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Chissà, forse l'organizzatore del concerto-flop-marcia indietro di Antonello Venditti a Vibo avrà pensato che sul Corriere della Sera sarebbe stato meglio non dimostrare
sprezzo del ridicolo addebitando a presunte minacce il "niet" dell'artista per il concerto previsto a Vibo, fatto è che la marcia indietro sulla marcia indietro è veramente grottesca e, a questo punto più che comica.
Lo avevamo capito tutti, testate e lettori, che si trattava di una bassa manovra tentata per strumentalizzare (ancora) certi clichet sulla Calabria e che doveva tentare di giustificare una prevendita scandalosamente deludente, a fronte di prezzi dei biglietti altissimi.
“
Erano poche persone, nulla di grave, non ci sono assolutamente state minacce fisiche, ma si era creato un clima non bello. E visto che per noi il concerto deve sempre essere una festa abbiamo preferito annullarlo” ha dichiarato il promoter al Corsera.
Già e, di grazia, volevamo sapere una cosa: tra dichiarazioni di Venditti a Marsala, incredibili smentite delle sue stesse dichiarazioni (tre anni fa, ormai), comunicati che parlano di minacce, interviste che le smentiscono, digrazia, dicevamo, il mojito va mescolato oppure no?