Arrestato consigliere regionale Rappoccio

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Di seguito nota del PRI:
Appresa la notizia del Consigliere regionale repubblicano Antonio Rappoccio, eletto nelle liste di ''Insieme per la Calabria'', il segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara, ha immediatamente provveduto a sospenderlo dal Partito Repubblicano Italiano. Il provvedimento sarà presentato alla Direzione nazionale del partito per la ratifica. La segreteria del Pri si augura che il consigliere Rappoccio possa dimostrare la sua completa estraneità ai fatti, considerato anche l'odioso reato (scambio di voti) di cui è accusato. La segreteria del Pri confida in maniera totale ed assoluta nella giustizia, qualunque possa essere il verdetto finale.
http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291

E a lui, considerando che è rimasto solo soletto, adesso chi lo sospende?


PS - è possibile modificare il titolo del 3D correggendo quell'errore di battitura?
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Emblematiche alcune delle motivazioni, a suffragio della custodia cautelare, da parte del GIP, secondo cui “costituisce un esempio paradigmatico dello scadimento, sul piano dei valori etici e civici, di una certa parte della classe politica che, con cinica determinazione, specula sui bisogni e le aspettative di tanti giovani in cerca di un approdo sicuro che solo un lavoro stabile può fornire per costruirsi un futuro in una terra, come quella calabrese, connotata da endemici problemi di sviluppo sociale ed economico in quanto afflitta da una invadente e pervasiva criminalità organizzata di stampo mafioso che incide pesantemente sull'esercizio dei diritti fondamentali, ivi compreso quello elettorale, condizionando il voto di una cospicua parte degli elettori”.

Fotografia sociologica delle condizioni in cui colpevolmente la classe politica, non solo calabrese, mantiene da secoli i territori meridionali e la sua popolazione per perpetrare il suo potere fondato su privilegi e soprusi :salut
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
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Il bello è che tutti conoscono le cause del degrado economico, sociale, politico e culturale in cui versano le regioni meridionali, ma nessuno ha interesse a risolvere la questione.

Sarebbe come levare l'acqua al serbatoio (elettorale) dove si approvvigionano le forze pseudo democratiche, quanta ipocrisia :muro:
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Lillo sei uno ha scritto:Il bello è che tutti conoscono le cause del degrado economico, sociale, politico e culturale in cui versano le regioni meridionali, ma nessuno ha interesse a risolvere la questione.

Sarebbe come levare l'acqua al serbatoio (elettorale) dove si approvvigionano le forze pseudo democratiche, quanta ipocrisia :muro:
Per incominciare a farlo uno strumento ci sarebbe pure.
Il punto è che chi lo dovrebbe utilizzare è parte integrante del marcio sistema che poggia le sue basi sull'assistenzialismo/clientelismo.
Con quello è stato educato, su quello ha vissuto e niente di diverso auspica.
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Peccato che la nostra inventiva è impiegata in questo modo, neanche i napoletani arriverebbero a tanto :o.o:
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NinoMed
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Lillo sei uno ha scritto:Il bello è che tutti conoscono le cause del degrado economico, sociale, politico e culturale in cui versano le regioni meridionali, ma nessuno ha interesse a risolvere la questione.

Sarebbe come levare l'acqua al serbatoio (elettorale) dove si approvvigionano le forze pseudo democratiche, quanta ipocrisia :muro:
io nel frattempo continuo :read: :book: a leggere le carte magari ho letto male io la notizia.
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Il Politico ad un giovane: "Cosa vuoi che sia una piccola bugia?"

http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/29 ... urn false;
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"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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3 arresti in 2 anni, Scopelliti a giudizio sul caso Fallara e Fedele fotografato con i Lampada


http://46.37.13.75/recasi.it/Upload/29082012_quot08.pdf



Foramalocchiu ki squadruni !!!
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cmq sono inquietanti le dichiarazioni di Chizzinoti

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=139750
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La Fiamma sull’arresto del consigliere regionale Rappoccio

L’arresto di Antonio Rappoccio rappresenta l’ennesimo indegno evento che mortifica ancora di più l’immagine di una realtà sociale ormai più che compromessa ed inquinata. Per quanto ormai fosse solo questione di tempo e ci fossimo preparati ad una conclusione del genere del caso Rappoccio, non c’è dubbio che il colpo arrecato alla nostra comunità è una nuova ferita che determina il peggioramento delle condizioni morali, spirituali e fisiche della realtà in cui siamo quasi costretti a vivere. È pur vero che la giustizia dovrà seguire il suo iter fino all’ultimo grado di giudizio, ma quello che si è verificato si colloca perfettamente all’interno del cerchio di vergogne che sta soffocando la nostra comunità. Ormai la situazione è diventata quasi irreparabile e dobbiamo inevitabilmente operare in un contesto in cui ciò che rischia di stabilizzarsi è la presenza di sistemi deviati in tutti gli ambiti della nostra società. Pertanto, con il presente comunicato, la federazione reggina dell’MSI-Fiamma Tricolore intende innanzitutto esprimere la propria soddisfazione per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine in merito all’arresto, che ripetiamo non stupisce affatto, del consigliere regionale eletto in quota Partito Repubblicano. Eppure, non molto tempo fa, l’onorevole Nucara (ma quando va in pensione dalla politica?????) denunciava il pericolo fascista nella città di Reggio Calabria... Tralasciando il senso di quelle affermazioni possiamo, invece, constatare come quotidianamente i reali e concreti pericoli che minacciano il corretto funzionamento delle regole democratiche provengano costantemente da chi professa una totale diversità di pensiero rispetto alle nostre idee, da destra a sinistra, nessuno escluso. Pertanto quello che possiamo fare è rivolgere l’invito ai repubblicani, cosi come ai dirigenti di altri partiti e movimenti, di fare pulizia al proprio interno al fine di evitare condotte vergognose e denigratorie nei confronti della nostra comunità. Perché sono questi i veri pericoli che di fatto impediscono qualsivoglia rinnovamento etico della nostra collettività e ne compromettono lo sviluppo socio-economico. La denuncia della cattiva politica, quale vera responsabile della situazione di assoluto sottosviluppo in cui siamo costretti a vivere ed operare, è per il MSI-Fiamma Tricolore uno dei principali cavalli di battaglia, al pari della lotta alla mafia e alla massoneria che, come dimostrano le indagini giudiziarie, spesso operano assieme. Ciò che ci interessa è la corretta applicazione di quelle innovazioni sociali ed economiche necessarie per rilanciare il progresso della nostra terra. Per noi queste sono piccole soddisfazioni che certo non faranno aumentare la nostra consistenza elettorale ma che ci inorgogliscono per la nostra capacità di restare al di fuori delle logiche perverse che guidano la partitocrazia italiana. Adesso però, forse c’è un qualcosa in più che sta lentamente concretizzandosi. Quello di Rappoccio, accusato di truffa e corruzione elettorale e poi finito in manette con l’accusa di associazione a delinquere è, infatti, il terzo arresto che riguarda l’attuale consiglio regionale, dopo quello di Santi Zappalà ritenuto vicino alla famiglia Pelle di San Luca e di Franco Morelli ritenuto, a sua volta, vicino alla famiglia Lampada di Milano legata ai Condello di Reggio. Il consiglio regionale guidato da Agazio Loriero era stato accusato di tutto ed era stato eretto a modello di cattiva politica e di scandali politico-affaristici. La coalizione di centro-destra, guidata da Scopelliti, si era presentata come l’unica soluzione per uscire dal tunnel di oscurità e di vergogne in cui era precipitata la Regione. Eppure, per adesso, si assiste, senza soluzione di continuità, alla prosecuzione di quanto eravamo costretti a subire negli anni precedenti, con il rischio che si possa fare persino di peggio. Perché tutto questo? Dove vogliamo andare a finire? Ovviamente le domande che ci poniamo sono retoriche, ma anche dense di malumore e di rabbia nei confronti di una condizione che tutti desideravamo potesse cambiare ma che, purtroppo, almeno per il momento è rimasta immutata. Il governatore Scopelliti avrà il suo bel da fare perché non è da escludersi che, al prossimo episodio di cattiva politica o di collusioni che dovesse riguardare la Regione, il pericolo e la possibilità che si inizi a parlare anche di scioglimento del Consiglio regionale, possano diventare reali. E sarebbe una ipotesi nefasta, l’ennesima tragedia per la Calabria, da anni in condizioni critiche. Peccato, perché i giovani dell’MSI-Fiamma Tricolore forse avrebbero potuto dare un loro contributo, non solo per migliorare l’immagine compromessa della politica calabrese, come di quella reggina, ma anche e soprattutto perché avrebbero potuto offrire un incessante contributo in termini di progetti e di idee.
Non bisogna certamente generalizzare perché esistono spazi di libertà in cui poter operare, cosi come esistono uomini di destra e sinistra che riescono ad agire al di fuori degli schemi della corruzione e della commistione. Forse bisognerebbe iniziare a pensare ad un fronte meridionale costituito dalla parte onesta e pulita della nostra collettività, nel rispetto delle identità e delle culture politiche di tutti, ma che si basi su un programma discusso da tutti e condiviso e sulla necessità di capire che o si fa fronte comune o si è destinati a perdere se si resta isolati e divisi. Il Partito dell’Msi-Fiamma è disposto a dialogare con tutti, senza preclusioni ideologiche e inutili pregiudizi sconfessati dalla realtà. Tutto questo, ovviamente, sarà possibile solo quando le gente deciderà di dare un sonoro e potente calcio in culo a questi sistemi che stanno annientando ogni giorno ogni ipotesi di rinnovamento, cessando di dare appoggi e voti a politici che sfruttano la condizione di bisogno e di disperazione della gente al fine di costruirsi le proprie fortune politiche, tradendo ovviamente le promesse elettorali che, come di volta in volta si può constare, sono solo funzionali alla elezione di politici ai quali non interessa affatto il disagio sociale della nostra terra. E pensare che, piuttosto che sperare di vedersi soddisfare richiesta personali, tutti noi potremmo beneficiare delle risorse della nostre terra se solo queste venissero anche in minima parte sfruttare. Come dicevamo in precedenza: l’unione fa la forza. Se la gente pensasse al benessere di tutti piuttosto che al benessere personale questo potrebbe essere un primo grande passo per un altrettanto grande cambiamento. In quest’ottica, probabilmente, la creazione di un fronte comune, soprattutto dei giovani impegnati in politica, potrebbe essere la spinta propulsiva iniziale che induca la gente a capire che una politica diversa può essere attuata all’interno di una visione organica della comunità, delle istituzioni e della economia.

Luigi Iacopino – responsabile giovani Fiamma Reggio
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Eccone uno che solidarizza alla luce del sole.
Se qualcuno si vuole aggiungere lo spazio non manca. 8-)


Giulio Serra -presidente del gruppo consiliare “Insieme per la Calabria Scopelliti presidente" .


“Esprimo la mia vicinanza al collega Antonio Rappoccio per la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo consiliare “Insieme per la Calabria” Giulio Serra. “L’auspicio è che Rappoccio possa chiarire ogni questione relativa al contesto delle indagini. In questo quadro – conclude Serra -, ribadiamo la nostra fiducia nell’operato della magistratura e delle forze di polizia affinchè, in maniera compiuta, si possano acclarare nelle sedi competenti tutti gli aspetti relativi di questa dolorosa vicenda”.

http://www.ildispaccio.it/calabria/7965 ... -arrestato
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reggino
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ma in questa regione c'è un'opposizione??perchè non si attiva a chiedere le dimissioni del governatore scopelliti??fino a qualche tempo fa si attaccava la maggioranza,non più andando nelle piazze,ma attraverso le letterine sui giornali on line,ora neanche quello,in lombardia e in sicilia tutte le opposizioni si sono riunite per presentare una mozione di sfiducia contro formigoni e lombardo,e qui in calabria dopo l'ennesimo arresto per fatti gravi nelle file del centro-destra,non c'è uno e dico uno che si faccia sentire??poi se uno dice che l'opposizione è fiacca e ridicola,per non dire collusa con la maggioranza,viene tacciato di qualunquisimo e demagogia.Ma se ne vadano tutti a fanculo.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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reggino ha scritto:ma in questa regione c'è un'opposizione??perchè non si attiva a chiedere le dimissioni del governatore scopelliti??fino a qualche tempo fa si attaccava la maggioranza,non più andando nelle piazze,ma attraverso le letterine sui giornali on line,ora neanche quello,in lombardia e in sicilia tutte le opposizioni si sono riunite per presentare una mozione di sfiducia contro formigoni e lombardo,e qui in calabria dopo l'ennesimo arresto per fatti gravi nelle file del centro-destra,non c'è uno e dico uno che si faccia sentire??poi se uno dice che l'opposizione è fiacca e ridicola,per non dire collusa con la maggioranza,viene tacciato di qualunquisimo e demagogia.Ma se ne vadano tutti a fanculo.
Che nel grigiore generale sia poca cosa si può essere d'accordo.

Ma le mie poche reminiscence dicono che le mozioni di sfiducia si presentano quando si presume - come successo nelle Regioni citate-
che nei "numeri" della maggioranza che lo sostiene in consiglio si siano aperte delle crepe. Altrimenti tutto si trasforma nel più classicco "al lupo lupo"
buono solo per buttare fumo negli occhi di chi non aspetta altro che ululare alla luna.

A tal proposito vorrei ricordar che proprio l'altro giorno quella poteva essere l'inizio di un eventuale cedimento si è trasformato in blindatura.
http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291
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citrosodina
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sembrerebbe che un altro consigliere sia indagato perchè affermava di risiedere a messina invece che a reggio per aumentare gli introiti di diaria di viaggio..

in un modo o nell'altro si mantengono in allenamento...
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cozzina1
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RAPPOCCIO ZAPPALÀ MORELLI: la caccia al voto e la crisi della Calabria
MARTEDÌ 28 AGOSTO 2012 23:22
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di ALDO VARANO - Più che di un caso Rappoccio si dovrebbe parlare di un caso Pignatone, ha tuonato l’avvocato Chizzoniti riferendosi alle sette fatiche da lui fatte perché si cominciasse a fare luce e giustizia su questa brutta vicenda. L’allusione è a una vera e propria strategia della distrazione da parte della procura di Reggio e dei suoi uomini di punta attorno a un fatto emerso in tutta la sua devastante gravità solo dopo l’avocazione dell’indagine, su sollecitazione dello stesso Chizzoniti, da parte della Procura generale.

Ma al di là di questi inquietanti aspetti che sembrano annunciare altre drammatiche pagine e rotture all’interno di una magistratura che sembra non riuscire più a contenere e controllare gli elementi di crisi al suo interno (si leggano attentamente le pagine dell’accusa e le considerazioni del Gip), dalla vicenda Rappoccio affiora uno spaccato drammatico della città, della Calabria, del suo Consiglio regionale.

La pioggia di dichiarazioni sulla fiducia nella magistratura, l’auspicio (e talvolta la certezza) che il Consigliere possa dimostrare – naturalmente al più presto - la sua estraneità dai fatti contestatigli, il rigore (presunto) della sua sospensione a difesa dell’onore del Pri e del Consiglio, si propongono come riti stanchi e malati di un’imbarazzante sagra del grottesco, dell’amaro, del ridicolo. Di più e peggio: sono il sintomo, oltre che della crisi della politica calabrese, della sua incapacità ad approntare una sia pur timida reazione.

Rappoccio è un personaggio modesto. Difficilmente avrebbe conquistato notorietà se non gli fossero scattare le manette ai polsi come terzo arrestato del Consiglio regionale della Calabria.

Ha costruito un meccanismo complicato che gli avrebbe dovuto e gli ha assicurato un posto e uno stipendio in Consiglio. In fin dei conti, diciamolo francamente, un’operazione da ladri di galline, da personaggio di mezza tacca. Ha coinvolto centinaia di persone impegnandole per iscritto, questo dice l’accusa, a votarlo e a farlo votare dalle rispettive famiglie in cambio di un lavoro che avrebbe garantito solo e soltanto se fosse stato eletto. Solo la modestia può avergli impedito di capire che il gioco sarebbe saltato senza potentissime coperture. Per partecipare a quel business centinaia di ragazzi avrebbero pagato piccole quote d’iscrizione di qualche decina d’euro (pare, 35 euro) firmando, se sono vere le accuse, contratti per la cessione del voto. Avrà incassato qualche decina di migliaia di euro Rappoccio: cifre miserabili, da pezzente. Ma l’obiettivo non erano i soldi: voleva mettere le mani sui voti, avere il consenso che apre le porte della politica e l’ingresso nel mondo dei privilegi.

E’ impressionante quanto la storia di Rappoccio, da questo punto di vista, sia uguale a quella di Morelli e Zappalà, suoi predecessori di sfortunata conclusione. Anche lì nessun giro gigantesco di quattrini ma voti, voti, voti. Zappalà s’è fiondato da un capomafia non per un grande affare milionario ma per racimolare i voti che gli mancavano per essere il più votato della provincia e, quindi, per poter strappare un assessorato. Morelli ha chiesto aiuto a famiglie in odor di mafia, con le quali sarebbe stato anche in affari da poco, molto poco, perché gli facessero sapere se era nei guai con la giustizia dato che la certezza di non essere invischiato in alcuna indagine gli avrebbe aperto le porte di un assessorato, strumento che gli avrebbe garantito, senza più angosce, voti e consenso (come a Zappalà)

Tre arresti e in nessun caso un bella partita di droga, un appalto da decine di milioni di euro, il regalo e/o la mazzetta di un appartamento a Roma con vista sul Colosseo.

Impressiona la pochezza dei personaggi a cui la Calabria ha affidato i suoi destini, il sospetto che i tre non siano, purtroppo, i soli ad aver fatto le proverbiali carte false per afferrare voti e consenso.

E impressiona anche la scelta degli interlocutori di tanto personale politico: un capomafia che imbroglia sui voti che a Zappalà non arriveranno mai, biscazzieri e usurai (secondo le accuse) che avevano tagliato la corda per sottrarsi alla guerra di mafia a Reggio; ragazze e ragazzi che con qualche decina di euro e il voto di famiglia tentano di scavalcare i diritti dei loro coetanei, loro più furbi, schiacciandoli e fregandogli il lavoro (che non c’è), consumando la stessa manovra riuscita a Rappoccio che con la furbizia avrebbe lasciato a casa Chizzoniti soffiandogli il seggio in Consiglio.

E’ una società che sembra non avere futuro quella che emerge dal caso Rappoccio, una società destinata alla sconfitta. È questo il punto su cui occorrerebbe aprire una riflessione che coinvolga la società calabrese senza polemiche e senza la retorica della società civile "buona e onesta" assediata dai malvagi che di volta in volta indossano la maschera della politica e/o dei mafiosi.

http://www.zoomsud.it/primopiano/38570- ... abria.html
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Regmi ha scritto:[quote="


Che nel grigiore generale sia poca cosa si può essere d'accordo.

Ma le mie poche reminiscence dicono che le mozioni di sfiducia si presentano quando si presume - come successo nelle Regioni citate-
che nei "numeri" della maggioranza che lo sostiene in consiglio si siano aperte delle crepe. Altrimenti tutto si trasforma nel più classicco "al lupo lupo"
buono solo per buttare fumo negli occhi di chi non aspetta altro che ululare alla luna.

A tal proposito vorrei ricordar che proprio l'altro giorno quella poteva essere l'inizio di un eventuale cedimento si è trasformato in blindatura.
http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=291
Cui prodest? 8-)
in sicilia è vero che la mozione di sfiducia è stata respinta,però è anche vero che in quell'occasione si è creato sia politicamente che mediaticamente un clima ancor più di pressione nei confronti di lombardo che lo ha portato poi a dimettersi.In lombardia,è vero che la mozione non è passata,però è anche vero che la lega è stata presa a pesci in faccia,dal proprio elettorato per aver difeso l'attuale governatore,tant'è che più volte maroni ha minacciato formigoni di voler andare verso le elezioni anticipate.Io una bella mozione di sfiducia contro scopelliti la presenterei,soprattutto fossi nei panni del pd,sia perchè dimostrerei di essero vivo,sia perchè lancerei un messaggio a casini del tipo:"vuoi l'alleanza con me???rompi con i berlusconiani,altrimenti nisba",e poi vedi come casini pur di non perdere un posto al quirinale, si farà sentire...a questa opposizione manca passione,ideali,valori,astuzia,soprattutto astuzia,quella conta,conta,e non sai quanto conta,credimi sono meglio io come segretario. :salut :mrgreen:
Ultima modifica di reggino il 29/08/2012, 20:43, modificato 3 volte in totale.
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Il PdCI su arresto consigliere regionale Rappoccio


Mercoledì 29 Agosto 2012 18:55

Riceviamo e pubblichiamo

L'arresto del consigliere regionale Rappoccio è la nuova tragica conferma del pesante inquinamento elettorale e del voto di scambio, di vario livello e di ogni sorta, che ha contraddistinto la competizione regionale del 2010. Rappoccio è accusato di gravissimi reati che evidenzierebbero una condotta vergognosa e uno squallido cinismo.

Illudere i giovani calabresi, sfruttando l'estremo bisogno e la fame di lavoro, per mero calcolo elettorale, rappresenta quanto di piú ignobile e odioso si possa immaginare.

Una condotta, quella di Rappoccio, che partirebbe da lontano in quanto lo stesso fu candidato, poi eletto, alle elezioni comunali di Reggio Calabria del 2007 a sostegno del sindaco Scopelliti; mentre nel 2010 è stato eletto consigliere regionale, guarda caso, sempre a sostegno di Scopelliti, questa volta come Presidente della Regione.

L'arresto di ben tre consiglieri regionali lascia, quindi, poco spazio all'immaginazione. Emerge in maniera chiara e inequivocabile una vera e propria emergenza della democrazia in Calabria.

Le elezioni regionali del 2010 non sono state libere e limpide. Questa non è una nostra opinione né discende dall'ultima inchiesta giudiziaria, ma bensì una conclusione inappuntabile che i fatti si sono incaricati di corroborare. Già nell'immediatezza del voto denunciammo il palese inquinamento mafioso e le pesanti commistioni con le cosche della 'ndrangheta che, in maniera assolutamente trasversale, hanno caratterizzato le elezioni regionali del 2010.

A questo punto si deve andare fino in fondo e senza alcuna reticenza nelle indagini finalizzate a scoperchiare definitivamente la cosiddetta zona grigia (che poi tanto grigia non è.....), poichè sono ancora tanti, troppi, i personaggi che, nonostante il palese sostegno e il patto scellerato stipulato con la 'ndrangheta nelle elezioni del 2010, siedono nel consiglio regionale calabrese. Si tratta di una normale azione di igiene della vita pubblica regionale che deve andare avanti senza guardare in faccia nessuno.

Lo ripetiamo ancora una volta e, fino a che la Magistratura non porterà avanti queste indagini, non ci stancheremo di ripeterlo: basta leggere i risultati elettorali, per esempio, del quartiere Archi di Reggio Calabria e vedere a chi sono andate le maggiori preferenze per scoprire il grado di trasversalismo e il profondo livello di inquinamento e di penetrazione mafiosi.

È assolutamente doveroso che i calabresi sappiano chiaramente per quale Presidente e per quale Consigliere regionale le cosche mafiose hanno votato alle ultime elezioni regionali.

Si tratta di una questione fondamentale per la credibilità delle Istituzioni, troppo spesso violentate da un sistema di potere vorace e indecente.

Il crollo del "modello-Reggio", il rinvio a giudizio sul caso-Fallara, le inchieste della Magistratura, l'imminente inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria e, soprattutto, la totale delusione dei calabresi, sempre più arrabbiati, rappresentano gli elementi più clamorosi di un fallimento politico e di un disastro amministrativo che con la giunta regionale di centrodestra PDL-UDC, a partire dal suo Presidente Scopelliti, la Calabria sta subendo. In tutti i campi ed in tutti i settori della Regione dall’ambiente alla depurazione, dalla sanità alle politiche del lavoro, dai trasporti al porto di Gioia Tauro, dalle politiche sociali alla forestazione, senza dimenticare la questione SORICAL esiste una situazione drammatica aggravata ed appesantita dall’incapacità di Scopelliti e della sua giunta che continuano a pensare di poter ingannare ancora i cittadini con proclami e passerelle ad uso mediatico nel vuoto assoluto di qualsiasi capacità di iniziativa di azione di governo per affrontare i drammatici e sempre più gravi problemi della Calabria e nel frattempo continua la sequela dei consiglieri arrestati. Ci domandiamo fino a quando i calabresi dovranno subire ancora tutto questo?


LA SEGRETERIA REGIONALE DEL PdCI DELLA CALABRIA

http://www.zoomsud.it/flash-news/38617- ... occio.html
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reggino ha scritto:
Regmi ha scritto:[quote="


Che nel grigiore generale sia poca cosa si può essere d'accordo.

Ma le mie poche reminiscence dicono che le mozioni di sfiducia si presentano quando si presume - come successo nelle Regioni citate-
che nei "numeri" della maggioranza che lo sostiene in consiglio si siano aperte delle crepe. Altrimenti tutto si trasforma nel più classicco "al lupo lupo"
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in sicilia è vero che la mozione di fiducia è stata respinta,però è anche vero che in quell'occasione si è creato sia politicamente che mediaticamente un clima ancor più di pressione nei confronti di lombardo che lo ha portato poi a dimettersi.In lombardia,è vero che la mozione non è passata,però è anche vero che la lega è stata presa a pesci in faccia,dal proprio elettorato per aver difeso l'attuale governatore,tant'è che più volte maroni ha minacciato formigoni di voler andare verso le elezioni anticipate.Io una bella mozione di fiducia contro scopelliti la presenterei,soprattutto fossi nei panni del pd,sia perchè dimostrerei di essero vivo,sia perchè lancerei un messaggio a casini del tipo:"vuoi l'alleanza con me???rompi con i berlusconiani,altrimenti nisba",e poi vedi come casini pur di non perdere un posto al quirinale, si farà sentire...a questa opposizione manca passione,ideali,valori,astuzia,soprattutto astuzia,quella conta,conta,e non sai quanto conta,credimi sono meglio io come segretario. :salut :mrgreen:
In entrambi i casi all’interno della maggioranza c’era “fermento” (crepe le avevo definite).
Presupposto che nel nostro caso non esiste. Tutt’altro come prima ti dicevo.
Il PD non è aduso agli ululati, tanto cari ai populisti per indole e vocazione, fine a stessi
ne tantomeno mi risulta che abbia in cantiere un cartello elettorale con Casini.
Di che parliamo?
8-)
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Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
reggino
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Regmi ha scritto:[quote="


In entrambi i casi all’interno della maggioranza c’era “fermento” (crepe le avevo definite).
Presupposto che nel nostro caso non esiste. Tutt’altro come prima ti dicevo.
Il PD non è aduso agli ululati, tanto cari ai populisti per indole e vocazione, fine a stessi
ne tantomeno mi risulta che abbia in cantiere un cartello elettorale con Casini.
Di che parliamo?
8-)
c'èra fermento anche perchè c'èra un briciolo di opposizione che un pò di casino lo faceva.Se tu non fai mai nulla,quelli di cosa devono preoccuparsi??poi uno sta all'opposizione per opporsi alla maggioranza,se io non devo fare proposte o proporre mozioni di sfiducia,perchè siccome sono in minoranza,escludo che abbiano buon fine,allora tanto vale che mi ritiro e che non sieda manco in consiglio regionale.Un'opposizione seria non solo fa proposte( e non ne vedo una,faccio un esempio io sì sono contro la centrale a carbone,però l'opposizione non ha proposto un piano alternativo,e di cose da fare al suo posto ce ne starebbero a josa,non hanno idee,sono scarsi,scarsi,maledettamente scarsi),ma si mobilità,cerca di sensibilizzare la società attraverso incontri nelle piazze,non con queste pagliacciate delle letterine a babbo natale sui giornali on line,batte i pugni in consiglio regionale per farsi sentire.Non vedo nulla di tutto questo.Siamo in una situzione pessima qui in calabria,perchè anche l'opposizione fa schifo.Su casini,ma il suo partito,non rientrava nel famoso patto:progressisti-modearati??
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