I due giorni di primarie del centro sinistra
Bersani lancia lo slogan: «L'Italia giusta»
Primi risultati: in Lombardia vincono i quarantenni. Gori bocciato a Bergamo. Rosy Bindi vincente a Reggio Calabria
«L'Italia giusta» è lo slogan scelto da Pier Luigi Bersani per la campagna elettorale. Sul suo profilo Twitter il segretario del Pd ha pubblicato un manifesto in cui invita a votare Pd il 24-25 febbraio. «L'Italia giusta, l'Italia che bisogna costruire e cui gli italiani hanno diritto», ha scritto nel giorno in cui torna a votare l'elettorato di centrosinistra chiamato a scegliere i candidati per il Parlamento.
IN LOMBARDIA - Sabato è stata la volta delle prime nove regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria. Secondo i primi risultati nella provincia di Milano al voto sono andate circa 33mila persone. Con il 30% delle schede scrutinate i più votati tra gli uomini Franco Mirabelli, Matteo Mauri, Franesco Laforgia, Emanuele Fiano, Ezio Casati e Vinicio Peluffo. Tra le candidate, in testa Barbara Pollastrini, Lia Quartapelle, Emilia De Biasi, Fiorenza Bassoli e Eleonora Cimbro. In Lombardia I votanti sono stati in tutto centomila e hanno premiato soprattutto i candidati trenta-quarantenni i vincitori. Oltre a Veronica Tentori, ventisettenne che ha vinto a Lecco, appaiono ai primi posti nelle rispettive province Pippo Civati, (37 anni) a Monza, Alan Ferrari (37) a Pavia e Chiara Braga (33) a Como. La quarantottenne Elena Carnevali risulta in vantaggio a Bergamo dove lo spin doctor di Matteo Renzi, Giorgio Gori, esce invece sconfitto: Con 89 seggi su 101 scrutinati ha preso solo il 13% dei voti.
IN PIEMONTE - In Piemonte sono andati alle urne in 56.320, di cui circa 24mila su Torino. Si tratta del 26% dei votanti rispetto al ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi dello scorso 2 dicembre. Dai primi dati risultano, al momento, in testa l'ex ministro Cesare Damiano e la segretaria provinciale Paola Bragantini.
A SUD - Rosy Bindi esce vittoriosa dalla consultazione a Reggio Calabria. Secondo le prime indiscrezioni, assieme alla Bindi dovrebbe passare anche il consigliere regionale Demetrio Battaglia.
LE ALTRE REGIONI - Oggi, domenica, si vota in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia e Sardegna. I seggi del Pd saranno aperti, dalle 8 alle 21. Tra le sfide più significative, a Bologna ci sono la prodiana Sandra Zampa e Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage del 2 agosto. Affollata la competizione soprattutto a Roma, con i giovani Stefano Fassina e Matteo Orfini, e numerosi parlamentari uscenti, da Roberto Morassut a Vincenzo Vita a Roberto Giachetti. Poi Marianna Madia e Ileana Argentin. A Bari, tra i sedici candidati c’è anche Alessandro Emiliano, fratello del sindaco della città pugliese. Quanto alle «derogate» più illustri, dopo Rosy Bindi, c'è Anna Finocchiaro candidata a Taranto. Folta anche la pattuglia dei renziani. A Firenze corrono Dario Nardella, Rosa Maria Di Giorgi e David Ermini. A Lucca Andrea Marcucci. In Emilia sono in campo Matteo Richetti e Salvatore Vassallo. I risultati saranno resi noti il 2 gennaio, mentre le candidature saranno approvate in via definitiva l'8 dalla Direzione nazionale, che le assegnerà a ogni coordinamento provinciale sulla base delle Politiche del 2008. «Chi perde non sarà recuperato nel listino», ha assicura il Pd per smorzare tensioni e malumori della vigilia, in primis in Puglia dove tre consiglieri regionali, non ammessi alla gara, si sono autosospesi dal partito.
LE PRIMARIE DI SEL - Negli stessi giorni, con la stessa divisione per regioni (tranne che per Liguria e Piemonte, dove si vota domani, Toscana, dove si vota oggi, Molise, Trentino e Valle d’Aosta dove non si vota), si terranno anche le primarie di Sel. In questo caso si vota dalle 8 alle 20, con una sola preferenza. In totale, tra Pd e Sel, i seggi saranno seimila
COME SI VOTA - Per il Pd in genere si potrà esprimere la propria preferenza nel circolo più vicino a casa. Si vota recandosi al seggio con documento di identità e sottoscrivendo un appello e versando almeno 2 euro. (Per informazioni sui seggi clicca qui). Potrà esprimere le proprie preferenze chi ha votato alle primarie per il candidato premier e chi nel 2011 si è iscritto al Pd e ha rinnovato la tessera entro il giorno del voto. Per Sel si vota in altre sedi (clicca qui per l'elenco). Anche in questo caso possono partecipare coloro che hanno votato alle primarie per il candidato premier e gli iscritti a Sel che abbiano pagato la quota entro la data del 25 novembre 2012 e i tesserati nel 2011 che hanno pagato la quota entro il 22 dicembre 2012. Sempre obbligatorio il documento di identità. Poi è necessaria la sottoscrizione di un pubblico appello per Sel e il versamento di un'offerta volontaria.
Redazione Online
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