno pulsa della ribalda "nobiltà" di illustri predecessori che nel Lazio si erano fatti la villa o avevano acquistato il Suv con i soldi dei cittadini: qui al Pirellone c'è solo gente che, pur guadagnando almeno 9.000 euro netti al mese di stipendio comprensivo di diaria, e pur essendo già dotata di telefoni e computer gratis, con gli ulteriori fondi pubblici «per il funzionamento del gruppo consiliare» si fa rimborsare il cono gelato da 1 euro e 50, il lecca-lecca, l'ovetto-Kinder e una clessidra; compra la salsiccia dal macellaio, va dal panettiere, segna uno dietro l'altro a distanza di pochi minuti i caffè con brioche da 1 euro e 60 al bar, beve una birra al pub; acquista in tabaccheria blocchi di «gratta e vinci», mette in lista un farmaco e il relativo ticket da 21 euro, e a Capodanno accolla ai contribuenti i fuochi d'artificio.


Tra i beni rimborsati c'è anche l'iPhone (900 euro) di Nicole Minetti
Tartufi e ostriche
Perfino le trasgressioni culinarie sono un po' da filmetto di serie B. Come nei «due coperti» da 127 euro di ostriche rimborsati al leghista Pierluigi Toscani. O come il pasto al ristorante «il Baretto al Baglioni» il 23 ottobre 2010 che l'ex presidente leghista del consiglio regionale Davide Boni qualifica «spesa di rappresentanza» nei «rapporti consiglio-giunta e nuova sede con il Sottosegretario Expo 2015», consumando 30 grammi di tartufo per 180 euro su 644 di conto. Il tartufo deve essere una passione: Giorgio Pozzi si fa rimborsare una cena «con rappresentanti dell'imprenditoria locale» il 23 dicembre 2010 sempre al «Baretto» dove, su un conto di 3.320 euro, 200 sono di vini, 400 di champagne e ben 882 di tartufi in un «privé» il cui utilizzo costa da solo 150 euro.
Regione Lombardia, 22 consiglieri indagati per peculato

Sushi e ospitalità
Quando a saldare i conti è indirettamente il contribuente, diventa più facile largheggiare in generosità: sempre Pozzi, ad esempio, ottiene il rimborso di 5.500 euro spesi al ristorante «Il Gatto Nero» di Cernobbio il 30 luglio 2010 per una «cena istituzionale con operatori e imprenditori locali» offerta a 55 persone. Alessandro Colucci oscilla invece tra gli arancini da 5 euro e il sushi da 127 euro per due coperti al ristorante «Nobu Armani».

I taxi, il Natale, Parigi
Del resto la madre di tutte le ambiguità è il concetto in sé di «materiale di rappresentanza», tipo quello che Boni compra per 11.164 euro a Napoli tra il 28 e il 30 dicembre 2010: 75 cravatte in seta, 3 sciarpe in cashmere, 7 foulard in seta. Per definizione, nulla è più di «rappresentanza» come le colazioni e le cene al ristorante, che insieme a una marea di taxi sono la voce più ricorrente e corposa nei rimborsi ritenuti dubbi dagli uomini della GdF milanese che con i pm Robledo-Filippini-D'Alessio già avevano indagato sul finanziamento pubblico alla Lega e prima ancora sui derivati del Comune di Milano. L'ex assessore Buscemi, ad esempio, al ristorante milanese «A Riccione» sostiene «spese di rappresentanza» per 380 euro proprio alla viglia di Natale, 24 dicembre 2009, e per 695 euro proprio l'ultimo dell'anno, 31 dicembre 2009.
Altre volte Buscemi qualifica come «spese di rappresentanza» il ritiro di pietanze da asporto presso ristoranti giapponesi e cinesi. E quando un evento legato all'Expo propizia un soggiorno istituzionale a Parigi, all'«Hotel Park Hyatt» paga 638 euro con carta di credito della Regione anche se dalla fattura dell'albergo sembrerebbe che i servizi ricettivi siano stati offerti a «2 persone».

Matrimonio
Tante cose potranno forse essere chiarite, e certo ce n'è parecchie da mettere a fuoco. Il capogruppo leghista Stefano Galli, ad esempio, che il 5 marzo 2009 mette in lista 8 euro per la ricarica di una penna, sostiene il 16 giugno 2010 al Ristorante «Toscano» una asserita spesa «di funzionamento» del gruppo anche se il ristoratore, interrogato come teste, ha affermato che quella spesa, 6.180 euro per 103 coperti, riguardava di certo un matrimonio.

Ovetti e Mignottocrazia
L'orizzonte degli scontrini è il più vario. Alessandro Marelli, pur non disdegnando di acquistare pc e cellulari, esibisce 4 euro per una birra spina media al pub e 9,90 euro per un tubetto di ovetti Kinder con sorpresa, e si fa rimborsare le sigarette e persino i coni gelato come Pierluigi Toscani, che non manca 752 euro di cartucce e non disdegna i tagliandi «win for live». Nicole Minetti sceglie invece di spaziare dagli 899 euro per l'iPhone5 ai 27 euro per «barattoli di sabbia in vetro giallo», dagli 832 auro di «consumazioni» all'Hotel Principe di Savoia ai pochi euro per una crema da viso. Ed è al gruppo consiliare pdl che l'imputata nel processo Ruby accolla i 16 euro spesi per comprare il libro «Mignottocrazia» scritto da Paolo Guzzanti.

«Si può vivere così?»
Ciascuno ha le sue predilezioni. Angelo Giammario (114mila euro contestati sul 2008-2012, più di lui solo il capogruppo pdl Paolo Valentini con 118.000) suole affittare un'auto con conducente da Basiglio a Milano. Cesare Bossetti, intestatario del rimborso della tazzina di caffè al bar come del farmaco da 21 euro, ricorre alle spese di funzionamento del gruppo per 14 cornici per 672 euro il 2 agosto 2010, e per altre 8 cornici il 7 luglio per 384 euro. Giulio Boscagli, il cognato di Formigoni, compra tre iPad per 2.626 euro. E mentre Roberto Pedretti si fa rimborsare 960 euro per un ingrandimento fotografico, per il suo collega Marcello Raimondi, che attinge spesso ai soldi pubblici per il rifornimento di carburante, l'1 marzo 2008 è invece giorno di acquisti tecnologici: una macchina fotografica da 520 euro, una telecamera da 230, un proiettore da 720, un computer da 1.390. Ma una decina di giorni dopo si dà anche ai libri. Titolo: «Si può vivere così?».
Paolo_Padano
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onlyamaranto ha scritto:Stiamo parlando dell'evoluta Regione Lombardia...quando c'è in ballo la Calabria parliamo di arretratezza culturale che affonda le sue radici in una mentalità mafiosa e ndranghetista, questa della Lombardia che cos'è?
prima di tangentopoli (intorno al 1990) scrissi in un giornale che la differenza tra palermo e milano era nel fatto che a palermo si sparava ed a milano no, mi presero per pazzo poi esplose tangentopoli e molti mi chiesero scusa, lavoro dal 1986 negli enti pubblici milanesi :salut
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Guitin
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:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

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Ma alla fine dei conti fanno bene e non l’incolpo nemmeno più;
non li incolpo più perché non rubano il cittadino con la consapevolezza che stanno sfilando soldi dalle borsette delle vecchiette ma semplicemente vivono in un mondo tutto loro e il popolo non lo considerano più nemmeno come formato da persone.
Probabilmente è difficile da capire per chi sta al di fuori ma sia moralmente che civilmente secondo me non hanno colpe.
Se poi si considerano gli stipendi di molti impiegati del parlamento (tipo barbieri che guadagnano 150 mila euro all’anno – commessi, anche quelli della Sicilia, che hanno uno stipendio da 7 mila euro al mese) allora i parlamentari della “mignottocrazia” sono maggiormente giustificati perché potrebbero anche pretendere come minimo il raddoppio del loro attuale compenso ................... ma non lo fanno.
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tifoperlapropatria
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Rendiamoci conto che siamo davvero messi malissimo in questo Paese, se Lombardia e Lazio, che sono le regioni più grandi ed economicamente importanti, rubano così spudoratamente ma allora nel resto d'Italia cosa accade? Esistono dei politici "non ladri" ? E non votate i Grillini che tanto ladroni lo diventeranno ....

Forse ci vorrebbbe la monarchia...... :king:
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Paolo_Padano
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tifoperlapropatria ha scritto:Rendiamoci conto che siamo davvero messi malissimo in questo Paese, se Lombardia e Lazio, che sono le regioni più grandi ed economicamente importanti, rubano così spudoratamente ma allora nel resto d'Italia cosa accade? Esistono dei politici "non ladri" ? E non votate i Grillini che tanto ladroni lo diventeranno ....

Forse ci vorrebbbe la monarchia...... :king:
ci vorrebbe uno stalin che mandi tutta sta marmaglia e mangia franco ai lavori forzati o nei campi di lavoro a raccogliere arance a rosarno e pomodiri a napoli a farsi i calli nelle mani come i muratori ed i minatori :salut
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http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... ista.shtml

"Vi comunico che ho provveduto a rimborsare interamente a Regione Lombardia le spese sostenute per il ricevimento matrimoniale di mia figlia, che erroneamente erano state inserite nella mia personale lista dei rimborsi". Lo scrive sul suo profilo Facebook il capogruppo regionale della Lega Stefano Galli, indagato per peculato nell'inchiesta sui rimborsi regionali. "Mi rendo conto benissimo - spiega - che si tratta nonostante tutto e nonostante la restituzione, di una macchia indelebile su più di 25 anni di politica condotta sempre... in maniera onesta e trasparente e che per questo episodio avrò pesanti ripercussioni".
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la domanda nasce spontanea: ma se non ci fosse stata un inchiesta?
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

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Lixia ha scritto:http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... ista.shtml

"Vi comunico che ho provveduto a rimborsare interamente a Regione Lombardia le spese sostenute per il ricevimento matrimoniale di mia figlia, che erroneamente erano state inserite nella mia personale lista dei rimborsi". Lo scrive sul suo profilo Facebook il capogruppo regionale della Lega Stefano Galli, indagato per peculato nell'inchiesta sui rimborsi regionali. "Mi rendo conto benissimo - spiega - che si tratta nonostante tutto e nonostante la restituzione, di una macchia indelebile su più di 25 anni di politica condotta sempre... in maniera onesta e trasparente e che per questo episodio avrò pesanti ripercussioni".
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la domanda nasce spontanea: ma se non ci fosse stata un inchiesta?
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Avete avuto di notare l'ultima gallinella da batteria (Laura Comi)
addestrata alla skuola di Ilvio nostro che ultimamente viene mandata spesso in TV?
Almeno esteticamente mi pare valga più di un posto da consigliera regionale.
Non male direi.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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