25 novembre - Primarie del centrosinistra.

Notizie dal mondo e dalla città: curiosità, fatti, cronaca...

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Paolo_Padano
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Come nel calcio ecco la mia pagella del confronto sulle primarie

Vendola: grande comunicatore quando parla è affascinante, propone la rottamazione del modello sociale e culturale che cavalca Renzi, cala la citazione del grande c.m. martini a sorpresa per un comunista quasi puro voto 7
Renzi sembra un chip telecomandato qundo parla forse per l'accento toscano sembra l'attore checcherini continui riferimenti a modelli americani ed europei me lo aspettavo più cattivo, crede più ai maya che a dalema voto 6
Bersani parte lento non è un capopolo, grazie alla classe si riprende nel finale cita papa giovanni e non un suo predecessore come enrico berlinguer 6,5
Puppato non la conoscevamo come i rivali la vedo come ministro delle pari opportunità, becca renbzi che riceve sms durnate il dibattito, non era comunque ammesso, voto 5
Tabacci classico democristiano di ottima fattura in versione moderna, safrebbe un ottimo ministro sta facendo bene al comune di milano in una giunta etereogena mi attendevo la citazione di aldo moro voto 6.
Semprini 8
Oscar Giannetto (Giannino) grande performace della emozionata ragazza voto 10.
Semprini - va nel pallone quando Tabacci sponsorizza Monti presidente della Repubblica e lui crede che lo sponsorizzi come presidente del consiglio voto 4
Il Pubblico: misurato con applausi misurati sull'uno e sull'altro VOTO 8,5
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
suonatore Jones

non trovate singolare che il punto che abbia compattato i 5 sia marchionne?
nosacciu
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NinoMed ha scritto:Ieri sera ho sentito renzi a porta a Porta, se dovessi votare per qualcuno, sceglierei lui senza dubbio.

per casualità oggi mi sono poi imbattuto in un giochino su Repubblica
http://www.repubblica.it/static/special ... metro.html

e il mio risultato è stato Renzi.
sono uscito fra bersani e tabacci ma piu' verso bersani. :mrgreen:
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
nosacciu
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aquamoon ha scritto:
nosacciu ha scritto:
1) Non ho assimilato civati a renzi anzi come pensiero sono lontani basti pensare che renzi sia a favore di marchionne civati no. Civati fa parte del gruppo di Laura Puppato oltre che essere molto appoggiato dal gia conosciuto alle cronache Penati (non è un insulto sennò non si può neanche parlare). Tra l'altro Civati. Poi non vedo l'utilità dell'ennesimo clone di una nuova generazione all'interno del PD che afferma di voler portare "una visione politica diversa, che parta dai cittadini e non dalle segreterie." Se devo scegliere un populista all'interno della mia coalizione vado con l'm5s almeno, al di là dell'antidemocrazia che regna li dentro, probabilmente sono i piu' puliti almeno ad oggi. La politica deve partire dal politico, analizzarla con i cittadini e fare le dovute valutazioni MAI IL CONTRARIO, altrimenti istituiamo una forma di governo referendaria escludendo parlamento e camera dei deputati e facciamo votare ogni singola legge al cittadino,se voleva intendere altro che impari a dosare le parole perchè in politica è la prima cosa. Se io mi porto significa che ho un programma, lo illustro al cittadino, se ne può discutere perchè i consigli son bene accetti ma se non sta bene non mi votano e basta.
2) Sono PD perchè ci faccio parte per laboratorio politico e presunta prossima candidatura, è da quando ho 14 anni che giro intorno ai laboratori dei DS mi mantengo fedele al PD perchè tecnicamente è il partito che mi rappresenta al meglio ideologicamente, ma se davvero nel mio partito dovesse vincere chi non fa politica mi troverei ad un bivio sentendomi piu' vicino a SEL (io che cosi' tanto estremista non sono mai staot) che al pd
1. Felice di leggerti.
2. Anch'io sono del PD ed ho frequentato senza girarci attorno ma con qualche responsabilità i laboratori del... PCI.
Probabilmente la differenza tra me e te è tutta nell'acronimo di partenza, là (nel vecchio e catacombale PCI) era praticamente vietato portare fuori dal recinto della sezione qualsiasi istanza difforme dalla linea ufficiale del Partito.
Erano tempi grami, i diritti costituzionali erano perennemente in discussione e la visione di un Partito compatto e univoco nel dettare le coordinate era necessario poichè in ballo non c'era il Governo ma l'esistenza stessa del Partito.
Era dura, le mozioni venivano discusse nelle varie commissioni all'interno delle sezioni e dopo lunga e travagliata disamina dialettica diventavano "tesi".
Le tesi o, se preferisci, le istanze delle varie sezioni coagulavano nei congressi, prima in quelli provinciali e immediatamente dopo in quello nazionale.
Una volta discusse e votate dai delegati, il Congresso Nazionale sintetizzava, grazie alla segreteria democraticamente eletta, i desiderata e formulava una Linea generale che,
votata e approvata dai congressisti diventava, sic et simpliciter, la Linea del Partito.
Chi l'approvava era dentro, chi no, fuori.
C'erano mugugni, sussurri, grida... nelle sezioni. Posizioni differenti nelle sezioni o nelle federazioni, una sola voce all'esterno.
Era questo il Partito e nessuno si sognava di sbaraccare il "centralismo democratico", da buoni leninisti si immaginava che il Partito dovesse essere l'unico brodo di cultura nel quale far germogliare i semi della Democrazia ed era considerato normale che il dirigente o militante X, in chiaro dissenso rispetto alla Linea cristallizzata nel Congresso, fosse esautorato dalle sue funzioni e, se non sufficientemente pentito... espulso.
Era dura, lo stragismo, gli anni di piombo, le brigate rosse, i gruppuscoli di varia natura, avevano fiaccato i cittadini e i progetti di colpo di stato da parte della destra reazionaria e conservatrice, non si faceva a tempo a farne fallire uno che subito dopo ne spuntava un altro, l'agibilità democratica (sto parlando degli anni 70 a Reggio) era pressocchè nulla e nel resto d'Italia migliaia e migliaia di militanti avevano una valigia pronta, qualcuno per paranoia, qualcun'altro perchè dopo tre pestaggi con ricovero in ospedale... non ce la faceva più.
Qualche mese fa, ho visto un film "I primi della lista" dove grazie ad un credibilissimo (almeno per me) Claudio Santamaria si rivive (per chi c'era) o si descrive (per tutti gli altri) quell'incredibile clima che per almeno un decennio insistette sull'Italia.
Un'aria a volte irrespirabile, una nuova geografia da consultare in caso di viaggi o spostamenti.
Sapevamo di essere la parte migliore ed eravamo consapevoli del peso della croce che avevamo deciso di portare.
Dovevamo cambiare il Mondo, l'avremmo fatto comunque perchè era la Storia e l'anagrafe che ce lo imponeva ed eravamo convinti che ne valesse la pena a prescindere dal prezzo che avremmo pagato.
Nuovi eroi, nuovi miti, avremmo salutato l'alba della nuova Democrazia, quella fatta dalla Ragione e non dalla Forza, l'Armonia avrebbe infine imperato e il solo fatto di essere attori e non spettatori ci dava la Fierezza necessaria per non essere sopraffatti...
Noi credevamo (altro film da vedere), perchè chiaro era l'obiettivo: conquistare il Potere perchè TUTTI potessero trarne vantaggio.
Difficile? Impossibile? Utopia?
Dubbi, crisi ideologiche, travagli dialettici... tutto si ricomponeva e risolveva all'interno del Partito e il solo pensare che comunque c'erano un milione e settecentomila compagni di viaggio ci dava quel quid necessario per diradare i dubbi e derubricarli a banalissime elucubrazioni giovanili.
La nostra forza era la Ragione ed il Partito era il totem cui rivolgersi.
Tutto chiaro e tutto razionalmente e filosoficamente accettato.
I migliori anni della mia vita. Le certezze della Ragione e la forza del Partito.
...
Tanta acqua passata sotto i ponti, quante battaglie...desideri realizzati e bastonate. Quanti gli uni e quante le altre?
Cosa importa, "Le battaglie non si perdono, si vincono sempre"
:salut

P.S.
la mia sezione, a seguito di una battaglia politica portata con forza e convinzione (tutti gli iscritti alla sezione la votarono dopo un mese e mezzo di discussioni), in un Congresso provinciale fu,
dopo ripetuti richiami all'ordine, prima commissariata per poi essere definitivamente sciolta.
Le cose non sempre sono ciò che sembrano.
:salut

:wink
chiudo con una domanda
perchè il tuo caro renzi i problemi se li è risolti parlandone dentro oppure ha fatto polemica contro chiunque sia in coalizione con noi oltre che con bersani stesso? Dato che Renzi parla di rivoluzione del partito cacciando le solite faccia e contro bersani vendola e casini mi sento in pieno diritto di far notare le mie tesi anche a livello pubblico.
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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nosacciu ha scritto:
chiudo con una domanda
perchè il tuo caro renzi i problemi se li è risolti parlandone dentro oppure ha fatto polemica contro chiunque sia in coalizione con noi oltre che con bersani stesso? Dato che Renzi parla di rivoluzione del partito cacciando le solite faccia e contro bersani vendola e casini mi sento in pieno diritto di far notare le mie tesi anche a livello pubblico.
Intanto, Renzi non è mio e non mi è particolarmente caro, ho scritto che lo (salvo orrori o ammissioni) voterò.
Mi atterrisce l'idea di morire democristiano.
:salut
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Regmi
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aquamoon ha scritto:
nosacciu ha scritto:
chiudo con una domanda
perchè il tuo caro renzi i problemi se li è risolti parlandone dentro oppure ha fatto polemica contro chiunque sia in coalizione con noi oltre che con bersani stesso? Dato che Renzi parla di rivoluzione del partito cacciando le solite faccia e contro bersani vendola e casini mi sento in pieno diritto di far notare le mie tesi anche a livello pubblico.
Intanto, Renzi non è mio e non mi è particolarmente caro, ho scritto che lo (salvo orrori o ammissioni) voterò.
Mi atterrisce l'idea di morire democristiano.
:salut
Che poi, curiosamente, è una delle motivazioni (spostare il baricentro della coalizione a sx) per cui non gli darò la mia preferenza e che mi spinge a votare Vendola al primo turno e Bersani al ballottaggio.
Quale siano le motivazioni, appoggiando Renzi ,che allontanano quella tua paura mi sfuggono e ci terrei a comprenderle. :wink
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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Regmi ha scritto:
aquamoon ha scritto:
nosacciu ha scritto:
chiudo con una domanda
perchè il tuo caro renzi i problemi se li è risolti parlandone dentro oppure ha fatto polemica contro chiunque sia in coalizione con noi oltre che con bersani stesso? Dato che Renzi parla di rivoluzione del partito cacciando le solite faccia e contro bersani vendola e casini mi sento in pieno diritto di far notare le mie tesi anche a livello pubblico.
Intanto, Renzi non è mio e non mi è particolarmente caro, ho scritto che lo (salvo orrori o ammissioni) voterò.
Mi atterrisce l'idea di morire democristiano.
:salut
Che poi, curiosamente, è una delle motivazioni (spostare il baricentro della coalizione a sx) per cui non gli darò la mia preferenza e che mi spinge a votare Vendola al primo turno e Bersani al ballottaggio.
Quale siano le motivazioni, appoggiando Renzi ,che allontanano quella tua paura mi sfuggono e ci terrei a comprenderle. :wink
ma al di là di tutto, cio che mi sorprende è la falsità di questo individuo, fino a qualche mese fa amicissimo e sponsorizzato da marchionne, oggi nettamente contrario perchè piace alla popolazione. Credo che gli attacchi di marchionne a renzi siano dovuti proprio a questo strano modo di far politica, di spostarsi verso chi lo aiuta di piu'
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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aquamoon ha scritto:
nosacciu ha scritto:
1) Non ho assimilato civati a renzi anzi come pensiero sono lontani basti pensare che renzi sia a favore di marchionne civati no. Civati fa parte del gruppo di Laura Puppato oltre che essere molto appoggiato dal gia conosciuto alle cronache Penati (non è un insulto sennò non si può neanche parlare). Tra l'altro Civati. Poi non vedo l'utilità dell'ennesimo clone di una nuova generazione all'interno del PD che afferma di voler portare "una visione politica diversa, che parta dai cittadini e non dalle segreterie." Se devo scegliere un populista all'interno della mia coalizione vado con l'm5s almeno, al di là dell'antidemocrazia che regna li dentro, probabilmente sono i piu' puliti almeno ad oggi. La politica deve partire dal politico, analizzarla con i cittadini e fare le dovute valutazioni MAI IL CONTRARIO, altrimenti istituiamo una forma di governo referendaria escludendo parlamento e camera dei deputati e facciamo votare ogni singola legge al cittadino,se voleva intendere altro che impari a dosare le parole perchè in politica è la prima cosa. Se io mi porto significa che ho un programma, lo illustro al cittadino, se ne può discutere perchè i consigli son bene accetti ma se non sta bene non mi votano e basta.
2) Sono PD perchè ci faccio parte per laboratorio politico e presunta prossima candidatura, è da quando ho 14 anni che giro intorno ai laboratori dei DS mi mantengo fedele al PD perchè tecnicamente è il partito che mi rappresenta al meglio ideologicamente, ma se davvero nel mio partito dovesse vincere chi non fa politica mi troverei ad un bivio sentendomi piu' vicino a SEL (io che cosi' tanto estremista non sono mai staot) che al pd
1. Felice di leggerti.
2. Anch'io sono del PD ed ho frequentato senza girarci attorno ma con qualche responsabilità i laboratori del... PCI.
Probabilmente la differenza tra me e te è tutta nell'acronimo di partenza, là (nel vecchio e catacombale PCI) era praticamente vietato portare fuori dal recinto della sezione qualsiasi istanza difforme dalla linea ufficiale del Partito.
Erano tempi grami, i diritti costituzionali erano perennemente in discussione e la visione di un Partito compatto e univoco nel dettare le coordinate era necessario poichè in ballo non c'era il Governo ma l'esistenza stessa del Partito.
Era dura, le mozioni venivano discusse nelle varie commissioni all'interno delle sezioni e dopo lunga e travagliata disamina dialettica diventavano "tesi".
Le tesi o, se preferisci, le istanze delle varie sezioni coagulavano nei congressi, prima in quelli provinciali e immediatamente dopo in quello nazionale.
Una volta discusse e votate dai delegati, il Congresso Nazionale sintetizzava, grazie alla segreteria democraticamente eletta, i desiderata e formulava una Linea generale che,
votata e approvata dai congressisti diventava, sic et simpliciter, la Linea del Partito.
Chi l'approvava era dentro, chi no, fuori.
C'erano mugugni, sussurri, grida... nelle sezioni. Posizioni differenti nelle sezioni o nelle federazioni, una sola voce all'esterno.
Era questo il Partito e nessuno si sognava di sbaraccare il "centralismo democratico", da buoni leninisti si immaginava che il Partito dovesse essere l'unico brodo di cultura nel quale far germogliare i semi della Democrazia ed era considerato normale che il dirigente o militante X, in chiaro dissenso rispetto alla Linea cristallizzata nel Congresso, fosse esautorato dalle sue funzioni e, se non sufficientemente pentito... espulso.
Era dura, lo stragismo, gli anni di piombo, le brigate rosse, i gruppuscoli di varia natura, avevano fiaccato i cittadini e i progetti di colpo di stato da parte della destra reazionaria e conservatrice, non si faceva a tempo a farne fallire uno che subito dopo ne spuntava un altro, l'agibilità democratica (sto parlando degli anni 70 a Reggio) era pressocchè nulla e nel resto d'Italia migliaia e migliaia di militanti avevano una valigia pronta, qualcuno per paranoia, qualcun'altro perchè dopo tre pestaggi con ricovero in ospedale... non ce la faceva più.
Qualche mese fa, ho visto un film "I primi della lista" dove grazie ad un credibilissimo (almeno per me) Claudio Santamaria si rivive (per chi c'era) o si descrive (per tutti gli altri) quell'incredibile clima che per almeno un decennio insistette sull'Italia.
Un'aria a volte irrespirabile, una nuova geografia da consultare in caso di viaggi o spostamenti.
Sapevamo di essere la parte migliore ed eravamo consapevoli del peso della croce che avevamo deciso di portare.
Dovevamo cambiare il Mondo, l'avremmo fatto comunque perchè era la Storia e l'anagrafe che ce lo imponeva ed eravamo convinti che ne valesse la pena a prescindere dal prezzo che avremmo pagato.
Nuovi eroi, nuovi miti, avremmo salutato l'alba della nuova Democrazia, quella fatta dalla Ragione e non dalla Forza, l'Armonia avrebbe infine imperato e il solo fatto di essere attori e non spettatori ci dava la Fierezza necessaria per non essere sopraffatti...
Noi credevamo (altro film da vedere), perchè chiaro era l'obiettivo: conquistare il Potere perchè TUTTI potessero trarne vantaggio.

Difficile? Impossibile? Utopia?
Dubbi, crisi ideologiche, travagli dialettici... tutto si ricomponeva e risolveva all'interno del Partito e il solo pensare che comunque c'erano un milione e settecentomila compagni di viaggio ci dava quel quid necessario per diradare i dubbi e derubricarli a banalissime elucubrazioni giovanili.
La nostra forza era la Ragione ed il Partito era il totem cui rivolgersi.
Tutto chiaro e tutto razionalmente e filosoficamente accettato.
I migliori anni della mia vita. Le certezze della Ragione e la forza del Partito.
...
Tanta acqua passata sotto i ponti, quante battaglie...desideri realizzati e bastonate. Quanti gli uni e quante le altre?
Cosa importa, "Le battaglie non si perdono, si vincono sempre"
:salut

P.S.
la mia sezione, a seguito di una battaglia politica portata con forza e convinzione (tutti gli iscritti alla sezione la votarono dopo un mese e mezzo di discussioni), in un Congresso provinciale fu,
dopo ripetuti richiami all'ordine, prima commissariata per poi essere definitivamente sciolta.
Le cose non sempre sono ciò che sembrano.
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:wink
...Ed è la convinzione che fotte la gente...(cit.)
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Regmi ha scritto:
Che poi, curiosamente, è una delle motivazioni (spostare il baricentro della coalizione a sx) per cui non gli darò la mia preferenza e che mi spinge a votare Vendola al primo turno e Bersani al ballottaggio.
Quale siano le motivazioni, appoggiando Renzi ,che allontanano quella tua paura mi sfuggono e ci terrei a comprenderle. :wink
Visto che ti sfuggono...
Lo scenario che io intravedo è il seguente:
all'indomani delle votazioni non emergerà una maggioranza in grado di poter "staccare" con il montismo, garantendo grazie alla risposta elettorale, una coesione tale da poter mettere in campo quando i creditori batteranno cassa.
Nella mia personalissima palla di vetro vedo Monti comunque protagonista in quanto Presidente della Repubblica (maggio 2013) e un "tecnico" alla guida del Governo che,
Grillo considerando, non potrà che essere una grosse koalition (il tedesco non è casuale) sostenuta dal PD, dall'UDC, da Vendola e dal fu PdL con Di Pietro e Grillo all'opposizione.
L'attuale Pd, a torto o ragione, non mi risulta essere "adeguato" in termini di capacità di rinnovamento (le uniche facce "nuove" mi pare siano quelle della Puppato e Renzi) e,
se non si approfitta della congiuntura, sarà lo stesso tra tre anni e cioè il tempo necessario per rimettere la barca in condizioni di navigare.
Votare Renzi, non significa necessariamente volerlo alla guida della coalizione (PD-PSI-SEL), può anche essere un segnale di volontà di cambiamento.
La palla di cui sopra mi dice che le primarie saranno vinte da Bersani (... e ci mancava pure), il punto è fargli capire che è tutto in discussione, gruppo dirigente compreso.
:salut
Il dilemma è: ci piace così o no?
:wink
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doddi ha scritto:
...Ed è la convinzione che fotte la gente...(cit.)
Non mi ritengo per niente "fottuto",
anzi.
Rifarei tutto ciò che ho fatto, "errori" compresi.
Non saremo riusciti a cambiare il Mondo (ne sei certo?) ma averlo solamente pensato è stato esaltante.
:salut
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doddi ha scritto:
aquamoon ha scritto:
nosacciu ha scritto:
1) Non ho assimilato civati a renzi anzi come pensiero sono lontani basti pensare che renzi sia a favore di marchionne civati no. Civati fa parte del gruppo di Laura Puppato oltre che essere molto appoggiato dal gia conosciuto alle cronache Penati (non è un insulto sennò non si può neanche parlare). Tra l'altro Civati. Poi non vedo l'utilità dell'ennesimo clone di una nuova generazione all'interno del PD che afferma di voler portare "una visione politica diversa, che parta dai cittadini e non dalle segreterie." Se devo scegliere un populista all'interno della mia coalizione vado con l'm5s almeno, al di là dell'antidemocrazia che regna li dentro, probabilmente sono i piu' puliti almeno ad oggi. La politica deve partire dal politico, analizzarla con i cittadini e fare le dovute valutazioni MAI IL CONTRARIO, altrimenti istituiamo una forma di governo referendaria escludendo parlamento e camera dei deputati e facciamo votare ogni singola legge al cittadino,se voleva intendere altro che impari a dosare le parole perchè in politica è la prima cosa. Se io mi porto significa che ho un programma, lo illustro al cittadino, se ne può discutere perchè i consigli son bene accetti ma se non sta bene non mi votano e basta.
2) Sono PD perchè ci faccio parte per laboratorio politico e presunta prossima candidatura, è da quando ho 14 anni che giro intorno ai laboratori dei DS mi mantengo fedele al PD perchè tecnicamente è il partito che mi rappresenta al meglio ideologicamente, ma se davvero nel mio partito dovesse vincere chi non fa politica mi troverei ad un bivio sentendomi piu' vicino a SEL (io che cosi' tanto estremista non sono mai staot) che al pd
1. Felice di leggerti.
2. Anch'io sono del PD ed ho frequentato senza girarci attorno ma con qualche responsabilità i laboratori del... PCI.
Probabilmente la differenza tra me e te è tutta nell'acronimo di partenza, là (nel vecchio e catacombale PCI) era praticamente vietato portare fuori dal recinto della sezione qualsiasi istanza difforme dalla linea ufficiale del Partito.
Erano tempi grami, i diritti costituzionali erano perennemente in discussione e la visione di un Partito compatto e univoco nel dettare le coordinate era necessario poichè in ballo non c'era il Governo ma l'esistenza stessa del Partito.
Era dura, le mozioni venivano discusse nelle varie commissioni all'interno delle sezioni e dopo lunga e travagliata disamina dialettica diventavano "tesi".
Le tesi o, se preferisci, le istanze delle varie sezioni coagulavano nei congressi, prima in quelli provinciali e immediatamente dopo in quello nazionale.
Una volta discusse e votate dai delegati, il Congresso Nazionale sintetizzava, grazie alla segreteria democraticamente eletta, i desiderata e formulava una Linea generale che,
votata e approvata dai congressisti diventava, sic et simpliciter, la Linea del Partito.
Chi l'approvava era dentro, chi no, fuori.
C'erano mugugni, sussurri, grida... nelle sezioni. Posizioni differenti nelle sezioni o nelle federazioni, una sola voce all'esterno.
Era questo il Partito e nessuno si sognava di sbaraccare il "centralismo democratico", da buoni leninisti si immaginava che il Partito dovesse essere l'unico brodo di cultura nel quale far germogliare i semi della Democrazia ed era considerato normale che il dirigente o militante X, in chiaro dissenso rispetto alla Linea cristallizzata nel Congresso, fosse esautorato dalle sue funzioni e, se non sufficientemente pentito... espulso.
Era dura, lo stragismo, gli anni di piombo, le brigate rosse, i gruppuscoli di varia natura, avevano fiaccato i cittadini e i progetti di colpo di stato da parte della destra reazionaria e conservatrice, non si faceva a tempo a farne fallire uno che subito dopo ne spuntava un altro, l'agibilità democratica (sto parlando degli anni 70 a Reggio) era pressocchè nulla e nel resto d'Italia migliaia e migliaia di militanti avevano una valigia pronta, qualcuno per paranoia, qualcun'altro perchè dopo tre pestaggi con ricovero in ospedale... non ce la faceva più.
Qualche mese fa, ho visto un film "I primi della lista" dove grazie ad un credibilissimo (almeno per me) Claudio Santamaria si rivive (per chi c'era) o si descrive (per tutti gli altri) quell'incredibile clima che per almeno un decennio insistette sull'Italia.
Un'aria a volte irrespirabile, una nuova geografia da consultare in caso di viaggi o spostamenti.
Sapevamo di essere la parte migliore ed eravamo consapevoli del peso della croce che avevamo deciso di portare.
Dovevamo cambiare il Mondo, l'avremmo fatto comunque perchè era la Storia e l'anagrafe che ce lo imponeva ed eravamo convinti che ne valesse la pena a prescindere dal prezzo che avremmo pagato.
Nuovi eroi, nuovi miti, avremmo salutato l'alba della nuova Democrazia, quella fatta dalla Ragione e non dalla Forza, l'Armonia avrebbe infine imperato e il solo fatto di essere attori e non spettatori ci dava la Fierezza necessaria per non essere sopraffatti...
Noi credevamo (altro film da vedere), perchè chiaro era l'obiettivo: conquistare il Potere perchè TUTTI potessero trarne vantaggio.

Difficile? Impossibile? Utopia?
Dubbi, crisi ideologiche, travagli dialettici... tutto si ricomponeva e risolveva all'interno del Partito e il solo pensare che comunque c'erano un milione e settecentomila compagni di viaggio ci dava quel quid necessario per diradare i dubbi e derubricarli a banalissime elucubrazioni giovanili.
La nostra forza era la Ragione ed il Partito era il totem cui rivolgersi.
Tutto chiaro e tutto razionalmente e filosoficamente accettato.
I migliori anni della mia vita. Le certezze della Ragione e la forza del Partito.
...
Tanta acqua passata sotto i ponti, quante battaglie...desideri realizzati e bastonate. Quanti gli uni e quante le altre?
Cosa importa, "Le battaglie non si perdono, si vincono sempre"
:salut

P.S.
la mia sezione, a seguito di una battaglia politica portata con forza e convinzione (tutti gli iscritti alla sezione la votarono dopo un mese e mezzo di discussioni), in un Congresso provinciale fu,
dopo ripetuti richiami all'ordine, prima commissariata per poi essere definitivamente sciolta.
Le cose non sempre sono ciò che sembrano.
:salut

:wink
...Ed è la convinzione che fotte la gente...(cit.)
per la prima volta mi sento di darti ragione su qualcosa, cio che frega renzi è proprio la convinzione di essere il migliore, il non volere alleanze con nessuno perchè gli unici che abbiamo ragione siamo noi a me da sui nervi, io sono sempre per l'apertura verso tutto e tutti, ci vogliono stare udc e sel in coalizione? ben venga sono risorse utili per governare oltre a rappresentare una percentuale del paese.
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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nosacciu ha scritto:
per la prima volta mi sento di darti ragione su qualcosa, cio che frega renzi è proprio la convinzione di essere il migliore, il non volere alleanze con nessuno perchè gli unici che abbiamo ragione siamo noi a me da sui nervi, io sono sempre per l'apertura verso tutto e tutti, ci vogliono stare udc e sel in coalizione? ben venga sono risorse utili per governare oltre a rappresentare una percentuale del paese.
Credo, anzi sono sicuro tu non abbia capito cosa ha quotato Doddi e perchè.
:salut

P.S. dov'è che hai sentito Casini che vuole stare in coalizione con Vendola?
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
...Ed è la convinzione che fotte la gente...(cit.)
Non mi ritengo per niente "fottuto",
anzi.
Rifarei tutto ciò che ho fatto, "errori" compresi.
Non saremo riusciti a cambiare il Mondo (ne sei certo?) ma averlo solamente pensato è stato esaltante.
:salut
Quando uno centra il bersaglio compie il progetto altrimenti, tutto il resto, variamente declinato, rientra nella categoria di cui sopra. L'esaltazione per i traguardi intermedi non la può levare nessuno, ma intermedi o parziali restano, per cui "incompiute".
E penso che la tradizione rimarrà tale anche in futuro poichè quel genere di atteggiamento non è mutato.
A mio avviso il vostro peggior limite e nemico.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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aquamoon
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doddi ha scritto:
Quando uno centra il bersaglio compie il progetto altrimenti, tutto il resto, variamente declinato, rientra nella categoria di cui sopra. L'esaltazione per i traguardi intermedi non la può levare nessuno, ma intermedi o parziali restano, per cui "incompiute".
E penso che la tradizione rimarrà tale anche in futuro poichè quel genere di atteggiamento non è mutato.
A mio avviso il vostro peggior limite e nemico.
Dipende dal bersaglio, se uno persegue l'immortalità e nel frattempo debella il cancro e le malattie cardiovascolari e allunga la vita di 30 anni... che facciamo gli diciamo che è rimasto fottuto o gli dedichiamo una piazza?
Non è un limite e non ci è nemico... quelli erano i socialisti.
:mrgreen:
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onlyamaranto
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aquamoon ha scritto:Non saremo riusciti a cambiare il Mondo (ne sei certo?) ma averlo solamente pensato è stato esaltante.
:salut

Quoto, l'importante è farle le battaglie, poi si possono non raggiungere gli obiettivi, può subentrare lo scoramento e la delusione, ma la fase della lotta e dell'impegno è esaltante, e comunque si è dato un senso alla propria vita. :salut

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto:
Quando uno centra il bersaglio compie il progetto altrimenti, tutto il resto, variamente declinato, rientra nella categoria di cui sopra. L'esaltazione per i traguardi intermedi non la può levare nessuno, ma intermedi o parziali restano, per cui "incompiute".
E penso che la tradizione rimarrà tale anche in futuro poichè quel genere di atteggiamento non è mutato.
A mio avviso il vostro peggior limite e nemico.
Dipende dal bersaglio, se uno persegue l'immortalità e nel frattempo debella il cancro e le malattie cardiovascolari e allunga la vita di 30 anni... che facciamo gli diciamo che è rimasto fottuto o gli dedichiamo una piazza?
Non è un limite e non ci è nemico... quelli erano i socialisti.
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Il peccato originale mai espiato.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
mubald

Nosacciu e Doddi,
non e' cosi'.Io,che essendo di sinistra non sono renziano essendo lui liberista ,riconosco pero' che il personaggio ha idee comunque chiare e una sincera voglia di rinnovamento .Lui dice e lo ha ribadito a porta a porta :"io mi candido alle primarie e quindi a governare sulla base di un programma.Se vinco le primarie accettero' solo chi aderira' al mio programma.Nessuna alleanza a priori"
doddi
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mubald ha scritto:Nosacciu e Doddi,
non e' cosi'.Io,che essendo di sinistra non sono renziano essendo lui liberista ,riconosco pero' che il personaggio ha idee comunque chiare e una sincera voglia di rinnovamento .Lui dice e lo ha ribadito a porta a porta :"io mi candido alle primarie e quindi a governare sulla base di un programma.Se vinco le primarie accettero' solo chi aderira' al mio programma.Nessuna alleanza a priori"
Nulla contro Renzi...anzi, sarebbe un toccasana per quel partito :wink
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Regmi
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aquamoon ha scritto:
Regmi ha scritto:
Che poi, curiosamente, è una delle motivazioni (spostare il baricentro della coalizione a sx) per cui non gli darò la mia preferenza e che mi spinge a votare Vendola al primo turno e Bersani al ballottaggio.
Quale siano le motivazioni, appoggiando Renzi ,che allontanano quella tua paura mi sfuggono e ci terrei a comprenderle. :wink
Visto che ti sfuggono...
Lo scenario che io intravedo è il seguente:
all'indomani delle votazioni non emergerà una maggioranza in grado di poter "staccare" con il montismo, garantendo grazie alla risposta elettorale, una coesione tale da poter mettere in campo quando i creditori batteranno cassa.
Nella mia personalissima palla di vetro vedo Monti comunque protagonista in quanto Presidente della Repubblica (maggio 2013) e un "tecnico" alla guida del Governo che,
Grillo considerando, non potrà che essere una grosse koalition (il tedesco non è casuale) sostenuta dal PD, dall'UDC, da Vendola e dal fu PdL con Di Pietro e Grillo all'opposizione.
L'attuale Pd, a torto o ragione, non mi risulta essere "adeguato" in termini di capacità di rinnovamento (le uniche facce "nuove" mi pare siano quelle della Puppato e Renzi) e,
se non si approfitta della congiuntura, sarà lo stesso tra tre anni e cioè il tempo necessario per rimettere la barca in condizioni di navigare.
Votare Renzi, non significa necessariamente volerlo alla guida della coalizione (PD-PSI-SEL), può anche essere un segnale di volontà di cambiamento.
La palla di cui sopra mi dice che le primarie saranno vinte da Bersani (... e ci mancava pure), il punto è fargli capire che è tutto in discussione, gruppo dirigente compreso.
:salut
Il dilemma è: ci piace così o no?
:wink
In una scala di priorità credo che, in questo momento, in cima a tutto il dilemma dovrebbe essere altro.
Vogliamo tentare di ritornare al governo senza far ricorso alla probabile grande coalizione o no?

Quindi, se ho ben capito, in termini stringenti siamo entrambi consci che a vincere sarà Bersani e anche tu vuoi lanciare un segnale, ma opposto al mio.
Se ci ho azzeccato, e sempre per tentare di capire quale sia la tua logica e senza esercizi panegirici nei quali non eccello
- essendo Renzi un uomo di provenienza democristiana e che, in quanto tale, tra i tre concorrenti (La Puppato e Tabacci non hanno chance) alla guida della coalizione, e del Paese, è quello che propone le ricette più centriste-
continuo a non capire come possa stare piedi la tua precedente affermazione.
Essa, benché di tutto ti possono accusare ma non certo di poca coerenza, perdonami ma continua ad apparirmi contraddittoria. :sad:

Sul futuro ruolo di Monti ne abbiamo già discusso e la “maretta “di queste ore (election day si, election day no) che si somma a quella dei giorni precedenti, ha imbroccato la direzione da me esplicitata nel senso che a conferire l’incarico al futuro Capo del Governo sarà ancora Napolitano.
In ogni caso staremo a vedere.


@ nosacciu

Pur comprendendo l’animosità, non ritengo sia decoroso condurre le interne battaglie politiche a suon di offese personali (falso). Bisogna farsi bastare gli argomenti che, nello specifico, mi pare non manchino.
E se qualcuno dei contendenti dovesse uscire fuori dalla correttezza verbale, non è che l’emulazione costituisca un punto a favore. Tutt’altro. Infatti essa costituisce un’altra distinzione tra Renzi e gli altri. :wink
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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aquamoon
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Regmi ha scritto:
...- essendo Renzi un uomo di provenienza democristiana e che, in quanto tale, tra i tre concorrenti (La Puppato e Tabacci non hanno chance) alla guida della coalizione, e del Paese, è quello che propone le ricette più centriste-
Renzi è nato nel 1975.

Ricette centriste?
Incuriosito dalla tua affermazione mi sono fatto un giro sul suo sito.
:salut
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